Al Tempio della Nebbia - La Settima Riunione di KiriAmministrativo

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  1. -Meika
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    La Settima Riunione
    II



    Una voce inaspettata mi riscosse più dai tremiti che dai miei pensieri. Stavo già cercando di alzarmi quando Koi, afferratami per le spalle, mi aiutò a rimettermi sulle mie gambe. Sentivo la testa girare ed il petto dolere, qualcosa mi era accaduto. A Shulva, forse. Dopo quel morso ricevuto nella palude ho solo vaghi e confusi ricordi riguardo ciò che è accaduto successivamente.
    Cosa... invasa... da chi? Domandai, confusa. Quelle parole mi riscossero, mi rimisi ben decisa sui miei piedi ed ascoltai Koi che voleva condurmi dal Mizukage. Lo fermai, guardandomi attorno.
    Non ho idea di cosa stia succedendo, ma non vado via senza le mie armi ora.
    Mi diressi in casa correndo, fermandomi un secondo per un colpo di tosse,ma recuperai il mio equipaggiamento che era stato messo nel mio armadio come al solito. Tornai per strada, da Koi, il quale voleva ancora condurmi dall'Amministrazione.
    Sei più utile qui che con me. Me la caverò. Piuttosto, radunate tutti i feriti in un luogo centrale, lontano dagli edifici in fiamme. Tornerò presto per visitarli, promesso.
    Così scattai, dirigendomi verso l'Amministrazione. Tutto intorno era un caos incredibile di fuoco, cadaveri e distruzione. Non solo, molti di quei morti per strada non sembravano essere feriti. Erano smunti. Rimandai le domande ad un secondo momento, accelerando il passo, saltando sugli edifici fino ai limiti del quartiere. Lì ebbi la visione raccapricciante di un uomo impalato.
    Non era giovane, ma il suo aspetto, per quello che si poteva ancora riconoscere, non mi era famigliare. Voltai il capo, disgustata dalla scena, andando verso l'Amministrazione sperando davvero che Itai fosse lì. Anche se non nutrivo molte speranze a riguardo: se c'era un'invasione in atto era più probabile che il Mizukage stesse combattendo. Così come Akira.

    Al pensiero di lui il cuore mi si strinse così dolorosamente che dovetti rallentare il passo. Quella giornata era iniziata in maniera davvero strana e mi rendevo conto solo ora che lui poteva essere in pericolo. Di certo era in prima linea.
    Corsi verso l'Amministrazione a perdifiato e mentre mi avvicinavo al palazzo udii altre esplosioni. Non avevo alzato gli occhi al cielo, impegnata com'ero a correre per cui non avevo notato le palle di fuoco abbattersi verso sud sul quartiere Terumi. Mi fermai ancora una volta, guardando nuove colonne di fumo alzarsi dal Villaggio.
    La situazione era confusa, io ero confusa in quella situazione. Se solo avessi immaginato cos'era accaduto! La pestilenza, Akira che uccide il neo-Mizukage, la scomparsa di Itai... probabilmente avrei finito per rotolare in un angolo in preda a qualche sacro terrore. Ma ne ero (per il momento) ancora ignara, potevo rimandare i conti con la mia coscienza, con il terrore che Akira venisse arrestato per alto tradimento e con tutto il resto.
    Giunta nella Piazza puntai verso l'Amministrazione, fermandomici davanti, ansimando... e notando che non ero sola lì. C'erano diverse persone, diversi Shinobi che non conoscevo vivi, altri che conoscevo di vista, altri con cui avevo scambiato più di una qualche parola... morti.
    E poi c'era Akira.
    Il mio sollievo nel vederlo sano e salvo fu così palpabile che sentii delle stupide lacrime salirmi agli occhi. Lacrime emozionali che ricacciai indietro. Non mi rendevo conto del fatto che la mia presenza lì probabilmente era molto più straordinaria di quella dell'Hozuki. Akira mi aveva lasciata il giorno precedente più morta che viva nel letto di casa ed ora ero lì, in piedi, pallida, con due profonde occhiaie a segnare l'enorme stanchezza, ma viva. Cosciente.
    Akira... Dissi, quando ancora non ero vicina a lui. Per qualche ragione fui colta da uno slancio di affetto, come se per qualche ragione intimamente sapessi che il rivederlo era un evento straordinario, perché quella volta (stranamente) ero stata molto davvero molto vicina a lasciare questo mondo.
    Mi fiondai letteralmente su di lui, abbracciandolo saldamente, affondando il viso sulla sua maglia senza rendermi conto che fosse sporca di sangue.
    Cosa... cosa sta succedendo... mi sono svegliata qualche istante fa... Dissi sciogliendo dopo breve tempo quell'abbraccio. Dov'è il Mizukage...?

    C'era qualcosa che non andava lì. In Amministrazione. Potevo avvertirlo chiaramente, tutti potevano avvertire che all'improvviso quel posto sembrava essersi trasformato in un orrendo teatrino dell'orrore.
    C'è qualcosa che non va Quelle parole interruppero qualsiasi spiegazione sulla situazione, così che con ogni probabilità sarei stata all'oscuro di Kagecidi vari. Meglio così.
    Aspettate tutti quanti Dissi ad Akira, Kodai e chiunque altro avesse intenzione di muovere un passo verso l'Amministrazione. Credo sia meglio che io dia un'occhiata prima.



    Così concentrai il chakra negli occhi e dopo qualche istante fui in grado di vedere attraverso i muri dell'Amministrazione [Vista Vitale]Vista Vitale: L'utilizzatore può attivare la vista telescopica frontale, zoomando gli elementi interessati entro 90° ed attraversando corpi fisici o oscurità; richiede un intero round di concentrazione, rimane attiva per 1 round ogni livello dispari. Può riconoscere le persone. Richiede un consumo Mediobasso. Spendendo 4 round è possibile osservare ad una distanza decuplicata (x10).

    La Vista Vitale raggiunge 300 metri di distanza.
    , attraverso l'oscurità dei luoghi celati, alla ricerca di qualcosa. Qualsiasi cosa di profondamente errato o meno in quel posto, un nemico nascosto, segni di lotta... qualsiasi cosa fuori dall'ordinario.


    CITAZIONE
    Credo serva un interpost XD

     
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82 replies since 29/11/2016, 22:38   3297 views
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