I fili del Destino e della VendettaPaese delle Sorgenti Termali

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    Falce dei Kaguya


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    Il prossimo passo


    La Vendetta finora...



    Maggio dell'anno precedente

    Il volo fino ai confini di Ame non fu poi così complicato: dopo le sue ultime parole, Juana si addormentò e non si risvegliò nemmeno all'atterraggio.
    Ora ce la scorrazziamo pure in giro?
    Mostro, sai bene che abbiamo bisogno di lei per la Vendetta! E, più di questo, ci ha anche dato una notizia in più su questo Sekai...
    Sì, ora sappiamo che è un ninja della Zanna con una lancia dei draghi e che può rinascere dopo la morte come un ammasso di carne... non è molto, ma è qualcosa, per quando avremo modo e tempo di cercarlo.
    Di tutto il resto, però, non sappiamo niente... se non che un giorno la luce rossa colpirà di nuovo la Falce di Luna, quindi un giorno incontreremo di nuovo il Sanga! E questo è già un successo!
    No, fratello, questa è la tua ossessione! Un successo sarebbe incontrare di nuovo la tua famiglia!
    Da quanto non facevamo di questi discorsi? Non me lo ricordo? AHAHAHAHAH!!!!
    E mentre le voci continuavano, sciolto il richiamo di Suzaku, Zong Wu, o meglio Ru-Wai, sarebbe rientrato ad Ame ed avrebbe portato Juana fino alla Locanda dei Batuman, dove le avrebbe fatto preparare una stanza da Tendora ed incaricato Janki di badare a lei, mentre cercava qualche medico per delle prime cure basilari.

    Aprile dell'anno corrente

    Dopo aver parlato con Densen e Yato del progetto per una missione con i ninja di Kiri, il Kaguya avrebbe fatto cenno al giovane Senju di attendere per andarsene, salutando poco dopo il Ramingo, che sarebbe tornato ai suoi propositi.
    In effetti questa storia della Carità di Hayate non solo ci ha fatto conoscere anche l'ultimo dei tre stronzi, ma ci ha dato qualcos'altro: un pezzo della profezia, due pezzi, meglio!
    Di che parli, fratello? Quale profezia?
    Quella di Juana! L'albero con il lupo ed il cuore sulla corteccia! Abbiamo strappato il cuore dalla corteccia, abbiamo scacciato l'Hayate che stava qui ad Ame!
    Quindi lui è quello che si vuole avvicinare alla Spada Nera?
    Sospetto di sì. Sistemate le questioni con la tizia dei Quadri per la proprietà del nostro covo, ci occuperemo di chiedere al figlio di Carità qualche informazione su questa Spada, magari ne sa qualcosa...
    E mentre questa discussione continuava nella testa del Kaguya, questi si rivolse a Yato, una volta da soli, nel suo "ufficio" (il retro della locanda dei Veri Batuman).
    Ne abbiamo passate diverse assieme nel tempo, Yato, e per questo ti ho fatto restare, perché c'è una cosa che posso chiedere solo a te e non a Densen, malgrado siate entrambi dei ninja medici: hai più fiducia da parte mia, perché so che tu hai una qualche tu Missione, così come io ne ho una mia..., avrebbe esordito, memore delle parole del genin il giorno prima che si avventurassero nell'Isola del Re che non c'è mai stato.
    E proprio perché la sua Missione potrebbe essere come la tua ossessione, dovremmo essere meno fiduciosi, ma meglio lui che un nukenin, in effetti.
    C'è una donna che ha bisogno di cure mediche e che per me è molto importante,
    non in senso affettivo, ma per qualcosa di più di quello. Resta qui alla Locanda per stanotte e domani ti porterò da lei per curarla al meglio. Potrebbe volerci più di un solo turno di cure, per così dire, ma spero che in un pò di tempo, anche grazie all'aiuto di alcuni miei contatti qui al villaggio, potrà riprendersi del tutto.
    , avrebbe proposto al giovane genin, contando sul suo aiuto per iniziare le cure dell'altra.
    Così, il giorno dopo, Ru-Wai avrebbe presentato Yato a Juana, suggerendo al primo di usare un henge, o almeno nascondere il proprio coprifronte e dopo sarebbe andato a sbrigare le questioni con Sumare che lo avrebbero reso (anche se ancora non lo sapeva) ufficialmente l'Asso di Picche.

    [...]

    Dopo le cure di Yato, il Kaguya avrebbe assegnato a Janki, quando possibile, più spesso a Tamura e Medo, ogni tanto anche a Miroku e Ananta, per quanto fossero disponibili, il compito di prendersi cura di Juana e continuare le cure, ognuno con i propri mezzi.
    Ru-Wai stesso, di quando in quando, sarebbe stato a fianco alla sorella di Jaime, ascoltando le sue parole, quando fosse stata disponibile a parlare, anche chiacchierando con lei, quando poteva.
    E nel frattempo avrebbe affermato il proprio controllo sulle Picche e continuato i suoi altri propositi e progetti per la Vendetta.
    Finché la Shura non si fosse detta pronta ad incontrare il fratello, a quel punto avrebbe cercato di far arrivare un messaggio a Yato, per incontrarsi nei territori del Paese delle Sorgenti Termali, suggerendogli di prepararsi con un henge o qualcosa di simile.

    Poco prima di partire, il Kaguya avrebbe fatto una domanda ad Ananta: Che tu ricordi,
    tuo padre ti ha mai parlato di una qualche spada completamente nera? Un'arma nascosta da qualche drago? O ti ha mai detto niente su un luogo chiamato Abisso della Bestia?
    , sperando di trovare degli indizi per una delle tre armi nere.

    [Presente - Paese delle Sorgenti Termali]

    Era arrivato assieme a Juana nel Paese delle Sorgenti Termali ed aveva pagato per tre stanze in una locanda con delle terme, per l'appunto, lasciando una delle stanze per la Shura, una per Yato, quando li avesse raggiunti (aveva anche indicato lui quale locanda raggiungere nella sua missiva) ed una per se.
    Dopo di ciò era uscito per le zone circostanti, con un oggetto in tasca ed un bersaglio ben definito, che riaffiorava dai suoi ricordi e dall'ultimo incontro con Jaime Shura.
    Pensi che funzionerà? Dopo tutti questi anni?
    Ehi! Questi Shura leggono il futuro, può essere che ci azzecherà sul trovarci!
    Ma anche se fosse? Lui parlava ai tempi di un tronco bruciato e di un qualsiasi ninja della Zanna che potrebbe incontrarci, lo ricordiamo entrambi, anche se allora non eravamo a pieno coscienti.
    Lo so, fratello, c'ero anch'io, in un certo qual modo!
    La so anch'io questa storia! Ma il tronco lo dobbiamo bruciare noi, o lo dobbiamo trovare bruciato?
    Mi preoccupo sempre quando fai domande intelligenti...
    Purtroppo non mi pare che fu molto preciso in questo senso, o mi sbaglio?
    No, non ti sbagli.
    E così per un pò il Risorto avrebbe cercato, e se non avesse trovato nessun tronco bruciato, bé, ne avrebbe bruciato uno lui con il suo chakra, prima di piantare sulla sua corteccia il particolare kunaiDa qui che gli aveva donato sei anni prima Jaime Shura, lasciando, in più, una missiva assieme allo stesso, che recava poche semplici parole.

    CITAZIONE
    Jaime-sama, vorrei reincontrarla se fosse possibile e vorrei reincontrarla assieme a chi con lei e me ha condiviso l'avventura ad Iwa sei anni fa.
    Riguarda, prima di tutto, l'ultima cosa che mi chiese, prima che ci salutassimo.

    Feng Gu

    A quel punto se ne sarebbe andato, con l'intenzione di ritornare il più spesso possibile a controllare sotto quell'albero nei prossimi due giorni, mentre la mente, e le voci, scherzavano su quanto Tendora si sarebbe infuriata nello scoprire che per tre giorni almeno si sarebbe fatto una vacanza alle terme con una donna diversa da lei.

    [...]

    Riunione di condominio, fratello?, fu la voce di Feng Huang, sul Trono della Fenice, la prima a parlare, lì nella dimensione del Sole Nero e del Mare di Fiamme.
    Adesso anche tu, Pennuto, la chiami così?, chiese divertito il Chuda, dal Trono del Mostro, ghignante in mezzo alla carne putrida su cui era seduto.
    Abbiamo tante cose di cui parlare e siamo un pò più vicini al nostro obiettivo adesso!, tagliò corto Shiltar, sul Trono dell'Uomo, fatto d'ossa.
    Esatto, abbiamo tanto di cui parlare. Alcune profezie ci sono più chiare e, soprattutto, dopo sei anni, siamo più vicini ad una parte importante del piano., concordò il Risorto, sul suo Trono, quello dell'Ego.
    Sono sempre parti importanti: ottenere il potere degli Hai Urami, avvicinarci alla ragazza della Zanna, liberare questa Profetessa, tutto sempre e solo per la Vendetta!, s'intromise Feng Huang.
    Perché c'è solo la Vendetta, fratello!, esclamò il defunto Mizukage.
    Non è vero! C'è anche la tua famiglia, la stessa che hai abbandonato! La stessa che non hai mai cercato! E se qualcuno scoprisse chi sei?, domandò la Fenice.
    Proprio per questo ho tagliato ogni ponte con Shiltar Kaguya, poiché io non sono lui e la sua famiglia non dovrebbe soffrire dei nostri propositi., avvisò il Risorto.
    Oh fratello, sei senza speranze!, lamentò a quel punto Feng Huang.
    AHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!! A proposito di Speranze, volevi parlare delle profezie?, chiese a quel punto il Chuda.
    Sì, le profezie... siamo abbastanza convinti che due su tre delle armi riguardino parte del Trio di stronzi immortali, giusto?, chiese l'altro.
    Sì, fratello, concordiamo che l'Albero con Lupo e Cuore è la Carità di Hayate e quindi che lui, in qualche modo, potrebbe trovare, o trovarsi, vicino alla Spada Nera, dovunque questi artigli folli l'abbiano nascosta., concordò Feng Huang.
    Esatto e, ci abbiamo pensato un pò, e l'uomo che fa tremare lo spazio ed il tempo, potrebbe essere lo Tsuchikage, anche se non so come possa far tremare il tempo mi ricordo i suoi doton ed erano parecchio potenti. Ed è un servo del suo Braccio Destro ed il suo braccio destro è Capelli Verdi: la Fede di Hayate., aggiunse il Risorto, esponendo un'ipotesi a cui erano arrivati in quel lungo anno.
    La lancia, invece, sembra essere nelle mani di questo Kiyomaro, un immortale d'altro tipo, da ciò che ti diceva Juana, ma pur sempre un immortale. Sarà contentissimo l'Hokage quando gli daremo queste notizie., commentò con non poco sarcasmo Shiltar, concludendo sull'ultima arma.
    E poi ci sono le nostre di profezie, giusto? Quelle su Ossicino., s'intromise il Chuda.
    Sì, Mostro, le profezie date dalla Falce di Luna: l'Albero da cui si stacca il cuore è la Carità che abbiamo scacciato da Ame e, probabilmente, il figlio che si oppone al padre era proprio Ananta., continuò Shiltar.
    O almeno così speriamo. La luce rossa è il tuo passo preferito, fratello, e tutti sospettiamo cosa voglia dire, così come non abbiamo idea di che c'entri una balena con noi., osservò allora il Signore delle Fenici.
    E poi ci sta l'uomo che è fanciullo e vecchio... un uomo che può darti una Falce più forte., ricordò il Chuda.
    Ma al costo delle nostre ceneri, di noi., osservò preoccupato il defunto Mizukage.
    O almeno così noi l'abbiamo sempre interpretata, ma non possiamo saperlo finché non ci vedremo davanti a questo uomo-fanciullo-vecchio. Quindi per ora pensiamo al piano più immediato., suggerì allora il Risorto.
    Oh sì, il geniale piano! Riconsegnare a Jaime la sorellina e dirgli che sei un Asso di Ame e puoi offrire supporto ad un villaggio che odia non solo l'Accademia ma tutti i suoi alleati di quasi mezzo secolo fa, e scommetto che anche Ame era un alleato ai tempi., iniziò il Mostro.
    Non ha tutti i torti, fratello, tu ricordi meglio di noi ciò che disse sulla possibile alleanza con Iwa, non era nei suoi propositi., ricordò Feng Huang.
    Ed il tutto per convincerlo a farti cosa? Sposare la ragazza malaticcia? E poi? Collezioniamo mogli? Ci sarebbe la locandiera ad Ame, poi c'è la beduina a Suna e non dimentichiamoci del mio pezzo preferito, la mogliettina di Ossicino, la TUA mogliettina!, continuò con gusto il Chuda.
    Non mettere in mezzo Taeko in tutto ciò! Lei non c'entra!
    E nemmeno la locandiera o altre donne! Michi ci serve e lui lo sa bene quanto noi, giusto?
    , chiese Shiltar verso il Risorto.
    Il legame con Michi, la lealtà verso Jaime, ci permetteranno di entrare alla Zanna, di essere loro alleati e di dargli vittorie al loro Niiga, come di cercare di far fallire il loro Sanga, il NOSTRO Sanga., ringhiò l'Ego, mentre il defunto Mizukage faceva un segno affermativo con il capo.
    Facciamo finta che hai ragione, ma spiegami, per quale diavolo di motivo vorresti dire al Sensitivo, a Daichi, che ha un fratello vivo e che quel fratello è diventato il più potente ninja di Oto, se non dell'intera Accademia, da come la pensi tu? Perché vuoi rischiare di fare incazzare un sensitivo che sai pericoloso o l'unico individuo che realmente temi in tutta l'Accademia?, chiese ancora con evidente divertimento.
    Non ha tutti i torti, fratello, con tanta fatica posso accettare il fidanzamento e la questione dei fratelli Shura, mi va anche bene, ma qui rischiamo per farci dei fatti che non sono nostri e che nemmeno ti dovrebbero aiutare con la tua Vendetta., osservò Feng Huang.
    Ok, il legame fra i due Hakai diciamo che lo teniamo come asso nella manica, ma era per forza di lui che parlava capelli verdi sei anni fa, quando fece quella profezia a Daichi, da svenuto., concordo anche Shiltar.
    Va bene, ce lo teniamo per noi il segreto di Febh, a meno di brutte sorprese., accettò anche il Risorto.


    E dopo quella discussione, il Kaguya non avrebbe fatto molto di più che attendere in quei giorni: l'arrivo di Yato da una parte e l'incontro con gli emissari della Zanna dall'altra parte.
     
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    Ame Anatomy



    Rehab

    Il ritorno nella tetra e piovosa città che era sede della malavita organizzata di Ame non fu scevro da ostacoli e difficoltà, prima tra tutte il nascondere la presenza di una donna che tecnicamente doveva essere ancora prigioniera a Oto. Fortunatamente la Locanda, Janki e gli altri membri del suo entourage erano più che adatti allo scopo, riuscendo anche a procurarsi qualche medico di Ame con conoscenze sufficienti almeno per un trattamento di base. Certo, erano perlopiù vagabondi e nukenin con qualche infarinatura delle arti mediche (non era il caso di andare a coinvolgere i Cuori e la loro rete, accumulando favori da rendere) o civili con debiti di gioco o qualche altro scheletro nell'armadio che potevano fornire supporto ma non tecniche che comprendessero il chakra e le sue applicazioni. Tutto sommato la riabilitazione di Juana (che si sarebbe rifiutata di mostrare il suo aspetto a Shiltar in qualunque occasione, aprendosi solo ai curanti e a Tendora, con cui strinse un discreto rapporto fatto anche di confidenze e previsioni del futuro/consigli in campo amoroso) sarebbe stata lenta ma costante, durando quasi un anno in cui mantenne un bassissimo profilo...almeno fino a quando, nel terzo mese dell'anno successivo, la situazione non raggiunse un livello di stagnazione: per concludere servivano le conoscenze chirurgiche e le capacità di controllo del chakra di un ninja medico addestrato in grazia di dio, che avesse esperienza ospedaliera.

    Questo implicava dover ricorrere ai Cuori, coi quali tuttavia il Risorto non ancora Asso ufficiale non aveva alcun rapporto, o chiedere a qualche ninja medico di sua conoscenza. Intanto al massimo la situazione poteva rimanere stazionaria.


    Rinascita di una Veggente

    Mi ero finalmente liberato di quella palla al piede di Densen, mandato via dal Sensei, che tuttavia aveva chiesto a me di attendere ancora un poco. Non che il Ramingo non si fosse dimostrato utile, ma era ancora lontano dall'essere considerato una risorsa valida e, soprattutto, non vedevo nell'immediato futuro una sua utilità ai fini della Missione, se non per quella sua strana creatura che manipolava le anime, se avesse appreso come controllarla meglio. Non sapevo cosa volesse il Sensei, forse fornirmi istruzioni per una missione successiva o magari aggiungere qualche dettaglio su ciò che era accaduto, ma scoprii ben presto che non si trattava di nulla del genere. Mi limitai ad annuire. Naturalmente, Sensei. Sapeva della Missione, ma non ne pregiudicava la riuscita, per il momento. Io lo sapevo e lui lo sapeva e, forse, era questo a tenerci in qualche modo legati. Sapevamo entrambi che nel momento in cui l'altro fosse stato un ostacolo sarebbe diventato necessario abbatterlo...per quanto al momento la morte sarebbe sicuramente stata unidirezionale, visto il dislivello di forze.

    Cure mediche? Il fatto che avesse dovuto ricorrere a me implicava che realmente voleva tenere la faccenda segreta o con le sue risorse non sarebbe stato difficile procurarsi qualcuno di maggiore abilità o esperienza...forse questa donna era un suo punto debole? Inevitabile non pensare che sarebbe potuta essermi utile in futuro, nell'improbabile (speravo) necessità di uno scontro col Mercenario, ma lui sicuramente sapeva che lo avrei pensato. E sapeva che allo stato attuale ero la sua risorsa più valida. Non sono molto esperto né uno specialista, ma ho accumulato una discreta esperienza. Se non altro, guardare di cosa si tratta non farà male a nessuno e sono sufficientemente abile da capire cosa è al di sopra delle mie potenzialità. Ammisi, senza perdermi in domande stupide e inconcludenti come "chi è quella donna" o "perchè vuoi tenere la cosa nascosta?". Se avesse voluto me lo avrebbe detto direttamente, quindi era inutile insistere o mostrare eccessivo interesse: se quella faccenda poteva avere una qualche utilità per la Missione in un modo o nell'altro lo avrei scoperto, prima o poi.

    Nascosi meglio il coprifronte, che non avevo ancora reindossato dopo essere tornato dalla breve missione con Densen, e sfruttai la manipolazione del legno per modificare leggermente i miei lineamenti, lasciando emergere piccole quantità di legno sulla fronte, nemmeno avessi delle corna e dei barbigli sul mento...al crescere delle mie doti forse avrei appreso come modificare realmente il volto che mostravo in pubblico, ma già questa deformità volontaria mi era sufficiente. Possiamo andare. La donna che necessitava di cure mediche era poco distante, tenuta al sicuro nella stessa locanda in cui ci trovavamo, con i più fedeli servitori del Sensei, segno che la sua importanza andava anche oltre i miei iniziali sospetti. La porta si aprì, rivelando una donna di bell'aspetto che attendeva, seduta su una sedia e intenta a mescolare delle carte. Apparentemente non sembrava avere deformità o problemi immediati, quindi forse la sua era una malattia degli organi interni o magari un tumore, ma quando si voltò per alzarsi notai una lieve incertezza, forse dovuta alla debolezza muscolare o magari a qualche ferita guarita male. Avrei avuto bisogno di tempo per visitarla.

    Benvenuti. Vi aspettavo...vi ho scorti nel futuro della cara Tendora. Il mio nome è Juana, del clan Shura. Io sono Bokushin (il Fauno). Sono qui per vedere cosa può essere guarito e cosa no. Il Sensei mi avrebbe introdotto come un medico di sua fiducia, immaginavo, ma ci avrebbe presto lasciati da soli. Sei una chiromante? Chiesi osservando le carte e rammentando il suo commento sul futuro...al quale lei risposte enigmatica. Vuoi forse che io legga il tuo? Per un secondo mi ritrovai a pensare seriamente alla proposta, salvo poi fare un cenno di diniego. Ho già avuto a che fare con una veggente. Non intendo rischiare che più predizioni si sommino incarcerandomi a un futuro non scritto. Ritengo che siano le mie azioni a essere significative, e soprattutto libere. Sempre che il tuo potere sia reale. Mi sarei avvicinato, forse un po' minaccioso. Inoltre in questo preciso momento sono io a determinare il tuo futuro, non viceversa. Scorsi l'ombra della preoccupazione nel suo sguardo...possibile che non potesse conoscere il suo stesso avvenire? In ogni caso la avevo intimorita quanto bastava per avere la sua collaborazione. Indicai il letto. Stenditi. Devo visitarti.

    [...]

    Era stato molto più difficile di quanto non potessi aspettarmi. La donna aveva camuffato le sue reali condizioni con la Henge no Jutsu, ma per visitarla dovette dissolverla, mostrandomi un corpo che francamente sembrava troppo danneggiato per poterle anche solo permettersi di muoversi. Le ossa delle gambe e le costole erano state fratturate più volte e poi fatte guarire con mezzi di fortuna. Innumerevoli bruciature costellavano la pelle un tempo giovane ed elastica, e in alcuni punti delle infezioni avevano reso il tessuto rigido e deforme. Il viso non era stato da meglio, con un naso rotto e uno zigomo asimmetrico dopo innumerevoli pestaggi, così come un'occhio che divergeva, strabico, dopo un danno muscolare. Diversi denti mancavano e una bruciatura decorava anche l'interno della guancia sinistra. A giudicare dal resto della visita, poi, anche gli organi interni avevano i loro guai con del liquido nella pleura di destra sicuramente formatosi dopo una perforazione dovuta a una costola rotta, con successiva infezione mai curata esattamente. La donna respirava con molta fatica. Molti dei problemi erano stati trattai alla meglio e si erano stabilizzati, tanto che Juana non era in pericolo di vita e mangiando sicuramente aveva recuperato le forze e debellato le varie infezioni, ma restava un catorcio. Meglio non riferire ciò che restava delle sue parti intime o dei seni dopo anni di abusi da parte dei prigionieri negli Inferi di Oto.

    Alcune cose vanno oltre le mie possibilità attuali. Ma posso farti stare meglio. Ci vorrà del tempo, e diversi interventi con materiali adatti. In ospedale probabilmente ci sarebbero migliori risorse, ma credo che il Mercenario possa organizzare una sala operatoria decente. Finii per passare ad Ame parecchi giorni, e tornarci più volte nei mesi successivi, a volte chiedendo delle licenze, a volte di ritorno da missioni. Non nascosi particolarmente i miei spostamenti: non ne avevo motivo, e se interrogato riferii che stavo trattando una paziente per conto di un mercenario di Suna conosciuto in missione. Mentire non era necessario, semplicemente avrei omesso alcuni dettagli. Mi esponevo a un certo rischio ma il Sensei ne era certo consapevole e mi avrebbe ripagato per il disturbo.

    Cominciai con il fratturare le braccia e le gambe della donna chirurgicamente per permettere una guarigione migliore, usando anche alcune protesi come avevo appreso in ospedale: farle ricrescere dal nulla mi era impossibile, ma curare una frattura con chakra e adeguati strumenti era semplice, specie se anche il paziente sapeva usare il chakra. Avrei lasciato indicazioni a Tendora su come proseguire la riabilitazione in mia assenza, e Juana sembrava molto motivata per riprendersi...mentre evitai i contatti con Janki perché, a dirla tutta, mi turbava parlare con un furetto psicotico. Per i denti confezionai delle protesi, ma quella era la parte più facile, mentre dei semplici innesti di cute presa dalle gambe e poi aiutata nella guarigione con il chakra avrebbero rigenerato quasi tutte le aree di cute bruciata e cicatrizzata con infezione. Certo, alcuni segni sarebbero rimasti, ma nemmeno a paragone con ciò che era prima, e lo stesso poteva dirsi per lo zigomo, che dovetti risistemare alla meglio...purtroppo non ero abbastanza esperto per una ricostruzione così minuziosa. Probabilmente non riuscirai a muovere adeguatamente la metà destra del viso. Avrei spiegato a Juana. Il nervo era irrecuperabile e così molti muscoli, ma almeno è di nuovo simmetrico, e non dovresti avere ostacoli nel parlare o mangiare. Lo strabismo potei correggerlo solo in parte, ma per un genin era comunque un ottimo risultato.

    [Prima della Partenza]

    Tra una cosa e l'altra erano passati mesi, con numerosi interventi, qualcuno andato bene, qualcuno andato peggio, ma nel complesso la donna era tornata in condizioni più che soddisfacenti e, soprattutto, poteva nuovamente muovere le braccia e le gambe come preferiva e aveva una pelle e un viso decenti. Avrebbe facilmente recuperato anche le sue arti ninja, se ci si fosse impegnata (impossibile sperare di spacciarmela come una civile, tanto che nessuno tentò di propinarmi quella sciocchezza). Avevo appreso alcune cose da lei in quei mesi, come il fatto che era avversa all'Accademia con toni che potei facilmente ricondurre al Villaggio della Zanna con cui avevo avuto a che fare ai tempi della Colonna Evanescente, e scoprii anche che lei aveva fatto delle predizioni importanti al Sensei e ad altri nella Locanda...e soprattutto scoprii che voleva tornare normale per ricongiungersi con suo fratello, un ninja di alto rango.

    Sensei. La guarigione di Juana è quasi completa...allo stato attuale delle mie capacità non posso fare di meglio, ma lei pare soddisfatta. E' pronta a ciò che hai in mente per lei. Ero solo con lui nel suo ufficio, e ritrassi il legno tornando al mio normale aspetto. Sicuramente una volta tornata alla Zanna potranno concludere la sua guarigione. Il suo valore come merce di scambio è intatto. Con poche parole avevo chiaramente detto al Sensei che ero a conoscenza del suo piano, perlomeno per sommi capi. Mi hai contattato perché io continui a supportarla fino allo scambio, e hai ragione: ne ha ancora bisogno. Tuttavia ho una richiesta: se possibile vorrei sfruttare le informazioni che otterrò sulla Zanna per supportare il mio rango all'interno dell'Accademia e di Konoha. In sostanza, vorrei partecipare e riservarmi di fare rapporto...ovviamente tacendo ogni il tuo coinvolgimento, se lo desideri. Inutile dire che la questione di Ame e della Locanda e tutto ciò che era sospetto o critico sarebbe sparito dal rapporto. Solo le informazioni che potevano avvantaggiare Konoha contro la Zanna sarebbero state riferite, e solo se ne avessi ottenute. Stava a lui valutare se acconsentire alla mia richiesta o meno, ovviamente.

    [...]

    Boss, i tuoi capelli sono spettacolari. Un giorno o l'altro dovrai dirmi che shampoo usi! Mentre Yato e Juana si preparavano per la partenza, il riemergente leader delle Picche si era recato dal suo più efficace luogotenente, Miroku, e dal suo compagno di vita, un massiccio uomo effeminato di nome Ananta, che vantava ascendenze più che particolari essendo il figlio di uno degli Immortali di Hayate. Nel corso di quei mesi dopo la sottomissione a Feng Gu aveva passato diverso tempo nascosto, prima di cominciare lentamente ad adattarsi e prendere maggiore confidenza con tutti, anche con il suo nuovo protettore. Se non altro la sua particolare capacità mnemonica (gli bastava leggere due volte un testo o un elenco di numeri per ricordarlo al 90% senza errori, e se lo leggeva più volte la riproduzione era perfetta) era tornata molto utile per aiutare Miroku nella gestione della contabilità del Seme ora che gli affari stavano tornando affini. Ananta, ti ho già detto che non dovresti rivolgerti così al Leader. Sarebbe intervenuto il nukenin vestito come un monaco, con un accenno di irritazione nella voce.

    Imbronciato dopo il rimprovero, Ananta si trovò a tremare ed essere spaventato non appena il Risorto menzionò il padre con cui aveva troncato ogni rapporto. Io...sai che non posso parlare liberamente di lui, Boss! Il trauma era ancora presente, appena sotto la superficie e un'ombra di preoccupazione passò anche sul volto do Miroku. Qui non ti chiede dirette informazioni su di lui. Disse, pur cauto. Non credo ci siano problemi. Ananta deglutì, incerto, prima di raccontare qualcosa. Non so cosa sia l'Abisso della Bestia. L'unica volta che menzionò un Abisso stava parlando di una persona, Gaira dell'Abisso, ma non so in che contesto lo avesse nominato. Sospirò. Mi accennò qualcosa su una spada che voleva prendere per regolare un vecchio conto, ma non so se fosse nera, e poi in effetti una volta tornò con delle ustioni, rimproverandomi per non aver ancora risvegliato il potere di mia madre. Rabbrividì. Così...disse...così avrei potuto far ragionare quella bestia paranoica...poi mi colpì, ma non spiegò altro. Informazioni decisamente frammentarie, da vedere quanto potevano essere utili o collegabili.

    [Nel Paese delle Sorgenti Termali]


    La mia stanza non era molto spaziosa ma aveva due soli possibili ingressi ed era facilmente difendibile in caso di attacchi improvvisi. Juana era tra la mia stanza e quella del Sensei, con una semplice porta in carta di riso che avrebbe reso facile soccorrerla se ci fossero stati problemi, anche se questo riduceva la nostra privacy. I dolori del post-operatorio erano passati quasi del tutto ma di notte e durante il riposo spesso tornavano a farsi sentire, quindi non di rado dovevo somministrare dei sedativi alla donna, ma le sue condizioni erano in netto miglioramento e anche il suo viso aveva ripreso una parvenza di normalità, quasi uguale a quello originale, a patto che applicasse un po' di trucco.

    Sapevo che il Sensei era andato a lasciare il suo segnale su un qualche genere di tronco bruciato, e a quanto ne sapevo, quando andò a controllare nei giorni successivi non trovò nulla, nemmeno allo scadere delle ore indicategli anni prima da Jaime Shura. Era forse passato troppo tempo? Pur aspettando non avrebbe incontrato nessuno sotto il tronco scelto, e quando infine si fosse arreso, tornando al nostro albergo, avrebbe tuttavia trovato una sorpresa inaspettata: alla reception la proprietaria lo avrebbe informato che il suo amico era arrivato, e che lo aspettava nella sala del the, accanto a quella della colazione. Inutile specificare che non si trattava di me.

    La stanza era aperta al pubblico, ma tutti si tenevano alla larga, perché una persona dall'aria truce, persino più alta del Risorto di una manciata di centimetri, e se possibile altrettanto massiccia, con folti capelli rossi e un volto che non ispirava certo tranquillità e sicurezza, anche se sembrava intento a bere placidamente del the verde e fumare. Non avrebbe fatto una piega nel vedere entrare il ninja, almeno fino a quando questi non si fosse accomodato.


    Quindi hai la sorella di Jaime. Queste le sue prime parole, indipendentemente da qualunque cosa avesse detto il suo interlocutore, continuando a fumare e bere come se nulla fosse. Lui non verrà. Ho intercettato il messaggio. Quindi avrebbe soffiato del fumo direttamente in faccia a Feng Gu, in un chiaro atto di provocazione. E per quanto mi riguarda, lui non lo avrà mai.

    Sono Yamato Ho. Yonga.


    Altra sbuffata di fumo, in circoli, proprio sul viso dell'altro.

    E francamente non mi interessa chi sei tu. Sparisci e non tornare.
     
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    Zanna Sbagliata


    Incontri inattesi



    [Mesi prima]

    Il Risorto ascoltò le parole del suo allievo quando gli propose di curare qualcuno per lui: Non so nemmeno io di preciso la gravità delle sue condizioni, speriamo comunque che le tue conoscenze possano bastare in tal senso, Yato., replicò semplicemente con un mezzo sorriso tranquillo in volto.
    Tanto per dire: stiamo affidando la vita di una nemica dell'Accademia ad un genin della Foglia, che sarà anche tuo discepolo, ma è pur sempre un genin della Foglia, ricorda.
    Mostro, non farti problemi che non ti sono adatti: di Yato possiamo fidarci!
    Come noi anche lui ha una Missione e non ha a che fare con la Zanna, da quel che abbiamo capito.

    Fratello, odio dare ragione al Mostro, ma Yato è comunque un ninja della Foglia, consideriamo il rischio, mi raccomando.
    E malgrado i dubbi fra le voci nella mente del Kaguya, il giovane Senju fu introdotto alla Profetessa sopravvissuta alle prigioni di Oto.

    Le cure di Juana durarono mesi: il Risorto non s'intromise mai nelle cure che Yato le riservava, si avvicinava alla sorella di Jaime soltanto quando lei era con Tendora, o con Janki, o con Miroku, o, ancora, con un altro dei suoi seguaci.
    Non ne aveva la certezza, ma sapeva che durante le cure di Yato, l'altra rivelava il suo vero aspetto e non riteneva un suo diritto invadere la privacy di lei, osservandola al di là del henge che manteneva davanti a tutti.
    Poi ammettilo: le mancasse anche metà del corpo, ti cambierebbe poco! Per te è una merce di scambio! AHAHAHAHAHAH!!!!
    Mostro, sei la parte peggiore di questa compagnia... poco ma sicuro
    Come se non avessi ragione, Pennuto! Non lo pensiamo tutti che è questo il modo in cui la vuole usare?
    Riporteremo Juana a suo fratello, perché Jaime ci ha affidato questa missione e perché ci aiuterà con la Vendetta e la Vendetta è TUTTO!
    Grazie, Ossicino, mi dai sempre ragione con queste tue ultime tre parole! AHAHAHAHAH!!!!

    [...]

    Per diverso tempo, il Risorto e Yato (esclusa la gita nel Paese dell'Acqua) si sarebbero giusto intravisti di quando in quando fra le missioni accademiche del secondo e gli affari del primo, mentre il Senju si occupava di curare la Shura, questo finché il giovane allievo non chiese un piccolo incontro privato nell'ufficio del Kaguya, alias il retro della Locanda dei Veri Batuman.
    E non ci volle molto perché, dopo le buone notizie sulle condizioni della sua "paziente", Yato passasse alla parte in cui dimostrava di aver capito molto dei fatti.
    Certo, quando usò la parola "merce di scambio", il volto del Risorto si distese in un sorriso divertito quanto mai.
    Furbo il ragazzino, persino più di alcuni di noi qui in mezzo! AHAHAHAH
    Non ci aspettavamo che non capisse l'effettiva situazione, in fondo.
    Ora vediamo che chiede in cambio.

    Ed in effetti l'altro fece la sua richiesta, nemmeno troppo assurda.
    Direi che questo glielo possiamo concedere, non è un problema, finché non parla di noi.
    Fratello, forse dimentichi qualche particolare su come siamo riusciti a recuperare Juana?
    Niente in contrario che tu faccia rapporto su quanto potrai scoprire che ti sembrerà utile per la Foglia, Yato., concordò intanto il Risorto, prima di continuare, C'è però un'informazione che forse ti manca e ti servirà sapere: quando ho ritrovato Juana ero ad Oto assieme al tuo Hokage. Non è stato un evento voluto, quello di trovarmi al Suono con il capo del villaggio della Foglia, ma per una serie di coincidenze, eravamo entrambi lì e l'Hokage ha assistito alla mia fuga con Juana, quindi ti chiedo giusto di non fare il nome, o cognome di lei, o di suo fratello, a meno che non sia un'informazione fondamentale da condividere con la Foglia., spiegò infine il Kaguya all'altro, una piccola clausola che non reputava così castrante.

    [...]

    L'incontro con Miroku ed Ananta fu quanto mai breve, iniziando con un mezzo sorriso, alla domanda sui capelli.
    Secondo voi, se gli diciamo che il segreto sta nelle Ceneri del Rancore, ci crederebbe?
    Fratello, una battuta così me la aspettavo di più dal mostro che da te...
    Perché lo sottovaluti, Pennuto, lo sottovaluti! AHAHAHAHAHAHAH!!!
    Poi il discorso andò su qualcosa di più interessante: un nome e, più di quello, un ricordo di un evento passato.
    Voleva usare i poteri di Ananta per domare una bestia paranoica, poteri che dovrebbero purificare gli spiriti maligni.
    Quindi se era un drago che lo aveva ustionato, era un drago che aveva uno spirito maligno in se? Potrebbe essere quello nero impazzito di cui parlava l'Hokage?
    E vuole la spada per regolare un vecchio conto... che abbia avuto dei dissapori con il Generale dei Draghi?
    Un'osservazione intelligente, complimenti, Mostro. E, a tal proposito, ricordiamoci questo nome: Gaira dell'Abisso. Sembra quasi quello del Quinto Kazekage.
    Grazie per le informazioni, Ananta. Un giorno ti dirò il mio segreto per i capelli!, replicò cordiale il Kaguya, prima di sorridere ai due e dirgli che stava per partire, di nuovo, lasciando a Miroku il più del controllo dei suoi affari.

    Paese delle Sorgenti Termali

    Il viaggio fino alle Sorgenti Termali fu tranquillo, così anche i primi due giorni, fin troppo tranquilli. L'unico aspetto positivo fu che durante la cena della prima sera, assieme a Yato e Juana, ebbe modo di chiedere alla seconda, qualcosa: Juana-dono, nelle mie ricerche a partire dalle tue profezie sulle armi Nere dei Draghi, ho trovato un nome, tale Gaira dell'Abisso... mi chiedevo se per te volesse dire qualcosa. E' un nome legato alla profezia sulla Lancia e quindi, forse, all'individuo di cui ti avevo chiesto tempo fa,quel Sekai. Ti dice niente quel nome?
    Esclusa quella domanda, considerando che le cene erano fra un ninja della Foglia, da sempre il paese più centrale dell'Accademia, una kunoichi della Zanna, nemica giurata dell'Accademia, ed un Mercenario che dell'Accademia se ne fregava bellamente, il Risorto, di suo, cercò di evitare qualsiasi chiacchiera che fosse vagamente "politica" con i due compagni di viaggio e di "vacanza".

    [Dopo due giorni]

    Si è dimenticato, fratello... in fondo lo diceva anche la Profetessa: gli Shura non possono predire il loro futuro, non ha visto questo momento, non lo sa.
    Ma quel kunai doveva richiamare un qualsiasi ninja, non per forza Jaime in persona!
    Quel kunai POTEVA richiamare qualsiasi ninja, fratello, non era detto per certo che lo facesse.
    Ma Jaime era così sicuro...
    A malapena noi due ricordiamo quel momento, non puoi esserne certo...
    Ossicino grande ed ossicino piccolo ora si metteranno a piangere?
    Zitto, Mostro..., un ringhio che uscì dalle labbra del Risorto, più che dalle voci nella sua testa, mentre alla fine del secondo giorno d'attesa ritornava verso l'albergo dove soggiornava con gli altri.
    Grande fu la sorpresa nello scoprire che un "suo amico" lo attendeva, come seppe dalla reception, una volta tornato ed ancora più grande quando il suddetto amico si palesò come un bestione dai capelli rossi che beveva thé verde e fumava da solo nella sala da thé.
    Non il più accomodante degli emissari per aspetto, ma la missiva è arrivata!
    Fratello, calma con l'entusiasmo...
    Con calma, controllandosi a stento, così vicino come si sentiva al proprio proposito, il Kaguya si sedette davanti all'altro, che nemmeno si presentò, ma andò dritto al punto.
    Sì esatto. Piacere, Feng Gu., avrebbe replicato il Risorto, per poi zittirsi alle successive parole.
    Ha intercettato il messaggio? Che vuol dire che Jaime non verrà?
    La cosa si fa interessante!
    Quest'ultimo pensiero giunse sulla boccata di fumo in faccia.
    Poi quello si presentò ed il Kaguya, volente o nolente, sgranò gli occhi dalla sorpresa: lo Yonga.
    Quello che ha sconfitto Itai.
    E poi le ultime parole, sulle quali, all'ennesima sbuffata di fumo, il Risorto dovette ispirare a fondo.
    Ora lo ammazzo...
    Buono, fratello! Questo è lo Yonga, ha sconfitto Itai! Fa parte del clan di quella tizia che era in missione con Michi e Daichi!
    Che diavolo me ne frega del clan e del grado? In quella missione il Sanga mi ha sconfitto perché ci avevano ingannato! Sono arrivato stremato da lui e probabilmente lo stesso è capitato anche ad Itai! Ho una gran voglia di fargliela pagare a tutti quelli che c'erano quel giorno!
    Sento gli Hai Urami agitarsi, o per caso hai fame, Ossicino?
    Fratello! La Vendetta non è contro lo Yonga! La Vendetta è contro il Sanga! Ragiona! Rifletti sulle sue parole!
    Intanto le mani del Kaguya si stavano serrando contro il tavolino decisamente con forza.
    Yonga-sama, ritiro quando ho detto che è un piacere conoscerla. E, mi dispiace,
    ma non me ne andrò così facilmente.
    , esordì il Risorto.
    Rifletti: le parole che hai usato nella lettera non dicevano espressamente il nome di Juana.
    Se lei sa che Juana-dono è qui, allora sapeva il significato della mia missiva, quindi, immagino che o ha saputo da Jaime-sama del compito che mi aveva affidato, o mi ha sorvegliato, o fatto sorvegliare in questi due giorni., continuò il Kaguya.
    Dobbiamo dargli una motivazione, dobbiamo dare forza ai nostri fatti.
    Anni fa Jaime-sama mi chiese di trovare sua sorella, ci ho messo sei anni per riuscire in questa missione e non per denaro, ma perché Jaime-sama mi concesse fiducia allora ad Iwa e mi ritengo in debito in tal senso, e perché spero che questa mia azione valga più di tutto ciò che non possiedo, un nome ed una famiglia, per potermi presentare al clan di una vostra kunoichi, Michi Kujo, e magari sposarla. Sa, sono all'antica: se non si offre qualcosa alla famiglia come dimostrazione delle proprie qualità, quale padre farebbe sposare la propria figlia ad un Mercenario?, aggiunse con un sorriso forzato.
    Almeno non hai mentito: non hai detto tutta la verità, ma non hai mentito, bravo fratello.
    Se posso suggerire la mia, però, dovremmo fargli capire che l'intimidazione non avrà successo.
    Immagino che le mie motivazioni per lei non siano poi così rilevanti... è uno dei capi della Zanna e quindi non è abituato a sentirsi dire di no, suppongo, ma vedrò di essere chiaro: finché non avvisa Jaime-sama, o non fa in modo che la notizia gli arrivi, non mi schiodo da qui e delle sue minacce, oggettivamente, non me ne frega un cazzo., concluse, lasciando la presa sul tavolo ed incrociando le braccia, mentre il corpo leggermente si rilassava, malgrado ciò non implicasse che i suoi sensi erano all'erta, dato chi aveva davanti.
    Quanto sei stato diplomatico, Ossicino! AHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!!
    E pensare che eri quasi riuscito a sembrare diplomatico!
    Non è il Sanga, ma se pensa di mettermi i piedi in testa così facilmente, si sbagli e non di poco! Vediamo quanto duriamo contro un Ga?
     
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    L'Hokage! Il Bersaglio coinvolto in quella faccenda senza che nemmeno me lo immaginassi. Nulla delle poche cose che Juana aveva rivelato poteva ricollegarsi a quell'uomo, ma feci del mio meglio per trattenere il più possibile le mie reazioni, tanto che solo un breve lampo di interesse passò nel mio sguardo, prima che forzassi il mio volto in un'espressione neutra. Comprendo. Dissi semplicemente. Nasconderò questo dettaglio, tuttavia non mi dispiacerebbe sapere di più su questo evento...c'è sempre da imparare dalle tue imprese, Sensei, o da quelle di altri ninja di alto rango...sebbene dal carattere non altrettanto piacevole. Soprattutto quando questo mi permetteva di conoscere qualcosa sul Bersaglio...non che Feng Gu fosse particolarmente sensibile alle lusinghe, ma sicuramente aveva qualcosa da raccontare e magari la menzione sul carattere di Raizen lo avrebbe spinto a spostare parte del racconto su di lui, senza nemmeno accorgersene.

    [...]

    Durante la cena nella locanda (niente di complesso, dei semplici spaghetti di soba saltati con verdure e pollo) la conversazione verteva più che altro su questioni di poco conto come il cibo della regione, alcuni luoghi di interesse e su quanto potessero essere utili i bagni termali per accelerare la guarigione di Juana, a patto che prestasse attenzione alle cicatrici con gli unguenti che le avevo fornito. Sotto Henge, avevamo messo in scena quelle chiacchiere principalmente per mantenere una recita con il personale del posto, e Juana lo sapeva benissimo, tanto che lei stessa usava ancora la Trasformazione, per quanto il suo aspetto si fosse quasi normalizzato. Fu tra un discorso e l'altro che il Sensei decise però di introdurre un piccolo argomento che gli interessava maggiormente, qualcosa riguardo delle Armi Nere e una Profezia che aveva ottenuto dalla donna. Con educato interesse non intervenni, mentre la Kunoichi sembrava sorpresa dal nome menzionato...non si trattava della sorpresa di qualcuno che viene scoperto, quanto piuttosto quella di qualcuno che ha appena sentito una cosa che conosce ma che non pensava minimamente collegata all'argomento in ballo.

    Shin'en no Gaira? Gaira dell'Abisso? Non vedo cosa centri...ma come conosci le leggende sulla fondazione della Zanna? Tenevamo la voce bassa, e se si parlava di leggende e mitologia verosimilmente non avremmo attirato l'attenzione di eventuali orecchie indiscrete. Prego, vai avanti. Aggiunsi educatamente, mentre lei continuava a mangiare, raccontando del mito vecchio di qualche secolo. La Zanna si ritirò dalla vita ninja, ma quando venimmo attaccati e quasi distrutti dall'Alleanza scappammo. Fu Mikoto, la portatrice dello Shichibi a portarci nel luogo sicuro in cui ora si trova il Villaggio. La sua posizione era stata fornita dal Bijuu stesso, perché era stato appunto Shin'en no Gaira, una sua precedente Forza Portante, a generare l'Abisso: una caverna verticale tanto profonda da non avere quasi fondo, nelle cui spire si insediarono i sopravvissuti. Strano che rivelasse così placidamente che il suo Villaggio fosse in una caverna verticale...probabilmente non pensava che quell'informazione ci potesse essere utile, magari a causa di qualche trucco difensivo, o più banalmente si erano spostati da allora. Pare avesse una tecnica simile alla trappola di un formicaleone e che una volta la usò senza alcun limite, liberando il Bijuu e scavando un vero e proprio abisso. Il formicaleone scavava fosse in cui era inevitabile essere attirati verso il fondo, e dalla sua posizione bersagliava le vittime con la sabbia, accelerando la loro dipartita...avevo studiato quelle trappole naturali come parte del mio addestramento. Quindi...forse intende quello, o magari qualcosa di completamente diverso. Conclusi, non che avessi grandi informazioni sull'argomento.

    [...]

    Lo Yonga non sembrava aver colto alcuno dei segnali di irritazione da parte del Risorto, continuando a fumare e bere senza particolari preoccupazioni, come se fosse nel pieno controllo della sua situazione. Ascoltò poi i ragionamenti del Kaguya, che aveva in effetti messo a segno diversi punti nella sua esposizione, ma non poté fare a meno di farsi sfuggire un minimo accenno di sorpresa quando saltarono fuori le intenzioni riguardo Michi e il clan Kujo. Poi la conclusione con la piccola nota scurrile, alla quale lo Yonga, in tutta risposta, soffiò nuovamente del fumo in faccia al Mercenario. Salvo poi tirare fuori un sigaro e glielo offrì. Non si offrì di accenderlo, ma semplicemente osservandolo, dopo un brevissimo istante di intenso calore nella stanza, il tabacco si accese da solo.

    Credi di essere l'unico? Jaime ha chiesto a molti, negli anni. E molti si sono presentati. Quasi tutti trappole. Alcuni dei mitomani. Sono tutti morti. Dopo un po' ho preferito bloccare le informazioni in arrivo e verificarle io per primo. Jaime è un amico. E un compagno. Non tollero che soffra. Finì la sua tazza di the verde, poggiandola a terra poco distante. Tu sei il primo a dire chiaramente che vuoi usarlo come appoggio per ottenere qualcosa...anche se non so esattamente cosa tu voglia dai Kujo. Da una tasca interna della sua divisa estrasse una pergamena dai margini bruciacchiati, che ritraeva la giovane Juana. I Kujo non hanno grande influenza sulla Zanna, per quanto io li ritenga preziosi alleati. Non ho avuto mai il piacere di avere a che fare con la giovane Michi, ma è cresciuta diventando una bella ragazza. Ma non bella al punto da far fare cose del genere a un Mercenario. Vuoi qualche altra cosa, e Juana e Jaime sono solo un mezzo.

    Non so se fidarmi, apprezzando il fegato che dimostri, o schiacciarti prima che tu possa crearmi problemi. Mise via la carta. Qualcuno è arrivato a rapire e istruire, no, persino programmare delle ragazze per sembrare Juana. Quasi tutte avevano dei segni di chirurgia più o meno recente che li hanno sbugiardati, o qualche trucco che mimasse o camuffasse le sue doti. Incontrerò questa tua "Juana". Poi deciderò come proseguire. Se anche fosse lei, e vorrò sapere come la hai recuperata da Oto, questo non significa che avrai quello che desideri. Soffiò ancora del fumo in faccia al Risorto, ma non si sarebbe scomposto se questi avesse fatto altrettanto.

    Sei sempre in tempo per dirmi esattamente quello che vuoi. O per andartene.

    [...]

    Io ero di sopra nella mia stanza, durante questo periodo. Sapevo che il Sensei era tornato perché gli avevo consegnato uno dei miei Semi come metodo di tracciamento se ci fossero stati problemi. Juana ne aveva uno a sua volta, ed era nella stanza accanto. Ero intento a meditare, cercando di perfezionare il mio addestramento e la mia capacità di controllo sui flussi di chakra, quando un rumore attirò la mia attenzione: qualcuno stava cercando di entrare dalla mia finestra, alle mie spalle...chi poteva essere?

    Rimasi immobile, pronto ad agire...
     
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    Falce dei Kaguya


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    [Ame - Prima della Partenza]

    Yato sembrò particolarmente sorpreso dall'accenno all'Hokage, o almeno al Risorto parve d'intravedere sorpresa nel suo sguardo, per un attimo, prima che il genin replicasse, producendo un sorriso sul volto del Kaguya.
    Ammetto che l'Hokage, per quel che ho avuto modo di vedere quel giorno, sembra simpatico e di compagnia quanto il Flagello, per citare un'altra persona con il medesimo carattere che tu conosci., affermò con una nota d'ironia il Kaguya, ma per salvare Juana ho dovuto offrirgli il mio aiuto per salvare i suoi draghi, quando sarà che si muoverà in tal senso, quindi mi toccherà di nuovo avere a che fare con lui in futuro., aggiunse con un'alzata di spalle.
    Fratello, magari l'Hokage non voleva che qualcuno sapesse dei problemi dei suoi draghi, non è una notizia che dovresti dire in giro così leggermente!
    Non l'abbiamo detto "in giro", l'abbiamo detto ad un ninja di Konoha che più o meno sa quasi ogni nostro segreto, o comunque sa più di noi di chiunque altro, Hoshi compreso, quindi che problema c'è!
    E poi della privacy dell'Hokage non è che c'interessi alcunché!
    Quando hai ragione, Mostro, hai ragione...
    Fenici Immortali, aiutateci voi...
    AHAHAHAHAHAHAH!!!!

    [Paese delle Sorgenti Termali]

    Alla domanda su Gaira dell'Abisso, Juana parve quanto meno sorpresa.
    Bella veggente, non sa nemmeno che domande le faremo! AHAHAHAHAH!!!
    Il Risorto, però, non fece niente per indirizzare il discorso, né per darle informazioni sul fatto che lui ignorasse come quel nome fosse legato alla nascita del Villaggio della Zanna.
    Il solito racconto: i poveri abitanti della Zanna inseguiti dai cattivi accademici, che noia...
    Questa parte, però, non è nei nostri ricordi, né nei tuoi, fratello...
    Si sono nascosti nella fossa creata da un Jinchuuriki del Sette Code? Ma non mi dire...
    Fratello, percepisco un pò troppo entusiasmo, cosa c'è... ah... il Sette Code, il Bijuu del Mizukage...
    Esatto, Itai è l'attuale Jinchuuriki dello Shichibi, forse lui sa, o potrebbe scoprire, dove si trova il villaggio della Zanna!
    Se non riesci ad entrare dalla porta d'ingresso con la Profetessa qui, possiamo sempre usare l'ingresso laterale con il tuo successore, Ossicino!
    Qualcosa del genere, Mostro, qualcosa del genere...
    Ma il Risorto non diede ulteriore peso a quel discorso nella sua mente, mentre con un mezzo sorriso cordiale, chinava leggermente il capo, Grazie per la sincerità di queste informazioni che hai condiviso con noi, Juana-dono., avrebbe semplicemente detto alla Shura.

    [Lo Yonga]

    Quando una nuova folata di fumo investì il volto del Risorto, questi fu quasi pronto a scatenare gli Hai Urami.
    Fratello, aspetta!
    Ed in effetti, nell'aspettare, accadde qualcosa di inatteso: lo Yonga gli offrì un sigaro, che il Kaguya prese e guardò con un pò di sorpresa, mentre sentiva il calore aumentare nella sala, per poi vederlo accendersi davanti a lui.
    Proprio come lasciava intendere Kayano: il loro clan è legato al calore
    Le successive parole dello Yonga spiegarono un pò di più su quel tizio così massiccio e minaccioso, ma, alla fin fine, sembrava, leale verso i suoi amici.
    E' stato stupido, in effetti, pensare che fossimo gli unici a cui aveva chiesto aiuto. Un Mercenario conosciuto da appena un paio di settimane, se si è fidato di noi, non era improbabile che si fosse fidato di altri...
    Il che lo rende ben più che disperato, a dirla tutta...
    Motivo per cui il suo amicone qui sfoltisce l'elenco di mitomani ed affini.
    Il vero problema è che ha capito che noi vogliamo di più di ciò che diciamo... che facciamo?
    Per ora, facciamolo parlare.
    E così, sorpreso anche dalla foto di Juana che l'altro portava con se, il Risorto continuò ad ascoltare lo Yonga ed il suo racconto sui diversi falsi salvatori della Shura che aveva incontrato nel tempo.
    Ok, come gestiamo la cosa? Juana è Juana, ma oltre questo? Evidente che lui non si fida...
    Vogliamo dargli torto, Pennuto?
    Lasciate fare a lui...
    Lui? Lui chi? Oh...
    L'Ego? E cosa?
    Mi scuso per il mio tono di poco fa, innanzi tutto, pensavo che lei fosse avverso a Jaime-sama, ma mi sembra invece di capire che è qui solo per evitargli un possibile dispiacere e lo rispetto, anzi, la rispetto per questo. Dubito che qualcuno farebbe lo stesso per me., esordì il Kaguya con tono serio.
    Non sono tutti degli stronzi da ammazzare quelli della Zanna, lo avevamo già capito, vai avanti.
    Se vuole sapere come ho fatto scappare Juana-dono dalle prigioni di Oto, disponibilissimo a raccontarle tutto, è una storia ricca di azione, con l'Hokage, uno dei cani di Hayate ed una di storie su draghi d'ombra ed affini come protagonisti, oltre me,ovviamente., a quel punto, il Risorto ispirò a fondo, prima di continuare.
    Vuole sapere cosa voglio? Io voglio Vendetta! Questo è il motore che mi fa muovere ogni giorno della mia vita! La Vendetta è Tutto per me! In questo credo che il vostro villaggio sia molto simile al mio modo di vedere la vita. Di recente, però, ho riflettuto su una cosa: che ne sarà di me dopo la Vendetta? Non ho niente a cui tornare, o per cui vivere dopo la fine della mia Vendetta, non ho una famiglia., aggiunse serio.
    Tu hai una famiglia! Dannazione, fratello, basta con questa storia! Tu sei SHILTAR KAGUYA!!!! Tu Hai Taeko ed i vostri figli!
    Io sono Shiltar Kaguya e lui non è me! Lui è l'Ego che ha scelto di abbandonare quel nome e quella famiglia per inseguire la Vendetta che tutti e due aneliamo! Non potrà mai essere me, nemmeno dopo la morte del Sanga!
    Non so quanto le sappia di me, ma io sono un Kaguya che ha abbandonato il suo clan, che ha spezzato ogni legame con esso, perché gli altri Kaguya sono o cani al guinzaglio dell'Accademia, o vagabondi che usano il loro nome per farsi grossi, ma che non si preoccupano minimamente dell'unica cosa importante: l'ultimo dei Tamasizu, il clan per cui fummo quasi sterminati dall'Accademia, sta per diventare un immortale grazie alla sua setta di Cani idioti! Voglio che lui muoia prima di diventare un immortale, il che renderebbe la cosa difficile., ringhiò e nelle sue parole c'era una parte di verità.
    I Kaguya nukenin li ho sempre disprezzati, giusto Isuke mi sta un pò simpatica, ormai.
    E la nostra condizione di nukenin ci ha fatto vedere da un altro punto di vista gli accademici...
    E per quanto tu effettivamente voglia morto il Tamasizu, non lo hai mai definito apertamente l'oggetto della tua Vendetta, una sottigliezza che apprezzo sempre.
    L'oggetto della mia Vendetta è circondato da alleati potenti ed è molto forte lui stesso, non posso certo negarlo, il ché potrebbe portare alla mia sconfitta prima che possa vendicarmi ed a quel punto? Cosa diranno? Sì, Feng Gu il Mercenario con i bei capelli... è morto l'altro giorno contro uno di quelli della setta di Hayate! Vabbé, parliamo d'altro... mimò con le mani due bocche che parlavano, giusto per sottolineare il concetto.
    Vorrei essere qualcosa di più della mia sola Vendetta, vorrei avere qualcuno al mio fianco per più di qualche momento.
    Lei può dire che non capisce perché un Mercenario voglia fare ciò che sto facendo per Michi Kujo, ma Michi mi ha detto due anni fa che le restavano probabilmente solo sei anni da vivere e già ne ho persi due, le mie attese di vita non sono molto più lunghe con la mia ossessione per la Vendetta, quindi, Yonga-sama, io ho salvato una kunoichi prigioniera da un decennio dalle prigioni di Oto, facendo un patto per aiutare l'Hokage nel salvare i suoi draghi, cosa che mi potrebbe permettere di ammazzare qualche Hayate, e tutto questo perché volevo fare un'impressione positiva al clan di Michi per poterla sposare, per poter mettere su con lei una famiglia.
    Forse è una cosa un pò assurda, ma la mia vita è la mia Vendetta, sì, ma non può essere solo quello.
    , concluse il Risorto, soffiando un pò di fumo in faccia allo Yonga.
    Toccante, non fosse che hai già una famiglia che ti accoglierebbe a braccia aperte!
    E che vuoi uccidere uno dei capi del villaggio dove abita la donna con cui dici di voler fare una famiglia!
    La nostra vita è la Vendetta, una volta finita, che cosa ci guiderà? Michi ha anche una vita breve a sua disposizione... Non faremmo del male né a lei, né a noi...
    Fratello, il ragionamento dell'Ego, se è questo, è, a dir poco, egoistico!
    Intanto, c'era però da vedere cosa avesse detto lo Yonga, dopo l'ultima confessione.

    [Intanto...]

    Il Risorto, in tre anni passati ad Ame, s'era fatto più di un nemico: c'erano quelli che volevano vendetta per l'Uomo di Latta, come amava chiamare il precedente Asso, c'era il Visigoto, che s'era fatto nemico giusto un anno prima, e poi c'erano altri, fra cui Kohaku, un aspirante asso e nemico di Miroku, divenuto nemico di Ru-Wai perché, bé, aveva ucciso tutti i suoi contatti, costringendolo alla fuga.
    Era stato solo il denaro che aveva con se a permettere all'ex Picca di fuggire e nascondersi più o meno al sicuro, meditando di riprendere potere e per farlo doveva, prima di tutto, togliere di mezzo Miroku e l'uomo che lo spalleggiava, cioé, il nuovo Asso di Picche.
    Eliminare un Asso non era una cosa facile,anche se sapevi che questo si trovava quasi sempre nella Locanda dei Batuman, quindi Kohaku aveva assoldato alcuni scagnozzi per seguirlo e, alla fine, ucciderlo.
    Uno di quei suoi sgherri aveva seguito il trio in partenza da Ame per il villaggio delle Sorgenti Termali. Yato, in fondo, non era certo un inseguitore, o un esploratore, né tanto meno un sensitivo, quindi per quanto l'altro fosse paragonabile giusto ad un genin lui stesso, non avrebbe potuto individuarlo con precisione, se non come un altro viaggiatore.
    Juana aveva da tanto tempo perso "l'abitudine" ad usare molte arti ninja, quindi nemmeno lei avrebbe potuto individuarlo.
    Ru-Wai? In un momento qualsiasi, il Kaguya avrebbe individuato un genin furtivo ad almeno dieci metri di distanza, ma quel viaggio aveva catturato tutta la sua attenzione, così nemmeno l'Asso di Picche si rese conto del tipetto che li seguiva, né si rese conto che, mentre lui andava a parlare con lo Yonga, l'altro si stava infiltrando nelle stanze affittate dal trio con un piano semplice: uccidere Yato e fingersi lui, per attaccare l'Asso.
    Lo sgherro, Okoto il suo nome, non sapeva niente delle abilità del suo bersaglio, ma aveva dalla sua l'appartenenza ad un clan che era crollato nell'anonimato e nella sfortuna in quel di Suna, quindi era più che sicuro che avrebbe potuto avere facilmente ragione dell'altro, per questo nemmeno s'avvide d'aver fatto un rumore di troppo e che il genin della Foglia lo aveva scoperto.
    Non se ne avvide ed attaccò!

    Probabilmente se Yato avesse evitato il primo attacco sarebbe stato a sua volta sorpreso.
    Il primo attacco fu infatti un velocissimo affondo diretto contro il centro della sua schiena, un colpo veloce (appunto) e forte, un colpo portato con una grossa coda di scorpione!
    Okoto Soshi osservava con uno sguardo quanto mai maligno il suo avversario, ghignando verso di lui, prima di lanciarsi del tutto all'interno della stanza, mentre già eseguiva i cinque sigilli necessari per una delle tecniche basilari della Sabbia, una tecnica che avrebbe notevolmente aumentato il calore
    Afa Terrestre
    Villaggio: Suna
    Posizioni Magiche: Drago, Lepre, Coniglio, Cinghiale, Bue (5)
    L'utilizzatore può incrementare notevolmente la temperatura in una zona, aumentando la sudorazione e diminuendo le capacità d'osservazione. Nell'area la Percezione e Furtività dei presenti può essere ridotta di 1, a scelta dell'utilizzatore. Oppure, l'Efficacia di tutti i genjutsu effettuati dall'utilizzatore o suoi alleati è incrementata di 10. Tecniche con un potenza superiore a 30 che agiscono in tutta l'area influenzata la possono dissolvere completamente. La tecnica dell'afa terrestre annulla e viene annullata dalla nebbia naturale o dalla tecnica velo di nebbia se di uguali dimensioni.Tipo: Ninjutsu - Katon
    (Consumo: Basso ogni 9 metri / Mantenimento: ¼ Basso ogni 9 metri)
    [Raggio Massimo: 9 metri a grado]
    [Da studente in su]

    Malus a Percezione e Furtività. 18 metri di raggio
    in quella stanza per il povero Yato!
    Ed oltre al calore, la bocca di Okoto si sarebbe spalancata rilasciando del veleno, prima che di nuovo la coda cercasse di colpire il giovane genin della Foglia dal suo fianco destro verso la gamba, calando come una scudisciata, pronto a ferire ed avvelenare il Senju!
    Stava al ninja di Konoha difendersi e contrattaccare al meglio.
     
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    Nip/Tuck alle Sorgenti Calde


    Registrato il discorso sui draghi del Kage e sui loro problemi, pur senza particolari dettagli, lasciai che la conversazione andasse avanti, mentre condividevamo i preparativi per il nostro piccolo viaggio.

    [...]

    L'atteggiamento strafottente dello Yonga non mutò mentre il Risorto parlava, intessendo abilmente le sue parole per ottenere un racconto che fosse credibile, vero e al contempo mistificatore. Sbuffò ancora del fumo ogni tanto, ma più lo faceva e più sembrava che ogni suo movimento fosse una mossa calcolata in una qualche forma di astratta partita a scacchi, dato che dietro allo sguardo severo e agli occhi incavati brillava una scintilla di intelligenza assai più pericolosa e minacciosa della sua corporatura massiccia. E dunque cerchi Vendetta e hai un tempo limitato. Ho avuto alcuni incontri con questi Hayate. Non tutti piacevoli. E quelli spiacevoli lo sono stati soprattutto per loro... Sbuffò, stavolta verso il soffitto invece che verso il Mercenario.

    Non mi convinci del tutto. La vita dei Kujo è tragica. E' facile appellarsi al loro dramma per cercare di distrarre dal resto del discorso. Si sarebbe sporto in avanti. Se la Vendetta è tutto...perchè mai pensare al dopo? O forse la tua Vendetta non è poi così importante? Se valuti l'alternativa, forse la tua ragione di vita non è salda quanto pensi. Cosa potrà mai essere l'esistenza di un Tamasizu che nemmeno era vivo al tempo del massacro, rispetto al crearsi una famiglia? Lo Yonga sapeva di quegli eventi? Chi poteva averlo informato? Qualcosa mi sfugge...non è per i Kaguya che vuoi uccidere Hayate. Sogghignò. Aveva capito parte del trucco, ma per sua sfortuna era caduto vittima dell'altra parte dell'inganno, finendo per prendere, anche se non del tutto, il binario tracciato dal Risorto. E a questo punto non penso nemmeno che tu voglia Michi per il motivo che dichiari...forse vuoi strappar loro la Maledizione della Pelle Dorata per colpire Hayate. Forse lei è solo un'arma per te.

    O forse il patto con l'Hokage non riguarda solo i Draghi, ma è interessante che sia stata la Foglia a permetterti di averla e non Oto. Questo vuol dire che forse Oto sarebbe interessata a scoprire come mai sia sparita. Sei stato cauto finora, ma questa ammissione ha esposto un tuo punto debole, Kaguya.
    E se lo Yonga aveva messo in evidenza la cosa, questo significava che forse ne aveva individuato altri...come fidarsi? Indicò la porta. Vai a prendere Juana e portala qui. Il gioco è divertente, ma voglio capire se vale la pena alzare la posta. Kaguya. In che modo il Risorto avrebbe scelto di presentarla? In fondo il suo viso era cambiato leggermente per via della prigionia e della chirurgia...doveva giustificare la cosa o almeno provarci, ma sembrava che il ninja della Zanna non fosse interessato a chiacchierare ancora finchè non avesse visto la "merce".

    [...]

    Un guizzo e avevo già un Kunai in mano, mentre la finestra si apriva, ma non mi voltai se non all'ultimo, quando il misterioso trasgressore comprese che era stato scoperto! Nemmeno il tempo di scambiare una o due parole, o intimargli di identificarsi e già quello partì alla carica, mentre dal suo ampio abito partiva "qualcosa" che cercò di trapassarmi! Le mie capacità difensive erano sicuramente superiori alla velocità avversaria, ma mi aveva colto di sorpresa e la sua posizione era sicuramente più favorevole della mia, quindi dovetti ricorrere a una grande quantità di chakra per star dietro all'attacco e schivare lateralmente, finendo per ricevere comunque una ferita alla spalla, senza contare che non ero ancora riuscito a rialzarmi in piedi! [Difesa 1]Statistiche: Riflessi Rossa +4 tacche

    Base+1 Rif
    Impasto Basso+3 Rif


    Fortunatamente il mio avversario era un povero idiota che, forse convinto che io fossi inoffensivo, si avvicinò senza curarsi troppo dei suoi movimenti, arrivando persino a comporre una manciata di sigilli senza curarsi dell'ambiente circostante! Un'altro shinobi, da terra e senza armi immediatamente a portata di mano non avrebbe potuto reagire efficacemente, ma io ero un Senju: dalla mia spalla emerse uno spuntone di legno che cercò di conficcarsi nell'addome del mio avversario proprio mentre muoveva le mani: era stato sciocco! [Tecnica 1 - AdO]Statistiche: Forza Rossa e Velocità Rossa +1 tacca. Potenza 20 (2 unità totali)

    Mokuton Base +1 Vel


    Che lo colpissi o meno, comunque sarei riuscito a interrompere le sue azioni, e mentre mi alzavo da terra avrei approfittato per comporre tre rapide posizioni magiche, troppo poche perchè lui riuscisse a interrompermi...e in quel preciso istante dallo spuntone di poco prima emersero nuove propaggini lignee, solo che stavolta erano molto più flessibili e simili a liane, anche se equipotenziali, che cercarono di bloccare la coda col collo e il torace con le due braccia, magari approfittando della sorpresa (o ancor più facilmente se avesse avuto ancora il legno conficcato nel corpo) Mokuton: Shibari no Jutsu! [Tecnica e 2 Azioni]Statistiche: 2 Prese con Forza Rossa e Velocità Rossa +1 tacca. Potenza 20 ciascuna (4 unità totali)

    Mokuton Base +1 Vel
    Mokuton: Mokusatsu Shibari no Jutsu - Strangolamento Arboreo
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Serpente, Tigre, Serpente (3)
    L'utilizzatore può creare rami molto flessibili ed elastici col Mokuton invece che strutture lignee, più simili a liane. Una unità è lunga 1,5 metri e può eseguire prese con Forza pari alla Concentrazione dell'utilizzatore. Avrà potenza pari al legno manipolato e durezza pari a 1 ogni livello dispari della tecnica speciale.Tipo: Ninjutsu - Mokuton
    (Consumo: ¼ Basso extra per ogni Unità)
    [Richiede Mokuton I]
    [Da genin in su]


    Avrei seriamente contemplato la possibilità di chiamare aiuto...ma un rumore di troppo poteva attirare anche eventuali alleati di quell'uomo, quindi dovevo essere cauto. Il mio equipaggiamento era sul mio letto, ad appena un metro, forse un metro e mezzo dalla mia posizione. Un semplice passo per avvicinarmi, che il nemico fosse prigioniero o meno, e poi gli avrei intimato: Dimmi chi sei e forse avrai salva la vita. Da questa posizione posso ucciderti facilmente. Coda o non coda. Al primo movimento sospetto (cercare di liberarsi, o movimenti della coda) avrei immediatamente afferrato uno dei Kunai sul letto per poi lanciarglielo dritto verso il collo! [Azione 3]Statistiche: Forza Rossa +3 tacche

    Impasto Basso+3 For
     
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    Falce dei Kaguya


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    Y Danone
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    Incontri


    Amichevoli e non...



    Lo Yonga sembra leggermente convinto, ma solo leggermente, non del tutto.
    Il che era un problema per il Risorto, che comunque non ebbe problemi, alle repliche dell'altro, a mostrare del disappunto: in fondo ciò che diceva era, per la maggior parte, la verità.
    Ha incontrato la Setta di Hayate? Sarei curioso di saperne di più...
    Non è il momento, direi.
    Ed intanto, lo Yonga continuava a parlare con le sue obiezioni.
    Bé, noi nella sventura di Michi ci sguazziamo un pò...
    Non è vero, Mostro! Ci serviva qualcuno con cui entrare nella Zanna, che sia stata Michi è una pura casualità!
    La questione del dopo, però, in effetti è abbastanza sospetta, su quello ha ragione...
    Perché l'ha capita male, anzi, è stato Lui ad esporla male!
    Oh fratello...
    E Hayate era vivo ai tempi del massacro dei Tamasizu, un bambino, come lo ero io!
    Sull'ultima frase ha drasticamente ragione: non lo facciamo per i Kaguya! E la cosa dell'Hokage potrebbe essere un problema con Oto.
    Come se i problemi fra Konoha ed Oto c'interessassero!
    All'ordine di portargli Juana, il Kaguya rimase immobile.
    Non vuoi dargliela vinta, lo so, che nessuno di noi lo vuole, neppure il Pennuto! AHAHAHAHAH!!!
    Non voglio rischiare di dargli modo di rimuginarci, ma che possiamo fare?
    Offriamo più verità, fratello!

    Ed in effetti, a quel punto, Feng Gu prese la parola, anziché alzarsi: Non mi sembra che voi della Zanna abbiate rinunciato ad accoppiarvi e procreare, da quando avete abbracciato la Vendetta e nemmeno, immagino, a sposarvi.
    Non lo faccio per avere una vita dopo, non del tutto, ma anche perché se non ci sarà un dopo, se fallirò, la mia Vendetta qualcuno la dovrà portare avanti ed una famiglia è un'eredità! Non è il massimo augurare ad un figlio di avere come eredità il mio odio, il mio desiderio di Vendetta, ma come dicevo: il mio bersaglio è potente e ha potenti alleati! Hayate sta puntando all'Immortalità, ha un circolo di fanatici attorno a se, anch'essi quasi immortali. Se dovessi fallire nella mia Vendetta, qualcuno dovrà portarla avanti.
    Non seguite una logica simile? Continuate a produrre nuovi membri del vostro villaggio che, se vorranno e dovranno, porteranno avanti la vostra Vendetta? Penso che possiate capire il mio punto di vista in questo senso.
    , esordì il Risorto e tutto ciò che diceva era vero, seppur Hayate non era il "bersaglio".
    Ed un'altra cosa: non ho mai detto di fare ciò che faccio per i Kaguya!
    La Vendetta non è per il mio clan, è per me! Non uso nemmeno il cognome dei Kaguya perché non mi ritengo uno di loro effettivamente! Sono venuto al mondo nel Paese della Terra, sono un senza clan, un senza famiglia, tutto perché mi sono stati strappati prima ancora della mia nascita! Odio l'esistenza a cui sono condannato ed il mio orgoglio non mi permette di rinunciare alla Vendetta.
    Andare avanti? Dimenticare cos'è successo? Non fosse il mio Ego a guidarmi, forse lo farei, ma la Vendetta è tutto per me! Senza la Vendetta non sono nemmeno un Kaguya vero e proprio, perché non sono nato a Kiri, ergo non potrei nemmeno essere un loro ninja... quand'anche il villaggio mi accettasse, il clan non farebbe lo stesso!
    , spiegò il Kaguya con un tono chiaro di rabbia.
    In effetti, sappiamo bene che il clan non lo accetterebbe, o almeno quella poca gente di Kiri che fa parte del clan... la pensavano più o meno come me sui traditori ed i senza patria.
    Quindi la colpa è tua per la tua condizione!
    La verità è questa: sono morto! Ho perso il mio villaggio e la mia famiglia! Odio la mia attuale condizione e per questo motivo odio chi mi ci ha portato!
    Su una cosa però ha torto, anzi, più di una.
    La prima è che Hayate era già vivo ai tempi del massacro: è stato uno dei pochi Tamasizu sopravvissuti! Lui, suo padre, finito a Genosha e qualche altro qua e là che dovrò cercare. Ma quel Tamasizu: lui sta per diventare immortale e questo vorrei decisamente evitarlo!
    , concluse Feng Gu con un tono di voce un pò più calmo, accennando un mezzo sorriso.
    E per quel che riguarda Michi... in verità non avevo previsto niente del genere: né di trovarmi una donna che facesse parte del vostro villaggio, o del clan Kujo; né che fosse, appunto, una kunoichi con una vita breve, anche se, di fatto, tutti quanti gli shinobi hanno una vita breve, verosimilmente, non pensa anche lei?
    Detto questo, non sono un ninja medico, non apprezzo l'uso di veleni e non so pressoché niente di farmaci: il mio proposito per il mio obiettivo è di finirlo con fiamme, fulmini ed ossa, non con veleni e malattie! Tanto più che non ho ben chiaro nemmeno cosa sia questa Pelle Dorata del clan Kujo, di Michi ho intuito che, in qualche modo, le sue abilità di clan sono legate alla ruggine, ma non le ho mai chiesto niente sulla malattia del suo clan, non è per quello che m'interesso di lei.
    , anche quello era vero.
    Complimenti: la verità e suona più romantica di quanto in realtà non sia! AHAHAHAHAH!!!
    E per i problemi fra Oto e Konoha che la sorella di Jaime-sama potrebbe produrre? Sono problemi fra Oto e Konoha, non posso dire di avere in simpatia né l'amministratore Yakushi, né l'egocentrico Hokage!, concluse.
    Pure questo è vero: non ce ne frega niente di Oto e Konoha!
    A quel punto, il Risorto si alzò, chinò leggermente la testa e si diresse nella stanza dove si trovava Juana.

    [...]

    Il Risorto non avrebbe sentito cosa stava succedendo a Yato poco lontano, sempre troppo preso dalla possibilità che gli si offriva di avvicinarsi alla Zanna ed al Sanga!
    Si sarebbe diretto alla stanza di Juana e lì avrebbe bussato, attendendo il permesso di lei per entrare.
    Non si sarebbe perso in chiacchiere, avrebbe semplicemente detto: Un inviato del tuo villaggio è qui, un amico di tuo fratello, Jaime, si è presentato come lo Yonga, Yamato Ho., esordì il Kaguya, Da quel che ho capito, conosce sia te, sia tuo fratello, quindi ti condurrò da lui, poi lascerò che sia tu a parlare, va bene? Qualsiasi cosa io possa dire potrà solo aumentare la sua diffidenza, quindi lascerò a te la parola, Juana-dono., concluse, invitando poi l'altra a seguirlo.

    Meglio non rischiare, dicendo più del necessario.
    Non stai considerando l'eventualità che non gli interessi andare con lo Yonga...
    Potrebbe essere interessante, come eventualità! AHAHAHAH

    [Intanto...]

    Okoto fu stupido, lo avrebbe ammesso anche lui: eseguire dei sigilli, seppur con le mani nascoste dal suo mantello, considerando le sue mani con le chele, fu una mossa stupida, che lo portò ad essere minacciato da una sorta di ramo che si generò dal corpo dell'altro!
    Lo stupore fu tanto, ma fortuitamente Okoto fu veloce nel manipolare il chakra per spostarsi quanto bastava per evitare il colpo all'addome, peccato che la distanza del suo spostamento fu minimale e la successiva tecnica del suo bersaglio fu pronta nello scatenarsi, intrappolando la coda con il collo ed il torace con le braccia!
    A quel punto, Okoto si fermò a studiare la situazione: l'altro stava recuperando il suo equipaggiamento, eppure aveva generato legno dal corpo, quindi non era propriamente sprovvisto di armi, in più stava parlando con lui senza dare segnali d'allarme.
    Okoto decise di stare al gioco: Sono un uomo di Ame, come voi altri. Il tuo padrone? Maestro? Ha calpestato i piedi all'uomo sbagliato, quindi sono stato mandato ad occuparmi di voi. Mi chiamo Okoto., concluse ed a quel punto aprì ancora di più le labbra, lasciando che il veleno s'espandesse dallo stesso, riempiendo l'ambiente il più possibileSlot Tec 1: veleno ad inalazione (1 dose) ed a quel punto avrebbe fatto la sua mossa, contando sulla sorpresa che la cosa avrebbe potuto produrre nel suo avversario.
    Avrebbe fatto leva con le chele e con la coda per spezzare i due arbusti, che non avrebbero offerto troppa resistenza.
    A quel punto, avrebbe di nuovo emesso la bocca, non per gettare veleno, ma per sputare acido
    Proiettile Acido
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può emettere un getto acido dalla bocca o dal proprio pungiglione. La potenza sarà pari a 10 e la gittata massima è 3 metri ogni livello della tecnica speciale. Toccare questo getto acido causa l'attivazione a Contatto del veleno. Richiede 1 dose di veleno.
    Tipo: Taijutsu - Ninpou
    (Consumo: Mediobasso)
    [Richiede Soshi dello Scorpione II]
    [Da genin in su]
    , subito seguito da un veloce colpo di coda, che cercava di investire Yato al tronco, con una spazzata parecchio feroce.
    Il giovane Senju avrebbe dovuto essere ben accorto nell'agire contro il Soshi, specie se non conosceva le abilità del suo clan.
     
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    Lo Yonga avrebbe ascoltato con attenzione la lunga ammissione del suo interlocutore, continuando a fumare lentamente, senza dare particolari segni di impazienza. Unito al suo aspetto severo e massiccio, certamente sarebbe stato un buon giocatore con le carte. Soffiò ancora una volta ciò che aveva inalato, stavolta in tanti piccoli cerchi verso l'alto, mentre piegava appena le labbra in un sorriso sornione. Ah, prepararsi un erede qualora le cose andassero male. Sensato, è la stessa cosa che abbiamo fatto noi, come hai appunto detto. E ovviamente scegliere come erede qualcuno che vivrà meno di trent'anni, e lo stesso vale per tutti i suoi futuri discendenti è una strategia vincente per i tuoi propositi. Specie contro un sedicente immortale. Non commentò oltre, ma era chiaro che fosse stato lo Yonga a segnare quel punto, smantellando la tesi del Mercenario, nei confronti del quale la sua fiducia non era certo aumentata, ma nemmeno era indispettito: semplicemente manteneva la sua posizione di cauto distacco. Non commentò le risposte alle sue precedenti considerazioni, soprattutto quella su come Hayate fosse vivo, anche se ancora un bambino, ai tempi del massacro, né su Michi, dato che comunque non aveva alcun motivo di controbattere. Non disse nulla, in effetti, per diverso tempo, limitandosi, sempre con quel sorriso enigmatico, a indicare la porta. Aveva chiesto di vedere Juana. Non un comizio.

    [...]

    Juana era nella sua stanza, seduta a terra, vicino al tavolino centrale, che contemplava i pochi oggetti in suo possesso: una spazzola, un foulard, alcuni fermagli, un piccolo specchio tascabile, di quelli richiudibili, che non aveva ancora avuto il coraggio di aprire per osservarsi o provare a truccarsi (la locandiera le aveva fornito tutto il necessario, ovviamente. E anche Ananta, che sembrava ferrato in materia). Quando la porta si aprì si voltò a osservare il Risorto. Avevo sentito dei rumori nella stanza accanto, ma penso che il medico si stia allenando. E' stato bravo, non potevo chiedere di più in quella situazione, ma ho percepito che come shinobi è meno esperto di quanto non voglia far credere. Poi un breve istante di silenzio, prima della domanda, un pò frenata dall'emozione e dall'aspettativa. Come è andata? Non sapeva come Feng Gu avrebbe contattato la Zanna, ma era evidente che quel giorno era uscito con quello scopo, e lei lo sapeva. Alla risposta spalancò gli occhi, portando una mano alle labbra. Yamato... Gli occhi che avevano visto fin troppo si inumidirono nel sentire quel nome. Gli avevo predetto che sarebbe diventato la quarta zanna senza versare una sola goccia di sangue del suo avversario. Non...non pensavo avrei più sentito quel nome. Chiuse gli occhi, mentre una lacrima scivolava lungo il volto, un volto che era diventato inevitabilmente diverso, alieno per lei. Non era lo stesso volto con cui era cresciuta, ma quantomeno ci si avvicinava un poco. Un secondo per ricomporsi, poi si sarebbe alzata, chinandosi verso il Mercenario. Perdonami se non ho controllato le mie emozioni. Andiamo. Sono pronta.

    [...]

    Setting-for-a-Japanese-tea-ceremony



    Lo Yonga sedeva là, dove era stato lasciato, con una tazza fumante contenente una bevanda dal forte aroma di erbe, anche se una nota pungente indicava che quasi certamente era stata corretta con una qualche forma di alcoolico. Quando i due entrarono nella stanza non fece una piega, continuando a bere. Juana si avvicinò, sedendo sulle ginocchia, con le mani congiunte in grembo che ogni tanto tremavano appena come unico segnale che tradiva la sua inquietudine. L'uomo le dedicò un'occhiata appena svogliata, continuando a bere. Rimasero due minuti buoni in quella posizione, senza che nella sala si udisse un singolo suono che non fosse il sorseggiare del massiccio ninja dai capelli rossi e con la pelle scura. Fu lui a spezzare il silenzio, dopo poco, poggiando la tazza. La faccia è diversa. Francamente ho visto truffatori impegnarsi molto di più, Kaguya in cerca di Vendetta. Ora...come pensi di ripagarmi per il tempo che mi hai fatto perdere? Terrai la vita se saprai farmi divertire, ma uno o due arti me li porto dietro di certo. La schiettezza con cui stava liquidando la faccenda era venata da un certo senso di delusione, ma quella più colpita sarebbe stata Juana, le cui mani avrebbero stretto con forza l'orlo dell'abito che indossava. Prima ancora che Feng Gu potesse giustificarsi, sarebbe stata lei a prendere la parola. Il mio vero volto è perduto. Avrebbe detto a labbra strette, tese dall'ira e, in una certa misura, da una profonda tristezza. Non tornerà più. Ciò che ho vissuto mi ha segnata profondamente, Yonga della Zanna. Solo grazie a quest'uomo ora se non altro ho una faccia, anche se non è la stessa che tu conoscevi. Ma non osare nemmeno per un secondo pensare di liquidarmi così senza nemmeno avermi parlato, Yamato! Lui la guardò annoiato, e dedicò lo stesso sguardo al Risorto. Ora immagino dirà quello che ha imparato sulla Zanna, su chi siamo, con qualche informazione qua e là per sembrare realistica...e poi farà qualcosa con i pendoli imitando i Tessitori del Fato, giusto? Come ho detto, ci sono truffatori che si sono impegnati di più... Figlio della Fenice. Replicò Juana, e lui tacque per qualche secondo. Potresti aver sentito il mio titolo, qualche volta potrei averlo detto e magari qualcuno è sopravvissuto, o dei prigionieri della Zanna magari hanno parlato troppo o... Smettila di trattarmi così, Yamato! Non parlo dello stupido titolo che hai nel tuo Clan. Nato in fiamme ma incolume, lasciando anche la madre indenne. Il più grande tra i talenti del clan Ho. La reincarnazione della Fenice. Tutte voci che potrebbero essere trafelate. Ma no. Io parlo di un ragazzino che si lanciò dal terzo livello del villaggio e atterrò nel quinto indossando solo un paio di mutande e un ridicolo mantello fatto di piume di gallina, con una specie di cappuccio sulla testa e un becco di cartone attaccato sopra. E che continuava a farlo urlando "Sono il Figlio della Fenice" nonostante tutti lo riprendessero. Era subito dopo la morte di mia madre. E ti vestisti così per cercare di distrarre me e Jaime. Con lui non ci sei riuscito, ma io ho riso per un pomeriggio intero, anche se poi sei finito in punizione. Lei piangeva, mentre alzava lo sguardo su di lui che era ammutolito. Sono io...Yamato. Sono...io.

    Una frazione di secondo dopo lui le si era letteralmente gettato contro, abbracciandola con gli occhi chiusi, tremante per l'emozione, mentre lei ancora piangeva, restituendo l'abbraccio. Una scena toccante, se non fosse che per il Risorto era tutto funzionale alla sua Vendetta...o forse qualcosa avrebbe smosso le sue molte anime? Dopo qualche tempo i due si sarebbero sciolti, mentre lui la guardava del tutto scevro dalla severità e dall'aura di minaccia che aveva fino a pochi minuti prima. Sei tu. Sei davvero tu. Lei annuiva, e lo Yonga si sarebbe infine voltato verso Feng Gu. Devo rimangiarmi quanto ho detto...hai fatto realmente ciò che hai promesso. Scostandosi da Juana avrebbe poggiato i pugni a terra, esibendosi in un perfetto inchino formale, fino a poggiare la fronte al suolo. Ti devo le mie scuse per come ti ho trattato, ma spero tu comprenda la situazione, dopo tanti anni di aspettative tradite. Avrebbe alzato lo sguardo, sincero ma pur sempre screziato da una scintilla di allerta nelle profondità di quegli occhi rossi: non aveva dimenticato che le motivazioni del Risorto non erano del tutto pure. Porterò Juana con me oggi stesso. Nei prossimi giorni manderò Jaime da te. Qui o dovunque tu preferisca, e stai pur certo che avrai il tuo pagamento. E forse anche una mano in ciò di cui mi parlavi prima.

    Avrebbero forse discusso per qualcosa, o forse il Risorto aveva delle domande, ma dopo qualche tempo l'attenzione di entrambi sarebbe stata catalizzata dalla donna che, all'improvviso, avrebbe gettato un grido e poi inspirato profondamente, come se in preda a una qualche crisi. Che succede? Lei avrebbe alzato le braccia mentre dalle maniche emergevano i filamenti, intessuti dai suoi stessi capelli, con cui poteva veicolare il suo chakra nella tecnica speciale del suo clan. La differenza stavolta erano gli occhi: cambiati radicalmente fino a diventare simili a quelli della leggenda

    mentre i fili si muovevano troppo rapidi per essere intercettati, ferendo tanto lo Yonga quanto il Risorto, non profondamente, ma quel che serviva per prendere una singola goccia di sangue di entrambi. Udite. Avrebbe pronunciato con voce disincarnata, aliena. Udite le parole della mia Verità.

    I filamenti composero la Trama del Fato come quando la donna aveva predetto il futuro basandosi sulla Falce Nera del Paradiso, ma stavolta l'immagine che descrivevano nel loro delicato intreccio tridimensionale, quell'illusione ottica che nasceva dal reticolato in movimento erano due volatili che si inseguivano in un circolo continuo. Volatili avvolti dalle fiamme, uno dei quali legato con una catena a qualcosa di indistinto.

    La Catena impedirà la Danza delle Fenici.
    Il Fuoco e la Cenere in Entrambi. All'origine della loro Forza
    Il Fuoco e la Cenere dell'uno si scontreranno con il Fuoco e la Cenere dell'altro.
    La Catena li farà scontrare. Il peso che uno di loro trasporta.
    Non vi sarà la Danza. Vi sarà Battaglia.
    Battaglia e Distruzione.
    Fuoco e Cenere si uniranno. Divorati? Alleati?
    La Catena sarà spezzata, ma a che prezzo?

    Temete colui che ha il Dominio.


    Intanto le due fenici nell'immagine si erano raggiunte, non era chiaro se si fossero scontrate, attaccate, o semplicemente fuse assieme, ma nessuna delle due fu più distinguibile mentre la scena diventava come un grande incendio con una catena al centro, che dopo poco venne spezzata, e con essa l'intera immagine e la Profezia. Gli occhi di Juana tornarono normali mentre lei cadeva a terra, priva di sensi. Anche se fatta rinvenire, non avrebbe saputo riferire nulla di quel che era accaduto, ma a un primo controllo stava bene, era solo svenuta. Non ho mai visto una cosa del genere... Lo Yonga sembrava seriamente turbato. E' come se invece di usare la sua tecnica per avere una visione, sia stata la visione a usare la sua tecnica per manifestarsi attraverso Juana. Non so cosa pensare...dovrei chiedere a Jaime. Ma intanto guardava il Risorto con rinnovato sospetto. Non sapeva che le sue capacità avessero a che fare con le fenici, ma certamente la visione era nata dal sangue di entrambi, quindi in qualche modo li riguardava. E lo Yonga, a quanto ne sapeva, non portava alcun peso che lo incatenasse.

    Avrebbero continuato la loro discussione, o i movimenti al piano di sopra si sarebbero fatti troppo rumorosi per essere ignorati? Intanto qualcuno stava accorrendo dopo il grido di Juana, sicuramente i locandieri: dovevano inventarsi qualcosa.

    [...]

    Tutto accadde in pochissimi istanti, mentre interrogavo quel nemico appena catturato dal Mokuton. E nel raccontarlo riconosco ancora una volta i miei limiti: non era il "mio" Mokuton, perché quel legno era parte integrante e vivente del mio essere, ero IO quel legno, così come ero il seme interiore da cui si era generato, ma non avevo piena consapevolezza di cosa significasse essere una foresta vivente. In quel preciso momento, ricordo solo che quel nemico rispose alle mie domande, ma il suo era un palese tentativo di prendere tempo. Non ci sono padroni o maestri. Ad Ame conta solo il potere. E il potere è il denaro. Vengo pagato per i miei servizi come medico. Tutto qui. Avevo raggiunto le mie armi nel frattempo, imbracciando un Kunai, pronto a reagire contro attacchi improvvisi...e fu esattamente ciò che feci, scagliando la mia arma sul nemico nell'istante in cui quello aprì la bocca per soffiare non so bene quale sostanza [Difesa Omessa]Avevo indicato come "azione preparata" che avrei attaccato se quello avesse provato a liberarsi...sfortunatamente nell'immediatezza dell'evento non ebbi la prontezza per trapassargli la gola, confuso dal gas, ma se non altro lo raggiunsi alla spalla, causando sicuramente qualche danno [Ferita Nemico]Medioleggera alla spalla sinistra. Si era liberato e io avevo finito per inalare quella sostanza che subito mi affaticò i polmoni, ma almeno lo avevo ferito almeno in parte [Ferita]Subisco 1/2 Leggera

    Fortunatamente quella sostanza venefica non era d'impaccio alla vista, e quando l'altro si sporse sputandomi qualcosa fui rapido a reagire intercettando il dardo con del legno che uscì direttamente dal mio volto, abbastanza largo da bloccare l'assalto in modo che solo alcuni schizzi, urticanti, potessero raggiungermi. [Difesa 1]Statistiche: Riflessi Rossa, 2 Unità di Legno Il legno colpito iniziava a sfrigolare e fui rapido a farlo marcire, staccandolo dal corpo, ma non ci fu molto tempo per soffermarsi ad analizzare ciò che stava succedendo perché quel "qualcosa" che mi aveva bersagliato in precedenza era in arrivo dal lato e non avevo molto tempo per reagire. Coi polmoni in fiamme, anche i miei riflessi superiori alla media avevano difficoltà a star dietro a un attacco così serrato, subito dopo quel getto di materiale acido, finendo per rendermi una preda più facile per il mio nemico. Generai appena in tempo un Bokken dalla mia mano, intercettando così il colpo, anche se solo parzialmente, ma fu in quel frangente che mi resi conto di cosa si trattava: una coda che terminava in una sorta di pungiglione...e come tale, nel venir bloccata, si era piegata permettendo alla punta di trafiggermi il fianco...certo ammortizzata rispetto alle intenzioni del nemico, ma comunque avvertii chiaramente il morso del dolore e un forte malessere che sembrava emergere dalla regione colpita! GGgh...non mi aspettavo...una coda... la mia scarsa propensione ad incassare i colpi non aiutava di certo in quel frangente: dovevo riprendere rapidamente il controllo e focalizzarmi sulla rapidità di movimenti per combattere, anche se quello spazio ridotto non era l'ideale. [Difesa 2 - Tecnica 1]Statistiche: Riflessi Rossa +3 tacche, Resistenza Rossa -2 Tacche - Ferita Leggera+1/2 Leggera (parte dell'impatto è ridotto dall'aver incassato) +1 dose di Veleno

    Creazione Mokuton: 1 Bokken
    Impasto ½ Basso +2 Rif


    Una cosa era certa: non potevo permettermi il lusso di catturarlo. Dovevo uccidere o essere ucciso.

    Coda da insetto, delle specie di chele intraviste mentre spezzava il vincolo delle mie liane: quello era uno scorpione o qualcosa del genere. Ed ero assolutamente in trappola, perdipiù con solo una parte del mio equipaggiamento. Il legno non era all'altezza delle sue armi naturali (chissà se si trattava di innesti meccanici, innesti biologici o qualcosa di legato ai suoi geni?) ma il resto del suo corpo probabilmente era fragile come quello di chiunque...e questo significava che i suoi punti vitali sarebbero crollati come quelli di chiunque altro...dovevo solo decidere se chiamare aiuto, o magari se tentare la fuga dalla finestra, non troppo lontana. Certo restare in quell'ambiente chiuso con i vapori mefitici del mio avversario era fuori questione. Un solo attacco, decisi, e poi sarei scappato se non fosse bastato a metterlo fuori gioco. Strinsi i denti cercando di placare il dolore al fianco, e afferrai un Kunai dal letto vicino a me, con tanta rapidità da non lasciare margini per un contrattacco [Tecnica 2]Statistiche: Forza Rossa +3 tacche

    Estrazione Mortale
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    Premessa un'arma non estratta, riposta o non impugnata, l'utilizzatore può estrarre la stessa effettuando un rapido attacco. La Forza e Velocità del colpo aumentano di 3 tacche.Tipo: Taijutsu -
    (Consumo: Basso)
    [Da studente in su]
    . Il colpo mirava alla fronte del mio avversario, un bersaglio insolito ma che poteva essere letale a quella distanza, anche se la mia intenzione era principalmente focalizzare la sua attenzione su ciò che avveniva in alto, così che non vedesse (complice appunto la breve distanza e gli spazi esigui) lo spuntone di legno che, emerso dalla punta del mio piede sinistro sarebbe avanzata rasoterra per poi curvare all'improvviso non appena superato il nemico, speravo non visto, cercando di conficcarsi nella sua nuca durante la sua difesa dal mio lancio [Azione 1]">Statistiche: potenza 30, Velocità Rossa +1 tacca, rasoterra, 3 Unità di Legno

    Mokuton base: +1 Vel
    . Comunque andasse, anche se avesse reagito a quell'assalto, non gli avrei lasciato il tempo di reagire mentre da quello stesso ramo, ma nella parte che stava rasente il terreno, sarebbe spuntato un secondo spuntone che, salvo imprevisti, avrebbe fatto scempio del ginocchio sinistro dell'avversario, proseguendo magari la sua corsa per conficcarsi anche nell'altra gamba, se l'angolazione fosse stata favorevole [Azione 2]Statistiche: potenza 30, Velocità Rossa +1 tacca, 3 Unità di Legno

    Mokuton base: +1 Vel
    . In quel breve spazio le sue possibilità di schivare erano ridotte quanto le mie, e pur essendo rapida, la sua coda poteva parare un solo attacco alla volta: anche accorgendosi del colpo alla testa, che comunque arrivava alle spalle dopo un attacco potenzialmente letale, questo gli sarebbe forse costato la sua mobilità, o almeno così speravo.

    Se fossi riuscito a incapacitarlo con quegli attacchi sarebbe stato il momento di rompere la finestra gettandoci contro uno dei Kunai (così da facilitare anche l'uscita del gas tossico e magari attirare l'attenzione) e intimandogli la resa, se voleva salva la vita. In caso contrario mi ci sarei buttato contro, cercando la fuga correndo lungo la parete con il chakra adesivo, per guadagnare l'esterno. [Azione 3]Lancio di Kunai (Forza Rossa) oppure fuga (Velocità Rossa +1 tacca e Azione Rapida)
     
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    Quando il Destino chiama...


    E preferiresti non rispondere...



    All'osservazione dello Yonga, il Risorto rimase con un genuino e quanto mai sincero momento di stupore, persino un pò con la bocca aperta, se non quasi spalancata davanti a quel particolare.
    AHAHAHAHAHAHAHAH!!!! Non ci avevi mai pensato, vero, Ossicino?
    In effetti no...
    Non avevo mai pensato a questo particolare, all'idea di farmi una famiglia con Michi, in effetti..., ammise il Risorto al suo interlocutore, per poi sollevare un indice con sguardo furbo, Non sono un medico, ma quella di Michi è un'abilità innata, giusto? Lo è anche la mia e dare per scontato che non possano nascere con i miei geni, anziché con quelli del suo clan, sarebbe un pò ingiusto, seppur forse sono ingiusto anch'io nel considerare il caso contrario. ed una smorfia di riflessione si dipinse sul volto del Kaguya.
    Fratello, ma fai sul serio? La cosa non sta diventando un pò ridicola così?
    In effetti, dovrebbe darsi una mossa! Torniamo sul nocciolo del discorso! Porta Juana dallo Yonga!
    Ed in effetti, alle parole dell'Ho, il Kaguya si mosse per raggiungere la Profetessa.

    [...]

    All'accenno di Yato che si allenava, per un istante, Feng Gu alzò le orecchie per cercare di sentire i rumori che venivano dalla stanza del suo "allievo" e, in effetti, c'era del rumore, ma in quel momento il Kaguya era troppo focalizzati sui suoi obiettivi per preoccuparsi dell'eventuale allenamento del giovane Senju.
    Certo che ne fa di rumore per allenarsi da solo, il ragazzino.
    Se rompe qualcosa poi dovremo pagare noi... ma abbiamo avuto Febh come allievo anni fa, siamo abituati al peggio.
    Per come lo conosciamo adesso, non mi sembra inverosimile.

    Nel frattempo, Juana aveva accennato anche ad una profezia fatta allo Yonga e le reazioni della Profetessa, con la lacrima e quant'altro, dimostravano, così come le parole di Yamato sul non voler far soffrire un "amico" il legame fra i due fratelli del clan Shura e la Quarta Zanna.
    Il ché potrebbe decisamente tornare a nostro vantaggio.
    Stiamo parlando di persone con dei sentimenti, Fratello!
    E sono ben felice di aiutarli! La Zanna non mi è mai realmente stata antipatica, con tutte le loro fisime sulle sofferenze del passato, ma il Sanga deve MORIRE e quindi i loro sentimenti sono la nostra moneta di scambio!
    Con quei pensieri in testa ed un pacato Non preoccuparti, Juana-dono., rivolto alla Profetessa, il Kaguya la accompagnò fino all'incontro con lo Yonga.

    [...]

    Il Risorto entrò nella sala dove ancora si trovava lo Yonga, lasciando accomodare Juana, prima di sedersi egli stesso di fianco al tavolo dove i due ninja della Zanna erano uno dinanzi all'altro, rimanendo in silenzio: aveva promesso alla Profetessa che avrebbe lasciato parlare lei e così era intenzionato a fare.
    Il silenzio, però, fu l'unica cosa a riempire la stanza per due minuti buoni... persino le voci nella testa del Risorto rimasero in silenziosa attesa.
    Quando lo Yonga replicò con parole sprezzanti e minacciose, forse anche un pò deluse, il Kaguya era già pronto a difendersi con le azioni, non tanto con le parole.
    Ti sei stancato di fare il bravo? Bene!
    Ora lo sistemo io, vediamo se veramente è forte come diceva Itai!
    Aspetta, Fratello!
    Ed in effetti, Feng Gu attese e lasciò che Juana parlasse, finché tre parole non stupirono persino il Risorto.
    Figlio di cosa?
    Il titolo della Zanna stupì il Kaguya, la "reincarnazione della Fenice".
    Nato dalle fiamme? Come... noi.
    No, lui è nato dalla madre in fiamme? Deve essere qualcosa legato al suo clan, noi siamo ben diversi, fratello.
    Intanto Juana stava raccontando un episodio della loro infanzia, accennando ad un ragazzino che cercava di far sorridere due cari amici.
    Un episodio che fece sorgere un sorriso sulle labbra del Kaguya, un sorriso, inaspettatamente, sincero.
    Fratello, per una volta, almeno, abbandona per un secondo l'idea che ti alimenta ed assapora la buona azione che hai fatto: famigliari riuniti, amici riuniti. Hai restituito una ragazza alle persone lei care! Forse la tua Vendetta non è solo un male per chi ti circonda.
    E per qualche istante ancora il sorriso rimase, accompagnato da un accenno di lacrima, per la commozione di vedere la ragazza riunita alla sua famiglia, forse era per ciò che diceva la voce nella sua testa, forse per l'invidia che una riunione del genere il defunto Mizukage non l'avrebbe mai avuta, per sua stessa scelta.
    Si asciugò velocemente quella lacrima con un gesto della mano, mentre lo Yonga si inginocchiava dinanzi a lui, una scena che immaginava non era facile a vedersi con quel gigantesco individuo.
    Non servono scuse: per tanti anni, da ciò che mi ha detto, avete incontrato mitomani, capisco la sua sfiducia in tal senso. Sono lieto d'essere stato d'aiuto a Jaime-sama, questo è certo., ammise e, in parte almeno, era vero, seppur i suoi interessi personali fossero altrettanto vivi in ciò che aveva fatto.
    Le successive parole non sorpresero Feng Gu: si aspettava, data la presenza dello Yonga lì, che ci sarebbe voluto tempo per incontrare Jaime, quindi non ebbe niente da ridire in tal senso, però, un commento se lo concesse.
    Se posso, Yonga-sama, particolare il soprannome di cui accennava Juana-dono: Reincarnazione della Fenice. e su quelle parole la Profetessa urlò.
    Stare zitto, no?
    Alla domanda dello Yonga, il Kaguya non sapeva come rispondere, poi, mentre dei fili si alzavano dalle sue maniche, gli occhi di lei furono ciò che notò: Quelli occhi!, un ricordo vecchio di anni, un ricordo dell'incontro con la Fede di Hayate, mentre un filo lo graffiava appena, per poi lasciar spazio ad una nuova profezia.
    Due volatili in mezzo a fiamme, sono quelli? E cos'ha uno dei due?
    La danza delle Fenici? Fuoco e Cenere?
    Una catena? Un peso in uno dei due?
    Ci sarà battaglia! Bene!
    Colui che ha il Dominio? E chi diavolo è questo ora?
    Le ultime immagini, delle fenici divorate dalle fiamme e della catena spezzata, arrivarono all'attenzione del Mercenario più distanti, mentre tutto ciò che aveva appena sentito si confondeva, nel cercare di trovare un senso in quella profezia e l'unica cosa che gli veniva in mente era che le due fenici che avrebbero dovuto combattere erano i due individui in quella sala.
    E parlando dell'altro ninja nella stanza, lo Yonga manifestò la propria perplessità e, in quel momento, non sembrò il caso al Kaguya di tenere tutto per se: Io quei particolari occhi li vidi una volta, anni fa, ad Iwa, quando collaboravo con Jaime-sama, Michi e Daichi.
    Ma era il presunto braccio destro dello Tsuchikage ad averli, disse che gli si risvegliavano quando il karma era molto forte, o qualcosa del genere ed anche allora fece una profezia a me, una a Daichi, seppur era svenuto, ed al ninja della Foglia che ci trovammo per strada.
    , ammise il Risorto.
    Tre Armi di Iwa e due profezie causate dal Karma... non pensi di portarti davvero tanta tanta sfiga?
    Quello era un Immortale, la Fede di Hayate, un individuo che vive dai tempi delle Armi di Iwa e che veniva chiamato già allora il Profeta, penso che per questo avesse retto meglio di Juana-dono a questa... cosa..., aggiunse perplesso, prima di voltarsi verso lo Yonga: Lei sa cos'è una Danza delle Fenici? O questo Dominio? Questa catena?, chiese ancora, prima che un susseguirsi di rumori prendesse finalmente ad entrare nelle sue percezioni, alienate dagli ultimi eventi.
    Forse avrebbe atteso una risposta e per la prima domanda sperava di averla anche dalla voce di Feng Huang, magari.

    Ma non c'era più molto tempo, anche considerato un rumore di vetri che proveniva da sopra.
    Porti Juana-dono via da qui, mi occuperò io di qualsiasi casino stia combinando il mio medico qui sopra e della gente della locanda, in qualche modo farò., avrebbe proposto all'altro, prima di alzarsi, mentre le doti del suo clan non lasciavano nemmeno un graffio a ricordo di quell'esperienza.

    Correndo incontro al punto da cui aveva sentito arrivare i passi, il Mercenario avrebbe fermato chiunque gli si fosse trovato davanti dicendo semplicemente: Scusate, il thé era troppo bollente in quel piccolo ambiente! Ma piuttosto, cos'è il bordello qui fuori?, avrebbe chiesto, cercando di usare uno dei più banali metodi per distrarre le persone, cioé indirizzandole verso qualcosa di diverso, nello specifico il rumore di vetri rotti.
    Che poi il thé dello Yonga fosse fin troppo caldo, non penso che sia nemmeno una menzogna!
    Se nessuno si fosse concentrato troppo sull'andare nella stanza da thé, e sperando che nel frattempo lo Yonga e Juana fossero andati via da tutt'altra parte, il Kaguya si sarebbe, in quel caso, diretto a vedere cos'erano i rumori che, innegabilmente, erano iniziati al piano superiore.
    Yato!
    Quindi non si stava solo allenando?
    Oppure, si stava allenando troppo! AHAHAHAHAH!!!

    [Intanto ....]

    Okoto ghignò alle parole della sua preda: era vero, ad Ame comandava il denaro, in fondo il suo "padrone" era tale perché lo pagava bene, ed anche quel ragazzino medico, a quanto pareva, seguiva la medesima logica.
    Ragazzino medico che riuscì a ferirlo alla spalla, ma non si salvò in quel modo da due dosi del suo veleno, il ché dava al Soshi un vantaggio di cui era lietamente consapevole, quando l'altro iniziò la sua controffensiva.
    Il primo assalto era quanto mai veloce, un movimento così veloce che, probabilmente, Okoto non avrebbe avuto modo di difendersi, non fosse stato chiaro il bersaglio: la sua testa!
    La chela che si manifestò dal tronco, bloccando l'arma, fu rapida, grazie anche al chakra, per quanto l'attacco riuscì, almeno in parte, a passare attraverso quella sua estensione, ferendolo al viso, seppur in modo lieveChela pot = 15, Rifl = Rossa +3 (Basso), Res = Rossa +2 (x Fisico dello Scorpione) => Ferita 1/2 leggera.
    E mentre questo avveniva, solo all'ultimo, grazie ai suoi sensi raffinati, il Soshi avvertì qualcosa che gli arrivava alle spalle, costringendolo ad un ulteriore movimento accelerato per evitare una ferita troppo grave, provocandogli comunque un taglio abbastanza sensibile alla faccia.
    Fu il terzo attacco che non riuscì a seguire per niente, almeno finché non gli affondò nel ginocchio sinistro, provocandogli un urlo di dolore, mentre si piegava, evitando che il danno arrivasse anche al destro, ma, di fatto, riducendo di molto le sue possibilità di movimento.
    A quel punto, però, l'altro lo sorprese, in negativo: rompere la finestra era un'azione intelligente, avrebbe disperso il veleno, ma restare lì ad intimargli la resa solo per le ferite che gli aveva fatto?
    Quel ragazzino medico dove non essere di Ame, dopotutto, né di un luogo abbastanza duro dove crescere.

    Il momento successivo a quello del kunai puntato, la mano di Okoto si aprì ed una lama di vento
    Lama di Vento
    Villaggio: Suna
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può creare un costrutto di vento, simile ad una spada lunga un metro con potenza 20. Ogni attacco può emettere una folata di vento lineare con gittata pari a 3 metri, di potenza pari a 20. L'arma può rimanere attiva per massimo 2 round.Tipo: Ninjutsu - Fuuton
    (Consumo: Medioalto)
    [Da genin in su]
    si generò, puntando allo stomaco del Senju, con l'intento di indebolirlo e di fargli abbassare la guardia con quel suo kunai.
    Se ci fosse riuscito, Okoto avrebbe liberato una nuova folata di veleno al nemico davanti a lui, per poi cercare di spazzare le gambe del ragazzino con un secondo colpo della lama di vento, mentre dall'alto la coda provava ad affondare nella spalla sinistra, prima che ancora una volta la lama di vento cercasse di colpire il giovane medico allo stomaco.
    Ad Ame si muore o si scappa, se si viene sconfitti! La resa non è un'opzione!, avrebbe ghignato.
     
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    Juana era a terra priva di sensi, come sopraffatta dal quel potere profetico che aveva letteralmente preso il controllo del suo stesso chakra pur di manifestarsi, ma anche uno sguardo non esperto poteva capire che era incolume e che il peggio era passato. Yamato le stava accanto, con un mano sulla fronte, confuso almeno quanto il Risorto dopo quella deriva esoterica che nessuno dei presenti si aspettava. Ascoltò avidamente le parole di Feng Gu, alla ricerca di indizi, di suggerimenti, di qualcosa a cui appellarsi per ottenere delle risposte ma non trovò nulla. Non ho mai sentito nulla di Catene o Dominio, ma Daichi aveva raccontato qualcosa su quell'uomo e sui tuoi sospetti sulla sua vera identità. Non per questo capisco cosa possa centrare adesso. Concentrato, mentre le voci si avvicinavano allarmate dai rumori, cercò di mettere rapidamente in ordine le poche informazioni che aveva. La Danza delle Fenici è un rituale del mio clan, quando due individui di uguale potere sanciscono un legame di sangue...in genere un matrimonio, ma anche alleanze o grandi amicizie. Quando il numero di Figli della Fenice era maggiore era una cosa comune, ora è poco più che una tradizione, la si esegue solo pro-forma ai matrimoni. Ma non vedo cosa possa centrare. Sbuffò, accigliato. La leggenda vuole che il calore del clan Ho nasca da una Fenice, la più grande e brillante fra tutte: FengHuang. Su un campo di battaglia lui e il mio antenato giacevano morenti contro non so quali nemici, avvelenati. La Fenice chiese al mio antenato di ucciderla e prendere in sé le ceneri, sopportandone il calore mentre le fiamme si riaccendevano, in questo modo si sarebbero salvati entrambi. Ebbero successo, ma un frammento della creatura rimase dentro il mio antenato, e da allora venne tramandato nei secoli, col sangue, come una cenere che non si è mai spenta. I più potenti nel clan sono detti Figli della Fenice perché si dice che le ceneri siano più intense in loro e che nascano in fiamme per questo motivo, ma è solo una leggenda, la nostra è una mutazione dei sistemi di regolazione del calore corporeo che possiamo accelerare col chakra, nulla di più!

    Ma sul suo trono di piume e fiamme, lo Hai Urami di Feng Huang aveva come una reminescenza. Qualcosa di simile era accaduto a lui e Shiltar Kaguya, e il solo fatto che quel rituale fosse accaduto con il ninja di kiri significava che quel rituale effettivamente ESISTEVA...e che forse aveva un precedente. Ma in tutta onestà non ricordava completamente ciò che era successo, anche perché gli eventi avvenuti durante le rinascite erano sempre molto fumosi e confusi, al più, specie se così antichi. Nulla di strano, però, che nel clan Ho esistesse una sorta di Hai Urami che veniva tramandato di padre in figlio, suddiviso tra i discendenti, a volte più o meno manifesto, e che accentuasse le loro già notevoli capacità. Ma questo non spiegava nulla su catene, dominii o danze delle fenici, questo era certo.

    Intanto nel sentirsi intimare di levare le tende lo Yonga raccolse la donna e, mostrando una delicatezza ed agilità sorprendenti per uno della sua stazza, si dileguò rapidamente, lasciando piccole lingue di fuoco e cenere in quella che doveva essere una variante della tecnica del Teletrasporto. Non sarebbe stato difficile liberarsi dei curiosi...ma cosa avrebbe trovato Feng Gu al piano di sopra?

    [...]

    La mano avversaria si aprì scatenandomi contro un Fuuton a brevissima distanza contro cui aveva poche possibilità di difesa, non avendo mai visto una tecnica del genere! Grazie al Mokuton generai dei legno nell'addome, ammortizzando almeno in parte il colpo che tuttavia mi spinse indietro contro il muro, vicino alla finestra mentre stringevo i denti [Difesa 1]Statistiche: Resisitenza Rossa -2 tacche, Difesa 20, Ferita Leggera

    Mokuton 2 Unità, difesa 20
    . Non potevo far nulla contro il veleno che emise nuovamente dalla bocca salvo sopportare il terribile bruciore ai polmoni [Ferita]1/2 Leggera alla vitalità da DnT e cercare di restare concentrato per non cadere vittima della mia stessa strategia! Agitando la lama di vento quello cercò di colpirmi alle gambe per pareggiare le forze in campo, mentre la coda, a cui comunque dovevo prestare attenzione, discendeva spietata contro la mia spalla. Col muro alle spalle le mie possibilità di movimento erano oltremodo limitate...ma c'era una possibilità! Portando quanto più chakra possibile alle gambe mi gettai di lato, di fatto buttandomi sul letto, che avrebbe ammortizzato la caduta, evitando entrambi i colpi per un soffio [Difesa 2]Statistiche: Riflessi Rossa +4 tacche. - 1/2 Leggera per sovraimpasto

    Base +1 Rif
    Impasto Basso +3 Rif
    , anche se la lama di vento veniva ancora una volta scatenata cercando di raggiungermi in quella posizione oltremodo scomoda, da cui sarebbe stato impossibile schivare...quindi non lo feci! Afferrando il materasso lo sollevai rapidamente per fornire una qualche forma di difesa, mentre del legno emergeva dalla pelle per difendermi...di fatto senza alcun danno [Difesa 3]Statistiche: Riflessi Rossa +2 tacche.

    Mokuton: 1 Unità, difesa 10
    Impasto Bassissimo +1 Rif
    Considero che il materasso offra comunque una qualche protezione contro l'attacco, quindi non considero alcun danno, unito allo strato di legno sull'addome
    .

    Non uccidi quando vuoi ottenere informazioni da rivendere, insetto. Avrei replicato, quasi canzonandolo, mentre partiva la mia controffensiva: il materasso venne perforato da uno spuntone di legno che, alla cieca, avrebbe cercato di trapassare il petto del nemico [Tecnica 1]Statistiche: Velocità Rossa, Potenza 10

    Mokuton:1 unità, Potenza 10
    . Attacco pericoloso per uno con una gamba fuori uso ma non certo terribile, ma utile per distrarlo mentre le mie dita si incrociavano per il vero attacco: l'illusione della porta che si apriva alle spalle del nemico, con il Sensei che faceva il suo ingresso, armato, il tutto corredato di rumori più che congrui, e di un grido inintellegibile anche se non avrebbe parlato [Tecnica 2]Statistiche: Cambia aspetto della porta in "porta che si apre e Feng Gu Appare", con effetti sonori

    Percezione Falsata - Kokohi no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Serpente, Tigre, Drago, Cavallo, Cinghiale (5)
    L'illusione si attiva senza medium: l'utilizzatore modificherà l'aspetto esteriore di un oggetto, senza cambiare la dimensione. La vittima non vedrà l'aspetto reale dell'oggetto ma l'inganno dell'utilizzatore, subendo l'illusione osservandolo. L'illusione è permanente finché non rilasciata. E' possibile aggiungere degli automazioni e piccole azioni ripetitive. Il consumo è pari a Basso ogni 10 d'efficacia.
    Tipo: Genjutsu - Kanchi
    (Consumo: Variabile)
    [Effiacia Massima: 20 per grado]
    [Da studente in su]
    Azione rapida
    Percezione Credibile
    Talento: L'utilizzatore può rendere più credibile la Percezione Falsata aggiungendo reazioni automatiche in base alle interazioni degli avversari, dove possibile, e anche minimi effetti sonori, ma non una voce. A discrezione del QM. Utilizzabile una volta ogni 2 round, non è possibile applicare altre abilità Talento in combinazione[Da genin in su]
    Percezione Fascinosa
    Maestria: L'utilizzatore, se sfruttata una Percezione Falsata per distrarre l'avversario e se entro 15 metri dalla stessa, ottiene un bonus di 3 alla furtività.[Da genin in su]
    ...in realtà avevo solo cambiato l'aspetto della porta, ma mi bastava quel singolo secondo di distrazione, appena un piccolo istante per caricare il nemico con tutta la forza e la furtività di cui ero capace, per cercare di conficcargli il Kunai alla base del collo, magari mentre era girato [Azione Gratuita e 1]Statistiche: Velocità spostamento Rossa +1 tacca e Furtività 6 (distanza di 2-3 metri massimo), poi attacco con Forza Rossa +1 tacca e Velocità Rossa +3 tacche - Kunai

    Base +1 Vel, +3 Furt
    Impasto Basso+3 Vel, +1 For
    Percezione Fascinosa +3 Furt
    . Con le ferite accumulate, la distrazione e la furtività come mia alleata, pensavo di riuscire a mettere a segno un colpo letale. Comunque andasse, specie se fosse sopravvissuto, il mio attacco successivo sarebbe stato uno spuntone ligneo che, emergendo direttamente dalla mia gamba avrebbe cercato di fracassare definitivamente il ginocchio già ferito mentre uno analogo avrebbe cercato di trapassare la base della coda, forse rendendola inefficace [Azione 2 e 3]Statistiche: 2 attacchi con Velocità Rossa, Potenza 20

    Mokuton:2 unità, Potenza 20
    .

    Se fosse sopravvissuto alla mia offensiva non avrei avuto altra scelta a parte cercare di disimpegnarmi avvicinandomi alla finestra, così da poter cercare una fuga rapida gettandomi di sotto contro la sua offensiva successiva, sempre che arrivasse.

    La sopravvivenza era diventata fondamentale: avevo ormai raggiunto il punto in cui raccogliere informazioni perdeva di significato...magari con Densen avremmo potuto interrogare il cadavere successivamente, ma ora contava uccidere quel nemico e, se avessi fallito, scappare da quella trappola piena di veleno!
     
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    Non tutte ottime...



    Il Risorto ebbe risposte, tanto dallo Yonga dinanzi a lui, quanto dal Feng Huang in lui.
    Il commento sul Profeta di Hayate lasciò appena una smorfia sul volto del Kaguya, alle parole dell'altro: Avessimo più tempo, le spiegherei ciò che so sulla Fede di Hayate e quanto ipotizzo su di lui, ma temo dovremo lasciare l'argomento per un altro momento., avrebbe semplicemente replicato.
    In effetti spiegargli come Nuwa-Fuji parlasse di come questo Profeta voleva far avverare la profezia sull'Immortale, di come giochi con lo Tsuchikage, abbia avuto un qualche effetto sulle sventure dei draghi e tanto altro, non penso abbiamo il tempo.
    Ben più interessanti furono le parole sulla "Danza delle Fenici".
    Parole che, forse più della profezia stessa, sbalordirono il Risorto.
    Il suo antenato era un tuo alleato, fratello?
    Il Kaguya stesso disse a denti stretti quel nome "Feng Huang", poco dopo lo Yonga, ascoltando sbalordito quello che raccontava.
    E' ciò che è successo fra noi, fratello: io sono rinato da te e tu sei rinato attraverso il mio fuoco. Non ho ricordi precisi di ciò di cui parla quest'uomo, ma è molto simile al nostro legame...
    Dunque noi saremmo un prototipo dei loro Figli della Fenice?
    No, significa che lui ha resti di Hai Urami in se, credo... o qualcosa di simile...
    Hai Urami tramutati in qualcosa di genetico? Potrebbe essere, Mostro...
    Il Sanga, così come il suo servetto spadaccino e la donna Chikuma, loro sapevano del mio legame con le Fenici, potrebbero avergliene parlato?
    Se anche fosse? Tu per loro sei morto.
    E noi cosa dovremmo fare? Una danza d'alleanza che finirà in uno scontro a causa di queste catene? E chi di noi due ha le catene?
    Lei è l'unico Figlio della Fenice vivente al momento?, fu la prima domanda che il Kaguya balbettò, anzi l'unica che balbettò, prima di riprendersi al sentire i rumori in avvicinamento e suggerire all'altro di andare via con Juana.
    Un'ultima frase aggiunse soltanto: Dica a Jaime-sama che cercherò di restare in questa locanda, o un'altra della zona, per il resto della settimana, se mi sarà possibile.
    E mi saluti Michi, se ne ha modo.
    , concluse Feng Gu, cercando di riprendere il controllo di se stesso e della situazione.
    Se questa danza avviene ai matrimoni, magari invece del piccola Kujo, ti fanno sposare lui! AHAHAHAHAH!!!!
    Non aiuti con queste assurdità, Mostro!
    Tutta questa storia mi piace ancora meno della nostra solita follia della Vendetta. Di fatto lui è come un mio discendente, se questa leggenda di famiglia è vera.
    Ma questo vuol dire anche che potrei apprendere come usare il calore in battaglia, non solo le fiamme e la cenere!
    Fenici Immortali, aiutateci voi...
    Per ora sarei più curioso di sapere che è successo al caro allievo...
    Ed in effetti, risolto con i proprietari della locanda, il Kaguya si sarebbe diretto a scoprire che ne era di Yato e cos'era tutto quel caos.

    [Intanto ...]

    Il giovane Senju aveva subito delle ferite ed il veleno che aveva in corpo di certo aveva raggiunto degli alti dosaggi, ma non per questo si diede per vinto, anzi, oltre a canzonare il suo avversario, ebbe la prontezza di spirito di usare il materasso come propria difesa e, cosa più importante, di sfruttarlo per la sua controffensiva.
    Il blocco ligneo andò a segno, ma provocò a malapena una ferita lieve, ma era ciò di cui Yato aveva bisogno per distrarre il Soshi, quel tanto perché il rumore della porta che si aprisse lo catturasse, portandolo ad indietreggiare ed alzare le chele a difesa del Risorto che aveva visto apparire dall'uscio, in realtà ancora chiuso.
    Il resto fu un triste epilogo per il giovane nukenin: aveva dei sensi acuti, ma la distrazione del genjutsu glieli avrebbe tenuti occupati, mentre il ninja di Konoha affondava la lama ossea nella sua nuca.
    Forse il colpo da solo non sarebbe bastato, data comunque la scorza dura del Soshi, ma sarebbe stata una ferita più che sentita, che assieme al colpo che distrusse del tutto il ginocchio e quello che affondò nella coda del giovane ragazzo scorpione, consegnarono la vittoria a Yato, mentre Okoto Soshi cadeva al suolo, nel suo stesso sangue, spegnendosi in una serie di ultimi spasmi.

    Di lì a pochi secondi, sarebbe effettivamente spuntato il Risorto dalla porta, che, nel vedere la scena, ancora concentrato nei nuovi misteri che il destino gli aveva offerto, non ebbe affermazioni migliori da dire di un: Che cos'è successo qui?
    In tua difesa: sei scosso da questa storia della Danza, ma un minimo di preoccupazione in più per il tuo allievo, non farebbe male...
    Però non è un tono critico: sorpreso, dai, concedici questo, fratello!
    Oltre che mi sembra ovvio cosa sia successo qui: l'alberello ha ammazzato quel tipo con una coda di scorpione! E' stato più fruttuoso di te oggi! AHAHAHAH!!!
     
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    Solo io al momento. L'Accademia non ha lasciato abbastanza Ho per darci grande discendenza. Siamo poco più di una ventina nel clan. E appena una dozzina in grado di combattere. Spiegò nella fretta di liberare la zona, annuendo quando Feng Gu disse che sarebbe rimasto nella zona. Gli riferirò tutto, non temere. Poi socchiuse gli occhi, prima di svanire. E saluterò Michi...ma ancora non ti credo su quel punto, Mercenario. Le ceneri e le fiamme si dispersero, mentre qualche scusa che sarebbe forse stata supportata da dei ryo extra nel conto zittì le lamentele e le preoccupazioni di chi si avvicinava, mentre il Risorto lasciava la stanza per recarsi rapidamente al piano di sopra.

    […]

    Non sapevo né potevo sapere cosa era accaduto di sotto, ma con un po' di azzardo mi ero fatto avanti combinando come sempre le mie propensioni al genjutsu con l'iniziale addestramento nell'arte della spada. Anche con il veleno che bruciava i polmoni e le ferite che pulsavano terribilmente (decisamente incassare non era nelle mie corde) mi sforzai di procedere mentre gli innumerevoli allenamenti che avevano impresso quei movimenti nei muscoli e nelle ossa mi permettevano di colpire senza impaccio, fluido, cogliendo quell'istantanea distrazione fornita dal genjutsu. L'acciaio trapassò la carne mentre il legno svelleva la chitina, lasciando che un brivido di soddisfazione mi percorresse mentre il gas velenoso usciva dalla finestra spaccata, anche se i miei polmoni erano ancora in fiamme. Quando Feng Gu apparve sulla porta stavo già usando quanto più chakra possibile con le Mani Curative per riparare al danno...fortunatamente il veleno era ormai dissolto ma la stanchezza restava.

    Sensei… Gli risposi, provato, mentre facevo un cenno verso il corpo che aveva smesso di contorcersi. Ame. Non ho avuto modo di interrogarlo a fondo...era troppo forte. E quindi io troppo debole, ma ammetterlo a voce alta sarebbe stato troppo in quel momento di prostrazione. Mi spiace...dovrei apprendere delle tecniche capaci di sondare la mente...ho scoperto solo che si chiamava Otoko, sempre che fosse il suo vero nome. Ed è stato mandato per punire te per qualche regolamento di conti. Non so bene cosa volesse ottenere colpendo me...ma forse hanno compreso che c'è un qualche legame tra noi. Chiusi gli occhi. Sono stato inadeguato, Sensei, se hanno compreso che le mi visite alla Locanda costituivano un collegamento con voi. Sono...mortificato. Anche e soprattutto per averlo ucciso senza scoprire di più.

    La guarigione mi aiutava a respirare meglio, ma solo una lunga notte di sonno avrebbe ripristinato le mie energie. Sensei...come è andata di sotto? Ora che era tutto più tranquillo mi resi conto che non arrivavano rumori dalla stanza di Juana. La hanno ripresa? Nessuna emozione per quella che era stata la mia paziente per tanto tempo: per me non era più rilevante di un animale da allevamento appena scambiato per un sacco di grano. Solo un pezzo di carne necessario ad avvicinarmi al mio scopo, e non c'era alcun dubbio su questo nella mia mente. Nasconderò il corpo e la finestra rotta con un'illusione, in attesa di smaltirli in qualche modo. Un respiro profondo, mentre pronunciavo le parole più difficili per il mio orgoglio: Forse...forse il nostro comune amico di Ame potrebbe ottenere qualcosa da lui se glielo portassimo in tempo. Chiedere aiuto a Densen perchè ero stato troppo debole per catturare il nemico. Che umiliazione terribile...ma anche quello serviva per avvicinarsi all'Obbiettivo della Missione.

    E tuttavia faceva male ricordarlo.
     
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    Falce dei Kaguya


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    La fine delle Visite


    Amichevoli e non...



    Il Risorto non commentò alle ultime parole dello Yonga, né a quelle che confermavano come avrebbe informato Jaime Shura, né a quelle più diffidenti nei confronti di Michi Kujo: un pò per la fretta della situazione, un pò perché persino lui sapeva quando non era il caso di tirare oltre le corde, semplicemente avrebbe lasciato che il gigantesco Ho se ne andasse con la giovane Shura.

    [...]

    Quando arrivò di sopra, Feng Gu si trovò davanti un decisamente stremato Yato, oltre, appunto, al cadavere del Soshi.
    Alle spiegazioni, dette anche con difficoltà, del giovane Senju, inizialmente il Kaguya rimase ad ascoltare in silenzio.
    Qualcuno di Ame ci ha mandato questo tipo dietro?
    E tu, fratello, eri troppo concentrato sulla Vendetta anche solo per rendertene conto... eppure è qualcuno che persino il tuo allievo ha saputo sconfiggere!
    Pennuto, sono parole poco gentili verso il ragazzino qui?
    No, Mostro, voglio far notare soltanto agli altri presenti che ci siamo fatti abbindolare da quello che era probabilmente non il più furtivo dei criminali di Ame!
    Poi ne parliamo, per ora preoccupiamoci di Yato!
    Sarai mortificato dopo, Yato, per ora riprendi le forze. L'importante è averlo sconfitto, per ora., rassicurò nel frattempo il Kaguya, troppo scosso dalla profezia e, allo stesso tempo, lieto per il risultato ottenuto, tanto da offrire uno dei suoi tonici curativi al ragazzino, eventualmente diluendoglielo in frantumi in un bicchiere d'acqua, semmai il genin fosse svenuto prima.

    [...]


    Quindi il piano ora è? Restiamo qui in attesa di Jaime?
    Abbiamo salvato sua sorella, come minimo verrà a ringraziare, voglio sperare!
    Tu speri in molto di più, Ossicino! Speri in quella ragazzina per entrare nella Zanna, in tutti i sensi! AHAHAHAHAHAHAHAH
    Mostro volgare, SILENZIO!
    Non ti arrabbiare, Ego...
    Queste le parole che si scambiavano i Quattro sui loro Troni, ognuno rivolgendo sguardi agli altri tre.
    Ad ogni modo, sì, Fratello, il piano è questo: aspettare. Così anche Yato avrà modo di rimettersi in forze., confermò colui che sedeva sul Trono d'Ossa, il defunto Mizukage.
    Yato che, vi ricordo, è un genin della Foglia che sa quasi tutto dei nostri rapporti con la Zanna, manca solo che scopra il tuo proposito di sposare una loro kunoichi!, sottolineò l'Hai Urami sul Trono di Piume, l'essenza di Feng Huang il Signore delle Fenici.
    Sarebbe un risvolto divertente! Pensate come sarebbero contenti tutti i tuoi amici: i due Kage, il Rosso, quelli di Oto, potremmo invitarli tutti al matrimonio... anche perché, non ci sono parenti dello sposo, se si escludono l'altra tua moglie e le tue amanti! AHAHAHAHAH!!!!, rise di gusto il Mostro sul trono di carne.
    Non è mia la moglie, ma di Shiltar! E di certo non inviterò Tendora, o Maya, o qualsiasi altra, idiota d'un Mostro!, tagliò corto l'Ego, la rappresentazione del Risorto, sul proprio Trono di Ceneri.
    Un suono, però, li richiamò tutti alla realtà.


    Quando Yato avesse aperto gli occhi, avrebbe trovato il suo sensei apparentemente appisolato con la schiena poggiata al muro, per quanto anche Feng Gu avrebbe subito dopo aperto gli occhi, per poi ascoltare il resto delle parole del giovane Senju.
    C'è stato qualche leggero imprevisto di percorso, ma tutto bene, come mi auguravo., furono le poche parole con cui il Risorto rispose, relativamente alla contrattazione, come sembrava asetticamente trattarla Yato, del ritorno di Juana al suo villaggio.
    Le successive parole su finestra e cadavere fecero riflettere un pò il Kaguya, Per la finestra non mi preoccuperei, pagherò un extra per il silenzio sul fatto e per la riparazione. Per il tizio, Okoto come dicevi che si chiamava, sì, il nostro comune amico potrebbe ricavarne delle informazioni., confermò.
    Dunque anche Yato ha capito di cosa si occupano quelli dei Cuori in quel di Ame?
    E sveglio il ragazzo, inoltre ora Densen è uno di loro, potrà tornarci utile in questo senso.
    In realtà era Ru-Wai a non sapere che Densen possedeva la capacità di comunicare con i morti e farli resuscitare.

    Lo sguardo del Risorto, comunque, alla fine si rilassò: Ho intenzione di restare qui fino alla fine della settimana, per concludere altri affari e, se vorrai restare, penso tu ti sia meritato, non appena ti sarai ripreso, un altro addestramento sul chakra, o su qualsiasi cosa tu voglia apprendere, mio giovane allievo., concluse il Kaguya.
    In effetti, lo hai fatto quasi ammazzare!
    Ma ha ottenuto notizie sulla Zanna, seppur minimali, forse.
    E poi un sano addestramento, di qualsiasi tipo voglia, gli farà di certo bene!


    Grande giocata come sempre, Febh, grazie :riot:
     
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12 replies since 8/12/2017, 21:25   329 views
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