Musei no Uta - Il Canto Senza Suoni

Le Grotte del Silenzio

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Yato Senju
        +1   Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    304
    Reputation
    +163

    Status
    Offline
    Una Goccia nel Vuoto
    Kenjutsu 2


    Chinai il capo con rispetto alle spiegazioni del Sensei. Quell'uomo aveva una conoscenza e un potere che erano assai lontani dal mio stato attuale e ci sarebbero voluti anni per raggiungere simili capacità, anche se per quel che potevo vedere, il controllo delle sue emozioni era, almeno in quel preciso momento, inferiore al mio. Piccoli movimenti, alcune espressioni brusche: era impaziente. Vi ringrazio per la lezione e per l'opportunità, allora, Sensei. Sempre formale, anche se era passata molta acqua sotto i ponti: alla fin fine io lo stavo usando per migliorarmi, e gli permettevo di usarmi per le sue losche faccende nel mentre, ne eravamo entrambi pienamente consapevoli.

    Arrivarono due ninja. Uno era poco più che un ragazzo dalla pelle colorata dal sole di Suna, non molto più grande di me ma già capace di opporsi al clima rigido senza apparente bisogno di abiti pesanti. Difficile trattenere un moto di invidia davanti al talento: avessi avuto le capacità così avanzate la Missione sarebbe stata molto più vicina. L'altro era oltremodo strano, anche per i criteri dei conoscenti di Feng Gu (che, ricordiamo, includevano il Flagello e una specie di Ermellino Delinquente): non una traccia di umanità nei gesti e nei modi, così come l'aspetto interamente nascosto da tessuto e acciaio, quasi a lasciare il dubbio se quell'essere fosse realmente mai stato vivo, e non piuttosto un macchinario animato di cui si leggeva in certe leggende. Zong Wu è il nome con cui mi è noto. Risposi, senza particolari fronzoli. In una missione Accademica capitò le nostre strade si incrociarono, ci diede una mano e alla fine gli chiesi di istruirmi nell'arte Ninja, non trovando a Konoha degli elementi sufficientemente abili per quelli che sono i miei scopi. Mi chinai nuovamente. E ora nuovamente mi trovo davanti a un ostacolo nella mia formazione, per perfezionare l'arte della spada. Se il Sensei vi raccomanda, allora sarei più che onorato di apprendere da voi, se mi riteneste degno. Lo chiesi in maniera molto asettica, questo va detto, come se fosse una transazione d'affari, tutto stava a vedere cosa avrebbe risposto l'uomo mascherato.

    Le questioni sul Flagello, per quanto interessanti da tenere a mente visto quanta gente gli si opponeva, non mi riguardavano direttamente e mi limitai a mandare a memoria che sia Suna che Kiri, in quelle due persone, gli volevano dare la caccia. Non mi sentivo di dar loro torto, lo ammetto, ma era sempre utile considerare il Flagello una risorsa da scatenare sull'Hokage, una volta o l'altra. Non ne avrei comunque pianto la scomparsa se lo avessero eliminato. Quanto allo sterminare dei pipistrelli, francamente non mi interessava affatto. Se era per quello che il Sensei mi aveva portato dietro allora li avrei uccisi. Ero il più basso in grado, a giudicare dai toni, e non avrei fatto altro che seguire gli ordini.

    big_room01


    Per ninja di quel calibro procurarsi un grosso cervo non sarebbe stato affatto un problema nonostante l'ambiente più che ostile. Personalmente avrei avuto forse qualche difficoltà all'inizio, ma il legno mi era alleato e un cervo non si sarebbe mai aspettato di essere attaccato dai rami e tronchi dietro a cui normalmente si nascondeva. Certo a quanto a si diceva in giro l'altra grossa isola di Kiri, Genosha, aveva un clima addirittura più rigido, ma non volevo concentrarmici troppo. Secondo le indicazioni fornite dal pipistrello bianco esisteva una grotta che fungeva da tramite per le Grotte del Silenzio. Esse non si trovavano materialmente dietro quello squarcio nella roccia, ma con il giusto rituale attraversare quella soglia portava in quel luogo mistico dove normali animali avevano sviluppato chakra e coscienza. Il parallelo con i cambiamenti dimensionali della Colonna Evanescente bastavano a risvegliare dei brividi sopiti a cui non volevo pensare assolutamente, e se non altro il terreno era solido e reale, concreto, a differenza della foresta senza vita e delle stanze prive di senso di quel luogo che non era un luogo.

    Camminando sul terreno polveroso, a malapena illuminato da poche torce sulle pareti, sembrava che l'unica via percorribile portasse verso un anfratto buio dove ogni luce perdeva di significato. Sensei...sembra che la transizione sia stata meno disturbante di alcune nostre esperienze recenti...ma a parte questa sala iniziale non c'è luce più avanti. Le torce alle pareti erano di grandi dimensioni e trasportarle non sarebbe stato né comodo né utile, né si vedeva muschio fosforescente o altre fonti di illuminazione che potessero tornarci comode. Posso generare dei rami da usare come torce se necessario, anche se in mezzo a quel buio sarebbe come attaccarci un bersaglio addosso. Cosa sappiamo di questo luogo? Abbiamo un piano d'azione?

    Improvvisamente un suono assordante ci piovve letteralmente davanti, come una violenta onda d'urto che, se ci avesse colpito appieno, certamente avrebbe fatto sanguinare più di un timpano...ma sembrava solo un colpo di avvertimento o qualcosa del genere perché, anche se un po' scossi, ne uscimmo del tutto illesi. Sopra di noi un'ombra massiccia discese danzando in maniera irregolare al bagliore del fuoco, fino a fermarsi a poca distanza, battendo le ali ritmicamente. Era un gigantesco Pipistrello con tanto di armatura e qualche cicatrice, e questo lo identificava quasi sicuramente come un'abitante di quel luogo che eravamo venuti a razziare, più o meno. Ma agli occhi del risorto sarebbe certamente saltato agli occhi come una vecchia conoscenza di quando ancora era legato ai Megachirotteri: Druy, o qualcosa del genere, una delle creature più potenti del contratto...anche se restava da capire cosa ci facesse in quel luogo e non nelle terre in cui lo aveva incontrato per la prima volta.

    L'essere sembrava intento a fissarci, anche se probabilmente il suo spettro delle percezioni era decisamente più ampio del nostro, valutando ogni suono emesso dal nostro corpo come fosse una traccia rilevante almeno quanto il colore degli occhi o dei capelli. Il mio nome è Du-Rui, Emissario della notte. Quale desiderio vi porta alle Grotte del Silenzio? Quella voce era stranamente disturbante, come se parlasse su più frequenze, delle quali potevamo sentire solo una parte...forse altri esseri viventi avrebbero percepito un canto melodioso o profonde inflessioni mediate da un timbro sublime, ma per le semplici orecchie umane quel suono era solo una fastidiosa incompiuta. Questa non è terra per esseri umani, ma ultimamente sembra che stiate abbondando. I Mostri Ombra sono una nostra prerogativa, non un passatempo per shinobi annoiati. Proseguite per la grotta, mantenete la sinistra e raggiungerete la grotta da cui è possibile l'uscita.

    Qualcuno era entrato nelle grotte? E si poteva uscire solo da un punto diverso da quello in cui eravamo entrati? Guardai il Sensei e l'Inquisitore con aria dubbiosa: quanto di tutto questo era stato riferito dal loro informatore, il pipistrello bianco? In realtà la creatura era stata abbastanza reticente, riferendo che per rinsaldare il rapporto era bene che fosse la Baronessa a spiegare ciò che era accaduto nelle Grotte. Aveva solo accennato al fatto che esistevano diverse caste all'interno delle Grotte del Silenzio, e che la strada attraverso cui i non-pipistrelli potevano uscire era quella che dava il nome al luogo: qualunque rumore attivava trappole letali contro chi provava ad andarsene.

    Se interrogato rispetto all'altro uomo entrato nelle Grotte, Du-Rui avrebbe replicato quasi con tono seccato, per quanto fosse difficire cogliere sfumature nella sua strana parlata. Un guerriero annoiato. In cerca di brividi e di risposte. Non so cosa abbia trovato ma dopo aver parlato coi suoi antenati è disceso nell'abisso in cerca di un Mostro Ombra, affermando di voler combattere contro quelle creature per riempire il vuoto, qualunque cosa intendesse. Ha detto di chiamarsi Kazuhiro, ma non so se è vivo, morto, o se è già andato via dalle Grotte, parliamo di due settimane fa. Non sembri intenzionato a fermarci... Avrei detto. Non sei il guardiano di questo posto? Una serie di schiocchi rapidi, in quello che doveva essere il suo modo di ridere, fecero fischiare le orecchie per qualche secondo. Guardiano? Io sono solo di passaggio, mi piace riposare qui. Non servono guardiani nelle Grotte del Silenzio, non è a ciò che viene da fuori che prestiamo attenzione, ma a ciò che viene da sotto. Inoltre io e i miei pari non apparteniamo alla società degli altri pipistrelli. I Megachirotteri sono guerrieri, noi combattiamo i Mostri Ombra e seguiamo le nostre faccende, ma non ci immischiamo nella politica, e siamo al di sopra delle loro leggi. Semplicemente questo è il nostro luogo natale, e a turno veniamo a combattere.

    I Mostri Ombra erano creature deformi provenienti dall'abisso sotto la loro città. A quanto sembrava dalla grotta in cui ci trovavamo si raggiungeva un'ambiente molto più largo e senza un pavimento, con la Colonia dei Pipistrelli che era stata costruita a testa in già sul soffitto, con alcuni passaggi per gli umani, creati molti secoli prima, che tuttavia non consentivano un pieno accesso. Sotto la città il buio avanzava senza fine, ma dal fondo emerevano ogni tanto i Mostri Ombra...e i Pipistrelli da generazioni, sin dalla loro origine, esistevano col preciso scopo di impedirne la fuga...o almeno questo ci disse la creatura, quando chiedemmo spiegazioni. Essendo una casta a parte, o comunque un completo estraneo alle faccende dei Pipistrelli Vampiri e della società locale, non avrebbe avuto molto altro da dire, ci aveva fermato solo per pura curiosità e per consigliarci di andarcene. Ma non sarebbero servite grandi indicazioni, perchè in qualche modo, intrapresa la strada più buia, la Yakusoku avrebbe avuto come una lieve vibrazione, agendo come una bussola che ci avrebbe guidato verso la Baronessa, in un dedalo di ponti sospesi in legno marcescente (li avrei rafforzati con le mie capacità dove possibile) tra grotte e stalattiti cave che facevano da nido a pipistrelli di ogni forma e dimensione. La Colonia non era per nulla paragonabile a una città in senso "umano", e a volte sarebbe stato necessario saltare e compiere gesti acrobatici per andare avanti, anche considerando che le uniche luci sarebbero state quelle che ci portavamo dietro...e la mia mancanza di conoscenze sul chakra adesivo per camminare al contrario pesavano come un macigno di inadeguatezza nella mia mente, rendendomi terribilmente frustrato.

    Per qualche motivo nessuno ci avrebbe fermato o importunato, sembrava che i Pipistrelli ci stessero ignorando appositamente...fino a quando la Yakusoku non smise di condurci. Nessuno intorno, o almeno nessuno che si facesse avanti, mentre stavamo su un ponte sospeso sopra l'abisso più nero che avessi mai contemplato...abbastanza da rendermi inquieto. Senza una guida e nessuno in vista...cosa potevamo fare per attirare l'attenzione? In che modo presentarci?
     
    .
51 replies since 14/5/2018, 21:48   1115 views
  Share  
.