[News GDR] La Fonte della Vita EternaVillaggio dell'Abete

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  1. Ade Geist
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    ~ The Red Capes are coming!

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    La parola data


    Epilogo


    Atto XXIII
    Memorie di uno shinobi devoto. †



    Mentre camminavo lungo il sentiero che dava alla cima dell'Atollo dove era stato organizzato l'appuntamento, ebbi modo di ripensare agli ultimi scambi tra me e gli Hayate dopo l'uscita di Akira - che ancora mi dava ai nervi per la mancanza di fiducia e l'ingerenza nel mio ruolo. Notare lo sguardo carico di tensione della Magnanimità e sentire il Coraggio lamentarsi come un bambino cui era stato tolto un giocatolo mi fece interrogare su come doveva essere strutturato Hayate. Perché due uomini tanto diversi potevano essere definiti entrambi Virtù e sedere sugli scranni più alti di una associazione sanguinaria e senza scrupoli come Hayate? Qual era la motivazione ideologica che portava due individui come quelli a coesistere e convivere in uno stesso luogo avendo intenti affini? Se la Magnanimità si era rivolta al sottoscritto, in precedenza, con parole cariche di una certa sacralità e di un certo carisma sia nei confronti del suo superiore, Hayate Tamasizu, sia nei confronti della loro missione - facendo quindi trasparire una qualche devozione alla causa piuttosto forte -, il Coraggio era apparso come un araldo del Caos, generato da una qualche tempesta maligna, capace di concentrare in sé il potere di mille uomini e di mille spade - o mazze, che si preferisca -, nato col solo intento di portare distruzione e devastazione nel mondo. Perché dunque unirsi ad Hayate? Cosa poteva mai incastrarci, lui, con la ricerca dell'Immortalità dell'ex kiriano? Tuttavia, queste, non erano domande cui avrei dato risposta in questa occasione.
    Arrivato sull'Atollo trovai soltanto i due Hayate che avevo già incontrato: Coraggio e Magnanimità, appunto. Se il primo se ne stava ritto, evidentemente in ansia ed in attesa, il secondo era chino a terra, evidentemente adirato, che cercava di stemperare la sua rabbia disegnando qualcosa con la sabbia ed un bastoncino. Interessante scelta dei termini. E saggia. Disse la Magnanimità, non appena mi fermai davanti a loro. Saggia un corno! Ha detto che non siamo più amici! Odio non avere amici! replicò il Coraggio ferito forse nell'orgoglio oppure continuando a recitare quella assurda parte del bambino sadico. Lo so. Replicai alla Magnanimità. Il mio destino era non ricordarmi più di te, Coraggio di Hayate. Non avremmo più potuto essere amici dopo questo momento. Stavo parlando con la solita voce grave ma il tono, era evidente, sembrava quello di chi cerca di spiegare qualcosa di non semplice ad un bambino. Ma pensala così: avremmo modo di stringere nuovamente amicizia la prossima volta che ci incontriamo, proprio come se non ci fossimo mai conosciuti. C'era una vena di ironia in quelle parole, ma innocua. Poserò una mano sulla tua testa, troverò i ricordi e poi li cancellerò. Ti sveglierai a Kiri, con gambe diverse e una storia accettabile. Ma prima una semplice domanda. Proseguì la Magnanimità. Allungai la mano dentro la tasca dell'armatura, ovviamente prendendo e tirando fuori il filatterio che avevo creato prima di entrare nel Lago sotterraneo che mi avrebbe portato al cuore della Bakekujira. Hai registrato o tenuto nota in qualunque modo di quanto accaduto all'Abete, nello specifico per quanto riguarda me, il Coraggio, Shin e Kato? Mi chiese lo zelota, mentre gli porgevo il filatterio. Non era comunque mia intenzione mentirgli, quindi l'interrogazione mentale sarebbe stata semplicemente una precauzione in più, in quella circostanza. Sì, è in questo filatterio che vi sto porgendo. Arrivò anche la seconda domanda: Hai distrutto quanto registrato al riguardo? chiese, anche lei saggiamente. No, ma solo perché volevo farlo davanti a voi come segno di fiducia. E, così dicendo, avrei gettato a terra il filatterio, lasciando che quell'oggetto di finissimo vetro si schiantasse al suolo in mille pezzi. Hai nascosto questi o altri modi per recuperare queste informazioni? Chiese infine. No. Replicai io, seccamente. Non avevo mai mentito in nessuna di quelle domande ed ero certo che la Magnanimità lo sapesse. Ed infatti la Magnanimità si voltò verso il Coraggio, facendogli un cenno con la testa. L'arma di quell'uomo così assurdo s'illuminò. Non discostai da essa lo sguardo neanche un secondo fin quando tutto ciò che vidi non fu altro che la più pura e tetra oscurità.
    Quando riaprii gli occhi ero su una nave, disteso, a letto. Mi alzai con la testa frastornata e dolorante, rendendomi conto di essere quasi arrivato a Kiri. Cercai qualche mio compagno di viaggio, senza notare nessuno. Non riuscivo a capire perché fossi su una nave, da solo, quando, specialmente se la missione non prevedeva persone incapaci di utilizzare delle evocazioni per spostarsi in volo oppure direttamente in grado di volare, ero solito muovermi sul dorso dell'Albino delle Grotte del Silenzio. Quando mi sforzai di ricordare però, qualcosa tornò alla mia mente. Avevo distrutto il Cuore della Balena Volante nel Villaggio dell'Abete e, mentre me ne andavo, fui richiamato dalla Tregua che mi offrì dei miglioramenti per ... Le mie gambe? dissi, sottovoce, quasi tra me e me, mentre portavo gli occhi verso i miei arti inferiori ora nuovi, scintillanti e dotati di alcune cromature che non ricordavo il precedenza. Provando a concentrarci del chakra notai l'arto modificare il suo aspetto leggermente, evidenziando delle caratteristiche peculiari ed estramente avanzate. Una volta a Kiri, nella Magione Kenkichi, mi sarei premurato di studiarle a lungo ed a fondo per capirne tutte le potenzialità. Non riuscivo infatti a ricordare chi fosse l'incredibile fabbro che riuscì a forgiarle. Ricordavo solamente la Muuga e la tregua che mi proposero questo miglioramento come ringraziamento per le mie gesta in quel luogo.
    Passarono alcuni minuti prima che arrivassi sulla terra ferma. Guardavo l'acqua scorrere accanto alla nave, ripensando all'incredibile peripezia vissuta quel giorno. Ero riuscito, assieme ad altri due accademici, a convincere un Hayate a collaborare con noi. Quando attraccammo ringraziai il capitano della nave e mi diressi in Amministrazione per riferire al Mizukage di quanto accaduto, dato che avevo saputo che era rimasto ferito ed aveva dovuto ritirarsi insieme al Kitori, un giovane Kenkichi che avevo avuto modo di incontrare forse soltanto un paio di volte. Ma fu proprio mentre varcavo la soglia dell'Amministrazione che accadde qualcosa: sapete, le domande degli Hayate furono precise, esattamente come l'interrogazione mentale richiedeva. Ma più precisa è una domanda e più possibilità ci sono di rispondere coerentemente con essa ma tralasciando informazioni nient'affatto contingenti. La Magnanimità mi aveva chiesto se avessi in qualche modo registrato io le informazioni su Shin, Kato, la Magnanimità e il Coraggio. Mi aveva chiesto se le avessi distrutte e se avessi nascosto qualche altro modo per recuperarle: io avevo risposto sinceramente; non avevo fatto niente di tutto ciò. Eppure ero riuscito comunque ad ingannarli. Al mio fianco, infatti, la Promessa iniziò a vibrare con una intensità inumana e, un istante dopo, venni trascinato a forza nel mio mondo interiore. Kensei, devo raccontarti qualcosa ... Disse l'arma, dietro la sua candida maschera d'osso.
    E questa, oltre che la storia di come partecipai alla distruzione della Bakekujira, è anche la storia della prima volta in cui riuscii ad ingannare le Virtù di Hayate.



    Chakra:
    Vitalità:

    En. Vitale: 28/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 700
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Medio × 3
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Base × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note Combattere con Handicap disattivato.



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    Koutsu
    Pipistrelli
    Yakusoku

     
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