Il percorso infine provò non poco Raizen, il fiume non fu in grado di miticare il clima a sufficienza da fargli sopportare il fardello che doveva portarsi sulle spalle.
Stupida inutile pisella.
Ciò che non aveva fatto il fiume lo fece la cascata, rinfrescandolo con l’acqua ma al contempo lavando via una fetta importante delle sue energie di cui non si sarebbe reso conto per un bel pezzo. Attraversare la cascata fu un esperienza curiosa, il passaggio al di sotto di essa e la caverna alle spalle dava un particolare senso di scoperta che in qualche modo rendeva Raizen allegro, probabilmente a causa del se stesso bambino tutt’altro che sopito.
Emerse dall’acqua con i capelli sparsi ovunque, tranne che al loro posto, ma non sbuffò, il suo status positivo gli permise di spostarli dal viso con un mezzo sorriso.
Bene, direi che possiamo riposare qui.
Se i cacciatori l’hanno fatto prima di noi ci sarà un motivo.
Scaricò il suo zaino per terra, ormai zuppo d’acqua neanche fosse una borraccia ed esplorò la zona, notando che qui la erano sparsi diversi rimasugli di focolai.
Giunto alla porta sul retro insieme a Dorian gli avrebbe battuto sulla spalla.
Raccatta un po’ di legna per il fuoco, ho messo qualche provvista in delle buste e dovrebbero essersi salvate dall’acqua, smezzarle ci garantirà almeno un boccone per resistere ai morsi della fame prima di prendere sonno.
Guardò l’individuo per qualche secondo.
Mh.
Dire che non si fidava delle sue conoscenze in materia di accampamenti era un eufemismo abbastanza importante.
Prendi erba secca, ramoscelli poco più spessi, alcuni spessi come un dito e dei tronchetti spessi quanto un polso, mi raccomando, secchi.
Intanto che Dorian si occupava di trovare della legna lui rovistava per i vari focolai raccattando le pietre più piatte che poteva trovare per poi disporle a più strati sotto quello che sarebbe diventato il fuoco, terminò la piccola composizione con qualche pezzo di carbone e resti di mozziconi che avrebbero aiutato il fuoco a prendere rapidamente temperatura.
Toh, ho trovato pure un pentolino.
Disse esultando fin troppo per un ritrovamento di quell’entità che tuttavia si sarebbe dimostrato utile quando il fuoco venne acceso. Venne infatti usato per fare un brodo con la carne secca in cui inzuppare il pane che aveva tagliato e fatto abbrustolire sulle pietre piatte.
Non sarà petto di dromedario però è meglio di niente.
Oh, aspetta, ma questo è meglio del petto di dromedario!
Difficile non percepire la critica al ristorante di Raikegi. Mentre mangiava a calore del fuoco aveva steso i panni zuppi, lasciandoli ad asciugare e riscaldarsi in modo da averli temperati per la notte. Doveva stare in mutande, certo, ma non era un problema suo alla fin dei conti.
Finito il pasto avrebbe distribuito le pietre incandescenti per creare due punti caldi nei punti in cui si sarebbero distesi, una all’altezza del petto, l’altra del bacino e un ultimo sasso avvolto in della stoffa per i piedi.
E se avete ancora freddo la soluzione è stringersi.
No Dorian, per te solo sassi.
Si sarebbe acciambellato vicino al fuoco per poi addormentarsi, avevano scelto l’angolo più distante dalla cascata, e il fuoco l’aveva reso meno umido ma soprattutto più caldo vista la nicchia in cui stava, magari il freddo li avrebbe svegliati un po’ più presto, ma dei grossi tronchi avrebbero continuato ad ardere senza problemi per gran parte della notte.
Il giorno successivo appena svegli avrebbero fatto rotta al villaggio, con tutta l’intenzione di fare colazione li, vista la poca distanza che li separava dalla grotta.
Il piccolo villaggio era pieno di persone distinte e la vita era assai serena, lontana dai problemi che affliggevano i grandi villaggi, e l’odore di pietanze permeava l’aria rinfrancando lo spirito, e scuotendo lo stomaco, dopotutto non aveva praticamente cenato.
Cosa che lo portò ad utilizzare il suo finissimo senso dell’olfatto per farsi condurre dal primo panettiere in grado di fare panini imbottiti, farsi condire cinque pagnotte croccanti con altrettanti tipi di salumi e dopo averne ceduto due ai compagni sbaffarsi le altre tre in tempo record, persino per Hebiko che era in grado di mangiarla intera.
Hebiko, non è una baguette, mi raccomando eh!
Usciti dal piccolo spaccio avrebbero camminato per qualche metro prima che Raizen sentisse una vocina, esile e gracchiante, provenire da sotto le sue ginocchia, non aveva bisogno di focalizzarsi sule sue parole per capire che fosse la moglie di Raigeki, ed anche per sospettare del buon sesso tra consanguinei.
Spero non abbiano procreato, ninja in miniatura non sarebbero facili da gestire.
Borbottò tra se e se.
Non fatico a crederlo.
Commentò quando la vecchina li accolse in casa propria.
Il breve scambio tra i due gli fece capire che finalmente avrebbero potuto muoversi in una direzione precisa dopo aver parlato con… un cervo.
Avete dei topi da bibblioteca bellissimi.
Commentò mentre si alzava.
Posso avere una stanza con cui parlare al cerbiatto?
O quantomeno un filino di privacy.
Quando l’avesse ottenuta si sarebbe rivolto all’animale con un piccolo sorriso.
Ciao, sono Raizen.
Se puoi dirmi il tuo nome riusciamo a interagire meglio altrimenti…
Sarebbe passato direttamente ad elencare le abilità che desiderava dal suo indumento, fondamentalmente una tuta in grado di assumere qualsiasi forma, nascondere l’equipaggiamento, garantirgli un buon mimetismo a lui e alle tecniche usate e poter essere assorbita sottopelle.
Chakra: 100/150
Vitalità: 25/25
En. Vitale: 30/30
Statistiche Primarie
Forza: 700
Velocità: 700
Resistenza: 700
Riflessi: 700
Statistiche Secondarie
Concentrazione: 700
Agilità: 700
Intuito: 700
Precisione: 700
Slot Difesa
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Slot Azione
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Slot Tecnica
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