Al Tempio della Nebbia - La Settima Riunione di Kiri

Amministrativo

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  1. Jotaro Jaku
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    Cadute



    [A seguito della difesa errata, e dell'avvicinarsi di alcuni ninja all'ospedale, gli eventi proseguono come segue]

    Quel giorno a Kiri, sarebbero cadute molte cose. Certezze, fiducia, amicizia; ma la prima a cadere, fu una testa. Quando le lame brutali dell'Hozuki penetrarono nella difesa d'acqua, essa di dissolse, e il movimento rotatorio dell'acciaio si fece strada nella pelle del collo del Mizukage, nei tendini, nei muscoli, nelle ossa. Il colpo secco, rapido, preciso e potente, recise di netto la testa del ninja tanto rifiutato dalle nuove generazioni di Kiri, e con l'impeto di Akira ad andare sempre avanti con il suo colpo, portò con sè quello di Seinji, facendo schizzare via la carcassa del cranio, il quale venne sbalzato dietro la schiena del ninja acquatico, di alcuni metri. Rimbalzò un paio di volte la testa, prima di avviarsi all'ultimo sobbalzo, dove forse si sarebbe fermata, ma non fu così.

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    La palla d'assedio che era diretta verso i due ninja, era ormai giunta, e la testa del Mizukage non terminò nemmeno di rimbalzare. Il colpo d'assedio si schiantò a terra, praticamente sopra ad essa, esplodendo, annichilendo ciò che restava di quello che un tempo era il volto del tradimento e della redenzione di Kiri. Non si udì nemmeno il suono delle ossa frantumarsi, l'esplosione distrusse tutto e fece ribollire in un istante le parti liquide, lasciando che l'anima del Mizukage fuori di testa, fosse libera di vagare dove sono accolte tutte le anime dei ninja. In quel momento il corpo cadde a terra, davanti ad Akira. Raramente la mano destra del Mizukage si ergeva contro il proprio signore, stavolta quella mano ne aveva reciso la testa. Il sangue di Seinji aveva imbrattato Akira da capo a piedi; che fosse per il bene o per il male di Kiri, l'unica verità era quella che tutti i ninja lì presenti avevano davanti agli occhi. Avevano privato Kiri della sua guida, per quanto imperfetta. Il sangue del loro Kage macchiava le loro mani e le loro anime, e solo il tempo avrebbe rivelato il peso di quelle azioni.

    [Verso L'ospedale]

    Coloro che si fossero avviati per le strade del villaggio avrebbero potuto vedere il significato della parola caos nei propri occhi. Palazzi distrutti, case e negozi in fiamme; lo stesso lastricato di pietra che formava lo scheletro della rete stradale di Kiri era stato demolito dai colpi delle palle d'assedio esplosive che erano giunte su Kiri. Davanti alla torre di guardia nord, dove era situato l'accesso al porto, la guarnigione era stata sfondata, e i ninja di guardia stavano combattendo contro gli invasori. Guerrieri armati di naginata e coppia di wakizashi, erano almeno 5 dozzine di uomini, contro altrettanti guardiani di Kiri. Verso il centro invece, la situazione era peggiore, i corpi degli infetti erano stati sbalzati via in ogni direzione, alcuni fatti a pezzi dalle esplosioni, alcuni in fiamme. Via via che i ninja si fossero avvicinati all'ospedale, avrebbero potuto notare scene sempre più orripilanti. I corpi di uomini, donne, bambini e vecchi indifesi erano stati abbattuti a colpi di spada e lasciati a terra a morire; le strade erano lastricate di cadaveri e infetti, i pochi superstiti stavano rintanati dentro le poche strutture rimase in piedi, mentre davanti al quartiere Akuma, "appeso" sul cancello principale del distretto, una figura non troppo ignota, faceva la sua comparsa.
    Completamente nudo, e impalato, si ergeva il corpo del Daimyo dell'acqua, con il sangue che colava lungo il palo scuro con cui era stato "sistemato".


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    Quando i ninja fossero giunti all'ospedale, avrebbero potuto finalmente scoprire cosa era accaduto. E forse, avrebbero compreso il significato delle loro azioni. Il luogo dove un tempo sorgeva l'ospedale di Kiri, ora presentava un mucchio di polvere, e ben pochi detriti. L'ospedale non era esploso, qualcosa lo aveva fatto crollare, implodendo su se stesso, la terra quindi lo aveva tritato, compattandolo fino a trasformare tutto il lotto in qualcosa non troppo dissimile da un campo da allenamento quasi del tutto spianato, sopra di esso, una guarnigione di soldati, gli stessi notati alla porta del porto. Circa 50 persone si trovavano lì dove un tempo sorgeva l'ospedale; con loro, via via sempre più superstiti, trascinati dagli invasori ad ammassarsi in quel luogo, come prigionieri di guerra, esausti e feriti. Le bandiere rosse con l'Oni erano state piantate sui resti dell'ospedale...e non solo su quello.
    La terra...la terra smossa dove era presente l'ospedale, ospitava qualcosa di strano...decine, centinaia di cose sporgevano dalla terra, persone. Corpi, braccia, mani, teste, di persone un tempo vive. Qualunque cosa avesse demolito l'ospedale, aveva lasciato i presenti nella struttura in qualche modo vivi, semi sommersi.

    Ora giacevano morti. Finiti dalle lance degli invasori, che anche in quel momento, setacciavano ogni metro di terreno, infilzando i volti, e i corpi, dei pochi sopravvissuti, tra le lacrime dei presenti. Nessuno era stato risparmiato. Questa era ciò che stava avvenendo a Kiri, mentre i ninja discutevano di potere, di provvidenza, di giustizia. I loro concittadini, legati e inermi, i loro fratelli e sorelle, torturati e uccisi in maniera bestiale e disonorevole. Un attacco fulmineo, perpetrato forse nel giro di pochi minuti dal momento del grande botto.


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    Nel giro di alcuni minuti, anche le guardie dell'accesso al porto sarebbero state sopraffatte, e i superstiti risparmiati, condotti all'ospedale. Quindi, riuniti i due gruppi di invasori, sarebbe iniziato il rastrellamento della città, mentre al porto sbarcavano altre truppe.
    All'ospedale, quando fossero arrivati i primi ninja, sarebbe stato presente un gruppo di circa 50 persone. Altre 30 sarebbero giunte dalla guarnigione del porto con le guardie sopravvissute, disarmate e legate. Altre 40 dal promontorio sud-est, tutte queste 120 unità circa si sarebbero riunite nei pressi dell'ospedale, e le bandiere di Cantha sarebbero sorte, sui corpi martoriati dei Kiriani.

    [...]

    Quando, al porto, fossero sbarcati i rinforzi, nel giro di una decina di minuti dalla fine della lotta contro il Mizukage, un nutrito gruppo di circa 200 guerrieri in armatura rossa e oro, avrebbe marciato verso il centro della città, e da lì, sarebbe iniziato il rastrellamento. Le navi d'assedio tacevano, niente più fiamme tingevano il cielo di Kiri, c'erano già abbastanza fiamme in città.


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    CITAZIONE
    Legenda: 1 porto | 2 mura | 3 piazza centrale | 4 ospedale | 5 tempio | 6 complesso amministrativo | 7 palude | 8 isola ex spadaccini | 9 isola addestramento | 10 quartiere Akuma | 11 quartiere Kaguya | 12 quartiere Shinretsu | 13 mercato principale del pesce | 14 torre di guardia nord | 15 zone abitative e quartiere Terumi | 16 quartiere Kenkichi | 17 quartiere Kakita | 18 quartiere Hozuki | 19(x3) zone industriali (fabbri, officine, serre) | 20 zona commerciale

    CITAZIONE
    Legenda Invasori: Pallino rosso: 10x soldati | Pallino blu 2x Nave trasporto | Pallino verde 1x Nave assedio

    I quartieri dei clan non erano ancora stati invasi. I portoni delle varie cinte murarie che proteggevano i singoli quartieri erano stati sbarrati, e ogni clan cercava di difendere la propria gente. Quasi tutti, ad eccezione dei Terumi, avevano ricevuto almeno un colpo dalle navi d'assedio, obbligando i membri di ogni singolo clan, ad occuparsi dei feriti e degli incendi che stavano divampando un po' ovunque. La presenza di cadaveri infetti rendeva lo scenario estremamente più complesso, e organizzare un contrattacco, almeno per il momento, era praticamente impensabile. Gli invasori avevano avuto quasi la strada spianata durante l'attacco. La grande maggioranza delle guardie si trovava al tempio a difendere il Daimyo, e l'altra parte di maggior spessore era divisa tra l'amministrazione e il porto; le forze erano divise in quel particolare giorno, e quando tutto aveva iniziato a crollare, chi avrebbe dovuto correre, non era arrivato.

    ---
    OT
    Lo scopo degli invasori è ancora ignoto, le loro intenzioni verso tutti voi non sono esplicitate. Prestate attenzione a come, e a dove, vi muovete, e alla furtività. Essere scoperti potrebbe non essere una buona idea. Per questa prima fase dell'assedio non potete contare sull'aiuto dei clan in quanto impegnati nei rispettivi quartieri a contenere il numero delle vittime.
    Non c'è uno scopo preciso nell'evento, ma avete a disposizione le guardie di sicurezza di Kiri presenti al tempio. Essendo di grado Chunin e inferiore, eseguiranno ordini da parigrado o superiore, forse. Se scegliete di dividervi in gruppi, ogni gruppo elegga il proprio caposquadra. Il Caposquadra se presente è incaricato di due cose: fornire ad ogni giro di post una copia della mappa che vi ho fornito io qui con la posizione della propria squadra aggiornata, e muovere determinate truppe in determinati luoghi e far compiere loro azioni. Nel caso in cui, al momento del mio post, la posizione di alcuni ninja non fosse chiara, la desumerò a mio piacimento.
    Non è necessario descrivere eventuali combattimenti delle truppe, mi occuperò io di farlo a bisogno, sta a voi decidere come dispiegarle sul terreno di scontro.
    Le forse di Kiri rimaste al tempio ammontano a quanto segue:

    40 Chunin di cui:
    10 Esperti Taijutsu
    20 Esperti Ninjutsu
    10 Esperti Genjutsu

    20 Genin di cui:
    10 Esperti Ninjutsu
    7 Esperti Taijutsu
    3 Esperti Genjutsu

    Avete libertà sul numero di post e interpost.

    Edited by Jotaro Jaku - 5/1/2017, 12:58
     
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