Hoshi & Co.

Negozio

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Youshi2
        Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    343
    Reputation
    +73

    Status
    Offline

    砂の海

    Suna no umi

    VII

    Ero piuttosto sicuro che il ragazzo non sarebbe stato in grado di individuarmi, sia per via della costituzione minuta e delle mie capacità di passare inosservato, sia perché sembrava che la sua attenzione fosse rivolta principalmente verso il gatto che gli mostrava la via. Decisi, allora, di sciogliere le ombre che mi avvolgevano, pensando che sarei potuto passare più facilmente inosservato mischiandomi tra la folla e non correndo così il rischio di venire fermato, nel caso qualche shinobi fosse stato in grado di notarmi per la via. Malgrado ciò, la mia impronta di chakra sarebbe comunque rimasta contraffatta e limitata, nel medesimo modo in cui mi ero presentato alle mura del villaggio. Ancora una volta, infatti, non volevo che qualche sensitivo impiccione venisse attirato dalla mia energia vitale che pulsava oscurità avviluppando il tantien. Osservai il ragazzo mentre si muoveva agile tra la folla, saltando di qua e di là per stare al passo con il felino, non riuscii notare alcun tranello o tentativo di fuga e potei allora concentrarmi sulle voci della strada. Non avendo la possibilità di fermarmi e ascoltare interamente il discorso della gente, mi dovetti accontentare di un mosaico di parole. Riuscii così a scoprire che, quel giorno a Suna, erano accaduti diversi incidenti in tutto il villaggio, tanto all'Hoshi &co, quanto alla casa di una certa Shaina e all'ospedale del villaggio. I tasselli raffazzonati per le vie, però, non mi diedero ulteriori informazioni su ciò che era avvenuto in quegli altri due luoghi di preciso, ma ciò che era accaduto al negozio di Hoshi poteva darmi da pensare. In precedenza, ascoltando le parole del Jonin di Suna, avevo avuto la netta sensazione che avesse un obiettivo ben preciso: destabilizzare l'opinione pubblica, spaventare la popolazione, unirla contro fantocci come il Suono o il fatto che il Kakita a capo del villaggio non era nativo di quelle terre. Il fine di tutto ciò, direttamente e indirettamente, era quello di favorire una fazione politica alla rincorsa del ruolo di Kage della Sabbia, come lui stesso ci aveva riferito, infatti, aizzava la folla e indicava altri shinobi come migliori candidati al ruolo di capovillaggio e quindi non stava facendo tutto ciò per sé stesso. La vera domanda era se gli avvenimenti che avevano scosso il villaggio in quella giornata afosa fossero collegati, ma non avevo a disposizione gli elementi per darmi una risposta. Certo, potevo pensare che l'ingurgitatore di vampe ed esplosioni non fosse un pazzo isolato, potevo supporre che, come lui, altri si erano dati da fare per perseguire la destabilizzazione dell'opinione pubblica, ma non ne avrei mai avuto la certezza finché non avessi avuto delle prove che potessero collegare quei fatti e, di conseguenza, avrei dovuto mantenere quei pensieri allo stato di "ipotesi" e "possibilità". Furono le parole di un mercante ortofrutticolo ad attirare la mia attenzione e fare arrestare il mio passo: diverse guardie stavano confluendo al Palazzo del Vento. Guardai in direzione del ragazzo di Oto che, senza posa, continuava a seguire il gatto, quindi tornai a guardare il mercante che parlottava con una signora dal viso preoccupato, mossi allora l'occhio verso l'edificio che intravedevo appena sbucare sopra i tetti, il Palazzo del Vento. Luogo istituzionale e luogo ove risiedeva il potere, luogo da conquistare per aver accesso allo scranno più alto di Suna e, proprio il fatto che una grande quantità di guardie fossero dirette là, mi costrinse a prendere un'altra strada e fermare il mio pedinamento.
    Mi grattai la mascella, non avrei lasciato da solo il ragazzo senza un avvertimento, per questo cercai in un negozietto o tra la gente un foglietto e una penna. Se le avessi trovate avrei scritto rapidamente poche righe e avrei accelerato il passo fino a raggiungere il giovane shinobi. Una volta raggiunto, da dietro, gli avrei tirato una spallata simulando un tentativo di sorpasso e - guardandolo fisso negli occhi - avrei detto infastidito Ehi! Guarda dove stai andando durante la collisione avrei allungato il bigliettino nella sua mano, poi me ne sarei andato mantenendo il passo e svoltando verso il Palazzo del Vento. Non mi ero preoccupato di farmi vedere dal felino che lo accompagnava, sia perché non ritenevo possibile che mi avesse visto prima nei pressi del negozio, sia perché non indossavo il coprifronte di Kiri - tolto poco prima di quella scenetta - e quindi non mi avrebbe potuto ricollegare ad un altro villaggio. Se lo shinobi di Oto avesse avuto modo di leggere il biglietto fortuito, avrebbe trovato queste parole: "La curiosità uccise il gatto. Non fare casini". Se non fossi riuscito a trovare un biglietto di fortuna e una penna con cui trascrivere quelle poche parole, avrei comunque simulato lo scontro con il ragazzo e gli avrei detto le medesime parole.
    Comunque fosse andata, mi sarei diretto successivamente verso il Palazzo del Vento.

    Chakra: 64/80

    Continua qui: #entry671641424


    [Kenku-sama]
    Il karasatengu guardò, accigliandosi, la ragazza, portò il busto in avanti mentre ella provava a parlare, quasi potesse aiutarla con quel piccolo gesto di maggiore attenzione. Oh beh disse poi spazientito quando la ragazza, dopo quel momento di caricamento verbale chiese solo quanti fossero. Uno, due, tre e quattro se consideriamo anche l'animaletto di Hideo-san Kenku aveva appena smesso di indicarli durante la conta, quindi rivolse nuovamente l'indice verso la ragazza quasi ammonendola Ma siete abbastanza per godervi un mio piccolo spettacolino, cosa che di certo ha maggior valore piuttosto a queste lapalissiane informazioni, mia cara scosse il capo infastidito. Quando poi la kunoichi della Sabbia passò un foglietto al genin di Kiri, Kenku suonò qualche nota e si schiarì la gola osservando sottecchi Hideo che, se non avesse riportato il contenuto del messaggio ma passato il foglio al karasatengu, si sarebbe sentito inveire contro: Andiamo, mi sto preparando alla mia esibizione, in nome di Sojuboro un po' di educazione! quindi gli strappò il foglietto dalle mani e lo lesse rapidamente aguzzando gli occhi. Leggendo il titolo onorifico con cui la ragazza si era rivolto a lui, sorrise sornione sotto il becco e aprì le ali muovendole in maniera aggraziata. Oh beh... Molto bene signorina, molto bene eviterei volentieri di fare due chiacchiere con i Sand Scorpions... Certo, a meno che non siano un po' più sensibili di voi alla bellezza e al bello, in tal caso saprebbero apprezzare la mia musica a differenza vostra disse, stropicciando il foglietto e infilandoselo in tasca. Bene, bene ragazzo. Allora sono ai tuoi ordini Kenku alzò il flauto quasi volesse indicare la direzione da prendere e poi abbassandola lentamente spostando lo sguardo verso il genin ma uhm... In che direzione andiamo? Tra non molto richiamerò i miei corvi così che avremo una maggiore cognizione di causa seguì il ragazzo con fare baldanzoso e poi rivelò Alcuni dei miei fidi compagni hanno seguiti i due figuri della sabbia, tre del mio stormo invece sono stati dietro a Youshi. Sì, sì, uno l'avrebbe seguito da vicino, gli altri due dovrebbero aver individuato il ragazzino accompagnato dal felino e dovrebbero stargli alle calcagna... Anche se... Beh sono un po' tordi, ecco disse, sembrò più tra sé e sé che in direzione di Hideo, proprio verso di lui lanciò uno sguardo e tentò di dargli una piccolo colpo con il flauto sulla testa: Ma prima di dirmi che diavolo sta succedendo, dimmi tu come stai! Ti sei fatto grande, eh? provò a saggiare i muscoli del braccio del ragazzo

    Chakra: 9/12




    Edited by Youshi2 - 7/5/2024, 19:17
     
    .
28 replies since 14/4/2017, 16:21   790 views
  Share  
.