La Giustizia del Male[Rango C]

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    LA GIUSTIZIA DEL MALE


    Chapter I


    I tre ninja avrebbero ricevuto una missiva con l'effige dell'Accademia solo due giorni prima dell'incontro con il loro committente.
    Il briefing era stato fissato alle 10 di mattina con un certo Kojiro Sawewua, domiciliato presso il Paese del Riso, nel villaggio di Hanami.
    La comunicazione era stata affidata a tre diversi corvi neri: uno si sarebbe diretto nelle aride terre sunesi, il secondo nelle umide lande kiriane e il terzo verso l'edificio amministrativo di Oto. Ovunque i mittenti si fossero trovati, i volatili non avrebbero avuto difficoltà a trovarli.
    In ciascuna lettera erano state trascritte tutte le informazioni necessarie per raggiungere la dimora del cliente. Nulla di più, ad eccezione di Hebiko, in cui la informavano del suo ruolo di leader con una motivazione che poteva risultare inusuale.

    *Nome del PG*
    la informiamo che è stato scelto per una missione rango C nel Paese del Riso. Tra due giorni raggiunga il villaggio di Hanami e si faccia trovare nella piazza centrale, al numero civico 49, alle 10 in punto.
    Chieda del signor Kojiro Sawewua, committente della missione.

    Solo per Hebiko. Ci è stato richiesto di avere come team leader un ninja di Oto. Sarà lei ad assumere il comando del gruppo.



    [...]



    La cittadina di Hanami sorgeva a una ventina di chilometri dal confine che delimitava i possedimenti otesi da quelli di Taki, lungo gli argini del fiume Nagara, uno dei corsi d'acqua più importanti del Paese del Riso.
    Individuarla nella vastità della regione sarebbe stato semplice per ciascuno di loro, infatti, persino nella più economica delle cartine geografiche del Paese in questione, quel nome era riportato sopra a un pallino a sud-ovest di Oto, nella pianura sconfinata che, priva di alberi per la coltura del riso, non avrebbe offerto riparo dalle sferzate di un vento mattutino più autunnale che estivo.
    La giornata non era una delle migliori. Il cielo sopra Hanami era oscurato da uno spesso strato di nuvole grigie poco raccomandabili. E in quel grigiore, insieme a mercanti, turisti e chissà chi altri, lo scrosciare dell'acqua del fiume li avrebbe accompagnati fino all'entrata del villaggio.

    Senza guardie armate a presidiare l'ingresso, ad accogliere i ninja sarebbero stati gli sguardi incuriositi della popolazione che, di rientro dal turno del mattino iniziato alle prime luci dell'alba, ritornavano verso le loro case.
    In quella che era considerata la piazza di Hanami, con una fontana centrale e diverse panchine vuote ai lati dell'area, al numero civico 49, i ninja si sarebbero trovati al cospetto di un edificio a due piani con tetto a spiovente, fuori da un cancello in ferro battuto che separava il cortile interno dalla strada.
    Se avessero bussato o attirato l'attenzione dall'esterno, una donna di quarant'anni sarebbe apparsa dal retro della casa con addosso una tuta da lavoro e due paia di grossi guanti, entrambi sporchi di terriccio. [IMG]
    Oh, siete arrivati. Cercò un posto dove appoggiare gli utensili. Perdonatemi, ero indaffarata con dei vasi. Dovevo accorgermi che fossero già le 10. Si tolse i guanti, estrasse un paio di chiavi da una tasca laterale e si affrettò ad aprire loro il cancello.
    Il signor Kojiro è dentro e vi aspetta. Aggiunse, invitandoli ad entrare.
    Mi dispiace farmi trovare in questo stato. Disse, dispiaciuta.
    Spero non vi dispiaccia entrare da soli. Kojiro vi aspetta nel salone, subito a destra. Io entrerò da dietro. Vi farò del the, avete qualche preferenza?
    E proprio in quel momento, i cardini cigolarono e la porta dell'abitazione venne aperta da un uomo sui cinquant'anni. [IMG Kojiro]
    Seppur magro, egli sfoggiava un fisico scolpito da una lunga vita di sedentarietà: aveva braccia gracili, gambe come grissini e spalle leggermente inarcate in avanti. Rispetto a sua moglie, il tempo era stato più crudele con lui. La stempiatura non aiutava a farlo apparire più giovane, ma a invecchiarlo erano soprattutto i capelli brizzolati, il velo di barba e un pattern di rughe al centro della fronte.
    Indossava una camicia bianca e un semplice pantalone nero.
    Venite. Avete fatto buon viaggio? Chiese, con tono gentile, come se fosse realmente interessato alle loro risposte.

    Varcato l'ingresso dell'edificio, l'uomo invitò i tre shinobi a seguirlo nella stanza che si apriva alla loro destra. Il briefing si sarebbe tenuto in un salone di modeste dimensioni, illuminato dai raggi di sole che filtravano attraverso un'ampia finestra laterale. Sbirciando all'esterno, i ninja avrebbero notato la sottile striscia di terra su cui la signora aveva lavorato fino a quel momento. Aal centro vi era un tavolo in legno di pino insieme a quattro sedie. Lungo le pareti vi erano mensole con piccoli cimeli acquistati durante i viaggi di lavoro del signor Kojiro; una piccola libreria impolverata, con libri quasi mai aperti e dei quadri di natura morta.
    Accomodatevi Si mise seduto all'estremità del tavolo.
    Mi presento, sono Kojiro Sawewua, proprietario della Sawewua, azienda che produce sostanze chimiche per saponi, detergenti e molto altro. Parliamo di sostanze pressoché liquide, quindi facilmente trasportabili. Sono quelle meno remunerative, ma siamo operativi da solo due anni Schioccò la lingua e si fermò, ridendo di sé stesso. Sin dagli albori della sua azienda, tra meeting e incontri con gruppi di investitori, Kojiro aveva trascorso ogni giorno presentandosi almeno tre volte. Seppur giovane, la mente non era più quella di un trentenne e, senza pensarci, aveva sciorinato il "sermone" che aveva imparato a memoria.
    Il suo sorriso eclissò in un attimo e sul suo volto cadde l'ombra della preoccupazione.
    Siamo stati rapinati tre volte. La prima volta circa un mese fa, lungo una strada pianeggiante che conduce a Tsuya Fece una pausa. Pensavo a un incidente di percorso, ma dopo due settimane, ecco il secondo attacco. Il nostro addetto al trasporto raccontò di essere stato assaltato da tre individui, vestiti da ninja. Lo hanno malmenato e se ne sono andati con il bottino. Sospirò. La terza rapina è avvenuta cinque giorni fa. Hanno colpito in modo diverso. In modo più brutale e dentro i confini del Riso. Hanno ucciso il cocchiere e se ne sono andati con la carrozza. Sospirò, amareggiato. Se qualcuno avesse chiesto perché portarsi dietro il mezzo di trasporto, Kojiro avrebbe fatto spallucce, sospirando nuovamente. Penso che qualcuno mi abbia preso di mira e ho paura. Chiedo a voi un aiuto.
    Dalla cucina giunse la moglie. Con i capelli sciolti e senza divisa da lavoro, sembrava un'altra persona.  Consegnò a ciascuno di loro un piattino di biscotti  e il thé richiesto.
    Vi chiedo di indagare e trovare i responsabili. Riprese Kojiro, dopo l'interruzione della moglie, passandosi la mano destra sul volto.
    Immagino avrete domande. In effetti vi ho fornito solo le informazioni più basilari. Lasciatemi dire solo che qualora vogliate ricostruire ciò che è accaduto nella terza rapina, le tracce sono ancora visibili. Fortunatamente nel villaggio di Wanou, poco prima del confine, vi sono dei ninja di guardia e in presenza di un cadavere hanno delimitato tutto.Fece un sorso del suo thé bollente.



     
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    Gekidan Yurei


    Ennesimo favore a Konoha?



    Oscurità.
    Freddo.
    Brividi.
    Non riuscivo a vedere nulla, ero sicuro di essermi addormentato.. che fosse un sogno? cercai di muovermi senza successo e una sensazione di panico iniziò a stringermi il collo dello stomaco. Ad un certo punto arrivò la sensazione di cadere. Parti dai piedi per poi arrivare fino alla testa. Un fragoroso suono, come se il mio corpo venisse buttato in acqua..Mi manca il respiro ma è solo una sensazione, visto che sento i miei polmoni riempirsi di pulito ossigeno. Sembra quel luogo.. Quando controllo i mondi.. quella strana sensazione di essere fuori dal mio corpo mentre il mio chakra raggiunge i ricevitori impiantati in giro per il mondo. Muovo le mani in avanti e sento qualcosa.. qualcosa di freddo, mi ricorda quasi i ricevitori, a toccarlo meglio sembra essere proprio uno di quelli. Eccolo che arriva.. Sento il chakra di un'altra persona entrarmi in circolo, qualcuno di molto diverso da me..ma allo stesso tempo molto simile.

    Svegliati allievo, qualcuno ti aspetta!



    Aprii gli occhi di sobbalzo riprendendo a respirare in quel momento, stavo soffocando? intanto da fuori stava arrivando un rumore, bussavano alla porta da chissà quando. Mi trovavo al locale di Jinka mentre lui era a fare compere al mercato quindi nessuno poteva accogliere chi stava bussando se non io. Mi alzai con ancora l'affanno e, recandomi alla porta del ristorante, trovai una ragazza. Capelli scuri come la pece e un corpo mozzafiato, non la avevo ancora mai vista nei dintorni, che venisse dall'esterno del villaggio? forse persino fuori dall'isola e magari del continente. Lei con fare timido, probabilmente un po' intimorita dalla peculiarità dei miei tratti fisici, portò la mano in avanti porgendomi una lettera che, senza esitazione accettai. che sia il Mizukage che mi manda a chiamare? è passato parecchio tempo e non ho più avuto notizie da lui..Questa questione di Kotetsu Sakura è ancora molto oscura.. quando ci dirà qualcosa!? Non era la prima volta che facevo dei sogni, se così si potevano chiamare, del genere e la parola allievo era spesso nella mia testa. La voce che mi parlava sapevo fin troppo bene di chi era, poteva entrare nella mia mente? o era il mio subconscio che mi stava giocando brutti scherzi? sta di fatto che era un po' che non dormivo bene e l'unico che poteva darmi delle spiegazioni sembrava essersi dimenticato della faccenda.

    Aprii la lettera e con estremo rammarico scoprii essere una convocazione per una missione.Potrebbe essere un buon modo per distrarmi un po' Era una missione probabilmente impegnativa visto il grado, proprio quello che mi serviva per calmare i bollori. Mi preparai immediatamente per partire, destinazione Hanami, un villaggio nel paese del riso. Mi ricordavo di quel nome, lo avevo visto studiando la mappa che mi aveva poi portato a conoscere Tasaki.. Ninja strano quello. Il viaggio non fu per niente complicato, ormai ero diventato abbastanza bravo a raggiungere il paese del riso viste le precedenti missioni a cui avevo partecipato. Raggiunsi quindi Hanami molto facilmente ma con grande dispiacere, non si mostrò a me in tutta la sua bellezza. Grandi nuvole nere sostavano al di sopra del villaggio, comprendo i raggi caldi e limpidi del sole.. Avrei dovuto ringraziarle forse? di sicuro la mia chiara pelle non avrebbe risentito di quei violenti raggi uv. Qualche passo nella piazza centrale sotto lo sguardo delle persone che, vedendo una persona incappucciata e con un grande rotolo portato al livello del fondo schiena, non sapeva se essere spaventata, preoccupata o entrambi. 43.. 45..47.. eccolo! 49 Ero in largo anticipo, come al solito, ma subito notai la signora che stava lavorando nel giardino, si trovava verso il retro e portava degli spessi guanti da lavoro verde scuro. [Note]Se queste sono le 46enni divento subito un toyboy ahah Salve signora! mi scusi.. devo vedere un certo.. Kojiro Sawewua. Sono nel posto giusto? La donna, gentilissima, mi face arrivare davanti alla porta in modo da essere accolto nel migliore dei modi.

    Non sarei stato da solo in questa missione.. con me ci sarebbero stati altri due Shinobi: la prima mia compagna sarebbe stata una ragazza dai capelli lilla, strano colore veramente! Non doveva avere un'età troppo diversa dalla mia. La seconda invece mi sembrò estremamente diversa dalle solite ragazze che si potevano incontrare al villaggio della nebbia. La sua pelle era più chiara della mia, un record cazzo! ogni volta che il mio sguardo cadeva su di lei avrei giurato che collassasse a terra per qualche malattia dal quanto fosse chiara la sua carnagione. Una chioma color rame però ravvivava il quadro mettendo il risalto anche degli occhi molto speciali che la contraddistinguevano. La missione non sembrava troppo complessa, alcuni furti avevano colpito dei trasporti del signore che ci aveva chiamato, dovevamo capire e fermare chi li stava compiendo. Una domanda signor Kojiro, mi parli di più di queste sostanze rubate.. immagino non siano utilizzate solo per la creazione di saponi ma che possano essere adottate anche per altro.. non essendo chissà quanto remunerative come dice lei mi viene da chiedermi il perchè colpire un convoglio per della merce che non paga così tanto quando ci sono molti altri mercanti con valori molto più alti? se riusciamo a capire in cos'altro potrebbero essere usate potremmo riuscire a capire dove potrebbero averle portate e persino ritrovare una parte del carico perduto nel migliore dei casi Poi pensando bene un'altro dettaglio mi venne in mente.. Ancora un'altra domanda se mi permette, nei primi due attacchi i testimoni hanno per caso visto e dato delle descrizioni dei ladri? vestiario, altezza, voci peculiari magari.. e magari alcune di queste informazioni sono state trovate sia nel primo che nel secondo attacco? non possiamo escludere neanche che i tre attacchi siano stati fatti dalle stesse persone..


     
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    Falce dei Kaguya


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    Una nuova Missione


    Riunione a Hanami



    Eccoci qui per una nuova missione della nostra kunoichi balbuziente preferita (probabilmente l'unica).
    Questa particolare missione, iniziò nella base delle squadri speciali di Suna: Ryugi, come sapete di certo, per quanto ancora un semplice genin, aveva ottenuto dal Kazekage la possibilità di militare nei "Sand Scorpion" della Sabbia e ciò le permetteva anche di far uso della libreria, ottenendo dettagli, entro i limiti del suo grado, di molte passate missioni ed informazioni extra relative al villaggio stesso.
    Per una ragazzina che fin da piccola aveva sempre amato divorare libri sulla storia del proprio Paese, quel luogo era un sogno divenuto realtà.

    Si trovava, appunto, negli archivi delle Squadre Speciali quando fu raggiunta dal corvo che la informava di questa nuova missione, per quanto con veramente poche indicazioni relativamente a ciò cui era stata assegnata.
    Paese del Riso? Va bene., pensò, recuperando una mappa ed individuando il luogo dove si sarebbe dovuta recare, per poi ad iniziare a catalogare cosa le sarebbe stato necessario.
    Superfluo ricordarvi quanto sia pignola ed attenta ai particolari la nostra giovane amica Nekki.

    [...]

    Due giorni dopo, ecco che Ryugi si trovava nel Paese del Riso, il clima era decisamente differente da quello di Suna e le nuvole nere, che sembravano preannunciare temporali, non facevano che ricordarlo alla nostra kunoichi, che, comunque avanzava tranquilla nel piccolo villaggio di frontiera quasi al confine Paese delle Cascate.
    Non sarebbe stato difficile individuarla come un ninja accademico, d'altronde, non nascondeva il coprifronte con la tipica clessidra di Suna, ben visibile fra i capelli, né fu per lei difficile individuare un tizio incappucciato, poco più avanti, nella piazza, con un vistoso rotolo da richiamo dietro la schiena.
    Che sia un altro elemento della missione?, si chiese fra se, dando per scontato che per una missione di quel rango fosse necessario ben più di una singola genin.
    Quel possibile compagno si rivelò in effetti tale, oltre che non poco frettoloso, giacché arrivato in piazza non attese per altri shinobi, ma andò diretto al civico indicatogli.

    Fu a quel punto che Ryugi optò per farsi notare: Sssssss SALVE!, esclamò con tono di voce più alto.
    Ssssosososososo Sono Rrrrrr Rrrrr Ryuuuuuugi Nneeee Nekki., piccola pausa per riprendere fiato, Di Su su su su Suna., avrebbe aggiunto, guardandosi attorno, in cerca di eventuali altri possibili shinobi per la missione.
    Dopo aver perso il dialogo fra il primo giunto della probabile squadra ed una signora che sembrava stesse lavorando il terreno lì nelle vicinanze, Ryugi riuscì però a vedere un uomo, piuttosto vecchio all'apparenza, aprre la porta, presentandosi come il mandante della missione ed invitandoli ad entrare.
    Quaquauquaqua... quanti ssssssss, piccola pausa, Ninja sasasasa saremo?, chiese e, non appena avuta conferma che sarebbero dovuti essere in tre, avrebbe atteso di individuare anche il terzo elemento, per poi entrare con entrambi nel luogo del briefing.

    [...]

    Il mandante della missione era tale Kojiro Sawewua e mentre questi iniziò a descrivere i fatti, ecco che, come sempre, Ryugi iniziava ad appuntare le informazioni più salienti su una carta ninja. [Abilità]
    Ci furono due particolari che colpirono di più la kunoichi, così, dopo le domande del suddetto compagno di squadra, la nostra giovane amica sunese lasciò scivolare una carta ninja verso ognuno dei presenti con su le sue di domande, onde evitare di occupare fin troppo tempo (e pazienza) dei suoi interlocutori per formularle.

    Ho un paio di domande anche io, signor Sawewua:

    Prima di tutto, ha detto che durante il secondo furto i ladri sono stati descritti come "vestiti da ninja", ma questo che vuol dire esattamente? Indossavano dei coprifronte con un simbolo specifico di un villaggio? O avevano qualche oggetto particolare, come può essere ad esempio il rotolo del nostro compagno, qui?

    Inoltre durante il secondo ed il terzo attacco hanno preso non solo il carico, ma anche il mezzo di trasporto, perché non lo hanno fatto nel primo furto? Prendere il mezzo di trasporto dovrebbe implicare che sono meno preparati per portarsi via la refurtiva, cosa che, invece, avevano fatto la prima volta, giusto?
    Ci sono testimonianze in questo senso nel primo furto? Ci sono dei particolari in più che può dirci che possano spiegare questo cambiamento di strategia?

    Infine: esattamente come sono avvenuti i furti? Ha detto che sono diventati sempre più brutali e che si portano via anche il mezzo di trasporto, ma ci sono dettagli su come sono iniziati? Hanno bloccato la strada? O sono apparsi dal nulla?


    Avrebbe atteso per eventuali informazioni su quanto richiesto, prima di attendere poi un piano d'azione su come investigare sul terzo luogo del furto, che, forse, avrebbe dato loro maggiori informazioni su quanto era successo.
     
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    Titolo del Topic


    Sottotitolo del topic




    Hebiko tendeva ad essere sospettosa. Terribilmente sospettosa. Bastava una piccola variazione nel quotidiano (non in Amministrazione, grazie a Febh il "quotidiano" non esisteva) per metterla in allerta, dubitando ogni cosa avesse attorno. Non era un'abitudine salutare, ma poteva salvarle la vita. Così come quella lettera: il sigillo sembrava vero, il contenuto era il solito... quella piccola specifica, però. Le fece storcere il naso. Non era cosa così inusuale che chiedessero che solo un certo villaggio si occupasse della faccenda, a pensarci bene. Ma vista la sua esplicita presenza, qualcosa doveva riguardare strettamente Oto. O lei. Ed esserne all'oscuro non le piaceva.

    Il giorno incriminato si sarebbe fatta trovare di fianco al punto richiesto con largo anticipo. Era in zona da più di un'ora, osservandone i dintorni, e con comodità si era fermata a fare colazione, attendendo paziente l'arrivo degli altri, fortunatamente in orario. Anche troppo. Uno di loro si avvicinò fin troppo al giardino della casa in questione, chiaramente alla ricerca di qualcuno. Hebiko si alzò con calma, arrivando ad incrociare il ragazzino prima che potesse arrivare alla porta d'ingresso. Nonostante non fosse per niente alta, la sola presenza sembrava sovrastarlo, giudicandolo dall'alto, con la spilla di Oto che scintillava sul petto. Hai fretta? Speravi di tornare a casa per l'ora di cena? Avrebbe fatto solamente qualche passo per farlo indietreggiare, stabilendo il suo ruolo. Non provare ad entrare senza il team completo. Se si fosse trattata di una trappola, ti avremmo perso ancora prima di iniziare. Lo ammonì, severa. Lo invitò a spostarsi in disparte, e fu lì sarebbero stati raggiunti anche dalla sunese, che si presentò... con calma. Hebiko accennò un sorriso innaturale, osservando la giovane con preoccupazione. Oh dei. Attese con impazienza che terminasse, prima di presentarsi a sua volta. Hebiko Dokujita. Sarò la vostra capoteam. ...Se hai dei bigliettini, è il momento di usarli, zuccherino. Confido che tu abbia un modo per comunicare rapidamente in battaglia. Sorrise, sibilando un paio di volte e lasciando scoperta la sua lingua da rettile, aspettando che anche il kiriano si presentasse (nessuna sorpresa che proprio lui fosse quello avventato), e sarebbero entrati insieme.

    Hebiko accolse l'offerta del the con piacere, chiedendo una delle varietà più comuni nei dintorni. Varietà che conosceva bene e beveva spesso, permettendole così di sentire subito grazie all'odore o al sapore se la sostanza fosse stata manipolata in qualche modo. Era forse stupido essere sospettosi nella periferia del proprio villaggio... Ma si trattava pur sempre di Oto. O almeno così avrebbe voluto giustificarsi. Avrebbe risposto all'uomo, con tono cordiale: E' stato tranquillo, siamo freschi e riposati. Vogliamo essere sicuri di poter risolvere il vostro problema in modo impeccabile. Ascoltò con attenzione e silenzio la spiegazione del problema, analizzandone i vari dettagli. I due compagni di team furono i primi a fare domande, ed Hebiko notò con piacere che la sunese aveva i suoi assi nella manica per ovviare al suo problemino di balbuzie.

    Apprezzava sentire le loro domande, poteva capire come ragionavano e a cosa davano priorità. Attese pazientemente di poter leggere il bigliettino della sunese, per poi dire la sua sulla faccenda. La sua teoria non è da escludere. Se è nell'ambiente da poco e ha già successo, potrebbe trattarsi di un rivale geloso. Non voglio nemmeno escludere la possibilità che, come suggerisce il mio compagno, possano essere interessati a qualche sostanza chimica con cui producete il vostro sapone. Cos'ha di diverso il vostro prodotto rispetto ai vostri rivali? Quale ingredienti inusuali state usando? Essendo quella con più stomaco dei tre lì in mezzo, avrebbe anche fatto richieste più azzardate. Spero che ci sia concessa la libertà di analizzare il cadavere. O perlomeno di parlare con qualcuno che possa confermare cosa l'ha ucciso e se ci sono segni particolari che possano dirci che tecnica è stata usata. Potrebbe aiutarci a capire da dove provengono i colpevoli. Non si può nemmeno ignorare il fatto che potrebbe essere un attacco interno, dato che sembrano attaccare solo voi... O avete informazioni di altri che sono stati assaliti allo stesso modo?

    Avrebbe atteso risposte ed ulteriori domande, prima di suggerire una strategia. Credo che la scelta migliore sia quella di farci attaccare. Ci trasformeremo nei tuoi dipendenti, e faremo da esche. Dalla descrizione dei loro assalti sono sicuramente pesci piccoli, non saranno un problema per ninja del nostro calibro. E, sapendo cosa aspettarci, saremo pronti al contrattacco prima che se ne rendano conto. Voi due, se avete sensi raffinati o delle evocazioni che possano aiutarci, questo è il momento giusto per spiegare loro il piano. Avrebbe osservato le reazioni dei due. Certo, a meno che non abbiate idee migliori che non implichino il sacrificare altri dei suoi dipendenti. Sorseggiò il suo the, con calma. Quando è prevista la prossima partenza?
     
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    LA GIUSTIZIA DEL MALE


    Chapter II


    [Altrove - Data sconosciuta]



    Spero non ti dia fastidio un po' di musica. Aveva iniziato ad apprezzare le dolci note della musica classica dal giorno in cui aveva ricevuto l'incarico di prendersi cura della clientela.
    La porta d'ingresso era chiusa a chiave. Fuori, sotto una pioggia torrenziale, due guardie presidiavano la proprietà, impedendo a qualsiasi persona di interrompere la riunione interna.
    No, assolutamente no. Rispose una donna dal volto celato da una maschera. Dalla borsa a tracolla che ben si mimetizzava con l'abito nero, la kunoichi estrasse dei fascicoli. 
    Ecco qui quello che hai richiesto. Mostrò all'uomo dei documenti, tre fogli su cui erano riportati nomi, cognomi e un po' di informazioni.
    Una certa Hebiko sarà la ninja di Oto che guiderà la compagnia. Non ci fu risposta da parte dell'uomo.
    Poi abbiamo un certo Hideo, un ninja di Kiri Per l'uomo al di là del bancone erano nomi nuovi.
    e infine abbiamo Ryugi della Sabbia. Le sue palpebre vibrarono. Non riuscì a trattenere a freno la sua curiosità. Laddove vi erano dati sul villaggio e poco altro, Namae riuscì a intravedere il volto della kunoichi. Non riuscì a trattenere un sorriso.
    Bene. Posso reputarmi fortunato. Annuì e a quel segnale la donna nascose i documenti alla vista del barman.
    L'affare si era appena concluso.

    [...]




    Toshiro aveva appena terminato di parlare quando il kiriano prese parola, avanzando dei quesiti legittimi.. L'imprenditore pose lo sguardo su di lui e intrecciò le mani sul tavolo.

    Bhè, sono sostanze impiegate in molti processi di trasformazione. Annuì. E possono essere usate in molti modi: dai saponi, ai detergenti fino ai fertilizzanti per l'agricoltura. Ci fu un attimo di silenzio, poi abbassò lo sguardo, preoccupato. Oppure droghe. Nel caso peggiore, un buon chimico può utilizzarli per produrre ....esplosivi. Sospirò.
    Come ho già detto, la mia azienda è appena nata e non abbiamo investito in una zona altamente competitiva. Non penso si tratti di concorrenza. Avrei ricevuto delle minacce, non credete?Chiese, anche se dal tono di voce acquisì le sfumature di una domanda retorica. 
    Ho la sensazione che siano criminali che nulla hanno a che vedere con il mio settore, ma questa è solo una mia opinione. Stava a loro scoprire chi c'era dietro quei furti.

    Alla seconda domanda del kiriano, l'uomo non ebbe problemi a rispondere.
    La prima volta siamo stati rapinati in un momento di disattenzione del cocchiere. Mi disse che aveva fatto una sosta obbligata per dei bisogni impellenti e quando tornò la merce era sparita. La spedizione era esigua, parliamo di qualche litro di liscivia. Il carico più grande lo avevamo già spedito qualche giorno prima, per fortuna. Fece un sorso di thé per bagnarsi la gola, già secca. La seconda volta, il cocchiere disse di essere stato accerchiato da tre individui vestiti da ninja. E forse lo erano. In pochi secondi riuscirono a spaccargli le ruote e a malmenarlo. Parliamo di un uomo bello grosso Il carico era considerevole. Lui non ha saputo dirmi come riuscirono a portarlo via in pochi istanti. Mi sono documentato e penso abbiano usato uno dei vostri rotoli. Anche se questo significava dare per certo che i rapinatori fossero dei ninja. In qualunque caso, erano uomini esperti, in grado di coordinarsi per colpire senza avere alcun testimone oculare.
    La voce di Toshiro si fece più sommessa e sua moglie, a pochi metri da loro, accorse a confortare il marito, appoggiandogli la mano su una spalla. Aveva metabolizzato le prime due rapine, ma la terza richiedeva più tempo, o forse solo la speranza di una giustizia rapida. Prima di ricordare anche solo il volto del suo amico cocchiere, Toshiro fece due profondi respiri.
    Nella terza spedizione abbiamo deciso di cambiare strada ma hanno colpito di nuovo e con maggior ferocia. Ancora una volta, nessun testimone. Il corpo del cocchiere è stato trovato con un buco al cuore. Sull'ultimo punto, Hideo aveva ragione. Non avevano alcuna prova che i tre attacchi fossero stati eseguiti dalle stesse persone. Un altro punto su cui avrebbero dovuto indagare.

    Poi arrivò il turno di Ryugi. Toshiro prese la sua carta, gli rivolse un sorrise e la lesse.
    Nessun coprifronte. Riferì di aver notato delle uniformi che seppur diverse avevano molte tasche sul davanti. Eh si, prima intendevo quel rotolo. Indicò l'oggetto che Hideo aveva appoggiato a lato. Poi continuò, scusandosi.
    Colpa mia, sono stato poco chiaro. La carrozza è stata rubata solo nella terza rapina... e purtroppo ho solo supposizioni, nessuna certezza. E con lo stesso tono di voce affranto, di chi ha trascorso giorni a rimuginare sulle informazioni in possesso, l'uomo lesse ad alta voce l'ultima domanda della sunese.
    Prima di risponderle, Toshiro chiamò sua moglie, voltandosi verso di lei.
    Puoi portarci la mappa? Poi si rivolse al gruppo.
    Mi scuso per questo "asso nella manica" che non vi ho mostrato sin da subito, ma non volevo crearvi confusione in testa Aveva spiegato più volte di aver subito tre rapine, in tre tragitti diversi, perciò aveva pensato di preparare una carta geografica ad hoc per descrivere nel dettaglio i vari luoghi. Mentre sua moglie si trovava in una terza stanza, fuori dal loro campo visivo, Toshiro prese una penna dalla sua tasca.[Note]Con abilità Investigatore riuscite a udire la donna spostare alcune robe.
    Quando la mappa venne distesa sul tavolo, a mo di tovaglia, i presenti furono costretti a spostare altrove le proprie tazze.

    [Mappa]


    Ho esagerato con le dimensioni. Ridacchiò, teso. Solo Hebiko avrebbe potuto accorgersi che la mappa non era né precisa né fedele al territorio; le colline che s'innalzavano in modo dolce a Sud erano rappresentate con un marrone molto scuro, come fossero delle montagne, mentre a NordOvest, la foresta non era che un piccolo boschetto con un villaggio in mezzo, in cui era stato portato il corpo del cocchiere ucciso.
    Il primo viaggio è raffigurato con la linea rossa. È sempre stata la via ufficiale per la compagnia. Indicò la X. E qui è avvenuta la rapina La sfera inchiostrata scivolò poco lontano, sulla linea blu che condivideva con la prima solo l'ultimo tratto. Secondo tragitto. Aggressione avvenuta qui Indicò la doppia X.
    E infine l'uomo indicò la curva tratteggiata in viola.
    Abbiamo cambiato tragitto, ma ormai sapete cosa è accaduto. Al villaggio di Wanou... Cerchiò la località immersa nel bosco. Troverete il corpo.

    Le parole di Hebiko furono un iniezione di adrenalina nel cuore di Toshiro.
    Esatto. Non male come idea! Si congratulò, alzandosi in piedi dalla sedia che aveva sorretto il suo peso per ore.
    Potrei preparare una carrozza in poco tempo. Ci penserò io con l'aiuto di un mio fidato collaboratore. Solo noi due, con voi a presidiare, se desiderate. Oppure potete rimanere qui a studiare il percorso.
    Guardò l'orologio appeso dietro Ryugi.
    Alle 14 avrete tutto pronto. Avevamo intenzione di aprire domani, perciò oggi c'è il mio collaboratore fidato. E se avessero chiesto il motivo di così tanta fiducia, Toshiro avrebbe spiegato che Eizou era il fratello di sua moglie, uno dei soci con cui aveva iniziato quell'avventura.
    Eizou era anche il miglior amico del cocchiere. Avrebbe rivelato a bassa voce, dopo aver controllato che sua moglie fosse abbastanza distante da non udirlo.

     
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    Quando fui fermato da quella donna sembrò che un treno volesse venirmi addosso senza pensare in nessun modo alle conseguenze delle sue azioni. Quella piccola ragazza sembrava essere molto sicura di se e agiva come se fosse la padrona del circondario e, con fare molto sarcastico, cercò di prendermi in giro in modo sagace ma fin troppo diretto, cosa che non mi fece per nulla piacere. La guardai dritta negli occhi senza mai distogliere lo sguardo da lei e, resistendo alla sua grande presenza di spirito, non mi mossi dalla mia posizione anche quando lei si avvicinò pericolosamente a me. Se davvero li ci fosse stata un trappola o un imboscata me ne sarei accorto da un centinaio di metri di distanza, non so con chi hai avuto a che fare fino ad ora ma non credere che io sia un inutile shinobi da quattro soldi. Aveva parlato di team.. doveva essere quindi uno dei componenti e miei compagni di squadra ed essere subito chiari con loro mi avrebbe permesso di evitare situazioni sgradevoli una volta in missione. I miei occhi di color rubino non si sarebbero staccati dai suoi fino a che non fosse arrivata anche il terzo componente del team, tenendo colpo alla sua provocazione. [Note]Un ninja di kiri non è facile da spaventare o mettere in soggezione, soprattutto dopo che ha incontrato febh :D Solo a quel punto scoprii che proprio lei sarebbe stato il capitano della squadra.. come avrebbe preso quella mia reazione la ragazza? non me la sarei per nulla presa dal mio canto, ma chissà lei se avrebbe fatto pesare il tutto durante le ore che avremmo passato insieme.

    Trovai risposta ai miei quesiti anche se, alla fine, non mi avevano dato troppe informazioni su come agire nel migliore dei modi contro i rapinatori. Sicuramente in quei tre raid il povero mercate aveva perso un bel po' di guadagno, anzi, probabilmente era andato parecchio in perdita ed era palese perchè chiedeva il nostro intervento, se quegli attacchi fossero continuati ancora a lungo il tutto avrebbe portato ad una singola e disastrosa conclusione: Fallimento. Il terzo attacco effettivamente è stato veramente più cruento, ucciso il cocchiere con un colpo al cuore.. effettivamente sanno come si uccide una persona. Rispondendo alle domande della giovane ninja sunese il signor Toshiro ci mostrò anche una mappa dove aveva segnato strade e luoghi dove erano avvenuti gli attacchi, mappa che avrebbe dovuto mostrarci fin da subito a mio avviso ma non me ne importò più di tanto. Fu invece il rumore che sentii in un altra stanza a destare i miei sensi e a mettere il verme del dubbio nella mia mente. [Investigatore] Nel momento in cui lo sentii mi alzai in modo tranquillo dando l'impressione di voler scrutare con più attenzione al mappa ma, successivamente avrei portato la mano sul mento e avrei iniziato a camminare con fare pensoso, cercando di trovare un punto da cui capire cosa fosse successo nella stanza in cui, presumibilmente, si era spostata la donna. [Occhio di Falco]Concentrazione +4 tacche Mmh.. abbiamo le strade e i punti abbastanza precisi delle imboscate.. cercai di allungare quelle parole facendo molte pause per prendere tempo e muovermi nella posizione voluta senza dare troppo nell'occhio.

    intanto le domande continuavano e fu il turno della nostra sagace caposquadra che buttò sul tavolo anche una bozza di piano per smascherare gli assalitori: Fare da esca. Non mi sembrava la mossa migliore metterci in una posizione di svantaggio stando in bella vista su di un carretto, non era per niente.. sicuro. Effettivamente però non potevamo certo mettere in pericolo altre persone facendo guidare il carro da normali cocchieri. Con così poche informazioni sugli assalitori vedo poche strade percorribili.. i miei occhi sono per me una certezza ma non possono vedere qualsiasi cosa e cadere in una imboscata ci mette in una situazione di assoluto svantaggio nel caso non ci accorgessimo della loro presenza. Toshiro però sembrava essere sicuro nel voler procedere con quel piano, avrebbe anche fatto preparare un carro facendosi aiutare da un certo Eizou, un grande amico del cocchiere ormai deceduto. La decisione finale e del caposquadra Guardai Hebiko nuovamente negli occhi proporrei però qualcosa di meno alla luce del sole. mettiamo in giro la voce della partenza di una carovana, una spedizione del signor Toshiro. mi pare strano che gli attacchi fossero così mirati e immagino che qualcuno avesse delle informazioni per cui sapeva dove colpire e quando.. a quel punto non resta che aspettare che loro si facciano vivi. Potremmo scegliere un percorso conosciuto e dove possiamo ipotizzare i punti di attacco più probabili e agire di conseguenza. Il tutto lo avrei detto con un tono di voce non troppo alto, e avvicinandomi al tavolo, in modo da cercare di mascherare quelle parole a chi presente nelle altre stanze. Chissà.. Magari era proprio qualcuno di molto vicino allo stesso mercante a passare informazioni per qualche strano motivo.


     
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    Alla fine la caposquadra era arrivata ancora prima del ragazzino di Kiri e della nostra Ryugi: una kunoichi di Oto che la genin di Suna non conosceva, Hebiko Dokujita.
    Certo, i suoi modi, come quelli di molti altri, non erano dei più gentili, poiché subito parlò alla Nekki di usare dei fogliettini, cosa che, comunque, le avrebbe visto fare di lì a poco, aggiungendo lumi su modi di comunicare velocemente in battaglia.
    Sssì, le risposte secca la sunese, mentre una piccola fiamma si generava dalla mano destra.

    Dopo le presentazioni, il trio di ninja fu accolto dal mandante della missione e venne il momento del primo breefing, con le relative domande.
    Ryugi ascoltò quanto Toshiro rispose loro, mentre un dubbio prendeva forma nella sua mente, ad ogni successiva parola relativamente ai tre attacchi subiti.
    Quando arrivò la mappa, il dubbio era ben delineato, tant'è che, dopo la proposta della caposquadra di fare loro da esche, la giovane sunese porse una nuova carta ninja ai presenti.

    Signor Sawewua, chi sapeva di questi tre cambi di percorso?
    Oltre lei ed il cocchiere stesso, ovviamente, altre persone ne erano a conoscenza?
    Dal suo racconto, sembra che il primo percorso fosse comune, probabilmente anche noto, ma il secondo?
    Per il terzo, le sue stesse parole hanno sottolineato come fosse del tutto nuovo, giusto?

    Chi poteva sapere di questi cambi di tragitto? Perché, per preparare delle trappole e colpire, dovevano conoscere i vostri percorsi.


    In realtà, non fosse stato che il cocchiere era stato ucciso durante il terzo attacco, Ryugi avrebbe quasi sospettato che fosse d'accordo lui con gli assalitori, dato che il primo furto era stato un incidente "fortuito" per un bisogno impellente del defunto individuo.

    Si passò poi a specificare meglio il piano, con il signor Sawewua che propose di preparare tutto entro poche ore per poi farli partire, anche se Hideo, il ragazzo di Kiri, suggerì di non far partire realmente la carovana ed intrappolare gli assalitori senza rischiare i prodotti del loro mandante, ma Ryugi non pensava che fosse possibile, proprio perché temeva che ci fosse una fuga di notizie, però, riportò per iscritto la seconda falla di quella proposta:

    Suppongo che i punti possibili per una trappola siano più di uno, rischieremmo di non trovare i nemici, o peggio ancora, dividendoci, di trovarci in minoranza numerica contro di loro.
    Secondo me, la cosa più saggia sarebbe che il signor Sawewua prepari un percorso, sì, ma poi saremo noi a decidere dove andare, senza rispettare quanto deciso davanti a chiunque sia con lui.
    Se questi sono assalti, non vere e proprie trappole progettate attraverso informazioni esterne, allora dovranno inseguirci.
    Come diceva lei, Hebiko-taicho, servirebbero supporti nelle percezioni: io non possiedo evocazioni, ma se Hideo-san ha dei sensi così acuti, allora potremmo scoprire qualora qualcuno ci sta dietro, o ci aspetta.
    Se invece le trappole sono organizzate basandosi sul percorso, si troveranno con un pugno di mosche.


    Ryugi avrebbe accettato obiezioni al suo parere, ovviamente, ed ascoltato le decisioni finali, ma se si fosse comunque deciso di partire, quale che fosse stato il percorso, la nostra giovane amica sunese avrebbe aggiunto:

    Io rimango con il signor Sawewua per supervisionare la preparazione della carovana,

    A quel punto c'era solo da vedere come sarebbe andato avanti il piano.
     
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