Il Nettare dell'Orchidea

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    Interrogatorio Pacifico, per ora. Primi attriti.


    Chapter XII - Amegakure



    Lo aveva riconosciuto. Sentì il nome di Goemon fuoriuscire tra i suoi denti serrati.
    Un battito di ciglia. Non di più. E i detriti generati dall'esplosione fluttuarono minacciosi attorno al capo dello smemorato. Non si aspettava una reazione diversa; quando aveva trovato il coraggio di rivelare la sua identità, arrendendosi, aveva messo in conto di poter perdere un arto o uno dei cinque sensi. Era stato lui a consegnare il pacco, e per una madre era più che sufficiente per considerarlo come l’oggetto perfetto su cui sfogare la sua furia.
    Attorno alla potente Fante di Fiori, l'aria era così pesante da essere irrespirabile. Namae si era avvicinato, minacciato dai detriti, con la fronte madida di sudore e la mascella che tremava dalla paura. Non riuscì a distogliere lo sguardo dalla vecchia quando il ragazzo ebbe il coraggio di schierarsi a favore del Nukenin. Forse, un giorno, lo avrebbe ringraziato.
    Sopra di loro, il cielo si era richiuso e la pioggia aveva iniziato a flagellare il cimitero.

    CITAZIONE

    Non voleva uccidermi quella cagna. Anche a breve distanza non mi avrebbe ucciso. Ferito forse, anche gravemente. Ma me la sarei scampata. Lei voleva distruggere la tomba di mio figlio davanti ai miei occhi. Voleva mandare un messaggio a me e alla ragazzina.


    Ragazzina? Namae inarcò un sopracciglio. Il castello di certezze che eresse con l'ultimo messaggio aveva già la sua prima crepa. Aveva agito nell'ignoranza. Imperdonabile.
    L’incendio che ardeva negli occhi della Madama sembrò placarsi un poco; con un movimento del braccio, fece deflagrare la tomba di Toshiro, poi a seguire richiamò a sé un’urna finemente decorata; infine, con il suo ombrello nero di pizzo, fece esplodere una porzione di terra a qualche metro da Namae, rivelando a tutti la presenza di un cunicolo che conduceva nelle fogne, laddove l’Oleandro si era nascosto nei primi giorni di vita post amnesia.

    CITAZIONE

    Dentro. Tutti e due. Dobbiamo andare via da qui.


    Ce l'ho fatta.Pensò, quando i detriti caddero ai suoi piedi. Per quanto potesse essere felice, e lo era, la parte di Namae più razionale gli ricordò che la sua vita era ancora in pericolo, infatti, non ci voleva un genio per capire che Madama aveva solo rinviato il suo giudizio.
    Un problema alla volta. Perché prima di gettarsi nella fossa, Namae estrasse il secondo pacco, contenuto ancora nel sacco colmo di fiori. La scatola appariva uguale a quella che era esplosa.
    Madama, vi è anche questo pacco. Non so cosa contenga, ma potrò spiegarle la provenienza appena ci saremmo allontanati. A lei decidere quando aprirlo, se qui, quando ci saremmo allontanati, o dopo. Qualunque fosse stata la sua decisione, Namae avrebbe eseguito i suoi ordini, per poi gettarsi senza alcuna esitazione nel tunnel sotterraneo. Gli scagnozzi della Regina sarebbero giunti al cimitero e non sarebbero stati clementi con lui nel caso avessero visto Madama Umezawa ancora viva.

    [Nel sottosuolo]

    Con una candela accesa nella borsetta, Madama Umezawa li guidò in quell'intricato groviglio di cunicoli. Aleggiavano odori sconosciuti, nauseanti, al limite della sopportazione umana. Il terriccio sotto i loro piedi erano impregnati di escrementi, urina e carcasse di topo.
    La situazione migliorò quando giunsero nelle vere fogne di Ame: un complesso sistema composto da tunnel che si estendevano, su vari livelli, per tutto il villaggio. La terra lurida aveva lasciato spazio a mattoni asciutti, su cui si correva molto meglio. D'altro canto, la probabilità di essere intercettati dai ninja della Regina aumentava.
    Namae ci aveva vissuto in quei luoghi, ma conosceva solo una piccola porzione di quel mondo. Al terzo bivio su cui Madama si era fiondata senza alcun preavviso, lo smemorato aveva già perso l’orientamento. Senza punti di riferimento, era impossibile sapere se si stessero muovendo verso il centro o la periferia del villaggio.
    Corsero per un ora senza mai fermarsi. E senza mai incrociare qualcuno.
    All’ennesimo bivio, i tre giunsero davanti a una scala a pioli.

    CITAZIONE

    Salite, forza.
    Non ho potuto coprire il buco ma almeno non ci troveranno se ci inseguono. Sbrigatevi.


    Entrarono in una stanza che aveva l’aspetto di essere una cantina piuttosto usata. L’assenza di polvere fece drizzare le orecchie allo smemorato, il quale notò la mancanza di porte secondarie, da cui fuggire nel caso in cui le cose si sarebbero messe male per lui. In quel locale, una fuga era quasi impossibile. Madama era in grado di controllare gli oggetti ad almeno trenta metri di distanza. Come sarebbe riuscito a distrarli senza fumogeni o bombe? Non poteva.

    CITAZIONE
    CITAZIONE
    Jin ragazzo mio da bravo, stendi un paio di tappeti così possiamo sederci.

    Non rimase con le mani in tasca. Prese due tappeti e li distese affianco a quelli allineati da Jin. Quando tutto fu pronto, si mise seduto di fronte alla Madama a gambe incrociate e con le braccia distese sui fianchi, in modo che fossero ben visibili. Doveva accettare il fatto che la sua vita fosse nelle mani di quella vecchia. La sua salvezza risiedeva nella sua abilità oratoria. Forse era meglio così. Nei combattimenti aveva ancora molto da imparare.

    CITAZIONE
    CITAZIONE
    Vorrei tanto il mio tabacco adesso, o qualche incenso.



    Iniziò a sistemarsi i capelli e il trucco, lasciando il povero Namae a bollire nei suoi stessi pensieri. Forse si trattava di una tattica di interrogatorio che il Nukenin non conosceva. Senza rompere quel silenzio assordante, ammazzò il tempo analizzando con attenzione quel comportamento bizzarro. Perché era così importante per lei avere un aspetto ordinato?
    Sta facendo ordine nella sua mente. Sta prendendo tempo.
    Madama. Se desidera calmarsi. Si morse il polso, senza trafiggersi le vene. Il dolore fu intenso, ma sopportabile. Dalla ferita, che aveva la forma dei suoi incisivi, uscirono diverse gocce di sangue cariche di ormoni. [Ormoni] Dopamina 2 Unità. 1 Basso
    Semplice dopamina. Nulla che alteri in peggio le sue capacità di analisi.
    Namae era cambiato. Lo avrebbero notato sia Jin sia la Umezawa. Quell’uomo visibilmente preoccupato appariva sereno, calmo, come se fosse in quella stanza da alleato e non come prigioniero da dover interrogare e giudicare. Fin quando la concentrazione di dopamina fosse rimasta alta, l’Oleandro sarebbe riuscito a nascondere la sua paura. Madama sapeva della sua abilità?

    CITAZIONE

    Temo che il tuo incontro con Lord Goemon debba aspettare, Jin caro. Ora che sei in questo pasticcio potrebbe essere poco salutare andare da lui se prima non capiamo da che parte sta.


    Un incontro con Lord Goemon? Aveva cercato in tutti i modi di averne uno, ma i suoi tentativi erano falliti. E quando aveva chiesto spiegazioni, i suoi messaggeri non si erano degnati di rispondergli.

    CITAZIONE

    Hai detto di avere una figlia. Se la Regina ti dicesse di ucciderla, tu lo faresti? E se la facesse uccidere, ma ti offrisse un incarico più prestigioso come compensazione...lo accetteresti? Pensa attentamente alla tua risposta, non dire quello che mi compiacerebbe ma quello che faresti tu, a me non importa della tua risposta.


    Inclinò il capo, sorpreso da quella domanda. Era un test? Una prova?
    Mia figlia non si tocca. Qualunque sia il premio. Rispose, senza alcuna esitazione. Hounko era il motivo per cui, ferito, avvelenato o ustionato, lui non si era mai arreso.
    Chi mi conosce… lo sa…ucciderla equivale a uccidermi. O a trasformarmi in qualcosa che non definirei umano. Fece una pausa. Non voglio mancarle di rispetto parlando di lei, ma penso che possa capirmi. I figli sono i nostri punti deboli, ma al tempo stesso, sono ciò che ci dà la forza di non arrenderci mai. Abbassò lo sguardo sull’urna. Nel silenzio della stanza, era riuscito a udire lo stesso suono che aveva percepito al cospetto della tomba di Toshiro. Battiti. Battiti di un cuore ancora vivo.[Abilità]
    Gli sembrava impossibile, fantascientifico persino per Ame, ma era convinto che in quel recipiente, che Madama aveva afferrato prima di scappare, ci fosse il cuore di Toshiro. E non sbagliò, perché analizzate le loro risposte, la Madama raccontò ciò che era accaduto al suo figlio.
    L'Asso di Fiori...è realmente una donna. Ma l'informazione che lo aveva stupito era il fatto che Toshiro fosse amico del Mazziere, altro ruolo che non aveva mai sentito nominare insieme a quello del Joker. Non poteva escludere che si trattassero di semplici nomignoli.

    Aveva tutti i tasselli del puzzle davanti a sé. e ora doveva solo incastrarli l'uno sull'altro per avere il quadro completo della situazione. E per completare quel lavoro con successo, ciò che pretese Madama da lui sarebbe stato molto utile, perciò, dopo aver ascoltato Jin, lo smemorato annuì e chiuse gli occhi, spostando le lancette tre ore indietro.
    Ho ricevuto una missiva con il simbolo dei Fiori. Il contenuto menzionava ciò che avrei dovuto fare: recuperare un pacco da Kansoshita e posizionarlo davanti alla tomba di Toshiro Umezawa. Dall'urna riempita di acqua, gli sembrò che il cuore avesse accelerato il proprio battito. [Abilità]
    png
    Ho iniziato dal primo passo: recarmi dal Fioraio davanti al cimitero e chiedergli sette Orchidee per mia sorella, come la missiva ordinava di fare. Quando l'ho fatto, il tizio mi ha portato in uno stanzino e mi ha mostrato uno specchio che aveva tenuto nascosto fino a quel momento, ordinandomi di saltare all'interno. Avrei avuto solo due ore per trovare Kansoshita, prelevare il pacco e tornare indietro.
    Aprì gli occhi e posò il suo sguardo sulla vecchia.
    Mi sono ritrovato in una discoteca. L'Esclusivo, per la precisione. Riuscii a trovare Kansoshita, ma non avendo una chiara idea del suo volto e del suo aspetto, fui ingannato da quel bastardo. Fui aiutato da una barista, ma lo avrei saputo solo qualche minuto dopo, perché decisi di seguire una donna dai capelli lunghi, rossi come il fuoco. Probabilmente fui preda di un genjutsu. Tuttavia, ero convinto che fosse lei la chiave per trovare Kansoshita. Inclinò il collo. Il ricordo della bellezza di Fyona gli strappò un sorriso.
    La seguì e ascoltai la sua conversazione con un signore dalla faccia da maiale. Fyona, era questo il nome della donna. Voleva che le Picche al servizio di un Principe l'aiutassero ad attaccare i luoghi di spaccio di Kansoshita, ma non fu fortunata, perché l'uomo si rifiutò. A quel punto, aspettai di essere solo per raggiungere l'uomo. Pensai di farmi aiutare gratis grazie alla mia amicizia con l'Asso di Picche. Niente. A quel punto, grazie a una carta ninja che mi aveva consegnato la barista...e sì, non me n'ero accorto, ho raggiunto Via dell'Arconte 01, dove ho trovato...non uno, ma DUE pacchi, insieme a molto altro. Ho trovato la carta dell'asso di fiori conficcata sul muro, più un messaggio molto vecchio nascosto in un cassetto, firmato dai Fiori stessi e destinato a qualcuno. Una vita per una vita. Lascia Ame oggi stesso. Si fermò. Prima di continuare, fece due profondi respiri. Era giunto all'enigma, alla scommessa sbagliata.
    La carta dell'asso nascondeva un messaggio per il sottoscritto. Era una carta ninja, o forse un fuunjutsu, perché si attivò solo usando i miei ormoni. Il messaggio che conteneva era il seguente. Due cuori battono assieme anche se non dovrebbero; Una donna piange un figlio perduto; Una donna esulta di un padre perduto; Un fiore freddo voleva fermarne uno; Ora due battono contro di lei; A destra sei col freddo. A sinistra sei col sangue; Non c'è giusto o sbagliato; Solo una scommessa; Lei, o noi?
    Come poteva aver dimenticato quel messaggio che lo aveva tormentato dall'entrata del cimitero fino alla lapide di Toshiro?
    Sì, ecco il motivo per cui avevo due pacchi. Confessò. E una scelta da compiere. Freddo o il Sangue? Non avrei mai potuto intuire che di mezzo ci fossero i Cuori...e che suo figlio fosse l'Asso di Fiori Fissò Madama. Al cospetto di quei occhi, pochi sarebbero riusciti a mentire. Per continuare senza balbettii, fu necessario un altro rilascio di Dopamina.
    Sì, certo, capii che si stesse parlando di Toshiro, della madre, e che il cuore esultante fosse colei che nella domanda finale appariva con “Lei”. E che questa lei fosse un membro potente dei Fiori. Ma io cosa avrei dovuto fare? Il mio compito era portare a termine la missione, senza se e senza ma, come sono stato abituato a fare con Lord Goemon. Ho pensato ingenuamente all’esistenza di un'alleanza tra membri dei Fiori…o all’ingerenza di un altro seme, perché no? Senza altre informazioni, ho pensato al bene del Seme e ho deciso di continuare la missione, portandola a termine. Quando si è mostrata in compagnia di Jin, ho pensato subito che eravate entrambi sotto Henge, a una stupida Henge. Quando lei ha rivelato di essere Madama Umezawa, tutto è accaduto troppo velocemente. Forse...forse se fossi stato più intelligente, sarei riuscito a fermarla. Sospirò.
    Io...ho sbagliato. Spero che la mia sincerità sia apprezzata. Abbassò il capo, mostrandosi triste. In realtà lo era, ora che sapeva chi era Toshiro Umezawa, ma al tempo stesso si era giocato la carta della sincerità per far breccia nel cuore della vecchia.

    CITAZIONE

    Puoi chiamarmi Jin. E' un nome fittizio, non serve nascondertelo ma devo, assolutamente, mantenere la mia identità segreta. E ti chiedo di non indagare. Non ho nulla contro di te, o Ame, ma non posso mostrarmi per chi sono veramente. Mi dispiace... Sappi però che sono riuscito a guadagnarmi il bene placido di Madama. Spero ti basti.


    Posò lo sguardo su Jin.
    Non mi interessa sapere chi sei. Rispose, acido. Si trovava al centro di un affare troppo grosso per potersi preoccupare di lui. Senza offesa.
    CITAZIONE

    Comunque volevo chiederti, che cosa significa Asso o Mazziere? Sono figure che escludono la gerarchia di Re, Principe e Fante.


    Non conosco il Mazziere. Tralasciando il fatto che ignorava chi fosse, perché rivelarlo a qualcuno che non conosceva?
    E gli Assi, da ciò che penso tu debba sapere già, se sei un vero ninja di Ame, sono i membri più potenti di ciascun seme. Ma Madama aveva corretto quella definizione.
    Poi ascoltò ciò che Jin ebbe da dire sulla situazione. Namae non credeva alle sue orecchia. Quell'individuo era riuscito a pronunciare quei nomi con una calma disarmante; ragionava come uno shinobi che non aveva vissuto un solo giorno ad Ame. Era un accademico. Era chiaro. Namae ne aveva conosciuti parecchi. Più parlava, più lo smemorato sentiva il bisogno di fermarlo. Madama avrebbe notato l'espressione infastidita dello smemorato.

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    Parli degli Assi come se fossero semplici ninja Digrignò i denti, scuotendo la testa.
    E il fatto che accetteresti a cuor leggero le ingerenze dei Cuori negli affari dei Fiori mi fa capire molto di te. Anche io ho amici molto potenti, ma morirei piuttosto che infamare il seme con la mia debolezza. Parlerò senza peli sulla lingua, la Regina ucciderebbe chiunque si avvicini al suo livello, come ho fatto io con il rivale di Lord Goemon, perciò non penso sia una questione di famiglia. Certo, qui la situazione è leggermente diversa, perché Toshiro è un Asso decaduto, non un quasi Principe, e per di più è amico della Regina di Cuori. Apparve una smorfia sul suo volto.
    E non la definirei alleata, senza sapere che cosa vorrà in cambio a compito concluso. Come non definisco un alleato il mio amico. Si voltò verso di lei e abbassò il capo.
    Io penso solo al bene di Ame e dei Fiori. Nessuno sa quanta vergogna io stia provando per ciò che ho commesso. Se credessi che la mia morte possa rendere Ame più forte, mi toglierei la vita oggi stesso, ma non lo credo affatto.
    Sono in debito con lei, Madama. Mi consideri una pedina al suo servizio e di Toshiro. L'ex Asso tornerà in vita e avrà la sua seconda occasione, come lei la concederà al sottoscritto se è ciò che desidera.
    Nei suoi occhi ardeva la fiamma della determinazione. Doveva prendersi la fiducia dell'Umezawa. Non avrebbe accettato alcuna condanna a morte, specie con Hounko ancora ad Ame, in pericolo.
    Non le proporrò alcuna strategia o piano che riguardi suo figlio. Portò la mano sotto al mento.
    Tuttavia, spero che l'enigma le abbia suggerito chi sia la fazione che sta remando contro la Regina di Fiori.
    Non disse altro, anche se la sua mente continuava a elaborare strategie.

    CITAZIONE

    Scusami, ma devo parlare privatamente con Madama. Non ti chiedo di andartene, parlerò sottovoce con lei ma non posso coinvolgerti nei nostri affari. Madama Umezawa se mi permette vorrei sussurarle qualcosa all'orecchio.


    Trattenne tutta la sua indignazione. Non credeva alle sue orecchie, ma senza troppe scenate, Namae annuì.
    Fa pure, Jin. Fa pure.
    Sarebbe riuscito a parlare così piano da sfuggire all'udito fine del Nukenin? [Abilità]



    Chakra: 90.25/100
    Vitalità: 18/18
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità: 600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Lancia Spiedi × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Bende Rinforzate × 1
    • Antidoto Base × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 2
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Doppia Lama × 1
    • Proiettili Leggeri × 5
    • Spiedi × 10

    Note
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