D.E.S.E.R.T.Development of Secret Revolutionary Technologies

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  1. -RexDraco-
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    Il laboratorio degli arpioni volanti


    Quarto Post


    Parlato Kitori
    Pensato Kitori
    ##Anima Manaita##
    Narrato
    Parlato altri


    Mentre Kitori si impegnava nella sua opera progettuale il "pubblico" si distraeva con uno strano e sconosciuto gioco di carte, quel posto chiamato desert era veramente un luogo piuttosto fuori dal comune e per i più semplicemente strambo. Ma per l'ospite non lo era più di tanto forse perché anche lui poteva essere considerato strambo.

    L'opera pittorica fu finalmente conclusa e la bella maestra sembrò abbastanza sorpresa e soddisfatta anche se non mancò di fare alcune correzioni e sottolineare l'importanza dell'equilibrio e delle proporzioni, dando un involontario spunto ad Hoshi per una battutina.

    Emh...Già sembrano anche bene equilibrate servirebbe un'approfondito studio aereo dinamico...

    rispose sottovoce lo spadaccino con stampato in faccia un bel sorrisetto malizioso.
    Nonostante le varie distrazioni, grazie ad un certo sforzo mentale, Kitori si impegnò ad ascoltare attentamente Netsu e ogni sua parola ma a volte l'occhio cadeva sulla magnifiche rotondità della dea. Una prova molto ardua e "dura", in più sensi, da affrontare e superare.

    E alla fine si arrivò alla fase pratica e realizzatava del progetto. Ma in modo inaspettato il Kuro si ritrovò in una gara: una sfida sull'arma migliore con il Chikuma. Non era particolarmente interessato a una sfida ma sentendo le parole della ragazza pensò che forse poteva fare colpo sulla dea o che comunque non poteva deluderla, era praticamente obbligato ad accettare la competizione.

    Va bene Hoshi ci sto...Netsu non ti deluderò!

    Il biondo depose le sue spade e si tolse la maglia, mostrando un fisico asciutto e muscolo, certamente uno spettacolo non tanto facile da ignorare per qualsiasi donna: non era affatto un brutto ragazzo.

    Era il momento per il buon Kitori di darsi da fare: la prima cosa che dovete fare fu preparare la forgia. Muovendo rapidamente un grosso mantice per ravvivare adeguatamente il fuoco, che fortunatamente era già accesso, ben presto le fiamme furono portate alla giusta temperatura. Una volta che la forgia raggiunge circa i 900°C e un bel colore rosso, gettò tra le fiamme il metallo: scelse un blocco di ferro ad alto quantitativo di carbonio a forma di parallelepipedo con base rettangolare. Appena il ferro divenne incandescente lo tirò fuori, dalla forgia, con delle pinze e lo poggiò sull'incudine: il momento di darci dentro col martello!

    Arriva il divertimento!

    Il materiale ammorbidito grazie al calore della forgia, andava modellato prendendolo a martellate contro l’incudine. Un’arte puramente manuale, che soltanto con molta esperienza si è in grado di padroneggiare, il kiriano non era già un maestro ma era comunque abbastanza bravo. Il martello colpiva la barra, assottigliandola, poi il braccio la faceva ruotare e si ricominciava da capo. Colpo dopo colpo, il ferro cominciava a prendere la forma. Il giovane lentamente infondeva anche un poco del suo chakra nel metallo ad ogni colpo per rendere l'ascia speciale proprio come Ru-Wai gli aveva insegnato.
    A intervalli regolari il metallo veniva continuamente riscaldato nella forgia, perché dopo poco tempo si raffreddava e non era più possibile modellarlo. Il ragazzo si concentrava su un unico punto finché non era soddisfatto del risultato: batteva il punto desiderato sul blocco, lo buttava dentro a riscaldare, lo tirava fuori, lo batteva, lo butta dentro. La stessa operazione ripetuta più volte, portando il rozzo pezzo di ferro ad assumere le sembianze del disegno. il genin fece si che la lama fosse già un poco più pesante del manico per migliorare le prestazioni del lancio. Con l'aiuto di varie punte roventi aprì alcuni fori e aperture per alleggerire e abbellire l'arma.

    Che fatica e che caldo.

    Dopo vario tempo passato a martellare, ormai col fiatone e zuppo di sudore, il Kuro, abbastanza soddisfatto della forma e dimensione dell'ascia, diede inizio alla fase della molatura. I bordi dell'arma ancora spessi e quindi non restava che portare l’oggetto alla mola e fare un po’ di scintille. La lama andava affilata in tutta la sua lunghezza, i particolari limati in un lungo procedimento che di solito coinvolgeva gli aiutanti del fabbro. Una fucina era un’attività che non poteva essere svolta in solitario; numerosi lavoratori si occupavano dei compiti di creazione, ciascuno specializzato in una singola fase di quest’arte antica e complessa. Ma che il diciannovenne doveva fare tutto da solo.

    Sfruttando la morbidezza del metallo vennero così affilate tutte le parti della lama. Il risultato raggiunto poteva far credere che l'arma fosse pronta, ma ancora mancavano le due caratteristiche fondamentali per l’utilizzo militare: la resistenza e la flessibilità. Allo stato attuale la lama era inadatta perfino per tagliare il pane, doveva perciò portarla alla forgia e infilarla di nuovo tra le fiamme per raggiungere l’ormai familiare temperatura di 900°C.

    Finalmente era giunto al momento che tutti aspettavano: immergere la lama incandescente nel barile pieno d’acqua, lì vicino. Questo procedimento serviva a indurire il metallo raffreddandolo bruscamente.Il ferro che si indurisce però diventava anche fragile. Perciò un solo passaggio di raffreddamento non bastava. L'arma dovete tornare tra le fiamme per raggiungere una temperatura leggermente inferiore a quella di 900°C, e poi di nuovo nel barile. I passaggi furono ripetuti a escursioni termiche sempre più ravvicinate finché non ottenne il miglior compromesso tra durezza e resistenza.

    Fatto ciò prese alcune strisce di pelle e con del cotone le fisso per ricoprire l'impugnatura in modo da avere la migliore presa possibile. L'ascia da lancio [Equipaggiamento]Ascia da Lancio [Distanza]
    Piccole asce lunghe circa 30 cm e larghe circa 20 cm, alla fine dell'impugnatura (grande appena per una mano) si trova un buco, per permettere di utilizzarli con fili o in combinazione con altre armi. Le armi hanno gittata pari a 15 metri. Possono essere utilizzati anche come AdCC.
    Tipo: Da Lancio/Lama/Taglio/Perforazione -
    Dimensione: Mediopiccola
    (Potenza: 15 | Durezza: 3 | Crediti: 26)
    [Da genin in su]
    era pronta...

    Fuuh Ho finito finalmente che bella sudata! Che fatica! Penso sia ok. Ho fatto del mio meglio. E' abbastanza diverso da forgiare spade...



     
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32 replies since 15/1/2017, 10:11   740 views
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