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F e n i x.
Ritardi sgraditi
Le mura di Oto, come i suoi guardiani, nell’ultimo periodo non godevano di particolare fortuna, dopo la visita del distruttore di cancelli era venuta l’ora della squadra di Kumo.
Di certo quell’incontro non sarebbe stato raccontato o ricordato come una leggenda, dopotutto a bussare erano solo quattro uomini, per quanto ben piazzati non erano certamente a livello delle armi ancestrali o dei demoni che in quegli ultimi tempi facevano parlare di loro ma dopotutto, non erano sempre uomini a combatterli?
Tra i quattro in realtà un individuo risultava abbastanza curioso, mentre tre di loro avevano una carnagione scura, tipica delle terre da cui provenivano uno portava lunghi capelli rossi e nonostante il pesante trucco sul viso si poteva intravedere una carnagione più “accademica” cosa che a quanto pareva non lo impensieriva affatto.
Dei restanti fu proprio D a farsi avanti, nessuno tra i presenti poteva sapere che era lui visto che non era presente Diogene. Alto, e non poco, e sufficientemente massiccio da non avere invidia del Colosso otese si mosse insieme agli altri verso le mura, seppur in vantaggio di qualche metro.
Diogene Mikawa.
Ai guardiani non furono sufficienti altre parole per far scattare il più veloce tra di loro verso la posizione in cui sapevano avrebbero trovato il guardiano, ma nonostante la rapidità c’era poco da fare, ci sarebbe voluto del tempo per arrivare.
Quindi non è presente?
L’uomod'ebano consultò un orologio sul braccio e fece una smorfia, difficile dire se era o meno infastidito, dalla sua espressione pareva lo fosse continuamente.
Yo man, ci sono due modi per uscire rapidamente da questa situazione.
La destrorsa si portò sul viso, ad assestare i minuti occhialetti.
Io e il vostro capo avevamo un accordo, ma sembra che non sappia fare affari con i fratelli.
Ei yo, H, che ne pensi yo?
Scortese vero?
Non giunse risposta, solamente un serissimo cenno d’assenso accentuato dalla cicatrice orizzontale che percorreva ilviso all’altezza degli occhi del ninja di Kumo che costrinse D a girarsi per comprendere se annuisse o meno.
Man, se parli così tanto mi farai impazzire!
Tornando a noi.
Yo, ero qui per affari, e gli affari non attendono.
Il tempo è denaro e, dannazione sonny boys, giù da me mi insegnano che la vita devi prenderla per le palle e non farti sfuggire mai nulla.
Ma sarò gentile, chiuderò in pari e non sarò ingordo.
Tese una mano, ed indicò un guardiano, dalla divisa gli pareva fosse un chunin, l’individuo di rango più alto tra i presenti.
Sorry man, non ho fatto io questo accordo.
Ma tu devi scendere qui e farti uccidere per guadagnare cinque minuti prima che qui davanti si scateni l’inferno e tutti i tuoi colleghi vincano un biglietto di sola andata per il cimitero.
Purtroppo i rinforzi erano assailontani[Impiegate 3 round ad arrivare dove dichiarato, decidete tra di voi chi gestisce la situazione al Gate e come] e soltanto le ricetrasmittenti potevano informare i due guardiani, Shinken e Diogene, di ciò che stava succedendo al gate se fossero stati aportata[entro 30 metri dalle mura, poi il segnale è assente] delle stesse mentre Febh avrebbe dovuto attendere di trovare qualcunoinformato[tra 1 round nel tuo percorso] a riguardo.
Gli altri due non parlarono, c'era un capo in quella missione, loro in quel frangente erano un Ulteriore deterrente, se il caso glielo avesse concesso avrebbero scoperto che eranoC e
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Edited by F e n i x - 18/1/2017, 22:33.
