Alla proposta di Raizen di derubare la collezione dell'uomo dell'Erba, il Kaguya storse un pò il naso.
Lo abbiamo già fatto, non sarebbe originale...
Ma le eventuali inservienti...
Fratello!
Che c'è? Mica ho detto la moglie!
Non sarà nemmeno sposato quel nasone...
Probabilissimo!
Fenici Immortali...
AHAHAHAHAHAHAH!!!!

Dubito sia sposato, ma chissà che non abbia qualche inserviente interessante..., rispose il Risorto, riprendendo i "propri" pensieri, Sulle armi, vediamo cos'ha., confermò, andando poi con i due della Foglia in cerca di qualche particolare equipaggiamento.
Peccato che alla fine delle loro ricerche, i tre non avrebbero individuato nessun'arma degna di nota, né inservienti, per quel che valeva, così alla fine si sarebbero diretti alla volta del Paese delle Cascate.

[...]

Quando Raizen offrì quel martello a Kunihiro, il Kaguya ne fu un pò incuriosito, Particolare come arma, Montagna-san, a quale nukenin l'hai presa?, chiese, così tanto per parlare.
Quindi... noi ci giochiamo la mia Falce?
So che la cosa non ti piace, ma hai idee migliori?
A saperlo, potevamo portarci qualche altra falce
Ma non sappiamo usarle tanto quanto la tua.

Arrivati al luogo dell'asta, se così si poteva chiamare, Raizen parve sorpreso dalla segretezza dell'evento, al ché il Risorto alzò le spalle: Se lì in mezzo ci fossero armi rubate da un collezionista all'altro, o a qualche villaggio, di certo la gente non vuole che la cosa sia nota. Pensa, Montagna-san, se qualcuno usasse una delle Sette Spade di Kiri... ce lo vedi il Kyuudaime che non viene qui a recuperarla, sapendo del torneo? Io penso che correrebbe qui sul suo drago rosso.
E per quanto riguarda l'essere riconosciuto, non ricordi le parole di Ogen-dono? Sono stati dei ninja di Kumo a derubare il collezionista del Paese dell'Erba... ed io di certo non sembro uno di loro, ma un leggero cambiamento d'aspetto non fa mai male, quello è vero., concordò il Kaguya, allontanandosi dal duo prima di entrare nell'edificio per "prepararsi".
Aveva con se, come spesso accadeva, una soluzione per scurirsi i capelli e, trovato un luogo adatto, il Risorto si occupò di sistemare capelli e darsi una pulita al viso, poi con un piccolo lavoro delle ossa facciali, applicò un ulteriore cambiamento al viso e fu pronto, con lo stesso vestiario con cui era partito da Ame, giusto per essere riconoscibile ai compagni di viaggio.

Andiamo a divertirci...
Omicidi, falci nuove, cosa vogliamo di più? AHAHAHAHAH!!!!
Non siamo qui per questo!
Fratello, invece mi sa proprio di sì!

[...]

Raizen ebbe modo di studiare la pianta del palazzo-villaggio senza troppe difficoltà.
L'ala destra dell'immane palazzo era, di fatto, un gigantesco dormitorio: c'erano una trentina di stanze, ognuna adatta per anche due persone, con bagno privato ed anche un cucinino.
Non esistevano armerie o cassaforte, ogni proprietario di arma poteva tenerla con se, o darla al proprio campione, se questi avesse avuto una camera a parte.
Nella parte orientale, poco lontano dall'ala dormitorio, c'erano due ampie sale da thé e delle mense comuni: i compratori/collezionisti potevano scegliere se mangiare da soli o con altri compratori come loro, e poi c'erano anche zone dove fanciulle, di certo non guerriere, tenevano compagnia a chi ne avesse voglia.
L'ala occidentale del palazzo-villaggio, invece, era costituita da tre grandi campi di battaglia, molto semplici: dei veri e propri ring di pietra quadrati di circa 12 metri di lato, con degli spalti tutti intorno, dove chiunque poteva sedersi ed osservare le armi in azione.
Informandosi sulle diverse armi, Raizen avrebbe potuto notare diverse spade, alcune di ottima fattura, alcuni archi persino e delle corazze.

Kunihiro dal canto suo, sarebbe stato avvicinato almeno da tre persone interessanti.
La prima non sembrava propriamente un ninja, per il vestiario, ma portava con se una spada piuttosto ben fatta, un uomo, che rivolse uno sguardo al Rintocco di Morte, Quella spada proviene dal Paese del Fulmine, o almeno la vidi lì l'ultima volta... storia interessante, quella che ho sentito, come l'hai avuta, ragazzo?
Poi vi fu un guerriero dall'armatura molto particolare, che semplicemente propose: Ti va di giocarti il tuo martello contro la mia armatura? Non avrò altre difese oltre questa addosso, come da regolamento, ma, fidati, non potrai farmi chissà che male con quello!
Ed infine, il più interessante, almeno per il suo Kage, sarebbe stato un gigantesco omone con un martello, che si accompagnava ad un tizio basso e scuro con un naso, un omone piuttosto minaccioso che gli disse: Il mio datore di lavoro, Ushio-sama, vuole il Rintocco di Morte che porti con te, sono disposto a giocarmi quest'arma, forgiata dal leggendario Meku per il Primo Tsuchikage contro di te, che ne dici?
Probabilmente di quest'ultimo, Raizen sarebbe dovuto essere informato.

L'Hokage, nel frattempo, avrebbe ritrovato il Risorto (posto di riconoscerlo per gli abiti) sugli spalti di uno degli scontri in corso, ma il Kaguya non avrebbe ascoltato la storia dell'arma ad asta lunga, Io voglio quella!, avrebbe detto seccamente, indicando lo scontro ed una grossa falce dorata, che anche da quella distanza sarebbe stata evidente per Raizen di che materiale fosse fatta, lo stesso che lui aveva trovato ad Iwa tempo prima.
A quanto pare, dicono che è un'arma fatta dal leggendario Meku, una delle due che ci sono in quest'asta!, avrebbe continuato il Kaguya, E, a proposito, finché siamo qui, chiamami Kuro-Ho, va bene? Niente cognome o altro e nemmeno uno degli altri miei nomi che conosci, in fondo mi sono iscritto con questo nome.
Piccola nota: il Risorto aveva appoggiata alla spalla la sua Falce di Luna e le mani tamburellavano sulla stessa con un certo interesse.
Io vado ad iscrivermi per recuperare quella Falce, se vuoi, Montagna-san, puoi chiedere informazioni anche tu sulla stessa e sul proprietario, magari ti porterà più vicino al tuo maestro disperso., suggerì il Risorto, andando verso la reception per proporsi come avversario, mentre l'uomo con la Falce Dorata uccideva l'avversario.

Se anche il Kage della Foglia avesse chiesto informazioni sull'arma dorata, avrebbe scoperto che il portatore della stessa era, come il Kaguya, un mercenario (il nome non avrebbe detto granché di utile), ma il suo "padrone" era un uomo di Taki di nome Kojutsu Watabe, il proprietario del villaggio/castello e, di fatto, il capo della baracca di quell'intera asta.

[Kunihiro]

Le tre chiacchierate del giovane chunin avrebbero portato alla conoscenza con altrettanti individui particolari.
Il primo, lo spadaccino, avrebbe sorriso alla possibilità di parlare con il "proprietario" del Rintocco, accennando una risposta semplice e veloce alle domande di rimando del suo primo interlocutore: Vidi quella strana arma anni fa, nel Paese del Fulmine, ai tempi ero una guardia del corpo per un nobilotto, durante uno stranissimo ricevimento... non potrei mai dimenticarla! La mia spada, invece, è un cimelio di famiglia: prima di cadere in disgrazia ero membro di un clan di Samurai del Paese del Ferro, non ha abilità straordinarie come penso le abbia quel tuo oggetto, ma nelle giuste mani può fare parecchio male., furono le sue poche parole, prima di essere presentato a "Raishin Ikiryu".

L'uomo in armatura, invece, fece spallucce alla domanda di Kunihiro: Provengo da una famiglia di fabbri guerrieri di Kotetsu Bara, il Villaggio della Rosa d'Acciaio, non so se lo conosci, sono giunto fin qui per studiare le armi dalle forme e strutture più particolari e devo dire che, esclusa una falce ed una strana spada esplosiva, i due martelli che ho visto qui in giro sono quanto mai particolari, ma ho scelto di iniziare a collezionarli dal tuo., osservò con pacata, ma evidente superbia.

Il massiccio terzo interlocutore, invece, sorrise sicuro: Il mio padrone è molto sicuro dei suoi mezzi, quando si tratta di riconoscere armi leggendarie, ogni tanto blatera di come fosse in possesso di armi appartenti ad individui che fanno parte delle storielle per i ninja più piccoli, come la Spada di Indra in persona! Mi fa un pò ridere, parlando fra me e te, ma paga bene, quindi faccio ciò che mi chiede e mi ha chiesto di avere il famoso Rintocco di Morte, quindi, eccomi qui., ma anche quel gigante sarebbe rimasto deluso, poiché la preda prescelta da Kunihiro era stata il fabbro del villaggio della Rosa.

[...]

E proprio con il fabbro, poco meno di un'ora dopo, intorno all'orario in cui Raizen ed il Risorto stavano osservando lo scontro con le Falci in un altro dei tre ring, che Kunihiro avrebbe avuto il suo scontro.
Le dimensioni del campo di battaglia erano esigue e l'uomo in armatura si sarebbe presentando facendo un semplice inchino con il capo, prima di mettersi in guardia.
Non ti ho ancora detto il mio nome: sono Kushu Osaki, di Kotetsu Bara. e con quelle poche parole, forse, il ninja della Foglia avrebbe notato alcuni particolari del suo avversario.
In primis, il suo sguardo, dietro l'elmo, era apparentemente, adesso, più acceso e vivo che durante il loro breve dialogo, inoltre l'armatura non aveva completamente la stessa "fattura": la copertura per il tronco, compresa di spalliere e zona addominale e del bacino, aveva un colore più vivo, quasi argenteo, l'elmo era più o meno della stessa fattura, seppur sembrava avere anche un ché di riflessi di giada, mentre i parabraccia ed i paragambe sembravano, vagamente, più normali nel colore, seppur, al momento, parevano riflettere di una luce quasi argentea anch'essi, ma in modo diverso dal tronco della corazza.
Stava comunque al ninja di Konoha la prima mossaIn realtà, l'avversario ha attivato la ts ed una sua tecnica, ma ti lascio il primo turno d'attacco..

[Raizen]

Il Risorto non se la prese più di tanto, se la sua curiosità sull'arma che l'Hokage aveva appena dato a Kunihiro non fu soddisfatta, fece spallucce, niente di più.
In fondo non è che siamo amiconi come con Hoshi...
Poi ha la brutta esperienza con Febh, che non è proprio la più riservata delle persone...
Vero pure questo, fratello...
Alla domanda sulle falci, il Kaguya accennò un sorriso: Le spade mi sembravano un'arma troppo ovvia... per un pò ho provato ad usare le lance, ma le falci mi risultano più affini.
In effetti avevo una wakizashi da genin, ma già da chunin iniziai ad usare le falci, fu Karin-sama ad offrirmi la prima, forgiata dalle sue stesse ossa...
La prima di una lunga collezione d'armi d'ossa, vero? AHAHAHAHAH
Esattamente, Mostro!

[...]

All'interno dell'edificio, l'Hokage lasciò un proprio clone, tramutato in un vaso, a tenere di guardia gli alloggi, mentre lui si occupava delle proprie investigazioni.
La recita nella reception sulle Armi Nere portò più di un presente a voltarsi incuriosito e perplesso e su tutti, l'Hokage poté notare un uomo abbronzato dal corposo nasone, che fu visibilmente sorpreso di sentire parlare di armi nere, ma non si avvicinò da subito al misterioso nuovo giunto (un volto che, forse, la Montagna di Konoha aveva già visto nella testa del Kaguya).

Il dialogo con il samurai inviatogli da Kunihiro, fu invece, molto cordiale, anche se, forse, inutile: Sono Senjuro Yoki, piacere di fare la sua conoscenza, Ikiryu-sama., si sarebbe presentato l'altro, ascoltando poi le parole del primo sul Rintocco.
In vero, non so niente di persone che stanno cercando il Rintocco, ma ricordo l'unica volta, prima di oggi, in cui avevo già visto quell'arma: era nel Paese del Fulmine, facevo da guardia del corpo ad un nobile di quei luoghi, durante una sorta di cerimonia dove un pezzo grosso della zona aveva cercato di uccidere tutti i presenti con quella strana arma, o qualcosa del genere... ammetto che non ci capii molto ai tempi.
Sono stato portato ad avvicinarmi puramente per curiosità: erano anni che non vedevo quel martello e mi chiedevo se fosse effettivamente lo stesso.
Se è arrivato in seguito nelle sue mani, forse lei non conosce i fatti di cui sto parlando., avrebbe esordito l'uomo ed era, a quel che poteva intuire Raizen con le sue capacità, squisitamente sincero nella sua innocente curiosità.

Il massiccio portatore dell'altro martello, fu altresì più formale nel parlare con Raishin Ikiryu: Ushio-sama è più che convinto che questa sia un'arma del leggendario Meku, ne aveva un'altra in suo possesso tempo fa.
Se vorrete parlare con lui, posso organizzarvi un incontro in una stanza privata nell'area mensa, così da poter mangiare e disquisire assieme. e se Raizen avesse accettato, un'ora dopo, più o meno in perfetto orario per un pranzo leggermente anticipato, si sarebbe trovato in una piccola sala, abbastanza appartata, con il medesimo uomo dal naso molto pronunciato.
Piacere di fare la vostra conoscenza, Ikiryu-sama. Mi diceva Ryuko che voi avete già sentito parlare di me, ma mi sembra comunque giusto presentarmi: sono Ushio Sotori e mi sembra di capire che condividiamo una spiccata passione per le armi leggendarie., esordì cordiale, Ho sentito mentre parlavate delle Armi Nere, una volta possedevo la Falce Nera del Paradiso, comprata a caro prezzo dal Daimyo del Riso, mi è stata rubata assieme ad una delle Spade di Meku ed altri pezzi di prestigio qualche anno fa... un vero peccato., ricordò con una nota di tristrezza evidente nella voce.
Mi sembra di capire che vogliate qualche conferma sulla veridicità dell'arma che offro negli scontri: il Sekai No Ken si dice che tu il martello forgiato da Meku per il primo Tsuchikage e, oltre alle sue particolari capacità in battaglia, è distinguibile per il simbolo della Roccia su una facciata ed un stemma famigliare che si dice sia del famoso Fabbro, poi, semmai avete mai visto una delle armi da lui create, potrete riconoscere di certo la mano., aggiunse con una nota di vanità.
Ryuko parlava anche di una vostra proposta di alzare l'offerta per uno scontro, cosa avete da offrire? Io ho pochi oggetti con me e le speranze di trovare qualcosa di rilevante in quest'asta, sono state finora molto deluse., ammise, prima di ascoltare le parole dell'altro.

Alla fine, avrebbe anche aggiunto qualcosa, dopo le dovute contrattazioni: Un consiglio da un collezionista ad un altro, anzi, un suggerimento: delle armi nere ho sentito anche io parlare in più casi, ma la Falce sembra che fosse in coppia con una lancia, nelle mani di due fratelli, un uomo ed una donna.
Non so niente della spada, ma si dice che una sorta di pugnale, o forse un artiglio, sia stato visto di recente nel Paese della Terra, ero andato in cerca di quello quando ho trovato il Sekai No Ken, spero che possiate apprezzare e verificare questa mia informazione., concluse Ushio.

[Il Risorto]

Raishin Ikiryu e Kuro-Ho stavano seduti a parlare del duello fra il possibile proprietario di una Falce creata da Meku ed una strana arma apparentemente mutaforma, di cui il primo era più impressionato del secondo.
Non so, le armi mutaforma non mi attirano molto, sarà pure avvelenata, ma mi impressiona poco, onestamente...
Suvvia, fratello, non essere sgarbato! Rispondi all'Hokage!
Sì, fai il bravo bambino, Ossicino! AHAHAHAHAH!!!
Zitto, Mostro!
Un dente? Arma parecchio strana ma tutto è possibile, no? Comunque, vado ad informarmi su un possibile scontro con lui, tu eventualmente, cerca qualcosa su chi finanzia quel tizio!, un suggerimento dato di fretta, prima di chiedere uno scontro con l'uomo dalla Falce dorata, che gli fu rifiutato.

La spiegazione era di per se ragionevole, tanto che il Kaguya concesse: Non voglio mica combatterci subito, però voglio essere il prossimo sulla sua lista! Ditegli, anzi, che ho ben due falci da poter scommettere, semmai volesse anche lui fare altrettanto, dato quella che ha appena vinto!, suggerì.
Quindi, oltre alla tua arma, scommetteresti anche quella che devi all'Hokage?
Tanto, se il proprietario di questo luogo ha rapito il fabbro, c'è caso che comunque distruggiamo tutto con l'Hokage e poi ci riprendiamo le armi, pure perdendole!
Bellissimo ragionamento da sociopatico, forse nemmeno io saprei fare di meglio! AHAHAHAH
Semplicemente la verità: se quel tipo che finanzi il mercenario è il rapitore, l'Hokage può scatenare il suo volpino, rasiamo al suolo questa baracca e ci prendiamo tutte le armi che vogliamo!
Fratello, si chiama rubare!
Fossimo ancora un Kage dell'Accademia, sì, ma noi siamo un Mercenario senza patria ed un Asso di Ame, quindi, chi se ne frega?
Un urrah alla tua moralità! AHAHAHAHAH!!!!

[Il clone di Raizen]

Il Clone tramutato in vaso avrebbe potuto notare diversi compratori e venditori distribuiti nelle diverse stanze: Ushio, in particolare, si trovava in una comoda stanza nella parte più distante dalle scale d'accesso all'ala del castello, condivideva la stanza con tre guardie del corpo, mentre il suo campione con il martello si trovava nella stanza adiacente, da solo, apparentemente.
Altri ricchi signori erano in altre stanze nella zona, solo il mercenario con la falce dorata non sembrava dormire in nessuna delle stanze, forse perché alle dirette dipendenze del proprietario del castello.
Unica cosa interessante: quella notte, il clone avrebbe visto un'ombra avvicinarsi alle stanze del campione di Ushio, una creatura, se così si poteva definire, nera e sottile, quasi fosse stato un topo, o forse un serpente, che sarebbe scivolato sotto la porta, non visto.
Avrebbe fatto qualcosa il clone in tal senso per vedere cosa stava succedendo?

[Sotterranei del castello - poco prima]

Quando quella sorta di dente fu portato al cospetto di Meku e del suo carceriere dall'uomo con la Falce dorata, il secondo chiese al primo: La conosci?, ma il fabbro fece una smorfia appena, finché l'altro non mosse la mano verso di lui.
Il dente della Salamandra, così lo chiamavo, quando Orochimaru me la mostrò la prima volta... l'aveva recuperata come bottino di guerra ai tempi della Grande Guerra ninja, assalendo un'armeria di Hanzo delle Salamandre, nel Paese della Pioggia, lui la chiamava Zanna di Vipera, un nome esagerato per questo giocattolo di pongo, a mio parere.
Da questa partii come progetto per la Snake Sword che ho creato per Orochimaru, anni fa., fu la risposta del fabbro.
Interessante. Pare che ci sia, oltre al tu Sekai, anche tutta una serie di armi leggendarie di sopra, persino una Falce Nera ed il Rintocco di Morte! Ma ancora nessuna traccia del tuo libro, il tuo allievo potrebbe averti lasciato qui? Mi deluderebbe in tal caso...
E per la prima volta non deluderebbe me., replicò sarcastico il leggendario non-morto.
Scherza pure, intanto, vedrò di assicurarmi la Sekai, a modo mio. e se ne sarebbe andato così, Kojutsu Watabe, dai sotterranei, impugnando qualcosa di molto simile ad una specie di spada e lasciando da solo Meku, nella sua prigione.

[Lo scontro di Kunihiro]

L'evocazione di Kunihiro non avvertì moltissimo prima dell'inizio dello scontro, anzi, non avvertì proprio niente: era come se l'avversario del ninja di Konoha non avesse chakra, o, più verosimilmente, lo tenesse nascosto con qualche abilità.
L'uomo in armatura, comunque, non si mosse nel vedere i due cloni apparire, piuttosto, ancora, attese.
Quando il ninja di Konoha si mosse, l'altro rimase ancora immobile, solo all'ultimo si mosse, sollevando il braccio con una velocità non da poco ed evitando così di essere colpito sullo stesso, ma lasciando che l'attacco del Rintocco prendesse in pieno il tronco dell'armatura, senza provocare alcun danno sull'utilizzatore stesso, a quel che pareva, data la spaventosa qualitàArmatura della Rosa Vampiro [Equipaggiamento]Creata con un particolare metallo del Paese della Rosa di Ferro e lavorata dai più esperti fabbri di quelle terre, è considerata alla stregua di un'arma difensiva suprema, specie nelle giuste mani.

Hekibasa
Speciale: Il metallo Hekibasa del Paese del Ferro cela qualsiasi fonte di chakra al suo interno, allo stesso modo, l'armatura impedisce di vedere qualsiasi informazione sul chakra di chi la indossa.
[Da genin in su]

Espansione dell'Hekibasa
Particolare fuuinjutsu che permette di espandere l'effetto dell'Hekibasa anche intorno allo stesso, celando integralmente il chakra di chi lo indossa.[Da genin in su]

Impatto del Vampiro
Abile: L'Armatura del Vampiro può assorbire fino ad un massimo di 60 di potenza per danni di tipo taglio o contundente, i 20 di potenza superiore a quella difensiva si commuteranno in una ferita leggera alla vitalità dell'utilizzatore.[Da chunin in su]

Armatura della Rosa Vampiro [Protezione]
Di fatto una Cotta di Maglia Completa molto particolareTipo: Protezione
Dimensione: Gigante
(Potenza: 40 | Durezza: 5)
[Da chunin in su]

Chakra VampiroSpeciale: L'armatura del Vampiro può assorbire fino ad un massimo di 40 di potenza di ninjutsu nemiche, subendo solo una ferita medio-leggera alla vitalità ed assorbendo, per uso dell'utilizzatore, fino ad un mediobasso di chakra
[Da jonin in su]

della corazzatura.
Anche al secondo colpo, l'uomo in armatura reagì allo stesso modo: si mosse prontamente e lasciò che il colpo prendesse la parte posteriore della corazza, anziché la spalla.
Quando poi il kunai toccò terra e le catene (illusorie) intrappolarono l'uomo della Rosa, questi fu, innegabilmente, sorpreso, ma l'elmo avrebbe impedito di rendersene conto, elmo che, aveva, di per se delle virtù non dissimili da quelle dell'armatura, seppur era stato creato per altri tipi di supporti.
L'elmo del DragoElmo del Drago d'Acciaio [Equipaggiamento]Creato da alcuni fabbri ed esperti sensitivi del Paese della Rosa di Ferro, questo particolare elmo è un'arma da non sottovalutare.

Filtro del Mondo Base
Fuuinjutsu che serve come filtro per ridurre di una dose ogni veleno che può essere trasmesso per respiro o contatto sul volto dell'utilizzatore.
[Da genin in su]

Forza d'Impatto
L'elmo può assorbire fino ad un massimo di 10 extra di potenza d'attacco nemico, con un consumo di chakra pari a Mediobasso immesso nello stesso.[Da genin in su]

Filtro del Mondo Avanzato
Fuuinjutsu che riduce di 10 la potenza di ogni genjutsu, qualora l'utilizzatore sia consapevole di esserne sotto l'effetto [Da chunin in su]

Elmo del Drago d'Acciaio [Protezione]
Elmo molto particolareTipo: Protezione
Dimensione: Medio
(Potenza: 20 | Durezza: 5)
[Da chunin in su]

Rilascio del Drago Ninjutsu che rilascia chakra dall'elmo....
[Da jonin in su]

d'acciaio non era neppure quello da sottovalutare, poiché resse molto bene al colpo, evitando che l'utilizzatore morisse per l'attacco.
L'ultimo attacco, però, complice il genjutsu, andò pienamente a segno, lasciando una bella ferita sulla gamba dell'uomo, coperta da una protezione abbastanza comune, seppur di miglior fattura.

L'uomo di Kotetsu Bara non diede però evidenti cenni di cedimento, sanguinava, sì, malfermo sulla gamba ferita, ma apparentemente non aveva subito troppi danni dall'illusione appena sofferta, anzi, parve riprendersi di colpoTesta del Drago [Combattiva]L'Elmo del Drago d'Acciaio ad un utilizzatore esperto, dà non pochi vantaggi.

Contatto con la realtà
Abile: L'utilizzatore dell'Elmo del drago può, grazie ai sigilli del Filtro del Mondo, comprendere immediatamente se soggetto ad un genjutsu.[Da genin in su]

Astensione dal Dolore
Speciale: particolare fuuinjutsu che riduce la percezione delle ferite di un livello,ma non la gravità delle stesse.[Da genin in su]

Rilascio del Drago
Maestria: L'utilizzatore dell'Elmo del Drago può eseguire il rilascio senza bisogno di sigilli.[Da chunin in su]

Ormoni del Drago
Abile: L'utilizzatore dell'Elmo del drago quando si usa la Dopamina dà la possibilità di spostare lo bonus dell'Intuito alla concentrazione[Da chunin in su]

Grande drago
Genjutsu.....[Da jonin in su]

, senza bisogno di sigilli, alzandosi di scatto Rilascio - Genjutsu Kai
Villaggio: Generico
Posizioni Magiche: Tigre (1)
L'utilizzatore può deflettere genjutsu usando 2 slot tecnica. L'utilizzatore deve essere consapevole di essere sotto l'influsso di un'illusione. È possibile sfruttare i danni subiti volontariamente per aumentare l'efficacia del rilascio, senza costo in chakra. Ogni leggera subita incrementa di 10 l'Efficacia; status Leggeri aumentano di 10 l'Efficacia, a status Medio di 30, status Gravi di 60. Si possono rilasciare solo illusioni con efficacia inferiore quella del rilascio. Può eliminare più genjutsu solo se la somma delle efficacia di ogni genjutsu è inferiore all'efficacia del rilascio. È possibile usarla su un'altra persona. È possibile sommare l'Efficacia con un'altra persona se utilizzata insieme. È possibile utilizzarla senza sigilli, riducendo di 10 l'Efficacia.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
(Consumo: ½ Basso ogni 5 d'efficacia )
[Efficacia Massima Rilasciata: 15 per Grado]
[Da studente in su]

Pot = 10 (ferita gamba) + 10 (Filtro Mondo Avanzato) + 10 Stile Avanzato (Conc +3) + 30 Efficacia per lanciarsi subito addosso al clone che aveva lanciato i kunai una velocità non da poco!
Nell'eseguire il movimento di avvicinamento, il nemico tentò un assalto con un sanchakun che portava alla cinta, ben nascosto dalla corazza, con cui provò a colpire con un veloce movimento a spazzare l'addome del Kunihiro che aveva lanciato i kunai, allontanandosi dagli stessi.
A quel punto, però, ancora, avrebbe atteso: stava ancora al chunin di Konoha la mossa.

[Gli incontri di Raizen]

Senjuro Yoki all'ulteriore accenno alla persona che poteva cercare il Rintocco alzò le spalle: Ammetto di essermi avvicinato a lei, oggi, per pura curiosità. Non conosco la donna di cui parla, né ricordo bene l'individuo che aveva l'arma, sono una guardia del corpo, non faccio il mercenario o simili, quindi non prendo molte informazioni su armi particolari o simili, mi capisca: non sono un ninja, allo più un samurai, niente di più., affermò cordiale.
La mia katana è un cimelio di famiglia, come dicevo, non ha abilità particolari, ma nelle giuste mani fa molto male, per me è come avere accanto tutti i miei antenati in battaglia e questo penso sia bastato anche ai giudici di quest'asta., concluse, senza alcuna nota di falsità, ignorando egli stesso (ed anche Raizen, a meno di informazioni da parte dell'evocazione di Kunihiro) che l'arma aveva in se un fuuinjutsu che manteneva le memorie di tutti i suoi antenati: i membri del clan Yoki (e solo loro) impugnando quella katana avevano accesso ad una serie di memorie e velocissimi suggerimenti che li rendevano di fatto più potenti in battaglia.

[...]

L'incontro con Ushio iniziò con delle domande sul martello, cui l'uomo con il nasone rispose sorridendo: La Sekai No Ken è un martello il cui peso è tale che, si diceva, il Primo Tsuchikage potesse schiantare le STELLE dal cielo fin in terra addosso ai suoi nemici, o almeno così mi fu descritta.
Ryuko mi ha spiegato che può aumentare e ridurre la gravità attorno al suo utilizzatore, talune volte Ryuko può rallentare, o addirittura schiacciare al suolo, i nemici, altre, sbilancia i loro salti, o almeno così mi ha spiegato.
E ditemi, invece, il Rintocco? Mi è stato detto che può produrre onde sonore che spaccano le ossa! E' vero?, chiese di rimando il collezionista dell'Erba.

L'accenno che Meku avesse "ripreso" a lavorare, fece sollevare un sopracciglio ad Ushio, il quale, in effetti, aveva sentito parlare di storie secondo cui il Fabbro Leggendario fosse stato riportato in vita, ma, tanti anni prima, aveva cercato informazioni su di lui (ai tempi in cui Ogen era "giovane" e l'ultima guerra era finita da poco), ma non aveva trovato delle vere e proprie tracce.
La proposta successiva non produceva grandissimo interesse nel collezionista, poiché il collezionista aveva passione per armi leggendarie ed antiche, non per i nuovi talenti, i cui lavori ancora dovevano sviluppare il dovuto valore: forse un giorno il coltello dell'amministratore di Oto sarebbe stato ricercato alla pari di una delle dodici katane delle stagioni (o l'Armatura dell'Inquisitore, che un altro fabbro non famoso aveva creato anni addietro, avrebbe avuto la stessa sorte), ma in quel momento, Ushio aveva interesse solo in armi antiche, non di meno, non era tanto avventato da non avere curiosità per ogni arma ed utilizzatore delle stesse, per di più, non sapeva tantissimo su Meku, quindi parlò senza remore.
Purtroppo non posso esserle pienamente d'aiuto, Ikiryu-sama: non so molto di Meku, se non voci secondo cui era stato riportato in vita circa un secolo fa, o giù di lì, per poi finire al servizio di vari ninja di Konoha nel tempo. Ho persino cercato informazioni alla Foglia, fino ad un decennio fa, ma nessuna traccia di un fabbro millenario e risorto.
La falce dorata, sì, è di strana fattura, molto particolare, ma più particolare, a quel che ho sentito qui, è la storia del suo padrone, non del campione, ma della mente dietro quest'asta.
Pare sia un appassionato di armi che vuole equiparare le doti di Indra stesso, che, si dice, riusciva a dare vita persino alle sue armi... e lo so abbastanza bene che è vero.
Infatti, ho sentito dire che alcuni avversari della falce dorata la sentivano parlargli, o vedevano mostri uscire da quell'arma... storie inconcludenti, se vuole il mio parere.
Comunque, il proprietario di questa magione non si è ancora fatto vedere una sola volta, ci crede?, chiese cordialmente Ushio, prima che il discorso vertesse verso il fantomatico fabbro pubblicizzato da Ikiryu.

[Il Risorto ed un nuovo incontro]

Il Kaguya non si dilungò troppo a parlare con l'Hokage, né ebbe particolare fortuna ad identificare l'utilizzatore della Falce dorata, almeno non fino a quando non andò a mangiare alla mensa.
Fu allora che accadde qualcosa di non poco fastidioso: un individuo sconosciuto gli apparve davanti salutandolo come "Shiltar".
Questo, di per se, faceva sempre un pò arrabbiare il Risorto, poiché lui NON era Shiltar Kaguya (checché potessero pensare le sue voci, il Flagello, il Mikawa e chiunque altro fosse arrivato a quella conclusione, erronea, per quanto era innegabile il collegamento fra loro).
Il problema fu che persino le voci parvero zittirsi, forse pure spaventarsi, davanti a questo sconosciuto ed all'Ego questo non piaceva.
Al silenzio delle voci ed al nome usato dal tipo, che si presentò platealmente come "Hei Feng", si aggiunse un quanto mai spiacevole senso di timore, che permeò il Risorto, mentre, come riavutesi, una delle voci parlò, suggerendo di scappare.
Col CAZZO!
Bravo così, Ossicino! La vanità e l'Ego vengono prima dell'autoconservazione!
Esatto! Possiamo crepare, ma scappare dalla paura? Non scherziamo!
Giusto... mi ero dimenticato di stare in mezzo ad un gruppo di egocentrici ammassi di rancore, scusate se cerco di essere la voce della ragione...
Scusa, nessuno mi ha parlato di te, Hei Feng, e temo che tu stia sbagliando persona, se credi che il mio nome sia Shiltar, o che io sia un qualsiasi Shiltar..., esordì a quel punto il Risorto, Ma mi piace la tua falce dorata, ce la giochiamo domani? Ne ho una nera, vecchia di millemila anni, se vuoi scommettere a riguardo!, suggerì beffardo il Kaguya, poteva avere paura, ma questo non gli impediva di essere spocchioso come suo solito.
Chissà cosa avrebbe risposto lo sconosciuto.

Uno suggerisce di scappare e questo dichiara una sfida...
Pennuto, pure tu che cosa t'aspettavi? AHAHAHAHAH!
Scappare! Siamo forse individui assennati e timorosi qui dentro?
Qui dentro siamo tante cose, ma non assennati...
AHAHAHAHAHAHAH!!!!!

[Le ricerche di Kubomi]

Il piccolo drago bianco evocato dall'Hokage non ebbe moltissime difficoltà nelle proprie ricerche, o almeno non nelle immediate vicinanze.
Avvertiva perfettamente il respiro delle diverse persone presenti nell'ala dedicata a dormitorio: individuò lo Spadaccino del Paese del Ferro che, effettivamente, era sveglio, ma, semplicemente era da solo, facendo qualcosa che il draghetto poté dedurre essere bere (di fatto, stava sorseggiando un thé da solo in stanza, niente di anomalo).
Il campione di Ushio, invece, era tutt'altro discorso.

Ryuko, infatti, sembrava avere un respiro molto strozzato, come se qualcosa lo bloccasse o gli impedisse di muoversi e respirare correttamente e mentre ciò avveniva, una voce aleggiava nella stanza, una voce che stava parlando con lui, anche se, di fatto, l'unico respiro presente (per quanto parzialmente soffocato involontariamente) era quello del "campione": Ryuko Kamizaru, piccolo uomo al servizio di un insulso collezionista, tu mi darai ciò che chiedo: il Martello fatto da Meku. Ucciderai il campione di questo Ikiryu e poi lo consegnerai al mio campione, ti lascerai uccidere nello scontro con la Falce dorata., sibilò la voce proveniente da nessun luogo, seppur a Kubomi sarebbe stato chiaro che, malgrado non ci fosse nessun animale effettivamente vivo, oltre Ryuko stesso, c'era "qualcosa" in quella stanza, ed era quel qualcosa ad impedire una corretta respirazione al campione di Ushio, premendo sulla sua trachea, una sostanza che modificava la traspirazione della pelle dell'uomo lì dove appoggiava.

La ricerca dell'uomo con la Falce dorata, invece, fu ben più infruttifera, seppur qualcosa d'interessante il draghetto scoprì: analizzando i passaggi d'aria e le correnti entro i limiti delle sue capacità, Kubomi individuò che proprio al di sotto delle arene dove si saggiavano le armi, per così dire, c'erano dei cunicoli nascosti, una sorta di corridoi alla cui massima estremità delle capacità del drago bianco l'aria diventava molto più calda, come poteva essere lì dove provenivano delle potenti fonti di calore, o, forse, una fucina.
E da lì, un eco arrivò al drago, un eco che per diversi minuti risuonò identico alla voce che si trovava nella stanza di Ryuko, ma che, quando quel piccolo dialogo si fu concluso, continuò isolato: Così, vecchio fabbro cocciuto, avrò finalmente due delle tue armi, un peccato non aver ritrovato nessuna delle tue spade!, avrebbe detto secca la voce, Mi sai dire che fine hanno fatto?
Ed una seconda voce avrebbe aggiunto: Uhmf... avevo sentito dire che Gennaio si trovava nelle mani di un Samurai nel Paese del Ferro, mentre Maggio era finita nel Paese della Pioggia, pareva.
E quel grosso idiota di Raizen ha fatto una cosa buona distruggendo per me Ottobre, ma delle altre so poco, anzi, niente., gelida ed impassibile questa voce.
Ma offriva un'ottima notizia a Kubomi e, indirettamente, al suo evocatore: avevano trovato Meku!

[L'Assassino Kunihiro]

La scelta del samurai in armatura fu infelice: attaccare uno dei cloni non era stata una bella pensata: la falce di chakra si mosse contro la sua gamba, cercando di mozzargliela.
Fu solo la reattività del samurai ad evitare che la gamba venisse mozzata del tutto: con un salto, riuscì a subire la ferita in un punto diverso della gamba, che comunque ne sarebbe rimasta decisamente inutilizzabile per un bel pò da quel primo colpo.
Il secondo colpo, però, non ebbe altrettanta fortuna, o meglio: il samurai cercò di difendersi con un movimento incoerente dalla finta, scoprendo di stare per finire con un braccio in meno, ma riuscì comunque, sfruttando un bel pò di chakra, a spostarsi perché la lama nemica andasse a cozzare con la sua armatura, che ne contenne il potere offensivo almeno in parte, o, più correttamente così sembrò all'inizio: con grande stupore del samurai, la lama di chakra riuscì a frantumare la sua corazza!
Con tutto il potere dell'armatura, il danno fu comunque ben più che grave, tanto da lasciare il samurai barcollare ed incespicare in ginocchio da quel singolo attacco, il successivo colpo alla testa fu più che altro un modo per attaccare ancora un corpo ormai dilaniato!
Quando anche gli ultimi colpi di Kunihiro conclusero, senza più difesa alcuna, la loro carica contro il corpo del samurai, questi non contrattaccò: le gambe mozzate, il tronco segnato da un profondo taglio, l'armatura in pezzi, l'elmo parzialmente intero, ma con sangue che ne sgorgava dall'interno, ormai lo sfidante del ninja di Konoha era bello che morto... peccato che l'armatura che aveva dato in "pegno", era anch'essa distrutta, chissà se il chunin della Foglia avrebbe avuto interesse a tenerla o usarla.

[Il dissuaso Risorto]

Il Risorto era poco interessato alle parole di quel Hei Feng, molto di più lo era a quelle che sentì nella sua testa, che parlavano di un "Estintore".
Personalmente mi sembra una stronzata, Pennuto...
Mi trovo d'accordo con il Mostro, fratello... una bella stronzata, ma ormai siamo qui, giusto?
Giusto, Ossicino, sei partito per qualche falce e finisci a vedertela con questo... Estintore?
Colpa nostra che ci siamo mossi da Ame... per questo...
Sì, lo so, volevi un Hayate, o magari qualcuno della Zanna... ma Ossicino, prova ad accontentarti...
Nel frattempo, l' "Estintore" lo toccò, provocando un brivido sul corpo del Kaguya, il quale non rispose inizialmente al commento dell'altro, poi, quando quello se ne andava, disse solo: Vedi di portarti una qualche falce degna di questo nome domani, almeno questo viaggio non sarà un completo spreco...

Vedo che l'Ego è sulla nostra stessa linea di pensiero...
Lasciamo stare, Mostro, e tu, Fratello, evita ogni commento almeno per la serata!
Mi è passata anche la voglia di prendergli la Falce! Se ammazzo quel esorcista, gliela ficco sul per il cadavere quella falce dorata, piuttosto che tenermela quasi quasi!

E su quel pensiero il Kaguya si sarebbe ritirato per la notte, oltremodo infastidito, in attesa di concludere la faccenda il giorno dopo.

[L'Investigatore Raizen]

Durante il turno di guardia di Kubomi niente sarebbe successo, nessuno sarebbe entrato o uscito dalla stanza di Ryuko, anzi, l'uomo sarebbe parso, a qualsiasi senso, completamente addormentato, pure quando il piccolo drago fosse entrato, in forma di nuvola, nella sua stanza.
Lì, Kubomi avrebbe visto i pochi abiti in possesso del massiccio guerriero e, in un angolo, circondato da una serie di fuuinjutsu sul tatami, un grosso mantello, poggiato sulla "testa", con inciso sull'impugnatura il simbolo di Iwa.
All'interno della stanza, il piccolo drago bianco non avrebbe potuto individuare nessuna strana presenza o minaccia, l'unica cosa erano, appunto, i pochi averi del grosso ninja, e qualche macchia d'inchiostro vicino al punto dove erano stati incisi i kanji protettivi attorno all'arma.

Il Mattino seguente

Raishin ed il suo "mercenario", vincitore dell'armatura il giorno prima, sarebbero stati invitati ad andare nell'arena dove, se non avevano cambiato idea, il chunin di Konoha (per quanto nessuno sapeva che quella fosse la sua identità) avrebbe duellato con Ryuko Kamizaru per il possesso del Rintocco e del Martello forgiato da Meku.
Allo stesso tempo, il Risorto, a meno di sorprese, si sarebbe diretto al suo scontro con "l'Estintore".

La cosa interessante, però, sarebbe stata che nell'arena dove Kunihiro doveva combattere, si sarebbero presentati anche due ospiti d'eccellenza, a cui sarebbe stato concesso di osservare lo scontro da un punto sovrelevato non da poco.
Uno dei due era un uomo, chino, piegato forse dagli anni, forse da una volontà non sua, un uomo che Raizen ben conosceva: Meku, l'altro era uno sconosciuto che, però, tutti trattavano con la dovuta reverenza, mentre si andava a sedere, un uomo dai lunghi capelli e lo sguardo impassibile.
Un uomo che avrebbe detto una sola parola: Cominciate e se in qualche modo Kubomi fosse stato ancora lì, avrebbe potuto confermare all'Hokage che quella era la voce che aveva sentito giusto quella notte.

Ma in quel momento, almeno Kunihiro ed il Risorto avevano forse qualcosa di diverso a cui pensare, rispettivamente.