Shima no Kurāken

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  1. DioGeNe
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    La ragazzina non sembrava intenzionata a finire lì lo scontro; aveva colto di sorpresa il Mikawa procurandogli una ferita diffusa, seppur non preoccupante per la sua salute, ed era pronta a fronteggiare il sangue del nemico con i suoi temibili fuuton. A piazzarsi tra i due combattenti, tuttavia, fu una tigre dalle anomale dimensioni, probabilmente una creatura di contratto e anche molto potente. Placò con poche parole le'animo turbato della ragazza e, dimostrandosi largamente più accogliente di quest'ultima, spiegò all'Otese la situazione in cui vessava l'sola e il perché di quell'attracco turbolento.
    Il Colosso, d'altro canto, non sapeva nulla di Byakko, della tirbù dell'Artiglio Dorato e di Unalaq...il sangue gli era salito rapidamente alla testa a causa di quell'accenno di scontro e fu solo grazie ad una parolina magica pronunciata dall'animale che ritrovò la lucidità per non fare una carneficina.

    " Cantha hai detto? Le loro navi hanno attraccato qui? Quando? "

    GPo9UKe

    Lì su quel lembo di terra situato proprio alle porte dell'Impero tanto temuto, lo stesso che aveva assaltato Kiri non estrema facilità qualche settimana prima, stava accadendo qualcosa di strano ed improvvisamente quella che doveva essere una traversata di svago si tramutò in un'allettante avventura che poteva avere ripercussioni nel complicato panorama internazionale. L'interessa di Aloysius era ormai stato catturato e delle semplici parole di scoraggiamento nel restare sull'isola non sarebbero state sufficienti a convincerlo ad andarsene:

    " Sembra che abbiate un problema serio e che questo Usurpatore sia molto forte. Faccio parte di una delegazione che ha lo scopo di portare la pace nel continente e, anche se voi siete distanti dalle coste più vicine della mia terra mi sento in dovere di aiutarvi. Siete forti, non voglio negarlo, ma è chiaro che siete nella merda e io ho braccia forti per spalarla. "

    Qualche menzogna non guastava [Recitazione], dopotutto Diogenes non era né il prototipo di Accademico né un bastardo senza cuore...avrebbe dato loro una mano ma non per salvarli senza ritorno bensì per avvicinarsi a quell'antica tribù evidentemente ricca di segreti. Autunno, così avrebbe ribattezzato la sua assalitrice, era forte e se vi erano altri indigeni parimenti abili o anche più significava che quella gente si era spinta ben oltre il canonico nello studio delle arti ninja. Jutsu e abilità che avrebbero fatto gola a chiunque, figuriamoci ad un malato di potere come il Garth.

    " Ho due cloni in giro per l'isola. Ora sono troppo distanti per entrarvi in contatto ma presto ritorneranno e sapranno aggiornarmi su quello che sta accadendo. Sono un abile stratega, se mi renderete partecipe della vostra linea di difesa potrei suggerivi alcune strategie d'azione. Mi servono dati alla mano: di quanti combattenti disponete? Armamentario? Stazioni strategiche all'interno dell'isola? Ho sentito che parlavate di Sacri Guardiani; chi o cosa sono? Possono darci una mano oppure sono preziosi che vanno difesi ad ogni costo? E in questo caso, perché? Avete già individuato la posizione dell'Usurpatore? Di quante forze dispone? "

    Quella situazione gli ricordava tanto ciò che era accaduto nella foresta della Rosa, quando Khorne lo chiamò a se e i Kenkichi si riunirono per combatterlo. Un Dio della guerra, una tribù a lui devota, il potere di piegare la volontà altrui...la storia si stava ripetendo ma questa volta il Colosso avrebbe fatto di tutto per rimanere padrone del proprio corpo.

    Intanto il clone che aveva trovato i soldati in rosso sarebbe rimasto nascosto per almeno altre due ore; si sarebbe accertato dell'immobilità (con tutta probabilità indotta da quel fuuinjutsu sulle loro teste) di quegli uomini e, rimanendo nascosto nella boscaglia li avrebbe aggirati per provare a dirigersi nel luogo dal quale dovevano essere arrivati. Dopotutto non potevano essersi materializzati lì e nella fitta vegetazione un così grande numero di gente armata con pesanti armature doveva aver lasciato tracce. Avrebbe continuato cercando la sorgente della loro provenienza, forse la nave con la quale erano arrivati o perché no la tana di colui che li aveva soggiogati (sempre che non si trattasse di semplici marionette di un potente comandante Canthiano).

    Il secondo Alter Ego avrebbe invece scoperto che anche i Kiriani dovevano essere sull'isola; stabilirne il numero era difficile ma la possibilità che la Nebbia stesse battendo ogni atollo del suo mare per scoprire informazioni sui loro nuovi "vicini" nemici erano altre. In questo Aloysius, quello vero, avrebbe avuto vita ancor più difficile in quell'avventura poiché probabilmente non esisteva nemmeno uno di quei pesciaioli a cui lui stesse simpatico. Nell'ipotesi peggiore l'orgoglio degli sconfitti poteva aver sguinzagliato un Itai in incognito e se i due jonin si fossero incontrati da soli, in quel lembo di terra i confini del mondo, bhè...diciamo che non sarebbe stato difficile prevederne le azioni. Il costrutto di sangue quindi tornò indietro, cercando di ricongiungersi all'originale per informalo di quanto scoperto.

     
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