Hebitsukaiza - Il SerpentarioHebiko e Febh nel Bosco dei sussurri

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   Like  
     
    .
    Avatar

    È colpa tua. Ratty

    Group
    Staff GdR
    Posts
    15,690
    Reputation
    +1,590
    Location
    Top Secret...

    Status
    Online
    Un Giorno Orribile
    = I =


    Allora, non hai ancora finito? Non mi dirai che sei stanca, vero? Febh stava appeso a un'amaca mentre sorseggiava comodamente un cocktail da una noce di cocco a forma di teschio (il Bosco dei Sussurri aveva una flora autoctona quantomeno particolare), usando una cannuccia sbirula che si portava dietro sin dai tempi in cui lavorava all'Hungry Bug e dove per inciso aveva imparato a preparare qualche bevanda. Erano già quattro giorni che aveva precettato la segretaria per un Addestramento particolare, pochi giorni dopo il loro rientro da Konoha, e da bravo sensei aveva deciso di mettere subito in chiaro che ci sarebbe voluto qualche giorno, solo loro due nel bosco dei sussurri.

    [...quattro giorni prima...]

    La prima cosa che aveva fatto era stato, la mattina della partenza davanti al Gate, prendere tutti i bagagli di Hebiko, equipaggiamento e provviste incluse, dicendole che ci avrebbe pensato lui a portarli perchè la kunoichi avrebbe avuto bisogno di tutte le sue energie per cavarsela e non poteva sprecarne trasportando del peso. Poi aveva disintegrato il tutto con delle violente scariche elettriche davanti a lei, lanciandole giusto uno spiedo. Non penserai mica che siamo in vacanza? Provviste? Bagagli? Hai solo te stessa. E lo spiedo te lo lascio giusto per togliere la carne cruda dai denti, che a volte si impiccia e da fastidio. Questo il suo commento, con un sorriso stranamente tranquillo e conciliante, quello che numerosi allievi avevano visto in passato e ancora ricordavano con un terrore non del tutto sopito. Poi lui indicò il bosco, in una direzione a caso. E ora devi correre. O meglio fuggire. Se lei avesse chiesto da cosa, avrebbe realizzato che nelle mani dell'amministratore erano apparse due paia di artigli elettrici (e lei aveva visto come lui potesse farli esplodere senza preavviso a Konoha) e che sul suo viso il sorriso si era fatto un pò più tirato, per non dire demoniaco.

    Da me, ovvio!

    Erano stati due giorni di inseguimento costante, con lo Yakushi che andava volutamente lento (per i suoi standard, lei sarebbe dovuta andare sempre al massimo, se non oltre), riavvicinandosi solo di tanto in tanto per metterle fretta o scoprire i suoi nascondigli, senza mai darle una tregua di più di due minuti e, se raggiunta, attaccandola con gli artigli non tanto per farle del male ma per lasciare qualche graffio superficiale e, cosa più importante, tagliarle i capelli. Conterò le ferite dopo. E se sono più di venti ti regalerò al Mikawa come cucciolo. Così la minacciava per spronarla, e la cosa peggiore forse era che in tutto questo lui sorrideva serafico (era da un sacco che non addestrava qualcuno) e sembrava del tutto impervio a minacce di ritorsione o pianti disperati o richieste di pietà: lui era il Sensei e questo lo rendeva intoccabile su un piano psicologico, almeno dal suo punto di vista. E ovviamente Febh, pur essendo un costante pericolo all'inseguimento, non era l'unico ostacolo visto che la natura stessa nel Bosco dei Sussurri era aggressiva e letale.

    Per citare alcuni episodi, la ragazza si sarebbe trovata accanto o alle spalle lo Yakushi un paio di volte, sempre sorridente come se stesse offrendo del the, pur con gli artigli alla mano. Una volta la avrebbe sorpresa atterrando dall'alto nemmeno avesse volato (in realtà aveva usato il Passo dei Cieli, una tecnica di salto) e in due occasioni la avrebbe invece inseguita in piedi sul dorso di una lucertola, nemmeno stesse facendo surf, con la snake sword in mano che veniva fatta schioccare mentre rideva di gusto. La tortura psicologica era forse la cosa più pesante. Anche Ssalar una o due volte chiese di partecipare e si trovava sulle spalle dell'Amministratore mentre inseguiva la sua vittima allieva, e con la bava alla bocca le avrebbe lanciato parrucche e fiocchetti di varia misura nemmeno fossero armi da lancio. Non le avrebbe dato un secondo di pace, e doveva ingegnarsi per non essere raggiunta.

    Quanto al bosco, se escludiamo le vespe con coda di scorpione, i rinoceronti dal corno avvelenato e con le macchie da giaguaro, le liane dotate di boccucce adesive tipo polpo e una meravigliosa rafflesia che emetteva spore corrosive, si può dire che quella di Hebiko fu una piacevole passeggiata, con cervi dalle corna fatte d'acciaio, simpatiche e tenere volpi che prendevano fuoco, farfalle congelanti e svariati altri animali partoriti dalla mente di Orochimaru e poi scartati e abbandonati nel Bosco dei Sussurri fino a generare un ecosistema proprio...e poichè non aveva cibo doveva inventarsi qualcosa...e non era facile in un posto dove le more hanno effetti simili alle granate a frammentazione.

    Quando infine raggiunsero una strana radura piena di girasole forniti di curiose pinne da squalo lo Yakushi si fermò, disattivando i suoi artigli. Lui essendo più rapido e abituato aveva potuto fermarsi, riposare e mangiare tranquillamente, ma in che condizioni era la ragazza? Si era procurata del cibo? E come lo aveva mangiato? Era salutare o aveva finito per avvelenarsi da sola lenoso? Possiamo anche fermarci qui. La parte in cui scappi è finita, hai imparato qualcosa di utile? Chiese, nemmeno fosse un simpatico e cordiale preparatore atletico invece che un crudele aguzzino. Si sarebbe fermato, tirando fuori dalla sacca delle ciambelle dall'aria assai appetitosa, che ovviamente non le avrebbe offerto. Diciamo che puoi riposare un poco, o rifocillarti se trovi qualcosa. Hai...mezz'ora prima che inizi la seconda parte. Anzi no, crepi l'avarizia: un'ora! Solo attenta a tutto ciò che sembra tranquillo, questa parte del bosco, in un raggio di qualche chilometro, si chiama Sottobosco Apparentemente Innocuo. La roba che creò Orochimaru con l'idea di piante e animali normali che poi uccidono all'improvviso è finita tutta da queste parti...in questa parte del bosco niente è come sembra.

    Oh, bada a non far odorare sangue ai girasoli. Mordono.
    Sembrava si stesse divertendo un mondo

    Qualche domanda?
     
    .
  2.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    3,905
    Reputation
    +188

    Status
    Offline

    Non svegliare il can che dorme


    I



    Finalmente, la sua richiesta di addestramento era stata ascoltata. Febh era ufficialmente diventato il suo sensei. Non era corretto definirlo il primo, da giovane era stata introdotta alla vita da ninja da Ledah, quindi un maestro l'aveva già avuto, ma era da tempo che nessuno le insegnava più nulla di nuovo alle vecchia maniera, aveva ormai dimenticato l'euforia che si provava quando uno shinobi si offriva di insegnarti i suoi segreti.
    Ordinata e puntuale, aveva preso con sè tutto quello che pensava le servisse per un addestramento: armi, protezioni, tonici di recupero, provviste, anche un paio di abiti di ricambio, dato che l'Amministratore le aveva anticipato che avrebbero passato qualche giorno assieme. Lasciò il suo fedele kaiken nel tatuaggio, forza dell'abitudine: era comodo poterlo portare in giro senza che nessuno sospettasse niente, la faceva sentire al sicuro.
    Insolitamente allegra, Hebiko rimase ad aspettarlo al Gate, con le mani dietro la schiena, sorridendo entusiasta. Fu ancor più piacevolmente sorpresa nel sentire la proposta dello Yakushi, che mise mano ai suoi bagagli da buon cavaliere.

    Oho, come siamo cordiali oggi. Non esagerare eh, altrimenti inizierò a pensare che tu ci stia provand-

    Fu un istante: i bagagli accuratamente preparati il giorno prima si trasformarono in cenere. Il suo equipaggiamento, i suoi tonici, ed i suoi vestiti. La Vipera fissò i rimasugli rimasti della sua roba, a bocca spalancata. Da tanto che era sconvolta, non riusciva ad emettere nemmeno un suono, se non rantoli quasi impercettibili. Uno spiedo le venne lanciato davanti, facendola riprendere. Lo sguardo con cui fissò lo Yakushi avrebbe fatto rabbrividire chiunque.

    Perchè. Mi ostino. A darti retta.

    Strinse i denti, trattenendo a stento la rabbia. Avrebbe voluto saltargli addosso in quel momento (a dire il vero, voleva farlo molte altre volte, ma non poteva sopportare che qualcuno le rovinasse il guardaroba). Il ragazzo sembrava stesse farneticando, indicando il bosco borbottando qualcosa. Hebiko non riuscì a trattenersi, rispondendogli con un grido:

    AH, IO DEVO FUGGIRE!? E DA COSA, SENTIAMO!

    Lo Yakushi la fissò con aria raccapricciante. Hebiko, confusa ed ancora tremante di rabbia, non intuì subito il motivo di quell'affermazione. Ma, non appena lo sguardo le cadde sulle mani del ragazzo, la sua espressione cambiò, passando da rabbia furiosa a rabbia confusa.

    ...Huh!?

    Uno scatto, e gli artigli dello Yakushi andarono a sfiorare la preziosa chioma della kunoichi, lasciando cadere qualche ciuffetto a terra.

    ...Oh Kami, ma fai sul serio!?

    Non attese un secondo scatto. Dopo qualche passetto all'indietro, la ragazza prese a correre, confusa, spaventata, e non meno arrabbiata, soprattutto per quell'ultimo affronto. Dopo aver insultato e minacciato il ragazzo con questioni burocratiche e non per qualche minuto, notando con quanta facilità il suo capo riusciva a raggiungerla, decise di ammutolirsi, per risparmiare fiato e prendendo seriamente quella caccia all'uomo. Alla minaccia dello Yakushi avrebbe risposto con una singola risata.

    Ma davvero!? ...Anf... Mi svendi così?? Huff... Dopo tutto quello... che ho fatto per te!? Anf... Non ti... libererai di me... così facilmente!!

    Già ansimava, costretta a correre al massimo, pena un'artigliata. Il codino che le teneva stretta la treccia era già stato tagliato via, lasciando così la sua chioma in balia di mani di forbice. Più che al non farsi ferire, stava pensando a come evitare di finire completamente pelata.
    Le prime ore non fece altro che correre. Si sforzò di osservare l'ambiente in cui si trovava, e non sapeva se fosse una fortuna o una sfortuna che la maggior parte degli animali non sembrassero disturbati da quell'evento. Si decise che era sfortuna quando si ritrovò a dover saltar via un rinoceronte apparso davanti all'improvviso, voltandosi per guardarlo meglio ma ritrovandosi solamente il volto di Febh in faccia. Il suo potente gridoOnda Stordente - Muchuuha
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Serpente, Scimmia, Cane oppure Voce (3)
    L'utilizzatore può modificare la pressione dell'aria tramite l'utilizzo della propria voce o dei suoni circostanti. Potrà concentrare il suono all'interno della propria bocca oppure sotto forma di sfera da afferrare; quando desiderato è possibile scagliarlo entro 15 metri causando un'onda d'urto di raggio 3 metri che ha potenza pari a 20. Può causare Indebolimento per 2 round. La Velocità è pari alla Concentrazione dell'utilizzatore.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: Medio)
    [Da studente in su]
    avrebbe dovuto stordirlo per almeno un paio di secondi, il tempo necessario per recuperare il vantaggio (in realtà inesistente).
    Sentendo il bisogno di una breve pausa, per riprendere almeno un po' il fiato e ragionare sul dafarsi, la ragazza si infilò nella parte del bosco più fitta di alberi, dove iniziò a zigzagare tra di essi; così facendo avrebbe dovuto apparire e sparire alla vista dello Yakushi, a intervalli irregolari. Poco importava che lui avesse seguito i suoi movimenti o semplicemente tagliati uno per uno tutti i tronchi che gli stavano davanti: ad un certo punto, la Vipera sarebbe scomparsa dalla sua vista. Sfruttando la trasformazione, era diventata una delle bestie intraviste durante la fuga, una volpe per la precisione, infilandosi nella prima tana disponibile ed iniziando a prendere fiato, nel tentativo di recuperare energie. Dopo qualche respiro profondo, un rumore attirò la sua attenzione: la proprietaria della tana, un'altra volpe, vide Hebiko. Dopo un paio di sniffate, si accorse dell'imbroglio della ragazza. E, istintivamente, dopo un gridolino si infiammò, letteralmente.

    Ma siamo seri!?

    La ragazza fu costretta a sgusciare fuori, finendo col bruciarsi la punta della coda. Riprese la sua forma normale, e due enormi lacrime le andarono a segnare le guance, sfocandole la vista e rendendole la fuga ancora più difficile. Fortunatamente lo Yakushi non sembrava nelle vicinanze.

    Ma che problema hanno gli animali di questa foresta!? Sniff... Ah! Aoda!!

    Si fermò per un secondo, in modo da richiamare il suo più prezioso alleato, mettendoselo subito sulle spalle prima di ripartire. Gli spiegò rapidamente la situazione, chiedendogli di tenere i sensi attivi per avvisarla di eventuali animali nelle vicinanze o di Febh all'assalto.
    Dopo un solo quarto d'ora da quando lo aveva seminato, i pesanti passi di una lucertola gigante si fecero sempre più vicini alle sue spalle. A quanto pare non era l'unica che aveva pensato di farsi aiutare dalle sue evocazioni.

    Febh in avvicinamento!
    Sì LO SENTO ANCHE IO!

    Nervosa, rispose gridando al suo serpentello, che si fece piccolo nascondendo la testa tra i suoi capelli. Hebiko non aveva il tempo di sentirsi in colpa, dovendo fuggire e aumentando la velocità tramite impasto dopo aver sentito lo schiocco di una frusta. Le sarebbe sfuggito qualche grido ogni volta che questa schioccava troppo vicina a lei, facendola saltare via come un gatto e cercando di sfruttare il rapido cambio di direzione per recuperare terreno.
    Svicolò via una seconda volta sempre grazie alla trasformazione. Aveva sicuramente pochi minuti prima di farsi beccare, ma erano comunque preziosi per riprendere fiato e guardarsi attorno, magari alla ricerca di cibo o acqua. Aveva una sete terribile, e non sembrava esserci alcun ruscello nelle vicinanze.

    Potrei seguire qualche animale, prima o poi andranno a bere qualcosa... Ma chi diavolo ha il tempo per farlo!! Dannazione.

    Alzando la testa, alcune liane attirarono la sua attenzione. Le boccucce a simil-ventosa sembravano in grado di attaccarsi per bene a qualsiasi cosa. E forse le poteva sfruttare in qualche modo. Estraendo il suo kaiken dal tatuaggio, ne tagliò via una manciata, assicurandosi che ognuna fosse lunga almeno un paio di metri. Le strizzò un po' per assicurarsi che le ventose non perdessero veleno o robaccia simile, e testando la loro presa contro i tronchi degli alberi, assicurandosi fosse sufficientemente forte per la sua idea. Ora doveva solo avere fortuna e sperare che il suo piano funzionasse. Si sarebbe appiccicata una ventosa per fianco, stando attenta che non le intralciassero la corsa.
    C'era un lato positivo in tutto quello: la goffaggine di Febh permetteva ad Aoda di percepirlo quando entrava nel raggio di 15 metri. Non che fosse un enorme vantaggio, ma scattando via non appena l'animale la avvertiva poteva se non altro evitare una sfobiciata improvvisa.
    Le venne in mente un ottimo utilizzo per quelle ventose, ma doveva prima trovare dei pesi. Durante la corsa, si inclinò più volte cercando di arraffare delle rocce, almeno grandi quanto un pugno (un pugno vero però, considerando le sue mani era almeno tre volte più grande). Il rallentamento per la ricerca le costò preziose ciocche di capelli e qualche ferita, soprattutto contando quando le sfuggivano rocce adatte e la tentazione di tornare indietro la faceva distrarre, permettendo così al jonin di raggiungerla. Finalmente, dopo aver ottenuto le rocce che le servivano, con il kaiken tagliò la punta di entrambi i lati di una della liana, assicurando una roccia per estremità sfruttando le potenti ventose, e quando Febh fu a portata di tiro, roteando il busto grazie alla sua innata e scagliandogli quelle bolas improvvisate a livello delle ginocchia. Sicuramente non ci avrebbe messo molto a liberarsi da quella presa, considerando gli artigli, ma vederlo cadere sarebbe stato soddisfacente a sufficienza.
    La fame iniziava a farsi sentire. Cacciare era forse l'idea migliore, capire se una creatura era velenosa o no era più semplice rispetto ad un frutto dall'aria innocua. Durante la corsa, cercò di osservare il più possibile gli animali selvatici, eventuali tracce lasciate, per capire come questi si procurassero il cibo. Doveva fare affidamento sugli erbivori, pensare alla caccia inseguita in quel modo era impossibile.
    Durante la fuga, si dimostrò più attenta allambiente circostante, stava chiaramente cercando qualcosa. E ciò che stava cercando era sufficientemente grosso da non dover rischiare rallentamenti come in precedenza. E finalmente, arrivò la sua occasione.

    Se funziona, avrò davvero modo di recuperare le energie.

    Staccata un'altra liana con lo stesso metodo usato in precedenza, la Vipera saltò alle spalle di uno dei rinoceronti che popolavano il bosco, muovendo la liana come fosse una corda da saltare, aiutandosi con le sue bracci allungabili. Quando questa arrivò allabase del collo del rinoceronte, la tirò verso l'alto, facendo così appiccicare le ventose all'animale e tenendo le estremità ben salde tra le mani. Non appena atterrò sulla schiena della bestia, quest'ultima partì alla carica, emozionando la Vipera.

    Wo-hoo! Primo colpo!!

    Restare in groppa non era così rilassante come sperava, ma almeno non aveva bisogno di correre. La bestia non aveva rivali in quella foresta, nulla avrebbe fermato la sua carica. Eccetto lo Yakushi, naturalmente. E la sua gigantesca lucertola.
    La corsa fu sufficientemente lunga da permetterle di riprendere fiato a modo. Il bisogno di acqua e cibo la facevano sentire ancora a disagio, ma aveva fortunatamente un alleato inaspettato: anche la sua momentanea cavalcatura sembrava avere lo stesso bisogno, e si diresse verso una pozza d'acqua, al centro del bosco.

    Ah! Oddio sì, finalmente!!

    Febh non sembrava nelle vicinanze. Non si sentiva comunque al sicuro nel fermarsi per costruire qualcosa che potesse purificare l'acqua, vedere che le bestie la ritenevano potabile doveva bastarle. Non appena fu sufficientemente vicina, saltò giù, sfruttando il chakra adesivo per spostarsi lontano dalla riva, e bere abbondanti sorsi d'acqua. Iniziò a piagnucolare, felice. Quella era una vera e propria conquista. E, guardando nell'acqua, sembrava ci fossero anche dei pesci. Aveva ancora qualche liana a disposizione, ma voleva pensare ad altro, quelle potevano tornare utili per altre corse folli.
    Hebiko rimase immobile, toccando la superficie dell'acqua con un dito, delicatamente, dando l'illusione che vi fosse qualcosa di piccolo e appetibile. Non appena ci fossero stati un po' di pesci nelle vicinanze, si sarebbe ricoperta di elettricitàFolgorazione
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Cane, Maiale, Cavallo (3)
    L'utilizzatore può ricoprire il proprio corpo con uno strato di chakra elettrico. L'utilizzatore può scaricare l'elettricità acquisita con il tocco, causando un danno di potenza 25 e Stordimento per 1 round. Dal punto d'impatto si propagherà entro 3 metri un flusso elettrico di potenza 15. La Velocità è pari alla Concentrazione dell'utilizzatore.Tipo: Ninjutsu - Raiton
    (Consumo: Medio)
    [Da genin in su]
    , scaricando una colonna di tre metri sotto la superficie. Dopo qualche secondo, tre pesci vennero a galla, mezzi abbrustoliti dalla scarica. Hebiko pianse per la seconda volta, di gioia. Gioia che non durò molto, però.
    Ebbe appena il tempo di chinarsi e raccogliere i pesci conquistati, che Aoda gridò, avvertendola nuovamente dello Yakushi. Istintivamente, la ragazza si voltò di spalle, senza però vedere nulla. L'Amministratore invece piombò dall'alto, ridendo esaltato. La kunoichi gridò per la sorpresa, indietreggiando e preparandosi a correre. L'impatto con l'acqua alzò un'onda che la infradiciò, facendole perdere la presa adesiva e facendola scivolare in acqua. Altre ciocche perdute e ferite inflitte. Ma aveva ancora con se due dei preziosi pesci.
    Dovette riprendere a correre, con estrema fatica: le gambe iniziavano a farsi doloranti, e la stanchezza si faceva sentire. Era ormai buio, e l'assenza di luce non l'aiutava a resistere restando sveglia. Al contrario, le risate isteriche dello Yakushi troppo vicino ci riuscivano benissimo. La fortuna dell'essere un mezzo serpente era che poteva mangiare qualsiasi cosa intera, lasciando che i potenti acidi del suo stomaco sciogliessero ogni cosa. Se non altro non avrebbe dovuto preoccuparsi delle lische, nè di pulire il pesce.
    Passò la notte senza che le venisse consentito più di un misero quarto d'ora di pausa, dov'era comunque costretta a restare in allerta, o per colpa dello Yakushi, o per colpa di qualche bestia infastidita dall'avvicinamento della ragazza, per non parlare di alcune delle piante che avevano preso il termine "carnivore" troppo sul serio. Riuscì a non patire troppo il freddo grazie alle numerose volpi di fuoco, che se infastidite subito si incendiavano, permettendole di riscaldarsi e scacciando le gelide farfalle.
    Verso il mattino, l'assenza di sonno le diede una strana carica, che la rinvigorì a sufficienza da riprendere la corsa con più foga. Nonostante la botta d'energia, la distrazione era peggiore. La seconda volta che tentò di cavalcare un rinoceronte, fece un errore imperdonabile: saltò da davanti, schivando il corno per un pelo, ed attaccando alle ventose al suo didietro. Peccato che, con una manovra simile, quando la bestia prese a correre, la kunoichi sarebbe stata lanciata all'indietro, incastrandosi con le ventose e finendo per essere trascinata dall'animale per un bel tratto. Certo, forse l'assalto improvviso aveva preso di sprovvista anche Febh, travolgendolo... ma la Vipera non poteva contare sulla rigenerazione come lui. Ammaccata, riuscì finalmente a tagliare le liane, piagnucolando per il fallimento dell'azione.
    Riuscì a raggiungere il lago una seconda volta, stavolta però senza seminare lo Yakushi. Questo le permise di bere qualche sorso, ma dovette rinunciare al cibo. Iniziava a diventare un problema.
    Ad un certo punto, Aoda la avvertì che Febh si era fermato, disattivando gli artigli. Hebiko, diffidente, non gli si riavvicinò, ascoltandolo con poca attenzione e fissandolo in un misto tra rabbia e paura, stanca com'era. Si sforzò di tenere gli occhi aperti il più possibile, ma a metà del suo discorso, crollò letteralmente a terra. Dopo un paio di singhiozzi, si accoccolò su se stessa. Tutto il corpo le faceva male, ferite a parte, per via del movimento costante. Lo stomaco implorava disperatamente cibo. Esausta, non riuscì ad evitare di crollare per il sonno, con la vipera blu che strisciava attorno a lei, fissando prima la ragazza e poi l'Amministratore, non capendo se quest'ultimo potesse considerarsi un alleato o se dovesse difenderla da lui. Se non altro, se le parole dello Yakushi erano veritiere, la kunoichi avrebbe dormito inintterrottamente per un'ora intera.


     
    .
  3.     Like  
     
    .
    Avatar

    È colpa tua. Ratty

    Group
    Staff GdR
    Posts
    15,690
    Reputation
    +1,590
    Location
    Top Secret...

    Status
    Online
    Una Caccia al Tesoro Orribile
    = II =


    Per lo Yakushi era stato sostanzialmente un gioco. Anche quando lei gli aveva lanciato addosso l'Onda Stordente (che lui stesso usava anni prima) la prese con filosofia, tornando all'inseguimento dopo qualche secondo. Anche quando lei lo catturò con le Bolas non cadde, finendo invece per fluttuare a qualche centimetro dal suolo con il chakra adesivo esteso e poi liberandosi con tutta calma. Dopo il tuffo dall'alto emerse completamente asciutto, per non parlare del Rinoceronte che, a dispetto della taglia, nel travolgere Febh finì scaraventato per aria senza che il Jonin piegasse un muscolo, nemmeno la bestia si fosse scontrata con una parete in metallo massiccio.

    Quando infine si ricongiunsero, Hebiko aveva mangiato poco, bevuto poco e riposato ancora meno, tanto da lasciarsi abbandonare al mondo dei sogni. Al risveglio oltre ai capelli corti e disordinati avrebbe avuto anche degli stupidi segni sul volto, ma se ne sarebbe accorta solo molto tempo dopo, quando avesse avuto a disposizione uno specchio o qualcuno che la osservasse...Aoda era stato bonariamente minacciato di diventare un pasticcio di serpente in crosta se avesse osato fiatare al riguardo.

    Quando infine la ragazza si fosse risvegliata (con una piacevole secchiata d'acqua fredda, tanto il pennarello con cui la aveva marchiata era indelebile in acqua) avrebbe trovato Febh poco lontano che, comodamente seduto su una sdraio (era stato Ssalar a gettare l'acqua) giocherellava con una boccetta non più grande di un dito e contenente un liquido ambrato. La fiala danzava da un dito all'altro, a volte sfidando persino la gravità, quasi volasse o fosse dotata di vita propria, sebbene fosse in realtà il chakra adesivo del ninja a deciderne i movimenti, tanto preciso quando apparentemente noncurante. Ah, ben svegliata, ben svegliata. Mi pare di capire che sei riuscita a mangiare un pò di quei pesci apparentemente innocui, giusto? In effetti io forse avrei preferito qualche frutto...non ti sono sembrati un pò troppo normali? Ti pare che possano esserci pesci normali in questo bosco? Avresti dovuto controllare. Ridacchiò come se la cosa fosse divertente, mentre indicava l'addome della ragazza. Orochimaru li chiamava Trote Sabotatrici, o Konran Masu. Si comportano in tutto e per tutto come normali pesci, ma se consumate, cotte o crude, causano un serio disequilibrio nel tan'tien del povero sventurato. Poca roba per ninja di rango alto o anche per quelli con capacità simili alle tue...in pratica sono pericolose solo per studentelli e affini, per questo il Vecchio Serpente le ha scartate.

    Io le uso come ingrediente per uno dei miei veleni assieme a qualche altra cosina, ma non è questo il punto.
    Il suo sorriso divenne largo e demoniaco proprio come prima dell'attacco con gli artigli elettrici. Il punto è che mentre dormivi ho pensato di somministrarti un piccolo catalizzatore che centuplica gli effetti di quei pesci! Non sai quanto mi diverto a fare questi piccoli scherzi! Era da un secolo che non avvelenavo qualcuno mentre dormiva! Circa tre settimane prima, quando erano a casa di Raizen, ma era esperto nell'avere la memoria corta selettiva. E qui veniamo al punto...ora come ora non avrai grossi problemi, ma per circa due giorni non sarai in grado di ripristinare il chakra naturalmente, potrai farlo solo mangiando cibi molto energetici o tramite tonici. E più passa il tempo e più ti sentirai debole e scoordinata, fino a rimanere quasi paralizzata, come se avessi sovraimpastato ovunque! Era talmente serafico che sembrava stesse descrivendo un'escursione!

    E qui arriviamo a noi. Vedi questa boccetta? Antidoto. Eliminerà OGNI effetto. L'unico problema è che devi riuscire a prenderla. Ti concederò un solo tentativo ogni otto ore...questo vuol dire tre tentativi al giorno a partire da ora. Potrei dirti che è una prova per spingerti al limite e per aiutarti a sviluppare strategie e appellarti all'istinto di sopravvivenza in modo costruttivo, ma la verità è che mi sto solo divertendo un pò! Si sarebbe alzato, fialetta alla mano, che pareva fluttuare a circa cinque o sei centimetri dal palmo della mano. Spero tu conosca bene gli usi del Controllo del Chakra, o non avrai speranze. Inutile dirti che non saprei che farmene di una kunoichi che non può nemmeno superare un piccolo giochetto innocente come questo, quindi se finisci paralizzata io ti lascerò qui. Non scherzo. E le fece l'occhiolino...qualcosa di terrificante perchè era impossibile comprendere se intendeva che era in realtà uno scherzo o era solo completamente fuori di testa. Bene...comincia quando vuoi!

    Quel che Hebiko non sapeva, e che Febh non le aveva detto, era che la fialetta era trattenuta con il chakra adesivo esteso e che sarebbe stato impossibile strappargliela di mano, quali che fossero gli sforzi (a meno di amputargliela), sempre che lei non riuscisse a modulare il chakra adesivo a sua volta, non a distanza, ma direttamente applicato alla mano dello Yakushi, così da controbilanciare il suo, che teneva volutamente a un'intensità minore del normale. In sostanza Hebiko avrebbe dovuto sviluppare da sola la capacità di Adesione sul corpo dell'avversario, solo così la fiala non sarebbe stata più sospesa e avrebbe potuto cercare di prenderla...ma tutto questo doveva capirlo da sola!

    Febh ti concede un solo round di "combattimento" per cercare di prendere la fialetta ogni otto ore, quindi un totale di 6 round. Dopo che il round finisce QUALUNQUE cosa tu faccia lui scapperà troppo lontano perchè tu possa fare qualcosa e tornerà dopo otto ore.

    Lui agirà e si difenderà come una Viola, mentre la fialetta è trattenuta con forza superiore alla tua dal chakra adesivo. Al primo round verosimilmente fallirai perchè la fiala sarà trattenuta con forza eccessiva, sospesa sopra il palmo, ma se riuscirai a creare una sorta di interferenza con il TUO chakra adesivo avrai una possibilità...posto che la tua strategia arrivi a mettere Febh in difficoltà

    Non è tutto rose e fiori, perchè puoi usare al massimo un consumo Alto ogni round di combattimento. Inoltre avrai un malus alla velocità e riflessi (ma Febh non attaccherà) di 1 tacca dopo ogni 2 round.

    E rimane il problema di mangiare e alimentarsi, coi pericoli del caso, mentre non sei a caccia
     
    .
  4.     +1   Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    3,905
    Reputation
    +188

    Status
    Offline

    Vita al limite


    II



    L'acqua gelida irrigidì ogni singolo muscolo della ragazza, che si svegliò emettendo un mugolìo strozzato. Si guardò attorno quasi fosse allucinata, sentendo la voce ovattata di Febh che lentamente si faceva sempre più chiara, con i ricordi di una folle fuga dall'Amministratore stesso. Era talmente stordita che per un attimo credette che quei ricordi appartenessero ad un sogno.

    Sabo...tatrici??

    Balbettò per via del freddo, alzandosi da terra e sforzandosi di prestare attenzione alle parole del ragazzo. Nonostante il tremendo fastidio, il gelo le stava ridando le forze, o almeno la voglia di muoversi. Si fissò la pancia quando l'altro gliela indicò, per poi riportare lo sguardo su di lui quando le spiegò il perchè mangiare quei pesci era stata una pessima idea. Sussultò, spaventata, stringendosi l'addome. Poi però scoprì che quei pesci erano iinnocui per una al suo livello, quindi potè tirare un sospiro di sollievo. Ma Febh le sorrise con quell'aria da sadico che solitamente riservava solo alle sue vittime, e la Vipera rabbrividì di nuovo, fissandolo confusa e sotto sotto anche un po' offesa. Era pur sempre stata avvelentata da incosciente da una persona di cui si fidava. Il suo volto si inasprì sempre più, mentre l'altro le spiegava che il suo ripristino naturale del chakra sarebbe stato seriamente compromesso per i giorni a seguire. Un barlume di speranza si riaccese, quando le mostrò una boccetta che confessò essere l'antidoto, verso la quale Hebiko allungò quasi istintivamente la mano, come fosse una luce in fondo al tunnel... E, nuovamente, il "ma" che la deluse per l'ennesima volta: doveva guadagnarsela.
    Dopo aver terminato la spiegazione, con tanto di minaccia di abbandonarla lì se avesse fallito nella sua impresa, Febh le fece l'occhiolino, per poi mettersi in posizione, aspettando paziente che la kunoichi si sentisse pronta ad iniziare la prova. Conoscendola, chiunque si sarebbe aspettato una sua sfuriata, dopo essere stata bullizzata in quella maniera senza apparente motivo, essere stata avvelenata nel sonno e, come se tutto quello non bastasse, aver subito minacce di abbandono da una delle uniche persone di cui si fidava, ed al quale aveva espressamente chiesto un allenamento. Ma non gridò. Sarebbe stata in silenzio per un po', vagamente stordita dallo spiegone, alzandosi in piedi con calma. Dopo qualche secondo, gli angoli delle labbra si arricciarono, lasciandosi persino scappare una breve risata. Si strofinò entrambi gli occhi con le mani, ancora evidentemente stanca.

    D'accordo. Va bene. Mi piace che inizi a prendermi sul serio. Voglio dimostrarti che riuscirò nell'impresa. E scometto che tu sai già che ne sono in grado. Tu vuoi di più. Ti accontenterò, Yakushi. Vorrei vederti più spesso così.

    Nello stato in cui si trovava si poteva tranquillamente pensare come quella frase fosse stata pronunciata per delirio, in realtà era sincera, nonostante si sarebbe probabilmente pentita della sua ultima affermazione. Ormai la fiducia tra i due era stata confermata, ma non bastava, era consapevole che l'altro non considerasse a pieno le sue capacità, soprattutto visti i suoi fallimenti in missione. L'addestramento non avrebbe sicuramente migliorato il suo caratteraccio e la pazienza verso i suoi compagni di squadra, ma se si fosse dimostrata l'elemento più forte del team non ne avrebbe nemmeno avuto bisogno, sarebbero stati gli altri a seguirla.
    Aoda stette in disparte. Hebiko osservò la fialetta, che sembrava levitare poco sopra la sua mano. Nonostante la curiosa abilità, la rossa sapeva molto bene come stesse mantenendo la fiala in quel modo... dopotutto, lo aveva provato sulla sua stessa pelle. Ricordava bene la stretta sul suo collo, nonostante la mano del ragazzo fosse sufficientemente distante da non toccarla veramente. Quello era sicuramente chakra adesivo, seppur in una forma a lei ancora sconosciuta.
    Aver capito come tenesse quella boccetta (più o meno) non significava sapere il perchè la volesse tenere così. Certo, per uno come lui poteva essere una questione puramente scenica... Non poteva escludere nessuna possibilità. Sapeva solamente che non avrebbe potuto semplicemente avvicinarsi e prendere quella boccetta senza ribellione da parte dello Yakushi.

    Il primo tentativo, dato il momento, fu il più diretto ed aggressivo. Non aveva ancora la lucidità per pensare al meglio, perciò si limitò a buttarsi in avanti, allungando anche le braccia per seguire i movimenti dello Yakushi, trattenuto a stento tramite la maglietta dati i suoi movimenti decisamente più rapidi di quelli della Vipera. Con un braccio avrebbe avvolto il suo busto per tenerlo fermo in una stretta, mentre con l'altro avrebbe preso la boccetta, a forza bruta. Il suo chakra adesivo non poteva essere così tosto... Ma più tirava, più quello sembrava restare saldo al suo posto. E, fallito il tentativo, Febh si allontanò, sghigazzando, ricordandole che il suo round era finito. Lo avrebbe rivisto solamente dopo otto ore.

    Andiamo Aoda. Sono stanca da morire, ma non posso saltare nuovamente il pasto.

    Inoltratasi nuovamente nella foresta, iniziò a pensare a cosa potesse mangiare senza peggiorare ulteriormente le sue attuali condizioni. Per bere non c'erano problemi, sapeva dove fosse il lago, perciò le sarebbe bastato stabilirsi abbastanza vicno ad esso. Di prendere altri pesci non se ne parlava, avrebbero potuto velocizzare l'assorbimento del veleno. Se non altro ora non doveva scappare da Febh, ed aveva tempo per pensare ad una soluzione migliore.
    La calma fu un'ottima ispirazione. Ora calma, la foresta aveva ripreso a produrre i suoi tipici suoni... ed i primi e subito udibili erano insetti ed uccelli. La ragazza portò subito la testa verso l'alto, entusiasta.

    Uccelli!! Nidi... Uova! AODA! Per favore, trovami tutti i nidi che puoi! Restiamo vicini, a portata d'orecchio. In quella direzione. Prendine più che puoi!

    La rossa iniziò a scalare l'albero, emozionata: nonostante la stanchezza, il sapere di poter arrivare a del cibo facile le aveva dato la spinta sufficiente. Non le ci volle molto per trovare diversi nidi, che tutto sommato non sembravano essere diversi dai classici. Probabilmente la maggior parte degli uccelli della zona erano normalissimi, i pericoli più grandi erano solamente nella parte più bassa della foresta, i rinoceronti gli dovevano fornire protezione dalle volpi, e la foresta impediva ai rapaci di potersi buttare in picchiata in maniera efficace. Se c'erano degli animali incontaminati, dovevano per forza essere loro. E cosa più importante: le uova non scappavano dai nidi.
    Dopo un'ora di raccolta, avevano un bottino sufficiente per recuperare un bel po' di energie. Aoda era persino riuscito a catturare due uccellini. Hebiko non avrebbe avuto difficoltà nel fare lo stesso con la sua innata, ma il dover risparmiare chakra per gli scontri con Febh la convinsero a lasciare che fosse il suo serpente ad occuparsene. Dopo aver acceso un piccolo falò, lasciò cuocere le uova, che ingoiò intere non appena furono pronte. Gli acidi nel suo stomaco avrebbero sciolto guscio ed ossa di eventuali uova fecondate. Sembrava quasi commossa quando riuscì finalmente a mangiare un pasto decente.
    Sistemato momentaneamente il problema del cibo, doveva occuparsi del dormire. Tenne un paio di uova ed uno degli uccelli per la "colazione" al risveglio, aveva intenzione di svegliarsi solamente poco prima del momento del ritrovo con Febh, in modo da poterlo sfidare con le giuste energie. Mandò Aoda a cercare altre uova, mentre lei si occupò di arrampicarsi su di uno degli alberi dai rami più massicci, staccando altri rami per creare un appoggio dove poi avrebbe dormito. Con le bestiacce che c'erano in giro non voleva assolutamente dormire a terra, le sarebbe bastato creare un appoggio sufficientemente comodo e resistente da permetterle di dormire per qualche ora.
    Arrivò il momento del secondo round. Si fece trovare al postostabilito. Febh fu puntuale, facendo così capire ad Hebiko che per il tentativo successivo avrebbe potuto provare a mettere una trappola. Aoda era con lei, arrotolato al suo braccio. Non appena lo Yakushi fosse arrivato, dopo un piccolo inchino scenico avrebbe iniziato il combattimento. Un braccio scattò verso il busto dello Yakushi, pronto ad avvolgerlo, sapendo che lo avrebbe evitato facilmente: lì entrava in scena Aoda, che dal braccio della Vipera saltò per andare ad avvolgersi alla testa del ragazzo, coprendogli la vista. Nel frattempo, Hebiko sfruttò la distrazione per acchiappare il braccio che stringeva la boccetta di Febh, prendendo poi con l'altro la boccetta ed applicandovi del chakra adesivo, cercando così di contrastare quello dello Yakushi. Se la stategia avesse funzionato, il mettere chakra direttamente nella boccetta avrebbe probabilmente fatto fallire l'assalto. Avrebbe sicuramente avuto modo di pensarci per le otto ore successive. Queste ultime si ripeterono come le precedenti, limitandosi alla ricerca di uova e qualche fortuito uccello. C'era probabilmente la possibilità di prendere qualche frutto... Ma la probabilità che quelli fossero ancora più velenosi dei pesci era alta. Febh sembrava sostenere il contrario però. Dal suo giaciglio, si limitò ad osservare quali tipi di frutti la fauna locale tendeva a becchettare, e quali invece restavano intatti.
    Terzo round. Hebiko non sembrava essere puntuale. Solo Aoda era presente, arrotolato su se stesso e sibilante, mentre aspettava l'arrivo dello Yakushi. Sarebbe rimasto tranquillo, rispondendo alle domande dell'altro su dove fosse la sua evocatrice... Questo fino a che non si fosse voltato o avesse abbassato la guardia. In quel momento, sarebbe scattato verso le gambe di Febh, sciogliendo la trasformazione e rivelandosi essere Hebiko, precedentemente trasformata, che ora stava avvolgendo le sue gambe con un braccio, strattonandolo verso di lei con violenza per farlo cadere, ed avvolgendo la mano che teneva la boccetta. Era più lenta rispetto al round precedente, il veleno sembrava iniziasse a fare effetto. Avrebbe usato il suo chakra adesivo direttamente sul polso dello Yakushi, dato il ragionamento fatto con Aoda nelle otto ore precedenti. Sosteneva che, contrastando il chakra adesivo del nemico con il suo stesso chakra, poteva probabilmente creare una sorta di interferenza come una calamita con due poli positivi, sparando così via la boccetta invece di permettere alla mano del ragazzo di attirarla. Se così fosse stato, avrebbe allungato il collo per acchiapparla al volo prima che potesse cadere a terra. A prescindere dal risultato, avrebbe ridacchiato.

    Piaciuto lo scherzetto?

    Tornata nel bosco, ebbe più tempo ed energie per esplorarlo meglio dei giorni precedenti. Creò delle trappoline da posizionare su diversi nidi, usando rametti e foglie e legandoli con liane, assottigliate dal suo coltellino, posizionandole su nidi dove ancora c'erano delle uova. Si soffermò ad osservare dei rinoceronti che mangiavano, vedendoli sgranocchiare delle bacche... Anche se il loro masticare risultava estramamente rumoroso, quasi stessero mangiando petardi. Prese alcune di quelle bacche, lanciandole a terra e scoprendo il loro potenziale esplosivo. Ne prese diverse, mettendole tutte nel suo tatuaggio: le sarebbero sicuramente tornate utili contro Febh. Prima di tornare al luogo prestabilito, ebbe il tempo di creare un'ulteriore trappola: una rete, che avrebbe dovuto alzare l'animale che vi si sarebbe avvicinato. Non riuscì a pensare a come renderla automatica, perciò la riportò al giaciglio, pronta a sfruttarla nelle ore successive se fosse servito. Sperava ovviamente di no: non voleva che il veleno peggiorasse ultimamente.
    Quarto round. Aspettò lo Yakushi a pugni chiusi. Aoda poco distante alle spalle del loro avversario. Hebiko aveva lo sguardo stanco, arrendevole.

    Finiamola con questa pagliacciata. Questo veleno inizia a darmi fastidio, mi sento sempre più debole... Febh, per favore, sii ragionevole. Non stiamo combattendo alla pari, se solo mi permet-

    Si avvicinò di qualche passo mentre parlava, enfatizzando le pietose parole per nascondere il fatto che quella fosse tutta una tattica. Senza preavviso, lanciò diverse bacche che aveva nascoste in mano a terra, puntando ai piedi di Febh ed alzando un tremendo polverone dato dalle diverse esplosioni. Contemporaneamente, Aoda gli si lanciò sul collo, avvolgendolo nel tentativo di togliergli il fiato. Mentre questo stringeva, Hebiko si gettò sul braccio della boccetta con tutta se stessa, ripetendo la tattica precedente.
    Se anche quest'ultima tattica fallì, la Vipera iniziava ad essere in condizioni rischiose. Recuperò alcune piccole prede dalle trappole più piccole, per poi spostarsi di fianco al laghetto, piazzando la rete più grossa ed aspettando. Aveva poche energie residue, e non poteva usarle per combattere con la fauna. Dopo essersi vista distrutta la rete dall'incendio di una delle volpi di fuoco, ed averla vista sbriciolata da uno dei rinoceronti, riuscì finalmente a catturare un cerbiatto, trascinandolo ed uccidendolo sopra un albero, con la madre inerme al di sotto, sfuggita alla rete per un pelo. Con quella cattura era finalmente a posto, almeno per quanto riguardava la foresta. Altri due tentativi, e non ci sarebbe stato nulla da fare.
    Pur indebolita dal veleno e dal chakra che iniziava a prosciugarsi, si mostrò per il quinto incontro. Sia lei che Aoda presenti. Si avvicinò minacciosa, con tono autoritario.

    Febh. Dammi. Quella boccetta. Non costringermi a venire lì.

    Passo dopo passo, sempre più inesorabile, cercò di premere sulla psicologia.

    Non fare l'irresponsabile. Stiamo perdendo un sacco di tempo con questi giochetti, ed il lavoro si sta accumulando. E se il lavoro si accumula, sai bene CHI ti terrà d'occhio finchè non avrai finito tutto, non è VERO?

    Voleva annichilirlo solamente a parole. O almeno fargli abbastanza paura da poter essere sufficientemente vicina per attaccarlo. In quel caso, entrambe le braccia sarebbero scattate attorno al suo collo, avvolgendogli tutta la testa, coprendogli la vista. Con un piede, avrebbe raggiunto la mano dello Yakushi, toccandogli il dorso ed usando il suo Chakra adesivo cercando di interferire con quello dello Yakushi. Contemporaneamente, Aoda si sarebbe avvolto alle gambe del ragazzo, cercando di farlo cadere. Utilizzando la lingua, la avvolse attorno alla boccetta, tirando con tutta la sua forza.
    Se avesse ancora fallito, dopo aver cotto il cerbiatto ed essersi rifocillata e riposata per le restanti ore disponibili, si sarebbe presentata per l'ultimo incontro. Ansimava, tremendamente carente di chakra. Nonostante il riposo, il veleno le impediva di recuperare le energie.

    B-Basta. Non posso... farcela in queste condizioni. E tu lo sai. Dopotutto... Huff... Ti stai solo "divertendo".

    Iniziava ad essere psicologicamente stressata. Quello era sicuramente il suo ultimo e più patetico tentativo. Mentre Aoda si lanciava contro gli stinchi dell'avversario, distraendolo, la Vipera compose i sigilli per sostituirsi apparendo direttamente al di sopra dello Yakushi, pronta a cadergli addosso. Con le gambe sis arebbe avvolta al suo busto, mentre contemporaneamente le braccia andavano ad avvolgersi a quelle del suo avversario. Nuovamente, applicò il chakra adesivo alla mano con la boccetta, pregando che quell'ultima tattica funzionasse. Sapeva che non sarebbe riuscita a fare altro, se non avesse ottenuto subito quella boccetta, le forze l'avrebbero definitivamente abbandonata. E chissà se lo Yakushi aveva davvero intenzione di lasciarla lì in quel caso.


    Attivo la Ts praticamente ad ogni round, ma sono stata attenta a non superare l'Alto (segnare tutti i consumi mi uccideva)
     
    .
  5.     +1   Like  
     
    .
    Avatar

    È colpa tua. Ratty

    Group
    Staff GdR
    Posts
    15,690
    Reputation
    +1,590
    Location
    Top Secret...

    Status
    Online
    Un'Imprevisto Orribile
    = III =


    Al vedere l'allieva colma di fiducia, che persino lo incoraggiava (oh tapina!) a perseverare nei suoi comportamenti gratuitamente distruttivi, lo Yakushi annuì con soddisfazione. Era raro trovare dei veri masochisti e questo apriva a infinite possibilità. Oh, si, sono assolutamente certo che tu sei in grado. Lui intendeva "di divertirmi mentre agonizzi in preda alla più cupa disperazione" ma non completò la frase. E in effetti miro molto più in alto. Come per esempio vederla che abbandonava ogni sanità mentale man mano che l'addestramento andava avanti. Il tutto a titolo puramente gratuito, senza niente di personale.

    Convinto del suo strapotere fisico, se la rise alla grande quando lei si avventò sulla boccetta, lasciandosi ghermire dalle spire di lei che, inutilmente, cercò di strappare dall'aria l'agognato antidoto. E rise ancora mentre si allontanava, lasciandola per le otto ore successive a rimuginare sulle sue azioni e a procurarsi del cibo. La caccia alle uova fu abbastanza efficiente, e anche se molti di quegli uccelli da adulti avevano caratteristiche potenzialmente letali, effettivamente in forma di uova erano perlopiù inoffensivi, facilmente predabili e soprattutto sostanziosi, come la kunoichi e Aoda poterono facilmente notare, mentre l'acqua fresca del corso d'acqua permetteva di non morire di sete in relativa sicurezza.

    Otto ore più tardi la Kunoichi aveva un piano più elaborato. Stavolta Febh schivò agilmente il tentativo di lei di catturarlo, solo per venire colto "di sorpresa" dall'improvviso guizzo di Aoda verso la sua testa (a dirla tutta poteva evitarlo facilmente usando le sue vere capacità o il controllo del corpo tipico degli Yakushi, ma scelse deliberatamente di non farlo), così da permettere un nuovo approccio di Hebiko verso l'antidoto, ancora saldamente impegnato dal chakra adesivo. Oh, lei cercò di imporre il proprio come a contrastare la stretta, ma non aveva che sfiorato il problema, senza riuscire a imporre il suo controllo su quello dello Yakushi, che pure non si stava impegnando particolarmente. Combinazione carina, ma avresti dovuto pensare a cosa sarebbe successo se io ti avessi voluta morta. Tu afferri la boccetta, io ti pianto un coltello nel collo. Certo, il tuo serpente sulla faccia distrae, ma avresti dovuto istigarlo ad aggredire gli occhi e continuare a stringere, così da impedirmi un contrattacco. Con un guizzo avrebbe spezzato la debole presa, portandosi a distanza di sicurezza mentre la guardava con aria di sufficienza, prima di salutare nemmeno stesse dando un appuntamento per una merenda pomeridiana. A fra otto ore!

    Durante la pausa Febh e Ssalar si erano rilassati cercando di compilare il difficilissimo "unisci i puntini numerati" della settimana Eninjistica, enigma che prese loro quasi sei ore, mentre nelle restanti bevvero e mangiarono nemmeno fossero in villeggiatura: dopotutto era immune alla maggior parte dei veleni e poteva facilmente sottomettere quasi tutte le creature che abitavano quella parte del bosco. Non mi divertivo così da un bel pezzo...dovrei tornare a fare il Sensei. Peccato che tutti i tuoi allievi tendano a finire male. Gli fece notare la lucertola sulla sua mini-amaca, di fianco a quella dello Yakushi, che gli riservò un'occhiataccia. Bah, e sto anche andandoci piano...rischia di morire ma in tre-quattro giorni! Dici che mi sto rammollendo? Io dico di obbligarla a indosSSsare sSstupidi abiti colorati! Replicò l'animale con uno sguardo tra il folle e il crudele che per un secondo fece scivolare un brivido anche lungo la schiena del ninja.

    Quando raggiunse nuovamente la radura di Hebiko non c'era traccia, mentre Aoda aspettava pigramente. Quasi annoiato, lo Yakushi si guardò intorno, senza particolare impegno. Fammi indovinare...è nascosta sottoterra o simili? Adesso mi salti addosso e con la tua distrazione lei attacca? Il serpente guizzò verso le sue gambe...trasformandosi improvvisamente nella Kunoichi! Oh! Interessante! Colpito alle gambe lo Yakushi finì per essere sbilanciato, ma se avesse voluto col suo controllo del chakra avrebbe facilmente potuto mantenere l'equilibrio o addirittura sorreggersi a pochi centimetri da terra...ma non lo fece. All'impatto al suolo si trovò con la mano di Hebiko che si avvolgeva intorno alla sua e stavolta usava il chakra non tanto sulla boccetta ma sulla sua stessa mano, cercando di esercitare una forza uguale e contraria...ottenendo un successo! La boccetta sfuggì di mano al ninja, e lei stava già allungando il collo per recuperarla quando Febh si accigliò. Non così in fretta... Bastò rilasciare i pochi fili di nylon che lo shinobi aveva nella manica per riafferrare a distanza l'antidoto e strapparlo al tentativo di recupero della segretaria. Un secondo ancora e lo Yakushi fu libero, ma lei pareva molto soddisfatta del suo piccolo successo. Oh, bene. Ti fai più sveglia, ma il veleno sta iniziando ad agire...e la prossima volta sarò un pò più attento. Sogghignò, estremamente divertito.

    Rimase leggermente deluso quando lei, evidentemente provata dagli effetti cumulativi del veleno, cominciava a perdere un pò di lucidità, arrivando a chiedergli di liberarla da quella tortura prolungata. Ma se non ho nemmeno cominciato? E poi non è mai stato nelle intenzioni di nessuno il combattere ad armi par... Lei attaccò mentre parlava, dimostrando che l'intero atteggiamento era solo una recita. Punto positivo sulla pagella, per quel che riguardava lo Yakushi, che comunque trovò estremamente irritanti le bacche esplosive. Almeno hai imparato a guardarti attorno, eh? E stavolta Aoda attaccò in maniera pi pratica, forse accogliendo il suggerimento di poco prima e impegnandosi a stringere per bloccare eventuali contrattacchi mentre la sua evocatrice si dedicava a recuperare l'antidoto...stavolta con successo! EHI! Hebiko fece in tempo a bere il contenuto (stranamente simile al miele come sapore) prima che lo Yakushi si liberasse di Aoda, facendolo letteralmente volare via come se fosse stato un rametto. EHI! Non vale, pensavo ci mettessi più tempo! Fu il suo modo di complimentarsi con l'allieva, tra una smorfia irritata e uno sbuffo impaziente.

    L'antidoto fece effetto in pochi secondi, come se alla kunoichi avessero levato un peso dal petto, mentre lui le lasciava qualche secondo per andare a risistemare le amache e le altre comodità del suo piccolo accampamento. Bah...contavo di tirare avanti fino a domani...ora siamo in anticipo sulla tabella di marcia. Fece un respiro profondo, prima di tornare verso di lei, Ssalar sulla spalla. Alloooora. Visto che sei così energica non sprechiamo tempo a riposare. Gonfiò due palloncini, passandone uno alla segretaria. Prossimo passo: hai imparato a usare il tuo chakra adesivo in maniera un pò creativa, no? Ora voglio che tu faccia questo... Mosse la mano come per toccare il suo palloncino, e in quel momento il chakra adesivo emesso, per una frazione di secondo, sembrò quasi diventare come un serpente semitrasparente che, al contatto, stritolò il palloncino fino a farlo scoppiare! La base è il controllo del chakra adesivo, ma questa tecnica potenzia le prese...che se non sbaglio sono la tua specialità. Ci stavo lavorando a tempo perso ma decisamente non fa per me. Bugiardo, ci aveva lavorato per giorni, anche con Raizen. Quindi ho pensato di passartela, così penserai tu a perfezionarla. Tutto sta a immaginare di estendere il tuo chakra sulla superficie che tocchi, come se mettessi una coperta sull'oggetto, e poi separarlo in varie sezioni che si avvicinano tra loro, come se fossero delle spire, cercando di stritolare col solo contatto. Non è molto diverso dal sistema che uso per spostarmi col chakra senza staccare i piedi da terraControllo del Chakra Raffinato
    Abile: L'utilizzatore può utilizzare Movimento Repulsivo per scivolare sul terreno senza movimenti del corpo, ma lo spostamento massimo è pari a metà dello slot gratuito.[Da chunin in su]
    , anche là emulo il movimento di un serpente che striscia usando il chakra e variandone l'intensità in punti diversi. Hai una decina di palloncini...vedi di impegnarti, io intanto cerco qualcosa di decente da mangiare. Per me.
    Sottolineò mollandola là con Ssalar che riempiva palloncini. Se impasti male il palloncino esplode, ma si capisce se è esploso per uno stritolamento decente o meno...in base al numero di palloncini rimasti avrai un piccolo premio. O forse dovrei dire una punizione minore? Mah, mi confondo sempre! Fece spallucce. Ah, l'antidoto potrebbe avere lo spiacevole effetto collaterale di farti piangere sangue. Non badarci, in mezza giornata passa. E con un balzo svanì tra le fronde, lasciandola a rimuginare e con la velata minaccia al ritorno.

    [...]

    Le ore passavano, e che Hebiko avesse compreso o meno le basi di quel Chakra Stritolante, Ssalar non sembrava dare segni di impazienza. Io nel bosSsco dei SSsusSSsurri ci vivo. Avrebbe spiegato, semplicemente, se interrogato riguardo alla sua relativa tranquillità. Non avrebbe però dato particolari suggerimenti, limitandosi a giocare a tris con Aoda per passare il tempo, come se della Kunoichi non gli importasse particolarmente ora che la aveva vista soffrire per un pò.

    Sarebbe stato un brusco movimento degli alberi a distogliere l'attenzione del gruppetto, mentre un uomo certamente dotato di un gran numero di innesti avanzava arrancando nella radura. In mano una katana accesa di chakra e nello sguardo una certa urgenza. Sembrava ferito, come se avesse combattuto con qualcuno o qualcosa. KU-NO-ICHI. O-TO. Muoveva la testa come un automa, a scatti, e la sua voce metallica non aveva niente di rassicurante...a dirla tutta sembrava quasi finto. SSsarà un travesSstimento? Si chiese Ssalar, sinceramente spiazzato dall'apparizione, mentre il misterioso shinobi dopo un pò di incertezza correva nella loro direzione come per attaccare! STER-MI-NA-RE!

    A ogni passo era come se intorno ai suoi piedi emergesse un fumo nero e denso, appiccicoso come melassa che incollava l'erba e le piante in maniera indissolubile...anche se non sembrava impedire i suoi movimenti [Tecnica e Azione]In un raggio di 12 metri dal nemico non è possibile sollevare i piedi da terra (o qualunque parte tocchi il terreno) Farlo richiede forza Viola+1 tacca e provoca AdO.

    Corre con Velocità Viola
    . Appena a distanza da mischia, cercò immediatamente di decapitare la Kunoichi con un colpo della lama tanto rapido quanto ampio, come se l'arma, senza appesantirsi, fosse diventata lunga due metri e mezzo senza preavviso [Azione]Colpo con Potenza 45. Forza Blu+1 tacca, Velocità Blu+3 tacche
    Lama lunga 1,5 metri di base, si allunga a 2,5 metri durante il fendente
    . Sarebbe servita notevole agilità per evitare il corpo coi piedi bloccati dal fumo, e la stessa difficoltà sarebbe giunta per gli attacchi successivi: un colpo discendente perpendicolare al suolo che la avrebbe forse tagliata in due [Azione]Colpo con Potenza 45. Forza Blu+3 tacche, Velocità Blu+3 tacche
    Lama lunga 1,5 metri di base, si allunga a 2,5 metri durante il fendente
    e per finire un potente affondo che le avrebbe spaccato il cuore, se non evitato in qualche modo [Azione]Colpo con Potenza 45. Forza Blu+1 tacca, Velocità Viola tacche
    Lama lunga 1,5 metri di base, si allunga a 2,5 metri durante l'affondo
    , subito seguito da una violenta emissione di chakra dall'intero corpo, come fosse vapore incandescente [Tecnica]Emissione a forma di semi-sfera con centro sul nemico. Raggio 9 metri, Potenza 60, Concentrazione Blu+3 tacche! Forse le nuove capacità acquisite mentre cercava di apprendere il Chakra Stritolante sarebbero servite...Febh non aveva forse detto qualcosa di utile per situazioni come queste?

    Comunque andasse l'offensiva, l'essere si sarebbe poi fermato, vibrando. GLI ILLUMI-NATI. RI-CONQUISTERANNO. O-TO! La gemma sul petto si accese di una luce insopportabilmente intensa, prima di una violentissima esplosione di chakra che avrebbe annichilito buona parte della radura e del fiume! Poco prima di perdere i sensi, inevitabilmente, Hebiko avrebbe visto una sagoma balzarle davanti, ma poi fu solo bianco e nero. E silenzio.

    3526955-5964170287-Kirin

    [...]

    Una goccia d'acqua caduta da una stalattite svegliò la Kunoichi, un pò stordita ma perlopiù illesa. Erano in una grotta illuminata a malapena, e c'era qualcuno vicino all'imboccatura, che comunque dava a un ambiente sotterraneo con qualcosa di fosforescente come unica fonte di visibilità...forse dei funghi. Dopo qualche istante di disorientamento forse Hebiko avrebbe compreso che la persona di guardia altri non era che Febh...stranamente con una specie di sigaretta accesa e un'espressione leggermente diversa. Oh il volto era assolutamente il suo, ma l'espressione non era nessuna di quelle che la Kunoichi conoscesse, come se i muscoli mimici fossero rilassati in modo completamente diverso, facendolo sembrare più distante, e forse più misterioso, quasi fosse un'altra persona.

    c0117251_4d68f74e7afe9



    Oh, ti sei ripresa! Disse con un sorriso. Un VERO sorriso, niente a che vedere con i suoi soliti ghigni crudeli. Questa tiene lontani gli insetti qua sotto, mi spiace se l'odore di da fastidio, ma sicuramente ne da di più a loro. E agitò il lungo filtro, come per scherzo. Quindi fece un respiro profondo. Mi sembra che tu sia illesa...te la senti di alzarti? Non so esattamente dove siamo ma c'è una specie di complesso di grotte enormi qua intorno...non sono andato troppo lontano perchè non volevo lasciarti da sola. Annuì mentre parlava, avvicinandosi a lei. Scusa se ho controllato mentre dormivi, non...cioè, non prenderla a male ma dovevamo sopravvivere ...beh, ho controllato cosa c'era nella tua borsa senza permesso...mi spiace. Un pò arrossito distolse lo sguardo durante la confessione, salvo poi indicare la borsa. Comunque per una kunoichi non pensi che sia un pò incosciente andare in posti pericolosi con solo uno spiedo? Aggiunse con un'onestà disarmante, come se non fosse solo e unicamente colpa sua!

    Comunque...se te la senti leviamoci da qui. Dobbiamo trovare una via di uscita, ho sentito rumori poco invitanti nell'ultima ora. Strano atteggiamento per Febh, senza nemmeno un commento sarcastico o nessuno dei suoi manierismi. Nessuna traccia di Aoda, probabilmente troppo ferito per essere evocato nuovamente. Uhm...il coprifronte te lo ho levato per vedere che non ci fossero ferite alla testa...è su quella pietra. Aggiunse, indicandola. Oto, eh? Bel posto, o così mi dicono. A te piace?
    E mentre usciva dalla piccola grotta, voltandosi per aspettarla, pronunciò parole che probabilmente avrebbero raggelato anche il più coraggioso tra tutti quelli che conoscevano Febh Yakushi: Ah, comunque mi chiamo Kaji. Kaji Hakai. Piacere! E sorrise con un'espressione allegra e spensierata che nulla aveva a che vedere con le follie dell'Amministratore!
     
    .
  6.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    3,905
    Reputation
    +188

    Status
    Offline

    Ai confini della realtà


    III



    Vinta la sfida contro l'Amministratore, Hebiko si scolò il contenuto della boccetta d'un fiato, restandone piacevolmente sorpresa nel sentirne il retrogusto dolce. Da uno come lui si sarebbe aspettata qualcosa di ben paggiore. Per quanto visibilmente provata dal gioco dello Yakushi, non potè trattenersi dal ridacchiare soddisfatta vedendolo quasi offeso per la riuscita del suo piano, sventolandogli davanti la boccetta ormai vuota.

    Uuuh, il grosso e spaventoso Amministratore ha perso, boo-hoo. Heh, speravi di vedermi implorare pietà sul serio?

    Lo sbeffeggiava come se non fosse stata ad un passo dal perdere la sanità mentale. Non poteva rinunciare a quella soddisfazione, non nel momento della vittoria. Il povero Aoda tornò striciando verso il duo, stordito dal lancio, e forse compatito da Ssalar, che subiva decisamente più spesso quel trattamento.
    Forse per vendetta, Febh non volle dare riposo alla rossa. Fortuna volle che l'antidoto sembrava la aiutasse a rigenerare chakra in maniera più accelerata del normale, recuperando in fretta quello sprecato in quella giornata; peccato che la sua mente non si potesse riposare tanto facilmente. Si lasciò andare ad un lungo mugolio arrendevole mentre l'altro le porgeva un palloncino, la sfida successiva a quel tremendo allenamento. Sapere che ciò che aveva appena fatto era solo la punta dell'iceberg un po' la inquietava. Eppure dalla sua spiegazione, questo sembrava tutto sommato un esercizio piuttosto noioso.

    Dipende da cosa intendi tu per premi, potrebbero essere peggio di una punizione, conoscendoti.

    Borbottò, con il palloncino in mano, pronta a fare il primo tentativo... rabbrividendo per la sua ultima frase, strofinandosi gli occhi terrorizzata:

    Piang- Ma fai sul serio!? Ma che razza di effetti collaterali sono!? Voi Yakushi fate schifo a fare antidoti, non potete creare cure che però causano altri disagi!!

    Irritata, non le restava altro che ubbidire. La tecnica spiegatagli sembrava piuttosto interessante dopotutto, avrebbe perso volentieri un po' di tempo per impararla. Sforzandosi di mettersi nell'ottica dell'ingegnarsi, iniziò col pirmo consiglio: creare una sorta di coperta. Come prima cosa, posizionò entrambe le mani sul palloncino, attivandone il chakra adesivo. La superficie del chakra copriva solamente quella dove posizionavano le sue mani, per poter ricoprire tutto doveva espanderla. Tenendo le mani l'una in posizione opposta all'altra, fece affluire chakra direttamente dal palmo, lungo tutte le dita, sfruttando l'adesività per far si che si muovesse sulla superficie dell'oggetto, fino ad incrociarsi mischiandosi. Pensare a come dividerlo era più difficile. Iniziò cercando di fare pressione sui punti di una linea immaginaria che girava attorno alla sfera che stava avvolgendo il palloncino, accumulando chakra solo in quel punto e facendolo sparire ai due lati opposti, per formare un anello... fino a che il "pop" non la interruppe, facendola sobbalzare appena.

    Uuugh. Va bene, va bene. Era il primo tentativo dopotutto. Ssalar, gonfiamene un altro. ...Sai, come addetto dei palloncini, ti starebbe benissimo un vestitino da clown.

    Il tenero tono di voce con cui pronunciò quella frase sarebbe apparso come una minacciosissima minaccia alle orecche della lucertola. Aoda si appallottolò di fianco ai due, sventolando la sua sottile linguetta in direzione dell'animale:

    Sss... Con me non si diverte. Sss... Posso indossare solo cappellini.

    Ricoprì il secondo palloncino come fatto in precedenza, stavolta cercando di creare quell'anello senza alterarne la circonferenza. Il chakra che si accumulava si inspessiva, rendendolo più stretto, causando così l'aumento di forza nella presa. Ottima cosa, non fosse che era ristretto ad un punto specifico, mentre Febh sembrava sfruttare quelle spire su tutta la superficie. Al secondo scoppio, la rossa sbuffò, allungando un braccio e chiedendone un altro.
    Doveva sfruttare la cosa in maniera diversa. Stavolta, invece di far affluire il chakra dal palmo, usò le dita, permettendo così una suddivisione multipla su tutta l'area. Come prima, cercò di ridurre l'area del chakra per formare degli anelli, ma stavolta non un unico centrale, besì ognuno per ogni dito. La stretta che ottenne era decisamente più controllata della precedente, poteva gestirne meglio la forza ed impediva al palloncino di sfuggire.

    Che ne dici Ssalar? Carino eh?

    Il palloncino scoppiò, avendo stretto troppo per l'emozione. Poco importava, ne aveva altri dieci con cui divertirsi. Cosa aveva detto Febh a riguardo? Scoppiarne il più possibile?


    Le ore passavano, e l'eccitazione della Vipera nello scoprire una nuova tecnica si era esaurita, mentre il trio aspettava il ritorno dello Yakushi, apparentemente introvabile. Di tanto in tanto era costretta a fermare l'allenamento, accecata dal sangue che le colava dagli occhi, finendo con i vestiti così tanto macchiati dal sembrare uscita da una macelleria. Strizzando gli occhi riusciva persino a direzionare il sangue, schizzandolo a giro ed infastidendo Ssalar, che non sembrava poi tanto sorpreso da quell'abilità.
    Tutti i palloncini erano stati fatti scoppiare per raffinare la tecnica, non le restava che stringere tra loro legnetti, ciuffi d'erba e sassi, valutando quanta forza riusciva a mettere in quella presa. Data la noia, volle provare anche quel trucchetto spiegatole inavvertitamente, dove diceva di saper scivolare sulla superficie. Diceva di emulare i movimenti di un serpente, anche se l'approccio sembrava ben diverso rispetto a quello usato per la stretta. Decisa a provarci, dato il ritardo dello Yakushi, ricoprì la suola delle scarpe con il chakra. Dopo aver aderito per bene al terreno come già sapeva fare, cercò di concentrare più chakra solo sulla punta, spingendo in quella direzione. Probabilmente aveva esagerato, perchè tutto quello che ne ottenne fu di muoversi rapidissimamente di solo qualche centimetro per poi cadere di faccia, come se avesse frenato di colpo. Borbottò infastidita, anche se le sue imprecazioni erano coperte dalle risate della lucertola. Si limitò nel dedicargli un'occhiataccia, per poi riprendere col suo esperimento. Doveva pensare come un serpente, ed i serpenti non si muovevano sfruttando unicamente la spinta della testa. Tutti i muscoli lungo il corpo cooperavano, per creare un movimento ad onda... E in quel momento capì del perchè la stessa tattica potesse funzionare. Come prima, cercò di stringere per creare come degli anelli sotto ai piedi, stavolta non attorno ad essi, come fossero i cingoli di un carroarmato. Sfruttando quel tipo di energia, riuscì effettivamente a strisciare in maniera corretta, pur avendo serie difficoltà nel curvare. Poteva comunque continuare ad esercitarsi finchè l'Amministratore non tornava. Sempre se avesse deciso di tornare...

    Ma insomma quanto gli ci vuole!? Minimo si è perso. Dite si sia perso? Sarebbe meglio andare a cercarlo... E se ci perdessimo anche noi??

    Ssalar le ricordò come quella fosse a tutti gli effetti casa sua. Hebiko, da sdraiata, scattò seduta, voltandosi verso di lui.

    Ah?? E perchè non l'hai detto prima!? Forza, in piedi signorini, si va a cercare quel beo-

    Dal rumore in avvicinamento, sembrava fosse stato lui a trovare loro. Peccato che quel lui non era quello che tutti speravano. I tre rimasero immobili, osservandolo ancora da lontano, con la lucertola che iniziava a domandarsi se quello fosse uno dei delirii dello Yakushi. La voce fece rabbrividire Hebiko, aveva avuto una pessima esperienza con i robot, e questo sembrava ancora meno amichevole di quelli visti nella fabbrica.

    No... Non è così bravo a travestirsi.

    Hebiko cercò di fare un passo indietro, mentre la cosa avanzava inesorabile verso di lei, ma quella sostanza scura tutt'intorno all'individuo sembrava la stesse tenendo appiccicata al terreno! Cercò di dare più di uno strattone, terrorizzata da quella trappola improvvisa. No, non poteva, non doveva farsi prendere dal panico. Non anche questa volta. Seppur con espressione terrorizzata, cercò di restare sufficientemente lucida dal poter pensare ad una strategia. Nel vederselo arrivare addosso, si piegò all'indietro inclinando bruscamente la schiena, evitando il primo assalto solo grazie alla sua estrema flessibilità. Vedendo il secondo colpo, sfruttò la tecnica appena imparata per trascinarsi di lato, rimettendosi in piedi ma venendo ferita alla spalla, colpevoli la velocità e la lama allungabile. Non percepì nemmeno il dolore, concentrata ad evitare i successivi assalti. Roteò il busto, incurvandosi, per evitare l'ultimo affondo, preparandosi al contrattacco, quando un'ondata di chakra caldissimo fuoriuscì dal corpo dell'androide, prendendola in pieno. La Vipera ebbe solamente il tempo di proteggersi con le braccia. Visibilmente provata da quel colpo, non ebbe tempo nemmeno di pensare a come contrattaccare, che una pietra posseduta dall'androide illuminò fastidiosamente tutta la zona. In panico, consapevole che sarebbe sicuramente esploso da un momento all'altro, cercò di allontanarsi da lì, vedendo per un secondo una figura porsi tra lei e quell'individuo. E poi, il nulla.


    Una sensazione fastidiosa sulla fronte fece riaprire gli occhi alla ragazza. Le ci volle un po' per mettere a fuoco l'ambiente, ma la seconda goccia che le cadde addosso la convinse a mettersi seduta. Emise un mugolio di dolore, tra il leggero stordimento ed il dolore alle braccia che le bruciava. Alzò lo sguardo, iniziando a domandarsi come fosse arrivata lì e se ci fosse dell'acqua con la quale alleviare quel fastidio, notando la figura di Febh, illuminata da una luce fluorescente proveniente dalla flora della grotta. Lo osservò sollevata, spalancando la bocca per parlare... ma la voce le si bloccò in gola. Sbattè più volte gli occhi, strofinandoseli con le mani, cercando di essere sicura di aver visto davvero quello che credeva, o se fosse un'allucinazione. Febh stava sorridendo. E si stava scusando per qualcosa. Di irrilevante, certo, ma lo aveva fatto con una naturalezza che Hebiko poteva giurare non gli appartenesse.

    ...Fai sul serio?

    Non potè trattenersi, incredula, mentre l'altro proseguiva con la sua spiegazione, facendole capire come fosse finita lì, e che c'era qualcosa di decisamente strano nel suo atteggiamento. Forse la stava prendendo in giro. Quasi sicuramente. Quando le rinfacciò dello spiedo, ne divenne quasi certa.

    Già, chissà quale pazzo irresponsabile manderebbe una ragazza in un bosco concedendole di portare solamente un misero spiedo. sentenziò, sarcastica. Eppure le stranezze non sembravano finire lì. Sembrava non avesse idea di chi fosse lei, e di come fosse Oto, come se non ne fosse l'Amministratore! Si allungò per riprendere il coprifronte, borbottando in risposta:

    Oh, sì, bellissimo posto. Peccato per l'Amministratore che lo comanda, è un tale idiota...
    Mi sta prendendo in giro. Per forza. Non farebbe mai... MI HA CHIESTO SCUSA!?? Confronto al travestimento del Kappa questo è troppo... poco folle. Che questi funghi siano allucinogeni??

    Rimase a fissarlo per tutto il tempo con gli occhi sottili, ed un espressione tra il confuso ed il più confuso, non capendo se fosse vittima di uno scherzo malato, o se fosse effettivamente successo qualcosa. Sbattè un paio di volte le palpebre, riflettendo. Dov'era stato, durante tutte quelle ore di assenza?
    La tattica migliore per ottenere qualcosa di buono dallo Yakushi era assecondarlo, e così fece, anche quando le si presentò con un altro nome. La rossa si mise in piedi con un sospiro, sforzandosi di apparire gentile e non troppo sarcastica:

    Oookaai. Kaji. Sì, è un nome carino, mi sta bene. Ah-ehm. Io sono Hebiko Dokujita. E' un piacere. Gli si avvicinò, visibilmente scossa, il ragazzo avrebbe potuto percepire un velo di diffidenza dal suo tono di voce: Allora, Kaji. Passi le tue giornate a salvare le kunoichi in difficoltà, oppure hai semplicemente un ottimo tempismo? Voglio dire... da dove vieni? Che ci fai in questo postaccio?? E soprattutto, sei stato tu a salvarmi da quello stramboide esplosivo? ...Perchè credo di avere un debito, in tal caso.

    Non sapeva ancora come approcciarlo, tantomeno riusciva a prendersi sul serio mentre parlava con Febh fingendo che non fosse lui! Era una situazione decisamente estranea, anche troppo, e dire che lei aveva persino affrontato l'Oni più di una volta. Eppure lui sembrava così diverso, l'Oni si ricordava di lei, si ricordava di se stesso, e Febh stesso sapeva che quella era solamente la rappresentazione più pura della sua concentrazione. Questo Kaji era tutt'altro, aveva persino movenze diverse dal classico Yakushi, e comportamenti troppo surreali per la sua persona.

    Ah, giusto, i rumori. Spiegami bene cos'è successo dopo l'esplosione e dove siamo. Siamo ancora nel bosco dei Sussurri? Da quanto sono svenuta?
     
    .
  7.     Like  
     
    .
    Avatar

    È colpa tua. Ratty

    Group
    Staff GdR
    Posts
    15,690
    Reputation
    +1,590
    Location
    Top Secret...

    Status
    Online
    Una Gentilezza Orribile
    = IV =


    Oh, ma gli Yakushi non fanno antidoti. Non ne abbiamo bisogno. Io faccio veleni, solo che alcuni veleni fanno da antidoto per altri. Spiegò con calma, nemmeno stesse dicendo a un bambino che la sua domanda era sciocca in quanto la risposta era ovvia. Il succo comunque era che la aveva avvelenata di nuovo. Ad ogni modo l'addestramento con Ssalar, che le riservò diverse scariche elettriche tutt'altro che gentili quando lei parlò di vestitini, non fu del tutto inutile, anche se finì per scoppiare tutti i palloncini...con estremo compiacimento della lucertola che già si immaginava punizioni innominabili per la giovane segretaria. Certo, le cose non andarono proprio nel migliore dei modi, con l'arrivo del ninja meccanizzato e dei suoi attacchi...soprattutto l'esplosione che annientò buona parte del bosco (nessun grosso problema per l'ecosistema...le piante tendevano a ricrescere più forti e letali che mai) mandando Hebiko nell'oblìo della perdita dei sensi.

    [...]

    Beh, si, certo che faccio sul serio...dopotutto è educazione, no? Non sono molto bravo con le persone, mi spiace. Non fuori dalle missioni, almeno. Borbottò un pò preso alla sprovvista dalla domanda di lei, che pure sottolineò poi la faccenda dello spiedo, trovando tutta la sua comprensione, peraltro sottolineata da uno sguardo oltraggiato. In un bosco come quello vicino a Oto con solo uno spiedo? Ma giusto un jonin oserebbe una cosa del genere! Nemmeno gli addestramenti folli del mio Sensei erano così scriteriati...e dico prima che arrivasse alla seconda parte! Aggiunse, non che la Kunoichi potesse capire a cosa si stava riferendo. Ma quello che si poteva dire impagabile fu la sua faccia quando venne nominata la figura di un Amministratore...pareva quasi che lo avessero preso a pesci in faccia! Cos...Amministratore? Ma...e Orochimaru? E' Orochimaru a gestire Oto...Oto esiste solo per lui! Nel senso...non che lo abbia mai visto ma il mio Sensei era il suo servo più fedele, anche più di quanto non fosse Kabuto anni fa, e di sicuro il Vecchio Serpente non permetterebbe mai a nessuno di gestire il suo feudo al suo posto!

    In ogni caso la conversazione andò avanti, fino alle presentazioni che lasciarono la Kunoichi ancor più stordita di quanto non fosse lui. Kaji parlava come se non la avesse mia vista in vita sua, ma non era affatto ostile...anzi sembrava parecchio contento di parlare con qualcuno di Oto, come se per lui quel villaggio fosse sinonimo di "gente per bene". Quando lei si avvicinò lui si alzò dalla pietra su cui era accomodato e fece altrettanto, con un sorriso sul volto. Allora è un vero piacere conoscerti Hebiko Dokujita. Posso chiamarti Hebiko-san? Abbiamo più o meno la stessa età, penso, no? Mentre lei era un poco diffidente, lui sembrava assolutamente aperto e sincero, tanto che si inchinò appena per avere gli occhi allo stesso livello di lei. Beh, potrei vantarmi delle mie doti di salvatore di graziose fanciulle in pericolo, ma in realtà non so bene cosa sia successo...di sicuro qualcuno potrebbe dire che salvare una Kunoichi così carina richiede un tempismo eccellente...ma onestamente non ricordo di averlo fatto.

    0NOba2g



    In quel momento accigliò il naso, come se avesse realizzato qualcosa di strano. Ora che ci penso...perchè ho degli occhiali finti? Se li tolse, visibilmente incuriosito da quella stranezza. Mai portato occhiali, ma li sento comodi...mah. Li mise in una sacca porta-armi, facendo spallucce e non dando ulteriore peso al complimento di poco prima. Comunque...capisco che sei un pò diffidente...chi non lo sarebbe di uno stramboide con una specie di sigaretta a filtro e occhiali finti che ci si trova accanto in una grotta, ma a dirti la verita speravo che potessi rispondermi tu a quelle domande. Ridacchiò, imbarazzato (ma non lo era stato per niente nel parlarle prima). Pensa te...uno addestrato da uno dei migliori Jonin che Oto abbia mai avuto che si trova sottoterra senza sapere cosa sia successo o perchè. Di che stramboide esplosivo parli? Io ho...ricordi molto sfocati. Si allontanò, pensieroso.

    L'ultima cosa che ricordo con certezza è la battaglia con Omoi. Poi ho qualche flash di viaggi qua e là...poi una specie di cosa con Omoi....di nuovo...e poi ho realizzato che mi trovavo in queste grotte, mezzo sommerso dai detriti. Forse Omoi mi ha fatto esplodere qualcosa addosso...quel "tizio esplosivo" che dici era una specie di bestione alto due metri, pieno di muscoli e con una benda sull'occhio? Descrizione che, va detto, calzava a pennello con Diogene Mikawa, ma Kaji fu povero di particolari che aiutassero a discriminare. Tu eri poco lontano da me e sei rimasta priva di sensi per due ore buone. Nessuna traccia delle evocazioni, il cui legame era stato dissolto dall'esplosione. Quanto al "da dove vengo"...beh...diciamo che è una storia complicata. Il mio Sensei è tipo...ricercato da Oto. Un qui pro quo ma non c'è mai stato tempo di chiarirlo, te lo assicuro. Io comunque penso di potermi definire un nukenin. Nulla contro l'Accademia od Oto, sia chiaro, ma sono più uno spirito libero. Concluse facendo spallucce.

    Tu invece come mai sei finita qui sotto? Ricordi qualcosa? Chinò appena la testa, in un sorriso che era quasi malizioso. In altre situazioni non mi dispiacerebbe sapere qualcosa di più su di te, ma al momento credo che uscire da qui sia più importante. Ridacchiò. Scusami ma quando sono nervoso a voltre straparlo, non vorrei averti offesa. Sospirò, cambiando argomento e distogliendo lo sguardo. Purtroppo non conosco l'Arte della Terra, e i Jutsu di Rotazione penso farebbero crollare tutto...come te la cavi col Controllo del Chakra? Potrebbe essere fondamentale per uscire da qui. Una scossa sismica smosse appena il terreno, come un rombo lontano. Preoccupante, ma non immediatamente pericoloso. Di nuovo. E' successo anche tre quarti d'ora fa...come se ci fosse qualcosa che si muove sotto di noi a intervalli regolari...forse un mezzo di trasporto. Ho trovato solo tunnel che scendono e nessuno che sale, ma come ti ho detto non mi sono allontanato troppo.

    Per quanto spigliato, sembrava meno deciso del classico Yakushi nello scegliere le sue strategie. Uhm...cosa pensi dovremmo fare? Attendiamo i soccorsi o proviamo a muoverci da qui? Tu sei anche ferita...ma io di arti mediche non me ne intendo granchè, mi spiace.
     
    .
  8.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    3,905
    Reputation
    +188

    Status
    Offline

    Memento


    IV



    Ad Hebiko sembrava le stesse per esplodere il cervello. Non riusciva a concepire come Febh potesse essere mutato in quella maniera, come facesse ad interpretare quella persona così distante da qual'era di solito. Non poteva assolutamente essere un travestimento, Febh restava tale e quale, solo con qualche stupido accessorio che credeva lo rendesse invisibile. E tantomeno poteva essere l'Oni, quell'essere terrificante che scuoteva gli animi dei cittadini al solo percepirne la presenza era cosciente di essere Febh, che però metteva a parte ogni sentimento superfluo. Lui invece sembrava del tutto alieno a com'era abituata solitamente la kunoichi, e sembrava possedere dei ricordi che probabilmente lo Yakushi aveva dimenticato. Avrebbe voluto fargli tante di quelle domande, ma tra i due il più confuso era lui. Ed Hebiko, per avere quelle risposte, doveva prima ricordargli come essere Febh.
    Ma come fare? Per avere atteggiamenti del genere doveva per forza aver fatto assopire se stesso, nascondendosi da qualche parte nella sua mente. Sputargli in faccia il suo nome e cognome poteva servire a poco, poteva semplicemente crederla una bugia, e magari iniziare persino a sospettare della ragazza. Doveva utilizzare un approccio lento, che avrebbe portato lui stesso a scoprire la verità, da solo.
    Il fatto che non sapesse nemmeno della morte di Orochimaru, avvenuta perdipiù per mano sua, fece trasalire la ragazza. Per lo Yakushi la scoperta che lei era sua erede era stata tremenda (più per lei che per lo Yakushi, a dire il vero), ed era stata costretta a sudarsi nuovamente la sua fiducia. Ma Kaji? Lui sembrava più accondiscendente verso la Serpe. Il suo maestro dopotutto ne era un fedelissimo, da come ne parlava probabilmente doveva essere una sua guardia d'elite. Stavolta poteva sfruttare i geni a suo favore. Cercò di ricomporsi, facendosi più sicura di se e rispondendo con tono gentile:

    Beh, ti sei perso un po' di eventi. Vedi... Come ti ho detto c'è un Amministratore. Ufficialmente, Orochimaru è ancora Kokage, ma c'è comunque un Amministratore a gestire le cose per lui. Diciamo che il villaggio gli stava prendendo troppo tempo, aveva altro di cui occuparsi. Ma a breve le cose cambieranno!
    E' una follia. Ma potrebbe funzionare.

    Unì le mani, facendo poi un piccolo inchino. Era evidente la sua tensione, dopotutto stava mentendo, anche se infilava dettagli reali qua e là... dettagli che solamente Febh poteva ricordare. Voleva che in Kaji si risvegliasse lentamente un ricordo sfumato grazie ad essi, e se avesse funzionato, avrebbe lentamente continuato, fino a portarlo in Amministrazione, dove lo avrebbe aiutato ad unire i puntini per ristabilire i suoi ricordi.

    Orochimaru ha chiesto all'attuale Amministratore di gestire il villaggio, fino a che io non sarò chuunin. E da quel momento, secondo il suo volere, tutti gli shinobi verranno convocati ad una riunione dove io verrò eletta nuova Kokage, come sua erede. Sono pur sempre sua figlia, dopotutto.

    Aveva cercato di ricalcare il più possibile l'idea che si era creata durante i preparativi della riunione. Sperava davvero che quelle parole facessero scattare un ricordo in lui, almeno per confermargli come vere quelle parole.
    I toni gentili di Kaji fecero arrossire la Vipera, era così poco abituata a quel tipo di approccio da non riuscire a trattenervisi. Riuscì a mantenere una certa confidenza dato che si trattava di Febh, per quanto fosse proprio il pensare che fosse lui a dire quelle parole la cosa che la metteva più a disagio.

    A-Ah... Sì, Hebiko-san va benissimo, Kaji...san.

    Non era per nulla abituata ad usare i suffissi. Tendeva ad evitarli completamente, irrispettosa com'era verso il prossimo. Ma Kaji non meritava quel disrispetto, si sarebbe sforzata di essere gentile come lo era stata con pochissimi, mettendolo a proprio agio. Certo, il fatto che lui sembrava voler flirtare con lei non aiutava la rossa a sentirsi a suo agio. Ridacchio in maniera nervosa, toccandosi i capelli quando ricevette quei complimenti inaspettati.

    E-Eh eh. Beh, io sono sicura di averti visto, quindi m-mi sento in dovere di ringraziarti. Quel dettaglio poteva comunque aggiungersi ai vaghi ricordi. Dopotutto erano solamente loro nel bosco, non poteva essere stato nessun altro... E di certo Hebiko non aveva la fama di essere una persona che molti avrebbero voluto salvare.
    Quando tentò di togliersi gli occhiali, la ragazza gli prese un braccio, bloccandolo.

    N-no!! Mi... Mi ricordano molto l'Amministratore di Oto, a cui sono molto affezionata, mi aiuterebbero a restare a mio agio in questo postaccio. ...Sì, so che gli ho dato dell'idiota, ma in senso buono. Sai, anche lui porta gli occhiali, gli danno un'aria così intelligente. S-se non ti pesa questa richiesta, mi piacerebbe li tenessi. So che sembra sciocco, ma... ti donano.

    Finalmente sembrava ricordare qualcosa, oltre a quel nome. Parlava di un certo Omoi, ma stava descrivendo la figura di Diogene, cosa che confuse parecchio la ragazza. Che stesse mischiando i ricordi? Anche il Mikawa aveva una seconda personalità?

    Ma esiste qualcuno di normale in questo pianeta?? Se ora esce che anche Raizen ha degli alter ego, me ne vado a vivere in solitudine!
    Uuuh... Mi sembra di conoscere qualcuno così, ma ora non riesco proprio... Puoi parlarmene un po' di più? Che ruolo aveva?

    Il secondo tentativo di flirt mandò a fuoco la faccia di Hebiko, unita ad un profondo senso di disagio sapendo che fosse tecnicamente Febh a dirle quelle cose. Fortunatamente fu lui a passare ad argomenti ben altro importanti... riportando l'attenzione della Vipera su quell'ambiente. O se non altro su un dettaglio, terribilmente importante.

    N-Non sai dov'è l'uscita!?

    Negli occhi le si poteva leggere il terrore. Una grotta apparentemente senza uscite, con frequenti terremoti sotterranei che avrebbero potuto bloccarli lì sotto per sempre. Una pessima situazione, viste le sue fobie. Iniziò a respirare più velocemente, quasi le mancasse l'aria. Doveva sforzarci di restare sufficientemente concentrata per poter pensare a mente lucida.

    N-Non mi ricordo come siamo arrivati qui, ero svenuta. E' arrivato quel tizio, e Ssal... Ah!! Aoda!!

    Febh conosceva Ssalar, ma non Kaji... Però Aoda era una sua evocazione. E forse poteva aiutarla, sempre se l'esplosione non lo avesse costretto alla ritirata. Avrebbe tentato di evocarlo frettolosamente, e, se ci fosse riuscita, gli avrebbe chiesto di dirle tutto ciò che poteva aver visto dopo l'esplosione. Ma c'erano molte possibilità che la cosa fosse inutile, se si fosse ritirato dalla battaglia in quel momento, o se fosse stato ancora troppo debole per poter essere evocato.

    Ero qui ad allenarmi con l'Amministratore... C'era un'altra evocazione, Ssalar, con me al momento dell'esplosione. Se solo anche tu conoscessi le lucertole del bosco... Sì, conosco... Conosco qualche rudimento del chakra.

    Altri dettagli per il Febh nascosto nella sua mente. Aveva poche speranze riguardo a Ssalar, ma qualsiasi cosa potesse dire che aveva un collegamento con lo Yakushi, doveva dirla.
    Kaji si dimostrò insicuro nella sua scelta, cercando consiglio nella Vipera. E tra le due opzioni, la ragazza sapeva benissimo sulla quale ricadere.

    Non preoccuparti, se troviamo dell'acquaLa rigenerazione naturale di chakra, vitalità e ferite è raddoppiata; questo bonus è sempre attivo.

    Dato che sono passate due ore, quanto posso aver recuperato?
    mi farò bastare quella. Dubito che qualcuno sappia che siamo qui. L'unico tizio che ci ha trovati si è fatto esplodere, perciò vorrei evitare ci ritrovasse un suo amico. Se la tua teoria è giusta, forse è questo mezzo di trasporto la chiave per uscire... Non mi piace per niente l'idea di infilarci ancora più in profondità, ma pare non abbiamo molta scelta.


    Sospirò, chiedendo a Kaji di farle strada per seguirlo fino al punto dove diceva di aver visto che la strada scendeva e, a meno di stranezze, proseguire oltre. Non avendo altre piste, quella era l'unica soluzione. Dopotutto, mezzo di trasporto o creatura gigantesca quale fosse, il tunnel creatosi doveva pur avere almeno un collegamento con la superficie.
     
    .
  9.     +2   Like  
     
    .
    Avatar

    È colpa tua. Ratty

    Group
    Staff GdR
    Posts
    15,690
    Reputation
    +1,590
    Location
    Top Secret...

    Status
    Online
    Un Sotterraneo Orribile
    = V =


    Wow...doveva avere qualche piano veramente importante per cedere il passo a qualcuno che non fosse sè stesso. Dai racconti del mio sensei, che gli era enormemente fedele, ho capito che il Sannin aveva una personalità estremamente controllante. Poi si fece un attimo pensieroso. Questo Amministratore deve essere una persona eccezionale se ha avuto un riconoscimento del genere. Certo, in qualunque altra circostanza qualcuno avrebbe letto nelle sue parole la solita tendenza dello Yakushi di incensarsi con ogni sillaba pur fingendo (male) di non farlo...ma stavolta il commento di Kaji era assolutamente puro e scevro di secondi fini, più o meno nascosti. Cosa intendi con "le cose cambieranno"? Sta per finire il suo progetto, quale che esso sia?

    Sembrò accorgersi della tensione di lei, mentre quasi esitante raccoglieva le forze per la sua rivelazione successiva...e là dove Febh avrebbe registrato la cosa senza particolare interesse, a meno di usarla per qualche suo strampalato progetto, Kaji invece ebbe un moto di genuina empatia, accogliendo la kunoichi con un caldo sorriso. Non devi sforzarti di dirmelo se la cosa ti pesa. Come ho detto sono un Nukenin, è normale che certe cose non debbano uscire da Oto, no? Sono un simpatizzante di Orochimaru ma non un suo servitore, quindi non posso certo pretendere di sapere tutto. Di fatto aveva, pur gentilmente, detto che di Orochimaru non gli importava granché. In tutto questo, comunque, la strategia di Hebiko per far riemergere Febh non sembrava dare grandi risultati...ma era realmente un "semplice" caso di personalità dissociata? Davvero la mente dello Yakushi era sepolta da qualche parte?
    In ogni caso quando lei decise di parlare la mandibola del ragazzo si spalancò priva di forze.


    Cos...COOOOSA? Improvvisamente nervoso, Kaji tendeva ad arrossire mentre si guardava intorno come alla ricerca di qualcosa, nela disperazione (un tratto che anche come Febh mostrava spesso). Oh, per i Kami, se il mio Sensei scoprisse come ti ho trattata quel dannato vecchio mi farebbe rimpiangere i giorni dell'addestramento! Diavolo...cioè...ehm. Si inchinò a terra, con la formalità che si dedica a un Kage o un Daimyo...probabilmente Hebiko avrebbe pagato per vedere lo Yakushi comportarsi così di sua sponte...ma Kaji sembrava improvvisamente più ligio all'etichetta di quanto non lo facesse esserea suo agio. Ehm...Hebiko-dono, sono mortificato! Non mi sarei mai permesso di parlarvi in maniera così colloquiale se solo avessi sospettato del vostro lignaggio! Deglutì. Spero vorrete perdonarmi!

    Gli scambi successivi comunque non cambiavano la situazione: dovevano uscire da là sotto e Kaji non ricordava un'accidente di come fosse finito là sotto. Hebiko-dono... aveva rapidamente abbandonato il -san, mantenendosi anche più composto e chiaramente imbarazzato per i commenti di poco prima, soprattutto per il leggerissimo flirt, che ovviamente non stette a ricalcare. Guardò un pò dubbioso gli occhiali, comunque, quando lei lo istigò a tenerli addosso. Oh...capisco. Sembrate essere molto legata a questo Amministratore, Hebiko-dono. Se c'era malizia in quel commento, probabilmente solo un grande osservatore avrebbe potuto notarla, anche se Kaji sembrava quasi sul punto di chiedere qualcosa di più al riguardo, ma si trattenne, abbassando lo sguardo sulle sue mani. E anche là trovò qualcosa che lo lasciò interdetto: Da quando ho dei tatuaggi sul dorso del polso e della mano? Una lucertola stilizzata su ciascuno di essi, una come composta di fiamme e una da saette. Non ricordo minimamente di averli fatti... Si accigliò. Anche se...no. Al vecchio non piacevano i tatuaggi...qui c'è qualcosa di strano in ballo.

    Mentre lasciava che la ragazza recuperasseDiciamo che rigeneri almeno 12 leggere di Vitalità, 1 Leggera di Energia Vitale e il 20% del tuo massimo di chakra le forze, lei gli chiese qualche dettaglio in più sul fantomatico Omoi che tanto somigliava, nella sua descrizione sommaria, al Colosso dei Mikawa. Oh? Non ne avete sentito parlare? Beh...immagino sia un capitolo della vita di Orochimaru che non viene tramandato granchè. Aggiunse tra sè, prima di iniziare il breve racconto. Io so le cose più per sentito dire che per altro...ho visto Omoi una volta sola, e peraltro è l'ultima cosa che ricordo con chiarezza. Ad ogni modo...anni fa c'è stata la Grande Guerra Ninja, quella di Naruto Uzumaki e compagnia, no? Orochimaru sopravvisse e si fece perlopiù gli affari suoi come alleato della Foglia. Poi trent'anni fa l'attacco cremisi che ha spazzato via tutto e risistemato i villaggi come li conosciamo ora, dopo una serie di dure battaglie... Aveva detto trent'anni, ma tecnicamente ne erano passati trentotto dalla fondazione dell'Accademia, e qualcuno di più dall'inizio della guerra...aveva solo arrotondato in difetto? ...e Orochimaru ha riunito ancora una volta i suoi laboratori segreti, rispolverando le strutture che usava prima della guerra, fino a costituire di nuovo Oto. E per farlo, per sopravvivere ai Cremisi, aveva ripreso in mano qualche capacità che aveva promesso di non utlizzare più mentre c'era la pace. Come l'Edo Tensei e le manipolazioni dei corpi. Kabuto era morto nell'attacco Cremisi, e nel mentre il clan Yakushi di cui era originario, pur senza saperlo, era riemerso dall'ombra in cui si era ficcato, spacciandosi per una Yakuza priva di capacità ninja, e diede il suo appoggio al Serpente Bianco, assieme agli Yotsuki e a diversi altri clan, alcuni staccatisi da Kumo, che era caduta in disgrazia dopo gli attacchi. Senza alleati fidati e senza Kabuto, formò una nuova guardia personale...clonò lo Yakushi e in attesa della sua maturità addestrò due guardie del corpo personali: Homura e Omoi. Homura è stato il mio Sensei.
    Affidò a ciascuno di loro un'arma forgiata da lui stesso con l'aiuto di non so quale fabbro leggendario resuscitato con l'Edo Tensei, all'interno delle quali lasciò grandi quantità del suo chakra, e poi per i successivi dieci anni stabilizzò i suoi confini e fece del Suono un villaggio a tutti gli effetti. Poi però Omoi tradì, portandosi dietro la sua arma: la Lancia che può trapassare ogni difesa. Homura lo seguì, lo sconfisse e pensò di averlo ucciso, ma non recuperò la lancia...mentre tornava indietro rimase coinvolto in uno scontro con una strana creatura che stava attaccando dei mercanti scortati da ninja di Oto e finì per essere dichiarato Nukenin, come se li avesse attaccati lui..e così arrivo io in scena io, che ero il figlio di una coppia di quei mercanti.
    Si fermò a riprendere il fiato. Per farla breve, mentre si dava alla macchia e mi addestrava ha scoperto che Omoi era ancora vivo, catturato da un gruppo di ninja che dicevano di appartenere al Villaggio della Zanna...e dopo anni finalmente lo avevamo trovato. Poi nello scontro son rimasto ferito e...puff...tutto diventa strano da quel punto in poi.

    Era stato un lungo racconto, perlopiù costellato di dettagli omessi che Kaji voleva tenere per sè o non giudicava rilevanti...come il fatto che i "mercanti" erano in realtà ninja della Zanna che dovevano infiltrarsi a Oto e che lui, per quanto molto piccolo e non ancora addestrato, era comunque il loro vero figlio...ma non c'era motivo di raccontare tutto questo a Hebiko. Nè di quale fosse l'arma assegnata a Homura. Finito il viaggio lungo il viale dei ricordi venne infine il momento di decidere il da farsi...non conoscendo l'uscita la Kunoichi, ancora in cerca di qualche parola che potesse sbloccare Febh e far sparire Kaji, tirò in ballo il discorso delle evocazioni. Non sono mai stato nel Bosco dei Sussurri prima d'ora, almeno che io ricordi. Non saprei dirti nulla delle Lucertole che ci vivono...e poi il mio contratto di richiamo è coi Serpenti, come quelli che evoca il Sensei Homura. Aoda non avrebbe risposto alla chiamata, ma con sommo stupore del giovane, anche la sua Kuchiyose non andò a buon fine. Strano...Midori non ha mai mancato di rispondere al Richiamo. Che ci sia qualcosa che la blocca? O forse il contratto era stato reciso per qualche motivo a lui sconosciuto...per esempio la sua morte e rinascita come vittima dell'Edo Tensei, di cui lui stesso non era a conoscenza? E chissà se Aoda conosceva qualche serpente di nome Midori...ma prima di qualche ora sarebbe stato inutile provare a evocarlo.

    Ah, eravate qui con l'Amministratore. Da soli. Capisco. Quel "capisco" sapeva molto di quando Febh si faceva chissà quali film nella testa senza particolari prove o pretese di veridicità, pur considerandolo pei la verità assoluta. E nessuno sa che eravate qui. Lei era stata poco precisa nel riferire l'esatta dinamica dell'uomo che si era fatto esplodere, ma Kaji comunque non avrebbe avuto lumi sull'uomo che dichiarava di appartenere agli "Illuminati", non avendo seguito la storia recente del Suono. Ad ogni modo, l'unico modo di uscirne sarà salvarci da soli. Andiamo verso questo mezzo di trasporto e poi vedremo. Le tese la mano per aiutarla ad alzarsi, in un gesto assolutamente cavalleresco ed elegante, anche se un pò titubante, come se il titolo di lei lo mettesse un poco in soggezione. Niente a che vedere con Febh che tipicamente ignorava ogni possibile schema sociale, guardando invece alla persona in quanto tale (e nel caso di donne autoritarie, di solito, finendo per ritrarsi spaventato). Intrapreso il corridoio di roccia, scelsero la prima via discendente, anche perchè una valeva l'altra, ma senza correre nè usare abilità particolari, dato che non avevano particolare fretta. Ecco, da qua si scende ancora. Un condotto quasi a pozzo verticale si apriva sul lato del corridoio, e scendere col chakra adesivo sarebbe stato un gioco da ragazzi...un pò meno arrivare sul fondo e lasciarsi cadere in quello che pareva essere un tunnel perfettamente circolare dalle pareti completamente lisce...con un vago odore di pioggia e una forte elettricità statica che avrebbe avuto il suo peso sui capelli mutilati di Hebiko. Se posso osare...forse nella lotta la vostra capigliatura è rimasta danneggiata... Mise mano a un Kunai. Ho qualche esperienza nel campo delle acconciature...se volete... E pensare che era stato lo Yakushi a ridurli così...se si trattava di uno scherzo era decisamente crudele.

    Quale che fosse la risposta (Kaji era effettivamente abile come parrucchiere, esattamente quanto Febh era geniale nel pulire casa...il Clan Hakai aveva sempre un qualche talento in faccende quotidiane, forse per compensare l'assoluta tendenza a causare disastri...però era significativo come il talento di Kaji non fosse lo stesso dello Yakushi) dovevano solo scegliere in quale direzione andare, anche se una valeva l'altra dato che non c'erano segni di riconoscimento o per orientarsi. Il tunnel era tutto tranne che naturale, e forse davvero serviva per il passaggio di qualche mezzo di trasporto...peccato che dopo aver percorso una cinquantina di metri il duo avrebbe sentito una voce che intimava loro di fermarsi!

    k7TRSNk



    Anche nel buio del sottosuolo (illuminato a malapena dai funghi che Kaji si era portato dietro) quell'essere certamente non appariva come umano, visto che solo la testa era ben conformata mentre il corpo pareva un residuo di ombre e sagome a malapena formate, come se non fosse realmente là. Non potete stare qui! Chi siete? Uhm...è amico vostro, Hebiko-dono? Il mio nome è Uratarou. E ultimamente ci sono fin troppi intrusi qua sotto...silenzio e pace per decenni a parte le incursioni di quella ragazzina e ora in appena due anni arrivano dei guerrafondai. Identificatevi...o lascerò che Ura-Masamune vi incenerisca al suo prossimo passaggio. Kaji non sembrava particolarmente preoccupato dalla minaccia ma fece spallucce. Kaji Hakai. Piacere. Un nukenin di passaggio, ma non sono ostile ai Villaggi. Lei invece è Hebiko-dono, la persona che servo al momento. E le fece un occhiolino nettamente più discreto di quanto non sarebbe stato lo sgamabilissimo approccio di Febh. Siamo stati attaccati da un nemico meccanizzato che poi si è fatto esplodere, scaraventandoci qui sotto. Ora cerchiamo l'uscita...potrebbe indicarcela, signor Uratarou?


    Quello fluttuò vicino al duo di shinobi, infastidito e per nulla intimorito da possibili attacchi. Meccanizzato...uno con delle specie di cristalli che brillano? E' da queste parti e ci sta disturbando...non so chi o cosa sia ma emette costantemente chakra con una strana lunghezza d'onda, come se disturbasse alcune tecniche ninja, specie quelle che coinvolgono le anime e gli spiriti...mi ha persino separato dall'ombra di Masamune e riesco a mantenerlo qui solo con qualche filamento di chakra. Se sta cercando voi allora dovete portarlo via da qui. Ogen e Tenchou non gradiranno altre interferenze...e credo che pure l'Hokage voglia che Masamune torni nel suo corpo spargendo follia tra gli altri draghi. Er...avete idea di cosa stia parlando, Hebiko-dono? Adesso quel tizio è a circa due chilometri in quella direzione. Aggiunse Uratarou, indicando la stessa direzione in cui i due stavano camminando prima di essere fermati. E Kaji sembrava voler lasciare a Hebiko la scelta sul da farsi...incluso un possibile piano di battaglia, sapendo che il tunnel era uguale in tutta la sua estensione: perfettamente circolare, sei metri di diametro, con pareti lisce.
     
    .
  10.     +2   Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    3,905
    Reputation
    +188

    Status
    Offline

    Il drago nero


    V



    Quando Kaji la tranquillizzò, ottenendo in un primo istante l'effetto opposto visto il suo non essersi ancora abituata a quel non-Febh che aveva davanti, Hebiko fece un sospiro profondo, decisa a sputare il rospo (a modo suo). Dopotutto come aveva detto lui era un nukenin, seppur simpatizzante per Orochimaru, perciò gli affari di Oto non potevano provocare uno scatto d'ira. Certo, non poteva prevedere nemmeno che questo si dichiarasse suo servitore così su due piedi dopo la sua confessione di essere figlia della vecchia Serpe.
    La ragazza fece un passo indietro quando Kaji si inchinò a lei, agitata tanto quanto lui.

    Huh!? M-ma hai appena detto di essere solo un simpatizzante... Oh per tutte le code di lucertola!

    Si chinò verso di lui, cercando di farlo alzare prendendolo per le spalle, ma trovando resistenza optò per prendergli il volto con le mani, alzandolo gentilmente verso di sè, facendosi osservare piuttosto da vicino. Con voce pacata si sforzò di tranquillizzarlo. In quel momento persino lei sembrava un'altra persona rispetto al suo solito.

    No, no, non scusarti. Hebiko-san mi piace, continua con quello, okai? Il tuo sensei, non è qui, siamo soli. Figurati se vado a dir-

    Si bloccò all'improvviso, fissando il volto del ragazzo, sostenuto dalle sue mani. Kaji avrebbe percepito come lei sembrava stesse trattenendo il respiro mentre lo osservava, avvicinandosi sempre di più, gli occhi che si assottigliavano quasi stessero per chiudersi. Poteva sentire il suo fiato sfiorargli il volto, con le mani che lo spinsero sempre più vicino al proprio... Ma non abbastanza perchè si toccassero. Il pollice sfiorò la tempia destra del ragazzo.

    Da quanto hai queste cicatrici?

    Erano pressochè invisibili, e non essendosi mai trovata in rapporti ravvicinati con Febh (che non fosse distratta dal cercare di sopravvivere) non aveva mai notato quei piccolissimi e quasi invisibili segni vicino al suo occhio. Che se li fosse appena fatti? Ma gli Yakushi erano noti per la loro rigenerazione perfetta, possibile che avesse subito un colpo così violento da lasciargli delle cicatrici, seppur minuscole? O forse quei segni indelebili se li era ritrovati prima di diventare il Febh che conosceva. Quel Kaji non era uno Yakushi? Avrebbe insistito per farsi raccontare la storia, anche se dubitava ce ne sarebbe stato bisogno. Potevano essere la chiave per farlo tornare in se, o un indizio per essa.
    Al suo commento sul legame con l'Amministratore, la Vipera si arricciò i capelli (quello che ne restava), dubbiosa sul come rispondere. Non poteva certo negare che gli voleva bene. Fortunatamente il discorso venne messo da parte, con lui che si accorgeva dei propri tatuaggi, non riconoscendoli però. La ragazza gli prese il polso. Sembrava piuttosto emozionata per quella scoperta.

    Oh, interessante...

    Alla rapida domanda incuriosita del come mai non conoscesse Omoi, la rossa fece spallucce.

    Sai bene com'è fatto il vecchio serpente. Tutto lavoro e zero socialità. E poi non vorrei confonderlo con qualcun altro, ultimamente ad Oto ci sono fin troppi uomini troppo cresciuti.

    Si mise comoda su quelle fredde rocce, ascoltando tutta la storia senza mai interromperlo. Intanto da un importante dettaglio aveva capito come a Kaji mancassero circa dieci anni di vita, forse sostituiti dalla presa di coscienza di Febh. Otto anni prima doveva essere successo qualcosa che aveva interferito con il suo essere. Che Febh conoscesse la sua vita precedente, ed avesse fatto assopire Kaji nella sua mente volontariamente? Non conosceva lo Yakushi tanto quanto avrebbe voluto, la cosa rischiava di rendere il suo ritorno ancora più difficile.
    L'ondata di informazioni la travolse, quasi stordendola. Ma il nome Homura fece scattare una serie di ricordi, che la riportarono fino al giorno in cui aveva incontrato Manda, e le aveva dato un'informazione piuttosto importante su quell'uomo:

    Homura!? La snake sword!! Ogh, maledizione, quella è...

    Sussultò, prendendo le braccia di Kaji ed alzando entrambe le maniche, cercando la snake sword. Poteva sempre tornare utile, ed era l'ennesimo collegamento con l'Amministratore.
    Sospirò quando finalmente arrivò alla fine del racconto, capendo come il punto in cui la memoria iniziava a farsi poco chiara fosse il momento in cui Febh aveva preso coscienza. Qualche dubbio piuttosto importante iniziò a farsi strada nella mente della kunoichi, che sperava di aver finalmente trovato la chiave per quella soluzione:

    Mi dispiace per i tuoi genitori. ...Quanti anni avevi quando dici di essere rimasto ferito? E cosa ricordi di quel momento?


    Aoda non sembrava in grado di rispondere al richiamo, tantomeno le creature di Kaji, che da quello che sosteneva si trattavano a sua volta di serpenti. Ma con Febh a possedere il contratto, era chiaro che con i serpenti non avrebbe mai funzionato. Eppure lei sapeva delle lucertole, doveva cercare di costringerlo ad evocarle. Servivano delle risposte. Si spostò di fianco a lui, prendendogli la mano.

    Facciamo i sigilli insieme. Prima usiamo il tuo sangue ed il mio chakra, poi il contrario. Anche io evoco serpenti, ma solo uno mi ubbidisce al momento. So che sembra assurdo, ma dobbiamo tentarle tutte.

    Il suo piano era quello di usare la sua consapevolezza del contratto con le lucertole ed il sangue del vero evocatore, sperando di poter così richiamare almeno una di esse. Con la sua mano destra prese la sinistra del ragazzo, componendo insieme i sigilli. A Kaji toccava la goccia di sangue, mentre lei rilasciò del chakra nella speranza di evocare una delle lucertole. Già avere qualcuno che potesse parlargli delle condizioni di Ssalar sarebbe stata una vittoria.


    Sbottò all'allusione di Kaji verso l'inconsapevole se stesso, calmandosi subito dopo:

    TU... Volevo dire, no! Non pensarci neanche, quel pazzo voleva solo assicurarsi che il mio addestramento fosse il più duro possibile! E' terribilmente irresponsabile ogni tanto. ...Ma è anche vero che nessuno di noi due si aspettava quella cosa.

    Accettò l'aiuto di Kaji ad alzarsi, imbarazzata quanto se non più di lui (certe cortesie le erano piuttosto aliene, provenienti da Febh ancora di più), prendendo come lui qualche fungo per aiutarsi a farsi luce. Grazie al suo chakra adesivo poterono scendere da quel condotto senza difficoltà, anche se il capire come fossero finiti lì diventava sempre più complesso. Qualcuno doveva averli per forza portati, ma solamente loro due e quel robot che si era fatto esplodere erano presenti, chi altri poteva essere lì presente ed essere (forse) dalla loro parte?
    Quando i capelli le diventarono una strana massa afro per colpa dell'ambiente in cui si trovavano, la Vipera sospirò, annuendo sconsolata mentre ripensava ai suoi lunghi capelli. Alla vista del kunai rabbrividì.

    Però non tagliarli ancora di più eh! Aggiustali solo un po', in modo che non mi diano fastidio in combattimento, ecco.

    Finalmente nel tunnel, la rossa iniziò ad incamminarsi sulla destra, venendo presto interrotta da quello che sembrava un bambino non del tutto corporeo e piuttosto contrariato della loro presenza. La rossa borbottò, frustrata, lasciando che fosse Kaji a parlare per primo, limitandosi alle presentazioni.

    Hebiko Dokujita.

    I discorsi dello spirito lasciarono la ragazza con tante, troppe domande. Sbottò nel sentir parlare dell'Hokage, non riuscendo a trattenersi.

    Raizen!? Puoi contattarlo in qualche modo!? Oddio... Perchè non gli ho mai chiesto niente dei suoi stupidi draghi! E come può quello stupido robot essere ancora vivo!?

    Iniziò a sentire il tremendo peso della responsabilità addosso. C'era Kaji con lei, è vero, ma da come si comportava lasciava che lei fosse a capo della situazione. E la cosa non le piaceva per nulla. Finchè poteva far ricadere le responsabilità su qualcun altro se le cose si mettevano male, sperando in un loro piano B, allora poteva star tranquilla, contando sulla forza del suo accompagnatore. Ma da sola, significava che qualsiasi problema lo avrebbe dovuto risolvere lei stessa.

    ...Non posso più scappare dalle responsabilità. Se davvero voglio essere indipendente, devo prima di tutto essere in grado di cavarmela da sola, e di saper guidare chi mi sta attorno. Solo così posso ottenere il rispetto. Solo così potrò schiacciare i miei nemici, senza dover usare qualcun altro come scudo.

    Inspirò, pensando rapidamente al dafarsi. Come prima cosa, aveva alcune domande da porre ad Uratarou.

    Sì, ti libereremo da quel coso, ma poi dovrai aiutarci tu ad uscire da qui. Prima di tutto, per quanto ancora riuscirai a trattenere quel drago? Sai dirci quando avverrà il prossimo passaggio in questo punto esatto? E di che ragazzina parli? E' da quando è arrivata lei che sono iniziate poi le incursioni di questi guerrafondai?

    Poi era il turno di pensare ad una strategia. Iniziò chiedendo a Kaji di mostrarle tutto l'equipaggiamento, prendendo per sè alcune cose, come i makibishi, la bomba sonora ed i due fili di nylon.

    Io ho con me un kaiken, vedrò di farmelo bastare. Tu hai degli stivali rinforzati da quel che vedo, quindi se dovessi usare i makibishi non ti daranno fastidio. Ho paura che anche il nostro amico sia immune, ma tentar non nuoce.

    Alzò lo sguardo verso Kaji, seria.

    Ho intenzione di usare quel drago come arma. Faremo in modo di tener bloccato quel robot fino al suo passaggio, lasciando che lo travolga. Noi ci salveremo grazie alle tue fosse o quel buco da dove siamo scesi.

    Sparse in giro dei pezzi di uno dei funghi, illuminando l'ambiente, legandone un secondo alla fronte di Kaji, aiutandosi con il nylon.

    Ecco, con questo hai le mani libere almeno.

    Le era rimasto un terzo fungo, che aveva intenzione di usare come luce per se. Se lo legò al polso, cosapevole che probabilmente lo avrebbe spezzato come l'altro. Poi arrivò il momento di parlare del piano a Kaji, nei minimi particolari. Dovevano coordinarsi al meglio per la riuscita del piano.


    Dopo i primi preparativi, Hebiko si incamminò rapidamente verso la direzione precedentemente indicata dal ragazzo, illuminata solamente dal fungo che portava sul polso. Fece un paio di passi volutamente pesanti, cercando di attirare l'attenzione su di se. Voleva che l'automa la seguisse, ed era abbastanza certa che questo, completamente metallico, non potesse essere furtivo. Inoltre i cristalli che brillavano lo avrebbero reso piuttosto visibile. A quel punto, il suo grido avrebbe fatto eco nel corridoio, mettendo in mostra il fungo per illuminare se stessa, divenendo un bersaglio ben visibile:

    HEY! Kunoichi Oto da questa parte!!

    Forse stava giocando un po' troppo con la sua intelligenza, ma sapendolo un automa sperava che qualcosa di tanto banale potesse funzionare. Non appena avesse visto o percepito l'automa avvicinarsi, si sarebbe presto voltata, correndo nella direzione opposta, con la luce ora nascosta. Saltò per evitare la prima trappola: il filo di nylon era legato ad altezza coscia grazie a due kunai piantati ai lati delle pareti. Un terzo kunai era conficcato con estrema leggerezza sul "soffitto", con legata su di esso la bomba sonora, circa 3 metri più avanti rispetto alla trappola. Sarebbe bastata una minima tensione per far il kunai sul soffitto e con esso la bomba, che secondo i calcoli sarebbe dovuta impattare addosso, o alle spalle del robot. Da quel momento, se la bomba avesse colpito, tutto sarebbe stato più facile. Le braccia della Vipera si sarebbero allungate verso i piedi dell'automa. Sopra di lei vi era il condotto, con Kaji lì ad aspettarla. Puntava a prendere le caviglie dell'automa, stringendole tra le mani e rilasciando una potente scaricaFolgorazione
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Cane, Maiale, Cavallo (3)
    L'utilizzatore può ricoprire il proprio corpo con uno strato di chakra elettrico. L'utilizzatore può scaricare l'elettricità acquisita con il tocco, causando un danno di potenza 25 e Stordimento per 1 round. Dal punto d'impatto si propagherà entro 3 metri un flusso elettrico di potenza 15. La Velocità è pari alla Concentrazione dell'utilizzatore.Tipo: Ninjutsu - Raiton
    (Consumo: Medio)
    [Da genin in su]
    su di esse, danneggiandole ulteriormente e sperando di metterle fuori uso. Avrebbe mantenuto la presa durante il salto, facendosi aggrappare da Kaji nel condotto. Se tutto fosse andato come previsto, da lì a pochi attimi sarebbe passato il drago. Alla Vipera sarebbe bastato lasciare nel momento giusto l'automa, lasciando che la bestia lo travolgesse, restandosene al sicuro nel condotto verticale aggrappata a Kaji.

    SE non fosse riuscita a prendere l'automa, si sarebbe spostata all'indietro, ordinando a Kaji di lanciare la cartabomba poco di fronte a lei, che avrebbe evitato saltando nuovamente nel condotto. L'impatto e la polvere alzata dall'esplosione avrebbero dovuto rallentare l'automa a sufficienza per far sì che il drago potesse travolgerlo. Quella bestia era la sua carta vincente, sapeva che l'automa era più veloce e probabilmente resistente di lei, perciò doveva sfruttare l'ambiente in cui si trovava al meglio per riuscire ad uscirne vincitrice. Kaji aveva l'ordine di impedire all'automa di entrare nel condotto, la Vipera grazie al chakra adesivo poteva restarsene aggrappata alle pareti senza problemi, lasciandogli così le mani libere per potergli permettere di agire al meglio.
     
    .
  11.     +2   Like  
     
    .
    Avatar

    È colpa tua. Ratty

    Group
    Staff GdR
    Posts
    15,690
    Reputation
    +1,590
    Location
    Top Secret...

    Status
    Online
    Un Ninja Orribile
    = VI =


    No, no, non si può fare, non hai idea di quanto sia terribile il mio Sensei, anche se ora sono forte quasi quanto lui! E poi...uhm...sicura che volete stare così vicino? Le disse mentre lei, cercando di calmarlo, si era avvicinata tenendogli il viso su cui spiccava, oltre alle cicatrici, un lievissimo rossore d'imbarazzo, anche se decisamente più normale e sano di quello che avrebbe potuto riguardare Febh. Come "da quanto"? Sono enormi, non credo sia difficile notarle, le ho fin da bambino e... Non erano certo enormi, anzi, ma Kaji non poteva sapere che il motivo principe per cui il suo Io futuro si era unito agli Yakushi era per il dolore insopportabile causato da quegli squarci rossi e verdastri sul volto, che si faceva sempre più forte e che solo con le arti del Clan era stato finalmente messo a tacere. Perché sembrate così confusa? Se avesse avuto modo di usare uno specchio o qualcosa del genere (e lo aveva tra i suoi averi, ma anche la lama di una spada poteva andare) sarebbe letteralmente sbiancato. Ma che diavolo mi è successo alla faccia!?! Non si vedono quasi più! E...sembro anche...più vecchio... La voce si era fatta più debole man mano che parlava, come se ci fosse qualcosa appena al di là della sua mente cosciente ma non riuscisse ad arrivarci. No...no, no no, non è il momento di pensarci. Una strana luce negli occhi, come se avesse un sospetto su cosa potesse essere successo e non volesse assolutamente approfondire. Prima dobbiamo pensare a farla star meglio, Hebiko-dono, e a uscire da qui. Poi vedrò di trovare un senso a tutto questo. Kaji era decisamente più pragmatico di Febh nel suo stato normale, ma si poteva dire altrettanto dei momenti in cui lo Yakushi era concentrato sul da farsi?

    Raccontò la sua storia, con qualche particolare in meno, ma quando lei reagì al nome di Homura lui la prese come la conferma che si trattava realmente dell'erede di Orochimaru, dato che quel nome era noto a pochissimi. Si, aveva una snake-sword ma... Nel vedersi "aggredito" con l'altra che sollevava la manica rimase inizialmente ammutolito, constatando assieme a lei che non c'era alcuna traccia dell'arma, forse lasciata a casa prima dell'addestramento o, cosa più grave, persa nello scontro. Uhm...sono lusingato che tu voglia levarmi la maglia, ma non credo che il mio Sensei approverebbe... Ammise con un sorriso appena accennato che tuttavia non era del tutto scevro dai toni del flirt, anche se molto leggero e più indiretto di qualche minuto prima. Non intendo fermarti, comunque.
    Oh, per i miei genitori...è passato tanto tempo. Aveva finito il suo racconto e fece spallucce. Non mi ricordo nemmeno granché, solo che mio padre si chiamava Shijin e che mia madre era molto bella, anche se a volte un pò distratta, come quando diede fuoco al fienile per sbaglio. A tutti i fienili del villaggio in realtà...beh, comunque è successo che avevo quattro o cinque anni, è tutto terribilmente fumoso. Il ricordo dico, non il fienile in fiamme. Ma tu invece? Deve essere stato strano essere cresciuta da uno dei Sannin, il grande Orochimaru...è una figura quasi mitologica per me, non mi immagino come possa essere averci a che fare tutti i giorni...e il mio Sensei lo faceva. E lo idolatrava, a giudicare dagli atteggiamenti che aveva trasmesso all'allievo, e tuttavia quella domanda sembrava fatta apposta per cambiare argomento senza rispondere.

    Venne il momento della sperimentazione, alternando la procedura per cercare di richiamare qualcuno o qualcosa che potesse fornire una mano. Ah, bella idea! Onestamente mi sembra di traboccare di energie, posso usare tutto il chakra che voglio! A nulla servì usare il sangue di lui con il chakra di Hebiko, ma qualcosa effettivamente accadde quando le loro mani intrecciate usarono il chakra del nukenin e il sangue della Segretaria per spalancare il varco spazio-temporale che li separava dalle creature del contratto. Forse per l'uso di una grande quantità di chakra, forse per l'inconsapevole sfruttamento da parte di Kaji delle capacità avanzate degli specialisti dell'evocazione, ma al richiamo risposero ben due creature. Due serpenti, di lucertole non c'era traccia. Uno era verde

    , con squame di un colore lievemente più acceso sul dorso e delicatamente rilevate, lungo almeno il triplo di Aoda e con occhi stranamente espressivi per essere un serpente, mentre l'altro aveva un colore brunastro

    , con strani rilievi e venature che facevano pensare a una pelle più vecchia e stranamente simile alla corteccia, che fosse un rivestimento mimetico? Anche le dimensioni ricordavano più un ramo lungo un metro scarso che non altro. Midori! Finalmente! Il tuo amico non lo conosco però. Sai dirmi cosa è successo? Il serpente verde si mosse circospetto, studiando la stanza prima di sollevare la parte anteriore del corpo quasi in verticale ed esprimersi in un inchino a Hebiko. Evocatrice, ero presente quando hai liberato Manda, sono Midori (Verde), terza del suo nome, lieta di fare la tua conoscenza, ma non pensavo che io o la mia stirpe ti fossimo noti, sono onorata. E' possibile evocare solo una creatura che si conosce, o il contatto extradimensionale non ha effetto, a meno di usare grandi quantità di chakra o avere una creatura pronta all'evocazione dall'altra parte. Midori? Che ti pren...terza del tuo nome? Ma...ma allora non sei la stessa Midori che conosco, doveva essere tua madre! Cosa è successo? Sono Kaji, Kaji Hakai! C'era una nota di disperazione nella voce del giovane, ma non era la disperazione di chi non sa cosa stia accadendo, era più quella di chi sa esattamente cosa sta per sentire e non vorrebbe affatto ascoltare. Il rettile assaporò l'aria con la lingua, senza scomporsi, fissando l'occhialuto. Hai degli occhiali finti. Come mai vi accompagnate a questa persona, Evocatrice? Ehi, rispondimi! Lei avrebbe atteso autorizzazione da parte di Hebiko prima di rispondere. Mia madre morì in battaglia, ed effettivamente l'evocatore che più spesso ricorreva a lei si chiamava Kaji. Non so nulla di più di questo. Il serpente-corteccia intanto sembrava aver finito di studiare l'ambiente e aveva anche mangiato un fungo fosforescente...diventando a sua volta fosforescente: una luce utile e semovente. Io sono Kasshoku (Marrone), evocatrice. Primo del suo nome, sono nato dopo la liberazione di Manda ma sarò felice di servirvi. Avete dei topi freschi per caso? Sono affamato. Midori...è morta? Kaji sembrava stupito dalla notizia, anche se non particolarmente scosso dal punto di vista emotivo...né chiese lumi su Manda, come se non gli interessasse e stesse anzi valutando la cosa in termini puramente strategici. Non era tipo da rischiare...e ricordo distintamente che era con me durante il duello con Omoi. Se il giovane Kasshoku era nato da poco evidentemente non c'era possibilità che conoscesse Kaji, che non gli dedicò attenzione. Si erano procurati due alleati, in ogni caso, ed era meglio di niente.

    Qualche secondo per metabolizzare la notizia e Kaji era tornato a sorridere ed essere cortese...doveva essere molto più bravo a recitare di quanto Febh non sarebbe mai stato, o perlomeno a controllare le sue emozioni rispetto al semplice on-off dell'alter-ego. Continuò con le sue allusioni sul possibile flirt tra Hebiko e l'Amministratore di Oto, ridacchiando quando lei reagì con fermezza. Ah, ne so qualcosa di addestramenti difficili! Il mio Sensei è una vera e propria carogna! Una volta mi inseguì per ore in un bosco attaccandomi a tradimento, e dovevo procurarmi da mangiare e da bere in una zona piena di animali pericolosi e velenosi! Roba da incubi! Un dio crudele avrebbe riso a lacrime a quella scena, come forse il narratore della vicenda. Certo che la situazione è assurda...non mi dispiacerebbe affatto svegliarmi e scoprire che è stato tutto un sogno. Commentava mentre le sistemava i capelli alla meglio con Kunai (ottenendo, va detto, risultati migliori del clan dei parrucchieri otesi). O meglio...forse un piccolo dispiacere ci sarebbe: scoprire che non vi ho mai incontrata. Aggiunse a voce più bassa, ma senza dar seguito alla cosa.



    [...]

    Uratarou non era umano, e non furono umane nemmeno le sue reazioni quando Hebiko sobbalzò al menzionare l'Hokage, chiamandolo persino per nome. Raizen? Chi è? Sembra un nome da pivello... Forse qualcosa di Febh rimaneva, a conti fatti, ma Kaji non sapeva di che cosa si stesse parlando, mentre Uratarou mantenne un'espressione neutra, parlando senza enfasi a differenza di quando li aveva bloccati...forse perché non serviva più attirare la loro attenzione? Non ho modo di comunicare con l'esterno, non è il mio scopo, io sono colui che preserva la sanità mentale di Masamune, Re del Sud, e la sua coscienza all'interno della sua ombra. Unendosi a me può sopravvivere lontano dal suo corpo afflitto dalla maledizione della follia, ma se il nostro legame si tranciasse la mente e il corpo tornerebbero uno, rendendo la maledizione irreversibile e diffondendola a tutti i Draghi Neri. Sembra una situazione complicata... L'Hokage ha promesso di trovare una cura per la follia, così da poter riunire le due metà di Masamune in sicurezza, ma non è ancora tornato. Tuttavia questo essere meccanico disturba la mia stessa esistenza, allentando il legame con l'ombra del drago. Hai detto...Chakra che disturba i jutsu che influenzano l'anima? Mentre Hebiko soppesava quelle informazioni anche Kaji faceva i suoi calcoli, e sul viso riaffiorava la preoccupazione come se più pezzi di puzzle si stessero incastrando in un insieme che lo terrorizzava. Kako no Mujitsu...l'Innocenza del Passato, la Purezza Infinita...possibile? Sussurrò appena, ma non avevano il tempo di approfondire perché il pericolo era terribilmente vicino e dovevano elaborare una strategia...solo che il nukenin non sembrava proprio in condizione di farlo. La responsabilità ricadde tutta sulla kunoichi, che forse anche grazie a quell'addestramento al limite stava dimostrando di poter pensare con lucidità anche in momenti di grande stress fisico ed emotivo. Pose le sue domande, a cui l'incorporeo Uratarou rispose senza particolari inflessioni: Non rimangono che pochi filamenti di chakra. Sospetto che il legame si spezzerà del tutto in poche ore, ma sarà oltre il punto di non ritorno in molto meno, un'ora al massimo. E Masamune sarà qui fra dieci minuti. La ragazzina a cui mi riferisco è Ogen Yakushi. Rispetto a me e Masamune non è che un'infante con appena due secoli di vita, viene qui spesso, come custode di questi luoghi per conto di Tenchou, il drago suo alleato. Nessuno aveva insegnato a Uratarou il concetto di tenersi per sè le informazioni sensibili, evidentemente.

    Kaji rispose come scosso da un profondo ragionamento quando Hebiko gli si avvicinò spiegandogli il piano. Mostrò le sue armi (indicandone alcune con sospetto, come se non fossero gli oggetti che si sarebbe portato dietro normalmente) e annuì. Mi sembra un'idea geniale...ma se ha resistito all'esplosione temo che potrebbe resistere anche al drago. Tentare non nuoce, comunque. Un breve lampo nel suo sguardo indicava che aveva pensato anche a qualche altra cosa, ma non la disse. Il problema è che non riesco a muovermi bene come vorrei...è come se non fossi abituato al mio corpo... [Nota]Kaji è Energia Viola, con Edo Tensei II (ai fini delle statistiche) ed è costantemente Scoordinato e con Ingombro Ma credo di avere una soluzione...a patto che il tuo piano abbia successo! Tra funghi e l'illuminazione fornita da Kasshoku, che avrebbero attratto sicuramente il nemico in lontananza se ancora era in grado di vedere, approntarono la loro trappola sopraffina sotto l'occhio severo di Uratarou, che essendo incorporeo non poteva interagire ma forniva informazioni in tempo reale sull'avvicinamento del drago in forma di fulmine elettrico.

    Per rincarare la dose Hebiko si sarebbe avvicinata al suo bersaglio mentre Kaji completava i preparativi e si piazzava. Pareva teso, ma abbastanza fiducioso. Non dovrebbero esserci problemi, se ha resistito all'altro scoppio. Borbottò appena, ma solo i serpenti e Uratarou potevano sentirlo, Hebiko era distante, vicina a quell'essere arrivato da chissà dove. Kunoichi...Oto. Rispose meccanicamente alla provocazione, quasi comico nel suo comunque essere un letale sicario. Interrogarlo sarebbe stato probabilmente inutile, certamente raccogliere informazioni sugli Illuminati in un secondo momento poteva tornare sicuramente utile ma ora sopravvivere aveva la priorità! Inseguita dall'automa, Hebiko saltò la prima trappola mentre questi la attivò senza nemmeno soffermarcisi, incassando un Kunai senza particolari danni e deviando l'altro con la sua spada. Alla caduta della bomba sonora alle sue spalle (si muoveva molto rapidamente) però finì inevitabilmente per incespicare, sovraccaricato dall'onda d'urto quanto bastava perché lei riuscisse col suo piano a catturargli le gambe e stordirlo con il suo Raiton. Afferrata da Kaji sul pozzo del soffitto, con agilità funambolica lei tratteva l'essere appeso per le gambe mentre un rombo lontano (e la voce monotona di Uratarou) annunciavano l'arrivo del "proiettile". L'automa si riebbe appena per un secondo riuscendo a cercare un singolo attacco contro Hebiko [Azione 1]Dalle spalle emergono dei lanciaspiedi che bersagliano Hebiko con 12 dardi. Forza Viola+1 tacca, Potenza 15 per spiedo, Veleno Stordente B0 prima che questa potesse lasciarlo andare. Andasse come andasse, venne travolto dal fulmine sotterraneo che pareva composto da pura oscurità crepitante (era l'ombra di un fulmine, a conti fatti), finendo a brandelli senza nemmeno il tempo di fiatare, con ingranaggi, meccanismi e cristalli carichi di chakra che volavano in ogni direzione.



    Solo il petto rimase integro, con all'interno ancora il cristallo principale, acceso e brillante. La gemma emette il chakra disturbante, rapidamente indicata da Uratarou. Dovete distruggerla...forse con un attacco fisico visto che è sopravvissuta al Fulmine Vivente di Masamune. Ci penso io! Kaji era sceso assieme ad Hebiko per osservare le spoglie della battaglia (mai sottovalutare che possano ripararsi da sole, così aveva detto, e le recenti avventure nella Neve della Kunoichi gli davano probabilmente ragione), ed essendo il più vicino scattò rapidamente verso l'oggetto, afferrandolo e soppesandolo mentre questo pulsava e vibrava leggermente. E pensare che una cosa così piccola sta creando tutto questo disastro. Basterebbe spaccarla e questi draghi dell'Hokage non rischierebbero più nulla, no? La guardava con attenzione, quasi a volerne rapire il segreto, e ci fu un secondo di tristezza sul suo viso, prima di voltarsi verso la Kunoichi, non più distante di sei o sette metri, levandosi gli occhiali finti e lasciandoli cadere con noncuranza.

    Tuttavia...io sono la cosa più importante al mondo, Hebiko-san. Aveva abbandonato il "-dono". Io e la mia sopravvivenza, di tutto il resto non mi importa. Ideali, compagni, allievi, maestri. Ciò che conta sotto ogni punto di vista è che io sopravviva e mi senta al sicuro, anche se questo implica non fidarmi mai di nessuno. Sempre sorridente e gentile, ma quelle parole erano come rasoi affilati, anche perché erano poi così diverse da quelle che la Segretaria rivolgeva ogni volta a sé stessa? Non stava forse mettendole davanti la sua stessa filosofia di vita? La sopravvivenza ad ogni costo. Io al primo posto, è anche la filosofia di Orochimaru in fondo, no? Con la pietra in mano, tenuta saldamente, si sarebbe allontanato di un passo o due. Permettimi di spiegarti qualcosa, Hebiko-san. Tuo padre ha sviluppato e portato a completezza una Kinjutsu inventata decenni fa dal secondo Hokage: la Resurrezione Impura, o Edo Tensei. Con un complesso rituale permette di sacrificare una vita e usare quel corpo e quell'energia per riportare un morto in questo mondo e controllarne le azioni. Orochimaru la trasmise ai suoi due guardiani mentre attendeva che Kabuto maturasse...Omoi apprese l'arte della Progenie del Serpente di cui tu credo sia esperta, mentre Homura apprese l'Edo Tensei. E se era stata del suo Sensei, era ragionevole pensare che gliela avesse trasmessa. Un'altra cosa che non sai è che tuo padre incoraggiava i suoi servitori alla ricerca personale in modo da beneficiare poi delle loro scoperte, e Homura sviluppò una tecnica derivata dell'Edo Tensei, che chiamò Purezza Infinita, Mugen no Jundo, anche se originariamente, e con maggiore accuratezza, la aveva chiamata Kako no Mujitsu...Innocenza del Passato. Fece sparire la pietra nella sacca porta-armi che portava alla vita. Invece di sacrificare una vita per richiamare un morto...sacrifica parte di una vita per impedire all'anima di allontanarsi dal corpo. In sostanza cancella ricordi, conoscenze e anni di vita, ma salva una persona che sia in punto di morte o che sia appena morta, o comunque la riporta indietro di un tempo variabile, in base al danno da rigenerare, in sostanza curando ogni ferita, condizionamento o danno psichico o fisico. Il bersaglio è comunque soggetto all'Edo Tensei ed è controllabile da essa, se l'utilizzatore lo desidera, ma appare vivo ed è vivo sotto ogni aspetto, eccetto l'essere soggetto a tecniche e sostanze che influenzano i cadaveri. Lasciò qualche secondo perché lei potesse elaborare quello che stava dicendo e mettere assieme i pezzi. La riteneva sufficientemente intelligente.

    Questa pietra interferisce con Jutsu di quel genere, e sospetto sia l'unica cosa che mi tiene qua. E io sopravviverò ad ogni costo. Libero. Non sacrificherei mai me stesso per altri. E non distruggerò questa pietra, anche se potrebbe liberare quella maledizione sui draghi o robe simili. Non mi importa, io devo sopravvivere. Mi allontanerò da qui il più possibile, questo posso concederlo, sia per avere la mia libertà e sia perché forse con la distanza l'effetto su Uratarou si annullerà, ma questo è il massimo che posso concedere. Le tese quindi la mano, con il palmo aperto verso l'alto. Il punto è...cosa farai tu? Forse con quel discorso finale lei avrebbe compreso in che modo Kaji era sostanzialmente diverso da Febh Yakushi...e straordinariamente simile a lei. Il vero problema era se mettere in discussione sé stessa o meno.

    Se lasciarlo andare...provare a fermarlo...o andare con lui.



     
    .
  12.     +1   Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    3,905
    Reputation
    +188

    Status
    Offline

    The choice


    VI



    Finalmente Hebiko aveva, involontariamente, trovato una breccia nella sua memoria (o almeno così sperava): il segreto dietro quel drastico cambiamento poteva essere svelato grazie a quei segni quasi invisibili! Frettolosa, la rossa estrasse il suo kaiken, mostrandogli ciò che aveva visto, lasciando che l'altro glielo rubasse dalle mani per verificare lui stesso, aggiungendo interessanti dettagli alla cosa. Che Febh stesse tornando a galla? Non volle insistere quando Kaji ritardò il suo ragionamento: sapeva bene come certe notizie andassero assimilate con calma, e non riteneva necessario forzare ulteriormente il suo capo, se ancora così poteva considerarlo. Annuì, interrompendolo solamente per una domanda:

    Ti senti bene?

    Durante lo spogliarello improvvisato per la ricerca della snake sword, Kaji non riuscì a tenere a freno la lingua, causando un visibile imbarazzo sul volto della kunoichi, ed una tirata di orecchio quasi istintiva da parte della pudica serpentella:

    Ci conosciamo da un'ora!! E cos'è sta storia che non vado bene al tuo Sensei!?

    Borbottò, lamentosa, ricoprendo rapidamente il suo braccio e distogliendo lo sguardo il più possibile. Sfortunatamente, per l'ampio rossore sul volto non aveva molte soluzioni.
    Hebiko non faticò ad accorgersi di come Kaji le aveva rigirato il discorso in modo da evitare la domanda. Forse la cosa aveva qualche collegamento con la precedente rivelazione, perciò non le restava che aspettare. E, durante l'attesa, Kaji le rivolse a sua volta una domanda, della quale anticipò la risposta con uno sbuffo, poggiando la testa ad entrambe le mani.

    Meh. Non che abbia poi molto tempo per me. Non sono nemmeno sicura se posso essere considerata una vera e propria Erede, o solo uno dei suoi tanti esperimenti per avere un corpo di scorta, uscito con un carattere... inaspettato. In fin dei conti di Orochimaru ho solo la discendenza, il resto... non cambia molto dal tipico otese medio. Lui è la leggenda, chi gli sta attorno non è poi così importante.

    Sviò il discorso, mascherando il suo senso di disagio nel sentirsi solamente un misero esperimento fallito con il problema di un padre assente e poco attento ai bisogni della figliola. Lei stessa non sapeva quale delle due cose le faceva più male, di certo non aveva intenzione di parlarne a lungo con Kaji, non finchè questo immaginasse la Vipera cresciuta sotto la protezione del Fondatore di Oto, quando la realtà era ben lontana da tutto quello. Ma luila sapeva bene... L'altro lui almeno.


    L'esperimento con le evocazioni le permise di attirare con successo ben due serpenti, che la riconobbero come evocatrice, pur non avendola effettivamente ancora incontrata. La felicità dell'essere riuscita a richiamarli in quel luogo venne momentaneamente messa da parte da un Kaji che, quasi in preda alla disperazione, non sembrava in grado di farsi riconoscere da Midori. Hebiko ordinò alla serpe di rispondere alle domande del ragazzo, venendo presto distratta dal secondo serpente evocato, Kisshoku, che brillava curiosamente come i funghi presenti in quella grotta. Lo fissò confusa per qualche istante, per poi correre a raccoglierlo, tenendolo tra le mani, sgridandolo con un tono decisamente più dolce di quello che spesso subiva Febh:

    No no no, cos'hai fatto!? Non puoi mangiare tutto quello che ti capita sotto tiro, potrebbe essere velenoso!

    Lasciò che il serpente più piccolo le si attorcigliasse liberamente addosso, intromettendosi nell'altra conversazione solo una volta finita. Kaji stava sicuramente iniziando a mettere insieme tutti i pezzi del puzzle, Hebiko ancora sperava che questi potessero fargli tornare la memoria. Si rivolse a Midori dopo un rispettoso inchino:

    Grazie per aver risposto alla chiamata. No, purtroppo ancora non conosco molti di voi, ma ho intenzione di rimediare al più presto. Ci penseremo una volta usciti di qui. Qualcuno di voi due ha notizie di Aoda? Era con me in un momento piuttosto importante, ma non ho modo di richiamarlo...

    I due ebbero modo di rilassarsi ulteriormente prima di partire, grazie al talento di Kaji come parrucchiere, che stava sistemando con cura i capelli della ragazza, rovinosamente tagliati dal suo alter ego. Gonfiò le guance cercando di reprimere ogni pensiero negativo quando il ragazzo descrisse lo stesso addestramento che lei aveva appena subito, solo subito lui stesso dal suo sensei, limitando la sua furia ad un borbottio confuso sulle note di "ora capisco da chi hai preso". Non potè che condividere il suo successivo pensiero, ridacchiando per allentare la tensione... venendo però presa alla sprovvista dalla sua ultima affermazione. Alzò lo sguardo verso di lui, non sapendo come reagire. La sua faccia lo fece per lei, facendola irrimediabilmente arrossire. Mai Febh era stato così diretto nell'apprezzare la sua presenza, incapace di rappresentare a modo le emozioni umane. Ed ora, grazie alla presenza di Kaji, era invece in grado di esprimere realmente la sua gratitudine ed i sentimenti verso la kunoichi. Per quanto entrambi si dessero per scontati, era innegabile che tra i due si era formato un legame che molti avrebbero invidiato; nonostante le innumerevoli stramberie dello Yakushi, la Vipera non aveva mai smesso di restargli fedele, rinunciando a tradire il suo villaggio odiato fino alle fondamenta solamente per quell'unica persona che non aveva intenzione di deludere. Ridacchiò, imbarazzata, coprendosi il volto con una mano, incapace di mantenere lo sguardo. Fortunatamente il bisogno di uscire da quel luogo avrebbe presto allentato quella tensione, facendoli concentrare sulla loro prossima mossa.


    Uratorou si lasciò scappare diverse informazioni piuttosto importanti, mentre Kaji sembrava riconoscere la pietra di cui parlava, probabilmente ciò che alimentava il robot. La tensione del momento, tutta sulle spalle della kunoichi, le impedì di approfondire quelle informazioni, dopotutto la priorità era un'altra: catturare o fermare il robot. Non potè tuttavia trattenersi dal commentare le affermazioni su Ogen:

    Una ragazzina di due secoli!? Non puoi paragonare l'età umana a quella di un drago o di un... un... qualsiasi cosa tu sia! ...E quanto diavolo siete longevi voi Yakushi!?

    Borbottò all'aria, involontariamente rivolta a Kaji, che tuttavia non si sentiva Yakushi per nulla. I suoi successivi commenti le facevano persino capire come la mente non fosse in grado di controllare quel corpo al meglio, rafforzato dagli allenamenti di Febh stesso. Sembrava davvero come se solamente l'anima fosse tornata indietro nel tempo. Lo tranquillizzò come meglio riusciva, assicurandosi di affidargli solamente il ruolo di supporto, in modo da rendere il tutto meno pericoloso possibile per il suo nuovo corpo. Stavolta era lei la responsabile di tutto, e per una volta stava valutando seriamente la salute del suo compagno di squadra, sentendosene responsabile come leader di quel team improvvisato.


    L'attacco andò come previsto, ad eccezione dell'ultima vendetta del robot. La rossa, tenuta da Kaji per il busto, piegò le gambe in avanti per ripararsi dagli aculei, sfruttando le sue scaglie come protezione. Alcuni aculei riuscirono a penetrare nella sua pelle, mandando in circolo il veleno. Strinse i denti, resistendo fino al passaggio del drago che distrusse completamente l'automa. Terminato il passaggio del drago i due scesero dal condotto, e la Vipera si lasciò andare ad un sospiro liberatorio, piuttosto entusiasta della riuscita del suo piano. Mentre Kaji si occupava della pietra, sotto consiglio di Uratorou, la kunoichi si spostò verso il torso dell'automa, calciandolo senza troppa forza, ma più come gesto autoritario, prepotente.

    Hai trovato la "kunoichi Oto" sbagliata, stupido barattolo.

    Era pronta a festeggiare quella vittoria anche con Kaji, ora liberi di cercare un'uscita da quel posto, magari aiutati da Uratarou. Ma, quando si voltò il suo sorriso si spense, nell'esatto momento in cui la plasticosa montatura degli occhiali toccò il terreno. Le prime frasi del ragazzo accesero un tremendo dubbio in lei, che espose prima che lui potesse iniziare il suo discorso, a pugni stretti ed espressione incredula, pronta a scoppiare di rabbia:

    ...Mi stai tradendo?

    Mai avrebbe immaginato che, tra tutti, proprio lui potesse tradirla. Febh non lo avrebbe mai fatto, per quanto il suo modo di dimostrare affetto fosse così al di fuori degli schemi, tradire la persona più fedele a lui, alla quale forse lui stesso era (inconsciamente) altrettanto fedele, era fuori discussione. ...Ma quello era Kaji. Kaji era diverso. Lo era davvero? Esternamente sì, i suoi atteggiamenti, modi di fare, per non parlare dell'estremo rispetto ed umanità che mostrava nei confronti della ragazza, quasi a disagio di fronte ad un trattamento tanto normale. Eppure, in un certo senso, era pur sempre la stessa persona. Kaji era forse la partedi Febh che quest'ultimo aveva dimenticato, ma era sempre lui, faceva comunque parte del suo essere. Non sarebbe riuscita a spiegarsi in altro modo l'istintiva fiducia reciproca che provavano l'un latro, non accettava di riconoscere i due come entità completamente opposte. Qualcosa di ognuno era- doveva essere rimasto nell'altro.
    Il successivo monolo la aiutò a capire. A quanto pare aveva effettivamente collegato diversi pezzi del puzzle, ma mai si sarebbe aspettata di scoprire che Febh fosse, a tutti gli effetti, un cadavere ambulante, salvato per miracolo da un'abilità unica del suo maestro. E qualcosa sembrò turbarla, quando l'Hakai confessò che il motivo della sua coscienza finalmente tornata a galla era quella pietra, ed una sua lontananza o una più brutale distruzione lo avrebbero relegato per sempre nella mente dello Yakushi, facendolo tornare il Febh che tutti conoscevano, il suo vero capo, colui a cui aveva per primo dato la sua fiducia. Temeva che il ragazzo potesse scappare una volta finito il suo discorso, temeva che potesse attaccarla, vedendola come un'ostacolo alla sua sopravvivenza, costretta a rivalutare le sue stesse convinzioni ora che qualcun altro le sputava in faccia la tremenda verità e conseguenze della sopravvivenza a tutti i costi. Ma non lo fece. Le diede la possibilità di scegliere la sua strada, come un vecchio amico che le doveva un ultimo favore.
    Le mani della ragazza tremavano, strette in due pugni. La spiegazione l'aveva lasciata incredula, come ci si poteva aspettare: il tutto era tanto assurdo quanto sensato. Si era inoltre resa conto di non conoscere quasi per nulla quella persona con cui vantava tanta confidenza e fedeltà... ma come biasimarlo? Nemmeno lui sapeva quel lato di se, probabilmente. Si irrigidì, incurvando leggermente la schiena e portando indietro una gamba, quasi fosse pronta ad un assalto improvviso.

    Tu... Hai davvero pensato di potermi tradire... Anche solo per un istante? Dopo tutto quello che abbiamo passato? Forse non poteva ricordare le sue esperienze come Yakushi, ma la Vipera non poteva trattenersi dal pensare ad entrambi guardandolo. Ed ora mi poni una domanda del genere? Davvero?? Tu realmente non hai ancora idea di chi io sia.

    E, quasi senza preavviso, scattò in avanti, impastando quanto più chakra poteva nelle gambe, allungando le braccia quanto più poteva preparandosi a stringerlo in una rapida, inevitabile morsa, con uno sguardo che non prometteva assolutamente niente di buono. Un assalto rapido, a testa bassa, che sembrava anticipare un attacco di violenza inaudita... Attacco che non andò mai a termine.



    Le sue braccia lo strinsero in un abbraccio caloroso. Non c'erano istinti omicidi in quel gesto, non traspariva alcun doppiogioco o finta. Un abbraccio, uno dei gesti più puri e sottovalutati che due persone potessero scambiarsi. Un gesto estremamente importante per una ragazza come Hebiko, abituata ad approcci decisamente più freddi anche con persone di cui si fidava. Ed ora lui poteva vantare di aver condiviso un momento unico con quella kunoichi, forse persino più importante del bacio scambiato con Raizen tempo prima.

    Sei un'idiota. Come al solito. sentenziò, in contrasto con il suo caloroso abbraccio. Strinse le sue vesti, rinforzando quell'abbraccio e quasi rimproverandolo, offesa. Come ti è saltato in mente che potessi anche solo pensare di sacrificarti?

    Si sarebbe goduta quell'abbraccio per un minuto buono, sperando che l'altro ricambiasse, comprendendo il suo gesto. Indietreggiò solamente per raccogliere gli occhiali gettati a terra, infilandoglieli nella stessa tasca della pietra.

    Non mi importa chi tu scegli di essere. Kaji Hakai, Febh Yakushi... Resti sempre tu. Mi fido di te. E ti seguirò ovunque. Gli prese la mano, come fosse una promessa. Stavolta però toccava a lei dargli qualche spiegazione, la sua fuga per la libertà rischiava di essere un problema.

    Sarà difficile per te lasciare Oto. Ci sono diverse cose che non sai, e che non ti ho detto prima per paura che tu potessi assimilarle male. Tu sei l'Amministratore di cui parlavo. Febh Yakushi. Prese fiato, consapevole che quel dicorso sarebbe stato probabilmente duro da mandar giù. Sei molto stimato ad Oto. Diciamo che il tuo alter-ego ha modi di fare particolari, ma la tua forza è conosciuta in tutto il villaggio, e fuori da esso. Se dovessi sparire da un momento all'altro, puoi ster certo che chiunque verrebbe a cercarti. I primi potrebbero essere gli Yakushi, seguiti da Diogene Mikawa. Anche se lui potrebbe approfittare della tua assenza per diventare Kokage... borbottò, ragionando sulla cosa. Quella sua ultima affermazione avrebbe sicuramente fatto crescere dei dubbi in Kaji, ai quali la Vipera avrebbe risposto prontamente. Ah, giusto, tu non sai... Beh, Orochimaru è tecnicamente morto anni fa, ma pare fosse tornato sotto mentite spoglie, per poter comunque governare il villaggio. E tutt'ora tutti credono che questo Nidaime sia a capo ma... la verità è che tu e questo Diogene lo avere ucciso, in segreto. Stai... Febh aspettava il momento migliore per dirlo al resto del villaggio. E non aveva reagito bene quando aveva scoperto i miei legami con la Serpe. Che, tra le altre cose, non è mai stato presente nella mia vita, mi sono dovuta inventare quella storia per cercare di farti tornare la memoria. ...Ma avremo modo di parlarne meglio una volta usciti di qui. Uratorou, non è che puoi indicarci la strada?


    Hebiko avrebbe risposto a qualsiasi dubbio del ragazzo senza farsi problemi, dicendogli tutto quello che sapeva di Febh. Prima o poi sarebbe arrivato il momento di pensare ad una soluzione per la sua condizione. La Vipera iniziò a ragionarci su, ricordando una peculiare abilità che Raizen le aveva dimostrato di avere.

    Se solo fossi in grado di crearti un clone perfetto... Potremmo lasciare che quello torni ad Oto, mentre tu potresti rifarti la vita che preferisci. Se quella pietra resterà con te, il clone riprenderà la coscienza di Febh, e nessuno avrebbe più modo di disturbarti. ...Dovremmo cercare nei laboratori di Oto, magari tra le ricerche di Orochimaru potremmo trovare qualcosa che fa al caso nostro. Pensi possa essere saggio tornare dal tuo maestro? Se era la sua guardia personale, sicuramente saprà dirci dove cercare.

    Le due evocazioni ancora li accompagnavano, con la kunoichi che aspettava impaziente il ritorno di Aoda. Per Ssalar, sarebbe sicuramente stato più difficile ritrovarlo, ma sapeva che quelle creature vivevano nel bosco dei sussurri. Aveva una base di partenza, se non altro.



     
    .
  13.     +2   Like  
     
    .
    Avatar

    È colpa tua. Ratty

    Group
    Staff GdR
    Posts
    15,690
    Reputation
    +1,590
    Location
    Top Secret...

    Status
    Online
    Un Mondo Orribile
    = VII =


    Più che altro non approverebbe che io, un misero plebeo, possa avvicinarmi all'Erede di Orochimaru. Per lui il vecchio serpente è praticamente un Dio! Ma c'era una vena maliziosa nella sua risata, qualcosa che Febh non avrebbe mai potuto esplicitare. Beh, comunque prevede di lasciarti parte del controllo, non sarà poi tanto male. E poi è famoso per essere uno che usa gli altri, chiunque essi siano. Kaji ancora credeva alla frottola di poco prima mentre sorrideva cortesemente. Ma immagino di non poter capire, sono solo un orfano cresciuto da un vecchio pazzo.



    [...]

    Aoda è ferito. Una bomba. Non doveva essere granchè saporita. Kasshoku rispose molto ingenuamente, mentre Midori prese la parola cercando di tranquillizzare la sua evocatrice. Non è in pericolo di vita, ma ha subito troppi danni per essere Richiamato, ci vorrà un giorno o due perchè riprenda le forze dentro la nostra Grotta. Sarà certo felice di sapere che eravate preoccupata per lui. Aggiunse chinando il capo in segno di approvazione.

    Rimasero così ancora qualche minuto, mentre Kaji sistemava i capelli di Hebiko e parlava ancora, senza le strane paturnie dello Yakushi mentre diceva esattamente quello che pensava, per quanto ai suoi occhi la Kunoichi fosse una appena conosciuta verso cui forse provava un certo inspiegabile feeling, ma per lei era pericoloso sovrapporre quel volto a quello di Febh e ai loro trascorsi, perchè Kaji non era Febh, non lo era mai stato.

    [...]

    Kaji ascoltò solo con mezzo orecchio i discorsi tra Uratarou ed Hebiko, preso com'era dal suo ragionamento, ma inarcò un sopracciglio quando lei lo apostrofò come uno Yakushi, clan di cui aveva certamente sentito parlare ma col quale non aveva nulla a che vedere, per quanto ne sapeva. Uhn...io veramente non sono uno Yakushi...e comunque non so quanto vivano. Credo tanto, se ricordo gli accenni del mio Sensei. Ma quella frase unita a tanti altri pezzi sembrava unirsi a un'immagine complessiva che non apprezzava affatto.

    [...]

    L'aria era tesa, arida di emozioni mentre lo sguardo spento del nukenin era inutilmente incorniciato da un volto sorridente ma non certo caloroso o capace di trasmettere qualcosa che fosse reale. Era solo cortesia. Non puoi tradire qualcuno che non è il tuo alleato. Rispose semplicemente, senza minacce nè cattiveria, era una semplice constatazione. O che non è un tuo amico...io non ho amici, sono stato addestrato per non averne. Sopravvivere è tutto, e gli amici sono una debolezza. Ci conosciamo da poche ore, abbiamo fatto un pò di strada assieme, ma questo è quanto. Mi piaci, penso che tu sia una ragazza eccezionale, ma questo non cambia la realtà dei fatti. E quindi le spiegò tutto, dell'Edo Tensei e della sua natura che aveva intuito dai vari indizi sparsi per quella breve avventura, lasciando infine una scelta alla Kunoichi.

    Ci fu l'ombra di un'incomprensione mentre lei parlava di "tutto quello che avevano passato", dopotutto la conosceva veramente da poco, anche se aveva trovato una strana e istintiva affinità...aveva dei sospetti ovviamente ma non diede seguito alla cosa: conservare la sua esistenza con il cristallo era il suo unico scopo al momento. Si irrigidì appena mentre lei allungava le braccia all'improvviso, ma non mise mano alle sue armi non avendo letto alcun intento aggressivo nella donna...le dita erano comunque molto vicine alla sacca porta-armi e il chakra adesivo serrava il cristallo all'interno. Non rispose all'abbraccio, sospettando qualcosa che tuttavia lei avrebbe confermato solo dopo qualche secondo. Febh? Mormorò mentre lei gli prendeva la mano...quel nome lui lo conosceva ed era evidente dalla sua espressione, ancora fredda negli occhi ma comunque più confusa. E la confusione aumentò man mano che lei spiegava e raccontava, fino a impallidire quando scoprì della morte di Orochimaru...per mano sua! In quel momento avrebbe spezzato il contatto, arretrando turbato mentre Uratarou forniva le indicazioni per uscire.

    Ma quando lei avrebbe fatto per andarsene lui avrebbe sollevato una mano, fermandola.
    Kaji rimase in silenzio per una manciata di secondi, facendo un profondo respiro prima di parlare. Era evidentemente turbato, ma il freddo in fondo ai suoi occhi si stava ricostituendo rapidamente, stemperato appena dal tentativo di sorridere ad ogni costo. Febh non avrebbe mai dissimulato il suo turbamento in una situazione del genere. Febh Yakushi. Amministratore di Oto e assassino di Orochimaru. Immagino tu non sappia se il Sensei Homura sia vivo o meno. Scosse il capo. Febh. Clan Yakushi. Febh. Ridacchiò appena. Quel vecchio bastardo...Tornò a fissarla. Da quello che dici e da come ti comporti sembra che tu tenga molto a Febh...cioè a me. Ma dici che accetteresti anche la MIA esistenza. Credo che almeno una spiegazione ti sia dovuta. Non erano parole incoraggianti. Febh...non hai mai pensato che sia un nome stupido? Era il nome del mio cagnolino di peluche quando ero bambino, l'unica cosa scampata all'attacco ai miei genitori. Non so esattamente quale fosse il suo nome effettivo, ma riuscivo a pronunciare solo quella parola senza senso. Un sorriso nostalgico gli sfiorò le labbra. Il Sensei era una carogna ma mi permise di tenerlo a lungo, forse per evitare di sentirmi piangere, non so. Lo persi anni fa. Probabilmente l'Innocenza del Passato riportando indietro il corpo e l'anima ha scombussolato tutto e alterato molti ricordi tra cui il mio nome...e quel vecchio bastardo non ha perso tempo a correggermi quando mi sono chiamato come quello stupido pupazzo. Ridacchiò, divertito e amareggiato al contempo. Uno scherzo invidiabile, non riuscirei mai a pareggiare il conto. Dannato vecchio bastardo... Portò una mano alla testa, riavviando i capelli come sovrappensiero.

    Poi scacciò via tutto, portando per l'ennesima volta lo sguardo a incontrare quello di lei. Non usciremo assieme da qui. Disse semplicemente, anche se con una venatura di tristezza. Come ho detto tu mi piaci. Molto. Ma anche se dici che tra noi c'è un legame di fiducia, e che mi accetti, e che accetteresti anche me...io non posso accettarlo. Io sono solo, e la mia sopravvivenza è tutto ciò che conta, te lo ho detto. apprezzo davvero che tu sacrificheresti il drago di questo Raizen per me. Ma credo che tu in realtà lo faresti per Febh. E Io NON SONO Febh Yakushi. Io sono ciò che lui è stato prima. Io sono quello che è stato cancellato. Sacrificato in cambio della sopravvivenza. Non sono mai stato lui. Lui non sa di essere stato me e non lo potrà mai sapere, non ci sono legami tra noi, siamo due possibili finali di una storia, che non hanno niente a che vedere l'uno con l'altro. La tua fiducia, il tuo affetto, sono per lui. Non per me. Siamo due alternative, non c'è modo di coesistere. Tra me e te non c'è altro che queste poche ore, non può esserci la fiducia che dici, non da parte mia almeno.

    Tuttavia, come ho detto, tu sei una persona che mi è piaciuto incontrare, e non ti nascondo che vorrei tanto continuare a vederti...e parlarti. Ma hai commesso un errore, ed è solo perchè mi piaci che voglio spiegarti tutto invece di ingannarti e sfruttarti come avrei potuto fare, tradendoti poi quando meno te lo aspetti.
    Stavolta sorrise davvero, triste ma sincero. Se Febh è tutte le cose che mi hai deto, allora non posso davvero scappare o sparire facilmente. E se ha ucciso Orochimaru prima o poi si verrebbe a sapere...e il mio Sensei, se ancora vivo, non potrebbe mai aiutarmi o perdonarmi. Mai. Mi cercherebbe per uccidermi. E così gli Yakushi o questo Mikawa, un clan che non conosco. Se non me lo avessi detto sarei scappato e forse ti avrei anche portato con me per un pò...ma ora... Deglutì. L'unico piano sensato è fingermi Febh lui per qualche tempo e poi inscenare la mia morte in modo credibile per sparire senza lasciar traccia. Ma una traccia resterebbe: tu. Puoi essermi fedele quanto vuoi, ma esistono troppi modi per estorcere una verità, e l'unico modo per essere veramente al sicuro. Per sentirmi veramente al sicuro... Quante volte lei stessa aveva parlato di come volesse essere realmente al sicuro? ...l'unico modo è impedire che qualcuno scopra la mia esistenza. Si intristì. E questo significa ucciderti, Hebiko.

    Non so cosa avrebbe fatto questo Febh, ma se è diventato così potente e conosciuto deve essere uno su cui gli altri possono contare. Io invece sono solo un cane randagio che non vuole nessuno intorno.
    Sospirò. Mi dispiace. Mi dispiace realmente, ma io non posso vivere sapendo che devo affidarmi a te o a chiunque altro. Non ho altra scelta...ma per una volta questo mi rende triste. Forse avrei potuto imparare a volerti bene, e certamente tu meriti qualcuno che lo faccia. Ma non io. Io non voglio bene, non davvero, non ne sono capace. Sopravvivo e cerco di sentirmi al sicuro. E basta. Mi dispiace.

    E addio.




    Le avrebbe dato forse il modo di rispondere o parlare, ma dopo quell'addio avrebbe attaccato esattamente come aveva detto che avrebbe fatto. Estratto un Kunai dalla sacca porta-armi sulla coscia destra avrebbe accorciato le distanze [Gratuito]Statistiche: Velocità Viola +2 tacche

    Impasto ½ Basso +2 Vel
    cercando un rapido e pericoloso affondo al petto della Kunoichi, mentre l'acciaio ruotava violentemente creando una sorta di terribile trapano [Azione 1 e Tecnica 1]Statistiche: Velocità Viola +3 tacche, Forza Viola +1 tacca, Potenza 50 (kunai 10+Hajime+Talento)

    Azione Rapida
    Impasto Mediobasso +3 Vel, +1 For
    Kaiten no Jutsu - Hajime +20 alla Potenza di un Oggetto, che ruota
    Rotazione Perfetta +20 Potenza di Hajime
    . Comunque andasse l'attacco successivo sarebbe stato molto più infido, dato che il piede sinistro che era stato portato avanti nell'affondo avrebbe cercato di catturare la gamba di Hebiko più vicina usando il chakra adesivo esteso [Azione 2]Statistiche: Afferra con Forza Viola+2 tacche entro 50 cm

    Controllo Chakra Potenziato +2 For
    mentre nella mano libera si materializzava come dal nulla una Katana affilata composta da chakra di vento (ma Febh non era affine al fulmine?) con cui avrebbe tentato di decapitare la sua vittima in un colpo netto [Azione 3 e Tecnica 2]Statistiche: Forza e Velocità Viola +2 tacche, Potenza 40

    Creazione della Forma Katana con Potenza 40
    Impasto MedioBasso+2 Forza, +2 Velocità
    .

    La mossa successiva avrebbe sfruttato nuovamente il Kunai rotante, solo che stavolta senza alcun movimento del corpo questo sarebbe partito dal palmo del ninja cercando di trapassarle lo stomaco [Azione 4]Statistiche: Forza Viola, Potenza 30 (Kunai 10 + Hajime)

    Armi Repulsive Gittata x1,5
    !

    Uratarou in tutto questo non si sarebbe immischiato, anzi allontanandosi per raggiungere la sua metà.
     
    .
  14.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    3,905
    Reputation
    +188

    Status
    Offline

    Wolf in Sheep's clothing

    VII



    Kasshoku, se ti becco di nuovo mangiare cose pericolose, giuro che ti metto a dieta. La ragazza teneva il più piccolo in mano, sgridandolo come una madre avrebbe fatto col proprio figlio. Aveva ottime potenzialità con la sua fame e la sua curiosa abilità, ma sentiva che era ancora troppo piccolo ed inesperto per cavarsela da solo.Midori, tienilo d'occhio per favore. Grazie per le tue informazioni, aspetterò fino alla sua completa guarigione.


    Il gesto della kunoichi non venne ricambiato, e fu il primo segnale di una discesa inevitabile.
    Kaji si staccò, lasciando la rossa leggermente perplessa. Per lei quell'abbraccio era estremamente importante, vederselo respingere così la preoccupò non poco, ma decise di ignorare quella sensazione: il momento della rivelazione poteva sicuramente essere troppo per lui da sopportare. Gli diede il tempo di realizzare le sue parole, distratta dai suoi pensieri: dove nascondersi, come fuggire da Oto, come trovare il modo per sostituirlo... Ma il suo tono di voce la irrigidì nuovamente. Midori e Kasshoku erano silenziosi, al fianco della loro evocatrice. Si permise un commento stizzito:

    Tutto di Febh è stupido. Il nome è l'unica cosa a cui qualcuno presta attenzione quando lo si incontra.

    Sospirò, comprendendo che la cosa lo avesse scosso parecchio. Portò le mani avanti, cercando di usare un tono dolce per tranquillizzarlo:

    Ma poi che importa, sei Kaji ora! Se vorrai quando ti sentirai pronto ti vendicheremo, o quello che ti pare. Grazie a quella pietra puoi essere te stesso, ormai Febh non... Si bloccò, quasi faticasse a pronunciare quelle parole. ...non esiste più. Ora... Ora c'è Kaji.

    Non ebbe tempo di riflettere al meglio sulle parole appena pronunciate. La prima sentenza del ragazzo la colpì come un macigno.

    Huh?

    Il terrore del venire tradita fece nuovamente capolino nei suoi pensieri. Le sue successive parole sembravano però contrastare la sua affermazione, e la rossa non riuscì a trattenersi, rispondendogli in un misto di confusione e preoccupazione, con la sensazione che le cose sarebbero peggiorate man mano che il discorso proseguiva. No, tu non sei... Noi non siamo soli! Abbiamo l'un l'altro!! Sono anni che io... Quando sei rinato eri comunque tu! Si sforzò di deviare il discorso, facendogli capire dove il suo essere Kaji e l'essere Febh si fondevano tra loro. Questa sensazione di fiducia reciproca, questi sentimenti che provi... Il tuo vivere come Febh ti ha lasciato qualcosa! Ed io ne sono la testimonianza vivente! Guardami!! La mia fiducia per te supera quella di chiunque altro, sono sia tua segretaria che allieva, e da come ne parli potrei essere molto di più! Gli occhi si fecero lucidi, mentre l'altro proseguiva con il suo discorso, negando le sue parole. Visibilmente agitata, non sopportando che Kaji distruggesse le sue certezze in quel modo, ricominciò a negare tutto quel discorso, portando le mani alla testa. No, no!! Tu sei... Noi... Tu devi fidarti di me! Perchè non dovresti... Non mi tradiresti mai...

    Kaji rispose affermando l'esatto opposto. Confermando quel tradimento. La tentazione di tapparsi le orecchie fu forte. Non voleva credere a quelle parole, non da quella bocca, non da lui. Copiose lacrime iniziarono a scendere sulle guance, i singhiozzi quasi le bloccavano il respiro. Tremava, scossa, singhiozzando parola dopo parola. Sentendosi sbattere la propria filosofia in faccia, venendo nuovamente riconosciuta come un problema.

    No, no, no, no... Singhiozzava, rumorosa. Non voleva credere a quelle parole. Ti prego smettila. Le gambe sembrava stessero per cedere, sorrette da chissà quale forza di volontà nascosta in lei. Tu mi piaci, io ti piaccio. Perchè devi rovinare tutto? Sentiva quasi i polmoni contorcersi, faticando terribilmente a trovare l'aria per parlare, mista ai singhiozzi e alle lacrime che quasi la accecavano. Non sono un problema... Possiamo sopravvivere insieme... Non sono un problema... Io ho... ho bisogno di te... Ti prego...

    E addio.

    I singhiozzi si bloccarono all'improvviso, mentre qualcosa nella sua mente si attivava, costringendola all'imminente battaglia, e forse salvandole la vita.

    REAGISCI.




    Si irrigidì all'improvviso, iniziando seriamente a temere per la propria vita. Nonostante il suo primo istinto fosse spesso quello di parare, contro uno come lui sapeva non poteva essere una scelta saggia: che si trattasse di Febh o del suo precedente alter-ego, era sicura fosse uno shinobi temibile. Ma la sua velocità lo era altrettanto, e nonostante la sua invidiabile elasticità con la quale roteò i busto per assottigliarsi ed incurvare la schiena, riuscì solamente ad evitare di finire perforata da parte a parte, vedendosi però lacerare il busto poco sotto al petto per tutta la sua lunghezza. Il grido della Vipera fece eco nel condotto, quella ferita non bruciava solo sul petto ma nel suo stesso animo. L'istinto di sopravvivenza la spinse a reagire, e la consapevolezza che distruggere quella pietra le avrebbe permesso di farlo tornare lo Yakushi di sempre era la sua salvezza definitiva. Kaji sembrava conoscere a sua volta alcuni controlli del chakra avanzato, ma usarli contro Hebiko in quella maniera era poco produttivo: non si ribellò nemmeno alla sua stretta col chakra non solo per una mancata previsione a quell'assalto, ma anche perchè fiduciosa della sua elasticità. Le sfuggì un singhiozzo quando finalmente vide aprirsi la sua occasione: Kaji non era abituato a quel corpo così potente, nonostante potesse sfruttarne la forza finiva con l'essere impreciso, e la cosa poteva essergli fatale. Mentre l'Hakai accumulava chakra nella sua mano, le spine del braccio sinistro di Hebiko si staccarono<!-- --> Tecnica Immobile [2]
    Talento: L'utilizzatore può eseguire una tecnica avanzata in subisci e mena o in azione d'opportunità; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Non è possibile sfruttare altre abilità "Talento" in combinazione. [Da genin in su]

    Puntaspilli

    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Tigre (3)
    L'utilizzatore, se attiva Pelle di Serpente, può espellere le squame dal proprio corpo. La potenza delle squame aumenta di 20 e possono causare Sanguinamento (DnT Leggero). Le squame formano un'emissione di diametro pari a 3 metri; la gittata massima è pari a 18 metri. La velocità è pari all'agilità dell'utilizzatore. Le zone interessate perdono lo strato squamoso.Tipo: Ninjutsu - Hebiton
    (Consumo: Medio)
    [Da genin in su]
    di colpo, scagliandosi sul volto del ragazzo, concentrandosi sugli occhi. Contemporaneamente la destra si mosse verso la tasca dove aveva nascosto la pietra, stringendo la pietruzza tra le mani e strappandola via insieme alla stoffa.

    Midori!! La sua voce spezzata richiamò l'evocazione all'attenzione: Tienilo fermo!

    Se Kaji non era Febh, avrebbe potuto sfruttare la tattica usata per ottenere la boccetta di veleno: le spine lo accecavano, mentre la grossa serpe si sarebbe lanciata verso di lui, tentando di mordereMorso [AdR]
    Speciale: L'utilizzatore può aumentare la potenza del morso di 10. Una volta a round, riducendo il danno di 10, rilascia un veleno che causa Semiparalisi per 2 round.(Consumo: 1/2 basso ogni attacco)
    [Da genin in su]
    il suo braccio sinistro, Hebiko usò il suo braccio sinistro per stringereSlot azione III - Presa
    For Blu +4 (Ts + 1 basso) (Sovraimpasto)
    ed immobilizzare il polso dell'altro, trascinandolo verso il basso sfruttando la lunghezza del suo braccio, costringendolo a piegarsi. Voleva occultargli la vista e impedirgli i movimenti il più possibile, impedendo che reagisse durante la sua azione successiva: la distruzione della pietra che lo teneva in vita. Le lacrime ancora scorrevano sulle sue guance, ma non poteva esitare. Distruggere quella pietra avrebbe eliminato solamente Kaji, Febh sarebbe rimasto, ma lasciare Kaji significava perdere la propria vita.Se fosse riuscita a prenderla in precedenza, l'avrebbe lasciata cadere, seguendola poi con un violento pugno, usando tutta la forza che poteva per distruggerla in mille pezzi. Se non avesse avuto la pietra in mano avrebbe usato la stessa forza, mirando però alla tasca e colpendo contemporaneamente la pietra ed il suo avversario, sperando che l'impatto fosse sufficiente a demolirla del tutto. In caso contrario sperava che i suoi precedenti assalti avessero immobilizzato a sufficienza l'altro, debilitandolo abbastanza per sottometterlo. Sapeva di doverlo uccidere per potersi sentire al sicuro, ma odiava quella sensazione, odiava sentirsi costretta a tutto ciò. E più di tutto, odiava essere arrivata ad uno scontro del genere proprio con Febh. Il sangue della sua ferita iniziava a colarle su tutto il corpo, macchiando il terreno. Se non fosse riuscita nella sua impresa, sia lei che lo Yakushi sarebbero morti. Avrebbe potuto tentare un colpo mortale dopo l'accecamento, ma non voleva. Che se ne fosse resa conto o meno, per la prima volta la kunoichi si stava sacrificando per qualcuno, mettendo da parte la soluzione più istintiva per salvare qualcuno.



    Chakra: 39/60
    Vitalità: 10/16
    En. Vitale: 26/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  500
    Resistenza: 500
    Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 575
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: Schivata
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Presa (pietra)
    2: Morso evocaz.
    3: Presa
    4: Pugno
    Slot Tecnica
    1: Attivazione TS
    2: Puntaspill
    Equipaggiamento
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Bolas × 1
    • Bomba Sonora × 1
    • Tirapugni con Lama × 1
    • Kaiken × 1
    • Amplificatore Suoni × 1
    • Respiratore × 1
    • Tonico Coagulante Minore × 1
    • Coltelli da Lancio × 5
    • Antidoto Base × 1
    • Frusta × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Tatuaggio da Richiamo × 1
    • Fumogeno × 1

    Note
    Status: Intorpidito entrambe le gambe / No equip eccetto kaiken
    TS turno I - Predatore: Rif+2
    2° turno Scaglie
    -9 chakra e -3 leggere dai turni precedenti


    Edited by Waket - 21/10/2018, 23:35
     
    .
  15.     Like  
     
    .
    Avatar

    È colpa tua. Ratty

    Group
    Staff GdR
    Posts
    15,690
    Reputation
    +1,590
    Location
    Top Secret...

    Status
    Online
    Uno Scontro Orribile
    = VIII =


    source



    Non credere che non mi dispiaccia...ma temo che tu davvero mi veda come un qualcosa che era dentro di lui ed è uscito, forse migliorandolo. Non è così. Io e lui non abbiamo nulla in comune, se non i primi anni di vita. Vedo che soffri, ma non ho scelta...io ho paura. Troppa per fidarmi di qualcuno. Troppa per fidarmi di te. Anche in questo erano mostruosamente diversi: sin dall'inizio della sua carriera Febh non aveva mai dimostrato, nella sua "unicità" mentale, di aver realmente paura di qualcosa che non fosse effettivamente e immediatamente pericoloso. La paura era per Febh un campanello di allarme e uno strumento per affrontare gli ostacoli, mentre per Kaji era la luce che guidava il suo intero operato. Quando vide il primo colpo andare quasi a segno sapeva di essere in netto vantaggio, se quello era il massimo che Hebiko poteva mettere all'opera. Cercherò di essere più rapido che posso. Aggiunse, quasi a volerla consolare, mentre la afferrava col chakra e cominciava a generare la sua Katana di chakra...solo per vedersi contrastato!

    Non ancora avvezzo a quel corpo così diverso da come lo aveva lasciato, il ragazzo aveva lasciato una finestra di tempo troppo ampia mentre caricava la sua tecnica, di fatto consentendo a Hebiko di contrattaccare con le sue squame, che vennero scagliate in avanti come fossero decine e decine di dardi taglienti. Tks! Dovette rinunciare alla sua tecnica e alla presa per portare entrambe le mani davanti al corpo e chinarsi, così da essere colpito solo da una manciata di dardi e certamente non in punti vitali [Difesa 1]Statistiche: Resistenza Viola +3 tacche - Ferita ½ Leggera diffusa al braccio destro e ½ Leggera al torso, testa indenne.

    Impasto Basso +3 Res
    Non pensare che questo basti per.... Approfittando della distrazione Hebiko aveva raggiunto la sacca porta-armi, strappandola dalla cintura con tutta la forza di cui disponeva, ma attirando anche le ire di Kaji, sul cui volto si era dipinta la più pura disperazione. NO! Stava per reagire quando Midori e un braccio dell'Erede gli bloccarono le braccia, causando danni abbastanza ridotti ma rallentandolo un poco [Danno]Statistiche: Ferita ½ Leggera mano destra + Semiparalisi; Ferita ½ Leggera braccio sinistro. NOOOO!!

    Con la forza di cui disponeva riuscì a liberarsi da entrambe le prese senza troppi problemi [Difesa 2]Statistiche: Forza Viola+2 tacche in ogni braccio

    Impasto MedioBasso +2 For per braccio
    , ma questo comportò una discreta perdita di tempo, così che per star dietro al tentativo di Hebiko di disfarsi della pietra dovette usare tutte le sue risorse, raggiungendo una velocità incomparabile! [Difesa 3]Statistiche: Riflessi Viola+6 tacche - Ferita Leggera al braccio destro e Leggera alla mano destra (3 leggere su 6 dell'arto)

    Impasto Medio +6
    Sovraimpasto Ferita Leggera al braccio
    Mentre il pugno calava, la mano di Kaji, pur danneggiata già pesantemente dalle scaglie e dal morso si strinse sulla pietra, incassando le nocche della Kunoichi, non senza danni, ma salvaguardando il prezioso strumento cui era legata l'esistenza stessa del ragazzo. Non posso permettertelo! Non posso! Piantando saldamente un piede a terra e stringendo la gemma tra le dita martoriate avrebbe spostato in avanti il baricentro avvicinandosi e cercando di colpire la ragazza con un montante dalla potenza mostruosa proprio al plesso solare, per spezzarle il respiro, mentre il suo invidiabile controllo del chakra rendeva quel colpo infinitamente pericoloso, capace di tagliare invece che distribuire la forza d'impatto [Azione 1]Statistiche: Velocità Viola, Forza Viola+4 tacche - Danno Tagliente

    Impasto MedioBasso Forza +4
    Controllo del Chakra Tagliente
    Abile: L'utilizzatore può rinunciare al danno ad area del Controllo del Chakra Distruttivo per causare danni taglienti con i suoi attacchi. Può causare Sanguinamento DnT lieve[Da chunin in su]
    !

    Quell'attacco tanto brutale non era però da solo, dato che in contemporanea il Kunai nella sua mano, ancora soggetto alla rotazione, aveva accelerato enormemente avvolgendosi di scariche elettriche fino a diventare un vero e proprio proiettile caricato di forza elettromagnetica. Il tempo di un respiro e quel dardo sarebbe partito dalla mano cercando di trapassare il petto della giovane Kunoichi [Tecnica 1 e 2]Statistiche: Kunai con Potenza 90 (10 base +20 Hajime, +20 Kaminari + 10 Colpo Vibrante +10 Impronta +20 Nin Perfette Inarrestabili) + DnT Leggero e Penetrazione 3

    Kaiten no Jutsu: Kaminari - Il Fulmine
    Villaggio: Oto - Specializzazione
    Posizioni Magiche: Caricamento (3)
    L'utilizzatore può aumentare la potenza di un oggetto sottoposto a Hajime di 20, aumentandone la capacità di penetrazione per una sola offensiva. L'oggetto ignorerà ogni difesa con valore di durezza pari o inferiore alla capacità di penetrazione.Tipo: Ninjutsu - Raiton
    (Consumo: Medio)
    [Penetrazione massima: 1 per grado ninja]
    [Da chunin in su]

    Colpo Vibrante
    Villaggio: Oto
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può incrementare la potenza del proprio equipaggiamento di 10 tramite la vibrazione dell'oggetto. Un impatto a round con la stessa causa uno stordimento (DnT Leggero). È possibile il disarmo avversario in caso di impatti tra armi: l'Agilità è pari all'energia dell'utilizzatore. Mantenere la tecnica richiede uno slot tecnica.Tipo: Taijutsu -
    (Consumo: Basso ogni colpo)
    [Da chunin in su]
    Talento: Impronta di Chakra Fulmine +10 Pot
    Talento: Sinergia Rapida Applico Azione Rapida a entrambe le tecniche della combinazione
    Talento: Impatto della Rotazione Causo Ferite Profonde
    Sinergia Potente Applico Ninjutsu Perfette e Inarrestabili a tutta la combinazione
    Ninjutsu Perfette e Inarrestabili +20 Pot

    Tratto Combinazione
    Mantengo Kaiten no Jutsu: Hajime con Slot Tecnica 3
    , mentre Kaji, immediatamente, dopo, approfittava per battere pesantemente un piede a terra vicino a quello di lei, così da trasmettere il chakra distruttivo e destabilizzarla, se non danneggiare direttamente il suo appoggio [Azione 2]Statistiche: Forza e Velocità Viola

    Distruzione ad Area Causa metà del danno entro 1,5m dall'impatto
    e per finire, andasse come andasse, avrebbe cercato un pugno all'altezza del fegato con la sinistra, appena liberata dal Kunai [Azione 3]Statistiche: Velocità Viola, Forza Viola+4 tacche

    Impasto MedioBasso Forza +4
    . Non spese troppo chakra per ottenere maggiore velocità, forte della sua superiorità fisica, cercando invece di enfatizzare i danni pur di abbattere quella che a tutti i conti era diventata la sua avversaria...mentre la mano destra terribilmente danneggiata (per Febh sarebbe stata una sciocchezza sistemarla ma Kaji non aveva questa possibilità) reggeva ancora la pietra tra le dita tremanti e spezzate, vicino al busto, nel posto più sicuro in cui poteva reggerle.

    Edited by Febh - 23/10/2018, 17:03
     
    .
17 replies since 10/12/2017, 18:01   435 views
  Share  
.