Aria di Tempesta

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  1. DioGeNe
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    ::: continua da qui :::

    " Non sono più legato alle donnole ma a qualcosa di molto, molto più antico...quando sarà finita questa storia ti porterò da Lui e allora, magari, rivaluterai il mio ideale che ora tanto denigri. "

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    Chiuse così la discussione con Febh per poi allontanarsi e raggiungere l'ingresso segreto al cunicolo sotterraneo; dal North Gate quel passaggio noto a pochi era abbastanza vicino e il movimento accelerato del Mikawa gli avrebbe permesso di raggiungerlo in brevissimo tempo. Peccato che lì ad aspettarlo al varco, vi era proprio l'altro guardiano che non incontrava di persona dai tempi della malattia alla Villa. Aloysius non stazionava più alle mura, sebbene il suo titolo fosse ancora quello di guardiano, ma aveva ricevuto rapporto da Gojyo riguardo il cubo nero e l'ottima performance del vecchio alleato ritornato alla base. Inoltre aveva monitorato a distanza le operazioni di ricostruzione dell'Est Gate avviate dal Fedalkin e studiato le nuove strategie di difesa da lui impostante: Shinken era l'uomo giusto al momento giusto, soprattutto ora che il Garth era pronto a far guerra a tutto il continente.
    Fu per tutte queste ragioni che quando Diogenes vide il volto del Jonin capì già cosa quello gli stesse per dire; era certo che quel ninja aveva già mobilitato le forze difensive del Suono nel giuso modo e ora si trovava lì poiché aveva avuto la stessa idea del Mikawa riguardo all'aggiramento del gruppo di Kumo.

    " Il loro arrivo era preventivato sebbene li aspettassimo mesi or sono. La guerra forse non è l'unica via... "

    Certo che quelle parole uscite dalla bocca del Colosso, che aveva addosso persino l'armatura di sangue (indossata in vista di un possibile scontro con l'amministratore), non sembravano molto rincuoranti. Inoltre il solo pensiero che fosse Febh ad accogliere gli ospiti faceva cadere a picco la probabilità di chiudere quella giornata senza spargimento di sangue! Ma davvero il Mikawa voleva evitare quel confronto a lungo rimandato?
    In ogni caso, come già immaginato da Aloysius, il guardiano si propose per andare lui all'esterno e monitorare la faccenda mediante le sue capacità sensoriali fuori dal comune...parole pronunciate con sicurezza a cui il Garth poté rispondere solo in un modo:

    " Se fallisci vedi di farti ammazzare, altrimenti lo farò io quando rientrerai dentro le mura. "

    Era il ninja più adatto in assoluto ad assolvere quel compito e, se nel tempo il Mikawa aveva imparato una cosa era quella di dover fidarsi dei suoi collaboratori, delegando i compiti il più possibile. Shinken era stato il ninja che lo aveva accolto la prima volta ad Oto, quando ancora il gigante del Suono era uno sperduto ragazzino in fuga da Suna...aveva esperienza da vendere e la giusta forza per difendere il suo villaggio! Lo vide sparire nel tunnel certo di aver fatto la scelta giusta.

    Febh aveva accumulato già un po di vantaggio e, sapendo in quanto poco tempo poteva bruciare grandi distanze, non si preoccupò minimamente di avere un gate scoperto. Gli uomini che nel tempo aveva forgiato al rigore e alla disciplina avrebbero resistito i pochi secondi necessari a quello scanzonato di arrivare sul posto! Inoltre i suoi uomini e gli spostamenti impartiti dall'altro guardiano avrebbero ben presto fatto in modo di coprire le mura su tutti i fronti, rendendo Oto più sicura che mai.
    Quindi si allontanò da lì, senza spingere più di tanto sull'acceleratore, questa volta diretto verso l'unica meta che il suo sangue reclamava: il portone orientale del Suono.

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    ::: Intanto all'Est Gate :::

    Gli uomini di Oto non si fecero trovare impreparati al tono perentorio e sfacciato della gente del nord; quelle guardie avevano imparato a resistere alla pressione del Garth e di certo non sarebbero stati quattro sconosciuti di Kumo a far tremare le loro gambe. Tutto si sarebbe svolto con eleganza, così come aveva ordinato anche Shinken; gli spostamenti dei gruppi armati ordinato e silenzioso e il comportamento sulla passerella più alta, quella esposta all'esterno, rigoroso ma al tempo stesso ordinario. Agli occhi degli stranieri sarebbe arrivato un grande senso di forza, un misto di rigore e attenzione, lontana anni luce dalla spavalderia, e l'atteggiamento del chunin capobrigata che D, il più loquace del gruppo, indicò ne fu la prova lampante.

    " Presentatevi e avrete udienza da chi di dovere, se la meritate. Ogni provocazione o minaccia verrà pesata nel giusto modo e sarà riportata al capo delle difese del Villaggio del Suono e/o all'amministratore in persona. Dal vostro aspetto e abbigliamento, suppongo veniate dal Paese del Fulmine; magari potete illuminarci con altre informazioni sul vostro conto. "

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    Le mura erano pronte a reagire alla minacce di personaggi ostili anche in assenza dei Guardiani; di fatti, dopo l'arrivo di Jeral, la vita di ogni singola persona che lavorava alle mura era diventata un inferno e ora era giunto il momento per dimostrare che si era trattato di uno sporadico errore di valutazione. Kumo non avrebbe trovato falle o debolezze in nessun otese disposto a brandire un'arma.

    Quello era Oto, il più piccolo ma al tempo stesso Grande villaggio bellico tra gli accademici.


    CITAZIONE
    OT/ Ragazzi vediamo di divertirci e di fare una grande giocata! :riot: /OT
     
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