Al Tempio della Nebbia - La Settima Riunione di Kiri

Amministrativo

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  1. kane-hell1
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    Legenda:


    Narrato
    Parlato


    INVASI



    Purtroppo non c'era più niente da fare, ormai i tre shinobi della nebbia scagliatisi contro il neo-kage avevano preso la loro decisione e non avevano più intenzione di ritornare sui propri passi. Le idee del Kakita erano completamente diverse, in una situazione come quella avrebbe preferito poter contare su una figura importante come quella del Mizukage per affrontare una minaccia di così grandi proporzioni. E invece non solo quei tre shinobi avevano rinunciato al suo aiuto, ma avevano preferito metterselo contro e mettere ulteriormente in pericolo tutto il villaggio. Ryosei questo non riusciva a giustificarlo e senza dare troppo peso alle parole di Keiji Kagome si incamminò in direzione dell'ospedale senza neanche aspettare di sapere chi lo avrebbe accompagnato. Il Kakita non prestò più attenzione allo scontro tra l'ex kage e i suoi aguzzini ma si concentrò solo su ciò che lo circondava. Improvvisamente l'allarme del villaggio prese a suonare, il Kakita si voltò subito verso la torre di guardia nord trovandosi di fronte allo scenario peggiore che avrebbe mai potuto immaginare; il villaggio della nebbia stava per essere invaso. Ryosei rimase imbambolato per alcuni secondi a guardare le navi da guerra che avevano invaso la costa. Gli occhi del Kakita erano sgranati e fissi su quelle gigantesche vele rosse adornate da uno spaventoso stemma che però non conosceva; se il giorno prima gli avessero chiesto di immaginare lo scenario peggiore per la disfatta di Kiri, non sarebbe mai riuscito a pensare a tanto. Chiunque avesse immaginato tutto questo doveva essere un folle, e il Kakita non voleva credere che tutto ciò potesse essere opera del Daymio e di Seinji Akuma. Gli occhi del giovane kiriano osservarono anche i proiettili di fuoco che dalle navi vennero scagliati in cielo in direzione del villaggio. Seguì con gli occhi la traiettoria della prima sfera infuocata mentre questa andava a schiantarsi nella stessa piazza del tempio dalla quale il Kakita stesso si era da poco spostato
    NO!
    Ryosei allungò istintivamente una mano in direzione della palla di fuoco, come a volerla fermare con il pensiero, ma questa colpì in pieno il bersaglio distruggendo tutto ciò che aveva sulla sua strada. Il Kakita cadde in ginocchio e i suoi occhi si spostarono in direzione dei quattro shinobi impegnati in combattimento, appena in tempo per vedere Akira tagliare di netto la testa all'Akuma; una seconda palla di fuoco cadde esattamente in quel punto, deflagrando come aveva fatto la prima...

    Quando la polvere e il fumo provocato dalle esplosioni si diradò, Ryosei notò che, almeno nella zona del tempio, nessuno era rimasto ferito dai proiettili infuocati e ne fu sollevato. Purtroppo però altri colpi vennero scagliati in varie zone del villaggio e probabilmente non tutti erano stati altrettanto fortunati, forse qualcuno aveva bisogno di aiuto e il Kakita aveva intenzione di fare tutto il possibile per salvare i suoi compaesani in difficoltà. Si rimise in piedi e decise di proseguire, sapeva che i ninja al tempio sarebbero riusciti a fermare l'avanzata del nemico al porto...

    Qualche minuto dopo il Kakita venne raggiunto da Kitori, l'altro shinobi a cui era stato chiesto di dirigersi all'ospedale

    Il mio nome è Ryosei Kakita, se ho sentito bene il tuo nome dovrebbe essere Kitori giusto?
    Disse lo studente in risposta alla domanda del genin
    Quelle maledette sfere infuocate hanno colpito punti a caso del villaggio, qualcuno potrebbe essere in difficoltà, facciamo attenzione ad eventuali richieste di aiuto
    Ryosei avrebbe seguito Kitori in direzione dell'ospedale, intorno a loro era tutto distrutto e i loro compaesani, infetti e non, correvano avanti e indietro in preda al panico. Lo spettacolo a cui i due shinobi dovettero assistere una volta giunti in prossimità di ciò che restava dell'ospedale era qualcosa di raccapricciante. La struttura era crollata e al suo posto era sorto un grande spiazzo composto dalle macerie dell'ospedale e dai corpi delle persone che si trovavano al suo interno. Su questo spiazzo continuavano a riversarsi da ogni dove gli invasori, che ora stavano radunando tutti i civili che erano stati fatti prigionieri. Il Kakita dovette fare affidamento su tutto il suo autocontrollo per non partire all'impazzata contro gli invasori; voleva gridare, voleva correre dai suoi concittadini e salvarli tutti, ma non poteva, sarebbe morto subito e non poteva permetterselo. Il numero degli invasori era esorbitante, da soli non potevano nulla contro tutti quei nemici ed entrambi decisero di ripiegare verso il tempio, facendo attenzione a non farsi individuare dal nemico, e di informare il resto dei ninja del villaggio di quanto stesse accadendo.



     
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82 replies since 29/11/2016, 22:38   3297 views
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