Aria di Tempesta

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    Il Fiore Lupo

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    Aria di Tempesta


    V




    Quando la situazione si calmò per i Jonin del Villaggio di Riunirsi fu il momento di tirare le somme e di ricevere ovviamente i primi ordini. L'Amministratore Febh-sama prese subito a dare ordini, dimostrando una fredezza e carattere che mai avevo visto prima di quel momento.

    Si rivolse praticamente verso tutti, dispiegando così le forze a seconda del bisogno. Nel mio caso fu data indicazione di ispezionare la zona alla ricerca di funjustu o sigilli che potevano aver lasciato i nemici. Tuttavia prima che iniziassi a lavorare sul mio compito, malauguratamente per me, ebbi modo di ascoltare le risposte, o per meglio dire le lamentele, di Hebiko-san e di Kamine nei confronti degli ordini ricevuti da Febh.

    Per qualche istante il mio corpo si bloccò, così come il mio cuore. Stavano chiaramente rifiutandosi a quanto ricevuto. Il ragionamento del Jonin era corretto. Che senso aveva mantenere un pericolo ambulante all'interno di Kamine? Si era già dimostrata sbadata, incapace e ampiamente insufficiente nel suo ruolo. Il mio pensiero andò alla Villa del Nijmura, solo per un pelo non ci aveva lasciato la vita. Dunque renderla una mina vagante, per chissà quale effetto imposto da quell'attacco, rendeva il tutto ancora di più assurdo.

    Non potei fare altro che condividere le parole dell'Amminstratore. Il problema doveva essere risolto subito, e con decisione. L'intromissione di Hebiko non fu altro che la ciliegina sulla torta. Le sue parole, dimostrazione della sua ignoranza, probabilmente sarebbero state messe da parte dallo Yakushi, sebbene se fossi stato al suo posto avrei agito con fermezza e decisione. Per me non esisteva nulla di peggio di controbattere gli ordini di un superiore, con quel tono spiccato oltretutto. Si stava dimostrando ridicola: lei che voleva saperne di più dello Yakushi? Lei che voleva spingere il Jonin a cambiare idea? Follia.

    E in ogni caso permettere un tale comportamento non faceva altro che creare dei precedenti, intaccare la rispettabilità del grado. E passare per fessi. Ma queste ovviamente erano considerazioni personali, che difficilmente avrei espresso ad altra anima; visto che in ogni caso risultavano più che evidenti ad una Ninja dotato di senno. Mi sarei limitato ad una rapida risposta alle due donne ninja, e a favore del Jonin: - Condivido la posizione dell'Amministratore. Kamine si oggettiva con te stessa, in più di una occasione ti sei trovata in una situazione critica e di certo, vista la tua condizione, agire di testa propria è illogico. Ora più che mai è necessario lasciare fare ai nostri superiori e alle loro decisioni, dettate da un'esperienza infinitamente superiore alla nostra. - e il mio sguardo, pesante, si sarebbe posato su Hebiko. Chissà come avrebbe reagito alle mie parole.

     
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    L'Oni aveva parlato e Diogene ringraziò in quel frangente di poter contare sulla sua razionalità: Febh non avrebbe saputo gestire quella situazione, avrebbe farneticato qualcosa riguardo la lingua biforcuta di Hebiko o le tette enormi di Kamine...I Demoni erano il bene più prezioso di un villaggio, probabilmente al di sopra degli stessi ninja e servivano lucidità e competenza per la loro gestione, soprattutto in momenti critici come quello cui gli Otesi si trovavano ad affrontare.

    " Già sono all'adopera, sia per quanto riguarda l'organizzazione interna che le operazioni di indagine. Se il gruppo del Fulmine è ancora nei paraggi lo scopriremo. Avremo avuto la meglio contro di loro, sensitivo o no...è stato il demonio di sangue a costringerci a cambiare strategia."

    In effetti lo shinobi cieco e quella sua dannata pioggia li aveva rallentati non poco all'inizio dello scontro, riuscendo a contenere il potere dei due Jonin e creare una breccia nelle mura. In Realtà né l'amministratore né il guardiano sapevano dello shinobi furtivo che si era intanto intrufolato nelle loro difese e aveva fatto il giro del villaggio indisturbato alla ricerca dei codati...Erano stati tremendamente precisi ed organizzati, c'era da ammetterlo, ed esattamente il contrario degli Otesi i quali avevano dovuto improvvisare una strategia atta a limitare i danni più che contrattaccare a tono. La loro difesa era stata una continua corsa al nemico. La forza stessa del Sovrano Mikawa fuso all'Armatura dell'Oni non era mai stata testata e, nonostante le capacità di adattamento dei due interpreti, sicuramente la sua efficienza non era stata del 100%. Eiatsu, forse, era stato l'unico che con la sua consona freddezza aveva fatto davvero qualcosa di utile per il villaggio; coadiuvando le energie dei ninja del suono accorsi aveva salvato di certo gran parte delle costruzioni e permesso a molti cittadini si sopravvivere. La gestione di Kamine, tuttavia, non era stata impeccabile: sul momento l'eliminatore aveva pensato che tenere la Jinkurichi il più vicino possibile a Febh e Aloysius fosse la mossa più saggia ma aveva probabilmente sottovalutato i rivali e non compreso a pieno il loro piano. L'interrogatorio in corsa, eseguito durante lo stesso scontro dentro la barriera, era stata una mossa inaspettata e improvvisamente il rischio per la kuoichi era aumentato a dismisura fino a farla cadere vittima di quel mistico attacco.
    L'Oni aveva le idee chiare sul da farsi, un'opzione che il Garth stesso aveva valutato in prima battuta sebbene non al punto da farla diventare operativa. L'estrazione del Cercotero era forse la soluzione più conservativa sebbene il contenitore difficilmente se sarebbe uscito vivo; era un jutsu tremendamente invasivo ed Eiatsu lo sapeva bene, quindi esitò un attimo prima di provare a rispondere al suo superiore. Più rapida fu invece la segretaria, la quale capì subito il pericolo estremo che stava per correre la compagna e con il suo stesso corpo e le sue parole cercò di farle da scudo per spezzare la logica della sentenza forse affrettata dello Yakushi. Erano due semplici genin, inesperte e impaurite ma Diogene rimase colpito dal ragionamento che seguì e decise di non stroncare sul nascere la voce della piccoletta che aveva osato accusarlo, un istante prima, di essere la causa di quella situazione. Lei, la piccoletta dai capelli Rossi e la parlantina facile, aveva ragione. Il Mikawa si era già espresso per optare sull'aiuto di Itai proprio perché ogni altra mossa si sarebbe potuta rivelare superficiale o frettolosa. L'estrazione era tanto definitiva quanto "banale", considerando il livello dei ninja in gioco, oltre al fatto che Eiatsu avrebbe dovuto recuperare le energie prima di poter mettere in piedi il complicato rituale; aveva consumato quasi tutte le sue energie per tenere confinato il duello tra i mostri e un ulteriore sforzo era al momento impensabile.

    La reazione di Kamine che seguì, invece, non sarebbe servita a nulla: si stava parlando del suo destino quindi una ribellione era del tutto comprensibile, ma l'oggetto di discussione non aveva la minima esperienza per gestire il casino in cui era stata coinvolta e per i sentimenti ora non c'era molto spazio. Proprio per questo motivo, e con l'intento di proteggerla più che recarle un reale danno, il Garth non si fece problemi a darle un colpo deciso alla nuca per farla svenire; anche nei successivi spostamenti, se avesse opposto resistenza, sarebbe stata solo un inutile intralcio. Né dei semplici genin né l'Oni possedevano le doti strategiche del guardiano; se avesse dovuto spiegare a tutti i motivi che erano alla base delle due scelte avrebbe solo sprecato tempo prezioso, tempo che ora non avevano.

    SR0AHmZ

    " Ora basta. "

    Disse in direzione della mocciosa ancora in piedi. Forse il suo intervento era stato utile per far ritornare sui suoi passo l'Oni ma ora era giunto il momento che gli adulti si muovessero per il bene di Oto.

    " Febh, fidati e ascoltami: corri come il vento o usa le tue lucertole e recati tu stesso da Itai. Eiatsu può venire con te...non so se quei pescivendoli sappiano ancora come estrarre un Bijuu. Se anche il Mizukage, dopo aver approfondito la questione e sentito il parere del suo Cercotero, converrà che il rituale sia la soluzione giusta procederete. Penserò io a sistemare ogni cosa qui, non ne ho voglia alcuna, ma forse sono la persona più adatta per questo compito. Efficienza 100% no? Possono ancora essere nei paraggi ma, per quanto riguarda la difesa di Oto, non appena è suonato l'allarme ho fatto spedire uno dei miei corvi potenziati a Konoha...Raizen è stato avvertito e se onorerà l'alleanza che lega il Fuoco al Suono verrà a nostra difesa. In caso di un secondo attacco potremmo contare sui ninja della Foglia. Se invece il gruppo dovesse riuscire a localizzare i tuoi spostamenti e si lanciasse all'inseguimento. bhè...spero che SsalTzar e Ssalaard siano più veloci di loro. Conosci il territorio molto meglio di quattro estranei del Nord e già una volta entrati nel Paese del Fuoco sarete più al sicuro...dubito che rischino di addentrarsi così tanto nel continente. Nel Paese del The ci sono delle mie Navi pronte a partire, potranno condurvi a Kiri rapidamente...Eiatsu sa dove sono attraccate. "

    Quella era la soluzione più logica e l'Oni lo sapeva bene. Piccole variazioni di quel canovaccio sarebbero state ben accette da parte del Colosso ma continuare a discuterne sarebbe stata solamente una inutile perdita di tempo.

     
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    È colpa tua. Ratty

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    (Efficienza 100%)


    Più che altro avevano capacità superiori per il controllo del territorio. Forse troppo, strano che le abbiano sviluppate in tempi così rapidi dalla creazione dell'Accademia. Se le avessero avute a quel tempo sicuramente le avremmo acquisite anche noi. Quindi gliele deve aver fornite qualcuno. Questo però non cambia le cose: siamo fin troppo scoperti. Commentò l'Oni in risposta alle considerazioni del Mikawa, non con rammarico ma con cruda obiettività. Mentre la situazione andava organizzandosi, l'attenzione di tutti ricadde su Kamine e sulla sua nuova condizione di possibile pericolo. Febh evidentemente voleva limitare i danni, e la volontà di lei era quanto di più irrilevante si potesse trovare davanti. Eiatsu però tentennava, mentre Diogene mantenne il silenzio. Solo una voce, inaspettata, si alzò per cercare di fermare l'Amministratore. La voce di qualcuno che evidentemente non teneva granchè alla sua vita.

    Hebiko. Disse semplicemente quando lei si piazzò davanti alla Jinchuuriki "marchiata". L'estrazione ha dei rischi, ma onestamente preferisco rischiare un solo ninja che dover ammazzare te e POI rischiare Kamine. Cominciò a dire, meccanicamente, senza nemmeno un briciolo di umanità rimasta dopo quella lunga tirata che aveva spinto la sua mente fino al limite ultimo...quel mondo che è proprio solo delle armi viventi e non degli esseri umani. E tuttavia, anche se quasi in preda al panico, la segretaria riuscì a ricorrere all'unica risorsa che avrebbe mai potuto raggiungere la mente dell'Oni: la pura logica. Questo è un discorso che si morde la coda. Loro potrebbero pensare che noi crediamo ciò che hai detto, e aver agito appositamente. Tuttavia diventerebbe un discorso privo di una conclusione. Tacque alcuni istanti, prima di annuire. La cosa più sensata in effetti è osservare. Si rivolse quindi a Kamine, che nel mentre aveva (non senza una certa parte di ragione) avanzato le sue rimostranze sul piano d'azione dell'Amministratore. Nessuno pensa a te solo come a un contenitore. Sei una Kunoichi e avrei fatto comunque il possibile per mantenerti in salute. Tuttavia andare a interagire col sigillo adesso è pericoloso. Hai nuovi ordini: non puoi andare in missione senza qualcuno che ti sia almeno parigrado, e non puoi recarti nelle zone di Kumo o confinanti con essa. Allo stesso modo, ti faccio divieto di attivare il potere del tuo Bijuu, fino a quando non avremo capito cosa è successo.

    A Kato rivolse appena uno sguardo, prendendo nota di come lo aveva supportato e annuendo. La sua mania per le gerarchie era poco affine al sistema otese, che aveva visto nel tempo numerose persone che alzavano la voce (in genere poi soffocate col sangue), ma certo lo identificava come qualcuno di fidelizzabile. Alle esortazioni di Diogenes poi rimase fermo, sostenendo lo sguardo del Colosso nemmeno stesse guardando l'ultimo dei ragazzini più inoffensivi dei corsi per diventare genin. Che Gene mirasse a mandarlo lontano per recuperare lo Yonbi? Un Febh normale non ci avrebbe affatto pensato, ma l'Oni considerava sempre tutte le possibilità. E l'Oni era solo quando prendeva le sue decisioni.
    No. Non sono un cacciatore. Posso inviare le mie lucertole ma sospetto non troveranno nulla. Il nemico ha superato le nostre difese senza che potessimo fermarlo e può teletrasportarsi a volontà, per quel che abbiamo visto. Non ci saranno tracce facili da seguire e non intendo allontanarmi dal villaggio adesso. Rispose, misurando adeguatamente le parole. E non coinvolgeremo Itai. Concluse, forse colpendo come con una sferzata i presenti, tanto erano pesanti le implicazioni di quella frase. Non voleva Itai vicino allo Yonbi, e non voleva mostrare agli altri villaggi quando fosse stato facile attaccare Oto, esattamente come era stato facile attaccare Kiri e Konoha.

    C usava tecniche con catene di chakra e verosimilmente dei Fuuinjutsu. E aveva un Jutsu apposito contro i Jinchuuriki. Itai è un'esperto, ma questa potrebbe essere una trappola proprio per lui o per il nostro altro Jinchuuriki, se provassimo a farli interagire tra loro. Stava assolutamente e spudoratamente mentendo, semplicemente non voleva il Mizukage tra i piedi, anche se un briciolo di logica rimaneva. Cercheremo qualche esperto di sigilli che possa analizzare la questione...mi avevi parlato di una donna a Iwa, o sbaglio? Poi guardò verso Kamine, forse oltraggiata dal voler tenere il Nara lontano dalla faccenda. Pagherò personalmente i suoi servizi. Contattala. All'arrivo di Konoha faremo gli onori di casa, ora dobbiamo chiuderci in difesa e tenere Kamine sott'occhio. Quindi, sempre fissando la donna colpita da quella faccenda: Sarai ospite a palazzo Yakushi. Libera di muoverti come preferisci, ma vorrei che trascorressi quanto più tempo possibile sotto controllo. Parole quasi gentili, ma il tono glaciale non lo era affatto. Avrebbe evocato quante più lucertole possibile per pattugliare il perimetro, mandando le più rapide a cercare tracce del nemico. Kamine sarebbe stata davvero accolta a palazzo, ma realmente come ospite e non come prigioniera: sarebbe potuta uscire come voleva ma Febh confidava che sarebbe stata abbastanza giudiziosa da stare attenta, non sapendo cosa gli stava succedendo.

    Il giorno dopo sarebbe partita la ricostruzione, con uno Yakushi serioso ma decisamente lontano dalla freddezza dell'Oni. Forse Raizen o chi per lui sarebbe arrivato, ma non avrebbe trovato terreno fertile o favorevole allo scambio di informazioni. Ben poco sarebbe trapelato dell'attacco a Oto. E pochi mesi dopo, con lavori ancora in corso...Febh sarebbe scomparso nel nulla.

    Informazioni

    Per tutti i ninja, Accademici e Nukenin
    Oto ha subito un attacco che ha danneggiato parte delle mura e degli edifici amministrativi. Il nemico è stato costretto a ritirarsi, senza riuscire a portare a termine ciò che si era prefissato.
    I quattro individui coinvolti pare fossero originari di Kumo, ma non è chiaro se appartenessero al Villaggio della Nuvola o fossero fuorilegge. Tuttavia pare sia stato tirato in ballo il nome "Cremisi".
    Per tutti i ninja Accademici di grado Genin o Superiore
    Quattro ninja di Kumo, villaggio in conflitto aperto con Oto sul confine, hanno attaccato il Suono causando danni ingenti alle strutture ma un numero di vittime fortunatamente limitato prima di essere respinti. Le loro conoscenze erano nettamente superiori a quelle che ci si aspetterebbe da un villaggio "minore", dopo la nascita dell'Accademia, tuttavia hanno riferito di agire come Cremisi e forse sono subordinati a un gruppo con questo nome, lo stesso che invase il continente circa quaranta anni prima. Pare che il loro obiettivo fossero i Jinchuuriki, quindi è bene che tutti i villaggi prestino attenzione.
    Possedevano potenti Raiton, Jutsu di Teletrasporto, controllo di polveri e catene cariche di chakra e un jutsu che causava la pioggia che verosimilmente amplificava le capacità di percezione dei Sensitivi. Uno di loro utilizzava la Shinra Tensei, capacità ereditata da Kiri al tempo della fondazione dell'Accademia.
    Per tutti i ninja Accademici di grado Chunin o Superiore
    Vengono aggiunte descrizioni particolareggiate dei quattro aggressori e dei jutsu da essi mostrati. Non viene fatta menzione del gigante di sangue e catene.
     
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    In quel momento si palesò la differenza tra i due Jonin protagonisti di quella faccenda: con gli occhi bendati probabilmente ogni persona poca attenta ai recenti sviluppi nella vita e nella psiche dei due avrebbe invertito i loro ragionamenti. Non era più logico che Aloysius, che da anni tramava contro l'Alleanza e credeva nella supremazia di Oto, fosse propenso a lavare i panni sporchi a casa propria (vecchio detto del Nidaime) e che Febh, figura largamente considerata come positiva per l'Accademia e "amico" di tutti, potesse cercare l'aiuto degli altri?
    Bhè, forse c'era qualcosa di più profondo oltre le etichette che gli shinobi avevano dato a quei due interpreti della storia dei ninja...che la freddezza dell'Oni fosse qualcosa di ben più pericoloso, per Oto e per tutti, del desiderio di Impero del Mikawa?

    Diogene aveva già provato a dissuadere un Febh in quello stato mentale ma, a meno di non venire alle mani (cosa da escludere soprattutto in una situazione critica come quella), non aveva l'autorità per contravvenire ad una sua decisione...non ancora almeno.

    " Sbagli, caprone di uno Yakushi. Ma sei il capo e saprai prenderti la responsabilità delle tue azioni."

    na1UPjW

    Gli diede le spalle e si chinò per recuperare Mumei, ancora a terra a seguito del tremendo scontro appena concluso. Aveva già dato disposizioni a tutti i suoi uomini ed Eiatsu, senza il fardello del rituale da compiere, avrebbe potuto dedicarsi alla conta e il recupero dei cadaveri...Oto era stata salvata ma di cose a cui dover mettere una pezza ve ne erano molte. Shinken invece avrebbe potuto supervisionare le operazioni alle Mura senza problemi (a meno di un nuovo attacco a cui, ovviamente, il Suono non avrebbe saputo reagire); il Fedaikin era in condizioni fisiche e psichiche migliori del Colosso e aveva anche più esperienza di lui come guardiano. Quindi, senza mostrare il dolore lancinante cui il suo corpo era pervaso per via della trasformazione di poco prima, si incamminò verso la Villa dove una vasca di sangue era pronta ad attenderlo e dove avrebbe potuto trovare conforto nel nuovo gioiellino della sua collezione. Fyodor era rimasto a casa per tutto quel tempo a badare a lei, il diamante grezzo e appena" scoperto" e di cui Oto stessa non era ancora a conoscenza; di fatti era meglio che, per il momento, l'amministratore non sapesse ancora del nuovo jinkurichi del due code. L'assenza di Omoi e della sua esperienza nei campo dei Cercoteri era evidente ora più che mai e addirittura il Suono non possedeva un esperto di sigilli ad un livello tale da rivelarsi utile in quella faccenda. Aloysius doveva già dei soldi a Maya Orihara ma forse lei era l'unica di cui si fidasse a cui poter chiedere consiglio.

    Quella giornata era stata una di quelle da annoverare nella mente del Garth; c'erano molte cose su cui dover riflettere e altre da legarsi al dito, in attesa della fine della tempesta...



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    OT/ Fine! / OT
     
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    La vittoria della pulce


    III



    Kamine non tardò a ribellarsi, seppur con un approccio più istintivo e nervoso di quello della Vipera, rischiando così di peggiorare la situazione. Sembrò apprezzare la difesa della rossa, anche se non riuscì a non commentare in malo modo la sua soluzione improvvisata. La kunoichi si voltò, visibilmente sconvolta, limitandosi a borbottare a denti stretti chiamando il suo nome, come a rimproverarla perchè quello non era il momento adatto. I due giganti di fronte a loro non erano disposti a scherzare in quel frangente.
    Persino Kato si sentì in dovere di dire la sua, fissando Hebiko con sguardo duro, quasi come se la considerasse feccia, un nonnulla. La ragazza non capì a peno il motivo di tanta freddezza, osservandolo confusa per un primo momento, ma inacidendosi in fretta. Come si permetteva di parlare così di una sua alleata?? Era chiaro che fosse accecato dal farsi bello ai Jonin, ripetendo le loro parole solo rimacinandole ecercando la loro approvazione, nonostante questi fossero impegnati a risolvere ben altri problemi.

    La fai facile a prendere queste decisioni quando non è la tua di vita ad essere in pericolo. Ce l'hai una testa per pensare, o al primo superiore che ti chiede di impiccarti ubbidisci su due piedi?

    Le parole di Febh furono un colpo al cuore. I due ancora non avevano approfondito il loro legame, ma lavorava a suo stretto contatto da diverso tempo, e sentirlo parlare di morte con così tanta leggerezza, dopo che si era limitata unicamente a prendere un po' di tempo prima di buttarsi a capofitto su di un problema delicato, l'aveva decisamente spiazzata. Abbassò leggermente le braccia, iniziando a tremare. Quando finalmente si pronunciò, ascoltando le supposizioni di Hebiko, sembrò accettare il compromesso. La tensione della Vipera si alleggerì, facendola sospirare profondamente, seppur ancora non ripresa dallo spavento. E, quasi la stesse prendendo in giro, fu il Mikawa a terrorizzarla una seconda volta, facendo svenire Kamine con un colpo secco. La rossa sussultò, sibilando contro il Colosso, ma lo sguardo che l'altro vide non era di sfida, solo puro terrore. Aveva sfidato i giganti e aveva vinto, ma ciò non modificava la sua posizione. Si sentì piuttosto delusa. Ancora non aveva un vero e proprio alleato potente di cui potersi fidare e da cui poteva sperare di farsi ascoltare senza rischiare la vita. Iniziò a domandarsi se fosse Oto il problema stesso. Forse altri villaggi non avevano problemi del genere. Forse, da qualche parte, un suo intervento del genere sarebbe stato apprezzato. Ma non lì, nel gelido villaggio della Serpe. Doveva fare qualcosa a riguardo, e nei mesi successivi, una folle idea avrebbe iniziato a farsi spazio nella sua mente, nella disperata ricerca di un posto dove sentirsi libera e al sicuro...
     
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