Aria di Tempesta

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  1. Shinken Takatsui
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    LA CERTEZZA DEL DOMANI

    Kumo alle porte - parte II



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    Che cosa accadrebbe se domani il sole non sorgesse più?

    Quale mai potrebbe essere - secondo coscienza umana - la reazione di tutti noi mortali? In che modo la nostra esistenza crollerebbe, colpita direttamente alle fondamenta, e che cosa accadrebbe all'animo dei più deboli tra noi? Strazio, paura? No, non solo questo. Il panico e la disperazione si insinueranno anche sotto alla corazza dei più determinati, indubbiamente, ma cosa succederebbe alla totalità della specie, alla forza di proseguire di ogni singolo individuo, di combattere per il domani? Probabilmente, persi nel mare dell'ignoranza, finiremmo per affogare, perdendo il contatto con la terra sotto ai piedi, e la nostra singola esistenza dovrebbe affrontare un momento di grande e profonda crisi.

    Finiremo quindi per perdere fiducia negli Dei (o ne troveremmo di nuova?), ridiscuteremmo quindi tutto il discutibile e dovremmo per forza abbandonare le prospettive per il futuro... ma questo non vuol dire anche che ne troveremo di nuove? Ed è quello forse il momento più importante, quel momento in cui gli spriti dei più temerari emergeranno, il momento in cui l'attaccamento alla vita supera anche la più grande perdita di certezza. E quel giorno molti crolleranno, ma altri si alzeranno in piedi a fronteggiare l'ignoranza, con molta più determinazione, con molta più voglia di vivere dei loro predecessori. E sarà una grande prova per tutti...

    Distrutta la certezza del domani, troveremo molto più importante l'immediatezza dell’adesso.


    [...]


    Ed è tutta una questione di scala; ovunque nel creato puoi trovare dei principi, dei movimenti, validi in tutti i sistemi, che subiscono variazioni di scala, di portata e tanto altro. Per questo motivo, quel giorno, in quel mondo, a quell'ora, qualcuno avrebbe preso in mano la situazione. Qualcuno lì, tra i combattenti di Oto, avrebbe ritrovato nella propria voglia di vivere, certezza e sicurezza. Anche se sconcertati, i soldati avrebbero retto la prova sulla disciplina, Shinken ne era certo, e chi non avrebbe retto... bhè, avrebbe perso quella sfida, morendo dall'interno. Ma come era prevedibile arrivò l'uomo che interruppe il silenzio della scoperta; si catapultò alle mura del villaggio, forte dei suoi balzi soprannaturali, e - fidatevi - non era un mortale qualsiasi! Da sopra alle mura, con la sua solita ed impacciata tranquillità, restituì i battiti anche a chi ancora non si era ritrovato deciso.

    Non sono felice che sia morto, ma meglio lui che io, no?


    C'è chi fece spallucce, qualcuno rise addirittura a quelle parole, e con quella semplicità disarmante quel solo shinobi aveva risollevato gli animi di tutti i guerrieri del Gate. Possibile? Da non crederci, ma effettivamente bastava poco! Bastava ricordar loro di non essere in un fumetto, in un mondo fantastico, e che la loro vita era veramente nelle loro mani, ma che solo loro potevano veramente decidere di lasciarsi cadere a terra sconfitti o provare a sopravvivere lottando.

    " Ricomponiti, soldato, e rispetta il giuramento fatto tempo fa per la difesa del tuo villaggio. Qui nessuno ha venduto nulla ad estranei del nord...Febh dovrebbe essere già sul posto, io arriverò a breve. Tutti i jonin del villaggio si stanno mobilitando per affrontare la minaccia. Quindi non mostrate debolezza, questo è un ordine! Vi abbiamo addestrato per questo! "





    [...]

    Nel frattempo, tra le bellezze ed i pericoli del bosco dei sussurri fin oltre il paesaggio piatto del paese delle Risaie, Shinken Takatsui, armato della sua tanto amata solitudine, si era spinto oltre i suoi avversari, superando il bosco e procedendo verso Est a poche centinaia di metri a Nord dal quartetto, mentre il suo eco-localizzatore scandagliava il mare dell'infinito che aveva davantiIl Jonin avrebbe quindi passato, tramite l'apposito tunnel sotterraneo, il famigerato Bosco dei Sussurri, sicuro che il gruppo mandato in perlustrazione fosse già al lavoro in quell'area, in superficie. Da sotto terra avrebbe cercato di spingersi il più ad Est possibile, cercando di aggirare il gruppo che si era presentato all'East Gate e piano piano espandendo sempre di più la portata del suo eco-localizzatore. Solo raggiunta una distanza di sicurezza (>150m) dalla posizione dell'ingresso Est, il Jonin avrebbe scelto di riemergere da uno degli accessi nascosti, controllando la posizione e concentrando tutte le sue attenzioni su quello che avrebbe progressivamente individuato con il suo radar ad impulsi.*

    La concentrazione su quello che viene chiamato "sonar" avviene una volta uscito dal bosco e aggirato il gruppo alle mura. Ammesso e concesso che il QM lasci Shinken "spingersi il più ad Est possibile" e che non localizzi qualcosa o trovi impedimenti nel farlo, il PG dovrebbe ora trovarsi Nord-Est, poco oltre rispetto alla posizione del quartetto alle mura.
    ed ascoltava le trasmissioni, ricetrasmittente all'orecchio. Come pattuito insieme a Diogenes, il Fedaikin si era recato oltre i limiti del bosco e da lì, trovata una posizione sicura, si era appostato diventando un vero e proprio radar, con una portata sempre in aumento.

    " Shinken, cerca di capire se sono davvero quattro. Questi stronzi hanno davvero avuto il coraggio di uccidere uno dei nostri. Ci serve una cazzo di antenna nel Bosco per sapere cosa sta arrivando ad Oto: ho la sensazione che presto saremmo sotto assedio !"

    Quattro al Gate... E gli altri dove sono?


    E da quel momento silenzio radio.

    L'eco-localizzazione, utilizzata tanto dai pipistrelli quanto da delfini od altri uccelli notturni, permetteva al Jonin di percepire persino quello che non avrebbe potuto notare con i soli occhi. I dettagli di quel mondo fatto di superfici erano assai precisi e la frequenza di quegli impulsi, per ora tenuta bassa, faceva invidia persino ai più evoluti chirotteri. Ma non era un mondo piatto, come qualcuno poteva forse pensare, era un mondo fatto di innumerevoli informazioni diverse, sommate insieme per concedere ai predatori una visione completa dello scenario di caccia. Alcuni animali ne sfruttavano le capacità persino all'interno di ambienti complessi come le foreste, ma di norma chiunque utilizzasse quel tipo di sistema di localizzazione poteva anche distinguere la materia degli oggetti disposti nel circondario: ad ogni rifrazione del suono, ad ogni cambio di frequenza ed intensità dopo i rimbalzi, corrispondeva un materiale con caratteristiche specifiche e solo la somma delle diverse informazioni ottenute concedeva al chirottero di turno di indentificare un insetto fermo su un ramo od uno specchio d'acqua da cui abbeverarsi.

    Se mai fosse stato che qualcuno avesse deciso di nascondersi nell'immediato raggio dell'eco-localizzatore di Shinken, doveva fare attenzione! Occultarsi alla vista o rimanere fermo non era sempre sufficiente, dovevano sapere contro cosa schermarsi... ed un eco-localizzatore non era la forma di difesa che normalmente ci si aspettava di fronteggiare [ Percezione - Escluso dal Mondo ]
    Portata eco-localizzatore 160m > pross turno 240m / poi 320m / poi 400m

    Escluso dal Mondo: L'utilizzatore deve rinunciare alla vista, all'olfatto ed il gusto. I sensi scelti non possono essere utilizzati. L'utilizzatore ha un bonus progressivo alla percezione. L'utilizzatore ha sempre attivo un eco-radar acustico a 360° entro 3 metri per ogni valore in Percezione posseduto. Spendendo 4 round è possibile utilizzare il radar ad una distanza decuplicata (x10). E' possibile negare il bonus a percezione e/o l'eco-radar e "riattivare" i sensi precedentemente persi (tramite l'utilizzo di uno slot tecnica/azione).

    Valore Percezione Shinken: 10,5 + Nemico Prescelto 3 = Eco-localizzatore di base 13,5 x 3m = 40m

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    Edited by Shinken Takatsui - 31/1/2017, 23:32
     
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