Al Tempio della Nebbia - La Settima Riunione di Kiri

Amministrativo

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  1. Roroo
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    L'arrivo di Itai Nara

    Villaggio della Nebbia pt. V





    Si fiondò alla sua massima velocità in direzione del Tempio.
    L'odore pungente del fumo lo costrinse a trattenere il respiro.
    In lontananza i suoi occhi riuscirono a scorgere i contorni di un'enorme creatura.
    Non pensò fosse un nemico bensì l'evocazione di un Chunin nel team di Keiji o Ryuu.

    Una balena... Il fumo si era diradato abbastanza da permettere al Terumi di scorgere sopra al cetaceo un uomo di circa cinquant'anni, senza un arto e con una benda nera a coprire un occhio mancante.
    Vennero informati da quest'ultimo di un Genin che stava trasportando un altro ninja verso l'ospedale, dove presumibilmente sarebbe stato costruito subito il campo di soccorso.
    Qualcosa si mosse alla sua destra, nella direzione opposta alla posizione del marinaio.

    Non fu il solo ad accorgersi di una seconda presenza.
    A una cinquantina di metri, apparve per alcuni secondi un uomo semi-nudo in sella a un cane o a una capra.
    Il Terumi riuscì a scorgere con esattezza un bastone e dei vestiti sporgenti, simili a quelli posseduti da Keiji.
    Saettò verso lo sciamano, tentando di fermarlo, ma le ferite e le ustioni lo fecero crollare in ginocchio dopo qualche metro.
    È Sanjuro... Rivelò uno degli esperti di ninjutsu che aveva combattuto affianco del Terumi.
    Un kiriano alquanto strambo ma fedele a Kiri. Direi di concentrarci qui. Kodai annuì, alzandosi a fatica.

    Okay, prendiamoci cura dei feriti.

    [...]



    Si ritrovarono tutti all'ospedale.
    Kodai apparve ai superstiti dopo venticinque minuti dalla serie di esplosioni, con l'abito sgualcito e i capelli arruffati, grigi a causa della polvere depositata su di essi.
    Senza l'adrenalina in circolo nel suo corpo, il dolore si era fatto più intenso.
    Avanzò verso l'ospedale a denti stretti, dribblando sia ninja sia semplici cittadini, molti dei quali in lacrime.
    Aveva intenzione di alimentare il desiderio di vendetta dandole in pasto il panorama più shockante: l'ospedale completamente raso al suolo.
    Persino le fondamenta erano scomparse, come se non fossero mai esistite. Molti dei cadaveri erano stati portati via, ma l'odore del sangue era ancora così intenso da farlo star male.
    Si sentì osservato alle spalle.
    Alcuni ninja del clan Terumi lo avevano riconosciuto ed erano avanzati di soppiatto. Erano così abituati a vederlo sorridere e festeggiare che si stavano interrogando se fosse veramente lui.
    Kodai li lasciò fare.

    L'unico Terumi che ha incrociato le lame con questi bastardi Qualcuno aveva informato Kazan, l'attuale Capoclan, della presenza del suo fratellino.
    Lo aveva udito alle sue spalle, riconoscendolo dalla cadenza dei suoi passi. C'era tristezza nella sua voce.
    Avrei voluto veramente essere al tuo fianco...come ai vecchi tempi. Ti ringrazio per aver reso onore al clan... Non ci fu alcuna reazione nell'espressione del Chunin. In un' altra occasione il suo cuore si sarebbe riempito d'orgoglio, invitando tutti a festeggiare.
    Pagheranno per aver fatto questo.
    Rimasero lì per ben tre minuti, in silenzio, ciascuno raccolto nei suoi pensieri.
    È giunto il Mizukage Kazan-sama. Sentì urlare alle sue spalle, insieme alle grida di gioia della folla lontana.
    Forse dovresti andare da lui. Si salutarono con un abbraccio.

    Individuare la posizione di Itai non fu difficile. I sopravvissuti si erano radunati attorno alla sua figura.
    Ritornato al campo allestito per far fronte all'emergenza, Kodai si fece spazio tra i civili, stringendo i denti ogni qualvolta urtava qualcuno con le spalle.
    Si posizionò a qualche metro di distanza dal Mizukage per non disturbare l'incontro con la sua famiglia.
    Non aveva mai visto dal vivo sua moglie e le sue figlie.
    La signora era molto bella, ma anche Itai non era da meno. Pochi uomini possedevano un viso e uno sguardo magnetico come quello del Mizukage. Kodai era uno di questi e a differenza del primo, il Terumi aveva intenzione di divertirsi ancora a lungo, fino a quando la sua bellezza e la sua ricchezza glielo avrebbero permesso.

    CITAZIONE
    Allora? Chiamatemi chi vi ho detto.

    Si fece avanti, zoppicando.
    Mizukage-sama. Prese fiato, abbassando lievemente il capo in segno di rispetto. Siamo stati attaccati da guerrieri che personalmente non avevo mai visto prima.
    Avevano uno stemma rosso e oro, con un Oni al centro. Non avevano chakra, bensì una forma di energia alquanto strana, mai percepita prima di oggi dal sottoscritto. Mi sono unito ai ninja presenti nella riunione tenutasi nel Tempio appena siamo stati attaccati.
    Keiji è con Sanjuro mentre Ryuu è su qualche barella, fuori pericolo.
    Si era informato sulla condizione di salute del ragazzo.
    Insieme ad altri ninja abbiamo sbarrato la strada ai nemici a Nord. Hanno attaccato da più ... Si fermò.
    I civili erano tutti in ascolto.
    Puntò nuovamente il suo sguardo stanco sul Mizukage.
    Ehm...mmh..forse...preferirei scendere nei dettagli in privata sede. Sono un po'...macabri. Sussurrò con la mano destra a coprire le sue labbra, incurante della rabbia ben visibile negli occhi del Mizukage.
    Manca ancora Akira Hozuki. Puntualizzò.
    Dovrebbe essere nei paraggi. Lui si era recato in Amministrazione.



     
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