Aria di Tempesta

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    Dietro l'Ombra dei Grandi









    Il paese delle Risaie, al contrario di nazioni più grandi e antiche, non aveva una storia tanto lunga da raccontare, degli otesi raccolti attorno ad un focolare non avrebbero mai potuto raccontare le stesse epiche leggende di un konohaniano che lodava le abilità del primo Hokage, Hashirama Senju, e delle sue battaglie col suo più grande rivale Madara Uchiha.
    Era un paese forse cresciuto all’ombra di quelle quattro grandi nazioni, ma questo non era per forza uno svantaggio, dopotutto i giovani sono i grandi di domani e la storia di Oto era ancora tutta da raccontare e i suoi fedeli shinobi erano ben distanti dall’accettare tacitamente la potenza delle altre nazioni. Gli otesi erano ben consapevoli delle loro potenzialità, l’ombra in cui erano cresciuti li aveva nutriti ed in molti, forse a buona ragione, vedevano in loro l’anello debole dell’accademia, proprio per il loro attaccamento alla solitudine, all’indipendenza ed alla dipendenza che l’oscurità dell’ombra faceva sviluppare.
    Figli del tradimento cresciuti dall’ombra.
    Come far comprendere a shinobi di tale levatura, abituati a dimostrare di che pasta erano fatti per reggere il confronto con gli altri shinobi, che in quel momento alle mura non potevano permettersi alcun tipo di opposizione?
    D non sentì ragioni intrecciò le mani nel simbolo della tigre e lasciò che dalla punta delle sue dita si propagasse una rapidissima scarica elettricaFreccia divina
    Villaggio: Kumo
    Posizioni magiche: Tigre
    L’utilizzatore può scagliare dalle mani una saetta con spessore pari a quello di un dito ma dalle alte potenzialità penetranti. Sarà in grado di passare qualsiasi cosa avente durezza pari a 4 o inferiore. Avrà velocità pari alla concentrazione dell’utilizzatore aumentata di 4 tacche e una gittata pari a trenta metri. Entro questa distanza è possibile fargli compiere cambi di direzione spendendo slot azione ed un Basso di chakra che ne aumenteranno la velocità di ulteriori 2 tacche. Ha potenza pari a 50.

    + impronta e ninjutsu perfetti arriva a 70]
    che in pochi istanti avrebbe divorato la distanza tra lui e l’obiettivo, curvando fino a due volte pur di raggiungere il suo obiettivo: la testa del guardiano. Entrambe le curve sarebbero avvenute all’ultimo istante, compiendo angoli strettissimi, proprio come un vero e proprio fulmine.

    Ey S, son stato poco chiaro man?
    Mi sembrava che fosse un ordine.


    Scosse la testa mentre dal foro aperto nella testa dello shinobi si alzava un sottile fumo nero, accompagnato dal tipico odore di carne carbonizzata. Il destino era stato generoso con il guardiano: non era stata una morte sofferta, probabilmente non si era nemmeno reso conto del suo trapasso.

    Volevo farvi un favore.

    Alzò le spalle falsamente sconsolato.

    Pensate che sia stato io a volerlo?
    Quelli che voi chiamate superiori hanno deciso per voi che SEI di voi dovessero fare questa fine.
    Non uno, non due, non tre. Ben SEI di voi yo.
    I VOSTRI superiori sanno già come mi chiamo.


    Se l’attacco seminò dell’incertezza riguardo le possibilità dei guardiani di spuntarla in quella situazione non era dato sapere, ma le mura si agitarono immediatamente, ciò che sfreddò maggiormente gli animi furono le parole che uscirono dalla bocca di D, alcuni si bloccarono addirittura sul posto per qualche istante, domandandosi che senso aveva per quell’uomo montare una frottola così grande e semplice da confutare.
    Ma dopotutto, Diogene era stato assai distante dalle mura in quell’ultimo periodo, per quanto la sua presenza scaldasse gli animi, se mediante paura o fiducia non era dato sapere, il suo ricordo era lievemente più sfumato all’est gate.
    Quando Febh sarebbe arrivato, verosimilmente subito dopo[concedo il gigasalto perché gli slot erano una mera indicazione temporale, alzarla ulteriormente per quanto realistico era inutile ai fini del gioco, ma tenete a mente che le distanze tra i due gate sono superiori, quindi non fate eccessivo riferimento a questi round per il calcolo dei tempi nel corso della ruolata] la conclusione del piccolo discorso di D, avrebbe probabilmente potuto solamente constatare la morte del guardiano.

    Siete tutti così felici quando muore qualcuno qui in the big town?

    L’uomo d’ebano sorrise, soddisfatto dell’arrivo di un pezzo grosso, probabilmente non era merito della sua azione, non era un superstizioso, ma ogni tanto si faceva coccolare dall’idea che avesse il potere di dare una mossa alla provvidenza.

    Yo!

    Salutò di rimando.

    Sono qui per un appuntamento, dopo un caritatevole ritardo.
    E ammenochè il gigante non abbia perso centimetri e guadagnato idiozia mi sembra che tu non sia lui.
    Il ragazzo ci ha fatto guadagnare un po’ di tempo, ma era una mezza calzetta, se ti sacrifichi potresti guadagnare almeno un quarto d’ora.


    Ghignò nuovamente, avrebbe del tutto ignorato le parole di Febh se questo fosse ancora stato in vena di strategie ciarliere.

    Il Colosso ci ha promesso della merce per aver salva la vita.
    Il Colosso ce la darà.


    Sottolineò ancora più duramente.
    I cancelli che rinchiudevano l’Oni probabilmente avevano subito uno deciso scossone.
    Intanto Diogene sarebbe stato tempestivamente informato della situazione, all’auricolare una voce concitata, in panico, chiedeva direttive con sempre maggior foga.

    Diogene sama, hanno ucciso Chou!
    Ci riferiscono che è tutto questo è vostra precisa intenzione!
    Che ci avete venduto!
    Cosa dobbiamo fare?
    Cosa?!?


    Se tutto va come programmato le persone non si stupiscono mai, non si spaventano, se niente esce dalla normale routine tutti reagiscono quasi con indifferenza. Ma un piccolo tassello fuori posto, come un forte generale come lo era Diogene, punto di riferimento incrollabile e fonte di ispirazione per molti, che veniva additato di simili crimini era una scossa che poteva destabilizzare più di un animo.
    Intanto, a qualche centinaio di metri di distanza, tra gli alberi del tetro bosco otese, l’ultimo portatore del sangue Jaku si dedicava all’osservazione della natura, constatando che nel suo raggio di percezione, per quanto potesse espanderlo, non erano presenti che alberi e le comuni forme di vita del bosco dei sussurri.
    Qualsiasi cosa stesse cercando all’interno dell’intricato bosco non era di certo col radar che l’avrebbe trovato, infatti, per quanto meraviglioso potesse essere quel tratto evolutivo acquisito dal suo particolare virus, era totalmente inutile in presenza di tutti quegli alberi, foglie e rami che costituivano una fonte di disturbo non indifferente, sporcando le percezioni dell’otese con un sottofondo paragonabile al fruscio del vento tra le foglie quando si cerca di individuare il frullo d’ali d’un uccello impegnato a volare da un rovo all’altro.
    In un altro mondo, in un’altra realtà, un vecchio lupo di mare gli avrebbe detto che i sonar funzionavano efficacemente sott’acqua perché le profondità del mare sono vaste quanto desolate, ed individuare l’onda di ritorno di un corpo che non si sapeva essere se di balena o di sottomarino era semplice proprio perché del tutto assenti altri ostacoli, ma già distinguere i due elementi era impossibile, ed altrettanto impossibile era individuare un sottomarino con un comandante degno di tale nome, in grado di nascondersi nel fondale e li sostare, tra l’eco delle rocce che lo circondavano nel più totale silenzio.
    Che anche la vita di Shinken fosse in pericolo per mano del Mikawa?
     
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