Mentre Febh parlava Raizen rispondeva mimando un oca con la mano.
Se se, certo certo, con i se e con i ma non ci fai niente.
Le chiacchere stanno a zero.
Ma che dovesse risparmiare le energie era una realtà che non poteva negare.
Si, è vero, ma resto comunque abbastanza dotato.
Madre natura è stata generosa.
Quando gli venne dato del pivello alzò gli occhi al cielo.
Oh dei santi… Febh, ero in grado di usare delle code di chakra.
Code.
Di chakra.
Oltre dieci metri di roba.
Ora, non voglio ribadire di nuovo il concetto di madre natura, ma capirai che per quanto rozze le basi ci siano, negarne la presenza è st… scusami, ogni tanto il mio cervello cerca di rivalutarti.
Si impose quindi un diverso approccio, nuovamente, fingendo una riflessione contraddittoria.
Beh, si, a pensarci meglio le cose non sono poi tanto simili.
Questo però non toglie che io possa arrivare ad impararlo, penso si possa procedere per gradi, no?
Il suo esperimento intanto aveva dato dei buoni risultati, liberando l’aria accumulata con la potenza esplosiva che aveva programmato, aveva persino previsto il rinculo, ma non così potente da sbalzarlo in aria, tuttavia l’aspettarsi quel contraccolpo lo aiutò, permettendogli di essere maggiormente reattivo e concentrare nuovamente quell’esplosione di potere per ridirezionare il suo moto. Non stava calciando l’aria, stava di fatto rimbalzando grazie alle esplosioni, il movimento degli arti era piuttosto pargonabile ad un timone, utile a direzionare il getto, trasformando l’Hokage in una gigantesca trottola impazzita che avrebbe infine impattato al suolo con un calcio a martello, generando un fragoroso Kong in grado di far fischiare qualche secondo le orecchie.
Ahhhhh… maledetto metallo, devo farlo imbottire.
Meno felice sarebbe stata la lastra, piegata nemmeno fosse fatta di carta stagnola.
Vedi, per questo non volevo fermarmi dopo un attacco.
Perché mai sviluppare una forza ed impegnarsi a soffocarla?
Certo, può essere un problema se l’attacco viene schivato, ma fino all’ultimo colpo posso continuare ad accumulare, quando poi scarico…
Indicò la lastra di metallo.
Beh, penso che a nessuno avrebbe fatto piacere avere la testa tra il mio tacco e a lastra.
Mentre pronunciava l’ultima frase si sarebbe avvicinato al punto in cui la frusta di chakra di Febh si era abbattuta, esaminare le lesioni con le sue capacità da fabbro non fu complesso.
Le dita esplorarono in maniera attenta i tagli e i bozzi.
Non si può dire che non abbia avuto effetto.
Ma se fossi un tipo preciso come te non sarei soddisfatto.
Si riconosce un punto d’impatto e dovrebbe essere quello maggiormente incisivo, ma non è così, vedo che hai applicato il mio suggerimento, ma le tacche più profonde che hai creato non sono nei giusti punti.
Dovrebbero essere in quello d’impatto, bensì sparse.
Credo voglia dire che la potenza non era uniformata, in quel caso, vista la maggior pressione, il punto con tacche più evidenti doveva essere dove la forza si è scaricata con maggior enfasi.
Il colpo di Febh era sicuramente in grado di scartavetrare qualche faccia, non c’era dubbio, Raizen si sarebbe accontentato di quel risultato, ma l’otese come avrebbe preso una critica inconfutabilmente vera?
Ignorandola.
Si rispose senza alcun dubbio il colosso tra se e se.
Beh, comunque direi che è un palese pareggio.
E non provare a prendere il righello per misurare la profondità delle tacche.
Intanto le mani del colosso si portarono nella posizione assunta precedentemente per creare l’esplosione.
Sai, tu sottovaluti le esplosioni.
Non so, magari a voi Yakushi vi addestrano in maniera strana, ma un buon eco Kage deve saper trasformare ciò che ha, è la base del riciclo.
E di base, si, proprio come il chakra repulsivo…
Giocò spudoratamente d’anticipo.
… un esplosione respinge aria.
Lo sapevi che l’aria è un liquido?
O qualcosa di simile, l’ho letto in una rivista.
È per questo che quando è a grandi pressioni sembra che abbia una sua consistenza.
Eh beh, su questo ragionamento si basa una semplice deduzione: posso spingere l’aria come mi aggrada?
Penso la risposta sia Si.
Ma non so fino a che punto.
Una volta caricate le mani congiunse i pollici, facendoli toccare per le unghie, mentre le dita si stringevano verso il palmo, similarmente di fatto le due mani creavano due spirali che terminavano nel pollice, lasciando un apertura in cui la spinta in uscita si sarebbe concentrata.
Pressione e controllo della forma.
Niente attrazione o repulsione, la mera potenza è al centro di tutto.
Se vuoi puoi iniziare a parlarmi del chakra esteso, sembra interessante.
In compenso adesso possiamo fare una piccola prova.
Tu hai una frusta, io posso tagliarla, se va male la devio.
Con tutta la tua esperienza sicuro non perdi, no?
Aveva notato che Febh, nonostante non lo desse a vedere, si era adoperato per applicare i consigli di Raizen, ignorando un piccolo dettaglio: la forma a spirale era estremamente instabile, sensibilissima alla pressione interna ed ai suoi cambi, un po’ come un palloncino pieno d’acqua sorretto da una spirale di metallo, se niente la influenzava reggeva bene, ma se qualcosa avesse forzato perpendicolarmente ad essa si sarebbe piegata facendo dilatare la spirale dal lato opposto a causa del bubbone. Una serie di eventi a catena che potevano portare all’esplosione dell’involucro principale e vanificare la creazione.
C’era un modo banale per bloccare l’evento, lo Yakushi doveva solo trovarlo.
