La rottura delle scarpe causò un profondo dolore fisico a Dorian, che borbottò la sua proposta. La Vipera accennò un sorrisetto, mostrando uno dei piedi:
Ti ringrazio per l'offerta, ma temo che la tua taglia sia un pochino troppo grande per me...
Era difficile che un uomo potesse avere piedi più piccoli dei suoi (Raikeji a parte, probabilmente). Quando si spostò per parlare con il padrone del ristorante, le venne confermato ciò che temeva: Dorian era debole, ma coraggioso. Stupidamente coraggioso, in sua presenza. Hebiko sorrise a dentri stretti, evidentemente a disagio, sia per il sentirsi responsabile della sua incolumità, che nel sapere che il sarto avrebbe fatto di tutto pur di farsi bello ai suoi occhi. Come poteva spegnere quell'entusiasmo senza ferirlo? Se fosse stato un altro shinobi qualsiasi non ci avrebbe pensato due volte, utilizzando metodi bruschi, ma non poteva di certo buttare al vento l'avere un otese dalla sua parte.
Il viaggio fu più stancante del previsto. Un po' probabilmente per colpa loro, che avevano sottovalutato la cosa, un po' per l'insufficienza di risorse presenti al ristorante. Hebiko ne soffrì parecchio, soprattutto durante gli inverni.
Il passaggio sotto la cascata fu per lei motivo di maggior disagio, al contrario di Raizen. La potente gettata d'acqua inzuppò tutti, causando più danni di quello che dimostrava, portandoli in una grotta nascosta. Dorian, il più attivo fra i tre, per ottimi motivi, si gettò frettoloso verso la porta, ed aprendola tutto il gruppo potè vedere come dietro di essa si nascondesse una vallata, e non troppo distante, un villaggio abitato, a giudicare dagli sbuffi di fumo che si potevano notare in lontananza.
Raizen aveva iniziato a borbottare qualche ordine proponendo di accamparsi nella grotta, ma Hebiko mostrò il suo disappunto, con fare sorpreso:
...Nella grotta?? Con un villaggio a due passi, che probabilmente ha fuoco, cibo e letti da offrire? No, no, te lo puoi scordare. Non ci dormo in una grotta umida, inzuppata come sono poi. Se per qualsiasi motivo quel posto è abbandonato, una casa disabitata è comunque più accogliente di una grotta dietro una cascata.
Incrociò le braccia, in piedi davanti alla porta. La pessima esperienza durante il recupero dei sigilli la trattenne dal lanciarsi in solitaria, preferendo convincere il capogruppo a seguire la sua decisione. Aveva sicuramente utilizzato metodi bruschi, ma Raizen non sembrava il tipo da prendersela per qualcosa del genere. Se Dorian avesse accennato all'incamminarsi da solo, la Vipera lo avrebbe preso con il suo braccio allungabile, riportandolo nella grotta.
Stai buono qui. O si va tutti, o nessuno. Ma sono sicura che il signor Ikigami abbia intenzione di seguire il mio consiglio... Non è vero?
