I Signori delle Stelle

[Contratto per Sho] [Paese delle Onde]

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  1. Ade Geist
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    ~ The Red Capes are coming!

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    I Signori delle Stelle
    XV



    Grazia. Era questa ciò che Sho stava offrendo a tutti. Nell'immobilità generale, la voce del Cinque Code echeggiava maestosa e regale per tutta la sala, vibrando sotto la pelle di ogni singolo lupo. Jaro comandò evidentemente a tutti i suoi compagni di fermare la battaglia. I lupi ritrassero i loro artigli e aggirarono i corrotti inermi, fermi, chi a terra, chi mostrando il collo sdraiati sul proprio dorso. Shishi giaceva imprigionato sotto l'enorme zampa del Jinchuuriki. Qualcosa era andato storto, l'uomo era stato più rapido di lui e non era riuscito nel suo intento suicida. Era spossato e psicologicamente distrutto ma aveva ancora la sua arroganza, la sua primaria, reale fonte di vita.

    Se solo sapessi ... se solo sapessi di cosa è capace il sangue non parleresti così. I Lupi Visione sono deboli. Potrebbero avere tutto ciò che vogliono se abbracciassero il destino che hanno scelto di ripudiare. Avevo trovato il modo ... avevo trovato il modo per aggirare il sacrificio di sangue. Dovevano solo ascotarmi. Dovevano solo ascoltarmi.

    E dicendo queste parole svenne, stremato. Cosa farsene di lui, a quel punto, era una sua scelta. I Lupi Visione invasero la stanza, con Okami in testa, ora nuovamente illuminato dalla sua aura azzurra, fortissima, sotto la diretta luce della luna piena. Aprirono la gabbia dove Hanako era tenuta in prigionia e liberarono i loro compagni.

    Grazie .... grazie, ti saremo per sempre debitori. Ti sei unito al Contratto dei Lupi Visione per salvarmi, hai combattuto contro il nostro nemico soltanto perché avevi a cuore il nostro destino. Non ti avevamo promesso niente eppure tu ci hai salvati. Ti dobbiamo tutti, ed è per questo che oggi dovremmo festeggiare. Abbiamo bisogno di qualche ora ma dovremmo essere in grado di sistemare questo posto. Non possiamo lasciare la Vasca della Luna in queste condizioni e dobbiamo anche un po' ripulire. Potresti andare a recuperare Inuarashi con Jaro ed una squadra di esploratori, se è ancora ferito.

    Il viaggio sarebbe stato molto più breve dell'andata, sia per i poteri di Jaro, sia perché questi era un'ottimo esploratore, capace di guidare il suo gruppo a passo svelto e nei sentieri più impervii con l'assoluta sicurezza e rapidità. Nel frattempo, a Monte Argento, i lupi si sarebbero adoperati perché tutto tornasse come prima. I detriti vennero rapidamente spaccati, sollevati e riposti in una stanza apposita, in attesa che, in qualche modo, qualcuno aiutasse i Lupi Visione a ricostruire il loro sacro tempio.
    Inuarashi non si era spostato da dove l'avevano lasciato; tuttavia nella casa della donna c'erano altre due persone: Akira e la Sciamana. Erano tutti in cerchio intorno al basso tavolino al centro della stanza, intenti a giocare a carte. Akiria aveva grandi cerotti bianchi un po' ovunque ma sembrava stare bene. L'incontro col suo nemico si era risolto nella fuga di quest'ultimo. La questione non era risolta, certo, ma probabilmente non avrebbe più dato noia a nessuno per molto, molto tempo.
    Quando videro Sho e Jaro entrare dalla porta della capanna, scattarono tutti rapidi in piedi, facendo volare le carte ovunque nella stanza e tentando, maldestramente, di nasconderle col proprio corpo. Erano tutti lì in attesa di sapere come era andata la sua battaglia ed avrebbero fatto qualsiasi cosa egli avesse chiesto. Dopotutto Inuarashi era richiesto al Monte Argento.


    [...]

    Tornarono al tempio che era quasi mezzanotte. Jaro concesse a Sho l'ingresso principale, quello che dava direttamente sul corridoio tra la Sala del Sole e la Sala della Luna. Il portone, enorme anch'esso come tutto il resto della struttura incastonata nella roccia del Monte, era simbolicamente diviso a metà, da una parte argenteo, da una parte dorato. Le decorazioni erano sfarzose ma semplici, mai barocche, fini e misurate. Una volta entrati l'ambiente tutto era decorato con piccole candele fluttuanti ed il soffitto sembrava replicare la volta celeste. La Sala del Sole era inaccessibile e le lanterne che in essa erano solite illuminare l'ambiente erano spente. Su tutto il monte era calata una luce surreale: tutto sembrava come bagnato, madido, filtrato da una fessura eppure estremamente luminoso. Entrando nella Sala della Luna l'enorme buco sul tetto avrebbe raccontato più di mille parole. La Gabbia dove Hanako era stata rinchiusa, Shihi ed ogni amenità, compreso il corpo senza vita del lupo visione sacrificato dal Corrotto, erano scomparsi. C'era un silenzio irreale e la magia della notte quieta. Inuarashi camminò fino ai piedi della Vasca della Luna, posizionandosi con lo sguardo rivolto verso la porta. Dietro di lui e quindi dietro la vasca vi erano Okami e Hanako rispettivamente alla sua destra ed alla sua sinistra ed accanto a loro altri due Lupi antropomorfi. Davanti alla porta, tutti in fila, seduti sulle zampe posteriori, stavano sull'attenti i lupi non antropomorfi alla testa dei quali vi era Jaro.

    Ninja della Foglia, vieni avanti. Se siamo qui riuniti, oggi, è solo merito tuo. Sei riuscito là dove noi non potevamo, hai sconfitto chi era divenuto più forte di noi. Lo hai soggiogato e costretto alla resa. Hai compreso quello che noi non avevamo compreso, hai trovato come fermare il suo macabro rituale prima ancora di essere riuscito a capire chi fosse.


    Dicendo ciò portò le braccia al cielo, allargandole. Dopo una breve nuvola di fumo comparve un gigantesco rotolo avvolto intorno ad un enorme pennello.


    Intingi la punta del Pennello dentro la Vasca della Luna e scrivi il tuo nome sul rotolo degli evocatori per siglare definitivamente la tua appartenenza al contratto. Okami, Jaro, venite qui.


    I due lupi si mossero, mettendosi alla destra ed alla sinistra di Sho. Jaro porse la sua testa, Okami il suo petto.


    Incidi col sangue i palmi delle tue mani e poggiali sul corpo dei due lupi che maggiormente ti hanno aiutato durante questa missione. Giura con loro e loro saranno per sempre al tuo fianco.
    LUPI! Acclamate il nuovo membro del contratto! LUPI! Gioiamo della nostra salvezza e della nostra fortuna!



    Così, mentre il chakra fluiva dal corpo di Sho verso i due canidi, un ululato potentissimo, dolce e terrificante allo stesso tempo, invase la sala, elevandosi verso la Luna. Un nuovo lupo era entrato nel branco ed il branco lo stava accogliendo.


    Benvenuto, Sho.




    Con quelle parole iniziava la vera festa dell'Unione. Cibo fu portato da ogni dove, danze e giochi furono inscenati da ogni lupo. Il clima era della gioia più pura, più semplice, della felicità tipica di quei momenti di sollievo. Erano stati separati, lontani l'uno dall'altro, avevano vissuto momenti indimenticabili a distanza, non avevano potuto comunicare perché prigionieri di un grande male. Ma per questo non erano meno soli, non erano meno insieme, non erano meno branco. Ed ora che il momento difficile era terminato, la gioia dello stare insieme era tornata più forte che mai perché mai un membro del branco avrebbe lasciato i suoi simili.
    Tornare a casa sarebbe stato per sempre diverso.
     
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