Kurohime, l'albero del mondo

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  1. - Hohenheim -
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    Kurohime, l'Albero del Mondo
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    Le parole di Verità scorrevano come un balsamo sull'anima di Hohenheim, recandogli tranquillità in quel luogo etereo. Lontani dalla morte e dalla disperazione che circondavano il corpo fisico del giovane, il chunin si era finalmente ritrovato con il suo alter ego, che credeva di aver perso per sempre. Nella solitudine del suo dolore, Hohenheim per giorni aveva pianto sugli avvenimenti che erano accaduti in seguito alla venuta di RED nel suo mondo, e per molto di più aveva maledetto la sua incapacità di cambiare gli eventi. Chi avrebbe mai detto che quella persona misteriosa e di un'altra dimensione avrebbe trovato un posto così vicino al suo io da legarsi alla sua stessa anima? In quello stato extracorporeo, Verità iniziò a condividere la sua conoscenza con il giovane manipolatore di argilla, iniziando da qualcosa di molto importante: il proprio destino. Hohenheim si era in prima persona interrogato sul futuro. Avendo visto come le cose si erano evolute, gli era difficile non credere che tutto fosse già stabilito. Che ci fosse un piano, il cui tracciato lui stava percorrendo, senza nemmeno rendersene conto, e senza possibilità di essere cambiato. Ma Verità gli fece capire che le cose non stavano esattamente così! Lui era ancora padrone delle sue scelte! Inoltre, il Sannin lo mise in guardia dai ricordi e dalle sensazioni che sarebbero scaturite dalla naturale connessione dei loro spiriti. Hohenheim se ne era accorto fin da subito: eventi, luoghi e persone che non aveva mai conosciuto né visto si affollavano nella sua mente di continuo. Rimembranze di una vita che non gli apparteneva, ma che invece erano di Verità, potevano essere percepite dal giovane bombarolo come proprie. Eppure, quegli eventi erano solo una possibilità, che sì, si era verificata in un'altra dimensione, ma non doveva necessariamente replicarsi in questa. Sentendo questi ragionamenti, il ragazzo di Suna si sentì sollevato: ...ti ringrazio per queste parole....devo confessarti che il pensiero di avere una strada già segnata davanti a me mi inquietava....non sono sicuro che sarei stato in grado di sopportare quello che tu hai dovuto patire... La distruzione del mondo ninja per come lo si conosceva, la morte di amici e familiari per mano del Rosso, la solitudine di una vita di una guerra frontiere ed, alla fine, il sacrificare se stessi per il mondo il bene più grande. Sopportare tutto questo sarebbe stato troppo per tutti. Eppure, fin da quel preciso istante, era già estremamente chiaro che le sfide che avrebbe dovuto affrontare non erano semplici. Verità, infatti, gli confermò che, così come lui era sopravvissuto all'interno dell'animo del bambino, alla stessa maniera RED si era incarnato nell'animo del Rosso. Il Sannin era convinto che non c'era stato ancora un contatto diretto tra il Chikuma e l'Imperatore dell'altra dimensione, ma quello era un confine labile, che poteva essere attraversato in qualsiasi momento. E sarebbe stato proprio in quell'istante che Hohenheim sarebbe dovuto stare il più vicino possibile al suo amico. Ma c'era dell'altro....non sono sicuro di aver capito cosa intendi dire...stai dicendo che c'è un'entità che si è insinuata in Hoshi?...mmmm...bhè questa non solo è una notizia interessante, ma anche una buona notizia.!Se RED fosse semplicemente una deviazione mentale di Hoshi, ci sarebbe davvero poco da fare...ma se è stato impossessato da qualcosa, allora basta distruggere quel qualcosa per farlo rinsavire...non credi? Ad ogni modo, fin quando ci sarò io a vegliare su di lui, non permetterò che RED si impossessi del suo corpo e della sua mente! Un compito che, a quanto pareva, il chunin sarebbe stato chiamato a svolgere prima di quanto potesse immaginare. Infatti, secondo il Sannin, lo sterminio del popolo Vero era stato il momento in cui RED aveva iniziato a fare capolino nel loro mondo. Ma noi abbiamo già impedito che il popolo Vero venisse annientato completamente!! Non è vero?! Eppure lo stesso Hohenhim si rendeva conto che in quella faccenda altri elementi potevano portare al medesimo risultato. Se, per esempio, Akira fosse morta, quali sarebbero state le ripercussioni sull'animo del Rosso? Se la purezza della sua anima fosse stata toccata dal dolore più nero, RED sarebbe riuscito a valicare il confine che lo divideva dal loro mondo? Mentre questi pensieri lo arrovellarono, Verità gli comunicò che era giunto il momento di pronunciare il mantra d'onore che avrebbe risvegliato il potere nascosto di Onore spezzato. In quel momento, sapeva perfettamente le parole che il Sannin aveva pronunciato per rilasciare il potere dell'arma, ma quando toccò a lui le sentì non proprie e disse: In questo giorno.. in questo tempo.. in ogni istante.. io onoro questa lama e il sangue delle persone che bagneranno la sua lama bianca.. una è la promesse.. uno il patto da rispettare...non userò questa lama se non per difendere Suna ed i suoi abitanti tutti...questa è la mia promessa.. questo il mio codice d’onore!

    [...]


    In un battito di ciglia, la luce candida della dimora della sua anima dove risiedeva il grande Sannin svanì per lasciare il posto alla realtà. Hoshi era ancora curvo sul corpo di Akira, e la donna era sempre in preda agli spasmi. Nulla lasciava intendere che fosse passato più di una frazione di secondi da quando aveva messo in contatto la lama di Onore spezzato con il Legno Sacro. Tuttavia, senza nemmeno doversi voltare, ora Hohenheim sapeva con assoluta certezza che un'elsa di era emersa dalla struttura informe del legno grezzo, per agganciarsi in maniera indissolubile dal metallo della lama spezzata. Con precisione, il chunin quindi pugnalò il seme nel petto della donna, osservando con sollievo il potere della lama disintegrare quello della tecnica del Primo Verbo. Tuttavia, più il tempo passava, più il chunin dovette fare i conti con il fatto che il suo ottimismo era prematuro. La tossina rilasciata dal seme morente stava corrodendo il sistema circolatorio del chakra della donna ad una velocità[Akira perde altre due energie] impressionante. Mancavano solo una manciata di secondi prima che l'irreparabile accadesse. Infatti, nessun essere umano può sopravvivere senza almeno una briciola di energia spirituale a bilanciare l'energia fisica. Ma la verità era che, nonostante avessero tentato l'impossibile, non c'era modo per invertire quel processo. Quando Hoshi alzò le mani dal corpo della donna, il cuore di Hohenheim perso un colpo. Davvero era finita, ed alla desolazione per l'imminente morte di Akira, Hohehenheim sperimentò il terrore per quello che sarebbe accaduto ad all'animo di Hoshi. Verità gli aveva detto di doverlo proteggere, e di non farlo cadere nello sconforto e nell'oscurità, ma aveva già fallito!

    Cattura70_0


    Fu in quel momento che Hoshi dimostrò di essere il ninja eccezionale che era. In un attimo ritornò carico di energie, incitando Akira a non mollare. Hohenheim osservò con crescente stupore il procedimento che il Rosso mise in atto. Non aveva mai usare il sigillo del Cercoterio in quel modo, ma per adesso sperava semplicemente che il piano del jonin funzionasse. ..... Tanta era alta la tensione che il chunin non riusciva a parlare. ScrutandoPercezione del Chakra [0]
    Speciale: L'utilizzatore può vedere il colore del chakra di una persona osservata. L'utilizzatore può scoprire alcuni aspetti del chakra: impronte possedute; alterazioni da tonici, droghe, tecniche speciali, possessioni e simili; quantità approssimata della riserva.
    Percezione del Vero [2]
    Arte: L'utilizzatore può individuare la presenza di genjutsu e fuuinjutsu valutando il sistema circolatorio proprio e delle persone entro 9 metri.
    (Consumo: Medio)
    il chakra della donna, il chunin vide il sistema circolatorio della donna venire completamente divorato dalla tossina, senza possibilità di essere ripristinato. Tuttavia, allo stesso tempo, una nuova energia si era sovrapposta a quella ormai irreparabilmente perduta, in un sistema parallelo e riempito con tutta l'energia che il jonin era riuscito ad accumulare in quel brevissimo tempo. ....incredibile.... riuscì solo a quel punto a dire. Un vero e proprio miracolo si era compiuto davanti ai suoi occhi: il sistema circolatorio di Akira era stato completamente annichilito e rimpiazzato con un altro, e la donna respirava ancora! Hoshi ce l'hai fatta! Il tuo chakra ha sostituito quello infetto di Akira! Akira è ancora viva!! Il chunin saltò in aria dalla sua posizione inginocchiata, stringendo forte con la destra l'elsa di Onore Spezzato. Gli spasmi della donna si fermarono, mentre il suo respiro divenne più calmo e regolare. I sigilli di guarigione di Hoshi si era attivati ed avevano rilasciato chakra curativo in tutto il corpo della guerriera, rimarginando le ferite che le varie operazioni le avevano inferte. Anche Kira sembrò rendersi conto che qualcosa di estremamente positivo doveva essere successo. I suoi occhi puri di bimba si riempirono di un misto di gioia e speranza che la portarono nuovamente a piangere copiosamente. La mamma? come sta la mamma? Ti prego, dimmi che l'hai salvata! Il tono della bambina suonava più come una supplica che come una domanda. Tuttavia, per quanto sarebbe potuto esser bello poter comunicare alla bambina che tutto era andato per il meglio, e che Akira fosse fuori pericolo, sia il chunin che il jonin sapevano che era troppo presto per parlare. Akira aveva subito ingenti ferite, ed il suo sistema circolatorio del chakra era stato completamente compromesso. La tecnica che il jonin aveva utilizzato si era dimostrata efficace, ma non dava garanzie di recupero. Akira poteva comunque non svegliarsi mai più, oppure si sarebbe svegliata come una persona completamente diversa da quella che aveva difeso il suo popolo in prima linea. Purtroppo, solo il tempo avrebbe potuto dirlo.
     
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