Al Tempio della Nebbia - La Settima Riunione di Kiri

Amministrativo

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  1. -Hidan
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    La Settima Riunione di Kiri

    III


    Quella era una piega inaspettata.
    Seinji Akuma andò a prendere posizione tra me e l'ospedale.
    z6ooNnk
    I miei occhi scrutarono il neo kage, il fu nukenin, glaciali come forse mai erano stati. Forse non tutti ancora avevano ben capito qual'era la volontà che animava il mio stesso essere in quei giorni; quale era la fiamma che bruciava nel mio cuore.
    Non c'era alcun risvolto politico nelle mie azioni, nelle mie parole, il mio scopo era univoco: salvare Lei.
    Potevo subire le angherie di un daimyo folle, essere accusato di tradimento, potevo veder essere eletto un nukenin con plurimi tentativi di omicidi alle spalle, ma quella era la mia strada, e lui la stava ostruendo.
    Forse non ci siamo capiti... Seinji Akuma, nukenin, o kage, fa lo stesso per me adesso. Parlai, con tono stentoreo, in modo che tutti mi potessero sentire. Tu non sei nelle condizioni di darmi alcun ordine. Non penso che lo sarai mai. Sentenziai, mentre avanzai di appena un paio di passi verso di lui. Non mi interessa nulla se quella spazzatura di uomo che chiamiamo Signore dell'Acqua ti ha nominato Mizukage. Non mi interessa niente del tuo nuovo copricapo. Non mi interessa nulla di quello che pensi di sapere. Non mi interessa niente di mettere a rischio la mia vita. Io devo salvarla.
    Continuai, prima di rivolgermi a bassa voce verso il neo chunin. Questo è il tuo momento: puoi farti da parte, se vuoi. Non ti obbligherò a seguirmi in quello che sta per accadere. E' una tua scelta. I miei occhi non si distolsero dall'Akuma.
    Come ho detto... Un ulteriore passo verso il Mizukage. Io ho un obiettivo... Entrambe le mie mani andarono ad afferrare le impugnature delle mie due katane, stringendole.
    E tu... L'acciaio scivolò lentamente dai foderi, facendo vibrare i fili delle lame e illuminandoli alla luce del sole. Sei... Le mie braccia, ora distese e armate, puntavano le lame verso il terreno. Speravo soltanto che avrebbe avuto il buonsenso di cambiare luogo: troppi civili avrebbero potuto rimanere feriti se avessimo iniziato il tutto di fronte a quel che rimaneva del Tempio.
    Sulla mia strada.
     
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