Il Nettare dell'Orchidea

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  1. Febh
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    È colpa tua. Ratty

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    Il Nettare dell'Orchidea


    Il Cimitero di Ame

    Kato e Namae
    Minacciato dall'anziana donna, Namae scelse la strada della diplomazia facendo avanti e presentandosi come un Fante di Fiori, cosa che lei accolse con una lunga occhiata sospettosa. Anche io sono un Fante di Fiori. Mi aspettavo che quella cagnetta che abbiamo come Regina mandasse uno scagnozzo da due soldi a posizionare il pacco, ma se ha mandato te allora deve essere importante. Si dedicò quindi al pacco, che evidentemente era stato predisposto per esplodere se sottoposto alla tecnica della telecinesi o dal contatto col chakra di quella donna. L'esplosione la mandò ovviamente fuori controllo per un poco, ma sia Kato (illeso grazie alla sua prontezza di riflessi) che Namae fecero il possibile per restare sul pezzo.

    Smossa dal calore dell'esplosione, l'atmosfera mutò rapidamente causando l'inizio di una fitta pioggia mentre la donna dai capelli che erano sfuggiti alla crocchia aveva occhi accesi come brace incandescente. Al suo ordine Kato era pronto a intervenire ma non ci fu bisogno perchè Namae si arrese immediatamente, rivelando la sua vera identità e avvicinandosi, evidentemente con l'intento di parlamentare e arrivando persino a rivelare di sua figlia, sostanzialmente esponendo un suo punto debole. Tu...lo scagnozzo di Goemon. La vecchia sollevò una mano e molti dei detriti presero il volo verso l'Oleandro, fermandosi a pochi millimetri dalla sua faccia e dal suo collo. Solo una minaccia, tanto che lui potè continuare ad avvicinarsi, seguito da quegli oggetti sotto il controllo della vecchia, ovviamente fuori di sè per l'ira. Kato volle parteggiare per Namae, ma non fu chiaro se Madama Umezawa lo sentì, tuttavia lo sguardo della vecchia non si spostava di un millimetro dal volto del Fante di Ame. Non voleva uccidermi quella cagna. Anche a breve distanza non mi avrebbe ucciso. Ferito forse, anche gravemente. Ma me la sarei scampata. Lei voleva distruggere la tomba di mio figlio davanti ai miei occhi. Voleva mandare un messaggio a me e alla ragazzina. Serrò i denti fino a far sanguinare le gengive e quasi crepare lo smalto. Non qui. Disse dopo qualche istante, come se avesse impiegato un pò per calmare abbastanza le sue emozioni per poter poi puntare quello che restava del suo ombrello verso la tomba poco distante, che esplose rivelando un'urna finemente decorata. Un semplice gesto della mano e quell'oggetto volò verso di lei, quindi un nuovo movimento dell'ombrello e il terreno esplose vicino a Namae, lasciando un fosso abbastanza grande e profondo da poterci entrare. Dentro. Tutti e due. Dobbiamo andare via da qui.

    Non era una domanda.

    [...]

    Assurdo pensare che la donna fosse riuscita a scavare quel lungo tunnel semplicemente con l'ombrello e la telecinesi, probabilmente sotto Ame esistevano numerosi condotti e lei ne conosceva la posizione, aprendo solo il passaggio. Dopo diversi minuti di corsa in quell'ambiente quasi completamente buio (Madama Umezava aveva tirato fuori una candela dalla sua borsetta, accendendola) e umido di terriccio, uno strato di muratura indicò che erano arrivati in un tratto con un barlume di civiltà che ben presto li condusse alle fogne. Ci volle quasi un'ora tra cunicoli che si dipanavano e bivi scelti senza esitazione che raggiunsero delle scalette a pioli. Salite, forza. Quelle le uniche parole della vecchia, le prime da quando erano arrivati di sotto. Non ho potuto coprire il buco ma almeno non ci troveranno se ci inseguono. Sbrigatevi.

    La scala li avrebbe condotti a una cantina umida e buia, ma senza polvere, segno che qualcuno la aveva usata di recente. Anche Namae che era esperto di Ame e anche di parte delle fogne avrebbe avuto serie difficoltà a capire in che punto della città erano arrivati, visto il percorso intrapreso (la vecchia aveva anche accuratamente evitato la parte delle fogne in cui si rifugiavano alcuni tossici e qualche altro rifiuto umano di Ame). L'ambiente aveva alcuni tappeti arrotolati su una parete, una minuscola finestra con delle sbarre di ferro in alto e nessuna uscita a parte la botola da cui erano entrati. Se era la cantina di un palazzo, non c'erano accessi per raggiungerla che non fossero le fogne.

    Un semplice gesto della mano e la botola si chiuse, mentre un rumore metallico indicava che il meccanismo che la chiudeva era stato sigillato dalle arti telecinetiche di Madama Umezawa, che si era avvicinata a una parete poggiandovi la mano e cercando di riprendere fiato. Il suo abito era rovinato in più punti, l'orlo della gonna insozzato di fango e acqua là dove non era tagliato e bruciato e i suoi capelli erano un disastro, così come la sua respirazione. Jin ragazzo mio da bravo, stendi un paio di tappeti così possiamo sederci. Disse, evidentemente stanca (era forse un'occasione per ribellarsi?) In ogni caso se avesse ottemperato nel giro di poco tutti e tre sarebbero stati seduti a terra. Vorrei tanto il mio tabacco adesso, o qualche incenso. Sospirò. Ma non è il momento. Quella cagna pagherà, oh se pagherà. Frugò nella borsetta tirando fuori un piccolo portacipria con specchio e un pettine, guardandosi attentamente. Che disastro...che disastro. Ma cosa fanno fare a una povera vecchia...oh, che disastro. Se non altro da quell'atteggiamento era evidente che si era un pò calmata, riprendendo il controllo delle sue emozioni, oltre che della situazione.

    Si mise all'opera per rendersi presentabile mentre guardava i due ninja davanti a sè con uno sguardo distratto ogni tanto. Per prima cosa sciolse i capelli, lunghi e argentei ma ancora folti e forti, pettinandoli e cercando di ricostituire la sua acconciatura alla meglio. L'urna era posata accanto a lei. [Nota]Udito Perfetto, Investigatore o Tatto perfetto (se si tocca terra) permettono di sentire un battito ritmico provenire dall'urna,a nalogo a quello sentito da Namae quando ha ispezionato la lapide Temo che il tuo incontro con Lord Goemon debba aspettare, Jin caro. Ora che sei in questo pasticcio potrebbe essere poco salutare andare da lui se prima non capiamo da che parte sta. Poi verso Namae. Hai detto di avere una figlia. Se la Regina ti dicesse di ucciderla, tu lo faresti? E se la facesse uccidere, ma ti offrisse un incarico più prestigioso come compensazione...lo accetteresti? Pensa attentamente alla tua risposta, non dire quello che mi compiacerebbe ma quello che faresti tu, a me non importa della tua risposta.

    Attese le loro reazioni, prima di spiegare. Mio figlio, Toshiro Umezawa, era il precedente Asso di Fiori. Un Asso è...diciamo un membro di uno dei Semi al diretto servizio del Mazziere. Il Re o la Regina di solito sono segretamente un Asso, ma non è sempre detto che sia così. Avrebbe lasciato a Namae le spiegazioni sull'organizzazione di Ame, se Kato avesse voluto indagare. Era un bravo ragazzo, ma era anche stupido. E debole, non era la persona giusta per quell'incarico e glielo dicevo sempre. Ma era bravo a portare le persone dalla sua parte e aveva un grande occhio per gli affari e per gli accordi. Però non era spietato quanto avrebbe dovuto, e la ha pagata cara. Arricciò il naso, come a sottolineare il disgusto per ciò che stava per dire. Quella carogna di Touya lo ha attaccato per diventare il leader dei Fiori e lo ha praticamente ucciso. Era convinta di averlo ucciso, ma lui aveva amici potenti. Un fante di Cuori, nello specifico. Lei lo salvò usando dell'acqua molto speciale ottenuta ad alto prezzo da un'isola vicino Kiri. Mise il suo cuore ancora battente in acqua e in qualche modo mio figlio non morì. Lo nascondemmo e io accettai di seguire quella cagna in attesa che lui si riprendesse. Ora la sua vecchia alleata è tornata ed è stata nominata Regina di Cuori. Lui è un pò diverso ma è pronto a riprendersi il potere non appena gli reimpianteranno il cuore.
    Quindi fissò Namae. Ora dimmi tutto quello che sai del Pacco. Non tralasciare niente.

    Era abbastanza evidente capire che la Regina di Fiori aveva scoperto della sopravvivenza del suo vecchio nemico e aveva cercato di distruggere il cuore davanti alla madre per mandare un chiaro messaggio alla Regine di Cuori...aveva probabilmente atteso tutto quel tempo solo per poter colpire nel momento migliore. Ma Namae con la sua semplice presenza, la sua curiosità, aveva messo un granello di sabbia nell'intricato meccanismo di quel piano. Il cuore era integro. E con esso le speranze di Madama Umezawa e suo figlio.

    Ma cosa era meglio, schierarsi con la Regina di Fiori o con quella di Cuori?

    Il Sangue o il Freddo?
     
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