Ciò che dorme nel profondo

L'intento era schiacciarli pesantemente con una gragnuola di colpi, maciullando il corpo di Diogenes Mikawa, che aveva accettato il patto salvo poi rifiutare al Colosso la libertà di agire e distruggere tutto nella caccia frenetica delle Armi di iwa e di chi aveva a che fare con esse. Ogre era antico, potente, ed era rimasto sigillato in un limbo ad ascoltare le grida di dolore dei pochi compagni ancora in vita, con sogni di pietra tormentati dalle grida e dal pianto di innumerevoli altri che invece erano morti...o erano stati trasformati, come il suo stesso figlio, l'Oni. Risvegliato dal sonno, il suo odio verso quel Mikawa che lo aveva prima illuso e poi ostacolato aveva istigato il potente pastore delle montagne a reagire con la stessa furia cieca e implacabile di un terremoto, richiamando a sè la forza di coloro che si erano addormentati diventando pietra e terra, ma che avevano lasciato un frammento della loro anima e memoria ancora vivo, raggiungibile da lui che era signore di tutti i membri della sua razza.

E in quanto signore, era suo preciso compito reclamare la giusta vendetta e punizione verso chi aveva ferito i suoi fratelli, figli e compagni. Il Mikawa lo voleva limitare, e ora anche lui era oggetto di vendetta. La lunghissima prigionìa e le torture avevano avvolto la mente del Colosso nell'Ira, e ora stava richiamando tutto il suo potere per combattere, a qualunque costo. Un cataclisma incarnato, una catastrofe naturale che due uomini, pur superiori a quasi ogni altro uomo, cercavano di fermare. E lo avevano ferito, più e più volte, pur senza danni significativi dato che quella roccia vivente si disgregava e riformava, privandoli del piacere di vedere ferite aperte o danni permanenti. E ancora non sapevano che con il tempo sarebbe comunque rigenerato, perchè è impossibile abbattere una montagna a colpi di spada. La loro testardaggine non faceva che farlo infuriare maggiormente. Nel cercare di sviluppare un movimento accelerato si trovò bloccato dall'uomo dei draghi che, con un fendente da breve distanza, cercò di trafiggerlo ingrandendo la sua arma fino a renderla di dimensioni "significative".

ANCORA CERCATE DI ABBATTERE LA TERRA STESSA CON UNA SPADA?

Avesse avuto visceri quel colpo poteva essere fatale, ma il Colosso li colse alla sprovvista, scartando lateralmente e lasciando che la parte in cui si stava conficcando la spada si staccasse del tutto dal suo corpo, come lasciandola indietro. Il suo aspetto umanoide poteva essere rimodulato, entro certi limiti, e anche se aveva dovuto rinunciare a parte delle sue forze non avrebbe impiegato troppo tempo a procurarsi altra terra dalla parte staccata. Raizen e Diogenes erano sul pezzo che era stato rimosso, ma se l'azione aveva reso vano il tentativo di squarciamento del primo, non riuscì a fermare il secondo che col un rapido movimento scattò per portarsi davanti al volto roccioso e carico di furia di Ogre.

Pioveva sangue, un materiale che non era affatto naturale e questo in realtà stava lentamente creando un forte malessere nel pastore delle montagne: il suo corpo era come il mondo stesso e poteva sostenere tranquillamente lo scorrere dell'acqua o persino della lava, per non parlare degli olii naturali o dei gas pronti a esplodere. Ma il sangue acido non era parte della sua natura...era organico e concepito dalla mente e dal chakra dell'uomo. Era qualcosa che non amava e con cui non voleva venire in contatto. Uno tsunami d'acqua avrebbe potuto accoglierlo, lasciarlo scorrere nelle venature del suo corpo e disperderlo a terra. Un fiotto di lava lo avrebbe assorbito, ottenendone nuova roccia per rafforzarsi al prezzo di un breve dispendio di energie. Ma non poteva far suo qualcosa che nella terra non avrebbe dovuto esserci.

UUUUUUUOOOOOHHHRRRR!!!!

Più che un grido, quello di Ogre fu un fragore...un rombo sordo della terra che trema durante un terremoto, e come altro si poteva chiamare quell'incredibile vibrazione che coinvolse inevitabilmente entrambi gli shinobi. Il getto di sangue acido aveva travolto il mezzobusto del Colosso come un fiume in piena, riuscendo appieno nell'intento di sbilanciarlo...e durante la caduta continuò la vibrazione furiosa, ma non abbastanza perchè Raizen e Diogenes non mettessero a segno di attacchi successivi: un ginocchio pesantemente danneggiato e due lame di sangue nel volto...salvo poi piombare nell'acido che sfrigolando sembrava consumare tutta quella pietra vivente...per poi trafiggere il torace.

Una vittoria completa. Ma non era stato forse troppo facile? A parte il grido il Colosso non aveva offerto alcuna resistenza, non si era rivestito di roccia e persino la sua pelle così spessa era stata trapassata con facilità dal Mikawa che pure aveva provato in precedenza quanto potesse essere compatta. Non c'era un singolo movimento nella creatura appena abbattuta. Non più rumori. Non segni di vita. Era semplicemente...terra. E come tale si sgretolò. Era solo un fantoccio di pietra. Un attimo prima di perdere il contatto col suolo il Pastore delle Montagne aveva trovato un barlume di lucidità nella sua furia, scegliendo una difesa strategica piuttosto che un contrattacco feroce...scegliendo di essere solo pietra per non subire alcun danno da quell'eleaborata offensiva e trasferendosi quindi interamente nel terreno...si sarebbe Rinvigorito poco dopo, quando con uno smottamento, a una quindicina di metri dal punto in cui era caduto il frammento di poco prima, e quindi un poco lontano dal lago di sangue acido, la sua testa sarebbe emersa lentamente dal suolo, seguita dall'intero corpo. Integro. La sua forza vitale era stata fiaccata da quel gesto e dalla separazione di poco prima, e non sarebbe riuscito ad agire immediatamente, ma era scampato al pericoloso attacco.

Mikawa. Avevi promesso. AVEVI GIURATO! PERCHE' NON HAI RISPETTATO LA PAROLA DATA? Perchè non mi permetti di vendicare la mia gente? LE ARMI DEVONO ESSERE DISTRUTTE, E CON ESSE TUTTO CIO' CHE MI OSTACOLA E TUTTI COLORO CHE ALIMENTANO LA GUERRA! MI HAI DONATO SPERANZA E POI ME LA HAI TOLTA, MIKAWA! TI AVEVO DETTO CHE AVRESTI PAGATO LE CONSEGUENZE DEL NON USARCI SAGGIAMENTE!

Alzò le braccia al cielo, mentre nuovo potere sembrava scorrere nel suo corpo, con piccole radici e arbusti che cominciavano a crescere, rendendolo ancor più grottesco e massiccio.

KONOHA! MADRE FERTILE! AVVOLGILI NELLE TUE INFINITE RADICI ASSETATE DI SANGUE!

L'antenata era capace di generare e far crescere rapidamente piante di ogni genere. Anche piante capaci di nutrirsi di sangue...il piano era rendere inoffensivo il Mikawa, mentre dal volto di Ogre non traspariva altro che ira. Nel corpo distrutto in mezzo all'acido non si notava alcun punto apparentemente debole, nè gemme o idoli che fungessero da elemento portante o vitale, e mentre la creatura emergeva dal suolo il suo corpo si era riformato lentamente, mostrando anche le viscere rocciose senza che fosse evidente alcunchè. Non era un punto debole quello che dovevano cercare, o perlomento non qualcosa di fisico. Puntò poi un braccio verso terra.

RISPONDI AL MIO RICHIAMO, ESUVIA DI RYUJIN. RISPETTA L'ANTICO PATTO NEL NOME DELL'EQUILIBRIO!

Non aveva fatto nulla...non ci fu una chiara reazione. Ma da quel momento in poi la terra iniziò a tremare leggermente....come se qualcosa si stesse lentamente avvicinando da un posto molto lontano...o molto profondo.

AMMETTO LA VOSTRA FORZA. PARI ALMENO A QUELLA DI COLORO CHE CON INGANNO E CRUDELTA' CI CATTURARONO MILLENNI FA. MA STAVOLTA L'ODIO E L'IRA SONO DALLA NOSTRA PARTE. NON SARA' PACE FINO ALLA DISTRUZIONE MIA O VOSTRA, MIKAWA E UOMO DEI DRAGHI. MI HAI PROMESSO CATENE DI SANGUE CHE FOSSERO LASCHE E INVECE HAI OSATO PORMI UNA MUSERUOLA E MANETTE POSSENTI. HAI TRADITO LA MIA FIDUCIA, E USERO' OGNI ARMA E OGNI ALLEANZA RIMASTA PER ABBATTERTI. MAI PIU' MI FIDERO' DI UN UMANO!

Parlava con sicurezza e grondando odio su ogni sillaba. Aveva ancora così tante energie...oppure si trattava di un bluff elaborato?