La Via della Spada[Stile per Kitori]

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  1. -Max
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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    La Via della Spada


    IV

    Su, nella torre che era al centro del Vulcano, guardavo da lontano il giovane Kakita rimanere fermo, contrastando i suoi istinti di spadaccino.
    Era facile rimanere fedeli alle parole quando mancavano le tentazioni, ma il calore e la necessità di pensare a qualcosa di nuovo avrebbero reso arduo il compito di rimanere in quella posizione.
    Yogan, in forma umana, sedette sul davanzale vicino a me, rannicchiando le gambe contro il petto, guardando in lontananza Kitori.
    La risposta non è facile, dissi alla dragonessa. Sicuramente starà pensando al timore. Ma il timore non viene spesso, spesso è più dovuto alla fama che alla forma.
    Allora, come fai a vincere con la spada nel fodero?
    Perché non andiamo a chiederlo a Kitori?
    Dissi, voltandomi. Yogan mi seguì e con calma ci dirigemmo verso Kitori. Era passato diverso tempo, il sudore ormai cadeva copioso sul viso del ragazzo e toccando il suolo caldo ben presto evaporava invisibile, mischiandosi ai fumi che salivano dal cratere.
    Quel posto era al limite del sopportabile.
    Allora, hai pensato a qualcosa? Domandai. Beh, però, non mi importa. Tieni per te i tuoi pensieri ora, coltivali, ma ricorda ciò che ti dirò ora. La vittoria non è uccidere il nemico. La vittoria è lo scopo ultimo della tua azione e la morte può essere solo una strada da percorrere, l'ultima, perché è definitiva. Puoi anche ignorare questi avvisi, comportarti da bestia ed usare le tecniche che apprenderai solo per togliere delle vite, ma allora rimarrai ancorato al rancore e questo mondo non farà altro che tingersi ancora di rosso.
    Speravo avesse compreso la lezione. Di certo estrarre la spada non sarebbe divenuto meno efficace se non avesse cercato a parole di ritagliarsi una strada meno sanguinaria: la spada sarebbe stata sempre affilata, i suoi muscoli sempre reattivi. La morte giuneva sempre, quando la lama incideva la carne e e la lama avesse inciso la carne non dipendeva dalle intenzioni che muovevano la spada.
    Avanti, usciamo di qui prima che soffochi, dissi al ragazzo. All'improvviso le ali del Sette Code, in forma ridotta comparvero lungo la mia schiena ed io mi alzai in volo di alcuni centimetri.
    Da qui alla cima sono circa duecento metri. Dammi Lascia tutto l'equipaggiamento qui e scala la montagna con le tue mani. Niente chakra. L'unica cosa che devi portare con te è la spada. Mi alzai in volo, scattando rapidissimo. Yogan non mi seguì immediatamente, ma ben presto anche lei prese a levitare, sebbene in forma umana.
    Ti stai chiedendo perché, vero? Disse, con una risatina. Beh, non sei una mezzasega, ma questo esercizio è parecchio duro. Di certo però non ti farà diventare forte all'improvviso. Ma hai idea di quante volte vorrai arrenderti durante la scalata?
    Perché la roccia sarebbe stata calda, le fiamme molte e gli appigli talora fragili. Ci voleva più forza di volontà che forza fisica a compiere quella scalata. Ed in cima, finalmente, avremmo usato le lame.
     
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