Chiusi e lasciai cadere il dossier sulla scrivania, una scritta nera recitava il nome del prossimo studente che avrebbe solcato l'arena del Liceo di Genosha: Remon Terumi.
I pochi fogli dentro al portfolio fornivano informazioni rispetto alla sua semenza, giovane studente della nebbia, rampollo del capo clan di cui era l'unico figlio maschio, aveva partecipato ai corsi dell'Accademia, ma non aveva ancora avuto la possibilità di cimentarsi in alcuna missione.
La mano passò sul mento mentre lentamente valutavo la sua situazione, aveva sicuramente le carte in regola per non smentire la grandezza del suo clan. Certo, era sicuramente acerbo per via della sua inesperienza, ma proprio per questo aveva il diritto di dare prova a kiri delle sue capacità. Questo periodo storico denso, dove l'alleanza tra i villaggi si faceva sempre più labile mostrando quanto fossero esili i legami tra di essi, i nemici che arrivavano fuori dal nostro continente, il desiderio di ampliare le terre della nebbia, tutti questi motivi ci portavano a velocizzare la necessità di ninja pronti, addestrati, spietati. Pronti a combattere per la salvaguardia del villaggio e la sua supremazia, pronti a sacrificarsi per il bene di Kiri. Avevamo bisogno di soldati capaci, giovani leve da addestrare e rendere armi letali.
Battei il pugno sulla scrivania del piccolo ufficio condiviso che mi era stato concesso per l'organizzazione del Liceo, avevo preso la mia decisione: era arrivato il momento di ripetere il rito.

Qualche giorno dopo, in un pomeriggio in cui la nebbia fitta filtrava i timidi raggi solari, avrei prelevato il ragazzo. Non ebbi difficoltà, date le mie capacità furtive, a seguire il ragazzo durante l'arco della sua giornata.
Avevo avvisato il capoclan di ciò che sarebbe accaduto quella notte, per questo ordinò a suo figlio di raggiungere la costa al di fuori del villaggio, non gli diede nessuna altra specifica rispetto a ciò che lo aspettava, né gli avrebbe lasciato intendere nulla se non di portare con sé tutto il suo equipaggiamento ninja.
Il giovane, una volta giunto nei pressi della costa, dove la nebbia lentamente si diramava verso il mare, avrebbe sentito un suono alle sue spalle, una volta che si fosse voltato avrebbe notato una figura avvicinarsi a lui con passo incerto. Il respiro irregolare, il passo instabile avrebbe reso chiaro al ninja che quella figura era gravemente ferita. Quando la nebbia permise di vedere con più chiarezza di chi si stesse trattando, il ragazzo avrebbe visto la persona a sé più cara ferita a morte che chiedeva aiuto. Qualsiasi tentativo di aiutarlo non avrebbe sortito alcun effetto ma, una volta che si fosse avvicinato abbastanza, la persona a lui più cara avrebbe iniziato a sorridere in maniera inquietante, come se non sentisse più dolore. Una risata gutturale e spietata, che nulla aveva a che vedere con la persona che lui conosceva, anticipò una fitta nube oscura che iniziò ad uscire filtrata tra i denti sanguinanti della vittima. In un attimo intorno al giovane Terumi si fece notte fonda, le sue capacità percettive si annebbiarono, la persona ferita scomparve di fronte a lui e l'ultima cosa che poté ricordare fu un violento colpo alla testa che l'avrebbe fatto svenire.

Non sapeva per quanto era rimasto senza sensi, ma al suo risveglio si sarebbe trovato in tutt'altro luogo. Il freddo pungente l'avrebbe accolto senza preavviso, l'oscurità dell'amplio salone era rotta da diversi bracieri di cui era disseminato. Di fronte a lui, una volta che si fosse ripreso, avrebbe visto una figura incappucciata da un lungo mantello nero. Il mio sorriso non si staccò dalla sua espressione, quindi con voce calma gli avrei detto Benvenuto nel liceo di Genosha, Remon-san

Il sorriso non si staccò dal volto del ragazzo quando rinvenne. Con molta calma, ascoltando le sue parole, calai il mantello dal capo mostrando al giovane ninja il mio viso. Il coprifronte copriva l'occhio mancante e parte della ferita, il bieco sorriso lasciava intravedere i denti candidi, mentre il resto della mia figura era coperta dal mantello. Noi siamo Kiri, Remon-san. E quella non era tua madre ma un mio semplice genjutsu dissi, muovendo qualche passo verso il braciere e spostando le mani dietro la schiena. Alla sua domanda successiva fermai bruscamente i miei passi e il mio viso si mosse rapido verso il suo volto Non sono il tuo signore né, sopratutto, sono buono. dissi glaciale al ninja di Kiri. Aveva circa la mia età ed era decisamente più alto di me, circa una ventina di centimetri o poco più, ma dal suo sguardo era evidente che non si fosse mai sporcato le mani con il sangue del proprio avversario, nemico. Sarei rimasto incosciente per qualche ora, giusto il tempo di arrivare nell'isola ghiacciata a Nord di Kiri. feci una piccola pausa prima di avvicinarmi di qualche passo Ti trovi in questo palazzo per il volere del Mizukage e il tuo capo clan ne è a conoscenza. Sei stato considerato degno di essere messo alla prova il mio sorriso violento non ne voleva sapere di abbandonare il viso Ti trovi al Liceo perché questo è il luogo dove i futuri ninja del villaggio vengono temprati, oppure si spezzano e i loro frammenti gettati nel mare gelido che lambisce questa terra. Ora che eravamo più vicini, il giovane ninja avrebbe potuto notare delle ombre sul mio viso, ma, se avesse prestato un po' di attenzione, si sarebbe accorto che non erano proiettate, erano piuttosto simili a dei tatuaggi. La loro forma, che dal colletto saliva lungo il collo, sembrava essere quella di una mano le cui dita si allungavano sulla mascella e si muovevano leggermente, come se avessero vita propria. Qui si compierà il rito della Nebbia di Sangue. Tra poco da quella porta allungai il braccio sinistro indicando una porta alle sue spalle, Remon avrebbe potuto vedere che pure quello era completamente nero, come se composto da ombre in forma solida Arriverà il tuo sfidante. E' un galeotto, un nukenin presente nelle prigioni di quest'isola a cui è stata promessa la liberta nel caso riesca ad ucciderti. Perché, quello che sta per avvenire, è uno scontro alla morte e solo uno tra voi due uscirà sui suoi piedi da questa stanza. Il mio unico occhio fissò intensamente il ragazzo Sono stato chiaro?

Se non avesse avuto alcuna domanda avrei semplicemente fatto schioccare le dita, in una cacofonia di rumore metallici e legno scricchiolante la porta alle sue spalle si aprì e, a piccoli passi, una bambina entrò nella stanza. Era piuttosto bassa, i corti capelli viola erano tenuti da un cerchietto con delle buffe orecchiette, in una mano reggeva un pupazzo di pezza e nell'altra una spada ricurva [ Immagine di riferimento ]
Prego, posizionatevi all'interno del cerchio dissi prendendo una torcia e muovendomi di qualche metro verso un cerchio, composto da una polvere bianca, costituiva l'arena in cui si sarebbero affrontati. Cosa hai detto Tibbers? Sì, sì anche a me non piace questo posto, però ti giuro che faccio in fretta e poi andiamo a divertirci! disse, parlando al suo orsacchioto prima di appoggiarlo dietro di sé aggiungendo Tu ora stai qui e goditi lo spettaccolo! quindi spostando lo sguardo prima verso Remon e poi verso di me chiese retoricamente Tu saresti il mio avversario? Dai ho degli affari da brucia... volevo dire sbrigare. Non perdiamo tempo!

Mi allontanai di qualche passo uscendo dal perimetro del cerchio, quindi vi abbassai la torcia e subito prese fuoco emettendo delle fiamme alte circa un metro e mezza. A quel punto composi un unico sigillo e una fitta nebbia circondò i due sfidanti [ Slot Tecnica Avanzato | Velo di Nebbia ]

Ora stava al ragazzo mostrare cosa fosse in grado di fare

Scostai lo sguardo muovendo qualche passo nell'enorme salone dalle pareti nere, le colonne squadrate si stagliavano allo sguardo proiettando lunghe ombre sul pavimento scuro. Respirai con calma, non ritenevo essenziale dire chi fossi allo studente, infondo rappresentavo il villaggio in quel momento, ogni mia parola, ogni mia azione non era fatta a nome di Youshi Tokugawa, ma da Kiri stessa. Abbassai lo sguardo sul pavimento e le sue grandi piastrelle nere prima di rialzarlo verso il ragazzo e parlare con voce calma Te l'ho detto, siamo Kiri, siamo la Mano Nera. Sono la Mano Sinistra del Mizukage se quest'ultima affermazione avrebbe potuto avere delle difficoltà a comprenderla, infondo il concetto di mano sinistra e destra era un patto personale tra me e il Mizukage, il nome "Mano Nera" gli sarebbe stato piuttosto chiaro, rappresentano la squadra speciale di Kiri. Ma se vuoi sapere chi sono io, puoi chiamarmi Youshi conclusi a denti stretti ascoltando le sue successive affermazioni. Il Mizukage è il primo promotore di quello che sta per accadere. C'è una discreta distanza dalla reggenza del mizukage precedente, Itai Nara, e quella di Kensei-sama. Il Juudaime sa che le armi leggendarie di Kiri non sono le sette spade, ma i ninja che le reggono. E sa che vanno affilate fin dalla loro forgia conclusi quella semplice metafora lasciando cadere il mio sguardo sullo studente. Certo, hai una scelta da fare: vivere o morire. Combattere e perire o combattere e uccidere. Se non sarai in grado di farlo ora, allora quando si presenterà l'occasione di difendere il villaggio, cosa ci assicurerà che non ti tremeranno le gambe che non concederai la grazia all'invasore del nostro amato paese? Un largo sorriso si dipinse sul mio volto sentendo le proteste dello studente Non ho nessuna intenzione di dirti per quale motivo questa bambina si trovava in galera. Non ho intenzione di darti maggiori informazioni sul suo conto per spingerti ad ucciderla, se non quello che ti ho già detto. L'importante è che tu scelga in fretta

La fiamme, che componevano l'arena in cui si trovavano i due sfidanti, concedeva, malgrado la fitta nebbia, di vedere le sagome dei due giovani ninja. Il ninja di Kiri decise, stupidamente, di lasciarsi ingannare dalle apparenze e non attaccare la bambina. Sicuramente non avrebbe potuto vedere il sorriso e lo sguardo assassino della ragazza nel sentire quelle parole, ma subito dopo decise di sfruttare la cosa a suo vantaggio. Voleva andarsene da quell'isola, da quella prigione e se fosse bastato uccidere quel ragazzo per raggiungere l'agognata libertà, chi era lei per non farlo?
Il ninja di kiri avrebbe sentito singhiozzare la ragazzina G-g-grazie al cielo qualcuno che mi vuole aiutare... le sue parole erano rotte dal pianto La prego, mi aiuti signore. Questi uomini ci hanno fatto del male, rinchiusi in celle buie e umide... Io voglio solo la mia mmmamma! Il pianto si sarebbe chiaramente mentre lei rinfoderava la lama e muoveva lenti passi verso Remon. [ Slot Movimento Gratuito | 6 metri ]
Nella foschia avrebbe potuto vedere semplicemente la ragazzina tenere le mani al petto, forse non potendo vedere che stesse componendo svariati sigilli, giunti ad una distanza di circa due metri la ragazzina aggiunse Ma al nostro piccolo villaggio di montagna non ci possiamo più andare... Forse perché sono morti! il tono delle ultime parole era assai diverso, mostrava la vera natura di quella bambina. [ I Slot Tecnica Avanzato | Palla di Fuoco Suprema ]
Una sfera infuocata di un diametro pari a tre metri si diresse velocemente verso il ninja di kiri, la ragazzina iniziò a ridere in maniera isterica. Ma uccidendo te io e Tibbers torneremo liberi! AHahahahh grazie sciocco ninja della nebbia!
A quel punto, guardando se Remon fosse riuscito a schivare e da che lato, subito gli scagliò contro quattro shuriken che teneva in una tasca sulla schiena, le quattro stelline ninja avrebbero minacciato il torace del ninja della nebbia [ I Slot Azione | For 100, Pot 5 ]Shuriken [Distanza]
Le classiche stellette ninja, hanno forma di una stella a 4 punte con lati taglienti; hanno un peso medio e sono abbastanza veloci; al centro si trova un buco per permettere di utilizzarli con fili o in combinazione con altre armi. La gittata massima è 15 metri.
Tipo: Da Lancio - Taglio
Dimensione: Piccola
(Potenza: 5 | Durezza: 3 | Crediti: 10)
[Da studente in su]
Mentre gli shuriken volavano rapidi verso il ragazzo, Annie non si perse d'animo e subito si lanciò dietro di esse in corsa, seguendo la loro traiettoria verso Remon. Evidentemente rappresentavano un diversivo utile a bruciare le distanze tra i due, ma considerata la fitta nebbia, forse il giovane avrebbe avuto delle difficoltà a individuarle [ II Slot Azione | Movimento ] Arrivata ad una distanza da corpo a corpo, estratta la lama che aveva rinfoderato poc'anzi, si prodigò prima in una finta - una spazzata portata con la spada all'altezza delle caviglie - e subito dopo il vero colpo: un calcio portato con la pianta del piede direttamente ai gioielli del ragazzo. [ III Slot Azione - Colpo senz'arma | Vel 100, For 100, Pot 10 ]
A quel punto avrebbe alzato la spada componendo una semplice e classica posa di guardia.

Il tentativo di colpire il ragazzo ai testicoli andò a segno, ma in tutta risposta questo le afferrò la gola. [ 1 Leggera di Danno ] Il suo tentativo successivo di afferrarle il braccio andò a vuoto, la ragazza con un semplice movimento di polso ruotò la lama che andò ad appoggiarsi sulla mano del ragazzo allontanandola. [ I Slot Difesa - Parata | Rifl 100 ] Un sorriso, strozzato dalla presa dello studente della nebbia, anticipò le parole della ragazza Combatto per essere libera, che sia riuscendo a varcare quella porta o in orizzontale poco importa. Sarei comunque libera. un leggero rivolo di sangue le scese lungo l'angolo della bocca Io ho un motivo per combattere. Tu, piuttosto, sei così stupido da pensare che a te concederebbero la grazia? Così parlando la ragazza pose la spada tra le gambe, reggendola semplicemente con la pressione delle cosce O forse è perché non hai nulla per cui combattere che sei paralizzato? Quindi la giovane compose un unico sigillo e dietro di sé un forte bagliore illusorio avrebbe dovuto accecare il ninja della nebbia. [ Slot tecnica Avanzato - Illusione Accecante]Gensou - Illusione Accecante
Villaggio: Generico
Posizioni Magiche: Tigre (1)
L'illusione si attiva se la vittima vede l'utilizzatore e questi si trova entro nove metri. Le vittime vedranno generarsi alle spalle dell'utilizzatore una luce intensa che renderà Accecate le vittime per 1 round oppure finché non subito un attacco. L'efficacia è pari a 20.
Tipo: Genjutsu -
Sottotipo: Debilitante
(Consumo: Medio)
[Da studente in su]
La giovane nukenin agì immediatamente, con un unico fluido movimento riafferrò l'elsa della spada e tentò di tagliare il braccio con il quale era stata afferrata. Il colpo mirava alla giuntura del gomito così che, se il ragazzo avesse per riflesso incondizionato ritratto il braccio, forse sarebbe riuscito almeno a colpire il polso o la mano. [ I Slot Azione | Vel 150, For 100, MezzoBasso | Pot 15]
A quel punto l'illusione si sarebbe sciolta e il ragazzo sarebbe tornato a vedere, molto probabilmente la ragazza si sarebbe trovata libera dalla presa: infatti, o il ragazzo aveva mollato di sua sponte o sarebbe stato lei a togliersi il moncherino del suo braccio dal collo.
Nuovamente tentò una spazzata con l'arma alle caviglie, questa volta però non bloccando il movimento ma continuandolo cercando di minare la stabilità e l'equilibrio del ninja. [ II Slot Azione | Vel 100, For 125, Bassissimo | Pot 15]
Se non ci tieni alla tua vita, lasciati uccidere, così sarà tutto più facile, no?
Quindi proseguì la sua offensiva, un fendente dato ascensionalmente costituì la finta prima del vero colpo: la lama, giunta in prossimità del suo capo, si sarebbe abbassata repentinamente mirando al collo del giovane studente [ I Slot Azione | Vel 150, For 100, MezzoBasso | Pot 15] A quel punto, qualsiasi fosse stato il risultato, la giovane si sarebbe messa in guardia, ponendo la lama di fronte a sé e divaricando le gambe.


Ritardare l'inevitabile non ne modifica la natura dissi a denti stretti appena oltre le lingue di fuoco che mi separavano dagli altri due ninja presenti nella sala Dici di non voler uccidere una bambina, ma cosa pensi che si celi sotto quegli occhioni? Dietro all'infanzia gettata al vento? Pensi che scoprire il motivo per il quale lei si trovi qua potrebbe realmente smuoverti a fare ciò che devi? non trattenni una risata sommossa Forse avrai tempo di imparare che l'apparenza è un inganno