Il Nettare dell'Orchidea

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  1. Febh
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    È colpa tua. Ratty

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    Il Nettare dell'Orchidea


    Chiacchiere col Principe della Perdizione

    Kato e Namae
    Trasmessa la lezione, tanto Madama Umezawa quanto Namae lasciarono correre le parole di kato, esperto come ninja forse, ma certo non come criminale professionista. L'apparizione del presunto cadavere Toshiro Umezawa poi cambiò tutte le carte in tavola, lasciando Namae quasi in adorazione. Degno? Oleandro, un buon Principe, anche se decaduto, deve sempre sapere con chi ha a che fare e se possibile mantenere dei buoni rapporti. Qualcosa che Touya non ha mai capito, rosa come è dall'invidia e dalla cieca ambizione. Io ho commesso la leggerezza di considerarla troppo spaventata delle mie connessioni per colpirli. Scosse il capo. Un amaro errore. Uno dal quale ti avevo avvisato più e più volte. L'amicizia ad Ame arriva solo fino a un certo punto. Contro una cagna rabbiosa serve a poco ricordarle chi hai vicino. I Fiori hanno perso molta influenza per colpa sua, anche per le ritorsioni e i dispetti verso di lei, dopo quello che ti ha fatto. Toshiro sospirò. Come spesso si dice, la mamma ha sempre ragione. Lei sorrise a quel commento ironico, ma lo sguardo restò gelido.

    In realtà, Oleandro, ti ho osservato solo dal momento in cui sei entrato nel terzo livello. Dalle mie fonti avevo capito chi fosse il tuo contatto e sono riuscito a precederti. Quando ho trovato il pacco, pochi minuti prima che tu arrivassi, ho preso una decisione rapida. Provare a reclutarti. So che tieni al seme, sicuramente più del Fiore Artico. Quindi ho pensato che ne valesse la pena, tutto qui. Aggiunse Toshiro, pur senza essere stato interpellato. Namae e "Jin" vennero quindi coinvolti nella congiura. Toshiro avrebbe pensato a Touya mentre Madama Umezawa avrebbe tenuto il suo Cuore al sicuro (di fatto era un suo punto debole) fino all'ultimo. I due ninja meno abili avrebbero dovuto tenere Lord Goemon occupato e, soprattutto, all'oscuro di tutto senza però destare troppi sospetti. L'Umezawa aveva sicuramente delle contromisure da attuare se Lord Goemon fosse arrivato di sorpresa, o non avrebbe affidato un compito del genere a due persone appena conosciute, ma sicuramente sarebbe stato ben più lieto se tutto fosse andato liscio.

    Diedero a "Jin" il tempo di lavorare alla sua merce uscendo dalla stanza attraverso la botola e lasciandolo da solo per un'ora, mentre restavano appena sotto. Jin caro, posso capire la tua segretezza, ma sarò appena oltre la botola se avrai bisogno di me. Una parola gentile che celava l'avvertimento: sono a breve distanza e da qui non puoi scappare. Dovevano esserci dei fuuinjutsu di protezione o qualcosa del genere o non sarebbe stata tanto accondiscendente: lo stesso Maestro all'apparizione, seppur fugace, sarebbe stato stordito e nauseato, del tutto incapace di agire appieno...probabilmente il Richiamo era in qualche modo ostacolato. Namae avrebbe avuto tempo di porre domande di qualunque genere se avesse voluto, mentre Toshiro si allontanava lasciando solo la vecchia Umezawa. Sicuramente doveva mettere in moto il suo piano ora che si era ricongiunto alla madre e aveva il suo appoggio. Dicevi di tua figlia, caro. Sono contenta di vedere qualcuno che non dimentica la famiglia anche qui ad Ame. Ho sempre ritenuto che la famiglia fosse qualcosa di immensamente prezioso e finora nessuno mi ha mai offerto qualcosa di sufficiente a farmela cedere, nonostante i miei errori del passato. Disse la donna dal naso preponderante. Se vorrai, potrei raccontare qualche storia e badare alla tua piccina ogni tanto. Con un padre così sveglio, sarà sicuramente una persona interessante da avere attorno. In sostanza stava offrendosi di proteggere Hounko in futuro...anche se significava in un certo senso che Namae sarebbe stato legato alla Umezawa. Una scelta difficile da prendere, con benefici e svantaggi quasi alla pari.

    [...]

    Davanti al Principe della Perdizione e alle sue donne gettate per la stanza come animali, se non come oggetti, i due ninja erano quasi fuori posto, così come le due guardie coperte ai lati del loro interlocutore. Non per questo Namae si perse d'animo, presentando con tono asciutto la questione che lo aveva portato, dopo tanto tempo, a cospetto di Lord Goemon, il suo superiore. Mmmh...sei quello con il tatuaggio, si. Con la faccia come quel tizio, la faccia che non mi piace. Commentò dopo averlo scrutato per qualche secondo, ostile. Ti ho prestato alla Regina per il tuo ultimo incarico. Spero bene che tu abbia fatto un buon lavoro. Di solito lo fai, o così mi dicono. Era un bruto e un grande consumatore di ogni genere di droga o piacere, ma era anche un Principe di Ame. Sapeva ascoltare le voci che gli interessavano. E continua a farlo in futuro e non avrai problemi. Mi si dice che la tua mocciosa cresce, non vorrei dover essere io a farla diventare una donna... Distorse la bocca in un ghigno orribile di lussuria e gola che faceva accapponare la pelle. Era ovviamente un avvertimento, un segnale per l'Oleandro che, in quel momento, era ritenuto responsabile di qualunque cosa Jin facesse o dicesse, con Hounko come ostaggio. E non era una minaccia vuota. Tutt'altro.

    "Jin" prese la parola dopo che Lord Goemon puntò i suoi occhi neri e leggermente allucinati nella sua direzione: di quanta roba si era fatto? E come faceva a mantenere il controllo nonostante tutto? La vecchia stronza ha scritto che hai qualcosa che cerco, e che è merito di Namae là dietro se sei arrivato a portarmelo. Si accigliò. Mi sembra strano che non voglia assistere. E ancora più strano che tu voglia che le mie guardie escano. Ti sei imbottito di cartabombe, forse? Pessima scelta di termini chiedere al Lord della Perdizione un incontro privato senza altri testimoni, quando lui aveva due guardie con sè. Cosa c'è? La vecchia stronza vuole farmi fuori? Mi sembra un piano troppo stupido per quel suo vecchio cervello demente. Le due guardie fecero un passo avanti quando Namae rispose a quei dubbi, e sicuramente il suo mostrare la lama aiutò Lord Goemon a prendere una decisione. Mmmh...allora esci, Namae. Ma quanto a "Jin", lui resterà esattamente dove si trova, e così le mie guardie e le mie cagnette qui intorno. Dopotutto tre contro uno, anche se imbottito di cartabombe, era meglio di tre contro due. Donne in estasi escluse.

    Una volta rimasti "soli", Kato rivelò la sua identità facendo sgranare gli occhi al Principe. Non aveva ancora finito di parlare che le due guardie si erano già portate una alla sua sinistra e una davanti a lui, a far scudo a Lord Goemon, senza però estrarre armi. Tu saresti un accademico...e sei qui per tradire Oto e darmi un Sigillo Maledetto in cambio? E io dovrei anche crederci? Fammi vedere questo sigillo, se dici la verità! Rispose alzandosi in piedi, con tono stentoreo, quasi di sfida. Sul momento Kato invece espose le sue condizioni, cosa saggia in una contrattazione. Mmmh...ho mosso parecchi fili per trovare i Sigilli e non ne ho avuto nemmeno uno. Un colpo pesante alla mia posizione, e ora me lo offri in cambio di un Tradimento da Oto ad Ame? Tutto qui? Avresti potuto tradire comunque senza cedere il sigillo quindi...perchè? Perchè offrire tanto? C'è sempre posto alla Pioggia per i criminali che sanno combattere, Kato Yotsuki. Inoltre non amo affatto questo cognome, pescate troppo nel torbido voi Yotsuki...siete concorrenza. Avanzò fino a portarsi accanto alla guardia del corpo che si era frapposta inizialmente tra loro. Come mai chiedi così poco, visto che evidentemente sai che la tua merce è così richiesta? Da chi vuoi scappare? Schioccò le dita...le donne tutto intorno smisero di contorcersi per gli effetti della droga, restando immobili senza nemmeno un respiro...poi lentamente voltarono tutte la testa fino a fissare Kato con occhi vuoti.

    [...]

    Oltre la porta, lontano da questi scambi, Namae aveva messo in campo il suo Genjutsu con cui aveva già avuto un discreto successo al cimitero. A meno di forti motivazioni per recarsi da Lord Goemon, tutti sarebbero stati alla larga. Non che avere a che fare con lui fosse in qualsiasi misura incoraggiante. Passarono diversi minuti, e ovviamente ciò che accadeva oltre la porta era solo un suono ovattato e incomprensibile per l'Oleandro, ma ben presto Saburo apparve davanti a lui, evidentemente poco a suo agio per via del genjutsu, ma stava scortando una persona che sembrava avere molta, molta fretta e un'espressione concitata.

    Chi diavolo ha piazzato qui questa illusione? Che razza di roba si è bevuto ora quel pazzo di Goemon? Puntò un dito contro Namae. La stai tenendo attiva tu? Spegni tutto, ci sono rogne e devo dirle subito a Lashmi! E avrebbe cominciato a camminare, deciso, con l'intento di superare Namae e arrivare alla porta. Ci manca solo che lei passi guai se non la informo immediatamente, poi vedrà lei se parlare a quel pervertito o meno... Se interrogato sulla sua identità avrebbe gonfiato il petto. Sono Jaro Shimasu, Fante di Ame e sensei di Lashmi, ora levati di torno! Saburo in tutto ciò era molto a disagio e trascinava ogni passo, fissando Namae come in cerca di un aiuto o un supporto: sapeva che se Jaro non fosse arrivato alla porta sarebbe stato lui a venire punito.
     
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