Musei no Uta - Il Canto Senza Suoni

Le Grotte del Silenzio

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  1. Yato Senju
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    L'Eleganza della Notte
    Kenjutsu 3


    Non intendo appropriarmi dei segreti di alcun clan. Tutto ciò che desidero è una guida, dovessi anche seguire la strada più ardua e costruirmi uno stile da zero. Ma non posso farlo da solo, io conosco i miei limiti. Ammisi, aspettandomi un simile rifiuto, ma quando l'uomo mascherato propose la sua prova di forza acconsentii senza perdermi in chiacchiere. Usai il Mokuton, quello si, ma solo per guadagnare tempo. Una spada non era uno strumento con cui cacciare, aveva scopi più alti...o almeno questo era il modo in cui vedevo la faccenda.

    Attraversato l'ingresso delle grotte con l'appropriato rituale, tutti noi ci trovavamo nel buio, solo per essere accolti da un chirottero che effettivamente era lì solo di passaggio e sembrava piuttosto loquace. Ci consigliò di andarcene, ma non era una guardiano e il suo voleva solo essere un avvertimento amichevole, per quanto portato da una creatura che probabilmente mi poteva strappare in più parti con un solo attacco delle sue possenti ali. Desiderio, perchè è la parola usata da quel Kazuhiro. Quando gli chiesi cosa fosse venuto a fare, lui mi rispose che aveva un Desiderio. La parola mi ha colpito, normalmente i Kuei che vengono qui lo fanno perchè non hanno più motivo di restare tra gli esseri umani. I...Kuei? Mi pare che sia un clan della Zanna, o almeno così ho sentito dire alla Colonna Evanescente, o sbaglio? Sono umani molto affini alla nostra specie, vengono soprannominati i Fratelli della Notte. E i più potenti tra loro vengono a vivere tra noi, ma non spetta a me parlare della loro casata.

    Kyofu era poco distante ed emise una lenta serie di schiocchi. Non pensavo foste interessati ai Kuei, ma solo al mio precedente evocatore. Loro diventano pipistrelli...ma quando raggiungono l'apice della loro arte la trasformazione tende a diventare persistente. Diventano sempre meno umani...ma sarà la Baronessa a spiegarvi meglio cosa è accaduto dopo la Diaspora delle Lame. Dopotutto è stata la prima. Lasciato Du-Rui al sui riposo, tutti noi avanzammo per la città al contrario, dove fortunatamente erano state allestite delle passerelle e dei ponti per i pur rari visitatori umani...anche se nell'avvicinarci al nucleo della Colonia alcuni edifici diventavano maggiormente riconoscibili, con pavimenti veri e propri al posto dei soffitti, e tutto in buono stato, curato. Hohenheim, futuro Kazekage, aprì i suoi sensi all'ambiente circostante solo per scoprire un gran numero di fonti di chakra nascooste nel buio sopra di loro e negli anfratti, alcune grandi, altre molto piccole, altre ancora parevano frammentate, come se venti o trenta creature condividessero la stessa identica quantità e qualità di chakra. Difficile dire chi fosse la Baronessa, nessuna fonte raggiungeva le caratteristiche del Risorto o dell'Inquisitore...anche se entrambi parevano avere qualcosa all'interno, come una presenza non troppo dissimile dalla sensazione trasmessa dai Jinchuuriki. Io, al confronto, ero decisamente banale al suo occhio interiore.
    Ma quello che più di tutto lo avrebbe turbato sarebbe stato ciò che stava sotto di noi, nel buio impenetrabile di quell'abisso, dove un unico chakra, oscuro, oppressivo, ribolliva come un mare di lava pronto all'eruzione, tanto intenso e perverso che concentrarcisi più di qualche istante avrebbe provocato una nausea intensa al giovane Jonin, persino minando il suo equilibrio.

    Guidati più dalla Yakusoku che dalle percezioni del ninja di Suna, attraversavamo la città, non senza turbamento almeno da parte mia, che sentivo sempre più pressante la mia inadeguatezza e il bisogno quasi disperato di superarla. In tutto questo il Sensei non era utile per mantenere la concentrazione, visto che sembrava persino più agitato di me anche se ne ignoravo il motivo, mentre non conoscevo abbastanza Hohenheim per parlargli (era di alto rango, magari conosceva l'hokage e non potevo rischiare errori) e di fatto l'Inquisitore non mi aveva ancora accettato come allievo. Le torce che avevo acceso si spensero all'improvviso quando raggiungemmo una piattaforma sospesa, quadrangolare con un lato di forse dieci o dodici metri, trattenuta da quattro pesanti catene, una per lato. Io avevo sentito solo un brusco rumore, ma i sensi degli altri tre avrebbero certo percepito che era stato "qualcosa" a volare sulle fiamme spegnendole, veloce almeno quanto loro. Poi quel rumore crebbe, diventando un battito d'ali terribilmente confondente, con uno stormo di pipistrelli che calava su di noi da tutte le direzioni, in un caos che mi costrinse a portare le mani sulle orecchie, tendendo gli altri sensi al massimo.

    Del fuoco si accese sulle strutture circostanti, creando una penombra appena accettabile, mentre lo stormo si condensava davanti a noi in una sagoma gigantesca, come se quelle decine e decine di volatili stessero disegnando un volatile più grande. Difficile per Shiltar Kaguya, dentro il Risorto, non riconoscere la Divina Danza Nottura che il Sanga aveva utilizzato nel loro grande scontro tanti anni prima. E tuttavia Kazuhiro era diventato un gigante umanoide fatto di pipistrelli, non un pipistrello gigante. Se non ci fossero stati attacchi da parte del Risorto (o se questi fossero stati fermati dai suoi alleati...io certo non avrei potuto fermarlo nemmeno volendo) la sagoma brulicante avrebbe parlato con decine di voci che si facevano una sola. Femminile. Stranamente sensuale.

    Kenkichi. Torni da me, finalmente. Le ali del grande pipistrello si muovevano come se le battesse, ma era lo stormo in realtà a muoversi per simulare quel movimento. Anelavo a incontrarti ancora, anche se è solo come Yakusoku che ti presenti a me. Sono felice, dopo tanti anni. Colui che ti porta ha tracce del tuo sangue e ha accettato di impugnarti, gliene sono riconoscente...la Diaspora è dunque finita? Sono la Hakushaku dei Kyoketsu Komori, molti anni fa, prima che io fossi ciò che sono, mi chiamavi Akayoru, la Notte Rossa.

    Tuttavia il mio nome è perso negli echi dello stormo. Ogni Lama ha scelto un nome per me e per ciascuno dei membri del mio clan. E' tuo diritto decidere come chiamarmi.


    Le stesse parole di Kyofu, mesi prima, e che era intanto volato via. Quello era un rituale a cui Kensei doveva sottoporsi, per etichetta, probabilmente.

    Una volta conclusosi e ricevuto un nuovo nome, assieme a quello del suo futuro evocatore, la Baronessa avrebbe concessu udienza a noi ninja, lasciando che le ponessimo qualunque genere di domanda, dimostrandosi accorta e presente, nonostante fosse ancora, sostanzialmente, uno stormo dotato di una coscienza collettiva. Una vita addietro era una umile kunoichi e servitrice di Kenkichi Mikawa. Dopo la nascita del suo gruppo di guerrieri mi unii alla sua causa, tra le prime, fino a diventare una dei suoi pià fidati collaboratori, ma non lasciai che la via della spada fosse la mia unica dote. Kenkichi ci spingeva a migliorare noi stessi, e io trovai nei Pipistrelli Vampiri, che da tempo immemorabile vivevano in queste grotte, un possibile sostentamento. Guardavano una pergamena lasciata loro dal potete Indra millenni prima, e da quelle parole, dopo lunghi studi, appresi come tramutarmi in una di loro per prendere il sangue del nemico e usarlo per potenziare le mie arti della spada...non potevo sapere che quella tecnica, portata all'apice, comportava il trascendere a un livello superiore, faceva diventare delle creature del tutto analoghe ai Pipistrelli cui mi ero legata. Ma anche con la fine della mia umanità non potevo cessare il rapporto di lealtà verso kenkichi, e divenni la sua prima evocazione. Assieme a lui riunificai i pipistrelli in un clan e costruimmo la colonia. Non rimpiango affatto la mia trasformazione, sono fiera di ciò che sono diventata...e altri umani cercarono il mio stesso potere, fino a formare un clan, i Kuei, che giurò alleanza coi pipistrelli e i Kenkichi.

    Dopo la Diaspora, i Kuei lasciarono la guerra, ritirandosi in un villaggio pacifico e continuando a intessere il loro destino col nostro. Molti Kuei sono divenuti come me e si sono trasferiti nelle Grotte del Silenzio, fino a formare una vera e propria casta, quella dei Nobili. Poi la loro vita venne stravolta, riportando i pochi sopravvissuti alla Guerra....e noi li abbiamo aiutati. Ma se i Kenkichi sono tornati a seguire la Yakusoku, allora loor sono la nostra priorità...per quanto i Nobili potrebbero avere da ridire. Essi non sono legati al Contratto, e tutt'ora spingono molti dei giovani a legarsi ai Kuei e rinnegare la Promessa che ci lega ai Kenkichi. Ho potere su di loro, ma alcuni mi sono quasi pari come capacità, e quando sono assieme non sono in grado di controllarli del tutto. Spietati giochi politici albergano la Colonia, da quando i Nobili hanno portato la loro mente e le loro ambizioni, anche se non sono più umani. Per rinnovare realmente l'alleanza anche con altri membri, Kensei Hito, dovrai convincere i Nobili a non ostacolarci...o ucciderli.


    Se interrogata riguardo ai Mostri Ombra (pareva fosse la domanda più pressante di Hohenheim) la Baronessa avrebbe temporaneamente dissolto lo stormo per poi riformarsi, forse il suo modo di esprimere sorpresa. Essi esistono da prima di me. I primi pipistrelli dotati di chakra vennero elevati dalla loro natura animale da Indra stesso, millenni fa, perchè uno dei suoi seguaci aveva maleinterpretato i suoi insegnamenti creando degli esseri oscuri e malvagi, di assoluto terrore, capaci di cambiare radicalmente l'animo umano rendendoli schiavi del male. Indra li raccolse e rinchiuse qui sotto, ponendo i pipistrelli a guardia del loro potere. Alcuni ogni tanto sfuggono alla loro guardia...e alcuni sono stati inviati qui molto dopo la morte di Indra stesso...segno che qualcuno ancora ha provato a crearli e li ha poi banditi...e questi ultimi creati sono ancora più potenti di quanto non fossero i precedenti, come se qualcuno avesse cercato di perfezionarli. Quattro di loro, pur nella loro brutale e animalesca intelligenza, si sono attribuiti il titolo di Re, e competono da secoli per dominarsi a vicenda...anche se hanno poi unito le forze contro l'ultimo arrivato: la creatura più malvagia e spaventosa che io possa contemplare. Un vero e proprio flagello per il creato...tuttavia questi cinque Mostri Ombra superiori non non danno segno di vita da alcuni anni ormai. Quando ho parlato di loro a Kazuhiro, egli ha deciso di recarsi nelle profondità della grotta per cercarli e sfidarli, per quanto siano formalmente immortali.

    Se interrogata riguardo Kazuhiro Kuei avrebbe detto che era giunto nelle loro terre. Quell'uomo trasporta un grande peso e una grande maledizione, ma non ha espresso maggiori dettagli. Cercava sfide, e pensava che i Mostri Ombra delle leggende del suo Clan potessero essere utilii...inoltre voleva ricevere consiglio da suo padre Kengai, che ormai ha abbandonato il suo nome diventando un Nobile, molti anni fa. E' disceso nelle tenebre seguendo la Spira Nera, la più grande tra le stalattiti qui vicino, che consente di raggiungere le Ombre di sotto. Non è ancora tornato, e non c'è modo di sapere quando lo farà. La nostra missione è fermare i Mostri Ombra, non addentrarci nel loro territorio, se non per le prove di raggiungimento della maggiore età dei nostri giovani, o per le tradizioni dei Megachirotteri, nostri lontani cugini, slegati dai Nobili e dai Vampiri.
     
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