Shin evitò elegantemente il fendente del kunai, scaricando poi un pesante calcio a martello sulla spalla del clone, facendolo prima schiantare contro il suolo, e poi scomparire in una piccola nuvola di fumo. Nonostante il loro avversario fosse indubbiamente superiore a loro come conoscenze, lo stesso non poteva dirsi delle sue capacità combattive. Affrettato, incauto, si era lanciato in un attacco frontale pur essendo in inferiorità numerica. Il Kinryu si voltò, cercando con lo sguardo la compagna, giusto in tempo per assistere alla conclusione di quello scontro insensato.

La scena sarebbe stata in effetti piuttosto truculenta, provocando nel ragazzo un istintivo ribrezzo, abbastanza ben camuffato. Kairi aveva lasciato andare a segno l'ultimo assalto dello shinobi impazzito, privo di forza e di reale volontà di uccidere, senza ricambiare a sua volta il favore. La spada corta della kunoichi avrebbe attraversato senza incontrare resistenza i tessuti molli della mandibola finendo per piantarsi nel palato, ed ancora più in su penetrando nel cranio. Misericordiosamente, la morte sarebbe sopraggiunta per l'uomo prima che potesse rendersi conto che il suo fato era segnato. Eppure, Shin ebbe l'impressione che le sue labbra ricoperte di sangue si muovessero a formulare ancora un'ultima parola, prima di rimanere per sempre immobili. I bulbi oculari ruotarono all'indietro, mostrando solo il bianco degli occhi, mentre il corpo privo di vita avrebbe pesato sull'arma a peso morto. Il foglioso si avvicinò alla giovane, scambiando con lei solo un'occhiata veloce prima di distogliere lo sguardo. Veramente non c'era nessun altro modo di fermarlo? Certo, erano stati attaccati senza remore, ma quel poveretto meritava davvero una fine tanto macabra? Non era la morte a turbare il genin, faceva parte del loro mondo ed era una loro compagna di cammino, quanto piuttosto il modo in cui era stata impartita. Tenendosi questi interrogativi per sé, il ragazzo avrebbe controllato i dintorni, assicurandosi che fossero soli. Stai bene, Kairi? Solo a quel punto si sarebbe nuovamente avvicinato al cadavere. So che sembra stupido, ma controlla che sia veramente morto, non si sa mai. Shin sembrò prendersi alcuni secondi per riflettere sul da farsi, prima di proseguire. Come intendi disporre del corpo? Pur non facendo parte del clan della ragazza, sapeva benissimo quanto fosse prezioso un Uchiha anche da morto. I loro occhi, secondo molti maledetti, facevano gola a molti, come aveva già provato sulla sua pelle. Se vi fossero istruzioni in merito però lo ignorava, perciò attese che la compagna prendesse la sua decisione, coadiuvandola in caso di necessità.

Avevano rischiato grosso con quella missione, ma per fortuna se l'erano cavati con relativamente pochi graffi. Ciò non di meno il Kinryu si sarebbe fatto sentire da chi di dovere: erano stati mandati praticamente alla cieca ad inseguire dei fantasmi, con il minimo delle informazioni disponibili. Mentre camminava fianco a fianco con la collega, avrebbe colto l'opportunità di illustrarle la conclusione a cui era giunto, mettendo insieme quel poco che sapeva. Avrai notato che la loro è una comunità chiusa... Credo che i continui matrimoni tra consanguinei abbiano portato ad un'alta incidenza di malformazioni e di ritardi mentali in varia misura... Anche l'ambiente insalubre non deve aver aiutato. Il giovane fece una pausa, cercando le parole migliori per affrontare quell'argomento delicato. Penso che il nostro bersaglio sia nato da un ninja di passaggio, e probabilmente questo gli ha evitato di manifestare degenerazioni, almeno esternamente... Dal suo ruolino personale sapevo che si era reclutato piuttosto tardi, ma solo ora posso immaginarne il motivo. Deve essere scappato da questo posto, o aver cercato tracce del genitore. A Konoha hanno riconosciuto il suo potere e l'hanno arruolato, ma generazioni di incesti lasciano il segno in profondità, ed a un certo punto qualcosa deve essere scattato in lui, facendolo uscire di senno. Shin rimase in silenzio per diverso tempo, lasciando che la kunoichi metabolizzasse il suo discorso. Alla fine, avrebbe sospirato. E' senza dubbio colpevole, ma in fondo era anche una vittima. Un po' come tutti noi, immagino. Avrebbe rivolto un sorriso triste alla compagna, mostrandole di non ritenerla responsabile di quel triste epilogo.

Sulla strada verso Konoha, i due decisero di tagliare attraverso i boschi, ritrovandosi presto soli. Avanzavano sicuri tra gli alberi, attenti, ma non particolarmente in guardia trovandosi al centro di uno dei Paesi ninja più potenti del continente. Il primo ad accorgersi che qualcosa non andava sarebbe stato Shin, che percepì un brivido freddo lungo la schiena. Fermandosi, si sarebbe guardato intorno, solo per notare la nebbia alzarsi improvvisa intorno a loro. Portandosi in posizione di guardia, avrebbe trattenuto il fiato, espandendo al massimo il senso dell'udito. Il silenzio fu rotto da un gracchiare sinistro, seguito da un frullio di ali. Pochi secondi più tardi, sarebbe stato invece il rumore di passi a farli voltare. Il crepitio di foglie secche sotto le suole si interruppe quando era ormai vicino, e la foschia si fece più rarefatta, permettendo alla coppia di ninja della Foglia di scorgere un'ombra scura di fronte a loro. La figura li scrutò per un tempo che a loro parve lunghissimo ed infine avanzò lentamente, fino a fronteggiarli. Il Kinryu avrebbe spalancato la bocca, sorpreso, mentre sul volto dell'uomo compariva un sorriso stretto. Ci reincontriamo, moccioso. M-maestro! Che ci fa qui?

Solo a quel punto il nuovo venuto avrebbe rivolto gli occhi ad una confusa Kairi, che avrebbe potuto vedere come le sue iridi fossero vermiglie e segnate da tre tomoe. Sembravate cercarmi, quindi ho pensato di farmi trovare per evitarvi di girare all'infinito. Un piccolo ah sfuggì alle labbra di Shin. Ecco chi era il misterioso Uchiha segnalato di cui a Konoha non sapevano nulla. Lo stesso shinobi che lui e Kato avevano incontrato nel Paese delle Risaie, quasi un anno prima, e che per un breve periodo era stato il loro maestro. Lo shinobi ne aveva parlato alla compagna non molto tempo prima, una delle varie confidenza che le aveva fatto da quando era diventati più intimi, dopo essere passati attraverso pesanti scambi di opinioni. La ragazza avrebbe potuto presentarsi, se lo avesse desiderato, ma non avrebbe ottenuto molto di più di uno sguardo serio sul volto magnetico dell'uomo. Se però le parole di Kairi fossero riuscite a provocare una minima curiosità nel misterioso shinobi, questi avrebbe infine concesso loro una possibilità. Al momento non posso fermarmi a giocare con voi. Tuttavia, mi farò vivo io quando sarà giunto il tempo. Preparati a rispondere alla mia domanda quando sarà, ragazzo. E tu... Gli occhi scarlatti si fissarono su quelli della giovane. ...prima di seguirmi, chiediti chi vuoi diventare. Lasciandoli con quelle parole sibilline, il ninja venne nuovamente avvolto dalla nebbia, scomparendo nel nulla.

つづく