Tra il Bene ed il Male.[Quest Dodoria - Hebiko - Raizen]

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  1. Dorian Pavus
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    Il Branco e l'Araldo


    - VII -

    Dorian stette ad ascoltare la Vipera senza porsi né porre alcuna domanda. In quella situazione, per quanto il suo acume potesse essere generalmente elevato, gli interessi del Pavus erano minimi: come ogni subdolo aristocratico snoob, tutto ciò che non lo tangeva o non aveva lui come fulcro dell'attenzione lo annoiava ed in quella circostanza lui era a dir poco di corredo. Odiava essere debole - ed era uno dei motivi per cui si era allontanato dalla sua terra natia - ma odiava anche non essere considerato. Forse più che essere considerato debole. Fece e seguì tutto quello che Hebiko si adoperò di fare e di indicare, fino a quando non gli fu chiesto espressamente un suo parere. Bhè, perché crearne una poco efficiente ... quando ne ho io qua una perfettamente funzionante? Frugandosi addosso, Dorian estrasse la sua fida fionda e la porse alla ragazza. Non la perdere che faccio abbastanza schifo a fare a cazzotti. È l'unica cosa che può salvarmi. Bhè, oltre alla mia intelligenza. Ed al mio incredibile fascino, ovviamente. Sorrise, toccandosi ed arricciandosi il baffo sinistro.
    Quando scese la sera e tutto era pronto, con l'Anaga sull'albero con in mano la rete e la figlia di Orochimaru ben nascosta - spalleggiata da un suo piccolo serpentello - l'attesa ed il silenzio regnavano sovrani. D'un tratto, un piccolo animale dagli occhi gialli comparve dalla boscaglia, iniziando ad annusare tutto l'ambiente circostante e, evidentemente, preoccupandosi quasi esclusivamente del panino. Quando fu abbastanza vicino al succulento boccone, la Vipera indicò al Pavus di lasciare la presa. Aimhè, i due avevano sottovalutato la scaltrezza di quell'essere ed avevano scelto, probabilmente, il modo peggiore per cercare di catturarlo. Non appena il bellissimo otese lasciò la presa sulla rete, il Fyrnock si accorse del pericolo e balzò indietro, evitando la semplice trappola. I denti della bestiola iniziarono a digrignarsi ed a stridere tra di loro, emettendo un flebile ma ferocissimo rumore. [Difesa I]Riflessi: Blu La Vipera scattò quindi dalla boscaglia cercando di afferrare la bestia che, tuttavia, era troppo veloce per quei semplici tentativi. Inoltre il doversi chinare rendeva ogni suo movimento estremamente prevedibile. [Difesa II]Riflessi: Blu +2 Quando provò poi a incollare il sigillo della moglie di Raikegi, cercando di prendere in contro tempo la bestiola, ancora una volta fu un piccolo passo di lato a mandare nel vuoto l'offensiva otese. Dorian, dal canto suo, aveva già inteso come contro quegli avversari avrebbe potuto fare poco o niente. Ciononostante, comparse alle spalle della giovane rossa. Si mise in posizione di difesa e fece un cenno con la testa alla ragazza: infatti, c'era qualche altra cosa che non avevano considerato. Dall'ombra lontana, un piccolo gruppetto di altri tre Fyrnock comparve in soccorso del loro fratello in pericolo. L'aver scelto il lago, purtroppo, non era stato saggio: se era vero che il lago era un ottimo luogo dove trovarli, come suggerito loro, era anche vero che esso fosse il loro habitat e la loro indole a cacciare in branco doveva suggerire ai ninja del suono che andare a cercare quei mostriciattoli a casa loro non fosse cosa saggia.
    I due nuovi compagni però, sembravano più piccoli del primo giunto. Tuttavia non erano meno agguerriti.
    Il primo di loro saltò verso Hebiko con estrema agilità e cercò di sfigurarle il volto con una artigliata doppia con le zampe anteriori. [Attacco I]Potenza 25
    Velocità Rossa + 3
    Forza Rossa +5
    Il secondo seguì immediatamente il primo correndo anch'egli rapidissimamente, mirando, però, questa volta, alle gambe. L'intenzione era quella di mordere la caviglia destra della donna e rimanerci attaccato. Le sue zanne, infatti, secernevano un fastidioso veleno. [Attacco II]Potenza 20
    Velocità Rossa + 5
    Forza Rossa

    Veleno Incubato: Causa Dolore (DnT Medio) Dopo un Round dalla prima dose assunta causa una violenta sonnolenza. -3 Tacche a tutte le statistiche principali esclusa Resistenza.
    L'attentato scattò con rabbia, emettendo versi a dir poco striduli, e cercò in un primo momento di graffiare il ventre della ragazza e poi di conficcarle l'artiglio sinistro all'altezza della spalla. [Attacco III & IV]Potenza 30
    Forza: Blu +2
    Velocità: Blu +3
    Che fosse riuscito o meno in questo intento, gli altri due fyrnock sarebbero saltati in modo piuttosto strano verso il più grande, atterrandogli sul dorso. Formando una sorta di piccola torre, quello sotto ai due si illuminò per un istante di un intenso azzurro lasciando intravedere nel suo ventre la presenza di quello che pareva essere un piccolo sasso e dalla sua bocca, che si spalancò ben oltre quello che pareva concedere l'articolazione della sua mandibola, fuoriuscì un grosso cilindro di chakra ghiacciato. Quelle creature non erano semplici creature. [Tecnica]Cannone ad Impulsi: Geloraggio
    Villaggio: Oltre la Cascata
    Posizioni Magiche: Nessuna (2)
    L'utilizzatore, premessi almeno altri due suoi simili sopra di lui, emette un violento raggio di chakra con forma cilindrica dalla bocca.
    Il Cilindro ha raggio 50 cm e lunghezza massima 12 metri, la potenza è pari a 40. Causa Ustioni (DnT Medio) da congelamento e Intralcio Medio nella zona dove colpito. La velocità è pari ai riflessi dell'utilizzatore aumentati di 3 tacche. Per ogni simile oltre i due sopra l'utilizzatore la potenza aumenta di 10.

    Tipo: Ninjutsu - Hyoton
    [Da Chunin in su]

    [...]

    La discesa di Raizen nella Montagna Azzurra fu accompagnata da un assalto che l'Hokage non fu abbastanza pronto dal riuscire a schivare. Più che l'Hokage avrei dovuto dire il suo Clone. Davanti al suo discorso, i tre uomini che aveva davanti stettero in silenzio. Alzarono le mani e, in un istante, le lance scagliate, ma non i fili che avevano legato l'Hokage, tornarono a loro impugno. Si voltarono, poi, e se ne andarono. Fu la figura ammantata dietro di loro, avvolta nel suo cappuccio di stracci marroni logori, che si avvicinò verso la Montagna della Foglia e prese parola. Era a tanto che non ricevevamo visite da un ninja così abile. Questo piccolo uomo schivò il clone ed il drago ed andò subito davanti a quella che sembrava roccia brulla, rivolgendo le seguenti parole verso l'alto. La creatura non è certo un problema, spesso esse sono migliori degli uomini, anzi, la maggior parte delle volte. In particolar modo degli uomini bugiardi. L'Hokage avrebbe immediatamente colto la fredda allusione. L'uomo, infatti, non era rivolto verso una parete rocciosa a caso ma esattamente laddove Raizen era occultato. L'uomo si tolse il cappuccio mostrando un volto deturpato dall'incassamento di un sasso azzurro appuntito al posto dell'occhio destro.


    La formazione petrosa, neanche a dirlo, era un pezzo della montagna nella quale si trovavano. Anche se quest'occhio, se ancora possiamo così chiamarlo, non mi permettesse di vedere gli agglomerati di chakra, sarei comunque riuscito ad accorgermi di te, straniero. Rilascia tutte le tecniche che stai usando e congeda il tuo drago. Una piccola pausa mentre l'uomo si allontanava e tutt'intorno a sé tornavano i primitivi di prima. Stavano tutti masticando qualcosa in modo piuttosto rumoroso. Perché sei qui? Cosa cerchi? Se non sei disposto a risponderci sinceramente sei libero di andartene o tentare di sorpassarci, morendo.
    Qualora Raizen avesse scelto di parlare delle sue informazioni sul Bendu - e solo in quel caso - la discussione sarebbe proseguita. In caso contrario, senza fargli del male ma minacciandolo con le lunghe lance precedentemente già incontrate, l'Hokage sarebbe stato accompagnato fuori dalla montagna, dall'ingresso che aveva trovato precedentemente. Avrebbe dovuto inventarsi qualche altra cosa per entrare.

    Il Bendu? L'uomo rimase in silenzio. Davvero tu cerchi il Bendu? portò la mano al mento. Nuovamente i guerrieri armati di lancia si dispersero. Se anche non avessi avuto quest'occhio, ti stavo dicendo, sarebbe stato il Bendu a suggerirmi della tua presenza. Tutto questo posto è il Bendu. No, non solo la montagna: tutto. Il villaggio, le persone, il cielo, la terra. Ogni cosa che vedi è il Bendu. Chiunque ti abbia mandato a catturare una creatura con questo nome deve averti preso in giro. Il Bendu è ciò che sta tra tutte le cose, è la pace, è l'armonia, è il conflitto, è il caos: è l'equilibrio. Aprì entrambe le mani, con fare quasi regale. Io sono l'Araldo del Bendu, o almeno, questo è il nome che gli altri miei amici qui utilizzano per definirmi. Puoi chiamarmi Kao, se preferisci. Seguimi, ti voglio mostrare una cosa. Da quando si erano dileguati gli altri uomini armati di lancia, a Raizen si era aperta una grande strada davanti, dapprima dispersa in un ambiente circolare dedicato alla fucina ed alla forgia di quelle strane armi, poi nuovamente chiusa in un corridoio che scendeva verso il cuore della montagna. Oh, che sbadato! Disse l'uomo, mentre con un dito muoveva una lancia appena costruita al fine di tagliare i vincoli che tenevano le gambe del foglioso legate. Vieni. Dopo aver sceso diversi livelli, tutti più o meno simili e dislocati verticalmente l'uno sull'altro, vedendo anche le case, la cultura, gli uomini, gli ambienti ludici di quello che era un vero e proprio villaggio nel villaggio, giunsero ad un livello che sembrava essere una gigantesca cucina. Non so da quanto tempo sei qui. Si perdono energie molto in fretta in questo posto e prima di mostrarti il centro della montagna mi sembrava doveroso darti la possibilità di rifocillarti a modo. Io non mi esimerò dal mangiare. Sappi che qualsiasi cosa tu vorrai sarà preparata dal nostro cuoco. Qualsiasi, davvero. Abbiamo dei metodi difficilmente spiegabili per voi esterni. Alzò una mano, chiamando un altro uomo mascherato come tanti altri visti fino a quel momento. Una bistecca ben cotta e una birra ghiacciata per me. Lei ... aspetta un attimo. Non mi hai detto neanche come ti chiami. A risposta avvenuta ed a richiesta fatta, l'uomo avrebbe incalzato con un paio di domande mentre mangiava. Allora, chi sei?
    Come mai sei giunto fin qui? Erano mesi che non giungevano esterni dal continente. I tuoi abiti parlano piuttosto chiaro, non mentirmi, so che non sei neanche un nascituro del villaggio. Il tuo chakra parlerebbe comunque per te.
    Indicò il suo occhio.
    Avrebbe risposto ad ogni eventuale domanda dell'Hokage.

    Bene, proseguiamo. Dopo aver mangiato, i due si incamminarono verso quello che doveva essere l'ultimo livello. Davanti al petto, mentre camminavano, con Kao che stava due passi avanti a Raizen, le dita di quest'ultimo si mossero dall'alto verso il basso. Raizen quasi sicuramente non riuscì a notarlo. Davanti a lui un panorama diverso, quasi innaturale. La roccia cadeva in una sorta di pozza luminescente, sparendo. Questa specie di specchio d'acqua era così denso che non era possibile vederci attraverso ma che, dato il movimento e l'incresparsi delle onde sulla sua superficie, era sicuramente liquido.

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    Non è così. Disse l'uomo, apparentemente senza essere stato interpellato. No. Non se ne parla. No, ho detto. È percoloso. Non può rimanere qui, è curioso, vuole sap- è inutile che insisti. Deve morire. L'Araldo guardò Raizen. Devi morire.


    Chakra: 10/10
    Vitalità:8/8
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità: 100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Note
     
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31 replies since 9/5/2017, 12:14   665 views
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