[News GDR] La Fonte della Vita Eterna

Villaggio dell'Abete

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  1. Yusnaan
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    Inseguendo un Sogno

    partenza con stile


    [28 ore prima della partenza da Konoha]


    Tutto era buio ed il villaggio della Foglia era calmo e silenzioso; le strade erano quasi tutte deserte, mentre nella maggior parte delle case le luci erano già state spente da un pezzo e la gente stava sfollando i locali notturni. Una risatina malefica e compiaciuta, però, andava risuonando tra le vie del villaggio, vicolo dopo vicolo, strada dopo strada, accompagnata da dei passettini quasi saltellanti di una figura incappucciata e con uno zaino sulla schiena.
    L'anonimo personaggio (femminile, a quanto pareva dalla voce) stava andando ad attaccare ad alberi e lampioni dei fogli di carta, il cui contenuto non era ben visibile alla penombra, ma sarebbe bastato avvicinarsi per scoprire che quella notte, in molte parti del villaggio erano state affisse delle foto molto nitide che ritraevano l'attuale hokage in una posa tutt'altro che mascolina e con indosso degli indumenti intimi femminili.

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    [22 ore prima della partenza da Konoha]

    Erano ormai le prime ore del mattino, e Kiyomi stava facendo ritorno alla propria villa, elegante ed in ordine come sempre, dopo aver fatto un rapido giro per le strade principali del villaggio per ridacchiare alle spalle di Raizen, mentre la gente, chi lo credeva uno scherzo e chi no, discuteva di quali fossero realmente i gusti sessuali del loro Kage.
    Così impari ad attendere così tanto per rispettare una promessa. Hi hi hi hi
    Stava varcando i cancello di casa, quando un corvo che aveva messo di guardia, si accingeva ad osservare una di quelle foto appese fuori le mura del giardino, per poi dare un'occhiata seria a Kiyomi, la quale interpretandolo come un richiamo per la bravata (cosa improbabile), continuò a sorridergli ed a trattare la cosa con leggerezza. Oh, ma su, è divertente.
    Entrata in casa, si diresse in cucina, salutando la simpatica cuoca

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    (una donna sempre sorridente e disponibile) che stava sfornando dei cornetti, e porgendole la busta della spesa che aveva in mano.
    Buongiorno Mama! Buongiorno signorina. Si è svegliata presto, oggi. Sì, ho fatto un giro. E ne ho approfittato per fare un po' di spesa per la casa.
    Nonostante Kiyomi non sapesse cosa volesse dire fare la spesa, viste le sole 5 carote, i 100 grammi di piselli secchi e le 30 teste d'aglio presenti nella busta, la cuoca cercò quanto meno di apprezzare il gesto. Oh, signorina, ma non doveva disturbarsi. L'ho fatto con piacere. Disse, mentre si avviò nel corridoio.
    La colazione la faccio portare sempre in camera? No, vado in salotto ad esercitarmi al Piano, mandamela lì. Subito, signorina.
    La ragazza, consultando la posta dal tavolino nel corridoio, notò immediatamente la presenza di uno strano pacco anonimo diretto a lei, al cui interno, dopo averlo scartocciato con un po' di diffidenza, trovò un reggiseno piuttosto provocante.
    Ma...chi è che manda sta roba? All'interno del pacchetto, la risposta non tardò ad arrivare, in quanto vi era anche la foto di una ragazza che Kiyomi conosceva fin troppo bene, stesa su di un letto e con indosso quello stesso reggiseno. Sul retro della foto, inoltre, c'era una frase accompagnata dal segno di un bacio fatto col rossetto:

    Scommetto che questo
    reggiseno ti starebbe benissimo.
    Magari un giorno lo vedrò ;p
    Intanto, se vuoi vedere come sto io
    senza, non mandare alcuna risposta
    a questa lettera.

    Haruko-chan

    Per la genin, che ormai si malediceva per essere entrata in quel dannato bar, quella dannata sera, la situazione stava diventando insostenibile, oltre che ridicola, sommersa dalle avance di quella ragazzina che proprio non voleva scollarsi di dosso. E come dovrei fare a mandare una risposta?! Ah...che puttanella.
    In mezzo alla posta, tra le altre cose, trovò una lettera alquanto singolare, nella quale spiccava il nome "Hayate".
    ..........
    HANAKO! Fai le valigie, domani partiamo!COSA?!

    [12 ore prima della partenza da Konoha]

    Prendi questo...la divisa alla marinara in quell'armadio...le 2 paia di scarpe lì sotto...gli stivali da trecking... Kiyomi ed Hanako stavano girando per l'enorme piano adibito completamente a guardaroba personale della prima, mentre questa le elencava i vestiti da prendere per il viaggio e la seconda li ammassava pian piano su un carrello.
    Signorina, non credo sia saggio esagerare coi bagagli, se va in missione.
    E' un'isola sperduta e avrò dei capelli orrendi per colpa dell'umidità di quella maledetta nazione. Almeno sarò vestita sempre al meglio.
    A proposito di questo, ho saputo che partirà una nave per trasportare tutti i ninja che accetteranno quella specie di invito. Pare sia stata recapitata una di quelle lettere in ogni dove, credo che sarebbe più sicuro.
    Non dire sciocchezze, il capitano Nezu è più che qualificato, il migliore per navigare in mari burrascosi. Ma aspetta, tu dove hai sentito questa voce? Stai uscendo ancora con quel chunin sfigato?!
    Ma...è carino. E poi è lui che le ha fatto il favore di posare per le foto, un minimo di riconoscimento lo merita. Ma comunque lui non ci va. Potremmo andarci noi con quella nave.
    Basta con queste cazzate, andremo per conto nostro.
    Anche se...mischiarci agli altri ninja è una trovata geniale. Se ci vanno tanti ninja, io non desterò alcun sospetto e potrò badare alle mie cose mentre loro investigano sulle loro baggianate. Ottima idea Hanako. Forse ne ricaverò qualcosa di buono da questo viaggio; se Raizen non vuole darmi l'immortalità, me la cercherò da sola. In fondo se c'è di mezzo Hayate, qualcosa di particolare dovrà pur esserci che desta il loro interesse.
    Tu allora non verrai, rimetti tutto a posto, porterò solo l'indispensabile.

    Aah...va bene, signorina...

    [Partenza da Konoha]

    Infine giunse il giorno della partenza, ed il grosso chocobo era già pronto ed equipaggiato di carrozza, in attesa che giungessero le 2 passeggere, dato che Kiyomi aveva deciso che la sua domestica l'avrebbe dovuta quanto meno accompagnarla fino alla nave per poi riportare indietro il dorato pennuto. Ma non passò molto tempo, che la padrona di casa, arrivata ormai alla stalla, vide arrivare nuovamente la sua domestica con un curioso oggetto tra le mani.
    Ho detto che tu non vieni, che ci fai con quel trolley orrendo?
    Ehm veramente l'ho comprato per lei.
    L'occhiata minacciosa della sua padrona non necessitò di parole aggiuntive per esprimere ciò che avesse da dire riguardo quell'idea del tutto insensata dal suo punto di vista. Non può portarsi più di una valigia, e questo è comodo e con le ruote, sarà più facile per lei. E poi questa tinta mimetica andrà a confondersi nella nebbia. Ci ho messo tutta la biancheria del borsone e i vestiti della valigia piccola.
    Nonostante Kiyomi avesse in programma di portare con sé almeno 2 valigie ed un borsone, dovette ammettere che la scelta di Hanako, che tentava sempre di riparare alle stranezze della donna, era la più logica e pratica, specie se non avrebbe dovuto destare troppi sospetti con gli altri ninja. Per quanto fosse anch'essa una kunoichi, la riuscita della missione non rientrava nelle sue priorità, quindi sapeva che avrebbe dovuto adeguarsi, ma non abbastanza da rinunciare ad un minimo di confort.
    Odio quando hai ragione, ma non scendo ad altri compromessi.
    Aspettami qui, vado a cambiarmi, non andrò certo in giro con qualcosa che non faccia pendant col mio bagaglio.
    Diamine. Il mio oroscopo lo diceva che sarebbe stata proprio una giornata di merda.


    Tempo 10 minuti e sarebbero salite entrambe sulla carrozza, e dopo il segnale di Kiyomi, il magico pollo schizzò via a tutta velocità verso il gate del villaggio, e per quanto viaggiare schiacciate contro il sedile, coi grossi sobbalzi provocati dai saltelli del chocobo fosse scomodo, era sicuramente il mezzo più rapido per raggiungere grandi distanze in breve tempo.
    Il viaggio però non sarebbe durato poco, dato che Konoha non era vicino a nessun porto, quindi Kiyomi dovette impiegare il tempo a modo suo, destreggiandosi con una piccola bambola di paglia.
    Ma è l'hokage, quello?
    Si. E' una bambola voodoo
    E da quando lei pratica il voodoo?
    Ma non lo pratico mica, ci sto solo provando. Metti che funziona...
    Ehmmmm....scusi se la interrompo...ma non siamo vicini al mare?
    Oh hai ragione. Tranquilla, Eva si fermerà in tempo.
    I secondi passavano e la chocobo non accennava a rallentare mentre il mare e la grande nave si avvicinavano sempre di più, a gran velocità.
    Ahem signorina, non si ferma.
    Eva, siamo quasi arrivati.
    .....
    Kiyomi-sama!
    EVA FERMATI!
    A sentire quell'urlo, l'animale frenò immediatamente inchiodando le zampe a terra, facendo quasi ribaltare la piccola carrozza che gli si schiantò addosso, e allo stesso modo le 2 donne si capovolsero completamente insieme ai loro bagagli nello stretto abitacolo, e il tutto a pochi metri dalla nave, davanti a molti ninja presenti che si stavano imbarcando.
    Oh...io lo sapevo! Il chocobo ritardato dovevo beccarlo io. Che figura di merda. Scendi come se niente fosse e prendi i bagagli, io cerco di risistemarmi un po'.
    Una volta ricompostasi alla meglio, la giovane donna scese dalla carrozza col suo solito fare superbo, prendendo il trolley dalle mani della domestica e la sua borsa a tracolla, in cui aveva stipato trucchi, spazzola ed altri efetyi personali per la cura della sua persona, insieme a parte dell'equippaggiamento ninja. A testa altra salì la passerella della nave senza dare troppa confidenza agli altri passeggeri, e senza perdere tempo sarebbe scesa sottocoperta per cercar una cabina singola.

    [L'isola dell'Abete]

    Il viaggio fu alquanto noioso per Kiyomi, la quale passò la maggior parte del tempo nella sua cabina, per evitare di dover socializzare troppo con quella marmaglia di ninja sputa-kunai che non aspettavano altro di mettersi a fare i detective e menare le mani. Purtroppo per lei, quella era la vita che aveva scelto per arrivare al suo scopo e doveva adattarsi almeno un minimo per superare le difficoltà che la attendevano, sperando che ne valesse la pena.
    Venne svegliata nel bel mezzo del suo sonno quando cominciò ad esserci una strana agitazione a bordo, che a sua insaputa era dovuta all'approssimarsi dell'isola e ad una serie di iceberg che sarebbero presto stati rimossi, quindi,
    dato che già sapeva che sarebbero arrivati durante la notte, si tolse la mascherina rosa per gli occhi, e dopo aver riposto nel trolley le lenzuola da viaggio, si preparò all'attracco indossando un abito kusa nella sua forma combattiva, ovvero una vesteAD_Womens_Ninja_Costume scura e aderente con stivali a tacco vertiginoso, il tutto coperto (per la sfortuna dei maschi presenti) da un pesante impermeabile nero; le armi erano tutte equipaggiate e pronto all'uso, e le spade gemelle legate dietro le spalle.
    Dopo aver accettato a malincuore il sigillo che Daishin creò per tutti, la ragazza dovette anche accettare di collaborare e spostarsi in gruppo con gli altri sotto la pioggia battente con solo un piccolo ombrello nero a ripararla dall'acqua (per quello che poteva servire); purtroppo per lei, gli abitanti dell'isola, a quanto pareva, non desideravano ospiti o intrusi, quindi avrebbero dovuto far tutto nel massimo silenzio. Il tempo era terribile e la visibilità quasi azzerata, e con molta calma, dopo essere scesa dalla nave ed aver ascoltato le indicazioni dei due che sembravano aver preso la situazione in mano, si diresse assieme agli altri verso il centro abitato, con la sua borsa e l'ombrello in una mano, e trascinando il trolley sul terreno fradicio con l'altra, rimpiangendo di aver lasciato la sua calda ed asciutta cabina.
    Quando la squadrà si separò in 2, decise di restare col gruppo che aveva deciso di controllare il casolare nella campagna, sperando di potersi intrattenere almeno un po' in un luogo riparato da quella snervante pioggia.


    Edited by Yusnaan - 25/9/2018, 23:58
     
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