Una questione d'amore

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Like  
     
    .
    Avatar

    Colui che è

    Group
    Giocatori
    Posts
    18,062
    Reputation
    +216
    Location
    Luce di stelle

    Status
    Anonymous

    × Off-Game ×


    × Legenda
    Narrazione
    "Pensieri"
    «Dialoghi»


    «Ma è possibile che nessuno riesca a prendere i miei cazzo di soldi!?» – esclamò Sadao Iwata battendo sulla scrivania. Il tavolo si piegò, quasi sobbalzando colpito da quella forza possente. Il suo sguardo, quindi, si rivolse verso l'unica persona che era lì: il suo Mastino, o presunto tale. Comunque un uomo bello di apparenza, con un fisico possente: una specie di braccio destro di Sadao Iwata. - «Magari quelli più giovani ci riusciranno... » – sospirò pensando a cosa vi fosse così difficile nell'andare in una banca, ritirare i soldi e tornarsene in quella casa con i suoi soldi: tutti felici, missione compiuta, buona referenza e ryo per tutti. - «Meglio se sono delle donne... che quelle succhiasangue della banca non mi daranno mai i miei soldi... me lo sento... e gli ultimi maschi che ho inviato sono scappati tenendosi per la testa...»
    «Certo signore, provvedo subito...» – avrebbe detto Il Mastino, per allontanarsi quindi e chiudere la porta alle sue spalle.

    A quel giro, sperando che almeno le bambine sarebbero riuscite a portare a termine una stramaledetta missione D, l'Accademia avrebbe richiesto i servigi di alcune studentesse. Tutte rigorosamente di genere femminile che, si sperava, fosse quello più razionale e sentimentale al contempo: avrebbero ricevuto una lettera con l'indicazione di recarsi in fretta e furia nelle Terre Accademiche, dove un signore nobile era infuriato perché non riusciva a ritirare i suoi soldi dalla banca. E fin qui tutto facile e semplice. Alle studentesse incaricate, però, non sarebbe stato detto che prima di loro almeno altri 3 team di ninja accademici, - tra cui uno pure composto da dei chunin, - aveva fallito. Motivo per cui si cercava qualcuno di diverso; si puntava su gente giovane e fresca, che magari avrebbe trovato la chiave per avere successo in quella missione. Oltre agli onori accademici, - Sadao Iwata era un uomo di grande importanza in quelle Terre e l'Accademia voleva mantenere con lui dei rapporti ottimali, - le studentesse avrebbero anche ricevuto dei soldi (non pochi).
    Il messaggero accademico le avrebbe raggiunte nei rispettivi villaggi consegnando loro la lettera sigillata. Dentro le future kunoichi avrebbero trovato i dettagli della missione:
    -Livello D
    -Ore 8,30, dopodomani
    -Ikanawa
    -Piccola spiegazione di cosa succedeva.
    Presto avrebbero scoperto che Ikanawa altro non era che una zona privata nel sud-est delle Terre Accademiche, dove si sarebbero dovute recare all'ora indicata.

    [...]



    Non appena si fossero presentate in quel luogo, avrebbe finalmente capito cosa significava la parola lusso. Una splendida villa a due piani, un imponte fontana in mezzo, un cancello ricoperto d'oro e persino degli splendidi alberi, una rara vegetazione, che crescevano proprio dinnanzi alla villa. Al cancello li avrebbe attesi Il Mastino, - un uomo di 25 anni circa, ben muscoloso, capelli biondi e occhi azzurri, vestito di tutto punto: giacca, cravatta, pantaloni neri e uno sguardo sicuro, ma comunque felice e sorridente, - che alla vista delle 3 giovnai studentesse in avvicinamento avrebbe semplicemente abbassato il capo.



    «Vi do il benvenuto a Ikanawa. Il signor Iwata vi aspetta.» – Quindi avrebbe fatto cenno di seguirlo, ma il percorso verso la stanza del signor Iwata non sarebbe stato del tutto silenzioso e muto. Anzi. Il Mastino, - forse di sua stessa volontà o forse per altri motivi, - avrebbe rivelato qualcosa alle kunoichi. - «Sapete... voi siete il 4° gruppo che ci prova: i primi 3 hanno miseramente fallito anche se si tratta solo di una missione di livello D. Abbiamo contattato dei chunin, dei genin, gente di tutti i villaggi... ma niente. Se non ci riuscirete, penso che il signor Iwata manderà in quella banca dei Jonin per raderla al suolo pur di aver i suoi soldi» – Il Mastino le avrebbe condotte nella villa, sorpassando la maestosa fontana al centro. Quindi, aprendo la porta, avrebbe mostrato alle ragazze il lusso che c'era in quel posto: un oggetto d'oro su un altro oggetto d'oro; il lusso che regnava sul lusso; ogni cosa splendeva come se fosse una stella. - «Il signor Iwata, tempo fa, è stato... come si dice... un sciupafemmine degno di quel nome. Penso che lo conoscevano tutte le donne da qui al Paese della Terra. E questo, beh, non sempre lascia dei buoni ricordi... E sebbene prima egli fosse un uomo "comune", figlio di contadini, riuscì a metter mani su un piccolo tesoro... una parte la spese,» – avrebbe continuato l'uomo conducendo il gruppetto per le scale, al secondo piano, verso l'ufficio di Iwata, - «un'altra, invece, la depositò in una banca che si trova proprio qui, nelle Terre Accademiche. Ma, come potete vedere, nessuno riesce a farglieli avere... e qui entrate in gioco voi...»
    Alla fine dei conti sarebbero giunti dinnanzi una maestosa porta in legno intagliato; su di essa il gruppetto di kunoichi avrebbero visto delle parti in oro ricamato e altre con dei meravigliosi gioielli: erano pietre preziose portate in quella villa da chissà quali posti.
    Entrando le studentesse avrebbero di nuovo visto un lusso sfrenato: tutto luccicava, l'oro era ovunque. E al centro dello studio, dinnanzi a un'ampia scrivania, vi era seduto un uomo che aveva una sessantina di anni. Gli occhiali era scese verso il naso; le dita delle mani restavano intrecciate dinnanzi al viso. Le rughe avevano praticamente consumato tutto il volto del signore, il cui sguardo appariva comunque determinato, acceso e intenso. - «Bene,» – avrebbe sempicemente detto Iwata. - «Non ho tempo da perdere e voglio i miei soldi. Immagino che il Mastino vi abbia già raccontato qualcosa, ma... beh... sono la parte lesa in quanto non riesco ad avere i miei soldi e non posso recarmi in quella banca di persona perché... ehm... sapete... ehm...» – il signore, che un attimo prima sembrava sicuro di sé e determinato, arrossì in un attimo e bevve dell'acqua prima di riprendere il discorso, - «A 50 chilometri a Nord da qui si trova una città chiamata Onitara. Dovete andare lì, trovare la banca, consegnare all'impiegata questo foglio,» – lo avrebbe alzato, mostrando che era la richiesta di erogazione delle sue finanze, - «insieme a quest'altro foglio,» – che era la delega, ancora da compilare, - «prendere i soldi, - tutti, - e tornare qui portandomeli. Però, se fallite, è meglio se non vi fate vedere qui di nuovo! Semplice, no?» – Avrebbe chiesto per prendere quindi una penna, - anch'essa dorata, - e rivolgersi alle studentesse. - «Dunque. Mi dovete solo dire i vostri nomi e cognomi e potete andare. » – Non appena avessero detto i loro nomi, il vecchio avrebbe compilato il documento della delega alle studentesse che erano ufficialmente incaricate di prendere i suoi soldi al posto suo per portarglieli e glie lo avrebbe dato. - «Ah, ricordate! Se avrete successo... guadagnarete qualche ryo! Bello, no?» – Avrebbe quindi chiesto il signor Iwata. Poi avrebbe fatto un cenno al Mastino.
    «Accompagnale.» – Il Mastino avrebbe solo fatto un cenno con il capo invitando le ragazze uscire. E nel mentre, accompagnandole verso la carovana situata fuori dalla villa, avrebbe spiegato: - «Perdonate le sue maniere, ma il signor Iwata ha fretta e non ama rispondere alle domande. A me, invece, potete chiedere quello che volete.» – La carovana non era niente di particolare... per un magnate come Iwata. Nera-lucida, con due cavalli bianchi alla guida e un tizio che sedeva dinnanzi alla carovana con una frusta.

    bba4ffb9516342ca3dec5e84a371a32a--eye-color-colour



    Vicino alla carovana il Mastino avrebbe fatto cenno di entrare dentro, dove le studentesse avrebbero visto altro lusso. Sedili in pelle, bottiglia di vino pregiata sul tavolo, un cesto di frutta, dell'acqua e anche un paghetto di sigari, anch'essi pregiati.Così sarebbe iniziato il viaggio verso Onitara e, sebbene sarebbe stato un viaggio veloce, le 3 studentesse comunque avrebbero avuto tutto il tempo necessario per parlare con il Mastino o fare le domande che volevano. Oppure semplicemente dedicarsi... ad altro prima di scoprire cosa c'era che non andava nella banca di Onitara.

     
    .
  2.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Member
    Posts
    156
    Reputation
    0
    Location
    Casa Mia

    Status
    Offline

    Una questione d'amore


    Parlato - Pensato

    Una nuova giornata, altro da studiare e da imparare, una manna dal cielo per chi come lei è dedita ai propri compiti, al proprio lavoro che è appunto quello di studiare per diventare una Genin e dunque entrare nel vero mondo dei ninja. Questo è il primo pensiero che ogni volta la tira giù dal letto per dirigersi verso l'accademia, ancora ignara che oggi il destino le ha riservato qualcosa di diverso. Passi rapidi con i quali andrebbe ad attraversare la porta d'entrata dell'accademia, questo prima di venir fermata dal suo Sensei che prontamente le comunica la missione che le è stata assegnata con tanto di lettera. Si perché lei è stata scelta in quanto la migliore del suo corso e proprio per via della sua persona, un onore non c'è che dire che ovviamente non viene neanche espresso.

    La ringrazio, per me sarò un onore portare a termine la missione e mettermi in mostra

    Perché ovviamente fare del suo meglio è nei suoi compiti, fa parte del suo dovere e proprio per questo deve farlo al meglio. Mancina che si allungherebbe a prendere la lettera che il sensei le porge, busta che verrebbe aperta per poterne leggere il contenuto, con conseguenti indicazioni sul luogo e l'ora.

    Allora io vado a prepararmi

    Ed è con queste parole che abbandona l'accademia per potersi dirigere nuovamente verso casa, per studiare il luogo in cui avverrà la missione, i vari dati e infine prepararsi mentalmente e fisicamente a quella che appare come un incarico piuttosto semplice eppure è pur sempre una missione di livello D non può permettersi di prenderla alla leggera.



    Il giorno della missione è giunto, i preparativi sono stati ultimati ed è arrivata al luogo dell'incontro con largo anticipo, non può permettersi ritardi inutili. Ed è proprio in quel momento che apprende di non essere l'unica, semplice cenno del capo a quelle che saranno le sue compagne di missione, non che la cosa la turbi particolarmente, il viso permane serio anche nel momento in cui le viene sbattuta davanti la sua povertà e la differenza di classe sociale che c'è fra loro e il mittente della missione. Si presenta quest'oggi come una ragazza dai lunghi capelli castani e grandi occhi verdi, vestita da Kunoichi ovvero un paio di leggins fino al ginocchio per agevolare i movimenti più atletici, sopra invece una maglietta tecnica con stampato all'altezza del cuore il simbolo di Oto rigorosamente in viola e che si ripete sulla schiena ma più in grande. Sguardo che si focalizza sul mastino nel momento in cui quest'ultimo le accoglie. Un leggero inchino anche nei suoi confronti mentre ascolta attentamente quello che dice, il lusso intorno a lei non pare neanche cogliere di striscio la sua attenzione, tutto quello sbriluccichio non fa per lei.

    Il quarto gruppo...strano...

    Si tratta di un incarico, alla carta, piuttosto semplice e proprio per questo la cosa le pare piuttosto strana, infondo si tratta solo di prendere un po' di soldi ma del resto se lo aspettava pure che non sarebbe stato così semplice. Silente ascolta tutte le informazioni che vengono fornite dal ragazzo, assimilandole nella propria mente per non poter sbagliare una volta iniziata la vera missione. Si ferma solo nel momento in cui raggiunge la stanza del Signore della tenuta, braccia che si spostano e mani che si incrociano dietro la schiena assumendo una posizione del tutto militare ma infondo fino ad ora nulla ha smosso la sua espressione facciale, è rimasta seria dall'inizio alla fine, distaccata ma sempre attenta ad ogni parola.

    Rin Asami

    Nulla di più, nome e cognome, semplice e concisa, non spreca altro fiato se non dire quanto le viene chiesto. Silente dunque riprende poco dopo a seguire il Mastino verso la carovana per poi sedersi al suo interno, esattamente difronte al uomo, per poterlo guardare e dunque assecondare quell'invito.

    Vorrei sapere un paio di cose, primo come mai altri gruppi hanno fallito? Secondo perché la banca non vuole ridare i soldi? E terzo perché non può recarsi Il signor Iwata direttamente?

    Domande che nascono di principio, non guidate dalla sua curiosità ma certamente utili a capire cosa sta succedendo e anche capire meglio il loro obbiettivo finale, contro cosa dovranno scontrarsi perché è tutto fin troppo vago ed è piuttosto conscia che non si tratti SOLO di prendere qualche soldo. Silente or dunque attende, rimanendo composta anche nella seduta, rigida e piuttosto formale nel linguaggio, non si scompone, mai.



     
    .
  3. BiriBiri-Chan
        Like  
     
    .

    User deleted


    Una Questione d'Amore


    Il Mastino non Abbaia, ma il Coniglio Saluta

    Aaaaah!! Guarda che posto gigantesco!!!

    La bambina se ne stava completamente imbambolata di fronte all'entrata della maestosa villa che, impertinente, osava mostrare tutta la sua ricchezza davanti a una bambina che fino a qualche giorno fa abitava in un Bosco fitto e pericoloso e soprattutto vestiva di pochi stracci. Lei faceva la fame e rischiava la vita ignorando che fuori da quel suo Bosco esisteva una vita totalmente diversa, con uomini ricchi e poveri, ma soprattutto ricchi. Esageratamente ricchi.
    La bocca aperta e gli occhi rossi come il sangue completamente sgranati quasi a luccicavano nell'osservare l'entrata e la fontana che si intravedeva al di là del cancello... per non parlare della villa insomma. Tutto brillava così tanto da farle girare la testa, ma lei non era interessata alle ricchezze, era semplicemente esterrefatta nel vedere e conoscere tante sfaccettature di un mondo che le era sempre stato sconosciuto. I lunghi capelli neri e lisci erano smossi da un leggero venticello, tenuti sciolti e liberi da qualsiasi costrizione, mentre indosso portava un semplice e piccolo kimono corto bianco coi bordi e i motivi disegnati sopra di colore blu. Un kimono senza maniche e sotto il quale portava dei corti pantaloncini per niente restrittivi mentre alla vita era chiuso da una fascia blu che si allacciava sulla schiena con un fiocco troppo grande rispetto ai suoi 136 cm di altezza. Tra le braccia nude stringeva il suo coniglio di pezza e ovviamente portava con sè tutto il suo equipaggiamento.
    Aveva iniziato da poco l'Accademia di Oto, giusto il tempo di ambientarsi in quel mondo totalmente nuovo ed ecco la sua prima missione, cose ancora sconosciute alla piccola e che mai aveva sentito prima, ma per fortuna l'uomo che viveva con lei nel Bosco l'aveva addestrata almeno un poco. E così... eccola lì, insieme ad una ragazza che mai aveva visto prima, e se anche l'aveva vista, la piccola Akai ha una pessima memoria se quella determinata persona non ha attirato la sua attenzione.
    Bibbo -così si chiama il coniglietto di pezza- se ne stava molle col muso chino tra le braccia della bambina e un sorriso perenne che inquieta con quegli occhietti neri sempre aperti, ma sorvoliamo e torniamo a quella bellissima giornata di missione.
    Piccola, dolce, ingenua e sorridente, la bimba si rivolse al Mastino -non conoscendone comunque il nome ancora- e gli donò un ampio e raggiante sorriso.

    Grazie per il benvenuto signore! poi si rivolse anche alla ragazza presente con lei. Ciao! un sorriso ancor più dolce ed allegro, che sprigionava solo parte delle energie che la piccola conservava all'interno del suo piccolo corpo.

    In seguito seguì il Mastino insieme alla sua compagna e a chiunque ci poteva essere ancora con loro, e non smise mai di sorridere nel guardarsi intorno e intanto ovviamente ascoltò ogni singola parola dell'uomo, anche se forse poteva risultare troppo distratta e rapita da quelle cose materiali che vedeva. Ora che sbirluccicava ovunque, la fontana, il giardino, le scale, tutto quanto era di vivo interesse per la bambina che più volte si ritrovò a sbandare perchè prestava poca attenzione alla strada. In ogni caso annuì giusto un paio di volte al Mastino e poi entrò nell'ufficio dell'uomo che le aveva assoldate per quella missione finendo per ascoltare anche lui fino in fondo senza perdere il suo vispo ed allegro sorriso. L'incarico sembrava semplice, troppo semplice... e come mai loro erano state scelte se nemmeno dei Chunin ce l'avevano fatta?

    E cosa c'è di difficile? Ah, comunque io sono Akai! senza un cognome, non ce l'aveva mai avuto e non pensava nemmeno fosse importante, poi strinse il coniglietto e lo mostrò ai presenti. Mentre lui è Bibbo, saluta Bibbo! ahimè, magari il signor Iwata si stava già pentendo di aver dato a lei la possibilità di partecipare ad una missione simile, ci sono in ballo i suoi soldi dopo tutto!

    Venne a conoscenza in questo modo del nome dell'altra ragazza -e così viceversa anche per Rin- oltre che scoprire che il Mastino si chiama Mastino e qui allora lo fissò con curiosità e uno sguardo alquanto perplesso.

    Mastino? Non mi sembri un cane... abbai?

    Schietta e diretta, così tanto da rasentare la buffa ingenuità, ma nessuno dei presenti volle soffermarsi su questo momento, dato che i figli vennero compilati e subito le studentesse vennero fatte uscire e accompagnate all'esterno fino ad una carovana decisamente lussuosa. Ascoltò le domande della ragazza insieme a lei e subito si permise di prendere parola, la piccola impertinente.

    Perchè era uno sciupafemmine! Ha parlato di una impiegata, quindi di una donna! Forse non gli da i soldi perchè le ha spezzato il cuore con il suo comportamento irrispettoso! E poi lui è arrossito e sembrava in imbarazzo, quella reazione doveva pur significare qualcosa a quel punto del discorso!

    Ma che ne voleva capire una bambina di queste cose? Assolutamente nulla, ma per quanto piccola sapeva fare due più due o quanto meno far girare le piccole rotelline del suo cervellino per riuscire ad arrivare ad una risposta per lei logica. Ma appunto per lei, poteva benissimo sbagliare, dopo tutto quella situazione sembrava troppo la fantasia di una bambina. Aria sorridente da piccola saputella, mischiando a quella sua tenerezza uno stralcio di arroganza che ne sporca il tono solo lievemente. Dondolò sui propri piedini avanti e indietro attendendo impaziente il momento di salire sulla carovana e andare, e se quel momento sarebbe arrivato allora la piccola saltò sopra la carovana con troppo impeto rimbalzando un paio di volte prima di sedersi. Bisognava capirla, tutto quello era nuovo ed entusiasmante per lei... si sedette tutta impettita -e impacciata- facendo sedere a sua volta il Coniglietto Bibbo sulle sue gambe e gli mosse una zampetta in segno di saluto verso il Mastino, sorridendo e ridacchiando divertita.



    Chakra: 10/10
    Vitalità: 8/8
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Kunai × 2
    • Shuriken × 2
    • Corda di Canapa [10m] × 1
    • Kaiken × 1
    • Cerbottana × 1
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 2
    • Fukibari × 5

    Note
    ///


     
    .
  4.     Like  
     
    .
    Avatar

    Colui che è

    Group
    Giocatori
    Posts
    18,062
    Reputation
    +216
    Location
    Luce di stelle

    Status
    Anonymous

    × Off-Game ×


    × Legenda
    Narrazione
    "Pensieri"
    «Dialoghi»


    «Non abbaio, ma mordo...» – rispose il Mastino ancora nell'ufficio alla curiosità di Akai. Aveva un tono di voce particolarmente calmo. Come se non gli importasse niente di niente. - «Molto piacere Bibbo,» – piegò leggermente la schiena per guardare quel gioccattolo in faccia, quasi come se fosse reale. E gli allungò anche la mano, per stringergliela se la sua padrona lo avesse permesso.

    Le due bambine che vennero erano assai diverse, seppur provenivano da uno stesso villaggio: Oto. Il Mastino lo notò subito: una si portava dietro un giocattolo strano, l'altra sembrava decisamente più incuriosita da tutto ciò che succedeva ed era quella meno attenta delle due... forse. Erano entrambe molto giovani: una di certo non aveva raggiunto la maggior età; l'altra, invece, aveva una quindicina di anni o poco di più. Ed entrambe sembravano al Mastino decisamente troppo inesperienti negli affari burocratici per risolvere quella strana ragnatela. Pensò sin da subito che non sarebbero riuscite a portare a termine la missione. In ogni caso, ascoltando le domande di colei che s'identificò come Rin Asami, il Mastino si versò del vino pregiato in un calice trasparente e rispose, con calma, unendo il gusto della bevanda al sapore di quelle risposte che, per giunta, aveva già dato solo pochi giorni prima. - «Non ci è dato sapere il motivo per cui gli altri team hanno fallito. Sfortunatamente, come ha potuto sentire anche Lei, il signor Iwata non vuole vedere coloro che falliscono. E sono tutti andati via da quella banca senza parlarmi o senza dire nient'altro; semplicemente fuggiti, o scomparsi, come preferite. Rispondendo alla seconda domanda: la banca DEVE ridare i soldi. Non può non volerlo: tutti i documenti sono in regola e davvero non capisco cosa ci sia di così difficile nel dare un foglietto e ottenere i soldi.» – Per quanto riguardava la terza domanda, lasciò che fosse la più giovane delle due a rispondere: aveva analizzato bene la situazione e tratto le giuste conclusioni, tanto da poter rispondere lei stessa... seppur con qualche piccola imprecisione che le due giovani kunoichi avrebbero potuto scoprire da sole. - «Temo anche che la sua collega abbia ragione, giovane Rin Asami. Per giunta, il signor Iwata non fa qualcosa con le sue stesse mani da quando è diventato ricco. Lui s'impegna nello studio della mitologia, studia la calligrafia, legge i libri, gioca a scacchi, si diverte ancora con le donne... per andare in banca manda altri. Tanto non gli costa nulla pagare qualcun altro che svolga un lavoro elementare al posto suo, no?» – Chiese alle due ragazze guardando fuori dal finestrino. La città era, ormai, molto vicina. - «Io so solo che in gioventù era davvero un sciupafemmine leggendario e la sua gloria in quanto tale si è protratta negli anni. E, sinceramente, ho paura solo di pensare quanti figli illeggittimi possa avere in giro per il mondo...» – Disse il Mastino mettendo al suo posto il calice. Non sapeva cos'altro dire alle due kunoichi o come aiutarle. Anche se avesse voluto, quello era tutto ciò che sapeva. Per questo, non appena la carovana si arrestò in un luogo molto popolato e rumoroso, il Mastino fu il primo ad aprire la porta e uscire, invitando quindi all'uscita anche le due ragazze.

    Queste si sarebbero trovate su di una piazza circolare molto ampia. Sul lato settentrionale della stessa sorgeva la banca che stavano cercando: un alto e grande edificio su più piani. Non era una semplice banca: era un dannato centro finanziario o forse anche di più.

    photo



    Il Mastino avrebbe indicato loro l'edificio per inchinarsi poco dopo. - «La banca è quella. Non dimenticatevi i due documenti e... buona fortuna. Spero che almeno voi riusciate a farcela. Vi verrò a prendere qui stasera sul calare del sole.» - Con quelle parole il Mastino sarebbe rapidamente rientrato nella carovana che a sua volta si sarebbe messa in moto per scomparire tra le affollate strade della città.

    [...]



    [Ore 10,00]
    Entrate nella banca, le due kunoichi non avrebbero notato assolutamente niente di strano o niente che non appartenesse all'ambito della banca. Subito dopo l'entrata vi erano due guardie che avrebbero controllato le due kunoichi sottraendo loro tutti gli oggetti metallici e le armi ninja. - «Per una questione di sicurezza...» – avrebbero detto le due guardie depositando tutte le armi, i tonici e anche i semplici oggetti come gli specchietti, in un apposito cassetto con un numero. Il numero del cassetto sarebbe stato fornito alla kunoichi il cui equipaggiamento era nel cassetto. Senza quella procedura entrare era impossibile e solo una volta aver dato proprio tutto alle guardie, le due compagne di missione avrebbero potuto procedere oltre.

    E oltre avrebbero visto semplicemente... l'atrio di una banca, molto ampio, con diverse finestre. Nell'atrio, inoltre, c'erano anche delle panchine sulle quali erano sedute le persone che aspettavano il loro turno. Più in avanti, oltre l'atrio, vi era una scalinata che portava giù e una che portava sù. Oltre a questo, leggendo le scritte sopra le finestre, le due kunoichi avrebbero notato, in ordine da sinistra a destra, scritte come:
    Informazioni generali;
    Pestito personale veloce;
    Offerta Ryo a interessi bassi;
    Erogazione soldi;
    Prestito finalizzato all'acquisto di una proprietà;
    Servizi per privati;
    Servizi per famiglie;
    Servizi per ninja;
    Deposito di denaro;
    Cassetta di sicurezza;
    Informazioni sull'anticipazione bancaria;
    Credito;
    Informazioni sulla politica di trasparenza bancaria.

    In tutto erano 13 finestrine situate direttamente nell'atrio nelle quali si poteva cercare di scoprire qualcosa. A questo si aggiungeva una porta situata a destra subito dopo l'entrata che rappresentava l'ufficio delle due guardie e, poco prima della scalinata in fondo, un altro ufficio: quello del responsabile principale del primo piano. Guardando attentamente avrebbero anche visto un uomo che non era come gli altri. Non era vestito con gli abiti eleganti come il resto del "popolo" e non sembrava aspettare o stare in fila. Di contro, aveva un mazzo di rose rosse e bianche in mano; camminava sù e giù per l'atrio e ogni tanto chiedeva alle persone, - con un accento molto strano, - se non volessero acquistare un fiore. I suoi risultati, come potevano però vedere le due ragazze, erano però abbastanza scarsi: nessuno voleva quei fiori.

    Non vi erano altri uffici o altre finestrine o scalinate a parte quelle e quelli che le due kunoichi vedevano dinnanzi. Come dunque muoversi? Da cosa iniziare?
     
    .
  5. BiriBiri-Chan
        Like  
     
    .

    User deleted


    Una Questione d'Amore


    Inizia il Lavoro!

    La bambina si lasciò andare ad una piccola ed innocente risata nel sentire le parole del Mastino in risposta alle sue immaginando nella sua testolina quell'uomo orgogliosamente messo a quattro zampe intento a mordere qualsiasi nemico. Una scenetta niente male che fece ridere più e più volte la bimba anche nei minuti successivi e ovviamente permise all'uomo di stringere la zampa di pezza di Mister Bibbo, lo trattava a tutti gli effetti come se fosse una persona vera e propria. Si perse nel suo personale mondo per tutto il tempo nel quale l'uomo rispose alle domande della sua compagna di missione dal nome Rin... chissà se riuscì a memorizzarlo ma di certo non sembrava aver prestato la necessaria attenzione a tutto.

    Non fa più niente con le sue stesse mani? E perchè? Diventare ricco lo ha reso un incapace? E' importante diventare e rimanere indipendenti! Esclamò con fare saccente e divertito permettendosi di accennare una piccola predica che da parte di una bambina nessuno prenderebbe mai sul serio.

    Ridacchiò un'altra volta eseguendo una piccola giravolta e face danzare anche il suo piccolo Bibbo con lei... una, due, tre, quattro giravolte e poi alla fine si fermò incapace di mantenere l'equilibrio, quindi ondeggiò per un po' sul posto.
    In seguito salite sulla carovana, la bambina non fece altro che guardare al di là di un eventuale finestrino, appiccò le manine al vetro e anche il naso per osservare tutto quello che i suoi cremisi occhietti poteva carpire. Un posto nuovo e sconosciuto, non poteva dunque perdersi nessun particolare.

    CI sarà di divertirsi, chissà come mai la banca non vuole fare il suo lavoro! mormorò senza smettere di guardare fuori dalla carovana e una volta arrivati sul posto scese dal mezzo con un piccolo saltello, tenendo tra le braccia l'immancabile Bibbo. Tranquillo Mastino-Bau! Scopriremo l'arcano mistero che aleggia intorno a... WOW! E' un posto gigantesco!!

    Ancora una volta la bambina rimase senza parole bloccando a metà il suo dire e sgranando il occhi luccicanti di fronte alla grandezza e alla sfarzosità di quella banca. Era grande, troppo grande! In cuor suo sapeva già che si sarebbe persa.
    Continuò a camminare verso l'edificio senza più tener conto delle ultime parole del Mastino e della presenza della sua compagna, perchè era troppo presa dallo stupore di quell'edificio. Non sembrava affatto una banca.

    Chissà quante persone ci sono... è davvero diverso dal mio Bosco...! Uuuh! Guarda là Bibbo! Guarda!! continuava ad esclamare agitando il proprio pupazzo avanti a sè per permettere anche a lui di osservare meglio il luogo e il meglio arrivò solo una volta entrata in quell'edificio... si spera insieme alla compagna di missione, perchè la bimba si stava un po' perdendo in dettagli minuscoli e forse avrebbe avuto bisogno di qualcuno che la guidasse almeno un poco.
    C'erano troppe informazioni e tutte vorticavano nella testa della bambina con violenza facendola sorridere e ridere di gusto come se si trovasse ad un luna park.

    Cosa facciamo? Dove andiamo? Non conosco nemmeno una parola di quelle che leggo, ne tanto meno a cosa dovrebbero riferirsi! Insomma... non c'è un posto chiaro dove ritirare dei soldi? mugugnò un poco infastidita dalla poca chiarezza che quel posto faceva nella sua testa e decise allora di prendere il cammino ed avvicinarsi a qualche persona seduta lì in attesa. Ehi! Mi servirebbe aiuto per favore! Dove posso ritirare dei soldi? Dove dobbiamo andare??

    Sorride dolcemente ai presenti, nonostante la sfacciataggine dimostrava un sorriso estremamente dolce e tenero e si strinse ancor di più il coniglietto di pezza tra le braccia nell'attesa che qualcuno le potesse dare una risposta... dopo tutto aveva consegnato anche ogni cosa che aveva di pericoloso alle guardie, quindi puntò nell'intenerire qualcuno per farsi aiutare.

    Chakra: 10/10
    Vitalità: 8/8
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Kunai × 2
    • Shuriken × 2
    • Corda di Canapa [10m] × 1
    • Kaiken × 1
    • Cerbottana × 1
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 2
    • Fukibari × 5

    Note
    Equipaggiamento consegnato all'ingresso.


     
    .
  6.     Like  
     
    .
    Avatar

    Falce dei Kaguya


    Group
    Y Danone
    Posts
    21,437
    Reputation
    +599

    Status
    Offline
    Mi aggiungo su consenso del QM

    Missione in Banca


    Livello D, ma sempre missione è



    Mi permetto un breve passo indietro, vi va? La missione presso la banca nella città di Onitara richiedeva 3 studentesse ed oltre alle due provenienti dal Suono, una terza fu chiamata, dal villaggio della Sabbia, la piccola Ryugi, i cui genitori furono ben lieti di sapere la loro piccola in procinto di partecipare ad una missione, seppur di basso livello.
    Così la nostra giovane Nekki arrivò nel luogo indicato, quasi dall'altra parte del mondo rispetto alla sua percezione del mondo, per l'appunto, da piccola abitante della Sabbia uscita dai confini del villaggio solo due volte, per missioni di controllo a rifornimenti di altri paesi ninja.
    E quando fu arrivata ad Ikanawa ed all'immane e ricchissima villa del datore di missione? Bé, la timida Ryugi rimase a dir poco senza parole (il ché per lei non era una novità, come ben sapete).
    In silenzio fece appena qualche inchino alle sue due compagne di missione e poi al "mastino", prima di mettersi a scribacchiare nel suo taccuino tutte le informazioni che quella guardia del corpo offriva loro sul datore di lavoro ed il suo passato da rubacuori; sui diversi gruppi che avevano fallito prima di loro e su quali documenti lo stesso signor Iwata stesse consegnando loro.
    Quando fu il momento di dire il proprio nome, la nostra piccola studentessa, stava per balbettarlo, ma si fermò e lo scrisse su un foglietto che diede al signor Iwata (mai uscire in missione senza carta e penna se sei timida e balbuziente).

    Ryugi Nekki


    Così Ryugi si trovò poi nella carovana assieme a Mastino e compagne, con cui, mi permetterete di dire, formavano un gruppo non poco strambo.
    Delle tre, la più normale era probabilmente la prima che si era presentata al loro datore di missione, quella di nome Rin Asami.
    Poi c'era una bambina di Oto con un coniglio di pezza, che disse di chiamarsi Akai, con Mister Bibbo a seguito.
    Ed infine lei, la nostra piccola studentessa di Suna: Ryugi Nekki, così timida che persino assieme alle due compagne di missione era rimasta in silenzio.
    Ed alla fine del viaggio in carovana, la giovane sunese aveva appuntato sul suo taccuino tutte le informazioni possibili.
    Il signor Iwata non fa più niente... è molto pigro? O solo un altro modo per dimostrare la propria ricchezza? Probabile la seconda.
    Quando qualcuno fallisce la missione, non vuole rivederlo, quindi non si sa come mai le tre squadre avevano fallito... sapendolo si potevano intervistare, ma ok.
    La banca deve ridare i soldi, ma per qualche motivo non li ridà... perché? Con quale motivazione? Che sia solo una questione di ragazze? Avrà spezzato il cuore di un'impiegata che si trova sempre lì?

    Tutte domande che Ryugi pensò, fra se e se, rileggendo il suo taccuino.
    E poi arrivarono alla banca, dove il Mastino le lasciò da sole.

    [Ore 10]

    Lo stupore della giovane Akai era, si deve ammettere, lo stesso della nostra Nekki: la banca era immane tanto quanto la villa del riccone, tanto che, per un istante, Ryugi pensò che forse le tre squadre non erano andate via, si erano perse nella banca.
    Ovviamente tenne per se quel pensiero, seguendo le altre all'interno e lasciandosi requisire le armi per "sicurezza".
    Quando poi Akai si rivolse a lei per dirle che "non conosceva nemmeno una parola", il volto di Ryugi divenne, possibilmente, più agitato di quanto già non fosse dinanzi a tutte quelle persone.
    D... d.... do... dobbb... d... dobbb... e nel mentre che ancora cercava di dire "dobbiamo", la studentessa otese andò a chiedere a qualcuno lì in banca.
    Fu così che la nostra piccola Nekki estrasse la sua arma segreta: una busta di carta per l'iperventilazione!
    Ci si mise per un minuto buono, poi si riavvicinò alla giovane otese e le disse: Akai-s... Akai-san, p.... p... per fa... favore, c... ce.... cerchiamo in u... in u.... in un uf... uf... ufficio., riprese fiato un pochetto, guardando le diverse opzioni e riflettendoci un pò su.
    Servizi per privati potrebbe essere buona, ma anche la cassetta di sicurezza, forse lì il signor Iwata ha messo i soldi? Oppure deposito per denaro? Ma non dovrebbe essere quello., valutò fra se, rivolgendosi poi alla ragazzina con mister Bibbo.
    V... vo...vog..g... vogliamo anda... andare alle C... C... K... C... cass... cassette d... di ... sicurezza?, propose la nostra piccola Nekki alle compagne, dirigendosi poi verso la suddetta finestra, mentre scriveva sul suo taccuino:

    Salve, siamo qui in vece del Signor Iwata, dovremmo riprendere il suo denaro, abbiamo tutti i documenti necessari.



    Ryugi era pronta a consegnarlo all'eventuale impiegata, a meno che Akai non l'avesse fermata nel frattempo.

    Chakra: 10/10
    Vitalità: 8/8
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Tessen × 1
    • Uchiha Shuriken × 9
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 2

    Note
    ///
     
    .
  7.     Like  
     
    .
    Avatar

    Colui che è

    Group
    Giocatori
    Posts
    18,062
    Reputation
    +216
    Location
    Luce di stelle

    Status
    Anonymous

    × Off-Game ×


    × Legenda
    Narrazione
    "Pensieri"
    «Dialoghi»



    Ore 10.10
    «Eh? Come dici bambina? Ritirare dei soldi? Ma a che ti serve ritirare dei soldi??» – mugugnò un adulto sulla trentina che evidentemente aspettava il suo turno. Era seduto vicino alla finestra, con le gambe acavallate e lo sguardo di chi ormai aspettava il suo turno da un sacco di tempo. Ciononostante, dopo quel primo periodo di sgomento iniziale, l'uomo guardò quella bambina con il suo giocattolo di peluche in una maniera decisamente più... seria. - «Ritirare dei soldi, dici? Beh, esistono molti posti in cui puoi ritirare dei soldi. Per esempio puoi prendere un prestito rivolgendoti al finestrino del Prestito Personale Veloce, ma dubito che te li diano. Lo stesso vale anche per l'offerta Ryo e il Credito. Alla finestrina "erogazione soldi", invece, puoi ritirare i soldi che sono depositati in banca. D'altro canto se vuoi acquistare una casa o una villa, allora a caso tuo fa il Prestito finalizzato all'acquisto di una proprietà. La cassetta di sicurezza, invece, serve solo per metterci quello che vuoi: un tuo bene, un gioiello, un documento, dei soldi, e venire a riprenderti la cosa dopo il tempo che vuoi.» – Guardò quella bambina con fare stranito, come per chiederle chi diavolo le avesse mandato in quell'inferno di burocrazia. - «In ogni caso, se vuoi avere delle informazioni prova a rivolgersi al finestrino delle Informazioni generali oppure a quello delle Informazioni sulla politica di trasparenza: sapranno certamente aiutarti molto di più di quanto possa fare io.» – Finì l'uomo per indicare due finestre separate in due angoli diversi della sala. Dinnanzi a entrambi vi era una lunga fila di persone. Cosa fare, dunque?

    Ore 10.30
    Prima di arrivare alla finestra con la Cassetta di sicurezza, Ryugi fece una fila mediamente lunga, ma che scorreva in un modo abbastanza celere. Ognuno di quelle persone che arrivava alla finestr aveva qualcosa da prendere oppure da lasciare. Qualcuno diede in quella finestra un proprio orologio da polso, ricevendo in cambio un piccolo numerino; altri, invece, ritiravano oggetti di vario genere. Ma a cosa serviva tutto quello? Avvicinandosi alla finestrina, - ammesso che fosse riuscita ad arrivarci, considerando che la finestra era posizionata più in alto rispetto all'altezza di Ryugi - vi avrebbe visto un'impiegata che, dall'altro lato, era intenzionata a smussare gli angoli delle proprie unghie. Era così tanto "immersa" in quel suo lavoro che, non sentendo alcun rumore o suono, continuò a fare il suo. Non prestò alcuna attenzione alla bambina, così occupata com'era dei suoi rituali di bellezza. E ci volle qualche minuto prima che capisse che vi era un foglio con una scritta dinnanzi a lei. - «D...Eh?» – Esclamò quindi guardando il foglio per prenderlo in mano e leggerlo. Per un attimo guardò la bambina con il tipico sguardo dell'impiegata che guardava un altro cliente ritardato della banca, tanto che avrebbe fatto sentire come mentalmente inferiore anche il Kokage, e alla fine dei conti rispose con fare arrogamte: - «Dammi qua.» – Lesse per un attimo i documenti, controllò tutto e guardando la ragazzina dall'alto in basso rispose: - «Hai sbagliato finestrino. Smaterializzati. AVANTI IL PROSSIMO.» – Niente suggerimenti su quale finestra consultare o dove andare; e la cosa avrebbe richiesto certamente altro tempo. Forse se le due bambine avessero unito le loro conoscenze, avrebbero ottenuto dei risultati migliori?

     
    .
  8.     Like  
     
    .
    Avatar

    Falce dei Kaguya


    Group
    Y Danone
    Posts
    21,437
    Reputation
    +599

    Status
    Offline

    Opzione sbagliata


    Ne restano tante altre...



    Potremmo parlare della maleducazione degli impiegati moderni, oppure dell'orrore della burocrazia anche nelle banche, ma vi eviterò ambo gli argomenti, limitandomi a sottolinearvi come riguardino tutti e due cos'è successo alla piccola Ryugi una volta messasi in fila alla finestra per le "Cassette di Sicurezza".
    La fila durò parecchi minuti e quando arrivò il suo turno, la piccola sunese si trovò a dover attendere, poggiando il foglietto davanti all'impiegata, impegnata a farsi i fatti propri, per poi sentirsi dire che cosa? Che era la finestra sbagliata e, soprattutto, di "smaterializzarsi"!
    Ora, probabilmente, fosse stato un altro ninja, che so, qualcuno di più vendicativo, o comunque meno ben educato di Ryugi, a trovarsi in quella situazione? Avrebbe distrutto quella finestra e buttato fuori l'impiegata dallo stesso.
    La piccola Nekki, però, non pensò nemmeno di far credere alla sgarbata lavoratrice della banca di affondare nella sabbia (cosa che avrebbe potuto fare con un banale genjutsu), piuttosto si allontanò.
    M... m... sc.... sc...u... scusi..., balbettò, quasi con le lacrime agli occhi, per poi raggiungere l'altra piccola kunoichi, l'otese con il coniglietto di pezza, che aveva visto dirigersi verso un altro cliente.

    Sc... sc... sco...opp... scop.. scoperto.. k... q... qu... qu... qual...k... k... ku... qualk... qualcosa?, avrebbe chiesto, attendendo suggerimenti dall'altra su cosa fare e dove dirigersi.

    Chakra: 10/10
    Vitalità: 8/8
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Tessen × 1
    • Uchiha Shuriken × 9
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 2

    Note
    ///
     
    .
  9.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    455
    Reputation
    +85

    Status
    Offline

    Commissioni in banca


    Villaggio di Onitara - Chapter I



    Le lettere non avevano avuto l'esito sperato.
    Due giorni dopo aver tumulato suo marito nel cimitero del Suono, la madre di Yukine dovette affrontare tutte le questioni burocratiche e finanziare lasciate in sospeso. Anni prima, quando erano ancora fidanzati e non sposati, i due piccioncini avevano aperto un conto nella famosa banca di Onitara.

    Per riavere i suoi risparmi, necessari per far fronte ad alcuni imprevisti di cui lo studente non era a conoscenza, la Fedaikin avrebbe dovuto recarsi nella regione di Onitara, alla loro sede centrale, insieme a dei documenti che la banca non trovava più nei suoi archivi.
    Convinta che un viaggio fuori da Oto fosse istruttivo per il piccolo Yukine, la donna consegnò il fardello di carte al giovane e con un calcio al sedere lo lanciò fuori dalle mura, non prima di spiegargli cosa avrebbe dovuto fare una volta arrivato lì.

    [...]



    E così Yukine fece.
    Viaggiò con lo zaino in spalla e la Sacca Porta Oggetti sul fianco destro, vestito con una banalissima maglia grigia, pantalone nero e un berretto rosso a coprirgli i capelli dorati.
    Fu un viaggio silenzioso, trascorso con la paura perenne di aggressioni o pericoli.
    Aveva trascorso la sua infanzia tra le quattro mura della sua dimora, lontano dai pericoli del mondo esterno e ora ne pagava il prezzo.

    Dopo giorni di marcia, l'otese riuscì a raggiungere quella dannata banca, costruita davanti a una splendida fontana di marmo.

    jpg


    Prima di entrare dall'ingresso principale, egli ammirò l'immenso edificio in vetro. Non aveva mai visto una struttura così alta e massiccia.

    Ebbe un po' di timore ad entrare.
    Cosa avrebbe trovato all'interno? Sarebbe riuscito a svolgere la commissione senza problemi? Sapeva di essere impacciato, di non avere il linguaggio fluido come i suoi coetanei. Ogni volta che la sua lingua si fermava, le guance di Yukine diventavano rosse come pomodori. Chissà cosa avrebbero pensato tutte le persone presenti lì dentro.
    Dopo alcune esitazioni e tentennamenti, lo studente varcò la soglia dell'ingresso, costituito da due porte scorrevoli.
    Consegnò le sue poche armi senza alcun problema, ricevendo in cambio una chiave, con un numero sopra.

    Fu uno shock ritrovarsi in una sala da attesa con ben tredici sportelli.
    Su ognuna di esse vi erano almeno venti persone in fila, impazienti di uscire da quel girone infernale. Era un vero e proprio inferno.
    Abituato al silenzio e all'isolamento, per Yukine vi era troppo caos. Ebbe l'impulso di uscire, ma resistette. Sua madre lo avrebbe a schiaffi se fosse tornato a Oto senza soldi.
    Consultò la lista di nomi trascritti sopra le finestre.

    Optò per lo sportello numero 3.
    Cassetta di sicurezza. All'interno dovevano esserci i loro soldi.
    Si mise in fila, alle spalle di una ragazzina della sua stessa età.
    Approfittò dell'attesa per prepararsi un discorso, così da non farsi trovare impreparato.
    Dopo parecchi minuti trascorsi mangiucchiandosi le unghie per l'ansia, venne il turno della fanciulla dai capelli lilla.
    Aveva diversi fogli in mano. Su uno di essi, ella aveva trascritto il motivo per cui si era recata in quella banca.
    Fece caso al suo nome. Nekki.
    Un clan di Suna. Pensò Yukine, fresco di studi.

    CITAZIONE
    «Hai sbagliato finestrino. Smaterializzati. AVANTI IL PROSSIMO.

    Provò rabbia per quella risposta così cattiva. Non era mica colpa sua se quel posto aveva ben tredici sportelli.
    Era troppo giovane per avere il coraggio di intervenire in difesa della ragazza.
    Era giunto il suo turno. A giudicare dal suo biglietto, la Nekki aveva una commissione simile alla sua, anche se l'otese doveva prima farsi controllare i documenti contenuti nella busta.

    Abbandonò di corsa la fila. Forse potevano aiutarsi a vicenda.
    Si avvicinò alla ragazza.
    Ciao, sono Yukine. Di Oto. Devo ritirare dei soldi anche io. Possiamo aiutarci insieme, ti va? Sai in quale sportello dobbiamo andare? Chiese ad alta voce, arrossendo un po'.







    Mi inserisco. Non ho trovato modo migliore purtroppo ç_ç
     
    .
  10.     Like  
     
    .
    Avatar

    Mother of dragons

    Group
    Fan
    Posts
    191
    Reputation
    +30

    Status
    Offline

    Ocean's Three


    I - Il labirinto degli sportelli bancari



    Aveva ancora la mandibola a terra, assolutamente sconvolta dalla vergognosa ricchezza che l'Iwata aveva ammassato negli anni. La giovane donna proveniva dalle aride lande Sunesi, in cui certe dimostrazioni di opulenza erano quasi inimmaginabili, almeno in tempi recenti. La vecchia Mononobe le aveva spesso raccontato di un passato grandioso, fatto di palazzi di terracotta e infinite distese di oasi. Eppure, a vedere il villaggio adesso, parevano tutte fandonie. Ma, come si diceva, la Rossa si trovava ora al cospetto di Mr. Ricchezza Molesta, e per giunta se ne era sentite su una grande quantità, poiché tacciata di imperdonabile ritardo.

    Ah no, guardi lei, Mastino. È la mia amministrazione ad avermi mandata qui dopo la Nekki, a quanto pare si sono resi conto che mandare a piede libero una rampolla di tale nobiltà non era proprio il caso, eh. Comunque, il mio nome è Mononobe, Saru Mononobe.

    Rimase un secondo in attesa mentre quello bofonchiava qualcosa e scribacchiava di qua e di là. Non appena ottenuto il permesso, si diresse verso la piccola - o così l'aveva definita il Mastino, a lei pareva una reggia in miniatura, maledizione questo Iwata! - carrozza che l'avrebbe portata a Onitara. In mano stringeva una mappa disegnata in fretta e furia dall'inserviente dell'Iwata, insieme ad un foglio con varie informazioni di cui i suoi compagni erano già a conoscenza.

    Ah, maledizione! Odio la burocrazia, io. Ogni volta che devo entrare in amministrazione mi viene mal di testa, possibile che abbiano dovuto mandarmi proprio in una schifosa banca da nababbi?

    Lanciò i fogli sul sedile vuoto accanto a lei, e per poco questi non volarono fuori dalla finestra, impertinenti. Saru si lanciò con davvero poca grazia, andando ad atterrare con un tonfo sul fondo della carrozza.

    Ouch! Beh, almeno non mi è volato tutto via, eheh.

    Si strofinò il capo, sperando di non veder spuntare un imbarazzante bernoccolo. In quel preciso istante i cavalli inchiodarono, sbattendo nuovamente la Rossa all'interno del mezzo. Un grido soffocato avrebbe accompagnato l'uscita della shinobi dalla carrozza.

    Ah, questa dev'essere la banca, eh sì.

    Estrasse la cartina, girandola un paio di volte per sincerarsi della sua posizione. Poi, entrò.

    [All'interno della banca, 10:00h]

    Dopo aver guardato in cagnesco l'impiegato che le aveva requisito tutti gli attrezzi ninja, Saru fece il suo trionfale - più che altro largamente ignorato dal resto dei clienti frustrati - ingresso in banca. Non ci volle molto ad individuare il suo obiettivo: la Nekki se ne stava lì, imbambolata, tutta intenta a parlare con uno strano essere, una specie di bambina alta quanto una sua gamba, con in braccio un inquietantissimo peluche.

    Ah, sì, certo. Tutti quelli strani sempre a me, mi raccomando.

    Sbuffò, togliendosi un ciuffo dal volto. Quando fu sufficientemente vicino all'albina della Sabbia, potè finalmente captare le sue parole - o almeno, i tentativi che essa faceva di pronunciarle.

    Ah, Nekki! Finalmente, ti ho cercata per tutte queste lande desolate.

    Disse, alzando la mano sinistra in segno di saluto. Poi, volse lo sguardo vagamente perplesso verso la bambina demoniaca.

    Beh, tu devi essere... qualcuno, immagino.

    Dalle sue spalle giunse un'altra voce, questa volta di un ragazzino biondo dall'aria vagamente emaciata.

    Oh, guarda te, un altro ragazzino. Mi hanno mandata qui a fare da baby sitter per caso?!

    Il giovane si presentò brevemente, rivelando di essere in forza ad Oto. Saru dovette mordersi la lingua per evitare di chiedergli se davvero proprio lì, ad Oto, le persone fossero libere di entrare e uscire a proprio piacimento. Durante la sua vita da Sunese, ne aveva sentite davvero di tutti i colori su quei piccoli pervertiti di Otesi.

    Ah, Yukine di Oto! Bene, che bel gruppetto variegato abbiamo qui. Allora, quali di queste bocche dell'infer... Ehm, volevo dire, quali di questi sportelli avete già controllato? Prima portiamo i soldi al vecchio pervertito, prima possiamo andarcene da questa maledetta banca.

    Incrociò le braccia, attendendo notizie dall'allegra combriccola.


    Chakra: 10/10
    Vitalità: 8/8
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Kaiken × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Accendino × 1
    • Shuriken × 5
    • Kunai × 5
    • Bottiglietta di Alcool × 1
    • Tekken × 1
    • Guanto in Cuoio × 1
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1

    Note
    ///


    Eccomi! Mi aggiungo previo consenso di Leo :riot:
     
    .
  11.     Like  
     
    .
    Avatar

    Colui che è

    Group
    Giocatori
    Posts
    18,062
    Reputation
    +216
    Location
    Luce di stelle

    Status
    Anonymous

    × Off-Game ×


    × Legenda
    Narrazione
    "Pensieri"
    «Dialoghi»



    Ore 10.35
    Il tempo scorreva veloce e il gruppo si era finalmente riunito. Ormai avevano le informazioni di cui avevano bisogno, forse. O forse no. Fatto sta che finché se ne sarebbero stati in disparte a parlare tra di loro non sarebbe successo niente e i soldi che erano stati mandati a prendere non sarebbero di certo usciti fuori da quelle mura così improvvisamente. Non le avrebbe disturbato nessuno per quel tempo che avrebbero parlato tra di loro, tuttavia, il tempo di fare la fila per avvicinarsi a uno sportello e chiedere le info a un uomo lì, nonché parlare tra di loro sarebbe stato pari all'incirca a una trentina di minuti. Per il resto nulla sarebbe cambiato e avrebbero dovuto fare qualcosa, altrimenti sarebbero rimasti lì per tutto il giorno a osservare le persone speranzose, quelle incazzate in file davanti agli sportelli, gli operatori della banca, - alcuni incazzati pure loro, - e gente che veniva e andava. Solo dopo qualche minuto che sarebbero stati lì a sparlecchiare e a non a fare nulla, sarebbero stati decisamente presi di "mira" dal tizio che vendeva le rose. Forse aveva visto finalmente dei baldi giovani che lo avrebbero aiutato a far andare avanti il suo business, ma chi poteva saperlo? Quel tizio si sarebbe avvicinato al gruppetto allungando in avanti una rosa. E, ovviamente, si sarebbe rivolto subito all'unico maschietto presente in mezzo alle due ragazze. - «Amico! Tu comprare rose! Amico! 1 rosa – 100 ryo! Offerta speciale fratello! 100 ryo! 2 rose – 150 ryo! Una per una tua ragazza e una un'altra tua ragazza!» – avrebbe continuato dando fastidio al ragazzino che, forse, non l'avrebbe presa bene, ma chi sapeva? - «Come ti chiami amico? Come ti chiami? Io essere Riku, il mercante errante! Conoscere il mercante errante?! Sono leggendario! Vendere anche pentole! Ti interessano le pentole, i coperchi e padelle? E i materassi? Ho grande scelta... monosposto, biposto, matrimoniali che tra poco ti serviranno...» – fece un occhiolino, - «Allora, fratello, che tu dire?»

     
    .
  12.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    455
    Reputation
    +85

    Status
    Offline

    Nuove amiche...e un venditore ambulante


    Villaggio di Onitara - Chapter I




    La ninja balbuziente aveva amici.
    Si avvicinò a lei una ragazza dalla carnagione chiara, con dei bizzarri capelli rossi fuoco, lunghi fino ai fianchi. Sovrastava Yukine di ben dieci centimetri, se non di più.

    CITAZIONE
    Ah, Yukine di Oto! Bene, che bel gruppetto variegato abbiamo qui. Allora, quali di queste bocche dell'infer... Ehm, volevo dire, quali di questi sportelli avete già controllato? Prima portiamo i soldi al vecchio pervertito, prima possiamo andarcene da questa maledetta banca.

    Vecchio pervertito? Chiese, perplesso dalle sue parole. Non conosceva nessun anziano signore.
    Forse lo avevano scambiato per qualcun altro, con il suo stesso nome. Improbabile ma non impossibile.
    Si era trovato nel posto giusto al momento perfetto. perché quelle due ragazze dovevano portare a termine un compito simile al suo: consegnare dei documenti per il ritiro di denaro. Avrebbe aiutato le due kunoichi nel loro intento, così da tornare a casa il prima possibile.
    Per correttezza, Yukine avrebbe precisato le sue reali intenzioni.
    Non conosco nessun anziano. Sono qui per consegnare dei documenti per il ritiro di denaro, ma sono un ninja...e vi aiuterò.
    Annuì, fissando sopratutto la ventenne.

    Prima che il trio potesse decidere come muoversi in quel luogo governato dal caos, dalla folla apparve un signore vestito con un lungo abito nero, di bassa fattura, rattoppato in diversi punti.
    La sua acconciatura era un quadro dell'orrore. Quei capelli non avevano visto un pettine da almeno due anni. Sulla sua mano destra aveva un bel mazzo di rose.
    I petali era sgargianti, di un perfetto rosso rubino.
    Il colore vivido e il profumo intenso dei fiori attirò l'attenzione di Yukine e questo fu la sua rovina.
    Il venditore iniziò ad avvicinarsi a lui, sorridente.

    Abbassare lo sguardo a terra non fu sufficiente per diventare invisibile.
    Una rosa rossa comparì sotto il suo volto.

    CITAZIONE
    «Amico! Tu comprare rose! Amico! 1 rosa – 100 ryo! Offerta speciale fratello! 100 ryo! 2 rose – 150 ryo! Una per una tua ragazza e una un'altra tua ragazza!»

    Yukine alzò lo sguardo, imbarazzato. Si coprì le guance, sicuro che presto sarebbero diventate rosse come quei fiori.
    Oh no ..non mi interessano le pentole, materassi... Bisbigliò, strofinandosi le mani in modo nervoso.
    Io....Io...non ti conosco. Sono Yukine. Di Oto. Fu sincero.
    Guardò le ragazze. A tutte le femmine piacevano i fiori. Avrebbe voluto rifiutare l'offerta del mendicante, ma il suo cervello fu lento a ideare una buona scusa, così, dopo almeno dieci secondi di palese imbarazzo:
    Eeehm....io...
    ... Yukine accettò.
    Si va bene... una rosa ciascuna... Sorrise, cercando di nascondere la sua iniziale indecisione.
    Si tastò le tasche, alla ricerca di monete, ma ciò che le sue mani strinsero furono le cartacce di caramelle che si era divorato durante il viaggio.
    Si morse il labbro inferiore.
    E ora?Si chiese, agitato.
    Non aveva molti soldi con sè, giusto il necessario per dormire due notti in un lurida osteria situata tra Oto e quel piccolo paesino. Non avrebbe mai sperperato quel denaro.
    Io non ho soldi... ma... Lanciò un occhiata alle due kunoichi.
    Possiamo prelevarli dal conto del vecchio e darteli. Sai a che sportello dobbiamo rivolgerci per ritirare del denaro? Domandò all'ambulante.

    Conclusa la discussione con Riku, Yukine si sarebbe diretto verso lo sportello indicato dal venditore o consigliato dalle nuove amiche, chiedendo informazioni per ricevere il denaro del vecchio.


    Chakra: 10/10
    Vitalità: 8/8
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Bende Rinforzate × 2
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Lama Interna × 1
    • Kunai × 5
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1

    Note
    ///

     
    .
  13.     Like  
     
    .
    Avatar

    Falce dei Kaguya


    Group
    Y Danone
    Posts
    21,437
    Reputation
    +599

    Status
    Offline

    Una banca affollata


    Di ninja e non...



    Era lì che si disperava la nostra piccola Ryugi, senza che nemmeno la strana ragazzina con il coniglietto di Oto le rivolgesse la minima attenzione e parola, quando qualcuno la avvicinò: un ragazzino, forse persino più giovane di lei, ma non per questo la situazione la intimorì di meno.
    Tanto più che il suddetto bimbetto disse di essere "Yukine di Oto" e se il nome non le diceva niente, il villaggio indicava che forse era uno studente tanto quanto lei, o quanto la bimbetta con la bambola di coniglio.
    E prima ancora che riuscisse a presentarsi (operazione che come ben immaginate le avrebbe richiesto qualche ricca decina di minuti)? Ecco altri nuovi arrivi.
    Una ragazza, di certo molto più grande di lei, che chiamò la piccola Ryugi "Nekki", cioé con il suo cognome, e con una familiarità che la sbalordì e confuse, lei che era abituata ad essere sempre deferente con tutti, specie con gli sconosciuti.
    La ragazza dai capelli rossi, senza nemmeno presentarsi, chiese quali avevano già controllato dei vari sportelli, al pari di "Yukine" che chiedeva indicazioni su dove andare a chiedere per del denaro.
    Se lo sapessi, non saremmo ancora qui..., fu lo sconfortato pensiero della piccola Nekki, che stava per parlare, quando ecco che un venditore ambulante di rose si avvicinò ed iniziò a parlare con il ragazzino di Oto.

    Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso della timidezza di Ryugi: la piccola Nekki divenne più rossa dei capelli della misteriosa kunoichi che l'aveva raggiunta, così, prese la suddetta giovane dai capelli rossi di cui non sapeva il nome e la tirò per un braccio, per allontanarla da venditore di rose e ragazzino otese.
    C...K...Q....Qu...Qua.., piccola pausa, Ryugi prese una busta di carta ed iniziò ad iperventilarci (uno dei vari modi che usava per combattere la balbuzia, come forse sapete, se avete seguito le sue disavventure), poi riprese: Cass....ssetta di Sicurezza no. V... Vai... a... a... f... informazioni... g... gene... generali. le disse, riprendendo poi a respirare nella busta, No... Noi andiamo a... d... dep.... deposito di... d... d... d... di ... denaro, concluse, riprendendo i due foglietti nelle sue mani.
    Poi attese: il ragazzino di Oto sembrava intento a parlare più che animatamente con il venditore di rose, forse stava cercando informazioni? Una possibilità che la piccola Nekki non escluse a priori, tanto che lo attese, come vi avevo già detto, e quando quello si avvicinò, a meno di suggerimenti diversi, gli indicò la fila per il Deposito di Denaro, dove lei stessa si posizionò.
    Certo, tutto questo se Yukine non le avesse offerto una rosa, in quel caso, sarebbe verosimilmente se non svenuta, messa ad urlare per la vergogna e la timidezza.

    Chakra: 10/10
    Vitalità: 8/8
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 2
    • Uchiha Shuriken × 9
    • Tessen × 1

    Note
    ///
     
    .
  14.     Like  
     
    .
    Avatar

    Mother of dragons

    Group
    Fan
    Posts
    191
    Reputation
    +30

    Status
    Offline

    Ocean's Three


    II: Rosa Rosaec



    La situazione stava per farsi tragicomica con l'arrivo del mercante di rose, quando la Nekki la tirò per un braccio, reclamando la sua attenzione.

    Ah, Nekki! Sì, io sono Saru Mononobe, di Suna. L'Amministrazione mi ha mandata qui per badare che non ti succeda niente di irreparabile. Sai, nessuno alla Sabbia vuole una Nekki mutilata, direi di no.

    La Rossa non riuscì nemmeno a concludere la frase, che la ragazzina albina venne presa da un attacco di panico in grande stile, con tanto di sacchettino per l'iperventilazione e balbuzie varia ed eventuale.

    Oh, ehm... Capisco, suppongo. No cassetta di sicurezza, sì Informazioni generali e Deposito. Tu vuoi stare con il ragazzino di Oto, sì? Oh, che caspita sta combinando ora quello, maledizione.

    Dall'altra parte della stanza quello sembrava seriamente intenzionato a comprare quelle stramaledette rose. Come se non avessero già abbastanza problemi, ora rischiavano di perdere la Nekki per un infarto triplo. E chi li avrebbe sentiti poi quelli ai piani alti?

    Allora, il tuo nome è Ryugi, giusto? Bene, procediamo come hai detto tu. Io andrò a vedere cosa mi dicono al deposito, tu tieni d'occhio Yukine. Ricordati che è di un altro villaggio, non dare per scontato di poterti fidare ciecamente di lui. Se dovesse succedere qualcosa...

    Stava per suggerirle di cacciare un urlo, ma la cosa pareva abbastanza impossibile visto che la ragazza riusciva a malapena a pronunciare una frase di senso compiuto. Sbattè un paio di volte le palpebre, cercando un modo per concludere degnamente quella frase.

    Sai cosa, sono sicura che ve la caverete! Mi raccomando Nekki, fai onore a Suna, eh!

    Alzò il pollice sinistro in segno di incoraggiamento, allontanandosi poi verso lo sportello depositi. Si sarebbe messa ordinatamente in fila, aspettando il proprio turno. Tuttavia, il suo nome non era proprio dei migliori, e una volta che fosse arrivata alla cassa lìimpiegato avrebbe immediatamente percepito il grado di insofferenza raggiunto dalla ragazza, ben dipinto su quell'insolito viso sunese.
     
    .
  15.     Like  
     
    .
    Avatar

    Colui che è

    Group
    Giocatori
    Posts
    18,062
    Reputation
    +216
    Location
    Luce di stelle

    Status
    Anonymous

    × Off-Game ×


    × Legenda
    Narrazione
    "Pensieri"
    «Dialoghi»



    Ore 10.45 – 11.30
    «Tu non avere soldi, tu non avere rose!» – disse l'omino prima di sentire quello che doveva chiedere il ragazzo. Poi ascoltò la sua domanda. - «Se io dire te dove tu prendere soldi, allora tu comprare rose?» – In qualunque caso, l'omino avrebbe continuato il suo monologo. - «Io non conoscere bene tua lingua, ma credo tu andare in Erogazione Soldi. E là che danno soldi, no?» – Indicò la fila davanti allo sportello di erogazione. Era... a dir poco enorme, ma con un po' di buona volontà, santa pazienza e anche un po' di energia, alla fine dei conti il ragazzo sarebbe arrivato nei pressi del finestrino. Certo era che per strada verso il finestrino egli avrebbe dovuto fare un po' di fatica. La gente si spintonava era arrabbiata e qualcuno, dopo aver parlato con l'impiegato del finestro, avrebbe buttato i suoi documenti in aria urlando: - «MODELLO R-42 BIS? MI AVETE ROTTO IL CAZZO CON IL VOSTRO MODELLO R-42 BIS! MI AVETE ROTTO IL CAZZO! AVETE CAPITO? TUTTI QUANTI TUTTI! TUTTI! ANDATE A FARE IN CU... CC.... AHIA...» – Improvvisamente l'uomo si accasciò al suolo tenendosi per il petto con il pugno. - «Ah-ah... dolore... ah...» – Disse l'uomo cadendo infine per terra. - «Haha! Un altro!» – Dal finestrino sarebbe spuntata una [faccia sorridente]Title_24 che poi avrebbe guardato il bambino otese in piedi davanti allo sportello. - «Guarda che figo! Mi piace tanto quando si accasciano! Sai com'è? Prima senti un dolore acuto nella parte sinistra del corpo. Il dolore da nel braccio e tu pensi che è qualcosa con il braccio, ma poi ZAC hahaha.» – In ogni caso, le guardie sarebbero arrivate tutte stufate e annoiate circa una decina di minuti dopo portando il corpo verso l'uscita e da lì verso il cimitero, mentre il ragazzo sorridente sarebbe rientrato nel suo sportello. - «Beh e tu cos'è che vuoi?» – Alla spiegazione del bambino, l'impiegato della banca avrebbe sorriso. «Cos'è, di nuovo? HAHAHA MA QUEL VECCHIO PERVERTITO!» – In ogni caso avrebbe riso per un po', salvo poi asciugarsi le lacrime agli occhi e diventare un attimo più serio. - «Va bene, va bene... Ma la delega e il documento attestante il deposito? Ce l'hai?» – Chiese. - «Comunque avere i soldi è facile. Porti qua la delega, il documento e il modello R-42 BIS con 3 timbri e io vado giù e ti do i soldi. Ma scommetto che non sai dove prendere il modello R-42 BIS giusto?.. Devi andare all'ufficio Documentazione, al 2° piano, se non sbaglio ufficio numero 202 o qualcosa del genere. Ora smamma che voglio vedere altri infarti. »

    Al deposito di denaro la piccola bambina di Suna perse non meno tempo del suo collega otese, anche se lì la fila scorreva molto più velocemente. La gente portava delle enormi valigie con i ryo dentro, li metteva sul bancone e l'impiegata della banca li ritirava ridendosela di gusto. Poche firme, poche carte, poche azioni: tutto veniva svolto in pochissimo tempo. Qui, inoltre, la gente non si spintonava e quella strana violenza che regnava nella fila dell'erogazione dei soldi qui non c'era. Tutto calmo e tranquillo. Forse persino troppo. Ciononostante, ci sarebbe voluta una mezz'ora buona prima che Saru arrivasse, - forse con le buone emozioni, - allo sportello dei depositi e guardasse attraverso il finestro scoprendoci il [volto]912d37287a3f2734ff5f5094fc7bb58f121b3b96_00 di un impiegato alquanto carino che se ne stava calmo-calmo a bere del caffè e contare i ryo. - «Ciao bellezza,» – le avrebbe sorriso quello facendole l'occhiolino, - «allora quanti soldi vuoi depositare? 100.000 ryo? Di più? Forse un milione? haha» – Le avrebbe posto un solo documento. - «Qui metti i ryo che vuoi depositare da noi, qui il tuo nome e cognome, - ma scommetto che non ne hai uno perché gli angeli non portano alcun nome, - e qui l'importo. Poi io firmo e fatta, facile no?» – Facile no?
     
    .
28 replies since 25/7/2018, 09:03   403 views
  Share  
.