La kunoichi sorrise al complimento del sunese Grazie. Anche se l'idea di usare una maschera per una volta mi sembrava carina, al villaggio vanno molto di moda ma non avevo mai trovato occasione per utilizzarne una. Sarà per la prossima volta si rivolse poi al piccolo fennec quando questi le rivolse la parola, aspettandosi di tutto tranne che una simile affermazione. Eh..? Sgranando gli occhi abbassò lo sguardo verso il suo petto, arrossendo improvvisamente e stringendo le braccia attorno al seno a protezione dello stesso mentre i due si misero a battibeccare sul come fosse più corretto chiamare le sue grazie, se "tette" o "poppe". Una situazione a cui la ragazza non era certo abituata ed a cui non seppe come reagire, limitandosi a rimanere in imbarazzatissimo silenzio fino a quando entrambi non ebbero finito di parlarne. Si era da tempo accorta di come quella sua parte del corpo in particolare attirasse non poche attenzione ultimamente negli shinobi, ed anche se principalmente la cosa le creava un enorme imbarazzo in parte si sentiva anche lusingata nel ricevere così tante attenzioni. Era si una kunoichi il cui dovere era la prima cosa, ma in fondo era anche una donna.

Alle seguenti affermazioni sui disegni di Kigeki l'Uchiha tornò ad osservare il duo, nuovamente composta e non più rossa in viso nonostante le braccia fossero ancora istintivamente incrociate davanti al petto, rivolgendo al fennec un'ennesimo sorriso, anche se leggermente più imbarazzato questa volta visti i commenti di poco prima Ottimo lavoro Kigeki, quella maschera gli dona. Ed è di sicuro la più originale qui dentro continuò, rivolgendo poi uno sguardo ad Hoshi quando la volpina cominciò a parlare di scoregge ed altre cose ben poco fini, non potendo trattenere questa volta una risata Con lui non ci si annoia proprio mai eh? continuò parlando del fennec Dovresti però insegnargli a non dire tutto quello che gli passa per la testa ogni volta, ti eviteresti alcune pessime figure esclamò con un sorriso sincero e nessun topo di rimprovero: aveva ben visto come il sunese avesse tentato in ogni modo di bloccare il continuò chiacchericcio della piccola volpe ed era piuttosto certa che si trattasse di un cucciolo che ancora non aveva ben capito come comportarsi con le persone. Tuttavia non poteva non far notare al rosso come un atteggiamento simile potesse essere controproducente in determinati casi.
La sua seguente domanda la colse poi di sorpresa e la kunoichi si prese qualche istante per riflettere prima di rispondere Uhm...dopo l'incontro vorrei incontrare i miei amici qui nell'arena, ma si dopo potremmo andare a bere qualcosa. I ragazzi avranno sete sicuramente continuò, non volendo deludere le aspettative del ragazzo completamente ma neppure intenzionata ad uscire completamente da sola con lui: gli sembrava simpatico si, ma non era solita andare ad appuntamenti con persone conosciute da soli pochi minuti. Questo però non escludeva il poterlo conoscere in gruppo e capire di che tipo di persona si trattasse. Già una volta aveva accettato l'invito di una persona conosciuta da pochi minuti, Atasuke, e per quanto il primo incontro fosse andato alla grande il secondo invece aveva dimostrato come il consanguineo stesse fondamentalmente solo cercando di usarla, e non avrebbe permesso che una simile cosa ricapitasse.

Fu poi una voce ad attirare la sua attenzione in mezzo alla folla, e l'Uchiha si voltò per cercarne la fonte trovando un vecchio in piedi in mezzo alla folla. Ascoltò il suo dialogo dapprima con un sopracciglio alzato senza capire mentre sul suo viso si dipinse un'espressione sempre più seria non appena l'anziano andò avanti Questo non è un bene... sussurrò fra sé e sé osservando come la folla stesse ascoltandolo con troppa attenzione e foga, rabbrividendo quando un secondo uomo si alzò per dargli manforte, ben più infuriato del primo Non va bene per niente... continuò osservandosi preoccupata attorno mentre allo stesso tempo un'enorme rabbia montava nel suo petto: quella gente non capiva nulla, nulla! Non capiva minimamente cosa significasse essere uno shinobi, rischiare ogni giorno la propria vita per salvare la gente comune, rischiare di perdere i propri compagni di missione, uccidere per non essere uccisi.
Si morse la lingua, stringendo i pugni ed evitando di rispondere alle provocazioni però...non era una stupida e per quanto non fosse preoccupata per la sua incolumità sapeva come replicare alla provocazione sarebbe solo stato un gettare alcool sul fuoco. Volse però lo sguardo verso gli amici che ignari si stavano sfidando in campo, loro in nessun modo potevano nascondere le loro abilità in quel momento e se la folla fosse stata così stupida da credere a quelle panzane la situazione sarebbe presto degenerata. E purtroppo sapeva come la folla, la massa, il gregge potesse diventare improvvisamente terribilmente stupido facendosi forza l'un l'altro...
Decise tuttavia di prendere tempo e valutare il da farsi in base all'evolversi della situazione, lanciando una veloce occhiata al rosso di fianco a lei per studiare le sue reazioni: la pensava come il vecchio? Si sarebbe schierato al fianco degli shinobi? Considerato l'aver appena rivelato il suo clan, il coprifronte ben legato in vita ed il ventaglio sulla schiena solo uno stupido non avrebbe capito come la ragazza fosse una kunoichi. Kairi non aveva di certo idea di avere di fianco a lei il più forte ninja di tutta Suna, nonché uno dei più forti dell'intero continente.