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F e n i x.
Chakra Dinamica: Vol 2
- III -
Il pesante sospiro di Raizen fu segno del fatto che aveva compreso quanto quello scontro verbale fosse irrisolvibile.
Sospirò pesantemente, rassegnandosi e immaginandosi senza alcuna fatica l’otese che tutto tronfio si assegnava il punto nella sua tabella mentale in cui tra una correzione, una scusa e qualche casuale danneggiamento non comparivano punti se non per lui.
Povera Oto
Bisbigliò tra se e se mentre si alzava dal tavolo per concludere la routine mattutina.Nell’arena sotterranea impossibile da fare ad Oto per via della presenza di liquami
Quando Febh decise di lanciarsi in un trattato teorico il Colosso non potè fare a meno di sfregarsi le tempie.
Perché ho preso questa decisione?
Lo so come va a finire con questo, perché ho avuto quest’idea, perché?
Lo fece parlare, di modo che esaurisse gli argomenti senza sosta, interromperlo avrebbe potuto causare, oltre che una marea di frecciatine basate sulla tabella dei suoi punteggi, un replay dell’intero argomento.
Per tutti i kami Febh!
Quanto diavolo parli?
Innanzitutto, partiamo da una piccola considerazione: ti stai curando, e si vede.
Se lo stai facendo una ferita c’era.
Siamo uno starnuto ad una cura, mettila come vuoi, ma nemmeno gli Yakushi hanno le batterie infinite.
Inspirò, la situazione iniziava ad irritarlo, sapeva che doveva fare, e basicamente come farlo, doveva solamente sperimentare e tirarlo fuori con la forza.
Ma ormai avevano iniziato quel ballo, e per quanto la musica fosse lenta bisognava ballare.
Topo Jijo non so nemmeno chi sia, e ad occhio e croce nemmeno tu dovresti saperlo, o quantomeno non andarne così fiero.
Io il chakra distruttivo l’ho sempre immaginato come un piede di porco: inserisci o permei la superficie e dopo fai leva o rilasci una dose più massiccia e ciò che si deve rompere si rompe. Un po’ come l’acqua che in una fenditura diventa ghiaccio.
Io l’ho imparato così, il ragionamento permette con una sola tipologia di utilizzo di coprire entrambe le sue funzioni, sia espansione dell’impatto che rottura, la doppia modulazione ce la vedi solo te.
Riguardo l’esplosione no, non avviene, non intendevo questo, più che altro una rapida espansione, rapidissima, che è ciò che cerco io.
Prima di parlare di chakra adesivo e repulsivo commentò con un verso sarcastico.
Quanto ad adesivo e repulsivo neanche ricordo cosa siano, semplicemente li uso, quando devo spiegarli a qualcuno lo lascio giocare di immaginazione, è lo strumento migliore quando si tratta di fare queste cose, penso che siano così basiche che non gli servano spiegazioni.
Come tenere una penna, ognuno lo fa a modo suo, le azioni successive come scrivere o disegnare però sono codificate però.
Quantomeno, come prima sono arrivato a questa conclusione, e onestamente mi pare che sin dal principio fosse così, e se non erro fosti tu ad insegnarmelo.
Poi dopo passarono a discutere sul metodo.
Si, è proprio quello che voglio, potenza esplosiva, poi la calibrazione arriverà dopo, ma una volta direzionata la forza non vedo perché fermarmi, potrei semplicemente continuare a ri-direzionarla in modo da continuare ad accumulare inerzia. Se poi non riuscirò a scaricarla… beh o trovo il modo per una frenata d’emergenza, e lavorando di fantasia potrei espandere il chakra verso l’esterno, in una sorta di paracadute, imparare a gestire fisicamente la cosa, oppure un banale contraccolpo come dicevi tu, ma sarebbe un po’ inelegante.
E si, l’effetto che cerco è proprio da impatto, nel caso di poco fa sarebbe stato utile a pigiarti la faccia al suolo.
Per l’abbraccio in se penso basterebbe qualcosa col chakra adesivo, ma fino ad ora non ho avuto particolari problemi con quello, certo, sarebbe comunque una certezza in più poterlo estendere come fai tu, ma mi pare sia secondario combattendo a questa distanza, no?
Un pensiero sfuggente però parve fargli cambiare idea.
C’è da dire che estendere il chakra adesivo o repulsivo, mischiato alla rapidità degli arti mostrata poco fa potrebbe confondere non poco le idee.
Comunque si, la spinta che ti ho mostrato è proprio quella tecnica leggermente trattenuta, ma te la mostravo come risultato più che con l’intenzione di dare un impronta al chakra.
Ma vedremmo di dare un equilibrio, non hai tutti i torti sulla storia delle frecce.
Quando Febh andò di collegamenti liberi poi lo interruppe.
No, no, no.
Non immaginarti le cose, chakra esplosivo e vento sono cose a parte, una parentesi per conto loro. Ho semplicemente detto che devo fare due cose, questo chakra esplosivo e trovare il modo di sfruttare questa particolare eredità, ma sono cose indipendenti e separate.
Per il resto io vivo di scarti, tutte le mie abilità sono scarti.
Tu al tempio non eri presente, o forse sognavo, non me lo ricordo, ma i cloni incontrati li hanno lasciato uno scarto.
La manipolazione del vento che appresi li ha lasciato uno scarto.
E uno scarto sono le mie tecniche elettriche.
Ma in un modo o nell’altro sono diventate virtù, la volpe forse ha centrato lo spirito dietro alla mia crescita è ha dato un accelerata al tutto, non saprei.
Quando Febh colpì il pavimento Raizen si piegò sulle gambe ad analizzarne i risultati.
Mh, comprendo, una specie di dolorosissima frustata.
Non capisco perché di complichi la vita con la storia delle linee alternate.
A te serve una vite, tipo una trivella, non funzionano solo di punta sai?
Se le fai muovere asportano materiale in maniera simile ad un coltello trascinato in orizzontale.
E ponendo la mano di taglio davanti all’otese mimò il movimento alzandola e abbassandola.
Per me ti conviene immaginare una frusta, o un serpente, quello che ti pare, avvolto da una spirale di chakra attrattivo all’ennesima potenza, o affilato se sei in grado di fare, e il movimento della spirale, sinonimo di vite infinita, ti darebbe l’effetto scavo che tanto cerchi.
A me invece…
Il colosso sorrise, leggermente perfido, probabilmente a causa di una buona idea.
Hai mai provato tra un tramezzo e l’altro a direzionare due esplosioni?
Se lo fai per bene l’effetto è quello di una lam…
Intanto con le mani andava mimando due flussi che dopo una semicirconferenza convergevano per poi procedere nella stessa direzione.
…OHHH DANNAZIONE!
POSSIAMO FARE QUALCOSA DI UTILE?!?
Di questo passo mi verranno in mente migliaia di idee, ma mi manca la base.
Proviamo a darti ascolto va.
Contrasse quindi la mano, come se vi tenesse una sfera con un diametro di una quindicina di centimetri al suo interno manipolare il chakra a quel livello non era una passeggiata per lui. Il piccolo esperimento si basava su un ragionamento elementare: accumulare e rilasciare, e per farlo doveva contenere. Impastò quindi una piccola quantità di chakra repulsivo sui polpastrelli ed una quantità uguale nel palmo, incrementandola sarebbe incrementata anche la concentrazione, ma tutta quella repulsione di fatto non conteneva nulla.
Poteva aver concentrato del chakra, ma solo il chakra avrebbe fatto ben poco, gli serviva richiamare all’interno della mano dell’aria, motivo per cui, tra un dito e l’altro avrebbe utilizzato il chakra adesivo, l’equilibrio stava nell’interrompere il chakra repulsivo per permettere all’aria di entrare ma di rimanere all’interno per venir compressa.
C’erano in tutto tre momenti.
Un primo in cui il chakra adesivo avrebbe convogliato l’aria all’interno della mano, un secondo in cui questa sarebbe stata compressa, mediante il repulsivo, il terzo sarebbe stato il rilascio e per fare il modo che fosse efficace avrebbe dovuto modulare la superficie della mano per poter direzionare con efficacia l’esplosione per non disperderla.
Puntiamo il pranzo.
Se rilascio e funziona paga villa Yakushi, altrimenti io.
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