[News GDR] La Fonte della Vita EternaVillaggio dell'Abete

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  1. Filira
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    Mother of dragons

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    In missione all'Abete


    II


    Il mare si stagliava di fronte a lei. Enorme, infinito, piatto. Murasaki era ferma a prua, gli occhi puntati sull'orizzonte. Erano ormai giunti in vista dell'Isola, attenendo solo di trovare un punto d'approdo che li mantenesse il più nascosti possibile dagli abitanti dell'isola. Concentrò nuovamente l'attenzione sul paesaggio, cercando di vedere di più, più a fondo. Eppure pareva che i suoi occhi non volessero collaborare, mentre la vista andava mano a mano annebbiandosi, e tutto perdeva i suoi contorni definiti. Sospirò. Evidentemente non era ancora tempo.

    A parlarvi è Daishin Iga, Amministratore del Villaggio di Suna. I sigilli che ho appena creato ci permetteranno di comunicare mentale a grande distanza. Vi invito ad usarli per trasmettere qualsiasi informazione riteniate non debba venir ascoltata dai nostri pericolosi alleati.

    Sentì la voce dell'Iga risuonarle chiaramente in testa, proprio come se le fosse accanto. Incuriosita, alzò la mano destra, dove aveva appena avvertito un leggero pizzicorio. Un sigillo si era fatto strada fra le sue carni, ed era apparso lì, come se niente fosse. Era una tecnica interessante, doveva ammetterlo. Di certo questa missione le avrebbe dato più di un'occasione per saggiare le capacità degli alleati della Foglia. E la Hyuga aveva davvero un'ottima memoria.

    [...]

    Quando furono a terra, la ragazza ebbe occasione di constatare meglio quali fossero i componenti di quel nutrito gruppo di accademici. Oltre a Daishin Iga e Youkai, Murasaki riconobbe di vista un suo compaesano, di cui però sapeva davvero poco, non arrivando nemmeno a conoscere il suo nome. La delegazione Sunese era di gran lunga quella più nutrita, e annoverava tra le sue fila un ragazzo vestito di nero, decisamente inquietante e che pareva essere in gran confidenza con l'Amministratore. Tre ragazzi più giovani parevano spalleggiarsi a vicenda, e formavano di certo un trio particolare: le due ragazze esibivano delle capigliature certamente particolari, e una delle due non aveva certo un colorito tipicamente sunese. L'altro, a detta dell'uomo in nero, doveva essere la forza portante di uno dei demoni codati. Murasaki inclinò appena la testa, fermando lo sguardo proprio su di lui. Avrebbe voluto leggerne il chakra, ma decise che quello non pareva il momento adatto a scandagliare i propri alleati.
    Si mossero lentamente attraverso una serie di sentieri paludosi, con il terreno saturo della pioggia che accennava solo in quel momento a voler smettere. Stavano ponendo particolare attenzione a non lasciare tracce, e questo non faceva altro che rallentare ulteriormente il loro passo.

    Tutto bene? Quello che è successo... Non hai particolari effetti, giusto? O dovremmo stare attenti a dei segnali particolari?

    Si rivolse a Youkai a bassa voce, evitando che la conversazione diventasse di dominio di tutto il gruppo. Una volta giunti alla fattoria, la Hyuga andò in esplorazione con il non-morto, seguendo il suo trotterellare allegro per i campi zuppi d'acqua e fango. Possibile che anche in una situazione del genere, in cui era lo sconforto a farla da padrone, il fantasmino avesse comunque tutte quelle energie?

    Oh, questo non sembra un buon segno. Proviamo a comunicare con Daishin, okay?
    Daishin, qui è Murasaki. Siamo qui di fianco alla casa, e Youkai ha trovato qualcosa di... Strano. Sembrerebbe una catapulta, o comunque un grande marchingegno da guerriglia.

    Afferrò il telo, cercando di vedere il più possibile all'interno. Quale poteva essere l'utilità di un affare del genere lì, in mezzo al nulla?
     
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