And the Time will be his spouse[Add TSI Horla]

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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    And the Time Will be His Spouse

    VIII


    [In quel villaggio sperduto nel paese delle Nuvole]
    Lo Stratega, Kinzo e l'anziano uomo che rispondeva al nome di Hanzo entrarono nel tempio. Lo Stratega precedeva i due che lo seguivano mestamente. Il tempio era un unico spazio, una larga camera circolare dal diametro di almeno cento metri. Le pareti, vecchie e consumate, recavano i segni del tempo e di riparazioni, quasi stratificatesi. Il tetto, a forma di cupola, aveva un'apertura al centro, larga ameno due metri. Da quell'apertura la luce del sole entrava e rimbalzando sulla sul pulviscolo sospeso nell'aria creava una lama di luce che a quell'ora del giorno colpiva il muro. Ma non era la sole luce ad entrare lì.
    Quasi eteree dei piccoli fili di luce comparivano gradualmente, provenendo da tutte le direzioni, unendosi in un unico fascio di luce azzurra che colpiva il pavimento. Da dove veniva quella luce? Dal pavimento oppure dall'esterno? Di certo si curvava in maniera innaturale.
    Lo Stratega si fermò ad ammirare quella strana fonte luminosa, dunque parlò, con voce sottile. Per la prima volta nella sua voce si udì stupore.
    D, è questo il portale di cui mi hai parlato? domandò, mentre la mano distrattamente carezzò il cristallo nella sacca delle sue vesti.
    Sì, Stratega.
    Portale...? Ragazzo mio..., Hanzo sospirò e camminò verso lo stratega. Kinzo è un uomo dalla mente semplice. No, Stratega, non è un portale. Sarebbe come definire "capello" un uomo solo perché ne ha.
    E dunque, cosa sarebbe questo? Domandò lo Stratega.
    Questo Stratega... è lo Spazio. Hanzo si voltò, dando le spalle alla fonte luminosa. È... complicato.
    Non mi manca la capacità di capire, vecchio. Disse lo stratega con voce tagliente.
    Va bene... Non sappiamo perché, ma qui, qualcosa, curva lo spazio. Non sappiamo cosa, ma piccole stringhe, filamenti di spazio, vengono curvati virtualmente da ogni parte del mondo e si concentrano qui, in questa fonte. Cosa sia... non ne ho idea. L'uomo si voltò di nuovo verso la fonte. Noi custodiamo questo luogo. Lo proteggiamo da generazioni. La Forza che piega lo spazio. Il fatto che funzioni come un portale è solo una mera conseguenza.
    Perché lo spazio piegato torna alla sua fonte, come un cerchio.
    Non mentivi quando dicevi di comprendere in fretta, Stratega. Disse Hanzo. Esatto. Toccare la Forza significa entrare in uno dei fili di spazio piegato e dunque... tornare laddove lo spazio è stato piegato. Solo che non è possibile scegliere dove.
    Perché i fili sono troppo sottili, mormorò lo Stratega annuendo. E perché non funziona al contrario?
    Penso che una dimostrazione sia più adeguata. Rimanete qui L'uomo si avvicinò alla fonte e man mano che lo faceva, qualcosa si assurdo succedeva. Dalla prospettiva di Kinzo e dello Stratega pareva diventare sempre più piccolo e schiacciato in ogni dimensione. L'uomo si voltò verso di loro. Eppure se qualcuno avesse potuto vederlo di lato avrebbe visto chiaramente come nonostante avesse fatto decine di passi non si fosse allontanato che di un paio.
    Lo Spazio si piega man mano che ci avviciniamo alla Forza. Diventiamo sempre più piccoli, fino a poter entrare.... in un filamento. Per questo motivo, per raggiungere la Fonte ci vogliono giorni di cammino. L'uomo tornò indietro, invertendo il processo che lo aveva portato a rimpicciolirsi in quel modo. Lo Spazio viene piegato, e sopratutto, lo spazio attorno alla Forza. Usarla è complicato. Cosa intende farne, Stratega? È un pessimo modo per spostarsi, lo avrai capito questo.
    Lo Stratega rimase in silenzio per lunghi momenti. D come ha ottenuto i suoi poteri?
    Mia... mia figlia. Sua madre. Lei è stata sempre speciale. Lei per qualche ragione non risentiva dell'effetto della Forza che piega lo spazio. Non è mai riuscita a spiegarmi come abbia potuto fare qualcosa del genere. Ma lei riuscì a toccare la Forza, per un breve istante... e quando nacque D, lui aveva assimilato in minima parte i poteri della Forza stessa.
    Che sia dunque possibile che anche D possa farlo? Possa toccare la Fonte?
    D? Lui... lui risente degli effetti come noi. L'ho visto con i miei occhi. Non è come sua madre.
    E questa donna? Morta?
    Di parto.
    Ehm... nonno, Stratega. Io posso. D si fece avanti. Io posso raggiungere la Forza, se voglio. Nonno, da quando ho controllo dei miei poteri, se voglio, posso.
    E non ce lo hai mai detto? Perché? Hanzo sembrava davvero ferito.
    Not now. Stratega, perché siamo qui?
    Lo Stratega tirò fuori il Cristallo. Questo è un cristallo Mugen. Sono rari, incredibilmente difficili da ottenere a quanto ho capito. Sono in grado di conservare enormi quantità di Chakra. Devi raggiungere la Forza e metterlo a contatto. Puoi farlo?
    Oh yeah. D prese il cristallo tra le dita, poi il suo corpo venne rivestito da minuscole scosse elettriche. Sono D. Il braccio Destro del Raikage. Posso fare tutto.
    E si avviò. La sua forma non cambiò mentre si avvicinava alla luce.

    [Al giorno d'oggi, Itai e Youshi]
    Per me mettere fuori gioco due guardie non fu un gran problema. Non ero troppo sicuro che fossero Ninja, semplicemente una botta in testa fece il lavoro sporco.
    Youshi invece si trovò a dover affrontare una vera Kunoichi. Silenzioso come un'ombra Youshi fu alle spalle di Yume in un istante, ma quell'avvicinamento repentino tradì la sua posizione, consentendo alla donna di notarlo [Nota]Sei entrato nella zona in cui tutti vengono percepiti. Tuttavia, lo shock e la sorpresa erano ancora importanti e lei non poté far altro che cercare di schivare senza riuscirci realmente, finendo per rotolare a terra, ferita [Difesa]Ferita Leggera, riduzione per schivata.
    Ragazzi! Yume si voltò verso l'aggressore, ma questi era sparito, per poi ricomparire alle sue spalle. Ma ormai l'effetto sorpresa era svanito e lei si era già voltato ed aveva alzato la guardia, parando con le braccia il secondo attacco [Difesa]Riflessi: 400 + Basso->475
    Ferita Leggera divisa tra le braccia
    .
    Al che però lo scontro terminò. Youshi e Yume video solo un'ombra, rapida, frapporsi tra di loro, una spada venne estratta ma il colpo portato con l'elsa colpì la donna in piena fronte, mandandola a dormire [Azione]Velocità: 775.
    Ok, la donna ha fatto caos. Andiamo via. La presi in spalla e feci cenno a Youshi di seguirmi. Corsi lungo i vicoli, allontanandomi più possibile dalla cava, poi adagiai la donna vicino al muro.
    Voi... voi avete fatto... un grosso... grosso... errore... La donna ridacchiò, confusa ed intontita. Poi una luce azzurra brillò da sotto i suoi vestiti. Il mondo a quel punto parve ingrandirsi ed allargarsi, la terra si allontanò dai miei piedi.
    Durò un solo istante, poi tutto tornò normale. Ma non eravamo più a Kessho, forse. Sicuramente, non più in quel vicolo. Eravamo in un tempio, o almeno così sembrava. Una struttura circolare ed antica, anche molto grande. Al centro, una luce verde eruttava dal terreno e si innalzava simile ad un albero verso il soffitto a forma di cupola con al centro una grossa apertura.
    Stai bene? Chiesi a Youshi, mentre Yume iniziava a ridere.
    Voi... voi siete così fregati... oh così fregati... La donna era lì vicino, ma si era rialzata. Il sangue le scorreva dal viso nel punto in cui l'avevo colpita.
    Dove siamo? Sfiorai la spada con le dita. Avevo una sensazione fastidiosa, come un oscuro presentimento.
    Come... come se potessi dirvelo...

    Basta così Yume, finirai per farti uccidere. Quelle parole catalizzarono immediatamente l'attenzione di tutti i presenti. Un uomo sembrava essere emerso dalle ombre. Subito dopo un altro individuo parve materializzarsi dall'ombra, ma il suo aspetto era indefinibile. Il primo, invece, era un uomo, ma aveva un lungo cappuccio a coprirgli il viso.
    Stratega... io posso farcela. Sistemerò tutto, promesso.
    Esattamente come intendi uccidere il Mizukage? Lo Stratega pareva quasi divertito. Onestamente sarebbe impossibile anche per me.
    Youshi, occhi aperti. Dissi al ragazzo. Poi impugnai la spada e scattai, rapido, verso l'uomo. Doveva essere eliminato, ne ero certo. Fui davanti a lui in una manciata di secondi e feci scattare Garyuuka. La lama rossa tagliò il nulla. Lo Stratega era impalpabile.
    Non ho detto che però lui sarebbe in grado di farlo. Quale gioiosa occasione, Mizukage. Cosa ti porta qui?
    Cosa... cosa è successo? Dissi, ricomponendomi. L'uomo fatto di ombre fece un passo indietro, tornando a fondersi con l'oscurità.
    Quale maleducazione, Mizukage. Come sei arrivato alla cava? Sono curioso.
    Pensi davvero che starò qui a fare un'amabile chiacchierata con uno sconosciuto? Risposi, seccato a quel punto, facendo un passo indietro. Doveva esserci un modo per ferirlo.
    Ci dovrebbe essere sempre il tempo di scambiare due parole prima di arrivare alle lame, il mondo sarebbe immensamente più semplice di così. Invece spesso ricorriamo ai bassi istinti e finiamo per picchiarci sena nemmeno aver scoperto se è possibile incontrare un punto comune.
    Ti rendi conto, vero, chiunque tu sia, che hai detto un fiume di parole senza dire nulla? Vediamo se ricordo bene. Dalle informazioni in mio possesso tre persone hanno attaccato la cava. Il capo, alto, pelato e molto forte. Un uomo che aveva a che fare con le ombre e poi... uno che parla molto. Fammi indovinare, tu sei quello che parla molto vero?
    Oh, quindi sai qualcosa. Eppure, sono sicuro che tu non sappia ancora nulla, Mizukage. Ma lascia che mi presenti, prima di sembrare troppo scortese. Lo Stratega, braccio destro del Veterano, signore Cremisi.
    Cremisi. Dovevo distruggere quel posto, qualsiasi cosa fosse. Misi un dito tra i denti, ma lo Stratega alzò una mano, facendo cenno di no.
    Ah-ah, non lo farei se fossi in te, Mizukage. Chissà cosa succederebbe al tuo drago in questo posto.
    Perché non glie lo chiedi direttamente? Andai avanti, composi i sigilli ed evocai Yogan, ma nella sua forma umana.
    Che razza di posto è? Che culo devo bruciare? La dragonessa non si fece di certo attendere. Poi indicò l'uomo incappucciato. Lui?
    Fa attenzione. Non trasformarti qui. Cosa volete da Kesshou? Avete rubato i cristalli, rapito Zhuo. Stavamo inseguendo un fantasma, ma ora capisco. Presi il cristallo. E lo Stratega parve sussultare. A cosa vi servono questi?
    Tu... tu come lo hai? Disse l'uomo, con chiara trepidazione.
    Chi lo sa. Parla.
    No... non c'è più tempo per parlare. Mio Signore. A quell'invocazione lo Spazio vicino a lui parve distorcersi. E da quello spazio distorto ne uscì un uomo. Più alto di Raizen, con braccia grosse quanto tronchi d'albero. La pelle scura, illuminava dal colore verde della fronte, sembrava senza età. Non aveva capelli e non indossava altro che un Kimono nero con una banda rossa. Tra gli occhi aveva uno spazio vuoto, come se qualcosa fosse stata incastonata lì un tempo e poi rimossa.
    Sulla sua mano destra, all'anulare, brillava una luce blu.
    Mizukage-sama, disse con voce profonda. Un onore conoscere uno dei miei nemici più potenti.
    ...Sono confuso, molto.
    Certo che lo sei. Sei forte, hai ottenuto il controllo della bestia legata a te. Ma non sei altro che un ragazzino, un piccolo ragazzino che deve imparare ancora molto. Non temere se sei confuso, è normale. Permetti di chiarire la mia posizione. L'uomo, con calma, allargò le mani. Io sono il Veterano, colui che porta la Guerra. Signore dei Cremisi, vero padrone della Nuvola, della Cascata e della Terra.
    Questi sono un sacco di titoli eh.
    Non ho bisogno di presentarmi immagino. Sembrate ben informati.
    No, infatti, Mizukage. Non occorre. Adesso, allungò la mano. Dammi il Cristallo.
    Oh, beh, rimisi il cristallo nella sacca. Direi che il metodo più veloce è prendermelo di forza. Se ci riuscite, intendo.
    Il Veterano parve sorridere un attimo, inclinò il capo. E sia.

    Ciò che seguì Youshi non lo percepì davvero. Una stretta improvvisa gli tappò la bocca e gli occhi, gli bloccò le braccia e le mani. Si sentì tirare all'indietro con forza ma al posto del previsto impatto con il suolo gli parve di affondare in acqua, poco densa e soffocante. Le strette scomparvero, ma l'oscurità assoluta lo pervadeva. Un mondo di ombre.
    Giovane uomo, il tuo corpo sarà il mio vessillo. Arrenditi, e non sarà doloroso. La voce dello Stratega pervadeva l'ombra. Poi, dal nulla, qualcosa avrebbe cercato di colpire allo stomaco Youshi. Non avrebbe potuto vederlo, ma avrebbe potuto percepirlo con tutti gli altri sensi. [Azione]Forza e Velocità: 500. Subito dopo altri due attacchi, questa volta taglienti, ad entrambe le gambe [Azione]Forza e Velocità: 500
    Potenza: 10
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    Un mondo di ombra stava cercando di ucciderlo. Che ironia... vero?


    Considera la TS completamente sbloccata, compresi i bonus alle statistiche. E pensa fuori dagli schemi per uscire da questa situazione!
     
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18 replies since 26/5/2018, 18:18   574 views
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