[Gioco] Il Ruolo dell'Accademia

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Shinken Takatsui
        Like  
     
    .
    Avatar


    Group
    Fan
    Posts
    577
    Reputation
    +83
    Location
    RM

    Status
    Offline

    - SOTTO SCACCO -

    Il Ruolo dell'Accademia - parte X



    Tante tra le parole che i tre si scambiarono avrebbero potuto far accigliare il Jonin del Suono, ma il suo volto - come al suo solito - non si tradì affatto. Per la prima volta però vide l'ambasciatore agitarsi mentre discutevano, mettendo a nudo alcune ferite che le parole pronunciate dal sunese, sul Paese del Ferro, dovevano aver riaperto. Persino Hohenheim si accorse di quell'improvviso cambiamento di atteggiamento e Shinken, che silenzioso osservava, ebbe modo di leggere sul suo volto un espressione interdetta. Il Jonin era certo che il compagno della sabbia lo stesse scrutando con le sue doti da sensitivo perché, senza troppo girarci intorno, quello era un atteggiamento alquanto inaspettato.

    Il resto fu solamente di contorno, anche se al Fedaikin, addestrato per anni a non provare emozioni durante uno scontro, l'ambasciatore accademico sembrò comportarsi in maniera piuttosto insolita. Quell'ultima frase, soprattutto, fece sorgere più di qualche dubbio all'otese: "Si, si...come volete. Basta che mi fate entrare in quel posto e mi facciate uscire sano e salvo.". Era un ambasciatore, non un soldato, ma in tutta quella situazione era veramente solo preoccupato per la sua incolumità? Che il suo passato avesse fatto riaffiorare il suo punto più debole? Fu il collega della sabbia il giorno dopo a farlo notare nuovamente, forte di una conversazione rinnovata: l'ambasciatore non si stava più comportando da ambasciatore. Piano piano, nella mente dei Fedele, si insinuò un pensiero: che qualcuno avesse influenzato l'ambasciatore Kobayashi durante l'interrogatorio?

    Mi trovo in accordo con il mio collega, onorevole Kobayashi, ma non dovremmo essere noi a dirle quale sia il modo di svolgere al meglio il suo compito. Il risultato della votazione, però, è prioritario persino rispetto alle nostre vite. Le posso assicurare - tuttavia - che anche se costretti a reagire all'assalto dei Cremisi, avremmo comunque un occhio di riguardo per la delegazione del Ferro. Se dovesse essere necessario, la proteggeremo ad ogni costo.



    [...]

    Che fosse sotto l'influenza di un jutsu o che fosse solamente la sua indole ad esser stata spaventata dai ricordi dei samurai del Ferro, Kobayashi non riuscì a scrollarsi di dosso l'astio che provava per quella gente, nemmeno il giorno seguente. Sempre distanziato dalla sua maschera priva di emozioni, quando passarono davanti ai samurai del Ferro, Shinken si limitò a rispondere con un cenno del capo al saluto che gli venne fatto e proseguì, seppur in disaccordo, scortando il delegato accademico. Altre figure si aggiunsero alle fila per accedere e persino lì, Kobayashi, sembrò farsi cogliere nuovamente in errore: almeno agli occhi dei Fedele di Oto, dare per scontato l'appoggio delle altre due delegazioni, dopo tutto quel rimescolamento di carte, poteva essere un pericoloso passo falso.

    Scrutò i ninja presenti, quelli che proseguirono con le delegazioni e quelli, come lui ed il clone del sunese, che rimasero all'esterno. Aveva riposato e preparato tutto il suo equipaggiamento, esclusa la tuta dei Fedaikin donata temporaneamente all'ambasciatore, e si sentiva pronto. Il Fedaikin non dimenticò di sottolineare nuovamente al compagno sunese di caricare la tuta di Sayaka, nel caso di necessità, ma era altrettanto sicuro che con la compagnia del suo clone avrebbe potuto avvertirlo per tempo. Salutò l'ambasciatore con un inchino e fece scorrere i suoi occhi cruceiformi in direzione di quelli del jonin bambino. Lui era pronto e così doveva esserlo anche Hohenheim.

    Qualcosa però continuava a non tornare: per l'ennesima volta, qualcuno fece notare al gruppo il loro... ritardo.

    [...]

    Quando rimasero soli all'esterno, fu la donna dell'Erba ad approcciarlo per prima. Shinken, che dal canto suo si era posizionato nelle vicinanze dell'edificio più alto insieme al clone del sunese, non sembrò opporsi a quella proposta; aveva già avuto modo di scrutare l'intorno della struttura ed ora - con le difese effettivamente schierate - aveva ben a mente il numero di risorse che l'Erba stava mettendo a disposizione per proteggerli. La questione, ora, era la seguente: come doveva considerare tutti quei soldati? Alleati oppure potenziali nemici? Seppure i suoi batteri non avrebbero perso un solo istante nel creare un sottile strato protettivo sotto al braccio che era stato appena morso [Istinto di sopravvivenza], il Jonin del Suono non poteva mettere a rischio la sua mobilità, in nessuna delle due ipotesi, ne tantomeno di far sorgere dubbi ai ninja di Kusa. Percepita la presa del sigillo sul suo braccio sinistro, il Jonin srotolò la manica della sua veste mentre spostava lo sguardo ad incrociare quello della ragazza. La squadrò intensamente.

    La delegazione dell'Accademia non è mai in ritardo, kunoichi di Kusa. Non capisco a che cosa tu stessi facendo riferimento...

    [...]

    Il tempo passò noioso e seppure il Fedele non sembrava essersi mosso di un millimetro dalla meditazione, dall'alto della sua posizione rialzata, i suoi sensi mutati non avevano perso di vista nessuno dei presenti (e di chiunque si fosse avvicinato all' Hòritsu no Pitto). L'ecoradar aveva raggiunto ormai da ore la sua massima portata, di fatto inglobando quasi tutto il territorio dell'Erba. Il clone del compagno di Suna gli era accanto, dopo che entrambi avevano fatto gentilmente spostare una sentinella da uno degli edifici più alti del luogo. Fu proprio quest'ultimo a richiamare la sua attenzione, seguito subito dopo dalla kunoichi dell'erba. All'orizzonte, troppo lontano per le percezioni del ninja cieco, qualcosa stava accadendo. Risvegliato dalla sua cecità autoindotta, Shinken spostò lo sguardo sul cumulo di nubi che avanzava, spostando solo dopo qualche secondo lo sguardo verso l'inseguitrice. Niente vento, nessuna nuvola nei dintorni.

    Non sono i fulmini a preoccuparmi, ma quello che nascondono. I confini del tuo paese, ninja di Kusa, sono sotto attacco.



    Concluse secco verso la donna. Poggiò una mano a terra e con calma apparente si alzò in piedi, senza distogliere lo sguardo dal cumulo di nubi che si stava avvicinando. Per un Jonin esperto non sarebbe stato complicato calcolare in quanto tempo quel agglomerato di nubi avrebbe raggiunto la loro posizione e comunicarla al clone di Hohenheim. Se le difese non avessero retto, il ninja di Suna avrebbe dovuto avvertire gli ambasciatori e prepararsi al peggio.

    Ho visto raiton assai potenti, ma non abbastanza da mantenersi così a lungo. I ninja di Kumo possono spostarsi insieme alle tempeste e muoversi attraverso i fulmini. Per ora sono distanti, ma preparati ad aggiornamenti imminenti.





    Shinken Takatsui | Jonin Viola



    Chakra speso 6/80
    Vitalità: 16 Leggere
    Energia Vitale: 30 Leggere

    __________OT____________

    5 cadaveri con il Sigillo della CM + 1 Serpentone con il Sigillo della CM, per un totale di 6 Bassi spesi
    ________________________


     
    .
106 replies since 25/6/2017, 16:36   5130 views
  Share  
.