Tre teste sono meglio di una

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    Dietro l'Ombra


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    Ritrovarsi all'interno del mondo spirituale era per lui qualcosa di familiare, un ambiente quasi protettivo, ma quella volta no, era come se fosse stato stiracchiato, come se essere li in quel momento fosse l'ennesimo passo dopo una maratona interminabile.
    Ma era li, quindi il processo aveva funzionato, certo era l'unica buona notizia. Oltre la sua inusuale stanchezza infatti c'era un particolare non da poco oltre l'ovvia assenza di Kurama: al suo posto era presente una pozza oscura, piena dello stesso liquame che un tempo aveva visto sopra al cinque code.
    Li dentro solamente lui aveva una minima concezione di quanto quella pozza potesse essere pericolosa.

    Itai, allontana il tuo demone, mettilo in un altro piano, non deve stare vicino a quella roba, ed anche noi facciamo qualche passo indietro.
    Ciò che accade qui dentro ha sempre qualche risvolto.
    Siamo nel nostro mondo interiore, Oda, questo penso sia alternativo, un qualcosa che possiamo condividere in tre.
    E quella... si, puoi chiamarla corruzione se vuoi, ma penso che sia riduttivo, è qualcosa di molto più concreto, oscuro e... infido.


    Ma se le sue parole erano vere, altrettanto vero era che se quella pozza stava li, al suo interno, qualcosa era già successo.
    E quel qualcosa in pochissimo tempo si prese la scena, si prese Oda, e con la sua mente anche la sua, essendovi questa saldamente ancorata, presero a precipitare, o quantomeno questo gli suggeriva la mente di Oda. Lui non era coinvolto quanto il chunin in quel processo e poteva solamente ricevere le sensazioni dello Yamanaka che essendo così intense arrivarono comunque a fargli perdere l'equilibrio mentre cadeva, ancora e ancora inquadrando zone sempre differenti, certamente di una qualche importanza.
    Che fossero arrivati a vedere nella mente del nemico stesso?
    Nei suoi stessi pensieri e piani futuri?
    Difficile preoccuparsene, quella marea oscura si era gonfiata e puntava a loro, erano stati scoperti in qualche modo e la loro sottile infiltrazione li aveva messi facci a faccia con qualcosa di abnorme, distante da qualsiasi tipo di potere che avessero mai sperimentato.
    L'aiuto giunse più che mai inatteso e si ritrovarono, tutti e tre, riversi a terra come dei manichini, uno più stupito dell'altro.
    Cosa poteva trarre da quell'esperienza?

    Stai calmo Oda.

    Sintetico, ma non freddo, a dirla tutta non sapeva come reagire, era stordito quanto lui.

    Non so cosa gli stiano facendo, ma non penso che vogliano estrargli il demone, hai di fronte a te la prova che per loro non è un problema farlo, è passato troppo tempo perchè il loro obiettivo sia ancora quello, per quanto un sigillo sia forte, dopo tutti questi giorni, cede.
    stanno facendo qualcos'altro.


    Ma cosa non lo sapeva nemmeno lui, anche perchè non aveva potuto vedere niente, poteva a malapena supporre che oltre quella marea oscura si trovasse la patria di Shiro, ma era l'unica cosa deducibile.

    Dobbiamo trovare una soluzione da qui, abbiamo visto dei punti precisi, per quanto il nostro nemico possa essere preparato non penso che potesse immaginare che la sua mente potesse essere scassinata da una simile distanza, non ha avuto il tempo di prepararsi e mostrarci delle menzogne.
    La nostra volontà ha funzionato come un interrogazione mentale, e lui ci ha mostrato involontariamente qualcosa prima di chiudersi.


    Guardò entrambi.

    Partiremo da questo, potremmo anche trovare la chiave della facilità con cui si spostano nel continente.


     
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11 replies since 27/11/2017, 03:14   215 views
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