Il martire e la MikoContratto per Murasaki Hyuga

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  1. Alkaid69
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    Aveva ricevuto una foto e una spiegazione molto dettagliata di quello che avrebbe dovuto fare. Il primo passo era trovare una Genin della Foglia, tale Murasaki del clan Hyuga; il clan Hyuga dovevano essere spesso usato come spauracchio nei racconti di paura per bambini, aveva sempre pensato Kunihiro, dati i loro inquietanti occhi bianchi che ben si prestavano all'orrido.

    Con questa persona, Kunihiro avrebbe dovuto affrontare una missione nel Paese del Tè; nulla di particolarmente impegnativo, gli avevano assicurato, al che il ragazzino aveva sbuffato, presagendo la noia di dover affrontare l'ennesima missione di investigazione. A nulla erano valsi i suoi tentativi di fallire di proposito missioni di quel tipo, adducendo scuse impossibili: continuavano a riproporgliele, forse per un contorto gioco masochistico, forse per impartirgli qualche lezione incomprensibile.

    Ci mise poco tempo a individuare la ragazza: gli avevano dato un rapporto dettagliato sulle sue abitudini, in modo che potesse raggiungerla tempestivamente.
    La seguì a lungo, mantenendosi a distanza da lei, ma avvicinandosi pian piano per capire quando e se lo avrebbe percepito. Usò il suo meccanismo mimetico, che lo rendeva nascosto alla vista e fece uso totale delle sue capacità furtive.
    Quando fu alla distanza di un paio di metri dal volto della ragazza, si rese conto del fatto che doveva essere sua coetanea, o poco più giovane e che indubbiamente i suoi occhi bianchi dovevano essere stati partoriti da una qualche mente contorta e amante dell'orrore.

    Spense il meccanismo mimetico. Sorrideva.

    -Aaah, Hyuga Murasaki-saaan, che coincidenza incontrarla qui! Beh, non proprio una coincidenza, sono Kunihiro Horikawa e stato inviato qui perché ci sarebbe una missione da- ommioddio cosa le è successo agli occhi??? Sta bene? Le serve un dottore??

    Lo stupore non era altro che emulato, conosceva già il suo aspetto, ma fingere di non saperlo gli era sembrato divertente, così come fare in modo che quella dovesse spiegargli tutto quanto.
    Si ricompose.
    -Bene, contento di sapere che sta bene, io comunque un'occhiatina la farei dare da uno esperto, non si sa mai! Ad ogni modo, come dicevo, sono qui per questa missione per la quale dovremo partire al più presto. Sìsì, oggi, tipo adesso, ecco, nel Paese del Tè, sa? In cosa consiste? Ah no questo non l'ho chiesto... oddio, mi hanno detto qualcosa a proposito di un tempio... o erano due? Non ricordo. Comunque dobbiamo andare qui... Le mise in mano una cartina con un punto disegnato. Era una zona non lontana dalla costa, a sud-est del Paese, un'area prettamente rurale lontana dalle tipiche rotte commerciali. Non sembrava esserci nulla nei dintorni.
    -Quindiii... si parte! Yeeee, mani alzate, felicità! Su, su, non faccia quella faccia! Vedrà, vedrà, ci divertiremo!
    E così dicendo, fece per avviarsi.

     
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    Il Martire e la Miko


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    Era una mattina come le altre in quel di Konoha, e, come ogni giorno, Murasaki si stava dirigendo dalla piazza cenrale al quartiere Hyuga, percorrendo pigramente la lunga via principale della Foglia. Si era appena separata dalla sorella, che doveva sbrigare qualche ulteriore faccenda in amministrazione per conto del padre, quando la sua solita camminata venne interrotta dal palesarsi di un quantomeno particolare figuro, che sembrò quasi materializzarsi a nemmeno un paio di metri della Hyuga.

    Aaah, Hyuga Murasaki-saaan, che coincidenza incontrarla qui! Beh, non proprio una coincidenza, sono Kunihiro Horikawa e stato inviato qui perché ci sarebbe una missione da- ommioddio cosa le è successo agli occhi??? Sta bene? Le serve un dottore??

    La ragazza sbattè un paio di volte le palpebre, cercando di comprendere fino a che punto il ragazzo che le era comparso davanti fosse serio, e quanto invece la stesse prendendo in giro.

    Il piacere è mio, Horikawa Kunihiro. Immagino tu non abbia passato molto tempo nel villaggio, altrimenti sono certa che non avresti tali dubbi.

    Sorrise appena inclinando il capo verso destra. Si mantenne comunque a distanza di sicurezza, tenendo le mani incrociate davanti al grembo, pronta comunque ad afferrare la propria borsa con le armi, qualora ve ne fosse stato bisogno.

    Comunque, ti ringrazio per la preoccupazione, ma questi sono semplicemente gli occhi con cui sono nata. È la caratteristica dei portatori del Byakugan, una delle più antiche eredità genetiche della Foglia.
    Bene, contento di sapere che sta bene, io comunque un'occhiatina la farei dare da uno esperto, non si sa mai! Ad ogni modo, come dicevo, sono qui per questa missione per la quale dovremo partire al più presto. Sìsì, oggi, tipo adesso, ecco, nel Paese del Tè, sa? In cosa consiste? Ah no questo non l'ho chiesto... oddio, mi hanno detto qualcosa a proposito di un tempio... o erano due? Non ricordo. Comunque dobbiamo andare qui...

    Le allungò una cartina, scaricandogliela in mano senza troppe cerimonie. La Hyuga lo guardo un attimo perplessa, non era di certo abituata a un tale livello di familiarità da parte di uno sconosciuto.

    Grazie, Kunihiro. È un onore per me accompagnarti in questa missione. Quando vuoi possiamo partire, non ho nessuna rimostranza a riguardo.

    Ripose la cartina nella borsa, mentre quello cominciò ad avviarsi, non senza molte cerimonie. Murasaki gli si affiancò, mantenendo un passo simile al ragazzo.

    Ma dimmi, Kunihiro. Mi sembra che tu sappia molto sul mio conto, fin troppo. Eppure, io di te non so nulla. Chi è dunque che sto accompagnando in missione?
     
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  3. Alkaid69
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    La ragazza fu giustamente sorpresa dal comportamento del ragazzino (che era esattamente la reazione che Kunihiro avrebbe voluto) e non fece neanche troppe storie nel seguirlo, cosa che Kunihiro non mancò di farle notare, specie dato che quella aveva chiesto chi Kunihiro fosse solo dopo aver accettato:

    -Sa, lei mi piace Murasaki-san. Voglio dire, accettare così, senza troppe cerimonie, di seguire uno sconosciuto potenzialmente malintenzionato. Lei ha fegato! Davvero!

    E così dicendo, non voleva fare altro che destabilizzare ulteriormente le sicurezze della ragazza.

    -Ma si sa, siamo in un periodo di relativa pace da quasi due annetti... intendo dall'ultima grande catastrofe. Lei forse non era ancora neppure uno shinobi allora... e la pace rende sicuri. Bella cosa eh? La pace... io, personalmente, preferisco il caos, ma sono gusti!

    Dopo qualche secondo, mentre continuavano a camminare, Kunihiro fece finta di essersi ricordato la domanda della ragazza:

    -Oh! Che sbadato, lei mi ha chiesto chi sono, giusto? E chi può dirlo? Lei sa dire esattamente chi lei sia? E' così facile definire sé stessi agli altri ma soprattutto a sé stessi? Mmmmh, sapete forse sarebbe meglio che rimanga tutto un mistero. D'altronde, io sarei anche uno shinobi di alto grado e dovrei mantenere la mia identità... segreta! Quindi meno cose lei sa di me, meglio sarà per la sua stessa sicurezza. No no, non si preoccupi, non è una minaccia o cosa, però sa, uomo avvisato...

    Se quella avesse insistito, allora Kunihiro avrebbe sorriso:

    -Heeee, quindi lei dà adito alla curiosità anche a sue stesse spese? Non c'è che dire, davvero intrepida! E cosa vuole sapere, esattamente?

    Il viaggio sarebbe durato alcune ore, durante le quali non ci sarebbero state pause e la genin avrebbe dovuto stare al passo di Kunihiro, che tuttavia non avrebbe tenuto un passo più lento per permettere alla genin di stargli dietro. Entro breve, la ragazza si sarebbe trovata a dover praticamente inseguireCominciamo entrambi con 0 Passi, ma avendo maggiore velocità ottengo +1 passo ogni turno, quindi per starmi dietro dovrai spendere chakra e vitalità per ottenere +1 passo ogni round (come da regolamento sugli Inseguimenti). L'inseguimento dura in tutto 8 round, dopodiché Kunihiro rallenterà.
    il chunin della Foglia, cosa che non le sarebbe riuscita senza una buona gestione delle risorse sia vitali che di chakra. A nulla sarebbero valsi eventuali reclami o urla della ragazza.

    A un certo punto, Kunihiro avrebbe rallentato, commentando che erano arrivati. Tuttavia, non c'erano templi nelle vicinanze, e anzi, tutto intorno a loro era foresta, con delle enormi rocce cuneiformi che teppezzavano l'intera vallata. In lontananza, un enorme montagna dalle pareti scoscese e lisce la faceva da padrone.

    -Eh sì, in accademia avevano proprio ragione, scalare quella cosa è impossibile! Non ce la faremmo mai e finiremmo tutto il chakra. E il chakra ci serve, non crede anche lei, Murasaki-san?

    Considerando quanto era successo fino a quel momento, quella frase avrebbe dovuto urtare non poco la ragazza degli Hyuga. Kunihiro piazzo al suolo uno dei suoi sigilli remoti e poi disse:

    -Ecco brava, quindi saliremo su uno di questi!

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    Fece segno a uno degli enormi pilastri di roccia naturali non lontani da loro. Era altro circa trenta metri, e tramite il chakra adesivo entrambi avrebbero potuto tranquillamente scalarlo. Il problema era che la montagna, sulla quale si doveva trovare il tempio, era tutt'altro che vicina, e fra loro e la parete della montagna c'erano innumerevoli pilastri di roccia, gli uni vicini agli altri, alcuni più lontani, tutti che formavano una sorta di enorme scala non contigua verso il versante della montagna. Ma sarebbero riusciti a saltare dall'uno all'altro senza problemi?
    Arrivata in cima, Murasaki avrebbe potuto dire, almeno dalla posizione in cui si trovava, che avrebbero dovuto riuscirci. Tra gli uni e gli altri c'erano pilastri forse tre o quattro metri di distanza. Forse alcuni, parecchio in lontananza, avrebbe potuto vedere anche grazie ai suoi particolari occhi essere un po' più lontani, ma difficile dirlo, specie perché il suo livello in quella tecnica era troppo basso per poter valutare, a centinaia di metri di distanza, gli esatti metri che dividevano due corpi così grandi.

    Per il momento avrebbe dovuto fidarsi e... saltare.
     
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