[News GDR] La Fonte della Vita EternaVillaggio dell'Abete

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  1. ~Cube
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    La Fonte della Vita Eterna


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    Durante la riunione tra le varie parti coinvolte nella distruzione dell'arma diversi teatrini richiamarono la mia attenzione, alcuni più di altri. Il primo fu quello dello scambio tra Tasaki Moyo e la Magnaminità, il lancio di teste reciproco fu alquanto singolare e la dichiarazione di odio tra quel Ninja a me sconosciuto e Hayate non me la sarei di certo scordata in fretta. Il secondo evento invece e sicuramente più fisico fu quello di Kensei, la sua presa fisica sulla mia spalla fu un più che evidente segno di quanto a quel Ninja piacesse la sua figura e la sua forza. Una sorta di autocelebrazione di se stessi.

    Un Ninja che di fronte a quello che si poteva considerare un suo caro compagno e alleato mentì mascherando così il suo coinvolgimento con Hayate. Kensei Hito, la goccia che aveva fatto traboccare il vaso. Un vaso che conteneva la mia già poca considerazione che riponevo nelle istituzione accademiche. Un Ninja di Kiri che attaccava due Ninja alleati... in favore del Coraggio. Quello fu l'evento che sommato a tutto quello che avevo accumulato ad Oto mi spinse a scegliere il tradimento, in favore di Hayate e del Potere.

    Forse con il tempo avrei metabolizzato il gesto di Kensei e riconsiderato la sua posizione. Infondo se si era spinto a tanto, ben oltre a quello che si considerava limite, poteva essere un utile elemento per gestire situazioni grige. Un supporto o chissà un alleato temporaneo. Ma allo stesso tempo avrei dovuto in qualche modo sfogare la rabbia repressa che avevo accumulato. La sua insensata rabbia, e spavalderia non sarebbero state facili da dimenticare e superare.

    Tuttavia agganciandomi al discorso precedente dopo una brevissima conversazione con l'Hokage, con il quale mi limitai a scambiare un accenno con la testa in segno di assenso e recepimento delle sue parole rimasi a dir poco sbalordito dall'evento successivo. L'Hokage, insieme a Saru che identificai come la genin di Suna centro della contestazione, si lasciò letteralmente andare ad una paternale infinita contro Shin. Una serie di giustificazioni, di discorsi, di voli pindarici che non avevano alcun collegamento con la realtà, o meglio con l'interpretazione che io davo del nostro essere Ninja e dell'agire come tale.

    Davvero stavo ascoltando quelle parole? Tradimento? Crimine? Davvero l'Hokage stava difendendo un Genin di Suna, che puzzava ancora di latte materno e che era giusto entrata nella fase ribelle e volgare dell'adolescenza? Davvero l'Hokage stava mettendo in discussione completamente, sotto ogni punto di vista, senza la minima presa di coscienza il lavoro di Shin, un suo sottoposto del suo villaggio? Davvero non si era reso conto che se Shin fosse stato ferito, bloccato o arrestato nessuno di noi sarebbe stato lì presente a parlare con così tanta tranquillità?

    Cercai di mantenere la calma, per Shin. Ma il mio sangue, pompato dal cuore meccanico, ribolliva. Quello che stavo ascoltando era esattamente il motivo per il quale mi ero strappato il cuore dal petto e mi ero consegnato ad Hayate. Quell'Accademia, quello che stava dicendo quel Jonin della Foglia e ciò che giustificava non aveva senso! Alcun senso!

    Se Shin avesse veramente seguito la morale che propinava il suo Kage allora sarebbe stato letteralmente impossibile fermare Cao Cao e il suo piano maligno, e verosimilmente tutto il resto sarebbe andato a rotoli, con chissà quali tremende conseguenze. Inoltre l'Hokage non considerava la più banale delle realtà: non era morto nessuno, Saru non era mai stata veramente in pericolo e Jins era parte di Hayate. Avrei abbandonato anche io Saru, senza problemi fossi stato al posto di Shin. E probabilmente anche Shunsui avrebbe fatto lo stesso, considerando la sua risposta. Figuriamoci Kensei Hito.

    Odio e ribrezzo erano le uniche due sensazioni che provavo nei confronti di Raizen. Odio perché aveva messo in discussione l'operato di Shin e la richiesta di cedere la Maschera e ribrezzo per quello che l'Hokage proferiva sull'essere Ninja. Disgustamente sbagliato. Ecco perché mi ero affidato ad Hayate. Ecco perché avrei cercato il potere a tutti i costi.

    Una forza che mi avrebbe permesso di difendere le mie convinzioni. Hayate sarebbe stata la mia guida per giungere ad un tale obiettivo. L'Accademia era morta, e si stava putrefacendo sotto il peso morto di quei Jonin.

    [Note finali]Per non spezzare un pò, diciamo, l'atmosfera drammatica del post con semplici descrizioni, come specificato in quello mio precedente, ritorno ad Oto nelle modalità già descritte!





     
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