Una questione d'amore

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  1. leopolis
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    «Dialoghi»



    Ore 11.40 – 12.00- Primo piano
    «Interrogarla?» – Uno dei due mise subito le mani davanti. - «Nono. Dobbiamo solo trovare la sua carrozza. Se qualcuno glie l'ha rubata... beh allora ha perso molti soldi. Possiamo darle un bacio di gratificazione per farci perdonare?» – Non finì uno dei due a dire quelle cose che iniziarono i guai. Perché alla maleducata risposta della ragazza i due tizi che stavano in fila si calmarono... increduli di quello che avevano appena sentito; ma era solo la quiete prima della tempesta. Non che non avessero già sentito qualcosa di simile in quello che più che una banca essa assumeva, - anzi, per molti aveva assunto già da tantissimo tempo, - i contorni di un vero e proprio inferno. Perciò i due tizi che avevano prima urlato contro la ragazza non solo non si spaventarono della stessa, ma, anzi, non volendosi piegare alle minacce di una ragazzina e alle sue parole vuote uscirono dalla fila per avvicinarsi alla stessa. - «SU DAI! STRAPPAMI LE CORDE VOCALI PICCOLA TROIA!!» – urlò quello [con gli occhiali]snapshot20090311062035 per arrivare così vicino alla ragazza da provare a tirare un forte pugno sul suo naso senza nemmeno curarsi che fosse una ragazzina. [Slot Azione 1]Pugno al Naso – Forza 100, Velocità 100 Non contento, l'incazzato uomo avrebbe continuato a urlare e colpire. «TE LA INSEGNO IO L'EDUCAZIONE SE QUEI RATTI DI FOGNA DEI TUOI GENITORI NON CI SONO RIUSCITI PICCOLA CAGASOTTO!!!» – avrebbe urlato di novo quel strano uomo provando a darle uno schiaffo alla guancia con la mano destra. [Slot Azione 2]Schiaffo – Forza 100, Velocità 100 - «NON TI BASTA PUTTANA!!!????» – Avrebbe urlato per poi provare a prenderla per i capelli in maniera tale da provocarle il più dolore possibile. [Slot Azione 3]Tentativo presa – Forza 100, Velocità 100

    L'altro uomo era più [vecchio]old-man-2, ma nonostante questo anch'egli si sarebbe avvicinato alla ragazza con il suo bastone per tentare di colpirla alla testa con una bastonata. [Slot Azione 1]Attacco con il basto – Forza 100, Velocità 100 – Potenza: 15 - «SU, LEVATI... BAMBINA... CHE NON VOGLIO INVECCHIARE ANCORA!! FATTI INSEGNARE L'EDUCAZIONE DA QUALCUNO!» – Durante quelle parole e attacchi, un cerchio di persone si sarebbe formato intorno al gruppetto dei 3 litiganti: alcuni erano impiegati della banca; altri – semplici visitatori. E sembrava che... sembrava che fossero tutti interessati a quella lotta, tanto che alcuni si misero persino a gridare: - «SANGUE! SANGUE! SANGUE!» - «Scommetto 100.000 ryo sulla ragazza! Sentito tutti? 100.000 ryo sulla ragazza!» – Avrebbe urlato il bel ragazzo di prima che era tornato. - «Un tesoro così non può di certo perdere.»«200.000 ryo che la ragazza sarà stesa!» – disse qualcuno dietro. - «100.000 ryo signori! Chi più? Chi più? Accettato! Accettato» - Girandosi la kunoichi avrebbe visto una [donna]9f50b0b0a9b3b374d81d070dc53da81e2e9f4496_hq che aveva anche un'aria autoritaria e minacciosa, nonché un piccolo cartellino legato al petto... Aguzzando la vista la kunoichi avrebbe letto che era una specie di amministratore della banca. E intorno a loro si stava raggruppando sempre più gente, oltre al venditore di rose che cercava di farsi strada tra tutti gli spettatori... E, in aggiunta a tutto questo, poco dopo qualcuno avrebbe emesso un urlo di terrore:
    «HANNO LIBERATO I SCIMPANZE'!!! SI SALVI CHI PUO'!!! CHIUDETE TUTTO!!!» – Alcuni osservatori sarebbero rapidamente scomparsi dandosela a gambe levate verso la porta; altri sarebbero rimasti al loro posto aspettando che anche gli scimpanzé prendessero parte a quello scontro.
    Cosa fare?


    Ore 11.40 – 12.00 – Secondo piano
    Al secondo piano le cose sembravano prendere una piega più... logica. Ma poteva funzionare la logica in quel posto? Così, non appena la piccola Nekki si avvicinò abbastanza alla porta della stanza 201, che poté sentire dall'altro lato provenire dei rumori alquanto... inebrianti. - «OH CAZZO SI! SI CAZZO! DAI! DAI! AH! AH! PIU'! ANCORA DI PIU'! COSI! AH! AH! SI! SI OH! OH AMORE! DI PIU'! DI PIU'!» – La scelta se aprire quella porta o meno ricadeva solo sulle spalle della ragazza, ma di certo avrebbe notato che le altre persone che si trovavano in quel corridoio o non sentivano quei rumori oppure facevano finta di non sentirli. In ogni caso, se avesse aperto la porta, si sarebbe ritrovata dinnanzi a una scena alquanto particolare: una donna seduta dietro la scrivania e un uomo che, sorridendo a 33 dentri, le stava facendo un [sandwich] cercando di calibrare bene la quantità di formaggio che doveva inserire dentro. - «Hey, bambina...» – avrebbe detto la donna. - «Non vedi che siamo in pausa pranzo?» – Le avrebbe chiesto per avvicinarsi alla porta. - «Ma amore... non sono nemmeno le 12...»«HO DETTO CHE SIAMO IN PAUSA PRANZO! E IO SONO IN PAUSA PRANZO QUANDO CAZZO VOGLIO!» – Avrebbe quindi urlato la donna chiudendo di colpo la porta e sbattendo fuori la piccola Nekki. Quest'ultima, però, avrebbe sicuramente visto che l'ufficio non era molto grande e non vi erano altre porte: nemmeno la traccia della 202.

    All'altro ragazzo non sarebbe andata meglio. Tutt'altro: non appena avrebbe aperto la porta, dalla stanza sarebbero usciti circa... [5 scimpanzé urlanti]B6Mf Niente di straordinario, se non fosse che erano degli animali ninja ed erano incazzati. - «Hey, amico, tu ci hai chiusi qua dentro?» – Si sarebbe rivolto uno degli stessi mentre gli altri sarebbero usciti nel corridoio per iniziare ad arrampicarsi sui muri e armadi che vi erano posizionati. - «No bro! Bro! Yo! Io so chi è... è quella strega che... un giorno la fa e un giorno ci è... Ma io non ci sono, io ci faccio, bro! Yo Bro!» – Dando un'occhiata alla stanza, l'otese non avrebbe visto alcuna porta interna, se non i segni di una duratura permanenza degli scimpanze: un disastro completo, non un ufficio. Niente stanza 202.

    Per fortuna, uno degli scimpanzé si sarebbe fermato dinnanzi al loro salvatore: - «Hey perdonalo. Quello è mio cugino ed è un po' ritardato. Grazie per averci liberati comunque... sennò a furia di stare lì dentro è capace pure che diventavamo dei ninja di Konoha... hehe... se possiamo aiutarti in qualche modo, dicci pure!»
    Se il bambino gli avesse chiesto dove si trovasse la stanza 202, la scimmia avrebbe sorriso: - «Sìsì! Io so dov'è! Vieni ti mostro!» – A quel punto il scimpanzé si sarebbe allontanato addentrandosi nell'ala sinistra. Un paio di vicoli di quel che sembrava un vero e proprio labirinto e infine la porta con la scritta 202 sarebbe comparsa dinnanzi ai loro occhi. Una porta in tutto e per tutto normale. Come un ufficio qualsiasi. - «Eccola! Grazie ancora! Ciao!»
    Solo che bussando non avrebbero avuto alcuna risposta e aprendola, avrebbero trovato... una stanza in rifacimento. Al centro un secchio con della pittura, ai muri erano appoggiati diversi attrezzi utili per pittare i muri stessi e sul pavimento dei vecchi giornali. Infine una scala. Niente più. E la scimmia era scomparsa.

     
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