Tra il Bene ed il Male.

[Quest Dodoria - Hebiko - Raizen]

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    Di fronte a quella reazione non potè che definirsi soddisfatto, aveva appena avuto conferma del fatto che quelle persone gli fossero ostili, e i kami solo sapevano cosa avevano intenzione di fare di lui portandolo nella tana del bendu.

    E sia.

    Chi mai avrebbe dovuto ripetere a qualcuno, caduto in una trappola, di andarsene evitando così uno scontro di quelle proporzioni?
    Raizen Ikigami si sarebbe alzato e con un sospiro si sarebbe diretto verso l’uscita.

    Un gran peccato.
    Forse non solo per me, chissà.


    Uscendo gli venne sottratto altro chakra, una sensazione a cui ormai aveva fatto l’abitudine.
    Uscito dalla montagna si voltò ad osservarla, squadrandola da cima a fondo.

    Non è proprio dell’intelletto umano rischiare la vita per ottenere qualcosa per semplificarla.
    Deve esserci un altra strada.
    Quel vecchio nano probabilmente si limita a ragionare come un cavernicolo: se non te lo offre la natura non esiste.


    Stava pensando ad un ulteriore tentativo, dopotutto una grotta aveva sempre più di un accesso, ma il suo chakra era così ridicolmente basso da rendere il tentativo estremamente rischioso, poteva trovare un accesso, era vero, ma se in quell’accesso valevano le stesse regole in poco tempo sarebbe stato nuovamente accerchiato, e tirare ulteriormente la corda non sarebbe stato saggio.
    No, la natura e i suoi emissari questa volta l’avevano spuntata contro Raizen, la sconfitta andava accettata, poteva farci ben poco.
    L’unica cosa che ancora gli frullava per la mente era la capacità di quell’ambiente di assorbire il chakra, una capacità così accentuata da essere ridicola e del tutto ostile a qualsiasi forma di vita.
    Per quanto infatti l’utilizzo del chakra fosse pratica concessa esclusivamente agli shinobi era pur sempre vero che tutti lo possedevano.
    Come era possibile quindi che quella vallata fosse abitata, possibile che un simile territorio avesse il suo unico accesso attraverso quella scomoda cascata?
    E che quella cascata accedesse alla vallata mediante una ridicola porta?
    Poteva comprendere la popolazione indigena che pareva sfruttare il chakra rubato per sostentarsi in una specie di rapporto simbiontico ma per il resto risultava tutto davvero troppo strano.

    Kurama, com’è il chakra?
    Oltre che poco intendo.
    C’è qualche agitazione?
    Qualche genjutsu?
    Siamo in mezzo ad una specie di deserto che si nutre di chakra eppure la vita scorre come se nulla fosse, mi sembra totalmente impossibile!
    Chiunque qui dovrebbe stare con due metri di lingua per terra!


    Mentre la volpe diceva la sua, per mera curiosità, sarebbe tornato al villaggio e li, ai passanti avrebbe posto tre domande: se sapevano cosa era il Bendu, se conoscevano gli indigeni che abitavano la montagna, e se questa aveva qualche ingresso.
    Se anche qui non fossero giunte risposte, una volta accertatosi che nessuno poteva saziare la sua curiosità chiedendo se c’era qualche vecchio o qualche esploratore che sapesse rispondergli, sarebbe tornato a casa della vecchia.
    Sconfitto, ma non iracondo.

    Buona sera.
    Mi perdoni, non ho dato punto di ritrovo a Dorian ed Hebiko, li attenderò qui un po' di tempo, se faranno tardi mi recherò personalmente da loro.
    Mi dica lei, davvero non sa cosa si cela nella montagna?
    La situazione è a dir poco ridicola, suo marito manda qui cacciatori a caso, senza uno straccio di informazioni a cui lei mette a malapena una toppa.
    E nessuno sa che dentro la montagna vive qualcosa, un intero popolo e che questo è probabilmente il motivo principale di un ambiente così ostile… e non avvisate chiaramente chi mandate qui a fare ricerche?
    È evidente che non vi piaccia fare soldi.


    La sua mente continuava a riflettere, ma più metteva assieme informazioni più la situazione sembrava assurda, sin dal principio, sin dal momento in cui gli era stato detto che le cascate sembravano vicine nonostante fossero lontane.
    Poteva essere la cascata la vera tana della bestia che cercava?
    Difficile, impossibile, considerando le interazioni che aveva avuto dopo averla superata, sempre che la capacità di creare illusioni di quella creatura non facesse riferimento agli stessi ricordi dell’obiettivo per creare illusioni più realistiche.
    Avrebbe giustificato l’effetto ottico di cui Raikegi parlava, le cascate potevano essere realmente vicine, ma la bestia le allontanava facendo affaticare i curiosi mediante le illusioni, cosa non impensabile in quell’aria per qualcuno di fortemente spacializzato.
    A quel punto, era facile giustificare quei piccolo e discordanti particolari e comprendere che i cacciatori non erano semplicemente morti, erano diventate prede, e probabilmente loro stessi lo erano al momento!
    Oppure cercava semplicemente di dare un senso a tutte quelle assurdità che tuttavia tali restavano, mentre lui non era niente di più che una vittima di un ambiente così ostile.
     
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