Il Nettare dell'Orchidea

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  1. ~Cube
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    Il Nettare dell'Orchidea


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    Lo scambio di domande e risposte che avvenne durante il percorso e all'arrivo ad Ame tra me e la Madama fu decisamente utile. Anzi, estremamente interessante. Ogni posto in questo mondo aveva delle regole. Che esse fossero state scritte o meno poco cambiava ma se si voleva procedere, andare avanti senza sbattere la faccia, era necessario essere a conoscenza di cosa si poteva o non si poteva fare.

    Ad Ame dunque tutto ruotava attorno ai soldi. Non esistevano formalmente dei ranghi ma dei titoli e verosimilmente questi avevano un certo potere, in un funzione di una scala gerarchica. La Nonnina era un Fante, Lord Goemon un Principe e infine la Regina con tutta probabilità il punto apicale di quella scala. Ma in che modo erano connessi? Forse il filo conduttore erano proprio gli affari e come mi aveva fatto notare Madama similmente a Hayate era fondamentale gestire la propria curiosità. La segretezza non era un'opzione ma un obbligo. Certo, a differenza però della Setta gli affari non si concludevano da soli e quindi le mani in qualche modo bisognava sporcarsele, immischiandosi laddove non si poteva, ed era proprio lì che iniziavano i giochi di potere. E probabilmente in quei giochi il figlio della Madama Umezawa ci era rimasto secco. Che ruolo aveva avuto ad Ame però non mi fu dato saperlo ma una cosa mi lasciò decisamente sorpreso. Senza troppi giri di parole la nonnina mi aveva dichiarato, come se non fosse chissà quale gran segreto, che suo figlio era stato proprio ucciso dalla Regina.

    Ovviamente rimasi un po' sbigottito. Come poteva lavorare ancora per la Regina quando la stessa aveva ucciso il suo amato figlio? La domanda era quindi una sola: i Ryo avevano avuto la precedenza anche in quel caso? Oppure segretamente Madama stava pianificando qualcosa, chissà magari in combutta con altri di Ame, per ottenere la compensazione di cui mi aveva parlato prima? E Lord Goemon in tutto ciò dove si inseriva? Domande la cui risposta sarebbe stata impossibile da ottenere, e non avrei nemmeno chiesto alla donna. Sicuramente nel migliore dei casi mi avrebbe stritolato con i suoi poteri.

    Comunque messa da parte la spiacevole sensazione che proveniva dal cimitero avvicinandoci alla tomba del suo defunto caro entrambi notammo la presenza di una figura sospetta. Un anziano signore, a dire il vero, che in qualche modo stava anche lui combattendo contro quella irrefrenabile volontà di andarsene. Uno spirito notevole, per la sua età, o un pericolo in agguato? Una domanda che evidentemente si pose anche Madama e che cercò di risolvere il prima possibile, rivolgendosi direttamente all'interessato. E così, merito forse del fiuto da volpe della donna, un piccolo siparietto venne svelato. L'uomo annullando la trasformazione si rivelò essere un Fante di Ame, almeno stando alle sue parole.

    Affari, affari di Ame per la precisione. Di conseguenza seguii la regola base della signora: non mi sarei intromesso, restando da parte e in silenzio intento a osservare la presenza in più. Non avrei accennato a nessun segno di ostilità, non ne avevo motivo. Certo, finché la Madama avvicinando telepaticamente il pacco verso di se, e di conseguenza verso di me, innescò una reazione decisamente irreversibile.

    Il pacco a metà strada esplose, letteralmente, in un gigantesco complesso di fiamme e fuoco. Un potente funjustu o esplosivo era stato attivato e se non mi fossi mosso a riguardo sarei rimasto letteralmente alla mercé di tale deflagrazione. Niente e nessuno mi avrebbe risparmiato da un danno enorme! Così appena i miei sensi percepirono l'esplosione piegandomi su me stesso e caricando tutta la forza disponibile sulle gambe e sul resto del corpo, andando ben oltre ai miei limiti, ruotai su me stesso, dando così le spalle al nuovo arrivato e a Madama, e scattai indietro per scampare a tale offensiva. Non solo, consapevole che ben presto la mia Henge si sarebbe annullata a causa dello sforzo, un attimo prima di fuggire indietro mi sarei portato entrambi gli avambracci davanti al volto, incrociati, così da nascondere quanto più possibile il mio vero viso e difendermi eventualmente dai danni diretti. Perciò andando ben oltre ai miei limiti consentiti, forte dei riflessi, scampai alla fiamme dirette correndo al massimo delle mie possibilità. E la fortuna volle che il raggio dell'esplosione terminò la propria corsa prima di raggiungermi. [S. Difesa 1]Impasto Medio. Riflessi: Viola + 6 Tacche = 750

    Sovraimpasto di 2 tacche. 1 Leggera di Danno.

    Movimento difensivo di 8 metri.


    Sospirando per il pericolo scampato non avrei allontanto gli avambracci posti davanti al volto, posizionati a coprire la mia faccia bensì con una mano avrei fatto apparire una maschera [Prestigiatore] Prestigiatore [1]
    Abile: L'utilizzatore ha una precisione e una finezza nei movimenti delle mani che sfiora il sovrannaturale. Può compiere facilmente giochi di prestigio con oggetti di dimensioni pari o inferiori a mediopiccola. Possono passare gli oggetti occultati da una mano all'altra in un tempo ridotto, difficilmente percepibile.
    [Da genin in su]
    . Certo, mi trovavo verosimilmente di spalle, rispetto al Fante di Ame ma non sarei potuto permettere in ogni caso di svelare la mia identità e così al massimo della velocità avrei indossato la maschera tale da coprirmi il volto [S. Gratuito Lento]Indosso la maschera e successivamente avrei eseguito nuovamente l'Henge Tecnica della Trasformazione - Henge no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Capra (1)
    L'utilizzatore può cambiare il proprio aspetto. Le dimensioni possono essere maggiorata o diminuita al massimo del 50% rispetto le proprie dimensioni reali. La trasformazione permette di assumere le caratteristiche tecniche dell'oggetto in cui trasformati oppure ottenere armi naturali se possedute dall'animale trasformato. Le potenzialità devono essere parigrado l'utilizzatore, non è possibile ottenere una protezione fisica e non è possibile ottenere capacità di movimento non possedute dallo shinobi. È possibile applicare questa tecnica anche in combinazione con un altro shinobi, unendo i due in uno stesso aspetto fittizio. Solamente uno dei due shinobi avrà il controllo delle nuove sembianze ma entrambi dovranno pagare il costo di attivazione. Subire un danno pari o superiore a leggera causerà lo scioglimento della tecnica.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Basso )
    [Da studente in su]
    , per ritornare al mio aspetto fittizio, quello di Jin. Consapevole che l'adrenalina del momento, l'esplosione e il fumo avrebbero reso la mia individuazione, con il mio volto vero, improbabile ma in certo senso non potevo più giocare liberamente. Fortunatamente non avevo alcun simbolo di Oto con me, visibile, e questo almeno mi escludeva come prima analisi ad un Accademico.

    Comunque solo a quel punto mi sarei nuovamente voltato verso i due membri di Ame. E solo allora avrei assistito ad un evento interessante, almeno dal mio punto di vista. Non ci fu bisogno di inseguire l'uomo, così come mi aveva repentinamente ordinato Madama, perché... semplicemente non ci fu nessuna fuga. Subito si rivolse verso di me in un certo senso dichiarando una volontà non aggressiva. Anzi il suo volto, e i suoi modi di fare, dimostravano un profondo rispetto nei confronti di Madama Umezawa. Era visibilmente dispiaciuto, anzi affranto per ciò che era successo. Forse era stato messo in mezzo. Forse no. Che stesse recitando o meno era difficile per me capirlo, non avendo elementi per discrimare tale possibilità. Solo una cosa mi balzò all'occhio. Quella persona davanti a me non era sconosciuta. La mia memoria mi riportò al Kato guardiano. Quando tempo addietro avevo accettato il suo ingresso ad Oto, e in effetti giunse accompagnato da una bambina. Uno strano tipo, c'era da ammetterlo. Primo perché era riuscito a superare il mio controllo e secondo perché si portava a lavoro una creatura innocente. Un rischio troppo grande, un punto debole troppo facile da sfruttare. E questo sicuramente Madama lo sapeva.

    Si avvicinò a Madama, da parte mia non feci nulla. Questo perché la signora sapeva difendersi benissimo da sola e poi perché stavo seguendo la regola base di Ame, un regola che propria Madama mi aveva spiegato: farsi i propri affari. E io non ero che un ospite, in quella città. Una mia interferenza sarebbe stata pari ad un offesa, o una totale mancanza di rispetto. Mi sarei piegato le braccia davanti al corpo in attesa di una reazione, o di una risposta da parte della Nonna.

    Solo se Madama Umezawa si fosse rivolta verso di me, per chiedere in qualche modo una mia opinione allora avrei risposto. Cercando di appensatire e cambiare il tono di voce, anche se non era una mia abilità, avrei detto ciò che ritenevo giusto Madama, è visibilmente scosso. E sinceramente dispiaciuto. Non credo che menta su sua figlia. Una seconda possibilità la merita ciascuno di noi. Sarebbe crudele e insensato sprecare un talento. Aggiunsi, consapevole delle parole dell'uomo Mi aveva parlato di una compensazione? Credo che un buon modo di scusarsi sia un suo supporto alla sua causa. Se è stata la Regina a decidere la sua morte, ora potrebbe finsi morta e dare la conferma della sua morte da parte del Fante. La Regina abbasserà la guardia e sarà lì che potrà... muovendosi tra le ombre... ottenere la sua compensazione. Conclusi.

    Una seconda opportunità la meritava chiunque, pure dei cani sciolti e randagi come me. Dei bastardi che erano in cerca di una casa nuova ad Ame e di uno scopo di potere infinito nell'ottica di una vita eterna per la Grazia e Giustizia di Hayate.

    Scheda Kato

    Aggiungo il link per la scheda di Kato più vicina come tempistiche alla giocata.

    https://www.narutogdr.it/pg/scheda.php?s=0...YvDe37pz3Db7mS2



     
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