Il Colosso dopo la perdita del braccio e lo tsunami parve battuto, non era stato semplice, ma nemmeno difficile come iniziava a prospettarsi, per questo Raizen rimase cauto, senza il tipico sospiro di sollievo che caratterizzava la fine delle sue battaglie.
Ed aveva visto bene.
La terra tremò coma mai prima di allora, e Raizen in quanto forza portante se ne intendeva di terremoti, e sapeva che non c’era nulla di naturale in quelle scosse.
Ogni movimento faceva emergere una parte del corpo di Ogre, imponente, massiccio, furioso e pericoloso come solo l’incarnazione stessa della terra poteva essere: il pastore di montagne era ancora adirato, il suo popolo non aveva ancora avuto la vendetta promessa in un atto di sconsideratezza da parte di Diogene.
Quando le sue mani si levarono al cielo una nuova benedizione accorse in suo aiuto, una nuova forza gli germogliò in corpo, la stessa che Raizen proteggeva: quella di Konoha. Il corpo del colosso si riempì in men che non si dica di arbusti e grossi tronchi probabilmente compattandosi ulteriormente, anche se a fare affidamento alle parole della sua preghiera quella era una difesa approntata sulle abilità di Diogene.
Si trovavano vicini e Raizen potè avvicinarsi a lui senza problemi.
Occhio con il prossimo attacco, penso che quelle radici siano state pensate appositamente per te.
Vacci leggero e tasta il terreno prima di metterci dentro tutto quello che ti è rimasto.
Intanto penserò al rotolo, ma devi darmi un area, non ho la più pallida idea di dove sia.Indicatogli un punto intrecciò tranquillamente i sigilli dietro la schiena mentre Diogene iniziava a parlare, dissimulare le sue azioni non gli veniva difficile, anche se difficilmente Ogre si sarebbe preoccupato dei suoi sotterfugi. [azione rapida]
Quando Kubomi fosse apparso l’avrebbe salutato, ma quello non potendo sbiancare davanti al colosso che si ritrovò davanti si trasformò senza alcuna esitazione in una nuvola dopo aver sgranato gli occhi, non era invisibile, ma l’abbondande polvere diffusa dagli spostamenti di Ogre gli dava una mano.
M… m...m… MA L’HAI VISTO QUELLO?!?!?
Ma che mi evochi a fare?
È un lavoro per Ou questo, io sono nato l’altro ieri, sono una stringa da scarpa!
Ioioioio...!Sssssssssssssssth!Un lungo ammonimento che lo fece rinsavire.
Sta tranquillo.
Se si mette male uno sbuffo di fumo e sei lontano miglia e miglia, non voglio metterti in pericolo, non devi combattere.
Ma devi cercare un rotolo di richiamo.
Hai visto il vostro, questo sarà sicuramente simile, ma qui attorno penso non ce ne siano tanti.
Dovrebbe essere in quella zona li.Parlava a mezzavoce, del tutto impossibile da sentire per le lontane orecchie di Ogre.
Gli indicò la zona indicata da Diogene e lo lasciò procedere.
Fu in quel momento che Ogre evocò l’Esuvia di Ryujin.
...In nome dell’equilibrio.Raizen gli fece quasi eco, sorpreso, ma se i draghi erano antichi, e i pastori di montagne di più, come Ryujin rappresentava un aspetto della terra, al dire di suo padre, evidentemente Ogre ne rappresentava un altro, una sorta di patto tra antiche leggende.
La questione acquisì improvvisamente tutta un’altra profondità.
L’attacco del discorso di Diogene lo sorprese leggermente, lo trovò fin troppo melenso, in fin dei conti erano loro ad essere armati esclusivamente di cattive intenzione per cercare di farlo ragionare a suon di pedate, Masamune dopo un simile tentativo di ripartizione delle colpe li avrebbe trasformati in due grumi di sangue secco fumante.
Non che Ogre non avesse più e più volte tentato di trasformare entrambi in un quadro astratto.
Ti ho sentito evocare l’equilibrio, Ogre.
Tu e i tuoi simili ne fate parte, ma la tua insaziabile furia?
Conosco l’Odio, sono stato un suo alfiere per anni, un odio forse più grande del tuo, o forse più piccolo, non penso esista qualcuno in grado di quantificare disgrazie simili.
So che le onde più sono grandi più tempo impiegano ad arrivare, e il tuo odio finalmente è arrivato.
Ma guardati attorno.
Non sei prigioniero, puoi abbatterti sui tuoi nemici, sei libero!
Soltanto se ti diremo dove essi dimorano però.
Ma sarà sufficiente sapere dove andare?
I tuoi figli, compagni, conoscenti… il tuo popolo non è stato distrutto da persone sprovvedute, lo sai, per questo un semplice confronto non sarà sufficiente.
Scoprire dove sono stati nascosti, prepararsi alla battaglia... ha richiesto tempo.
Ed ora che la battaglia è alle porte, siamo venuti da te.
Abbiamo concesso il meritato riposo a tre dei tuoi simili, ma più il numero diminuisce più il mondo li guarda con interesse, il problema non sono solo loro ma tutto ciò che gli ruota attorno e potresti essere sconfitto prima di avvicinarti.
Potenti sigilli li tengono assopiti, qualsiasi cosa gli ruoti attorno è pregna di segreti che gli esseri umani desiderano per uccidersi l’un l’altro!
Tu, Ogre, sei la chiave, ma le tue possenti mani riusciranno ad essere più efficaci se a guidarle sarà una mente lucida.
I tuoi pugni, per quanto furiosi, non scalfiranno gli abomini degli wushu, la nostra alleanza però si.
Periremo entrambi se imboccheremo il cammino della vendetta gli uni senza gli altri.Indicò se stesso e Diogene per poi guardare a lui.
Solo i kami sanno da quanto tempo calchi questa terra e quanto questo tempo acquisisca valore se paragonato alla mia breve vita, ma ho conosciuto il dolore e la rabbia di creature millenarie come te ingannate dagli esseri umani, è per loro che mi sono messo al servizio dell’Equilibrio stesso e proprio in ragione di questo non ti dirò mai che siamo buoni.
Gli esseri umani non sanno esserlo, sappiamo combattere per i nostri ideali, ma siamo specializzati nel distorcerli.
Per questo ti dico, non fidarti di noi, fidati della nostra grettitudine e dei metodi che usiamo per castigare il prossimo e noi stessi senza accorgercene.
Recupereremo quello che resta del tuo popolo, risveglieremo i Pastori delle Montagne e ricorderemo ai vostri aguzzini che non si può martoriare la terra che li mantiene.Guardò Diogene sapendo che la sua proposta sarebbe giunta inaspettata, ma scegliere Raizen significava scegliere anche i suoi metodi, e seppure qualche volta potesse sbagliare la Montagna, quella di Konoha, amava l’Equilibrio.
Stringi il patto.Entrambi sapevano che c’era un unico patto in grado di vincolare entrambi.
Ogre, ci guiderai verso il tuo popolo dormiente per farlo unire alla lotta, combatterai insieme a noi, perché combattiamo dalla stessa parte.
E noi non vi appesantiremo con alcuna catena, non vi inganneremo, e non tarderemo nel darvi la vostra vendetta.
Non l’abbiamo fatto fino ad ora, ma questo patto ti darà la certezza che non lo faremmo neanche da ora in avanti, pena la morte.Volente o nolente Ogre era vincolato al contratto, se il rotolo fosse rimasto li neanche lui si sarebbe spostato, accettare il patto gli avrebbe portato esclusivamente vantaggi ad un unica condizione: combattere per la sua stessa causa.
Poteva fidarsi dell'uomo che diceva di agire per l'Equilibrio?
Da quanti decenni non gli veniva proposto un patto che lo metteva in vantaggio?
