Atto V
Amano †

La risposta dello Shogenin mi lasciò indifferente ma non silenzioso. E l'indifferenza, si sa, spesso taglia più della lama di una spada ben forgiata. Va bene, Mercenario, fa' come più credi. Dopotutto già sai cosa succederà se qualcosa andrà storto per colpa tua. Dissi, mentre lo guardavo dileguarsi.
Yato poi esternò e puntualizzò come non avessi capito quel che mi aveva chiesto: ed aveva ragione. In realtà mi chiedevo come fosse possibile impedire a noi di cadere vittima dei feromoni della Nobile...tapparsi il naso è limitante, possono essere assorbiti anche dalla bocca o dagli occhi...secondo il tipo di sostanza anche dalla pelle. Non sarà facile. In ogni caso, il Sensei intende andare da solo, quindi se non vi sono di troppo peso io verrò con voi. Mossi leggermente la testa in segno d'assenso, prima di rispondere. Vieni pure con noi e scusami per non aver capito immediatamente a cosa ti riferissi. Indicai a quel punto Hohenheim, cercando di cogliere anche la sua attenzione. Ho visto usare più di una volta al jonin della sabbia la sua incredibile argilla. Credo, ma non ne ho la certezza, che possa essere un ottimo materiale per schermarci, per quanto possibile, da quei feromoni. La mia risposta era azzardata e forse totalmente inefficace ma tentare non avrebbe probabilmente nuociuto. Avremmo sicuramente dovuto coordinarci meglio, prima di andare dalla Nobile.
La baronessa, poi riprese parola, prima fugando il mio dubbio, poi dandoci suggerimenti. Ti ringrazio, Akayoru. Staremo attenti e non ti deluderemo.
Percorsa la strada che l'antenata Kuei ci aveva indicato senza troppe difficoltà se non quelle derivate dall'aspettare il giovane foglioso, arrivammo davanti al Trono Buio abbastanza velocemente. Era una costruzione mastodontica, ricavata dalla potenza e bellezza innaturale della natura. Anfratti, insenature, strade capovolte ed enormi catene decoravano in modo inquietante e maestoso quell'enorme stalattite oscura. Ne ero affascinato come una falena è affascinata dalla luce ed esattamente come quelle farfalle notturne sentivo il bisogno di avvicinarmi a quel luogo. Percorremmo una di quelle enormi catene ormai completamente avvolte dalla ruggine e dal muschio e da questi rese scivolose e irregolari ma non insormontabili ed entrammo nell'insenatura più grande ed illuminata che, come Yato aveva fatto presente, sembrava quasi chiamarci: Amano era già venuto a conoscenza del nostro arrivo ed era indubbio che ci stesse aspettando. Ed anche il suo benvenuto lo dimostrò in modo incontrovertibile: uno sciamo di pipistrelli volò violento e nefasto verso la nostra posizione. Il ninja della sabbia però, non si fece cogliere di sorpresa: in un istante manipolò una grande quantità d'argilla e ci protesse tutti per il tempo necessario ai pipistrelli di compiere la loro manovra ed andarsene. Yato esplose in un grido e tutto il Trono Buio e la Baronessa parvero rispondergli. Mantieni la calma, ragazzo. Una risata, poi, spezzò il silenzio, seppur di uomo o essere non c'era ombra. Dunque si tratta di una visita, temo di aver frainteso: pensavo che questi umani fossero un'offerta di cibo. Sono mortificato. Lo stormo che precedentemente ci aveva attaccati si condensò davanti a noi in un gigantesco essere quadrupede senza ali, esattamente come ci aveva preannunciato Akayoru. Lasciai che i due nobili si presentassero e mi presentassero. Quando poi io e la Promessa fummo nominati, feci un passo avanti ed un breve inchino. Amano poi prese parola. Io sono Amano. Cosa può mai volere un umano da me? Ho forse fatto un torto ai tuoi antenati nella mia vita precedente? Se cerchi la vendetta potremo combattere, ma io non sono più quell'uomo, non ne ricordo nemmeno la forma. Porti con te questi fanciulli come offerte per me? Un pasto a base di carne morbida? Desideri forse chiedermi un favore, umano in armatura? Mi pare una ben misera offerta, ma è un inizio. Inginocchiati davanti a me, riconosci la mia autorità e potremo poi parlare. Mi voltai verso i miei compagni e feci un gesto per tranquillizzarli. No, non mi hai fatto nessun torto da umano e no, non ti porto alcuna offerta. Tuttavia sì, chiedo udienza e riconosco la tua importanza e grandezza. Mi inginocchiai ed inchinai in segno di rispetto. È un piacere incontrarti Amano. Mi rialzai, poi, e sentii la presenza della Yakusoku venire nuovamente in mio soccorso. Ricomparve al mio fianco la sua traslucida impersonificazione. Sono qui per risanare una Promessa fatta ormai molti anni or sono ed adesso dimentica: quella che legava i Pipistrelli della Grotta del Silenzio ai Kenkichi, i ninja della Lama Insanguinata. Feci una pausa. Nonostante i ricordi della tua vita umana siano molto sbiaditi, come mi hai detto tu stesso, vorrei provare a riportarti alla mente qualcosa: quando eri soltanto un giovane membro dei Kuei ed ancora non avevi padroneggiato la Divina Danza Notturna il tuo clan aveva un potente alleato: i Kenkichi di cui ti ho appena parlato. Noi discendiamo da Kenkichi Mikawa, maestro della Spada del Clan del Sangue e amico della Hakushaku nonché primo umano a legarsi a quelli della tua stirpe. La Diaspora però allontanò non solo i Kuei dai Kenkichi ma anche i Kenkichi da loro stessi: le tradizioni si persero e con esse si perse il clan stesso. Io sono qui, adesso, per Riunire lo Stormo sotto le insegne delle Lame Insanguinate, e di separarlo da quelle dei Kuei, perché così da sempre è stato e così per sempre è giusto che sia. Ti chiedo di onorare l'antica promessa e di non ostacolare questa mia opera. Non indietreggiai di un passo, né mi mossi. Non è mia intenzione ferire nessuno. Sono il primo ad onorare il Contratto. Feci una nuova pausa: Amano sapeva quello che stavo per dire. Ma non potrò esimermi dal farlo, se le circostanze mi costringeranno. La voce era ferma e sicura ma non ostile. Se hai delle richieste, sarò lieto di ascoltarle e valutarle. Confido nel tuo senso dell'onore e nella tua coscienziosità dell'importanza della tradizione.
Ero pronto ad ogni evenienza pur sperando nella comprensione del Nobile. [Note.] Senso di Giustizia - Kōhei-kan
Speciale: L'utilizzatore, può aumentare la potenza del Braccio Sinistro dell'Inquisitore di 5 al termine di ogni round fino ad un massimo di +15. Essere colpiti al Braccio o colpire col braccio azzera la potenza ottenuta da questa abilità dopo il calcolo del danno. Questa abilità non può essere attivata in situazioni di calma.[Da genin in su]

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Atto VII
Scacco matto †

Ce l'avevo fatta. Avevo colto l'attenzione di Amano con la giusta offerta. Eppure la mia offerta si era rivelata paradossalmente pericolosa. Volevo sfruttare i cavilli terminologici del mio contratto ed invece mi ritrovavo ad esserne vittima. Non direttamente, questo è sicuro. Amano stava facendo qualcosa di simile a quanto non avessi fatto io pochi istanti prima. Si stava inchinando a me ma non in segno di sudditanza, forse solo di rispetto. Non sarei mai riuscito a creare un legame con lui se non un legale gerarchico dove il gradino più basso sarebbe senza dubbio toccato a me. Questo era qualcosa a cui non sarei mai potuto sottostare. Tuttavia Akayoru era la Baronessa per un motivo: colei che manteneva gli equilibri, colei che nessuno dei Nobili si sognava di sfidare apertamente non doveva essere un avversario da poco neanche per quello che lei stessa aveva definito "forte quasi quanto me". Senza considerare che niente vietava a me di schierarmi a prendere una posizione.
Tuttavia, nonostante queste impreviste ripercussioni, potevo ritenermi soddisfatto: Amano aveva ceduto. Mentre gustavo la mia vittoria, il più giovane del gruppo intervenne aggiungendo qualcosa di assai importante. Mi voltai a fissarlo col mio inespressivo volto senza proferir parola. Trent'anni! Trent'anni. Il tempo non ha grande significato per voi, e il Maestro ha bisogno di tempo per i suoi scopi e i suoi piani: una guerra intestina tra le creature a cui è legato sarebbe controproducente, lo indebolirebbe anche se portasse all'apice un leader più forte. Potreste accettare, e aspettare trent'anni prima di una lotta per la successione. Cosa sono in mezzo ai secoli? E in trent'anni si possono fare piani e strategie più...più interessanti, no? Il mio sguardo rimase qualche secondo sul ragazzo. Avevo apprezzato quell'intervento e la sua idea ma non volevo che la situazione fosse per lui appagante. Il terrore doveva forgiarlo. Lentamente riportai i miei occhi su Amano. Il Pipistrello demoniaco si leccò le zanne, prima di accettare la mia proposta. Per me potrebbe essere...interessante. Lo spuntino che mi avete portato potrebbe anche uscire da qui illeso, dopotutto. Lasciai che la poca aria spirasse in quella caverna e la tensione si allentasse un pochino prima di riprendere il discorso. Bene, Amano. Immagino tu sappia come si entra a far parte del contratto dei Kyoketsu Komori. Gli feci un cenno con la mano affinché si avvicinasse. Avevo il diritto di ribattezzarlo, se avessi voluto. Non era mia intenzione ma il Pipistrello doveva sottostare al mio volere. Tra trent'anni potrai reclamare la posizione che meglio credi ti si addica con la Hakushaku. Finanche giungendo allo scontro. Ma tra trent'anni a partire da adesso. Non un giorno, non un'ora, non un secondo prima. Attesi una nuova conferma. Soltanto a quel punto avrei continuato. La mano destra indicò la sua spalla sinistra per poi passare all'altra. Amano. Breve pausa. Questo sarà il tuo nome. Il ricordo andò al momento in cui siglai il patto coi Pipistrelli, al momento in cui assunsi il nome che tutt'ora porto. Un sorriso comparve sul mio volto. Quindi, Amano, dimmi, adesso sono in grado di richiamarti a mio piacimento? Combatterai al mio fianco contro altri nobili, se lo ritenessi necessario? attesi una risposta, senza però pretendere che fosse positiva. Se infatti non lo fosse stata avrei chiesto: Se dovessi indicarmi un tuo nemico tra i nobili - o comunque qualcuno cui non stavi molto simpatico - chi mi suggeriresti? Continuai. Avevo bisogno di far nuovi argomenti per far leva sul prossimo Nobile. Amano e la sua dipartita potevano essere argomenti decisamente interessanti. Se invece mi avesse dato risposta positiva avrei posto un'altra domanda. Bene, questo è interessante. Chi ritieni che sia il più debole o facilmente arginabile tra i nobili? Ho bisogno del sostegno di un ultimo tra di loro.
Se avessimo ricevuto informazioni utili in questo senso, sarei andato verso il nobile che Amano mi aveva indicato come suo nemico. Se invece non avessi ottenuto informazioni utili in questo senso, mi sarei limitato a seguire il piano tracciato in precedenza con i miei compagni dirigendomi verso l'unica donna tra i Nobili, esclusa la Hakushaku. Lontani dalle orecchie indiscrete di Amano mi sarei avvicinato al Senju. Sei stato bravo, Yato. Portandomi poi alla testa del gruppo.

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