il duplice tonfo dei due Mondi che cadevano a terra, esanimi, segnò la fine di quello che era stato, con ogni probabilità, uno degli scontri più difficili della breve carriera del marionettista. ... e pensare che questa è probabilmente solo una parte della forza di colui che controlla i Mondi....e noi abbiamo avuto difficoltà a batterlo in quattro... Shunsui si costrinse ad allontanare quei pensieri dalla sue mente. Ragionare in quei termini non era costruttivo, e non lo avrebbe portato da nessuna parte. Si voltò verso Kairi e Shin, che erano leggermente fuori il suo arco visivo. Fortunatamente stavano bene, sebbene il Foglioso avesse subito più che qualche danno. Tutto bene...tu piuttosto sei ridotto ad un colabrodo...ti serve uno di questi? Così dicendo gli avrebbe mostrato un tonico coagulanteTonico Coagulante Inferiore [Tonico]
Questo tonico quando ingerito richiude ferite fino ad un valore complessivo di Media ma non rigenera vitalità.
Dose massima: 2 al giorno.Tipo: Supporto - Supporto
Dimensione: Minuscola
Quantità: 1
(Potenza:1 | Durezza: 1 | Crediti: 30). Ne aveva uno solo nella sua scorta infinita di armi, ma lo avrebbe dato volentieri a Shin. Non era solo gentilezza la sua. Il Miraggio della foglia aveva subito più danni di lui perchè il suo stile di combattimento lo spingeva a combattere in prima linea contro gli avversari. Troppo facile, quindi, accumulare danni. Per questo era importante che le sue ferite venissero curate.

Al di là di questo, i ninja avevano anche altri a cui pensare. Jun doveva essere portato da Hana, mentre le tracce di sangue e quelle olfattive individuate dall'evocazione di Kairi facevano intendere che lo sposo era vicino, e che il gruppo di accademici si sarebbe dovuto sbrigare se avesse voluto rintracciarlo. Un'evocazione, questa volta di Shin, sistemò il primo problema: avrebbe trasportato lei l'uomo fino al rifugio sicuro di Hana. I ninja avrebbero potuto riprendere il fiato solo per pochi secondi. Kairi si prodigò a mettere in sesto le ferite di Shin e Kato si accertò che il Mondo che avevano abbattuto rimanesse a terra. Shunsui fece lo stesso con l'altro avversario che era rimasto: Gekido mosse in un unico movimento le tre lame di cui era dotato, staccando tutti e quattro gli arti del cadavere pieno di piercing dal torso. Cho, buttati a terra i ventagli ormai inutilizzabili ed i meccanismi di scorrimento, ritratto i cavi di costrizioni nei loro alloggiamenti nelle mani, avrebbe invece tolto una piccola curiosità del chunin. Infatti, al centro della cisterna doveva trovarsi un ulteriore passaggio, che lasciava defluire l'acqua. Avevano già rintracciato la più probabile posizione dello sposo, ma Shunsui non voleva lasciare le cose al caso. Quindi avrebbe speso una manciata di secondi a far controllare alla sua bambola quel passaggio, probabilmente sbarrato, che tuttavia ancora non era stato investigato.

In tutto questo, il gruppo aveva davvero perso solo una manciata di secondi. Incitati dalle parole di Shin, il gruppo si mosse alla volta del cunicolo che si opponeva a quello dove si trovavano. Kiba e Kairi facevano da apripista, viste le doti olfattive dell'evocazione e delle strardinarie doti di reazione della ragazza. Shunsui chiudeva la fila, con le sue due marionette che lo seguivano a qualche metro di distanza. La ferita alla spalla che aveva riportato durante lo scontro bruciava ed emanava un calore familiare. Il genin non se ne curò. Era ben più preoccupato per i danni subiti da Cho durante lo scontro. Era stato troppo facile per il loro avversario distruggere l'equipaggiamento della marionetta. Troppo facile. Se mai fossero usciti vivi da quei cunicoli, avrebbe dovuto trovare un modo per rimediare alla cosa.

I minuti passarono velocemente mentre i ninja percorrevano gli oscuri cunicoli sotterranei che si dipanavano sotto la città della Roccia. Passata una mezz'ora, l'apri fila indicò di rallentare il passo. Prestando maggiore attenzione, Shunsui riuscì a rilevare il suono di alcune voci proprio nella stanza che si vedeva, in lontananza, alla fine del tunnel. Saggiamente, i loro compagni usarono la trasformazione per mutare il loro aspetto in qualcosa che risultasse difficilmente percepibile ad un osservatore posto dove le voci provenivano. Shunsui avrebbe utilizzato la medesima tecnica Tecnica della Trasformazione - Henge no Jutsu
Villaggio: Generico
Posizioni Magiche: Capra (1)
L'utilizzatore può cambiare il proprio aspetto. Le dimensioni possono essere maggiorata o diminuita al massimo del 50% rispetto le proprie dimensioni reali. La trasformazione permette di assumere le caratteristiche tecniche dell'oggetto in cui trasformati oppure ottenere armi naturali se possedute dall'animale trasformato. Le potenzialità devono essere parigrado l'utilizzatore, non è possibile ottenere una protezione fisica e non è possibile ottenere capacità di movimento non possedute dallo shinobi. È possibile applicare questa tecnica anche in combinazione con un altro shinobi, unendo i due in uno stesso aspetto fittizio. Solamente uno dei due shinobi avrà il controllo delle nuove sembianze ma entrambi dovranno pagare il costo di attivazione. Subire un danno pari o superiore a leggera causerà lo scioglimento della tecnica. Tipo: Ninjutsu - Ninpou
(Consumo: Basso )
[Da studente in su] per cambiare le sue sembianze in quelle di un serpente lungo circa un metro e mezzo, e dalle scaglie con un colore tale da ricalcare perfettamente quello ambiente circostante. Strisciando nell'acqua, seppur bassa, del condotto, sarebbe stato estremamente difficile riconoscere Furtività (Base) [1]
Maestria: L'utilizzatore ottiene +3 alla Furtività. la sua sagoma. Analogamente, Shunsui avrebbe attivato i meccanismiMeccanismo di Camuffamento [Meccanismo]
Tramite questo apposito Kit si può cambiare automaticamente l'aspetto del burattino rendendolo identico al marionettista o ad un altro soggetto. Si può riportare immediatamente la marionetta all'aspetto originale. Il meccanismo è utilizzabile per 10 usi.
Tipo: Supporto - Supporto
Dimensione: Mediopiccola
(Potenza: 1 | Durezza: 0 | Crediti: 0) di camuffamento posti su Gekido e Chò, così da cambiare le loro sembianze e mimetizzarli.

In questa maniera riuscirono ad avvicinarsi al luogo da cui provenivano le voci, abbastanza da poter distinguere facce e suoni (circa 12 metri). L'attenzione degli accademici era completamente rivolta alle tre figure qualche metro avanti a loro. Shunsui non aveva riconosciuto nessuno dei presenti, ma la discussione che essi ebbero fu alquanto esplicativa. Lo sposo stava in qualche modo cercando di resistere alla possessione, cosa che sembrava riuscire solo in parte e grazie al frammento di ricevitore di chakra che aveva conficcato nella spalla. Gli altri due, il fratello dello sposo e la donna, invece, erano completamente posseduti e chiaramente volevano qualcosa dallo sposo, qualcosa che questi non voleva dare loro. Così forte era la sua volontà di non cadere vittima della possessione, che cercò anche di togliersi la vita, ma venne bloccato dall'altro uomo del gruppo.

Mentre i tre lasciavano la cisterna, una serie di pensieri occupava la mente del marionettista:...se davvero i ricevitori possono interferire con il processo di possessione...questa è davvero una buona notizia per noi. Inoltre, come avevamo previsto, i posseduti sembrano avere informazioni sull'arma che stiamo inseguendo...dobbiamo seguirli e, se saremo fortunati, forse ci porteranno dove vogliamo...unico punto ancora oscuro è: a quale fazione appartiene l'utilizzatore del Rinnegan? Non è con Iwa, nè con i morti, nè con Hayate, e decisamente non è con noi....saranno i Cremisi di cui parlava Hana? Seguì Kairi e Kiba che facevano da avanguardia, pronto ad ogni evenienza. Il marionettista fece afferrare al volo da Cho il ricevitore che gli venne passato.....speriamo che questo affare funzioni per davvero... ed approfittò di quella piccola pausa per passare una wakizashi da Gekido a Cho: la marionetta non aveva quasi più potenzialità offensive per via dei danni subiti al suo equipaggiamento.

L'inseguimento ricominciò non appena una distanza di sicurezza venne a crearsi tra loro ed i bersagli. La destinazione era il Pozzo degli Innamorati, e Shunsui aveva la netta impressione che lì avrebbero trovato anche quello per cui erano stati mandati.

Ora che i tre obiettivi del gruppo di shinobi erano in fuga, gli accademici poterono rilasciare le loro trasformazioni così che l'inseguimento proseguisse in maniera più agevole. Shunsui avvertiva come una nota in sordina la ferita alla spalla che pure continuava a pulsare. Intorno a lui avvertiva solo i leggeri passi dei compagni e lo sfrusciare delle vesti delle due marionette che fluttuavano a mezz'aria. Shunsui non aveva avuto il tempo di riporle nei rotoli, nè tanto meno ne aveva intenzione. Il tunnel proseguiva scarsamente illuminato, nel susseguirsi monotono di pareti grigie e tubature. L'obiettivo era giusto davanti a loro, e la concentrazione del genin era assoluta. Fu per questo che, quando il suono di una bomba detonò letteralmente ai suoi piedi, il marionettista si ritrovò completamente impreparato. Rotolò a terra, mentre il controllo sulle due marionette svanì improvvisamente facendole accasciare al suolo. Il genin si scoprì di essere disorientato. Se avesse calpestato una bomba, come minimo avre perso un arto. Ma non provava dolore e, al tatto, le sue estremità sembravano integre. ....che cosa sta succedendo? Il suono delle esplosioni continuò a farsi più forte. Erano tutte intorno a lui e lo assordavano con il loro frastuono. Improvvisamente, il terreno sotto i suoi piedi sembrò mutare, diventando quello di un campo di scontro, mentre i bui cunicoli dove si trovava si dissolsero nell'aria. Il genin si rese conto di essere nella città della Roccia di quarant'anni prima: gli edifici avevano lo stesso stile di quelli della città moderna, ma erano ora seriamente danneggiati. Persone correvano urlanti intorno a lui, alcune straziate da ferite sanguinanti. Dal terreno, fiotti di rocce saltavano in aria ogni qual volta un nuova tecnica o bomba vi si infrangeva. Più in lontananza, il suono della battaglia divampava, dove le forze di Iwa cercavano di resistere l'avanzata Cremisi. Allora il genin realizzò che la possessione si era spinta nella sua mente ad un livello più profondo. Le immagini ed i suoi erano vicini e si facevano sempre più nitide. Poi, una mano lo afferrò alle spalle! Si voltò di scatto, senza potersi liberare dalla stretta mentale dell'anima del defunto Shunsui (o Jiro ?), il quale quarant'anni prima era stato strappato dal suo copro. Istintivamente, Shunsui portò le mani alla testa, cercando di proteggersi, cercando di focalizzare le energie su sè stesso. Ma la figura iniziò a parlargli. La sua voce era roca, arrabbiata, e Shunsui poté sentire in quella la nota di agognata speranza di chi è ad un passo da ottenere quello che vole. Per un attimo la sua sicurezza vacillò ed una serie di ricordi iniziarono ad inondargli la mente. Ricordi che non gli appartenevano, eppure che sentiva sempre più propri. Senza che se ne accorgesse i nuovi ricordi iniziarono ad attaccare quelli che lui aveva come propri. Mentre le bombe continuavano a piovere tutte intorno a lui, l'identità di Shunsui venne dilaniata partendo dai suoi ricordi più recenti: i suoi compagni, la sua missione, il suo ruolo al villaggio e così via. Ad ogni bomba che cadeva, un ricordo veniva meno, ed ad ogni frammento di memoria perduto l'identità del genin si indeboliva. Allo stesso tempo altri frammenti di memoria venivano ad aggiungersi: una nuova figura stava lentamente emergendo da quei pezzetti di passato. Una figura sempre più ingombrante e sempre più reale.

Ad ogni bomba che cadeva, le convinzioni sociali che rendevano Shunsui quello che era vennero smantellate fino a quando il processo di distruzione e di riscrittura della sua personalità non si fermò ad un singolo ricordo, in verità quello più importante, perché definiva lo scopo più profondo e l'intento più alto del genin: e cioè il giorno in cui i Cremisi avevano distrutto la sua vita come persona comune! Shunsui non poteva dimenticare quel giorno perché le bombe che la possessione gli faceva sentire tutto intorno a lui erano le stesse che avevano raso al tutti i suoi cari pochi anni prima. Ed ogni bomba gli ricordava un volto, ed ogni volto un ricordo, ed ogni ricordo un'emozione. In quella sfera di privato dolore Shunsui raccolse le sue forze e la sua coscienza si risvegliò, lucida ed attenta. Era come se un'onda di distruzione stesse spazzando via tutto quello che a lui era più caro, ma quella forza distruttiva non poteva passare oltre quella piccola barriera all'interno della quale quale il genin, in definitiva, aveva racchiuso il vero sé stesso. Il marionettista sentiva quell'anima estranea dibattersi all'esterno, facendo pressione, mentre all'interno il genin era calmo. Riacquistato il controllo, Shunsui si rese conto esattamente di cosa stesse succedendo. La possession era in atto, ma lui aveva il ricevitore con la quale combatterla: avrebbe dovuto usarlo. In quel momento ebbe anche un'altra illuminazione. Come lo sposo prima di lui aveva realizzato, quei ricordi alieni racchiudevano anche la chiave di molte risposte che a loro interessavano: che cos'era esattamente il Grido delle Anime? E, soprattutto, come fermarlo? Allora il genin iniziò ad ispezionare tutti i ricordi che l'Altro gli aveva messo in testa alla ricerca delle risposte che voleva. Era un'operazione pericolosa, che metteva la volontà di Shunsui a dura prova. Se avesse vacillato un solo istante, la sua sfera di pace si sarebbe dissolta e l'altro Shunsui avrebbe preso il sopravvento. Eppure il suono delle bombe gli ricordavano ogni secondo chi fosse, ed a quello si sarebbe affidato.

Avrebbe continuato fin quando avesse ottenuto le informazioni che voleva oppure avesse sentito che la sua resistenza fosse giunta alla fine. A quel punto,
si sarebbe pugnalato alla spalla già ferita con il ricevitore di chakra. L'asta avrebbe penetrato le carni già dolenti per la precedente ferita, ed uno spasmo avrebbe percorso il suo corpo. Tuttavia, gli effetti benefici dell'interferenza chakrica si fecero sentire immediatamente. La pressione sulla sfera in cui Shunsui si era rintanato si affievolì notevolmente e la possessione si indebolì. Con uno sforzo di volontà , Shunsui si fece largo quindi tra tutta la marasma di ricordi che non gli appartenevano, spingendoli nei meandri più lontani della sua mente, e facendo riaffiorare i suoi. Un processo che nella sua mente gli parve lunghissimo, ma che in realtà preso solo qualche minuto in realtà. Lentamente la sua coscienza si impose su quella del Shunsui deceduto. Shunsui si rialzò ed afferrò la mano che gli era stata poggiata sulla spalla. La torse e la strappò via da sé, mentre, voltandosi, si ritrovò faccia a faccia con l'uomo. VA VIA! Gli intimò a voce alta. Tuttavia quello non sparì. La sua forza sembrava intatta ed equiparava quella del marionettista. Forse troppo si era spinto nei meandri di quella mente aliena. I nuovi ricordi pesavano come macigni sulla sua coscienza ed, alla lunga, il genin si rese conto che lo avrebbero fatto affondare. Poi però gli occhi dell'uomo stesso cambiarono: le sue iridi virarono al rosso, e due tomoe nere vorticavano al suo interno. Con un sorriso, capì quello che stava accadendo :...ti vedo... Il suo io si rafforzò improvvisamente, e la sua bolla di coscienza proruppe verso l'esterno respingendo qualsiasi ombra e ricordo estraneo. Per un attimo ci fu solo lui.

Riaprendo gli occhi, Shunsui si ritrovò nel vecchio condotto umido delle fogne in compagnia dei suoi compagni. Davanti a lui, il volto di Kairi occupava tutta la sua visuale, mentre gli occhi rossi di lei lo scrutavano con fare ipnotico. Shunsui scosse la testa ritornando se stesso. Da qualche parte in fondo alla sua mente, sentiva gli echi di guerra rimbombare ovattati. Ben più presente era il dolore al braccio sinistro, ferito ben due volte nello stesso punto, dove adesso un ricevuto era ben piantato. ...grazie Kairi, mi hai salvato.... Guardandosi intorno avrebbe visto i suoi compagni preda della stessa follia che lo aveva colto fino ad un momento prima, ma la ragazza di Konoha si stava già operando affinchè la sua imposizione potesse aiutarli a trovare una via di uscita da quel brutto sogno. Rimessosi in piedi, Shunsui avrebbe tentato di aiutare la ragazza ed i suoi compagni, per quanto gli era possibile. Inoltre, nel caso in cui avesse scoperto qualcosa, avrebbe condiviso con loro il risultato del suo folle tentativo di investigazione. In ogni caso, avrebbe ripreso controllo delle sue marionette, prima di continuare con gli altri l'inseguimento.

[...]

L'inseguimento portò il gruppo in cunicoli dismessi dove una fanghiglia salmastra e maleodorante aveva infestato la totalità del terreno calpestabile. Invece che passarvi attraverso, il genin utilizzò il chakra adesivo Chakra Adesivo (Base)
Arte: L'utilizzatore cammina con facilità sulle superfici verticali. ((Mantenimento: ¼ Basso))
[Da genin in su] per camminare sulle pareti laterali del condotto. In quella parte dei cunicoli non ci sarebbero dovute essere trappole, ma avrebbe comunque fatto attenzione. Il fatto era che insozzarsi con quella melma avrebbe pregiudicato eventuali azione furtive successive: il loro odore sarebbe semplicemente stato troppo forte per non essere percepito. Le marionette avrebbero tranquillamente sperato la fanghiglia svolazzando sopra di essa.

Sarebbero così giunti ad un cartello rovinato, il cui contenuto era ancora sufficientemente chiaro da poterne capire il significato. Kairi lo lesse ad alta voce, ed espresse il suo parere, con il quale Shunsui si trovava abbastanza in accordo: Potrebbe anche aver ammazzato entrambi ed il chakra potrebbe essere stato rilasciato a seguito della sua morte. Questo però è un dettagli che non aggiunge nulla a quello che hai detto. Il mio dubbio è: la tecnica è rimasta attiva per tutti questi anni....deve esserci stata una fonte di chakra che l' abbia alimentata per tutto questo tempo. Qui dice che ci sono ancora dei resti fisici del cadavere della sposa: e se quelli fossero il medium attraverso il quale la tecnica continua ad essere attiva? Se non fosse solo l'anima di Kairi ad essere il tramite, ma anche il suo vecchio corpo? L'impellenza della del loro inseguimento, ad ogni modo, non permise di continuare a lungo la discussione. La fanghiglia lasciò spazio ad una parte di condutture libere e, da qui, ad una scaletta. Shunsui si fermò prima di scendere i gradini, facendo attenzione di non essere visto . Purtroppo, la lontananza non gli permetteva di capire cosa i loro obiettivi stessero dicendo, e così i suoi compagni. Una situazione di merda: non potevano vedere la stanza, non potevano sentirli e quindi, non potevano agire senza esporsi. Era chiaro che, così, non sarebbero andati da nessuna parte. ...sembra che dovremo fare il nostro solito casino.... disse con un mezzo sorriso a Shin. Con un rapido movimento della mano sinistra, lasciò che Chò si avvicinasse a lui. Prelevò una cartabomba dal suo equipaggiamento, le due cartabombaCartabomba I [Bomba]
La cartabomba è un piccolo foglio sul quale è inciso un fuuinjutsu: causa una potente esplosione di diametro pari a 1,5 metri quando attivata; entro un raggio di 3 metri causa danni dimezzati. L'attivazione è percepibile tramite udito, vista e tatto; è possibile scegliere il tempo dell'esplosione, da tre secondi fino a 30 ore.Tipo: Speciale - Ustione
Dimensione: Minuscola
(Potenza: 30 | Durezza: 1 | Crediti: 45) da Gakido e le inserì nella bambola attraverso la cavità della della testa frontale, dopo averle legate a 3 coltelli da lancioColtelli da Lancio [Distanza]
I coltelli da lancio rappresentano il bilanciamento perfetto tra potenza e velocità . Ha una gittata pari a 15 metri. La loro lunghezza è pari a circa 15 cm.Tipo: Da Lancio/Lama - Perforazione/Taglio
Dimensione: Piccola
(Potenza: 10 | Durezza: 3 | Crediti: 15) di gekido. Prese poi un altro ricevitore in loro possesso e lo macchio con il suo sangue, preso dalla ferita ancora sanguinante sulla spalla. Quindi lo inserì nella struttura lignea della bambola, all'altezza del ventre, così che una parte spuntasse in avanti in maniera evidente. Infine, utilizzò il meccanismo di camuffamentoMeccanismo di Camuffamento [Meccanismo]
Tramite questo apposito Kit si può cambiare automaticamente l'aspetto del burattino rendendolo identico al marionettista o ad un altro soggetto. Si può riportare immediatamente la marionetta all'aspetto originale. Il meccanismo è utilizzabile per 10 usi.
Tipo: Supporto - Supporto
Dimensione: Mediopiccola
(Potenza: 1 | Durezza: 0 | Crediti: 0) per far assumere alla bambola le sembianze di Kato, gravemente ferito. Con le ferite al volto e la spada insaguinata nel ventre, la bambola era l'immagine di un avversario quasi abbattuto e, comunque, sull'orlo della fine. ...si va in scena.... sussurrò fra sé e sé, come sempre faceva durante le situazioni critiche.

La bambola Chò-Kato avrebbe percorso, lenta e zoppicante, la scala ed il condotto che divideva gli accademici dai non morti. Attraverso gli occhi e le orecchie della bambola, Shunsui descrisse le caratteristiche della stanza ai suoi compagni e rivelò loro la parte della conversazione che riuscì a sentire. Abbastanza comunque da sentire che i vecchi corpi degli sposi erano stati riposizionati nel pozzo, e qualcosa riguardo il calmare il grido tramite il matrimonio. Quest'ultima frase spiazzò il genin:....cosa vuol dire calmare il grido della anime? Vogliono renderlo permanente o annullarlo...?Le azioni dei non morti fino a quel punto puntavano decisamente verso la prima opzione. Andavano quindi fermati, ma in che modo? I loro superiori avevano detto che potevano seppellire tutto sotto un cumulo di macerie se non avessero trovato altra strada, e avrebbero potuto farlo in quella situazione senza problemi. Ma se avessero ucciso quei corpi mortali non avrebbero comunque fermato il processo di reincarnazione: ....oppure forse il medium davvero potrebbe essere quei mucchietti di ossa....forse basterebbe distruggerli.... Ma se davvero quei resti contenevano residui della tecnica rituale, chissà cosa avrebbero potuto rilasciare una volta distrutti. Servivano altre informazioni.

Intanto, dei rumori alle loro spalle fecero scattare Kairi e Kato: era Shamada che tonava con alcune informazioni importanti sulla salute di Jun. L'uomo si era ripreso ed aveva delle novità per loro. ...ricordatevi di pugnalarlo con uno dei ricevitori....sarà sull'orlo di essere posseduto anche lui...io qui prenderò un po' di tempo.... sussurrò ai suoi compagni. Detto questo avrebbe mosso Chò all'interno della stanza del pozzo. Essendo ninja esperti, probabilmente i loro avversari avrebbero già individuato i passi pesanti e l'affanno Recitazione [1]
Abile: L'utilizzatore può modulare a piacimento il proprio timbro vocale, riuscendo a parlare come una persona molto più giovane o anziana di lui, del sesso opposto, o impersonando una persona specifica. della bambola. Avrebbero visto la sua creazione brancolare oltre le ombre di cui il condotto era pieno, fin dentro la stanza per poi accasciarsi contro il lato del pozzo, a meno di un metro dalla Donna Gelosa. Con il fiato corto e uno sguardo torvo, la bambola sarebbe scoppiata in un risata amara, che sarebbe terminata con un eccesso di tosse: ...siete tutti qui...pensare che ce l'avevamo quasi fatta a raggiungervi... avrebbe iniziato a dire la bambola con la voce di Kato. Non era un caso che il marionettista avesse scelto lui da impersonare: insieme a Kairi aveva conosciuto di persona il fratello dello sposo, ma al sunese le voci maschili riuscivano meglio di quelle femminili. ....se quei dannati esseri con i piercing non avessero ucciso tutti i miei compagni e non mi avessero ridotto in questo stato...forse avremo potuto fermare tutto questo schifo... Avrebbe quindi guardato la sposa con occhi umidi ...siete contenti ora eh? Avete il vostro lieto fine del cazzo? Fatemi indovinare: ora che Saburo sarà posseduto vi sposerete ed il rituale sarà completato? Vi sostituirete permanentemente agli innocenti che avete posseduto? Era questo il piano? E poi cosa...passare 50 anni in questi corpi...per poi casomai sbarazzarvene e ricominciare tutto da capo?....Eh sì! Avevamo capito tutto! Avevamo capito di come la vostra infantile tresca vi avesse fatti scoprire e poi uccidere...chissà , forse hai perso il controllo sul Grido direttamente alla vista del tuo amato decapitato o forse quando sei trapassata...non ha importanza a questo punto, ora che ho i minuti contati...mi rimane solo un'ultima curiosità... Perchè i vostri corpi non sono spariti come quelli di tutti gli altri nel villaggio?...e come ha fatto la tecnica a rimanere attiva per tutti questi anni, senza una recipiente di chakra a cui attingere? Verso la fine le sue parole si facevano sempre più pensati e affannate. La stessa postura della bambola sembrava accartocciarsi su se stessa, schiacciata dal suo stesso peso, con i muscoli che sembravano non essere più capaci di sostenerla.