Occhio per Occhio

La giornata era cominciata in maniera piuttosto normale per Murasaki. Aveva fatto colazione nei giardini, mentre piacevoli venti caldi provenienti dal sud annunciavano l'imminente arrivo dell'estate, e qualche timida lucertola cercava di accaparrarsi i primi raggi di sole della stagione. A villa Hyuga pareva regnare la calma, e in tutto il quartiere si poteva udire il normale chiacchiericcio di una giornata infra settimanale. Verso le 11, tuttavia, la ragazza venne chiamata a rispondere alla porta; lì, trovò un messo dell'accademia.

Murasaki Hyuga?
Sì, sono io. Dica pure.
Ho per lei una missiva dall'Accademia. Nell'ambito di un nuovo programma di addestramento in fase di sperimentazione, le è stata affidata una nuova recluta che dovrà a breve sostenere l'esame per il grado Genin. Troverà tutti i dettagli all'interno del rotolo.

La Hyuga non ebbe nemmeno il tempo di rispondere, che quello era già svanito in una nuvola di fumo bianco. Rigirando il piccolo rotolo che l'uomo le aveva lasciato in mano, sul cui sigillo era impresso il carattere 師, si diresse verso le sue stanze, incuriosita da questo nuovo compito.

[...]

Altrove, Ruka Uchiha avrebbe potuto assistere ad una scena simile. Uno shinobi
dell'Accademia si sarebbe palesato alla sua porta, e avrebbe affidato al diretto interessato un piccolo rotolo di color rosso spento, recante il carattere 學 sul piccolo sigillo sopra impressovi. Solo Ruka avrebbe potuto aprirlo.
Questo il contenuto del rotolo:


Il campo di addestramento n°18 si trovava appena fuori i confini del villaggio della foglia. Il fondo era erboso e tutto sommato regolare, con qualche masso sparso qua e là. Metà del campo era ricoperto da una rada boscaglia, con alberi alti non più di 12m, ma ricchi di fogliame rigoglioso. Lo spiazzo era di forma rettangolare, misurando circa 100m in lunghezza e 70m in larghezza. L'entrata era delimitata da un'alta staccionata, il cui unico punto d'accesso era un cancello in ferro battuto. Una volta giunto a destinazione, Ruka avrebbe trovato il campo di addestramento deserto, avendo dunque la possibilità di esplorarlo o di attendere il proprio tutor.

Dopo circa cinque minuti, Murasaki si sarebbe finalmente palesata, scendendo da uno degli alberi presenti nel campo, e atterrando il più possibile vicino allo studente. Il ragazzo degli Uchiha si sarebbe trovato di fronte una ragazza di circa 1.65m, apparentemente abbastanza esile. La cosa che più risaltava erano sicuramente gli occhi bianchi, contornati da un viso gentile, dai lineamenti delicati. I lunghi capelli nero-viola erano raccolti in una treccia, mentre il tipico coprifronte della foglia le incorniciava il viso. Il vestiario era comodo, adatto ad una giornata di addestramento: pantaloni elastici su cui spiccava orgoglioso il simbolo degli Hyuga, sandali, maglietta e giacca lunga, tutto sulle tonalità del marrone chiaro e rosa antico. Quando Ruka le si fosse avvicinato, la ragazza l'avrebbe accolto con un sorriso.

Tu devi essere Uchiha Ruka, piacere. Il mio nome è Murasaki, del clan Hyuga. Oggi sarò la tua tutor. Come ti avranno già detto, l'Accademia sta sperimentando un nuovo sistema per preparare i futuri Genin alla vita da ninja, affiancandoli ai nuovi Genin - come la sottoscritta - così che possano ricevere aiuto e consiglio.

La giovane Hyuga si sarebbe quindi mossa verso uno dei massi lì presenti, sedendovici sopra.

Dimmi un po' di te, Ruka. Hai dunque deciso di metterti al servizio di Konoha, giusto? Cosa ti ha spinto a fare questa scelta? Cosa significa per te il villaggio, e l'esserne un ninja?